Archive for the Roma mon amour Category

SCARAFAGGI

Posted in A volte ritornano, Kulturkampf, Roma mon amour with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 10 ottobre 2021 by Sendivogius

Con tanto di disposizione nel dettato costituzionale che vieta “la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista” e con ben due leggi (Scelba/Mancino), che sanzionano chiunque promuova sotto qualsiasi forma, la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, e intendendo per tale ogni:

«associazione, movimento o comunque gruppo di persone non inferiore a cinque che persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista
  (Legge 645 del 1952)

Ovvero, con una legge (L.122 del 1993) contro “chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”, vietando ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi

Ci si chiede cos’altro serva ancora alla magistratura italiana, pur così solerte in altri frangenti, per sciogliere finalmente quelle organizzazioni dichiaratamente fasciste, che si esibiscono in apologia di reato permanente, e che di solito magistrati coccolosi e quanto mai comprensivi liquidano come “espressioni del pensiero, costituzionalmente garantite e prive di offensività”, come nel caso delle celebrazioni neo-naziste delle Waffen-SS a Milano.
Immaginate voi se una cosa del genere accadesse a Berlino, dove evidentemente ci sono giudici con maggior senso della decenza!
Che la c.d. Legge Scelba sia disattesa da 70 anni, fin dall’alba della sua promulgazione, è cosa nota, visto che di associazioni e partiti apertamente fascisti ne abbiamo avuti e ne abbiamo tuttora a iosa: tutti liberi di scorrazzare in parlamento e dintorni, a braccino sempre teso e molto più che ‘tollerati’.
Che ad un secolo di distanza i neo-nazisti di Forza Nuova (o Italia Libera, come amano farsi chiamare ora) intendano invece festeggiare i fasti del 1921 con gli assalti squadristi alle Camere del Lavoro, devastando praticamente indisturbati la sede del principale sindacato italiano in pieno centro a Roma, è qualcosa che (al di là delle solidarietà pelose e più o meno ipocrite) qualcuno dovrebbe spiegare… a partire forse dal Ministero dell’Interno, che da oltre un anno va consentendo il libero proliferare di manifestazioni non autorizzate dei sedicenti “no-vax” in flagranza di reato, insieme a bande di fascisti ringalluzziti più che mai dal clima di sostanziale impunità, fingendo di ignorare la saldatura eversiva che si va coagulando attorno ai gruppi più estremi. Questo perché nel mondo alla rovescia ci si laurea all’università virtuale di YouTube, dove l’ultimo coglione analfabeta che pubblica un video sulle virtù anti-covid della clorochina, ed altre cure miracolose, ha più credibilità di un premio Nobel per la medicina; perché i vaccini no, non sono sicuri, ma gli amuleti e le pozioni magiche suggeriti da sciamani e mitomani su F/B invece sì. Su questa distorsione sistematica della realtà per bias cognitivo, i fascisti ci sguazzano. Da sempre. E ci costruiscono sopra le loro narrazioni parallele…
Sono lontani i tempi in cui i solerti funzionarini della DIGOS piombavano nelle case di privati cittadini, senza alcun mandato o fattispecie concreta di reato, per strappare via dai balconi quei lenzuoli che potevano urtare la suscettibilità di un’indecente cialtrone travestito da sbirro, durante il passaggio del loro duce di ghisa.
Forse la stessa Questura di Roma dovrebbe spiegare perché mai un “sorvegliato speciale” (il pluripregiudicato e recidivo Giuliano Castellino) sia sempre presente dove non dovrebbe essere. E se ne vada tranquillamente in giro alla testa delle sue squadracce, a devastare il centro di Roma in una riedizione dell’omonima “marcia”, preannunciando con congruo anticipo il raid via social, onde chiamare i camerati all’adunata.
E più di qualcun altro in più alta sede dovrebbe finalmente chiarire perché mai due organizzazioni ostentamente fasciste, come Casa Pound e Forza Nuova, fondate da ex terroristi latitanti e nate come diretta filiazione di Terza Posizione, movimento eversivo ambiguamente collaterale ai NAR di Fioravanti, con una venerazione feticistica per il “Caccola” ed i suoi esteti del golpe militare, possano prodursi in aperta apologia, agendo sostanzialmente indisturbate e svincolate dalle leggi di quella Repubblica che pubblicamente  avversano…
Forse perché godono di una pubblicistica più che compiacente nella cosiddetta “stampa moderata”.
Non per niente, a leggere gli osceni giornaletti di sedicente corso ‘liberale’ infeudati dalla famiglia Feltri, grazie al rampollo Mattia, sappiamo che se in Italia abbiamo nella sua preponderanza una delle destre più fascista, antidemocratica ed eversiva dell’Europa occidentale, è ovviamente colpa della sinistra e dell’antifascismo che si ostinano contrastare la risacca nera.

E per spiegare meglio il concetto dalle colonne infami del suo giornalino on line, il figliol prodigo chiama direttamente qualche (post?)fascista di ritorno, in qualità di “esperto della materia”, l’incredibile Mario Landolfi, tale è il livello di indecenza raggiunto da un Mattia Feltri, a segnare la differenza con una passata direzione assai più seria della sua.

Forse, dicevamo, i reduci di Terza Posizione confluiti nelle scatole cinesi di Casa Pound e FN sono intoccabili, perché ai loro esponenti non viene mai negata una candidatura nazionale, con le quali inzeppano le liste della Lega salviniana ed i Fascisti d’Italia della ducia della Garbatella, tra saluti romani, fasci littori, busti del Mascellone, baroni neri e nazi-party della movida sovranista, per uno scrosciare di ammiccamenti, affinità tanto elettive quanto elettorali, e vicinanza ben più che ideale, con gli altri schizzi sparsi della destra già missina.

Cristian D’Adamo, candidato di “Fratelli d’Italia” a Fondi. Uno dei tanti (troppi)

Talmente vicini da condividere fino a poco tempo fa le stesse sedi e gli stessi uffici con gli intraprendenti nazisti di Forza Nuova, tanto da non capire bene la differenza che intercorre in questa sorta di millefoglie nero, perfettamente sovrapponibile secondo i casi e le circostanze. E intanto si continua a lisciare loro il pelo, in base alla convenienza del momento, salvo prendere le distanze (provvisorie) quando la convivenza rischia di diventare troppo compromettente e l’evidenza sfacciata, almeno fino al prossimo pellegrinaggio a Predappio, o le foto goliardiche in uniforme da gerarca.
In tal senso, si distingue Giorgia Meloni che raggiunge vette di puro Sublime, mentre il suo candidato sindaco al Campidoglio, tal Michetti, discetta di “banchieri giudei” e “lobby ebraica”. E Giorgina (vezzeggiata dai media compiacenti che manco fosse la Thatcher!) in questo è brava a sgusciar via, come un’anguilla impigliata all’amo che si accartoccia su se stessa: condanna (a chiacchiere) l’assalto squadrista di Roma, ma riesce a non pronunciare MAI in merito la parola “fascista”, fino al capolavoro finale di negazione per rimozione:

“E’ sicuramente violenza e squadrismo poi la matrice non la conosco. Nel senso che non so quale fosse la matrice di questa manifestazione.”

E ci regala una simile perla di sofismo spicciolo, mentre si trova in Spagna, a raduno coi nostalgici falangisti di VOX..!

È evidente che la famigerata “matrice” continua proprio a sfuggirle. Perciò vedrete: esauriti i biasimi di rito e le ipocrisie di contorno, continuerà tutto come e peggio di prima, più di sempre.

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INSANITAS

Posted in Kulturkampf, Muro del Pianto, Roma mon amour with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , on 11 settembre 2021 by Sendivogius

In periodo elettorale, tutto fa brodo nel gran bollito con fritto misto della politica pecoreccia, specialmente al tempo del gentismo di massa, stratificato su cialtroneria diffusa.
Se nell’accogliente vasca del grillismo era percolato praticamente tutto ciò che schiumava ai margini più estremi della Πολιτεία, pescando a strascico tra casi clinici in fuga dai centri di igiene mentale e disadattati vari del fancazzismo militante, e che solo il V@te® di Bibbona poteva scambiare per “società civile”, non si capisce perché uno dovrebbe essere tanto più imbecille dal raccattarsi proprio quegli stessi scarti, sversati fuori dal vascone del grillismo convertito al poltronismo istituzionale, con tanto di guardaroba griffato.
Ora, che il radiotribuno Enrico Michetti, aspirante sindaco capitolino, non fosse esattamente un fulmine di guerra lo si era capito da un pezzo… insomma parliamo di uno la cui visione della città non va oltre i fondali di cartapesta di Cinecittà ed i fasti imperiali di una Roma da operetta, con tutto il ciarpame nostalgico di contorno e le farse dell’antico minchione romano travestito da centurione con la spada di cartone: roba da corsa con le bighe e toga party.
Tuttavia, ci si chiede chi mai tra i suoi ventriloqui (certo per sputtanarlo meglio) abbia avuto la geniale idea di inzeppare nella sua personale lista civica (un “valore aggiunto”!), pur tra i tanti personaggetti messi a far volume nel mazzo, fenomeni dalla caratura di una Francesca Benevento, transfuga grulloide, già consigliera M5S nel XII Municipio di Roma, in quel di Monteverde che si è rivelato il più immaginifico concentrato No-Vax in quota Cinque Stelle. Si tratta della stessa circoscrizione municipale, che pure aveva regalato alle cronache un’altra formidabile spalla comica come Massimiliano Quaresima: lo stesso che proprio con la consigliera Benevento ha condiviso, battaglie, ispirazione, e militanza (psichiatrica), nonché il disagio psichico, insieme alla diffusione esponenziale di stronzate in libertà…

«Ho parlato con molti biologi, c’è un incremento esponenziale dell’omosessualità a partire anche da persone molto giovani, quasi da bambini, da adolescenti, e questo diciamo, è stato spiegato da questi biologici, che potrebbe essere legato alla vaccinazione. Nei vaccini infatti ci sono le cellule di feti abortiti diploidi femminili che modificano le informazioni, entrano poi nel corpo di questi bambini che così si trasformano

Massimiliano Quaresima
(06/08/2021)

Quindi sappiate che oltre a favorire l’insorgenza dell’autismo, i vaccini vi fanno diventare pure froci! In proposito, Quaresima ama definire i suoi deliri allucinatori, come “il legittimo esercizio di una critica politica basata su argomentazioni criticabili, ma di natura storica e scientifica”; giusto ad aggravare lo stato clinico. Permane invece il mistero circa i fantomatici “biologi”, col quale il fisioterapista esperto di scienza vaccinale avrebbe parlato.
Circa la prevenzione invece,

“Le mascherine sono inutili, lo dice anche uno scienziato, perché è come far passare il virus da un cancello. E poi c’è un altro problema di salute, con le mascherine respiriamo la nostra anidride carbonica. La prevenzione è prendere il sole e stimolare il corpo con la vitamina D, ricorrendo ad un‘alimentazione sana, per ricostruire la flora intestinale”.

Tutti e due (Quaresima e Benevento) stanno lì a fare il paio all’insuperabile Davide Barillari, crociato della “battaglia anti-vaccinale”, il milanese trapiantato a Roma e candidato nel 2018 dal MoVimento addirittura alla presidenza della Regione Lazio, in un condensato di cospirazionismo paranoide che ha contraddistinto fin da subito le avanguardie di quelle formidabili legioni di imbecilli, arruolati nel grillismo militante della prima ondata.
Dibba e Francesca BeneventoPer sapere chi fosse Francesca Benevento, e quale straordinario valore aggiunto costituisse col suo insuperato talento, non era necessario leggere la cartella clinica del più vicino dipartimento di salute mentale, bastava semplicemente sfogliare la cronaca locale, le pagine facebook dell’invasata, o meglio ancora ascoltare le risate con le pernacchie che l’accompagnano lungo tutta la Gianicolense.

«I vaccini mRna, messaggeri e codificanti per il Dna, modificato la firma del Creatore e, attraverso questa manipolazione, formano una nuova specie di umani: impuri e schiavi.
Il Covid è stato creato per arrivare a comandare l’uomo dall’interno, con un cerottino che inietterà i quantum dots, attraverso cui le persone saranno interconnesse con la rete. Sì, proprio come un elettrodomestico a distanza per essere telecomandati da un altro luogo.
Molti sostengono che i quantum dots siano già passati a iniettarli direttamente con il vaccino e con il tampone tramite microparticelle di grafene immesse nel nostro organismo. Questo perché il DNA non supporta l’impianto dei microchip, così il vaccino RNA effettua una mutazione genetica affinché il nostro corpo diventi da supporto per i quantum dots.»

Francesca Benevento
(18/01/2021)

La Benevento è una che parla esattamente come magna: scambia Sulmona per “Surmona”, confonde la Sanofi Aventis con una fantomatica “Sanofia Ventis”. In bocca a lei Pasteur diventa “Paster”… distinguendosi subito per l’accuratezza delle sue elucubrazioni a mezzo F/B…

Laureata in architettura, Francesca Benevento è un’altra di quelle che ha studiato all’università di YouTube, dove stempiati geometri 60enni hanno ritrovato stabile occupazione, dopo aver ingerito la pillola rossa (più che altro un trip di acidi), e dall’alto della loro scienza rivelata vi spiegheranno i segreti occulti dell’universo, svelandovi tra le altre cose come la Terra sia piatta, di come Trump salverà il mondo dalla cospirazione satanica degli Illuminati e dei Savi di Sion, guidati Bill Gates, agente rettiliano sotto copertura.  Invece l’invasione degli imbecilli è appena cominciata…
Il problema non risiede nel fatto che questi si buttino in politica, dove pure domina la cialtroneria. No, il problema è che ci siano politicanti tanto cialtroni da candidarli pure questi qui, pur di lucrare un pugno di voti in più, offrendo una sponda insperata alla follia convertita in strumento di potere.

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CARTA BIANCA

Posted in Roma mon amour, Stupor Mundi with tags , , , , , , , , on 15 novembre 2020 by Sendivogius

Ogni tanto capita di essere distratti dell’incessante chiacchiericcio a mezzo social e di dover interrompere attività infinitamente più interessanti, per soffermarsi (nostro malgrado) sulle amenità, le miserie, e ovviamente le legioni di imbecilli che fluttuano molesti nell’insostenibile inconsistenza del loro non essere. E lo fanno mentre dispensano in giro i loro ruttini, onde smuovere i facili consensi nelle fogne del nazileghismo, tanto è irresistibile per certuni l’attrazione per la merda; gente della cui insignificante esistenza priva di senso diversamente non ci saremmo mai accorti.
 È fresca di giornata la polemichetta fumante tra Nicola Zingaretti e tal Daniele Giannini, consigliere leghista alla regione Lazio: uno di quei tanti twittatori professionisti, che ha scambiato l’attività politica e amministrativa col rilascio compulsivo di battutine dal dubbio gusto e pensierini minimi, alla ricerca dei fatidici cinque minuti di notorietà in assenza di altro.
Ora, noi non entreremo assolutamente nel merito dei contributi letterari e culturali del molto onorevole Giannini, già transitato nel “Nuovo Centro Destra” del fu Angelino Alfano, prima di rimanere folgorato sulla via di Pontida, una carriera come “consigliere” in quel di Boccea, per quelle inconcludenti riunioni di quartiere istituzionalizzate che un tempo si chiamavano “Circorscizioni urbane” e che adesso vengono pomposamente denominati “Municipi”, per immutata inutilità.
Sono le suddivisioni amministrative delle quali la Capitale abbonda, e dove solitamente vengono parcheggiati dai partiti i talenti incompresi di quinta o sesta fila, in attesa di una stabile occupazione che li salvi dal cercarsi un lavoro vero, prima di transitare in qualche società partecipata della Regione o del Comune di Roma: scatole vuote dalla mission indefinita che funzionano sostanzialmente come uffici di collocamento politico.

LazioCrea supporta la Regione Lazio nella definizione delle strategie di crescita digitale, progettando e realizzando le attività connesse all’agenda digitale, e-government ed open government per offrire servizi ad alto contenuto tecnologico per cittadini ed imprese.”

Lazio Service S.p.A. è la società in house della Regione Lazio che progetta, realizza ed attua, attività e servizi aderenti alle esigenze istituzionali della stessa Amministrazione regionale. Lazio Service è impegnata nel più grande progetto di fornitura di servizi alla Regione Lazio mai compiuto prima, che realizza con circa 1.400 dipendenti qualificati e con alto valore professionale. Nata nel 2001 con una mission di responsabilità sociale d’impresa, Lazio Service la attua definitivamente con la felice conclusione (avvenuta nel dicembre 2007) del piano di stabilizzazione dei propri dipendenti già assunti con contratti di lavoro a termine. Oggi, con una formazione continua del personale e con ampia flessibilità d’impiego, la Società risponde con efficacia ed efficienza agli indirizzi impartiti dal Socio unico Regione Lazio, adattandosi con rapidità agli eventuali mutamenti delle esigenze regionali. La Società, interamente partecipata dalla Regione Lazio, opera in base agli indirizzi che l’Ente istituzionale indica.”

No, quello che ci ha colpito dell’onorevolissimo Daniele Giannini, più ancora della sua sfolgorante carriera politica ed indubbia competenza, prima di restituirlo al suo meritato anonimato e dimenticarci di lui, è il suo incredibile Curriculum Vitae (Cliccare per credere!).
Mai, e diciamo proprio MAI, ci era capitato di imbatterci in un curriculum totalmente in bianco! Uno in 54 anni di vita avrà lavorato per sbaglio almeno una volta, o potrà vantare una qualche esperienza politica di rilievo avendone fatta una professione a tempo pieno… E invece no, il risultato è questo:
Cioè, neanche lo sforzo di infilarci due dati in più, buttati lì per inerzia.
Dell’ottimo Daniele Giannini, circola anche un altro CV [QUI] da cui si può notare almeno l’evoluzione di passare al formato europeo, per identica sostanza: NIENTE.
Uno così sicuramente lo candideranno nel prossimo Parlamento.

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L’IDEONA

Posted in Roma mon amour, Stupor Mundi with tags , , , , , , , , , , , , , , , , on 15 ottobre 2020 by Sendivogius

“I disservizi sono arrivati al capolinea”
(Roma a 5 Stelle)

Detto fuori dai denti, che fossero un branco di coglioni lo sapevamo già.
Il dilemma semmai è stabilire quanto siano coglioni; ammesso e niente affatto concesso esista un’unità di misura atta a classificare il livello di minchioneria siderale, in cui galleggia questa imbarazzante pletora di arroganti bambocci a 5 stelle nel loro viaggio astrale. E parliamo pur sempre di mani rubate alla masturbazione su youporn, per garruli bimbiminkia fuori tempo massimo, finché una manciata di click non li ha miracolati con una poltrona politica per la loro fortuna e sciagura di noi tutti. Almeno a giudicare dalle prestazioni miserabili degli ex pupazzi a molla del Grullo Parlante, per non tacere della loro perniciosa inutilità, pari solo alla presunzione sconfinata che ne contraddistingue la spocchia infinita, senza che mai venga sfiorata da ombra di vergogna alcuna, in un profluvio di trionfalismi a buon mercato, mostrando con orgoglio ogni cacchina mollata nel vasino.
La Grande Monnezza Capitale è solo la sciagura più evidente di un tour disastroso, per una caduta libera in un tunnel senza fondo.
 Visto il collasso in cui versano i trasporti capitolini, non poteva certo mancare il provvidenziale intervento di Enrico Stefàno, (la sua presentazione personale è… illuminante!); l’esperto in materia delle cui competenze la città giù beneficia da tempo, visto che da quasi due lustri pascola in Campidoglio con famiglia al seguito, e che della im-Mobilità romana si occupa con effetti a dir poco catastrofici…
Ora, ad uno così che vuoi fare?!? Al massimo lo costringi a prendere la metro nell’ora di punta per tutta la vita!

“Roma ha un’idea per svuotare i bus: andate a piedi!”

La proposta geniale del presidente della commissione Mobilità Stefano

«Da sette anni in Campidoglio a fianco a Virginia Raggi, uno dei quattro moschettieri della prima consiliatura M5s, Stefano è il presidente della Commissione Mobilità. E da cotanto pulpito ha proposto una soluzione geniale, per ovviare al sovraccarico del trasporto pubblico locale e del conseguente rischio contagi. Testuale: “Chi può cerchi di spostarsi a piedi o in bicicletta, ove possibile questo può sicuramente aiutare a decongestionare il flusso sui mezzi”.
Geniale! Come non averci pensato prima. Le motivazioni della sentenza Stefano sono una fotografia precisa della stanzetta sulla Luna dove vive chi amministra Roma: “Per qualsiasi ente locale è molto complicato estendere in tempi stretti l’offerta di trasporto pubblico, bisognerebbe acquistare centinaia di autobus e assumere centinaia di autisti, sono tempi non compatibili con la pubblica amministrazione”. Come se il problema del trasporto pubblico locale romano non risalisse alla preistoria politica della città, ma sia improvvisamente esploso con la limitazione all′80% della capienza imposta dal governo.
Come se la mobilità “a piedi o in bicicletta” non fosse già praticata dove e quando possibile da tutti quelli che si trovano nelle condizioni di poterlo fare. Che comprendono, solo per citarne alcune, un luogo di lavoro vicino a casa in un territorio sterminato, il calcolo di rischio di finire cappottati dentro una buca o falciati dal traffico impazzito, la capacità di caricarsi figli e zaini in una sorta di piramide circense per scaricarli prima a scuola, con tanto di ingegnosi sistemi di protezione da acqua e schizzi nelle giornate uggiose.
Tutto questo succede nella città in cui alcune centralissime fermate della metropolitana rimangono chiuse per mesi e mesi di manutenzione, la cui sindaca conduce una bizzarra campagna comunicativa via social in cui sbandiera come trofei marciapiedi puliti e scalette restaurate o, ecco la rivoluzione, finalmente, la foto di 28 (ventotto) nuovi autisti. Evidentemente panacea di tutti i mali e risoluzione di tutti i problemi, insieme agli altri 300 messi in organico, perché il problema di autobus che non passano, corse saltate, attese di ore, autocombustioni è una questione di organico, certo, in un’azienda come l’Atac che di dipendenti ne conta 12.000 (dodicimila).
E dunque voi, cittadini romani, così ostili al cambiamento, rimboccatevi le maniche e date una mano all’amministrazione infilando galosche e mollette ai pantaloni, nel caso dovessero intrupparsi alla catena della vostra bicicletta, e iniziate a macinare chilometri salutando con la mano il flusso ininterrotto di mezzi pubblici che grazie al vostro senso civico e al vostro atletismo finalmente scorrerà a dovere. L’acqua calda scoperta con la rivoluzione grillina vi salverà

Pietro Salvatori
(15/10/2020)

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VIRAL-CAPITAL

Posted in Muro del Pianto, Roma mon amour with tags , , , , , , , , , , on 11 ottobre 2020 by Sendivogius

“Adesso è il momento della responsabilità da parte di tutti, perché non può esserci un appartenente alle forze di polizia dietro ognuno di noi, siamo noi che dobbiamo essere responsabili. Quando parliamo degli esercenti, dei commercianti e dei gestori dei bar, anche da parte loro ci vuole senso di responsabilità. Io penso anche al distanziamento tra tavolini, per esempio ieri ho visto nei bar all’aperto tavolini molto ravvicinati. Anche questo sarà oggetto non solo dei controlli delle forze di polizia, ma anche di attenzione da parte dei titolari degli esercizi pubblici. Questa è una battaglia che dobbiamo vincere tutti insieme.”

Luciana Lamorgese,
Ministro dell’Interno
(11/10/2020)

 

Alla fine, galeotto fu il tavolino (selvaggio) non abbastanza distanziato ai tempi dei covidioti, nella declinazione costante di responsabilità. Sono infatti proverbiali le gare di sputi degli incauti avventori tra un tavolo e l’altro.
Tutto il resto invece l’attento ministro non lo vede proprio.
Non per niente, il 77% dei contagi (lo direbbero le ‘statistiche’) avviene in famiglia durante l’ora dei pasti. E chissà dove mai contrarranno il virus tutti quei congiunti che, calata sotto al gargarozzo la fondamentale mascherina, poi il Covid se lo sputano in bocca tra un pranzo ed una merenda?!?
Per esempio, mentre sguinzaglia i suoi solerti gendarmi a mietere multe tra i non mascherinati e tra gli improvvidamente assembrati, non vede assolutamente lo SCHIFO, schizzato ben oltre le vette dell’indecenza, del cosiddetto “trasporto pubblico locale”, che a Roma raggiunge punte inarrivabili, con tempi di attesa per le metropolitane fino a 20 minuti (manco un treno regionale!) tra una corsa e l’altra, blocchi della linea per non meglio precisati “guasti tecnici” a cadenza giornaliera, e autobus perennemente intasati (il ritardo è la norma).

Ma non si può dire, perché sia mai che poi si sturbano i bimbiminkia a 5 stelle di sfascio e di governo, che stanno disintegrando la Capitale!
Una roba grottesca e sfacciata, da denunciare per reato di epidemia colposa (o dolosa vista la reiterazione dello scempio?) i vertici ATAC ed il Sindaco; quella Virginia Raggi (il peggior disastro capitale che mai si sia abbattuto sulla città) che calorosamente ringraziamo con un sentitissimo VAFFANCULO!!!

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La Grande Monnezza

Posted in Muro del Pianto, Roma mon amour with tags , , , , , , , , , on 23 giugno 2019 by Sendivogius

“Vivo di passioni e dovremmo farlo tutti. È stata infatti proprio la passione, nata dalla rabbia di vedere la mia splendida città ridotta ad uno stato indecoroso, a farmi appassionare ai temi del decoro, della sostenibilità, del rispetto per gli altri e per l’ambiente”
  Virginia Raggi

E per fortuna! Da Danilo Toninelli a Virginia Raggi, la gestione dell’entusiasmo in Casa Grillo è un problema serio.
 Ora che la fatina a 5 stelle, la madonnina dolente del Disastro Capitale, ci ha contagiato con la sua incontenibile passione (anche Roma vive da tempo la sua…), è cambiato tutto. Se prima la città viveva sovrastata dal degrado incombente di una latrina pronta ad esplodere; adesso è esattamente il contrario, con la latrina che nel frattempo è tracimata su Roma tutta, ricolmandone il degrado ad un livello mai visto prima.
La città non è semplicemente ridotta ad uno stato indecoroso, è proprio diventata un cesso! Un pozzo nero, dove non funziona più nulla; piagata e piegata da uno stato di prostrazione (e rassegnazione) senza precedenti, in cui nemmeno i servizi di base, quando e se funzionano a singhiozzo, sembrano garantire uno standard minimo di decenza, ma sono ancora in grado di competere con le migliori capitali del Quarto Mondo, senza neanche piazzarsi ai primi posti.
Roma è l’esempio lampante di come in soli tre anni si può mandare in merda una metropoli, seppur difficile come la Capitale. A tutt’oggi costituisce la sintesi ‘perfetta’ del modello grulloide applicato alla pratica: incompetenza assoluta, presunzione sconfinata, arroganza diffusa, approssimazione su improvvisazione a giornata, pagliacciate a non finire, ed una faccia di tolla grande come la montagna del sapone dalla quale sembra discesa questa cialtronesca combriccola di imbarazzanti citrulli allo sbaraglio, mentre la città lentamente muore.
Insomma, un assaggio di ciò che attende l’intera Penisola, aspettando il fantastico avvento di Gaia, mentre è in corso l’apocalisse.
Della Fatina avevamo già accennato in precedenza [QUI]… E (purtroppo) non abbiamo avuto alcuna smentita su quello che, fin dalla visione del profilo, si preannunciava come un disastro.
Sul Programma (sì, quella roba che tanto piace alla Setta dei Grulli), è come avventurarsi in una di quelle sceneggiature da film horror Anni ’70, un po’ vintage ed un po’ kitsch, per 11 passi nel delirio. A rileggerlo a distanza di un triennio, ha la stessa comicità splatterosa e grottesca di un trailer di “Dead Island 2”..!!

MOBILITÀ
“Roma a 5 stelle è Roma in movimento. I mezzi pubblici devono avere la priorità, subito corsie preferenziali protette e semafori intelligenti; la bicicletta deve diventare un mezzo sicuro ed efficace attraverso la realizzazione di corsie ciclabili leggere e stalli di sosta. Nuovi investimenti soprattutto sul ferro leggero di superficie e per la manutenzione dell’esistente. Tutte le nuove opere dovranno essere sicure, accessibili ed intelligenti. I disservizi sono arrivati al capolinea.”

Diciamo pure che è già un miracolo se i mezzi pubblici della municipalizzata ai trasporti riescono ad arrivare al capolinea a fine turno, per un’azienda allo sbando più totale, che cambia amministratore delegato ogni 4 mesi. Da quando si è insediata la Giunta Raggi, sono andate a fuoco la bellezza di 66 vetture, per manutenzione scarsa o inesistente. La maggior parte degli autobus è sprovvista di aria condizionata (e finestrini spesso bloccati), per temperature interne che si aggirano attorno ai 40 gradi. Le attese alle fermate possono oscillare dai 15 minuti ai 90 minuti (!) per le linee più periferiche. La metropolitana funziona a singhiozzo, con corse ridotte (che si dimezzano il lunedì); mediamente il servizio viene sospeso almeno un paio di volte a settimana, per consueti e non meglio precisati “guasti tecnici”. Per il servizio di metropolitane più risicato e meno capillare d’Europa, la Linea B1 può raggiungere tempi di attesa tra una corsa e l’altra, che a volte sfiorano i 20 minuti (neanche un treno regionale!). Linea A è un disastro, con le principali stazioni di accesso al centro storico che sono chiuse da mesi, perché non si riesce a riparare le scale mobili..!!

“L’insieme di queste misure consentirà agli autobus di garantire corse regolari e di non rimanere bloccati nel traffico e di aumentare, anche a parità di vetture, il numero delle corse disponibili.”

“Andrà realizzato un piano pluriennale delle infrastrutture di trasporto condiviso con la cittadinanza, privilegiando il ferro leggero di superficie, l’ammodernamento ed il prolungamento della rete su ferro esistente e i collegamenti tangenziali. Le nuove infrastrutture dovranno essere sicure, accessibili e intelligenti.
Una rete di corsie ciclabili “leggere”, sicure, interconnesse e collegate con le stazioni della metropolitana, rastrelliere diffuse nei pressi delle stazioni e in tutta la città, consentiranno un utilizzo efficace e protetto della bicicletta per tutti gli spostamenti quotidiani di piccola e media distanza. Dovrà inoltre essere favorito il trasporto delle biciclette sui mezzi pubblici e il parcheggio nei condomini. Come previsto dal Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (P.R.I.P.), Roma dovrà dotarsi di un sistema di bike sharing degno di una capitale europea con un numero adeguato di stazioni e mezzi.”

Sulle piste ciclabili, è meglio munirsi di machete e navigatore satellitare, con kit di sopravvivenza. Potrebbe tornarvi utile, mentre vi avventurate in una giungla amazzonica dalla quale potreste non riuscire più ad uscire…

“Le politiche della sosta delle automobili private, del carico e scarico merci e dei bus turistici saranno orientate al decongestionamento delle zone centrali. A questo proposito i parcheggi di scambio, alcuni dei quali oggi ampiamente sottoutilizzati, saranno incentivati.”

Non si pensava fosse possibile, ma il traffico di Roma è persino peggiorato, per ingorghi epici che assomigliano ad un labirinto di Escher..!

RIFIUTI
“Rifiuti, risorse e risparmio. Ridurre i rifiuti, riusare e riciclare significa far risparmiare soldi ai cittadini e creare posti di lavoro. Abbiamo in mente un futuro differenziato, con un servizio di raccolta intensificato e domiciliare, nuovi veicoli AMA, isole ecologiche in ogni quartiere e tariffe puntuali. Spazziamo via il malgoverno nella gestione dei rifiuti. Multe più salate per chi tratta Roma come una pattumiera; è la nostra città, è casa nostra.”

Attualmente, chiusa la discarica di Malagrotta, e senza che sia stato approntato alcun piano alternativo per lo smaltimento dei rifiuti, la monnezza viene lasciata tranquillamente a marcire per le vie della città. La sindaca ci informa che un romano la mattina apre la finestra e “vede la merda”. Ne sente anche il fetore, se per questo.
Distrutti gli impianti per il trattamento meccanico-biologico, chiuse le discariche, fuori uso l’impianto di smaltimento di Rocca Cencia, la città affoga letteralmente immersa nei suoi rifiuti. E si può permettere di non avere da mesi un assessore all’Ambiente, dopo le dimissioni dell’ultimo di una lunga serie. Infatti, tra liti continue, faide di potere interne, dimissione coatte, inchieste giudiziarie ed arresti, la Giunta Raggi s’è persa per strada una decina di assessori in mille giorni di pessimo governo. Inutile ricordarne i nomi, visto che schizzano via come meteore.
Poi l’AMA (la municipalizzata della nettezza urbana) ci mette pure del suo: un cassonetto ogni 500 abitanti, raccolta porta a porta che non funziona, non viene effettuata, o viene improvvisata senza tenere in alcun conto orari di ritiro e tipologia dei rifiuti da “differenziare”.

“Il M5S ha quindi innanzi a sé un compito difficile e ambizioso: voltare pagina rispetto a quella che è stata la gestione dei materiali di scarto in passato, promuovendo la prevenzione della produzione di rifiuti, favorendo la raccolta differenziata attraverso la progressiva estensione della raccolta domiciliare, unico sistema che permette la tariffazione puntuale “più ricicli meno paghi”, massimizzando il recupero di materia a discapito dello smaltimento in discarica e dell’incenerimento. Sarà quindi prioritario costruire impianti di compostaggio, isole ecologiche, riconvertire gli impianti esistenti al recupero di materia e programmare una corretta manutenzione dell’intero parco impiantistico presente.”

Attualmente, il risultato è questo, con la totale paralisi dell’intero “parco impiantistico” più che altro assente…

TRASPARENZA
“Conti alla luce del sole. Controllare l’operato degli amministratori significa rendere la città più efficiente e azzerare gli sprechi. Una Roma a 5 Stelle ha una task force sugli appalti che limita gli affidamenti diretti e ferma la corruzione, proseguendo sulla scia di una vigilanza collaborativa con l’Anac.”

 Per momento, tra un’inchiesta giudiziaria e l’altra, che a più riprese hanno coinvolto la sindaca assolta per aver commesso il fatto a sua insaputa. La Giunta degli Onesti ha perso per strada, quel Raffaele Marra, cresciuto all’ombra dei post-fascisti di Gianni Alemanno e Renata Polverini, prima di spiccare il volo sotto l’ala protettiva di un altro galantuomo come Franco Panzironi, e prontamente ripescato dal Movimento dei Giusti che l’ha addirittura nominato Vicecapo di Gabinetto e vicario della Sindaca, eppoi promosso a Capo Dipartimento e Organizzazione Risorse umane del Campidoglio.
Poi è toccata a Luca Lanzalone, presidente di ACEA (il vero gioiello delle municipalizzate romane). Ed infine a Marcello De Vito, presidente 5 stelle dell’Assemblea capitolina, e già capo dell’ala più ortodossa del movimento: era quello che aveva presentato gli esposti contro le cene istituzionali dell’ex sindaco Marino, chiedendone (Lui, onesto tra gli onesti) niente meno che le dimissioni per peculato (!).

Tutti arrestati, De Vito, Lanzalone, e Marra, per corruzione aggravata, mentre si spartivano mazzette ed assegnavano appalti, ungendo pratiche ed elargendo favori.
Sempre in ossequio a quella storiella bella sull’Onestà, perché “noi siamo diversi” (al cazzo!).

AMBIENTE
“Il verde ci dona. Avere parchi e spiagge al livello d’eccellenza delle capitali europee è la vocazione di Roma a 5 stelle: 16.000 ettari di natura protetta, biodiversità, reperti, monumenti, ville e casali. Regole chiare sulle aree verdi e sulle modalità di gestione coinvolgendo la cittadinanza.
Per il malaffare la vecchia politica è stata l’ultima spiaggia.”

Il modello inaugurato dall’incommensurabile amministrazione 5 stelle al momento si alterna tra foresta pluviale e palude tropicale.
Basta un normale temporale… un po’ di vento… ed il risultato è questo:

Bei tempi quando la sindaca ancora all’opposizione faceva la spiritosona, con quell’altro attrezzo buffo a reggerle il moccolo, ironizzando sul terribile avvento della pioggia.

Adesso governano loro e va tutto benissimo.

“Sarà primario obiettivo dell’amministrazione capitolina identificare una strategia che garantisca un coordinamento strategico e maggiore efficienza nella salvaguardia idrogeologica del territorio. Altro aspetto da tutelare è l’esposizione della città ai rischi ambientali delle aree ad elevata criticità.”

Allo stesso modo, sono scomparse pure le famigerate “buche” che tempestano le strade della città come una groviera friabile. Beppe Grillo in uno dei suoi tour virtuali, facendo ciò che gli riesce meglio (il cialtrone) ne ha certificato la totale assenza, illustrando la dirompente verità nei limbi virtuali della sua realtà parallela.
Quello che vedete è solo un illusione. La fede è più forte.

Sugli altri punti del programmino rivoluzionario che ancora giacciono incompiuti… be’ vedeteveli da voi.
C’è un limite anche al feticismo!

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LEGALICUM

Posted in Roma mon amour with tags , , , , , on 26 gennaio 2017 by Sendivogius

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Proprio come accadeva nella fattoria di George Orwell: “tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”. Forcaioli ad oltranza e tutti i colpevoli fino a prova contraria gli Enragés del Grullo sbraitante hanno scoperto il “garantismo” ad oltranza… quello peloso però, praticato a targhe alterne ed interpretabile secondo convenienza, pro domo sua. Che quando riguarda gli adepti della Setta, inopportunamente portati sugli scranni del potere (hic manebimus optime!) a colpi di click sul Sacro Blog del V@te®, allora quelle stesse non-regole, che si vorrebbero così stringenti per gli ‘Altri’ su imposizione eterodiretta, diventano improvvisamente interpretabili… flessibili… e dunque ovviabili, perché i reati contestati vengono degradati a quisquiglie di poco o nessun conto, nella derubricazione degli stessi. E peccato si tratti delle stesse contestazioni (a rilevanza penale), che tanto interessato clamore hanno suscitato nel caso di Buzzi & Co. quando addirittura si parlò di “Mafia Capitale”, con un gusto per l’iperbole che poco o nulla tiene conto del principio di realtà. Ma se gli stessi addebiti riguardano la fatina a 5 stelle, dall’imperturbabile faccia di tolla che ne contraddistingue il ricorso reiterato alla menzogna patologica nell’incompetenza conclamata, allora l’eccezione è sempre possibile con l’avvitamento in triplo salto carpiale e arrampicamento sugli specchi per sostenere l’indifendile. Allora il ditino inquisitore si affloscia ed i sedicenti tribunali rivoluzionari del “popolo” tacciono imbarazzati, nella fogna della Storia che li ha rivomitati alla ribalta. Com’era quella lagna di piazza sull’Onestà, quale appannaggio esclusivo di ogni moralizzatore da operetta, che si erge a giudice e carnefice negli autodafé collettivi della setta digitale?!?

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