
«L’ideologia della società aperta crea mostri. Il killer Breivik è il risultato di questa società aperta, multirazziale, direi orwelliana. Questo tipo di società è criminogeno. Certe situazioni di disagio e di insofferenza è inevitabile che sfocino in tragedia. Quando una popolazione si sente invasa, poi nascono dei fenomeni di reazione, anche se gli eccessi sono da condannare. […] La società aperta e multirazziale non è quel paradiso terrestre che ci vogliono far credere coloro che comandano l’informazione. La società aperta e multirazziale fa schifo.»
A fare davvero “schifo” (e non da oggi) è il disgustoso Mario Borghezio: tipico caso umano (e patologico), dove il ribrezzo investe anche l’aspetto fisico del flaccido, quanto ingombrante, Obersturmbannführer pedemontano alla destra dei nazisti della Padania.
Gli “eccessi” dei quali va blaterando questa sottospecie di blob, nella variante ‘il grasso che uccide’, sono gli oltre 70 adolescenti maciullati come bestiame nel mattatoio di Utoya, da uno psicopatico pluriomicida perfettamente attrezzato per la “guerra di civiltà” sotto il segno della croce e con “ottime idee”, sicuramente “buone al 100%”.
È sempre lui, l’ineffabile Borghezio: il vecchio ordinovista, passato dall’eversione nera alle camicie verdi. È il suprematista bianco che fornisce consigli ai nostalgici neo-nazisti sul modo migliore per riciclarsi nelle istituzioni come movimenti “identitari” e “cristiani”. È quello che reputa Ratko Mladic, il macellaio delle guerre balcaniche specializzato in pulizie etniche e sterminio di civili, un “patriota”… eroe moderno e incompreso della cristianità. È la vergogna vivente, che (in)degnamente rappresenta la parte più fetida delle valli alpine al Parlamento europeo.
E, d’altra parte, è in ottima compagnia… basta lambire le pagine dei giornalini di riferimento in vigore nell’ambiente, ai quali non è parso vero di poter sguazzare nella vasca del sangue a partire dall’invasata Fiamma Nirenstein: “Ciò che importa è che la guerra dell’islamismo contro la nostra civiltà, se verrà confermata l’ipotesi che nel corso della giornata è diventata sempre più robusta, è feroce ed aggressiva.”


Ma in fondo siamo nei dintorni del “partito dell’amore” e, in ultima istanza, degli onesti.
Homepage
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Correlati
This entry was posted on 27 luglio 2011 at 21:07 and is filed under Stupor Mundi with tags Estrema Destra, Fiamma Nirenstein, Il Giornale, Italia, Lega, Libero, Liberthalia, Mario Borghezio, Nazismo, Ratko Mladic, Strage di Oslo. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
You can leave a response, or trackback from your own site.
30 luglio 2011 a 12:59
Come ho già scritto da qualche altra parte, noi italiani siamo incredibili: non riusciamo a mettere nel dimenticatoio certi personaggi, ma le stronzate che dicono sì. Nel culto del personalismo e dell’inculcamento videoludicoipnoticopsicologico forse questo è il risultato che ne deriva, ma ciò è molto triste. Il fatto che Borghezio sia un europarlamentare o che abbia ancora la facoltà di parola, così come il fatto che certi giornalisti scrivono cazzate senza poi nemmeno fare pubblica ammenda o ritirarsi a vita privata o ad altra professione rende questo paese sempre più molto triste e ridicolo.
30 luglio 2011 a 15:02
Ne ho parlato un post fa dalle mie parti. Quello che non ho scritto, è che noi ci siamo sempre rifiutati di risolvere tali questioni, vuoi per ragioni storico-politiche, vuoi perché abbiamo nel Dna la tendenza a non fare mai ammenda. In ogni bar si possono sentire discorsi alla Borghezio.
30 luglio 2011 a 17:27
@ DickSick
“Noi italiani siamo incredibili: non riusciamo a mettere nel dimenticatoio certi personaggi, ma le stronzate che dicono sì.”
Se mi concedi l’utilizzo in copyleft, questo è il miglior aforisma dell’anno!
I due collettori fognari della cloaca maxima berlusconiana, meglio conosciuti come “Libero” e “Il Giornale”, sono la prova evidente della pleonastica inutilità di un ‘ordine’ di (sedicenti) giornalisti.
Dimostrazione pratica che il fanatismo non ha confini religiosi, ma politicamente sembra aver trovato una collocazione sempre più certa.
.
.
@ Annxgonz
“In ogni bar si possono sentire discorsi alla Borghezio.”
Fortunatemente, non tutti gli ubriachi da bar finiscono in Parlamento.
Quando ciò avviene, interi paesi finiscono a puttane.. e non in senso metaforico!
30 luglio 2011 a 18:42
Non è questo il punto. Il problema è che queste cose NON le affrontiamo. Ci scagliamo, otteniamo un’ipocrita sospensione-contentino, e via si ricomincia.