Nel nome del Popolo Sovrano
“Se c’è un governo legittimato dal sostegno degli elettori è il nostro. E’ chiaro che siamo maggioranza.
Sono stato scelto dal popolo. Non credo che si possano consentire improperi e insulti a chi è eletto direttamente dal popolo.
Abbiamo il consenso del 68% degli italiani e abbiamo il Popolo delle Libertà”
(Silvio Berlusconi – 11 Ottobre 2009)
BENITO MUSSOLINI. Il 16 Novembre 1922, dopo due settimane dalla “Marcia su Roma”, Mussolini diventa ‘presidente del consiglio’.
Il leader del PNF non aveva i 300.000 bergamaschi in armi, millantati da Bossi, ma troppi ‘comunisti’ ad insultarlo e nessuno che per consolarlo gli cantasse: “fortuna che Benito c’è!” nonostante l’abbondanza di imbecilli in estasi. Però dichiara: “Con trecentomila giovani armati di tutto punto, decisi a tutto e quasi misticamente pronti ad un mio ordine, io potevo castigare tutti coloro che hanno diffamato e tentato di infangare il Fascismo. Potevo fare di quest’aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto”. Ci ripenserà presto…
Alle elezioni politiche del 6 aprile 1924, la Lista Nazionale (il Listone) che accorpa Fascisti, Nazionalisti e Liberali, insieme alle liste collegate, ottiene la maggioranza assoluta con il 64,9% dei voti. Il successo elettorale gli permetterà di rivendicare la supremazia del potere esecutivo con l’accorpamento nelle sue mani di tutti gli altri poteri dello Stato.
ADOLF HITLER. Alle elezioni politiche del 31 Luglio 1932 per il rinnovo del Parlamento tedesco (Reichstag), i nazionalsocialisti dello NSDAP ottengono il 37,4% dei voti divenendo il partito più importante della Germania (ancora) democratica.
Il 30 gennaio 1933 Hitler viene nominato Cancelliere. Il leader, democraticamente eletto dal popolo sovrano, forma un governo di coalizione con nazionalisti e conservatori di centrodestra. Il ministro Goering, fedelissimo di Hitler e presidente del Reichstag, annuncia trionfante: “Oggi inizia una nuova era fondata sulla Libertà”.
Lamentando di non avere la maggioranza necessaria per poter governare ed attuare così le sue riforme, il cancelliere A. Hitler indice nuove elezioni denunciando un tentativo di golpe da parte dei soliti comunisti e delle Sinistre.
La campagna elettorale è violentissima, caratterizzata da abusi ed intimidazioni costanti dei nazisti. Hitler ed i nazisti si impongono con una campagna martellante attraverso un sapiente uso dei media dei quali detengono il monopolio.
Alle elezioni del 15 Marzo 1933 lo NSDAP ottiene il 43,9% dei consensi. Insieme agli alleati del Partito Nazionale del Popolo tedesco (DNVP), i nazisti hanno la maggioranza parlamentare col 51,8% dei voti e possono così modificare la Costituzione repubblicana, attribuendo ad Hitler i pieni poteri.
Importante poi è la costruzione del consenso popolare; la sua esibizione scenica a supporto del potere… 
L’unzione popolare tramite immersione nel corpo sacro della Nazione, a sottolineare l’empatia con le masse e l’identificazione dell’Unto, dell’Uomo della Provvidenza, col suo popolo giubilante, contro i complotti dei demo-pluto-massonici ed i poteri forti… 
Sono cose che un Cicchitto e un La Russa sanno bene:
“Il Pdl sta intanto pensando a una propria manifestazione di sostegno al premier Berlusconi e al governo. È evidente che l’attacco al presidente del Consiglio di precisi settori politici e finanziari è concentrico e lungo più direttrici”
(Maurizio Cicchitto – 5 Ottobre 2009)
“È urgente organizzare una grande manifestazione popolare con l’obiettivo di difendere la democrazia e la libertà nel nostro paese”
(Ignazio La Russa – 5 Ottobre 2009)
Ma il fascismo dobbiamo riviverlo proprio tutto, prima che gli anglo-americani si decidano a invaderci?!?
12 ottobre 2009 a 22:47
Sono analogie agghiaccianti che troppi fanno finta di ignorare.
13 ottobre 2009 a 05:01
[…] in estasi. Però dichiara: “Con trecentomila giovani ar(Continua…) Articolo originale: Nel nome del Popolo Sovrano […]
14 ottobre 2009 a 21:26
Grande come sempre! Quanto hai ragione!
18 Maggio 2010 a 23:00
Ho paura
18 Maggio 2010 a 23:27
E il peggio deve ancora arrivare…
23 Maggio 2010 a 22:16
non si púo paragonare il 1920 con il 2010..
24 Maggio 2010 a 00:14
Hai perfettamente ragione. Durante l’ascesa del Fascismo, a chi paragonava la politica autoritaria di Mussolini con quella del governo di Luigi Pelloux, persone di buonsenso obiettavano che l’Italia del 1924 non era più la stessa del 1899. Avevano assolutamente ragione!
C’è una citazione che riporto spesso, per la sua curiosa validità che sembra non invecchiare… è presa da un vecchio Autore che tutti conoscono, ma che nessuno legge (a parte Tremonti, sembra).
«Hegel nota in un passo delle sue opere che tutti i grandi fatti e i grandi personaggi della storia universale si presentano per, così dire, due volte. Ha dimenticato di aggiungere la prima volta come tragedia, la seconda volta come farsa.
Caussidière invece di Danton, Louis Blanc invece di Robespierre, la Montagna del 1848-1851 invece della Montagna del 1793-1795, il nipote invece dello zio. È la stessa caricatura nelle circostanze che accompagnano la seconda edizione del 18 brumaio.
Gli uomini fanno la propria storia, ma non la fanno in modo arbitrario, in circostanze scelte da loro stessi, bensì nelle circostanze che essi trovano immediatamente davanti a sé, determinate dai fatti e dalla tradizione.»
“Il 18 Brumaio di Luigi Bonaparte”
Karl Marx;
1852
10 luglio 2010 a 13:59
agghiacciante la lettura!