RIGOR TEUTONICUS

Se l’Europa doveva immolarsi sull’altare dello strapotere germanico per la prosperità del Quarto Reich di Angelona Merkel, tanto valeva dargliela vinta a tavolino direttamente nel 1914 alla Germania… Almeno ci risparmiavamo due guerre mondiali!
Ah che cosa sarebbe l’Europa (unita?) senza il micidiale apporto del contributo tedesco….
La lungimirante politica di austerità per esportazione della Germania è riuscita a trasformare un piccolo problema di contabilità, circoscritto ad un piccolo paese economicamente insignificante e facilmente contenibile come la Grecia, in una voragine capace di inghiottire il resto dell’Unione. La draconiana cura da cavallo prescritta su ricetta della Bundesbank alla Grecia è riuscita a stroncare il malato, facendo collassare l’intero paese. Tra i brillanti effetti collaterali in assenza di risultati, la terapia teutonica è riuscita ad estendere il contagio a tutta l’area mediterranea, mentre il debito ellenico schizzava a 320 miliardi di euro di interessi da pagare alle banche, dopo aver prostrato l’intero sistema economico della piccola nazione balcanica.
Dati gli straordinari risultati, la formula magica è stata estesa all’intero continente coi mirabolanti effetti che tutti possiamo apprezzare. Tuttavia, provate voi ad imporre ai tedeschi 1/1000 della cura lacrime e sangue, prescritta dall’inflessibile cancelliera al resto dell’Europa, e vedrete se i crucchi non vi marciano con lo stahlhelm del nonno calcato sulla crapa bionda!
Del resto, l’azione politica della Germania nella (catastrofica) gestione della crisi economica rasenta la parafilia. E, nella sua intransigenza dogmatica, sembra improntata a “rieducare” piuttosto che “curare”, in virtù di una supposta superiorità etica (ed un tempo razziale), tramite una sorta di propedeutica della punizione a scopo rieducativo, volta a riaddrizzare castigando quelle che ai rigidi spiriti teutonici appaiono come le cicale del sud.
Del resto, il legame che unisce la Germania al resto dei paesi dell’Unione europea si può a tutti gli effetti configurare come un rapporto distorto di natura sado-masochista tra slaves e master. A quanto pare, questo è quanto di meglio il sentimentalismo a buon mercato (gefühlsduselei), che i tedeschi amano ostentare, riesce a produrre a livello di empatia transnazionale verso i nuovi untermenschen del terzo millennio.
 Per provocazione, ci si potrebbe chiedere se la Germania sia davvero un paese “europeista” e fino a che punto… Altrettanto provocatoriamente ci si potrebbe rispondere che l’europeismo dei tedeschi è valido fintanto che conviene ed è funzionale agli interessi della volkgemeinschaft nella sua esclusività prettamente tedesca. Storicamente, questa non sarebbe una novità: settant’anni fa sterminarono mezza dozzina di milioni di cittadini europei di religione ebraica e ne massacrarono qualche altro milione in giro per il continente, perché ciò era “necessario” al benessere ed alla salvezza del popolo tedesco. In fondo, se il paradosso vi sembra eccessivo, stiamo solo parlando dei papà e dei nonni nazisti degli attuali tecnocrati tedeschi, i quali attualmente dominano e determinano le decisioni della UE. E d’altra parte l’Europa unita ai tedeschi piace…
Piace loro fintanto che ne possono dettare l’agenda, imponendo le proprie prescrizioni al resto dei parteners europei tenuti in posizione subordinata.
Piace loro perché l’euro ed i relativi valori di cambio sono stati costruiti ad immagine e somiglianza del vecchio marco tedesco.
Piace loro perché la Banca Centrale Europea (BCE) ricalca perfettamente le linee e le architetture monestariste della Deutsche Bundesbank.
Piace loro perché l’adozione di una moneta unica, strutturata sulla falsariga del marco, con l’imposizione di un’unica politica monetaria, impedisce ai Paesi in difficoltà all’interno dell’Unione di modificare i tassi di interesse o di svalutare la moneta, incidendo sui tassi di inflazione in caso di congiuntura sfavorevole, per favorire le esportazioni o rilanciare le proprie economie durante i cicli recessivi.
L’Unione Europea piace ai tedeschi perché la bilancia dei pagamenti, insieme ai saldi commerciali, sono completamente sbilanciati a favore della Germania la cui economia può prosperare e le cui esportazioni possono crescere solo attraverso la contrazione recessiva dei suoi potenziali concorrenti. D’altra parte, gli altri paesi in difficoltà della zona euro non possono assolutamente gestire liberamente le proprie politiche macroeconomiche, proprio in virtù dei vincoli comunitari.
L’Unione piace ai tedeschi perché l’imposizione del famigerato fiscal compact rende impossibile il ricorso a politiche espansive per la crescita e per il rilancio economico, condannando gli altri paesi della UE ad una posizione subordinata agli interessi tedeschi.
In assenza di una politica redistributiva e di una riallocazione delle risorse verso le regioni più deboli dell’Unione, insieme alla mancanza di un bilancio federale e di una corretta redistribuzione fiscale con una maggior uniformità degli standard comunitari, i finanziamenti messi a disposizione dei tedeschi sono solamente briciole e le loro contumelie in proposito sono totalmente fuori luogo, dal momento che la Germania dalla UE percepisce il massimo dei vantaggi contribuendo in minima parte agli oneri che scarica sul resto dei partners europei.
Ci sarebbe da chiedere se il resto d’Europa avesse applicato lo stesso rigore fiscale ed intransigenza contabile ai tempi della riunificazione tedesca, dove sarebbe la Germania oggi. Ci sarebbe altresì da chiedere se, nel 1947, gli USA avessero serrato i cordoni della borsa, invece di investire miliardi di dollari nel Piano Marshall per la ricostruzione, in nome dell’austerità di bilancio, dove sarebbe l’Europa oggi. E con essa la Germania, che per i suoi ‘danni’ (crimini di guerra!) non ha mai pagato; troppo abituata (oggi come ieri) ad auto-assolversi in fretta dalle sue responsabilità. 

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6 Risposte a “RIGOR TEUTONICUS”

  1. Le immagini del periodo hitleriano associate all’attuale germania sono quantomeno fuori luogo… il miracolo economico attuato da Adolf Hitler e Hjalmar Schacht (nazionalizzazione della banca d’emissione, cambiali MEFO, ecc..) non si possono paragonare all’attuale scempio monetario fondato su usucrazia e signoraggio… un sistema economico basato sul lavoro e non sulla speculazione monetaria era la base del sistema nazionalsocialista, nulla a che vedere con l’ebrea Merkel e i suoi accoliti.
    La BCE – recentemente – ha letteralmente inondato di soldi le banche italiane ad un tasso di interesse irrisorio (meno dell’uno per cento), tutti quei miliardi di euro crede che andranno ad incentivare il lavoro o le imprese italiane??? no… tutt’altro, verranno parcheggiati in titoli di stato che lo stesso stato dovrà ripagare per intero con gli interessi fra qualche anno… ovvero: crescita nulla… e debito dello stato incrementato di svariati punti percentuali.
    Se la “casta politica” europea lavora per arricchire le lobby finanziarie (come succede attualmente) abbiamo pochissime speranze di sopravvivenza… di contro, un sistema economico realmente nazionalsocialista ispirato – perché no – alla visione di quel geniaccio che si chiamava Hjalmar Schacht (le obbligazioni MEFO furono un’autentica rivoluzione) in cui lo stato crea la moneta di cui ha bisogno solo nel momento in cui manodopera e materie prime sono disponibili per sviluppare nuove attività economiche… anziché indebitarsi prendendo i soldi in prestito, potrebbe essere una risposta vincente.
    In questo sistema è direttamente la Banca Centrale di Stato a fornire agli industriali i capitali di cui hanno bisogno, ma – attenzione – questa operazione non avviene concedendo fidi, bensì autorizzando gli imprenditori ad emettere delle cambiali garantite dallo Stato (le nazistissime cambiali MEFO… appunto)…. con queste “promesse di pagamento” gli imprenditori pagano i fornitori.
    In linea teorica i fornitori potrebbero scontare le cambiali presso la banca di Stato in qualsiasi momento e se venissero presentate all’incasso massicciamente l’effetto finale sarebbe di nuovo un aumento esplosivo del circolante e dunque dell’inflazione…. ma ciò non dovrebbe (uso un condizionale sotto controllo) avvenire in quanto agli industriali ed ai commercianti non conviene “incassare” perché possono tranquillamente utilizzare tali effetti come sistema di pagamento senza mai portarli all’incasso… con il grosso vantaggio di risparmiare l’aggio dello sconto dato dall’usura bancaria.
    Alla fine tali effetti diventerebbero una vera moneta…. esclusivamente per uso delle imprese e a circolazione fiduciaria…. non credo che tutto questo sia “inapplicabile”: questo è un sistema economico assolutamente nazionalsocialista che un sedicente “governo tecnico” come l’attuale potrebbe tranquillamente rendere operativo (inimicandosi le banche…. naturalmente).
    …..c’è un solo problema: per rendere operativo un sistema del genere serve fiducia, il regime nazionalsocialista tedesco riscuoteva un’immensa fiducia presso i suoi cittadini e le sue classi dirigenti…. l’attuale repubblichetta antifascista delle banane può solo indebitarsi fino al collo ed affogare nella merda in cui i banchieri l’hanno buttata.
    ….quindi mi permetto di concludere dicendo che le battutine velate paragonando l’attuale sistema economico tedesco alla germania nazionalsocialista sono oltremodo fuoriluogo… l’attuale sistema monetario è esattamente quello che Adolf Hitler combatteva: il mondialismo economico di matrice giudaica.
    Per info chiedere a George Soros, Lloyd Blankfein, famiglia Rothschild, Rich Fuld, Sonja Kohn, Steven Cohen, David Einhorn, David Tepper, Carl Ichan, John Paulson e tutti gli altri squali “kippati” dei fondi speculativi e dei grandi gruppi d’investimento che guadagnano un monte di soldi sul sangue e sul lavoro della gente senza costruire nulla…. se non disperazione.

  2. E bravo BioMirko che ha fatto i compitini a casa e che ora ci ripete la lezioncina d’economia imparata nelle spelonche del neo-nazismo di ritorno, inevitabilmente condita con le solite paranoie anti-semite, che con ogni evidenza ossessionano le sue psicosi identitarie.
    A tal proposito devo darti una terribile notizia: Hjalmar Schacht era EBREO (!!!).
    null
    Pubblico però le tue elucubrazioni hitleriane solo per una curiosa coincidenza, dal momento che stavo appunto luggiucchiando alcune disamine proprio sui Me.Fo.
    I MEFO Wechsel della Metallurgische Forschungsgesellschaft, così come il valore del denaro, si basano su una finzione condivisa e rientrano nella prolifica produzione degli artifici contabili, coi quali da sempre gli Stati si tolgono d’impaccio ogni qualvolta rischiano di restare strangolati con le loro politiche monetarie.
    I bond della MEFO si basano per l’appunto su un doppio inganno:
    1) Una società fantasma con capitali fittizi, controllata indirettamente da una banca centrale che ne pompa i capitali artificialmente, e occultamente, attraverso emissioni in moneta (il Rentenmark) senza corso sui mercati valutari.
    2) L’impossibilità di determinare il numero dei titoli in circolazione e le reali garanzie di solvibilità societaria al momento della riscossione degli stessi. L’accettazione implicita di un rinnovo ad oltranza dei “wechsel”, confidando nella dilazione ad libitum del credito da parte dei sottoscrittori.

    Praticamente, si tratta dello Schema di Ponzi applicato alle banche centrali e garantito dallo Stato… ovvero una truffa bella e buona, non molto dissimile dai bond emessi a suo tempo dalla Parmalat!
    È finanza primitiva. Oggi una simile trovata sarebbe impossibile, innanzitutto perché i famigerati mercati finanziari fiuterebbero il trucco in meno di cinque minuti. E perché una società a partecipazione pubblica per investimenti, senza certificazione dei bilanci, senza un collegio dei revisori contabili, né una verifica pubblica della contabilità, non potrebbe mai emettere obbligazioni vincolanti al portatore. E d’altra parte, senza vere garanzie, nessun investitore le sottoscriverebbe mai. L’attuale variante più sofisticata in ambito societario è la scissione di comodo in bad company e good company, mentre le cessioni di credito con l’emissione di obbligazioni a garanzia del debito collaterale sono alla base dell’attuale e devastante “finanza derivata”: nella fattispecie si chiamano SWAP e CDO.
    Il MEFO weimeriano ne è solo l’antesignano di successo.

    Ma tu continua pure ad abbeverarti al Mein Kampf, supportato magari da autori più decenti come il francese Renè Dubail.

    P.S. Sono quasi commosso dalle attenzioni e dalle pagine dedicate, con approfonditi “attenzionamenti”, che continuate a dedicarmi su stronzfront.
    È notevole che non abbiate niente di meglio di cui (s)parlare.

  3. Hjalmar Schacht era ebreo… e allora???
    resta il fatto che non ho ancora afferrato il nesso tra l’economia nazionalsocialista (un “inganno” che ha portato la germania ad essere una delle più grandi potenze del mondo) e l’attuale economia tedesca governata targata BCE… cortesemente, me lo spiega che c’azzecca l’ebrea post-comunista Merkel con Adolf Hitler???
    grazie.

    • Hjalmar Schacht era ebreo… e allora?
      E allora niente. Non sono certo io quello che vede cospirazioni ebraiche ovunque, ricercando le cause di ogni male nella mancata limpieza de sangre.
      Ciò detto, non mi pare di aver mai paragonato la Merkel ad Hitler… Sia mai che ti strapazzo il tuo idolo! Roba da andarci fieri!!
      Si faceva del sarcasmo ironico, giocando su un paradosso. Infatti si parlava di politiche economiche, divagando sulla preminenza di egoistiche scelte nazionali nella definizione delle medesime.
      Ammetto però che certe sottigliezze sono troppo sofisticate, per chi è del tutto privo di ogni forma di ironia e vive in uno stato di guerra permanente.

  4. interessante la sua “forma mentis”… il mio “elenco” di ebrei è automaticamente e necessariamente antisemitismo, il suo appunto sull’ebraicità di un economista tedesco è semplicemente una puntualizzazione…. non è che nei misteriosi meandri del suo cervello sta germogliando – inconsciamente – il pericoloso seme dell’antisemitismo???
    Sig. Sendivogius, la sua non è “ironia” o “sarcasmo”… ma generalizzazione d’accatto, il classico calderone dove tutto fa brodo… paradosso, dice??? no no… direi l’opposto: una situazione assolutamente logica… ragionevole… ovviamente per persone come lei.
    E poi… di cosa si lamenta??? questa politica economica è la realizzazione dell’ultraliberismo, del mondialismo, della globalizzazione… insomma, di quei valori che sono l’esatto opposto del nazionalismo identitario, anche e soprattutto in campo economico.
    Questa economia malata, disumana, crudele e fallimentare è quella che hanno fortemente voluto i sedicenti “democratici”, quella per cui hanno combattuto e combattono, quella che li porta a bombardare e ad organizzare guerre in mezzo mondo… W la democrazia, ne conviene sig. Sendivoglius???… della serie: avete voluto la bicicletta??? adesso pedalate… almeno finchè i vostri padroni banchieri ve lo lasceranno fare.
    Cordiali saluti

    • Che palle, Mirko! Mò ricominci?!?
      Ti si concede un dito, ma poi come al solito prendi tutto il resto.
      Quanto sei pesante… peggio di una peperonata a colazione.
      Rinnovo il vecchio invito: trovati una donna, sorda: hai più chance se non sente i tuoi deliri.

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