Più finto di una tetta di plastica, falso come una moneta da tre centesimi, ritorna la versione porno di un nano da giardino, rigurgitato dalla fossa biologica in tutta la freschezza dei suo 76 anni suonati. Ormai abbiamo a che fare con una mummia bionica in fuga dal suo sarcofago nel museo delle cere: un rottame politico, contraffatto in ogni suo pezzo, riverniciato a nuovo come una betoniera usata, che si perde i pezzi per strada, col suo faccione grappettato e la crapa ricoperta da un’imbarazzante cotonata artificiale color pantegana. È un vecchio avanzo di balera, per una vita in fuga dalla galera; un’appendice televisiva, una protesi catodica, col suo solito repertorio da anni ’50 nell’eruttazione continua di un meteorismo cronico, che non distingue più tra sfintere ed esofago, tanto compulsiva è la produzione di stronzate. Oramai, il Pompetta solitaria, sempre più rincitrullito, assomiglia ad una caricatura liftata di Ruggero De Ceglie in versione brianzola: controfigura perfetta dei soliti idioti che in Italia abbondano e si vendono per pochi spiccioli, una manciata di favori, e molte promesse… Per quanti travestimenti possa adottare, l’odore resta inconfondibile e lo si riconosce a naso!
Congedato il serraglio imperiale di Arcore, fortuna che il pupo si è finalmente trovato una fidanzatina, che gli faccia da badante per il cambio del pannolone. Al fianco di un ‘grande statista’ non può certo mancare una first lady, accuratamente selezionata tra le favorite per essere incoronata regina:
«Sì è ufficiale, mi sono fidanzato, con una napoletana. C’è un divario di 49 anni tra lei e me. Ha 29 anni, è una ragazza bella di fuori ma ancora più bella dentro, di principi morali solidissimi, mi sta molto vicino e io le voglio molto bene. Ci conosciamo da anni, lei era la promotrice del club “Silvio ci manchi”»
Il fidanzatino ha già provveduto a far rimuovere il video, con le prodezze di madonna Francesca… Peccato che ormai il video impazzi anche oltre i confini:
Direttamente da TeleCafone, Francesca Pascale ci insegna come si maneggia al meglio il Calippo..! È il trionfo dei talenti all’insegna della meritocrazia, nei tempi della sobrietà moderata.
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