Avere il 100 per 100
In attesa del nostro Franz von Papen, continuiamo a tenerci sine die il Brüning-Monti con poteri plenari, che vanno ben oltre il disbrigo delle pratiche correnti.
Nella (in)felice eccezione costituzionale imposta dall’iper-attivismo dell’Hindenburg al Quirinale, il parlamento è supino (allo spread, ai ‘mercati’, all’indefinta europa…) perché è ovvio che una democrazia che funzioni e decida in proprio è d’impiccio. E, di questi tempi, è un lusso che non possiamo più permetterci; a meno che non si voglia continuare a vivere al di sopra delle proprie possibilità. Anche la Libertà ha un costo… E noi dobbiamo tagliare le spese superflue!
Pertanto, il Parlamento va cassato e messo in condizioni di non nuocere con l’esautorazione delle sue prerogative, derogate ad un senescente decemvirato di Reichkommissar di nomina presidenziale. A questo si attribuisce l’attività di indirizzo parlamentare, alla stregua di un “comitato straordinario di salute pubblica”, posto come organismo terzo (e sconosciuto al nostro ordinamento costituzionale), rispetto a Camera e Senato che di fatto ratificano direttive maturate fuori il normale consesso assembleare. Inoltre, col mancato insediamento delle commissioni parlamentari di controllo, si assicura al direttorio tecnocratico di Monti l’esercizio illimitato della decretazione d’urgenza, nella prosecuzione di un mandato sostanzialmente ‘abusivo’, perché non legittimato dalla fiducia delle nuove Camere da poco elette.
D’altronde, perché coinvolgere un Parlamento (e in particolar modo un Senato) attualmente immobilizzato e impossibilitato a costituire un nuovo esecutivo?
Nella pratica, abbiamo finora assistito allo spettacolo indecoroso di un Bersani che gattona carponi con le braghe calate, pietendo l’incarico di governo, alla ricerca di una ‘fiducia’ impossibile tra ipotetici frondisti al Senato. Impresa più che ingrata per chi si trova stretto com’è tra i veti incrociati delle fazioni in campo: il comitato ecumenico di burocrati e notabili in affari, raggrumati al capezzale di Mario Monti in “Scelta civica”; un’associazione a delinquere di stampo piduista e apporto mafioso, finalizzata all’impunità e trincerata nella difesa ad oltranza del capo-gangster; e soprattutto una setta integralista di neo-talebani, consacrati al culto della purezza immacolata.
A quest’ultimo proposito, i bizzosi bimbi dell’asilo a cinque stelle costituiscono un interessante caso di dissociazione collettiva, persi nel delirio nichilista di una follia condivisa nell’ebbrezza effimera della ribalta; animati come sono dai fuochi fatui di un sacro furore, ma terrorizzati dal contaminarsi con rapporti impuri con la “casta” e dunque paralizzati in un nichilismo velleitario, senza alcuna reale prospettiva.
Per questo, reclamano un pieno mandato per un “governo a 5 stelle”. Però, onde non correre rischi, per la composizione di un suo eventuale esecutivo, il M5S non fa un nome che sia uno sul quale possano convergere i consensi di una adesione trasversale.
Sia mai dovesse ottenere la fiducia, che poi gli tocca governare per davvero!
Allo stesso modo, al di là delle chiacchiere e dei proclami, a tutt’oggi non esiste in concreto una sola proposta di legge targata 5 stelle… Maliziosamente, si potrebbe insinuare perché non hanno la più pallida idea su come vada presentato un disegno di legge in Parlamento e che, oltre a tirar di conto col pallottoliere sulle spese dell’usciere, altro non sanno fare al di fuori del loro piccolo mondo di ragioneria spicciola.
Perciò, molto meglio rimanere arroccati in uno splendido isolamento, che poi è onanismo protestatario fine a se stesso, chiuso nell’autismo oltranzista di chi si sente avanguardia rivoluzionaria e nei fatti non combina nulla, almeno finché non avrà il 100%. Cioè MAI.
Lungi dal rappresentare i “cittadini”, cancellate le dirette streaming di un MoVimento dove tutto è segreto, gli ensiferi sono oramai ridotti a fare i portavoce di un unico megafono: il Capo Politico, al quale con ogni evidenza va benissimo la prosecuzione in deroga del Governo Monti con mandato illimitato. Si tratta dello stesso Rigor-Montis, il Falciatore, il Morto, il Golpista, contro il quale il Grullo stellato ha tuonato rabbioso per oltre un anno, sbraitando sbavante in ogni piazza d’Italia.
In mancanza di altro da fare che non sia il boicottaggio delle istituzioni con blocco delle medesime, senza che nulla venga fatto per scongiurare l’aumento dell’IVA, la mannaia della nuova TARES, e la prossima rata dell’IMU che permane intonsa nonostante tutte le baggianate elettorali, la confraternita pentastellata, evidentemente soddisfatta, si dedica agli esercizi spirituali in località rigorosamente segrete, per celebrare il culto dell’immacolata connessione all’oracolo del Grillo statore. È l’autodafé della setta, con profusione di fede assoluta nel principio di infallibilità del Capo e caccia agli apostati della setta, per il ripristino dell’ortodossia secondo il
Vangelo di Beppe. Per la liturgia ordinaria ed il controllo degli adepti, il Profeta può sempre contare sulla straordinaria accoppiata Crimi-Lombardi, designata d’imperio e con smentita incorporata: due dodicenni imprigionati nel corpo di quarantenni (che peraltro, fisicamente, dimostrano 50 anni).
This entry was posted on 5 aprile 2013 at 15:21 and is filed under Muro del Pianto with tags "Saggi", Beppe Grillo, Commissioni parlamentari, Costituzione, Democrazia, Eccezione, Giorgio Napolitano, Governo, Istituzioni, Italia, Liberthalia, M5S, Mario Monti, Movimento, MoVimento 5 stelle, Parlamento, Pierluigi Bersani, Politica, Repubblica, Roberta Lombardi, Senato, Settarismo, Silvio Berlusconi, Streaming, Trasparenza, Vito Crimi. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
8 aprile 2013 a 12:18
Certo che di materiale ce ne è….non si può dire che questi cazzari a 5 stelle ci facciano annoiare….ogni giorno ne sparano una, sempre peggio di quella del giorno prima.
Un gioco al massacro. Per il paese.
8 aprile 2013 a 15:59
In effetti, è faticoso star loro appresso dinanzi ad una simile abbondanza..!
9 aprile 2013 a 17:05
“un’associazione a delinquere di stampo piduista e apporto mafioso, finalizzata all’impunità e trincerata nella difesa ad oltranza del capo-gangster;”
Questo lo vado a dire tutti i giorni, ma non mi crede nessuno.
9 aprile 2013 a 22:46
Si chiama “chiamata in correità”. E nessuno confessa facilmente la propria “partecipazione esterna” in una associazione a delinquere… E’ ovvio che negheranno in ogni modo, sostenendo che il fatto non costituisce reato.
17 Maggio 2013 a 02:02
Posso solo dire con sollievo che ho trovato qualcuno che sa realmente di cosa sta parlando! Lei sicuramente sa come portare un problema alla luce e renderlo importante.