Uno ci prova con tutto il cuore. Cerca, nei limiti delle possibilità e delle proprie capacità, di incanalare il proprio spirito critico nella costruzione di una satira sferzante e, possibilmente, incisiva. Impegna tempo e conoscenze nell’elaborazione di analisi; si affida alle sue limitate conoscenze grafiche nella realizzazione di fotomontaggi, che sfruttino il paradosso per incrementare l’impatto ironico. Poi, per puro caso, ti imbatti in una foto come questa…

Allora capisci che, per quanto uno possa essere feroce, caustico, non riuscirà mai a raggiungere la perversa grandezza dell’originale fonte d’ispirazione critica, dinanzi alla cui abnormità ogni tentazione satirica si annulla, sovrastata dalla potenza immanente dell’Unicum ineguagliabile: il Monstrum; il prodigio che trascende l’ordinario.
Cos’altro si potrebbe mai aggiungere davanti ad immagini come quella pubblicata? Cosa dire di più (e di peggio) su gente che sembra uscita direttamente da un fumetto di Magnus?!?
Pensi che il fondo della piaggeria si sia toccato con “Meno male che Silvio c’è” [qui], con gli inquietanti cloni canterini che sembrano usciti direttamente dalla serie ‘Drive In’ degli anni ’80… e ti convinci che simile livelli siano ineguagliabili…
Sbagliato! Perché subito dopo scopri l’insuperabile “Un Nobel per Silvio”: un ibrido mostruoso tra Cristina D’Avena, Andrea Bocelli, e marcette nord-coreane, dove l’impatto demenziale supera, oltre ogni aspettativa, confini mai raggiunti prima.
[la canzoncina la potete ascoltare qui; invece il testo lo trovate qui]
Se si pensa che i creatori di ‘sta roba stavano raccogliendo fondi per trasmettere l’improponibile jingle nei cinema, prima della proiezione serale, allora c’è davvero un complotto per sputtanare Silvio che pure in materia se ne intende già di suo…
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This entry was posted on 26 novembre 2009 at 00:27 and is filed under Stupor Mundi with tags Canzoncine di regime, Crisi della satira, Deficienti, Fenomeni, Ironia involontaria, Liberthalia. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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27 novembre 2009 a 01:27
C’è gente che non ha il senso del ridicolo