Archivio per Coronavirus
(148) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Alessio Maggi, Coronavirus, Costume, Francesco Paolo Figliulo, Italia, Liberthalia, Mario Draghi, Matteo Salvini, Paolo Ferrara, Società on 28 giugno 2021 by SendivogiusOrmai è deciso: l’emergenza pandemica è finita!
[06 Giu.] «Io non ho mai fatto una campagna contro gli immigrati»
[01 Giu.] «Si avvicinano le elezioni e ormai si inventano tutto per fermare Virginia Raggi. La targa con il nome sbagliato di Carlo Azeglio Ciampi non è un semplice errore. Vi sembra possibile? A me no.»
[20 Giu.] «Il cervello è un muscolo.»
[10 Giu.] «Risolverò i problemi di Roma, come Mr. Wolf»
[11 Giu.] «Ragazzi, rinunciate ai sussidi e mettetevi in gioco.»
[01 Giu.] «Se a qualcuno, quest’estate, verrà in mente di venirla a menare con domande alla carlona del tipo: quanto si lavora? Quanto mi dai? Quando è il giorno libero? Vi dico con il massimo garbo possibile: non vi presentate. Non c’è bisogno di persone come voi»
[03 Giu.] «Se una persona dicesse ‘io i pedofili li metterei tutti al muro’, sarebbe incriminabile in base al ddl Zan, perché la pedofilia è un orientamento sessuale.»
[06 Giu.] « Bella ciao non copre il gusto di tutti gli italiani: è troppo di sinistra. Non è la canzone dei partigiani, è la canzone solo dei partigiani comunisti.»
[28 Giu.] «Stiamo addomesticando il virus: ora è più simile ad un’influenza.»
[07 Giu.] «Avremo 54,3 milioni di vaccinati entro settembre.»
(142) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Alberto Zangrillo, Angelo Ciocca, Coronavirus, Costume, Covid-19, Giuseppe Conte, Italia, Lettera 43, Liberthalia, Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Media, Piero Di Lorenzo, Società, Squallore on 30 dicembre 2020 by Sendivogius“Classifica DICEMBRE 2020″
Ognuno ricorderà il funesto 2020, variante bisesta dell’annus horribilis, in decade malefica di stolto secolo, come peggio vorrà…
Perché sarebbe alquanto difficile (se non impresa impossibile, per ordine e spazio) solo provare ad abbozzare una classifica universale delle concionerie demenziali, castonerie siderali e minchiate abissali, con le quali siamo stati ammorbati nel corso di questi lunghi mesi, quanto e più della stessa pestilenza che pure si è dimostrata una straordinaria fonte di ispirazione, per tutte quelle legioni di imbecilli in libero pascolo sul webbé ed oltre. Ad ennesima riprova che un coglione è per sempre, mentre persevera nell’instancabile esibizione di sé.
A noi dis-piace ricordare, tra i moltissimi che pure ci hanno accompagnato e ci hanno convinto a spegnere definitivamente la TV, oramai tracollata in moltiplicatore compulsivo di stronzate, il loffo gaglioffo in orbace che voleva riaprire tutto, intanto che i contagi raggiungevano il loro picco, “perché il Governo ci ruba il Natale e i sogni ai bambini”, e che per concludere in bruttezza si fa riprendere mentre distribuisce i pacchi natalizi degli altri in propaganda benefica, giusto per il gusto di violare il lockdown, per ignobile promozione di sé a corto di visibilità dopo le sbronze di mojito.
Ci sarebbero anche gli irrinunciabili aperitivi della “Milano non si ferma”..!
Ma una menzione speciale merita pure il Cazzaro di Pomezia, che da almeno nove mesi va promuovendo un vaccino che ancora non c’è e che stenta a superare le verifiche di immissione al commercio…
“Piero Di Lorenzo, da Pupo al vaccino anti Covid“
Lettera43
(06 Maggio 2020)
«In questi giorni, sono in molti, nella Rai e nel mondo della pubblicità e della comunicazione, a essersi fatti la stessa domanda: ma quel Piero Di Lorenzo proprietario e amministratore delegato della IRBM di Pomezia che sta lavorando al vaccino anti-Covid e che ha stipulato una partnership con lo Jenner Institute della Oxford University, è lo stesso che fino a qualche anno fa era presidente della LDM Comunicazione SpA di Roma e associato dello studio Beretta-Di Lorenzo & Partners ubicato in Via Giambattista Vico 20 a Roma, che sul suo sito web non faceva mistero di svolgere attività di consulenza e lobbying? Sembra proprio di sì.
ATTIVITÀ SCIENTIFICA NEL SUO CV: NON PERVENUTA
Di Lorenzo, nato nel 1950 e laureato in Giurisprudenza nel 1973 alla Sapienza di Roma, ha nel suo curriculum tutto meno che un’attività scientifica. Infatti, è stato consulente per le relazioni esterne ed i rapporti istituzionali di numerosi soggetti come la Guardia di Finanza, la Camera di Commercio di Roma, l’Ente Tabacchi, l’Agenzia del Territorio, il Consiglio Nazionale del Notariato, Aeroporti di Roma. Tutto questo attraverso la LDM Comunicazione SpA, di cui è stato presidente tra il 1991 e il 2011, per poi lasciarne il timone al figlio Daniele. Inoltre nel 2005 – l’anno in cui scrive con il giornalista Mino Fuccillo il libro Lezioni di Lobby – fonda con Maurizio Beretta una società di consulenza e lobbying che porta il loro nome. Di Lorenzo era amico di Beretta fin da quando l’allora giornalista era caporedattore per l’economia e poi vicedirettore del TG1. Ha goduto della sua amicizia quando, nel 2001, Beretta ha lasciato la Rai (era direttore di RaiUno) per assumere l’incarico di Direttore delle Relazioni Esterne e Comunicazione della Fiat per poi diventare, nel 2004, direttore generale della Confindustria.COPRODUTTORE DE I RACCOMANDATI CONDOTTO DA PUPO
Per alcuni anni lo studio Beretta-Di Lorenzo & Partners è andato avanti, fino a quando Beretta è approdato in Unicredit, dove tuttora è responsabile della Group Identity & Communications. Allora alcuni giornali notarono che Di Lorenzo, coproduttore con la Rai di Pupo nei I Raccomandati, dal 2005 al 2009 è stato membro straordinario del Consiglio Superiore delle Comunicazioni quando membro ordinario era il direttore generale della Rai Mauro Masi.IRBM HA MESSO A PUNTO IL VACCINO ITALIANO ANTI-EBOLA
Nel 2009 la svolta, con Di Lorenzo che passa ad altra attività: fonda a Pomezia la IRBM, specializzata nel settore della biotecnologia molecolare, della scienza biomedicale e della chimica organica. Nei suoi laboratori viene messo a punto il vaccino italiano anti-ebola, il cui brevetto è stato poi ceduto nel 2013 dalla società britannica Gsk. Quindi si mette a lavorare sul Covid-19 e, visti i rapporti con gli inglesi, quando avrà il vaccino, a produrlo e distribuirlo in esclusiva sarà la multinazionale britannica AstraZeneca. È stato forse per questo passato così lontano dal mondo medico-scientifico del fondatore della IRBM che Palazzo Chigi prima (il capo di gabinetto di Conte, Alessandro Goracci) e la Cassa depositi e prestiti poi (verso la quale Goracci l’aveva indirizzata) dopo un paio di mesi di verifiche sulla società di Pomezia hanno deciso di lasciare campo libero a Boris Johnson?»
E vogliamo tralasciare la rissosa pletora di esperti (o sedicenti tali) dalla narcisistica autoreferenzialità, che ormai impazza da mane a sera sugli schermi televisivi per riempire i palinsesti dell’infotainment, affermando tutto ed il contrario di tutto?!? Tra la folla si distingue per parecchie spanne il sobrio Alberto Zangrillo, anestetista del “San Raffaele” di Milano e fulgido esempio di quella sovranità sanitaria fondata sulla sussidiarietà privata, rigorosamente in conto pubblico, nella libera Repubblica di Padania dove imperversa la coppia tragicomica dei Gallera-Fontana, mentre si attendono ancora le forniture di vaccini anti-influenzali che la Regione non ha predisposto.
Il prof. Zangrillo è uno serio, che non partecipa a passerelle mediatiche, “sparando cazzate”. Sarà per questo che è sempre in televisione polemizzando contro questo e quello. Giusto a proposito, da sublime intenditore in materia (di cazzate), è lo stesso oracolo vivente che a Maggio affermava tutto compito e convinto, come il virus fosse clinicamente morto e che non esistesse più.
E sempre a proposito di polemiche pompate ad arte, sarebbe curioso sapere che fine hanno fatto gli scandalizzati Catoni pagati a chiacchiere, che tanto si indignavano contro l’altissima percentuale di decessi in Italia per Covid, gonfiando il petto di furiosissimo sdegno, mentre elucubravano nell’ordine: il mitico “modello svedese”, ma pure il terrificante “modello inglese” (!) e la “gestione Trump” (!!), prima che si rivelassero catastrofici con una situazione andata totalmente fuori controllo.
Ovviamente, per i cultori della materia, non poteva mancare l’efficientissimo “modello tedesco” che con i suoi oltre mille morti giornalieri può vantare il primato del più alto numero di decessi in assoluto su numero dei contagiati.
Certo, per contro c’è un inamidato cripto-democristiano incistato alla poltrona di una governo per scherzo, che si crede infallibile (soprattutto inamovibile)…
Quello che “il 2020 sarà un anno bellissimo” (!)
E che ha scambiato la programmazione economica con un’elargizione ad libitum di bonus a babbo morto e dispensati ad cazzum canis, che si incensa e si sbrodola addossa da mane a sera, mentre nulla si muove nel trionfo dell’ammuina elevata a rappresentazione scenica:
“Contro il Coronavirus siamo prontissimi. L’Italia ha adottato misure cautelative all’avanguardia più innovative di quelle degli altri Paesi. Abbiamo adottato tutti i protocolli possibili e immaginabili.”
Giuseppe Conte
(27/01/2020)
Né vogliamo tacere delle folla di commissari (insuperati quelli calabresi), in un cicciare di commissioni e “centrali di coordinamento”, per un ingorgo istituzionale di poteri paralleli e contrapposti, che manco su una tangenziale all’ora di punta!
Ecco, un auspicio per il nuovo anno: andatevi a cercare un lavoro vero, laggiù nel duro mondo reale, ammesso e non concesso che sappiate fare qualcosa.
Hit Parade del mese:
01. LOMBARDIA UBER ALLES
[18 Dic.] «La Lombardia, è un dato di fatto, è il motore di tutto il Paese. Quindi se si ammala un lombardo vale di più che se si ammala una persona di un’altra parte d’Italia.»
(Angelo Ciocca, ovviamente leghista)
02. CUORE NERO
[18 Dic.] « Se nei giorni di festa sarà vietato portare un pasto caldo ai meno fortunati, io lo farò lo stesso. Lo preannuncio. Lo farò lo stesso come sono abituato a farlo da anni. Porterò doni alla vigilia ai bambini meno fortunati, pranzerò a Natale coi clochard. Non potete chiudere in casa il cuore degli italiani.»
(Matteo Salvini, il Buon Samaritano)
03. PATRIMONI STRUTTURALI
[05 Dic.] «C’era veramente bisogno di un investimento del genere: i banchi a rotelle sono patrimonio strutturale per le nostre future generazioni.»
(Lucia Azzolina, l’Innovativa)
04. FACCIAMO UN PO’ COME CAZZO CI PARE
[07 Dic.] «Divieti di Natale assurdi, chi li vìola ha ragione”.»
(Attilio Fontana, uomo assurdo)
05. RINUNCE
[03 Dic.] «Da quando ho scelto di fare politica ho rinunciato a tanto.»
(Luigi Di Maio, il Miracolato)
06. APRITE LE GABBIE!
[14 Dic.] «Se ci fossimo noi a gestire questa fase, gli italiani sarebbero più sereni.»
(Matteo Salvini, il Serenissimo)
07. SEMPRE IN PISTA
[13 Dic.] «Se questo governo cade, io farò comunque parte del prossimo come ministro.»
(Luigi Di Maio, il Talento)
08. ER MEJO FICO
[15 Dic.] «Anche a novembre, come accade ininterrottamente da aprile, sono risultato con ampio margine il giornalista più seguito in Italia sui social.»
(Andrea Scanzi, il Narciso social)
09. QUOTE HORROR
[01 Dic.] «Sono la Kamala Bianca.»
(Paola De Micheli, Inquietante)
10. UN MINUTO DI SILENZIO
[14 Dic.] «Meglio il Covid-19 della AS Roma.»
(Roberto Burioni, Virologo-vip)
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VIRAL-CAPITAL
Posted in Muro del Pianto, Roma mon amour with tags ATAC, Coronavirus, Covid-19, Distanziamento, Italia, Liberthalia, Luciana Lamorgese, Roma, Sfascio, Società, Virginia Raggi on 11 ottobre 2020 by Sendivogius“Adesso è il momento della responsabilità da parte di tutti, perché non può esserci un appartenente alle forze di polizia dietro ognuno di noi, siamo noi che dobbiamo essere responsabili. Quando parliamo degli esercenti, dei commercianti e dei gestori dei bar, anche da parte loro ci vuole senso di responsabilità. Io penso anche al distanziamento tra tavolini, per esempio ieri ho visto nei bar all’aperto tavolini molto ravvicinati. Anche questo sarà oggetto non solo dei controlli delle forze di polizia, ma anche di attenzione da parte dei titolari degli esercizi pubblici. Questa è una battaglia che dobbiamo vincere tutti insieme.”
Luciana Lamorgese,
Ministro dell’Interno
(11/10/2020)
Alla fine, galeotto fu il tavolino (selvaggio) non abbastanza distanziato ai tempi dei covidioti, nella declinazione costante di responsabilità. Sono infatti proverbiali le gare di sputi degli incauti avventori tra un tavolo e l’altro.
Tutto il resto invece l’attento ministro non lo vede proprio.
Non per niente, il 77% dei contagi (lo direbbero le ‘statistiche’) avviene in famiglia durante l’ora dei pasti. E chissà dove mai contrarranno il virus tutti quei congiunti che, calata sotto al gargarozzo la fondamentale mascherina, poi il Covid se lo sputano in bocca tra un pranzo ed una merenda?!?
Per esempio, mentre sguinzaglia i suoi solerti gendarmi a mietere multe tra i non mascherinati e tra gli improvvidamente assembrati, non vede assolutamente lo SCHIFO, schizzato ben oltre le vette dell’indecenza, del cosiddetto “trasporto pubblico locale”, che a Roma raggiunge punte inarrivabili, con tempi di attesa per le metropolitane fino a 20 minuti (manco un treno regionale!) tra una corsa e l’altra, blocchi della linea per non meglio precisati “guasti tecnici” a cadenza giornaliera, e autobus perennemente intasati (il ritardo è la norma).
Ma non si può dire, perché sia mai che poi si sturbano i bimbiminkia a 5 stelle di sfascio e di governo, che stanno disintegrando la Capitale!



Una roba grottesca e sfacciata, da denunciare per reato di epidemia colposa (o dolosa vista la reiterazione dello scempio?) i vertici ATAC ed il Sindaco; quella Virginia Raggi (il peggior disastro capitale che mai si sia abbattuto sulla città) che calorosamente ringraziamo con un sentitissimo VAFFANCULO!!!
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(139) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Coronavirus, Costume, Covid-19, Decretazione d'urgenza, Governo Conte-bis, Italia, Liberthalia, Mascherine, Paola De Micheli, Società, Stato d'eccezione, Stato di emergenza on 3 ottobre 2020 by Sendivogius“Classifica SETTEMBRE 2020”
Caso unico su 200 stati (dittature incluse), col suo governo à la carte, l’Italia è l’unico paese al mondo che è riuscito ad estendere lo stato straordinario di emergenza con pieni poteri premierali fino al 31 Gennaio del 2021, nell’eccezione permanente su proroga indeterminata. Una roba che manco nell’Ungheria di Orban! È lecito il sospetto che le motivazioni recondite, più che ‘sanitarie’, siano legate alle necessità di puntellare un esecutivo fallito che, senza la formidabile scusa del coronavirus, in situazioni normali sarebbe già collassato da mesi, non resistendo una giornata alla naturale dialettica parlamentare di un ordinario iter legislativo. Il paradosso è che nemmeno l’abnorme ricorso alla decretazione d’urgenza sembra scuotere il Conte-bis dall’immobilismo catatonico di una maggioranza tenuta insieme a forza col bioadesivo; in null’altro coesa, se non nella preservazione dell’esistente su regime di mera sopravvivenza, per un raro condensato di incompetenza e di analfabetismo funzionale (assolutamente trasversale agli schieramenti). Non si ravvisa uno straccio di “idea-paese”, nell’assoluta assenza di una qualsiasi visione programmatica, fosse anche riciclata per conto terzi. Si aggiunga la drammatica inconsistenza di una qualunque linea economica, che non sia l’estensione ad libitum di sussidi dispersi nei mille rivoli di mance più o meno elettorali, e che nei fatti si traduce nella straordinaria anomalia di non avere neanche approntato una bozza di legge programmatica di bilancio. Aspettando il Godot europeo, tutto è rimesso alla pioggia di miliardi del Recovery Fund, che si allontanano in assenza di un qualsivoglia progetto per l’assegnazione dei fondi medesimi sempre più aleatori.
E intanto ci viene propinata di nuovo, a dosi controllate, la minestra riscaldata di paternalismo pedagogico ed ipocrisia pretesca, con stucchevoli appelli al buonsenso autodidatta, su deroga di responsabilità per delazione diffusa (lo schifo di un popolo infame), cercando di fare leva su un senso di colpa di diffuso e presunti “obblighi morali”, per un autoritarismo ‘bonario’ e prodromico di ogni fascismo. In un cicciare di commissioni e regie che suppliscano alla totale mancanza di visione in pieno vuoto pneumatico, si alternano provvedimenti più prossimi alle “grida” di manzoniana memoria che ad un moderno stato di diritto, per una visione barocca del potere degna dell’antico Tribunale di Sanità ai tempi della “peste italiana”.
Qui più che altro siamo alla farsa che sempre segue alla tragedia, nella schizofrenica incoerenza degli ultimi mesi, dopo i baccanali estivi, per una compagine in perenne stato confusionale con incursioni nel grottesco. Si è passati dalla surreale definizione di “congiunti prossimi”, quando fioccavano multe stratosferiche per un bacio tra fidanzati non regolarizzati da unione certificata, alle ammucchiate in discoteca neanche una settimana dopo!
Si è transitati da una sorta di stato di polizia in regime d’assedio (perché questo è il significato intrinseco del “lockdown”), allo sbrago più totale dopo il tana libera tutti, mentre si è fatto poco o nulla per attrezzarsi all’arrivo della cosiddetta “seconda ondata” pandemica.
Ora, tutto è ridotto all’obbligo di indossare sempre e comunque una mascherina chirurgica, anche se si passeggia da soli in mezzo ad un bosco deserto, perché non si è riusciti a far rispettare un minimo di distanziamento fisico nei divertimentifici della “movida” demente. E adesso fioccano multe per tutti, con controlli rimessi a gendarmi di rara ottusità, nell’abuso legalizzato del potere in deroga alle leggi ordinarie, mentre il massimo problema del governo sembra essere la riapertura degli stadi e si parla invece di richiudere le scuole perché considerate veicolo di “contagio”, intanto che treni e metropolitane possono tornare a viaggiare in piena capienza a dispetto di ogni distanziamento.
Superare la soglia dell’imbecillità è un’impresa difficilissima, ma questa è la dimostrazione provata che per un cretino determinato nulla è impossibile.
Hit Parade del mese:
01. LA DISCO-DESTRA
[17 Sett.] «Il caso Sardegna è stato un attacco mediatico orchestrato politicamente e il Billionarie è stato strumentalizzato perché conosciuto in tutto il mondo: solo le discoteche di destra avevano il Coronavirus, quelle di sinistra no.»
(Flavio Briatore, vecchio puttaniere da balera)
02. ANNUS MISERABILIS
[13 Sett.] «Questo è stato un anno entusiasmante!»
(Laura Castelli, l’Entusiasta)
03. SOGNO O SON PESTO
[06 Sett.] «Io aspetto la sera del 21 Settembre, per contare i voti veri: saranno sorprendenti, anche in Campania. Se dovessi fare un pronostico, come obiettivo mi pongo un sette a zero. Se puoi sognarlo, puoi farlo.»
(Matteo Salvini, l’Incubo)
04. ADESSO TE NE VAI AFFANCULO!
[18 Sett.] «Adesso andiamo a vincere!»
(Susanna Ceccardi, l’abbacchio sovranista)
05. ABBACCHIO AL FORNO
[13 Sett.] «In Toscana sento davvero odore di qualcosa di rivoluzionario.»
(Roberto Calderoli, Raffreddato)
06. MODESTIA A PARTE
[24 Sett.] «Io credo di essere stato il ministro che ha fatto di più nella storia.»
(Danilo Toninelli, er mejo fico der bigonzo)
07. CORROTTI E CONTROLLORI
[03 Sett.] «Un Parlamento ridotto numericamente può essere controllato meglio, perché maggiore è il numero di parlamentari maggiore è il numero di persone che possono essere potenzialmente corrotte.»
(Manuel Tuzi, il grande pisello)
08. PISTA PSICOLABILE
[03 Sett.] «Abbiamo istituito una Commissione per capire quale è lo strumento migliore per collegare la Sicilia alla Calabria. Per collegarle su ferro, su strada e con una pista ciclabile.»
(Paola De Micheli, Disastro ai Trasporti)
09. MISURE STRAORDINARIE DI SANITÀ
[09 Sett.] «Occorrerà tenere i finestrini degli scuolabus il più possibile aperti, anche in inverno.»
(Paola De Micheli, Imbarazzante)
10. MA ANCHE NO!
[05 Sett.] «Prima di tutto, fatemi presentarvi.»
(Luigi Di Maio, Analfabeta dis-funzionale)
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VOGLIAMO I COLONNELLI
Posted in Muro del Pianto, Ossessioni Securitarie with tags Autoritarismo, Comandante Alfa, Coronavirus, Costume, Democrazia, Dittatura, Fascismo, Italia, Matteo Valléro, Pieni Poteri, Società on 24 marzo 2020 by SendivogiusI “pieni poteri” (lo si sa), ogni volta che vengono invocati a sproposito, eccitano le fantasie nostalgiche e le polluzioni ducesche del mitomane di turno, insieme a tutta l’assortita pletora di feticisti in pieno orgasmo da fascismo della divisa, che sempre ricicciano fuori nei momenti di massima crisi con l’orgia da potere assoluto che ne deriva.
Ed è una fortuna che a gestire l’emergenza attuale ci sia pur sempre il mite Giuseppi, la sagoma di cartone animata a vita propria, pur con tutte le sue sbandate, e non i manipoli di loschi figuri dalla ‘diversa’ sensibilità democratica, pronti ad accompagnarsi con macchiette in uniforme che sembrano fuggite dal vecchio set di un film di Mario Monicelli.
Oggi è il turno del fantomatico “Comandante Alfa“: un altro di quegli anonimi coglioni mascherati fuori di testa, che affollano i ranghi dei Rambo in pensione, e che amano le foto con mefisto e tuta da combattimento, a
costruire il personaggio per sceneggiature da fumetto pulp. Uno di quei sedicenti “servitori dello stato” che lo Stato sognano di sottomettere, per trasformarlo in una caserma dove giocare al generalissimo, in un’esibizione muscolare di populismo demagogico e machismo fascistoide, impasto riscaldato di luoghi comuni e retorica sciovinista da parata militare (in pratica un concentrato di sovranismo in orbace), sfornati per essere sfoggiati un tanto al chilo in un susseguirsi di deliranti contraddizioni. Il tipo appartiene alla ricca casistica di risolutori da tastiera, rapidi a chiacchiere, e pronto a scendere in guerra con armi e colpo in canna contro la pandemia, con l’inevitabile appello al popolo che non s’è capito bene cosa dovrebbe fare (in realtà il messaggio è chiarissimo).
“Siamo un paese in emergenza , in guerra. Sì in guerra, i decreti non servono più a nulla, sono confusi, servono a indebolirci e non a rinforzarci. Sono pallottole al sale quando metaforicamente servirebbero quelle vere.”
Forse il macho della situazione pensa di spezzare le reni al coronavirus sparando alle gambe di quei tossici da endorfina, che proprio non possono fare a meno della corsetta quotidiana cadesse anche il mondo. Non so… altre soluzioni efficaci potrebbero essere l’abbattimento degli infetti; o la promulgazione della legge marziale, con l’ordine di sparare a vista sui trasgressori?
Ovviamente tuona contro “sardine” e “centri sociali”, e le “navi pirata” delle ONG, e ovviamente gli immancabili “privilegi dei politici”. Tutta roba che non si capisce bene cosa c’entri con l’epidemia e la sua diffusione, ma va bene così… Fornisce un’idea esaustiva per il ‘dopo’…
E già che c’è, se la prende pure con “le signore con le gambe accavallate che spopolano in tv” (sdraiate a cosce aperte era meglio?!?), che evidentemente popolano le sue frustrazioni erotiche di guerriero senza sonno.
Questo perché:
“Non è il momento della brillantina o del rossetto, è l’ora di indossare ognuno la propria divisa e combattere in prima linea dando l’esempio […] Basta, datevi da fare, basta stare seduti in poltrona e combattete.”
Armiamoci e partite. Sì, lo abbiamo già sentito…
Qui, ad essere molto perfidi, parliamo di un Paese (e di una regione in particolare) dove il virus si è diffuso incontrollato, nonostante gli appelli alla prudenza, perché torme di ragazzini ipereccitati non potevano rinunciare all’apericena, contagiando poi nonni e familiari come nei migliori racconti sui vampiri. Caliamo poi un velo pietoso sulle scene miserabili di merdoni in fuga a casa da mammà rimasta giù al paesello nel Sud, mentre ruzzolano via coi trolley griffati, rincorrendo l’ultimo treno di mezzanotte una volta finita la festa ed esplosa l’epidemia.
Ma il problema sono i “politici”.
E quindi Ciccio Alpha si scaglia con furiosissimo sdegno contro il “parlamento chiuso” ed i politici imboscati come sorci. Lui invece è schierato in prima linea e lotta insieme a noi. Su facebook, travestito da Punisher della terza età. Si chiede persino se non siamo in una “dittatura”, ma poi invoca l’istituzione del coprifuoco con la legge marziale su tutto il territorio nazionale.
“Chiudete tutto, lasciando aperti i servizi essenziali per la sopravvivenza, garantendo agli operatori la tutela adeguata. Schierate l’esercito, istituite il coprifuoco, chiudete i confini, i porti, sigillate il nostro paese all’Europa che ci ha lasciati soli e che ci ha presi in giro senza che nessuno dei nostri governati ci abbia difesi.”
E dopo aver chiesto la serrata generale, da far rispettare con l’imposizione di leggi di guerra, si contraddice appena un rigo dopo:
“Prendete in giro artigiani, piccoli imprenditori, gente che fa fatica ad andare avanti e voi che fate per aiutarli a sopravvivere? Spostate la data delle tasse? Ma come ragionate? Come pensate che riusciranno a pagare se sono chiusi e lo saranno ancora per molto senza avere guadagni? Vergogna!!”
Ehm… Machoman?! In tutta confidenza, fai pace col cervellino: o chiudi tutte le attività economiche e produttive (e allora non guadagni); o le tieni tutte aperte. E allora non rompi i coglioni. O paghi le tasse, dilazionate o rinviate che siano, oppure semplicemente cessi di fornire tutti quei servizi che con le tasse vengono finanziati.
Non è un concetto difficile da comprendere, almeno fuori dal magico mondo marziale dei G.I.Joe, dove non si molla e non si arretra.
“Allora ascoltate tutti, munitevi di mascherine e tute e fate squadra, insieme si diventa invincibili”
E se mio nonno aveva le ruote era un calesse!
Un tempo, di fenomeni così i manicomi erano pieni… I più si infilavano la mano nel panciotto e si credevano Napoleone. Oggi abbaiano su Facebook come cani alla luna.
Manco a dirlo, il pronunciamiento dell’aspirante caudillo ha subito trovato i suoi entusiasti estimatori…
Tale Matteo Valléro, direttore editoriale di “Business24”, a sprezzo di ogni ridicolo possibile, si appella direttamente al Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate, per esortarlo al colpo di Stato. Ovviamente lo fa “a nome del popolo italiano”, dopo essersi autodelegato in assenza dell’interessato.
Cuor di leone, quando gli è stato fatto notare che l’invito all’eversione è un reato (penale) grave, ha subito cancellato il post, temendo ripercussioni per il suo contratto su SKY.
Giusto a proposito di benefici e culi comodamente seduti al sicuro in poltrona.
Per inciso, il generale Farina non ha assolutamente il physique du rôle del duce in carrozza e tanto meno coltiva pulsioni golpiste. Peraltro, se Matteo Valléro si fosse informato prima di dar sfogo ai suoi deliri, saprebbe pure che il generale attualmente non sarebbe esattamente disponibile, dal momento che è stato anche lui contagiato dal Covid-19 ed è in regime di quarantena.
Invece, chi scrive non aveva fino ad oggi la più pallida idea di chi mai fosse
‘sto Valléro, ma del resto non è che si possa conoscere tutti i bei figurini che affollano i pozzi neri dell’italica fascisteria, sorvolando sull’Alpha Spirit in tutina nera. Specialmente quando il sottoscritto continua ad andare regolarmente a lavoro (il privilegio di rientrare nelle “eccezioni”), spostandosi in metro, con o senza mascherina, e senza cazzeggiare su facebook in preda a crisi di isteriche, cercando una divisa come feticcio a cui votarsi…