Archivio per Delirio

COLPO DI SOLE (II)

Posted in Masters of Universe, Stupor Mundi with tags , , , , , , , , on 19 luglio 2022 by Sendivogius

Innamorarsi dei villain dei propri romanzi è una distorsione sentimentale niente affatto rara, tra gli scrittori che fanno del main evil character l’oggetto principale del loro studio, lasciandosi irretire dal suo fascino perverso, a tal punto da sovrapporre e confondere i piani di realtà, e finendo con l’ammirare ciò che prima si biasimava in una trasposizione di ruoli, in una sorta di vero e proprio transfert affettivo su identificazione proiettiva.
 È il caso di Antonio Scurati, scrittore pregevole ed autore di una tetralogia in fieri sulla biografia romanzata di Benito Mussolini (M). Ci sono due modi per intendere il fascismo: o lo si vede in ogni dove anche quando non c’è; oppure si finisce con l’introiettarlo su condizionamento inconscio, tanto da farne canone estetico (seppur involontario) del proprio metro di giudizio.
Che poi siamo umani, uno capisce livori e passioni, almeno finché qualcosa non si rompe a livello di meccanismi cognitivi nella mirabilia della metamorfosi, mentre all’incanto subentra il disincanto. E siccome a noi pare di essere rimasti sempre gli stessi, con ogni evidenza non avevamo capito nulla dell’Autore. Oppure è l’Autore stesso ad essere diventato altro da sé; tanto dal non riconoscerlo più, o non averlo mai conosciuto davvero.
Quanto meno, qualche sospetto ci sovviene nel leggere simili pezzi di lirismo in pieno delirio estatico da adorazione mistica, che perfidamente si potrebbe scambiare per un monumento adulatorio in pieno carme littoriale. O totale perdita di lucidità, dinanzi all’avvento dell’avatar divino che si è fatto carne e verbo, immolandosi per noi…
Domine non sum dignus!

«Qualunque cosa si voglia pensare di lei, non si può negare che la sua sia la storia di un uomo di straordinario successo. Durante tutta la sua vita, lei ha bruciato le tappe di una carriera formidabile. Prima da Governatore della Banca d’Italia e poi da Presidente della Banca centrale europea, lei ha retto le sorti di una nazione e di un continente; le ha tenute in pugno con il piglio del dominatore, sorretto da una potente competenza, baciato dal successo, guadagnando una levatura internazionale, un prestigio globale, un posto di tutto rispetto nei libri di storia. Ha conosciuto il potere, quello vero, ha conosciuto la fama degli uomini illustri, la vertiginosa responsabilità di chi, da vette inarrivabili, decide quasi da solo della vita dei molti.»

 Per chi non l’abbia ancora capito, Antonio Scurati sta parlando di Mario Draghi (il Dominator!) dalle ineffabili pagine del “Corriere della Sera”. Il testo integrale lo trovate QUI, per una di quelle letture più esilaranti e devastanti, dove di “inarrivabile” c’è solo il delirio declamatorio dello Scurati, in pieno orgasmo da estasi mistica dinanzi alla divina apparizione, mentre porge la corona per l’elevazione imperiale.
E la parabola continua!

«Poi, però, è sceso in politica. Non che in precedenza le fosse estranea, tutt’altro. Però, quando ha accettato di presiedere il consiglio dei ministri, per lei è, in un certo senso, cominciata la fase discendente della sua parabola. Dall’empireo della più importante istituzione monetaria europea – dove immagino che le lotte di potere siano comunque feroci ma combattute ad altezze olimpiche – ha accettato di battersi nelle fosse della politica politicante dove il combattimento è quasi sempre brutale, rozzo, sleale e meschino. A capo di un Governo di unità nazionale, sostenuto e, al tempo stesso, ostaggio di numerosi partiti e di ancor più numerosi leader e leaderini, lei, all’età di 73 anni, ha acconsentito a scendere in quell’arena dove la politica è “sangue e merda”»

Delineati tratti dell’eroe assurto ad entità metafisica, in comunione mistica con noi sordidi peccatori, dopo essere disceso dalle altezze olimpiche dell’empiero bancario per mescolarsi con l’ignobile volgo, non poteva certo mancare la descrizione disumanizzata e disumanizzante dell’antagonista. Così come ogni Bellerofonte ha bisogno della sua Chimera per la propria mission impossible, allo stesso modo ogni eroe (fosse anche un semidio) ha bisogno di un mostro da sconfiggere… nemico senza onore, rozzo, brutale, sleale e meschino, fatto di “sangue e merda”.
Fino a prova contraria, Scurati sta parlando del Parlamento e dei partiti politici, nell’ordinaria attività di quella che in fondo rientra nella dialettica democratica costituzionalmente prevista nelle assemblee rappresentative del “popolo sovrano”. Nell’Arena del Dominatore non so invece bene come funzioni.
Una cosa è certa: Antonio Scurati deve aver capito molto bene la differenza che intercorre tra Rappresentanza e Autoritarismo, Democrazia e Fascismo, mentre sull’orologio cerca l’ora fatale nel giorno più lungo. A noi non resta che trattenere a fatica le risate, nonostante la (immensa) delusione per lo Scrittore che si fece Cantore di regime.

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INSANITAS

Posted in Kulturkampf, Muro del Pianto, Roma mon amour with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , on 11 settembre 2021 by Sendivogius

In periodo elettorale, tutto fa brodo nel gran bollito con fritto misto della politica pecoreccia, specialmente al tempo del gentismo di massa, stratificato su cialtroneria diffusa.
Se nell’accogliente vasca del grillismo era percolato praticamente tutto ciò che schiumava ai margini più estremi della Πολιτεία, pescando a strascico tra casi clinici in fuga dai centri di igiene mentale e disadattati vari del fancazzismo militante, e che solo il V@te® di Bibbona poteva scambiare per “società civile”, non si capisce perché uno dovrebbe essere tanto più imbecille dal raccattarsi proprio quegli stessi scarti, sversati fuori dal vascone del grillismo convertito al poltronismo istituzionale, con tanto di guardaroba griffato.
Ora, che il radiotribuno Enrico Michetti, aspirante sindaco capitolino, non fosse esattamente un fulmine di guerra lo si era capito da un pezzo… insomma parliamo di uno la cui visione della città non va oltre i fondali di cartapesta di Cinecittà ed i fasti imperiali di una Roma da operetta, con tutto il ciarpame nostalgico di contorno e le farse dell’antico minchione romano travestito da centurione con la spada di cartone: roba da corsa con le bighe e toga party.
Tuttavia, ci si chiede chi mai tra i suoi ventriloqui (certo per sputtanarlo meglio) abbia avuto la geniale idea di inzeppare nella sua personale lista civica (un “valore aggiunto”!), pur tra i tanti personaggetti messi a far volume nel mazzo, fenomeni dalla caratura di una Francesca Benevento, transfuga grulloide, già consigliera M5S nel XII Municipio di Roma, in quel di Monteverde che si è rivelato il più immaginifico concentrato No-Vax in quota Cinque Stelle. Si tratta della stessa circoscrizione municipale, che pure aveva regalato alle cronache un’altra formidabile spalla comica come Massimiliano Quaresima: lo stesso che proprio con la consigliera Benevento ha condiviso, battaglie, ispirazione, e militanza (psichiatrica), nonché il disagio psichico, insieme alla diffusione esponenziale di stronzate in libertà…

«Ho parlato con molti biologi, c’è un incremento esponenziale dell’omosessualità a partire anche da persone molto giovani, quasi da bambini, da adolescenti, e questo diciamo, è stato spiegato da questi biologici, che potrebbe essere legato alla vaccinazione. Nei vaccini infatti ci sono le cellule di feti abortiti diploidi femminili che modificano le informazioni, entrano poi nel corpo di questi bambini che così si trasformano

Massimiliano Quaresima
(06/08/2021)

Quindi sappiate che oltre a favorire l’insorgenza dell’autismo, i vaccini vi fanno diventare pure froci! In proposito, Quaresima ama definire i suoi deliri allucinatori, come “il legittimo esercizio di una critica politica basata su argomentazioni criticabili, ma di natura storica e scientifica”; giusto ad aggravare lo stato clinico. Permane invece il mistero circa i fantomatici “biologi”, col quale il fisioterapista esperto di scienza vaccinale avrebbe parlato.
Circa la prevenzione invece,

“Le mascherine sono inutili, lo dice anche uno scienziato, perché è come far passare il virus da un cancello. E poi c’è un altro problema di salute, con le mascherine respiriamo la nostra anidride carbonica. La prevenzione è prendere il sole e stimolare il corpo con la vitamina D, ricorrendo ad un‘alimentazione sana, per ricostruire la flora intestinale”.

Tutti e due (Quaresima e Benevento) stanno lì a fare il paio all’insuperabile Davide Barillari, crociato della “battaglia anti-vaccinale”, il milanese trapiantato a Roma e candidato nel 2018 dal MoVimento addirittura alla presidenza della Regione Lazio, in un condensato di cospirazionismo paranoide che ha contraddistinto fin da subito le avanguardie di quelle formidabili legioni di imbecilli, arruolati nel grillismo militante della prima ondata.
Dibba e Francesca BeneventoPer sapere chi fosse Francesca Benevento, e quale straordinario valore aggiunto costituisse col suo insuperato talento, non era necessario leggere la cartella clinica del più vicino dipartimento di salute mentale, bastava semplicemente sfogliare la cronaca locale, le pagine facebook dell’invasata, o meglio ancora ascoltare le risate con le pernacchie che l’accompagnano lungo tutta la Gianicolense.

«I vaccini mRna, messaggeri e codificanti per il Dna, modificato la firma del Creatore e, attraverso questa manipolazione, formano una nuova specie di umani: impuri e schiavi.
Il Covid è stato creato per arrivare a comandare l’uomo dall’interno, con un cerottino che inietterà i quantum dots, attraverso cui le persone saranno interconnesse con la rete. Sì, proprio come un elettrodomestico a distanza per essere telecomandati da un altro luogo.
Molti sostengono che i quantum dots siano già passati a iniettarli direttamente con il vaccino e con il tampone tramite microparticelle di grafene immesse nel nostro organismo. Questo perché il DNA non supporta l’impianto dei microchip, così il vaccino RNA effettua una mutazione genetica affinché il nostro corpo diventi da supporto per i quantum dots.»

Francesca Benevento
(18/01/2021)

La Benevento è una che parla esattamente come magna: scambia Sulmona per “Surmona”, confonde la Sanofi Aventis con una fantomatica “Sanofia Ventis”. In bocca a lei Pasteur diventa “Paster”… distinguendosi subito per l’accuratezza delle sue elucubrazioni a mezzo F/B…

Laureata in architettura, Francesca Benevento è un’altra di quelle che ha studiato all’università di YouTube, dove stempiati geometri 60enni hanno ritrovato stabile occupazione, dopo aver ingerito la pillola rossa (più che altro un trip di acidi), e dall’alto della loro scienza rivelata vi spiegheranno i segreti occulti dell’universo, svelandovi tra le altre cose come la Terra sia piatta, di come Trump salverà il mondo dalla cospirazione satanica degli Illuminati e dei Savi di Sion, guidati Bill Gates, agente rettiliano sotto copertura.  Invece l’invasione degli imbecilli è appena cominciata…
Il problema non risiede nel fatto che questi si buttino in politica, dove pure domina la cialtroneria. No, il problema è che ci siano politicanti tanto cialtroni da candidarli pure questi qui, pur di lucrare un pugno di voti in più, offrendo una sponda insperata alla follia convertita in strumento di potere.

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UOMINI E CAPRE

Posted in Kulturkampf, Masters of Universe with tags , , , , , , , , , , , on 4 settembre 2015 by Sendivogius

Satyr fucking goat

Che le religioni siano un condensato di storielle mitologiche, decontestualizzate in verità rivelate e certezze apodittiche, nelle quali riversare i deliri misticheggianti di menti disturbate, rientra nelle manifestazioni cliniche di alienazioni consolidate secondo una prassi secolare che prende il nome di “fede”.
Un uomo è considerato ancora puro quando sfoga la sua lussuria con una pecora o una capra Ne consegue che affidare la confutazione di certe sottigliezze teologiche a serafici sociopatici in fuga da qualche centro di igiene mentale non è affatto salutare, ma può avere delle conseguenze assolutamente esilaranti nel concentrato di assurdità persistenti e convinzioni totalmente illogiche, alla base del delirio mistico. Tali sono le distorsioni (e le perversioni) che un’ansia trascendente di purezza in un turbinio psicotico di paranoie ossessive produce nella psiche malata dell’allucinato idiota di turno, con velleità messianiche da predicatore in trasferta.
La mia capretta (1)Cosa spinga poi una massa eterogenea di maschi adulti, ancorché dementi, a mortificare il proprio aspetto trasformandosi in emuli scimmieschi dalle sembianze caprine, è uno di quegli enigmi che per l’appunto sottende il “mistero della fede”.
Uomini e CapreLe mandrie fanatizzate di caproni esaltati, che pascolano felici nei mattatoi del desolante “stato islamico”, ne costituiscono l’espressione più opprimente nell’ambito delle degenerazioni estreme dell’integralismo salafita.
Francis il muloTuttavia, purgato dalle produzioni torture-porn che inebriano la mistica malata dell’ISIS, nel suo esibizionismo caricaturale, l’islamismo della salafiyya si presta più di ogni altro a considerazioni di immagine. Per sua natura, il radicalismo religioso non giova all’estetica…
Goat-fuckersSul perché uno debba conciarsi come un repellente coglione in piena metamorfosi zoomorfa, rientra invece nei gusti (discutibili) di una scelta volta a definirne l’identità ‘religiosa’.

**READ WARNINGS BOX** Abu Qatada at his North London home. PALESTINIAN CLERIC, ABU QATADA , WHO HAS HAD HIS SOCIAL SECURITY STOPPED AFTER 180,000 WORTH OF FOREIGN CURRENCY WAS FOUND IN HIS HOUSE, AND HE IS ALSO LINKED WITH OSAMA BIN LADEN. QATADA IS APPEALING AT THE HIGH COURT TODAY AGAINST THIS DECISION, AND IS ALSO BEING GIVEN LEGAL AIDE WHICH IS EXPECTED TO COST 30,000.28/11/01NATIONAL PICTURES.stock picture

Macchiette tragiche ed al contempo ridicole, seguono un preciso guardaroba, studiato apposta per il fantozzi fondamentalista nella sua ricerca di distinzione da disadattato patologico: sottana da notte della nonna (djellaba); zucchetto; braghe a “zompafosso”, tagliate sopra le caviglie come segno di parsimonia (niente stoffa in eccesso); immancabili ciabatte d’ordinanza così da scalzarsi più in fretta, appecoronati a bocconi cinque volte al dì, per menare sonore capocciate sul pavimento onde esibire l’irrinunciabile zebiba sulla fronte tumefatta.

zabiba

Ovviamente è d’obbligo barbaccia ispida ed incolta, possibilmente rasata all’altezza dei baffi, perché così (pare) usava portare il profeta. C’è da chiedersi se questi avrebbero fatto altrettante, qualora Maometto fosse andato in giro con una zeppa infilata nel culo.
salafitiNaturalmente, al netto delle più sofisticate analisi di tipo sociologico, se questi caproni perennemente incazzati e angry-muslim-for-debbiecostantemente ingrifati, nel loro stato di sovreccitazione permanente vengono poi emarginati, tenuti a debita distanza e schifati (giustamente!) contro ogni tentazione da qualsiasi donna che non sia cieca, mentre non riescono a trovare uno straccio di lavoro o integrarsi nelle società straniere che hanno la straordinaria fortuna di ospitare simili esemplari, la colpa non può che essere del solito Occidente bieco e corrotto.
Isl'AmiciDa lì scaturisce la fondamentale interrelazione con le capre, per evidente affinità elettiva.
got him a goat pigSe non fosse per certi effetti collaterali da esposizione prolungata all’oltranzismo integralista nelle sue forme più ottuse, ci sarebbe da ridere di gusto…
Libano - Salafi cleric Sheikh Ahmad al-AssirSostanzialmente estranei a tutto ciò che non sia immediatamente riconducibile al medioevo e non abbia una dimensione puramente teocratica, non si interessano ad altro se non alla religione piegata e piagata alla più truce interpretazione fondamentalista. Il massimo problema verte su come tornare quanto prima all’età della pietra (ma prima delle pitture rupestri e della tumulazione dei cadaveri; entrambe pratiche blasfeme), così affine al deserto che per loro sfortuna li ha defecati con qualche millennio di ritardo nel XXI° secolo, dove galleggiano in stato di dissociazione permanente.
Goat loveQuando questi montoni barbuti hanno la ventura di entrare in un qualche parlamento l’effetto è semplicemente surreale, tanto la cosa dev’essere straniante nel trauma di una simile esperienza istituzionale…

egyptian-parliament (1)

Quando invece si trovano a gestire una qualche forma di potere ‘politico’, gli effetti sono tragici.

Isis flagEd i milioni di profughi siriani in fuga lungo i Balcani da un Medio Oriente trasformato in un immane merdaio immerso nel sangue, sta lì a ricordarcerlo in tutta la sua drammatica realtà, al netto di un relativismo fuori luogo che nulla ha di ‘culturale’.

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La Supercazzola

Posted in Muro del Pianto with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 16 giugno 2014 by Sendivogius

supercazzola da GiornalettismoSbrinati di fresco dal surgelatore nel quale s’erano barricati in attesa di raggiungere il 100%, dopo essere rimasti scottati alle elezioni europee, gli adepti della Setta del Grullo si aprono al mondo, ansiosi più che mai di rivelare ai profani gli incredibili livelli di minchioneria raggiunti durante i mesi di clausura.
Costretti a pietire un nuovo incontro col disprezzatissimo Matteo Renzi (ma non era quello “debolissimo”, già morto, destinato alla “lupara bianca”..?!), per mostrare la loro ultima spremuta di reni nella riscrittura della legge elettorale, ricordano più che altro quei bambini che corrono ad esibire la cacchina appena fatta nel vasino, tanto ne sono orgogliosi.
Scanzi Appurato che esistono concrete probabilità che una nuova legge elettorale si possa promulgare anche senza il loro inutile contributo, e che le maggioranze per cambiare la normativa all’occorrenza si trovano, gli ensiferi corrono ai ripari con una proposta da “condividere con la rete” (mica in Parlamento!). La bozza integrale la trovate QUI.
Vediamo dunque su che cosa dovrebbero ragionare Camere e Governo insieme, per restituire un po’ di visibilità a due vecchi fricchettoni in ansia da prestazione, abusivamente riciclatisi nel webbé…
Il Gatto e la VolpeInfatti, se sull’Italicum in lavorazione è stato detto tutto il (male) possibile, il Grillicum è ancora tutto da scoprire!
La proposta del MoVimento, pur “contestando il cattivo funzionamento dell’attuale sistema politico”, nella sua indubbia coerenza logica:

potrà anche rappresentare la prova della sua effettiva realizzabilità in concreto. […] I risultati migliori sembrano potersi produrre con un sistema proporzionale fortemente corretto che combina alcune caratteristiche del modello spagnolo con altre del modello svizzero.”

E ovviamente è “in netto contrasto con tutte quelle delle altre forze Cristina Dal Bassopolitiche”, come si conviene ai detentori della Verità suprema. Pertanto, preso atto degli aspetti fondamentali della legge elettorale, in formato Bignami, segue allucinato pippone sulla governabilità dal basso e sulla omogeneità interna dei partiti e dei movimenti a prova di eresie e ‘contaminazioni’.

“Il MoVimento si è posto il problema di dare al Paese una legge elettorale che favorisca la governabilità e non incentivi la frammentazione del sistema politico.”

Ovvero: introduzione del proporzionale puro, eliminazione di qualsiasi premio di maggioranza, assoluto divieto di costituire una qualunque forma di coalizione elettorale.

Eventuali limiti verranno ovviati dalla “possibilità per gli elettori di condizionare gli eletti durante il mandato parlamentare nonché di indirizzare le scelte politiche fondamentali attraverso il Parlamento.
[…] Un Parlamento rappresentativo e responsivo nei confronti degli elettori è il presupposto essenziale non solo della democrazia, ma anche della governabilità: non si può governare un Paese complesso senza che vi sia un Parlamento realmente rappresentativo della popolazione.”

Perché fino ad oggi chissà mai quale è stata la funzione dei parlamenti nelle democrazie rappresentative ed i loro requisiti minimi per potersi definire tali!?!?

“La governabilità che si ottiene col premio, però, è imposta dall’alto ed è dunque, innanzitutto, antidemocratica.”

Quindi ne consegue che la quasi totalità dei sistemi democratici in realtà tale non è, perché la governabilità è assicurata da un premio di maggioranza o dal ripescaggio degli ‘scorpori’ elettorali.
Matrix  È infatti stato svelato come le democrazie siano in realtà una finzione, abilmente manipolata dai tentacoli occulti delle logge massoniche e dei perfidi giudei, celati all’interno della Matrice simbionte del Bilderberg.

“Infatti, attraverso il premio, le elezioni parlamentari sono completamente sradicate dal loro rapporto con gli elettori e le comunità territoriali.”

Per contro, è noto quanto fosse profondo e partecipativo il rapporto con il Cittadino informato e gli Eletti ai tempi felici della grande polis democristiana. E quanto radicato fosse il “coinvolgimento collettivo” nel processo legislativo. Basta ripensare con nostalgia ai trasparenti governi Tambroni, Scelba, Fanfani, Moro, Andreotti, Forlani, Craxi… fulgidi esempi di democrazia diretta, mai rimpianti abbastanza, perché immuni dagli influssi nefasti del “premio”, che invece trasforma le elezioni: in un grande plebiscito mediatico per il Leader.
Il Capo politicoPer fortuna, all’interno del M5S accade esattamente il contrario.

“È infatti il premio di maggioranza che determina l’esito reale delle elezioni, perché chi vince il premio prende la maggioranza e dunque governa. In questo modo il mandato elettorale conferisce forza politica soltanto ad un capo e l’elezione instaura un rapporto esclusivamente fra un capo ed il popolo, mentre i parlamentari e le forze politiche ne restano largamente esclusi. È di fatto una sorta di elezione diretta dell’Esecutivo cui consegue meccanicamente la composizione del Parlamento, realizzando una forma di governo antidemocratica.”

Tuttavia, come ci tengono a puntualizzare i relatori del testo, nel caso italiano, il problema si pone esclusivamente alla Camera dei deputati. Il Senato infatti funziona benissimo, costituendo un modello di stabilità politica e di governabilità ottimale, come la tenuta degli ultimi esecutivi dimostra.

“Per queste ragioni, il gruppo di lavoro ha ritenuto che una buona legge elettorale debba procedere in senso radicalmente opposto, cercando di costruire la governabilità non dall’alto (plebiscito per il Capo che si impone a parlamentari privi di forza e progettualità politica) ma dal basso. In questa ottica si è guardato con più attenzione a quei sistemi elettorali che favoriscano la sintesi delle istanze politiche della società tramite il Parlamento che è il cuore del funzionamento di ogni sistema democratico.”

W il duceBoia chi molla, presidente Boldrini, boia chi molla! E noi non molleremo fino alla fine.”
29/01/2014. Angelo Tofalo (M5S) nel suo intervento parlamentare, rivolgendosi alla Presidente della Camera.

Finalmente, dopo il pletorico condensato di fuffa sui massimi sistemi, è tempo di passare alle proposte concrete. E gli “esperti” parcheggiati alla Commissione Affari costituzionali sembrano procedere innanzitutto per esclusione:

1) No, alle “primarie”, meno che mai se “istituzionalizzate e imposte per legge”, perché anche se sembrerebbero fornire ai cittadini l’opportunità di selezionare i propri eletti in Parlamento, comportano:

«l’inconveniente di dover imporre una disciplina obbligatoria dei partiti politici rispetto alla quale il MoVimento 5 Stelle è contrario, per i rischi che tale disciplina implicherebbe rispetto alla libertà dei cittadini di dar vita a formazioni politiche nuove. Inoltre, l’introduzione delle primarie è assai difficile – e rischia di diventare una “farsa”

Invece le “parlamentarie” on line, sul Sacro Blog del Capo Politico, riservate esclusivamente alle poche migliaia di attiVisti selezionati e certificati dalla Casaleggio Associati, costituiscono a tutt’oggi un ineguagliabile esperimento, perfettamente riuscito, di democrazia diretta. Alla riprova, basta guardare il cottolengo di indegni citrulli transumati in parlamento, con una manciata di click rastrellata tra parenti e amichetti del condominio.
Altro Cazzone a 5 stelle2) No, ai collegi uninominali maggioritari; no al doppio turno e anche al turno unico all’inglese.
3) No, a tutti i sistemi proporzionali con circoscrizioni medio-grandi.
Questo perché impedirebbero ai ‘cittadini’ di scegliere i parlamentari e condizionarne il mandato (?) qualunque cosa ciò voglia dire.
4) No, a tutti i sistemi proporzionali con premio di maggioranza, perché sono “anti-democratici” (!?) e soprattutto perché non garantiscono la “governabilità dal basso” (Oh Signore!).
agent smithPer questo il “gruppo di lavoro” che ha scambiato la Commissione Affari Costituzionali per un gigantesco gioco di ruolo (profumatamente pagato dai contribuenti), dove ogni cazzone certificato a 5 stelle può depositare qualsiasi fumante stronzata gli passa per la testa, ha elaborato una proposta totalmente innovativa e alternativa; ovverosia:

un sistema proporzionale, fortemente corretto che combina alcune caratteristiche del modello spagnolo con altre del modello svizzero […] Le correzioni previste sono ricalcate sul modello spagnolo e consistono essenzialmente nella individuazione di circoscrizioni su base provinciale e nella scelta del metodo D’Hondt per la trasformazione dei voti in seggi.”

RocconeCon una soglia di sbarramento minima (2%), i collegi elettorali, su base uninominale, saranno ritagliati su misura delle Circoscrizioni provinciali, ripartite in medie, grandi, “molto-grandi”, e soprattutto piccole (che sarebbero la maggior parte); eventualmente da ridisegnare sulla base di valutazioni demografiche, geografiche e sociologiche.  ‘Sociologiche’?!?
Secondo gli ostensori della proposta, un simile sistema fondato sul proporzionale puro, senza soglie e senza coalizioni, presupporrebbe un “elevato sbarramento naturale”.
Se non ché, con un ultimo barlume di lucidità residua, gli stessi sono costretti ad ammettere che:

“Il sistema non assicura a priori una maggioranza di seggi in Parlamento ad un partito che possa poi governare da solo e, quindi, non esclude la necessità di dover dare vita ad un Governo di coalizione fra forze politiche che si accordano dopo il voto.”

Fortunatamente, l’esperienza spagnola ci insegna che formare un esecutivo e governare da soli è possibile con un unico partito (moVimento). Anche senza prendere il 100%.
Peccato però che la più concreta esperienza italiana ci dimostri nella pratica esattamente il contrario. E fintanto che le elezioni si terranno in Italia, della sua realtà politica e “sociologica” si dovrà tenere conto eccome! Se poi in Spagna, Svizzera, o Marte… le cose vanno diversamente, poco importa. E se mio nonno avesse avuto le ali, sarebbe stato un aeroplano.
Ci pensa RoccoEpperò, a ben vedere, manco il sistema elettorale iberico va troppo bene agli originaloni a 5 stelle… C’è infatti il rischio che in assenza di una maggioranza certificata, ne venga comunque fuori un governo di coalizione. E dunque bisogna sottrarsi a due nuove ed insidiose minacce della Ka$ta:
1) Il rischio di “contaminarsi”. E i pentastellati ci tengono a preservare la loro purezza.
Non per niente, in Europa sono alleati con un razzista che strizza l’occhio alla separazione etnica.
La Repubblica - 30.05.20142) La possibilità di continuare a paralizzare i lavori parlamentari ad oltranza, impedendo la formazione di un governo. Come pensavano di fare all’indomani delle ultime elezioni politiche nel 2013.
Asilo a 5 StelleNon per niente, in quel sistema politico perfetto con cui si trastullano pensando al magico reame chiamato Spagna è perfino accaduto che:

“l’elettorato spagnolo non abbia garantito ad un unico partito la maggioranza assoluta dei seggi e si sono avuti Governi retti in Parlamento da una maggioranza composta dai parlamentari di quel partito e da qualche forza politica minore.”

Porco di mare E questo darebbe troppo potere ai “partiti”, a discapito dei “cittadini”; ovvero di Beppe che a quel punto dovrebbe cercarsi una nuova occupazione, divenendo totalmente ininfluente in un paese dotato di un esecutivo stabile ed un Parlamento che funziona.
Per scampare ad un simile pericolo,

“la proposta elaborata innesta nell’impianto adottato componenti fondamentali che si ispirano al sistema svizzero, che invece si contraddistingue per massimizzare la libertà di scelta dell’elettore e la sua capacità di determinare la politica perseguita dagli eletti.”

Ed inoltre ha il pregio di sventare il potenziale uso clientelare del voto di preferenza.
Nel dettaglio, vale la pena lasciare la parola direttamente ai relatori del testo, perché la versione originale è insuperabile per sintassi, chiarezza, e capacità espositiva:

Il sistema che si propone sembra però neutralizzare tali effetti negativi. Eccola in sintesi:
a. l’elettore deve scegliere una lista;
b. l’elettore può anche cancellare un certo numero di candidati inseriti nella lista che ha prescelto;
c. per ogni candidato cancellato l’elettore può esprimere una preferenza a favore di un candidato della lista o anche di un candidato di altra lista.
[…] In una circoscrizione con 5 seggi ciascun elettore può esprimere al massimo due cancellazioni e aggiungere fino a due preferenze. Queste sono le possibilità di voto:
a. Se l’elettore ha votato solo la lista, la cifra elettorale di quella lista si incrementa di 5 voti e quella personale di ciascun candidato nella lista di un’unità: è il voto dell’elettore che non vuole incidere sui candidati della sua lista e li vota tutti in blocco;
b. Se l’elettore ha espresso alcune cancellazioni, per ogni candidato cancellato la cifra elettorale della lista diminuisce di un’unità (5 voti meno 1 o 2 a seconda delle cancellazioni fatte). Se l’elettore non esprime ulteriori preferenze, astenendosi così parzialmente, significa che vuole punire la lista che presceglie per il fatto di aver presentato cattive candidature;
c. Se l’elettore ha espresso ulteriori preferenze (nel limite delle cancellazioni che ha effettuato), per ogni preferenza aggiuntiva, la cifra elettorale personale del candidato prescelto e quella della lista cui questo appartiene si incrementano di un’unità: è il voto dell’elettore che desidera esprimere un voto maggiormente articolato, incidendo ancor di più sulla graduatoria dei candidati della lista votata o anche ripartendo il suo voto tra più liste.”

Semplice, no? Lineare come la mente degli Ensiferi.
Qui siamo ben oltre la mitica supercazzola prematurata a sinistra con doppio scappellamento a destra!
fuffaSe abbiamo capito bene, proviamo a tradurre in termini comprensibili…
La grande novità riVoluzionaria della proposta a 5 stelle sembra infatti consistere in una sorta di contro-preferenza ad esclusione, che come una panacea tutela “l’elettore pulito” (si lava regolarmente?) dal voto di scambio, clientelismi, lobbies e “cacicchi locali”. Soprattutto lo salvaguarda dalla “parte malata della società” (sic!), che presumibilmente è quella parte di elettorato che vota altro rispetto al MoVimento.
gattoIn pratica, l’elettore non si limita ad apporre una o più preferenze al candidato/a che più l’aggrada, come per esempio avviene nelle elezioni europee. Bensì può “fare pulizia” e cancellare dall’elenco della lista prescelta i nomi dei candidati sgraditi. Per ogni nome cancellato, l’elettore guadagna una specie di credito da spendere in voti aggiuntivi (e disgiunti su più liste) per altrettanti candidati.
È la lista fantasia! Ognuno si personalizza le elezioni come meglio crede, pasticciando sulla scheda elettorale, tra cancellature e nomi segnati un po’ alla cazzo, tanto per complicare le operazioni di spoglio e semplificare la vita dell’elettore medio.
In Svizzera fanno così. E a noi basta adottarne le modalità di voto per sentirci un po’ più elvetici.

«Quando l’elettore cancella uno o più candidati dalla lista prescelta, ha la possibilità di esprimere altre preferenze a favore dei candidati di quella stessa lista, nel limite del numero delle cancellature effettuate: in questo caso egli gradua le preferenze all’interno della lista prescelta cancellando i candidati che non gradisce e attribuendo una preferenza aggiuntiva ai candidati che preferisce. In questo modo assegna il suo intero “pacchetto” di voti (pari al numero dei seggi attribuiti alla circoscrizione in cui vota) alla forza politica prescelta, ma seleziona al suoi interno i candidati, scartandone alcuni (ai quali vanno zero preferenze), lasciando inalterata la posizione di altri (ai quali va automaticamente una preferenza) e premiandone altri ancora (ai quali vanno due preferenze)

E all’occorrenza il Cittadino-elettore si può anche creare la sua coalizione personale:

«Come in Svizzera, si consegna all’elettore il potere di votare anche il candidato (anche più d’uno) di altra lista. In questo caso, “un pezzo” del suo voto viene utilizzato anche per l’altra lista. Così, come previsto in Svizzera, si evita che l’elettore di una lista si ingerisca nella scelta dei candidati di altra lista senza contropartita, perché quando egli vota un candidato in una lista diversa dalla sua, sottrae una frazione di voto a questa e lo attribuisce all’altra. Egli può spartire dunque il proprio voto tra più liste: è lui che si fa la sua coalizione

In concreto, dietro al groviglio contorto di parole in cui la logica annaspa e la mente si perde, stanno semplicemente parlando della possibilità di inserire il “voto disgiunto”, cioè la possibilità di votare candidati di liste diverse. Come invece si spacchetta il singolo voto in “pezzi” evitando “ingerimenti” di elettori tra una lista e l’altra… be’ fatevelo spiegare dagli svizzeri!
In fondo, volete mettere?!? Un simile sistema elettorale ha l’ulteriore beneficio di responsabilizzare l’elettore. Ad esso è data una libertà di scelta che non ha mai avuto”.
Come non averci mai pensato prima? Che si sia trattato dell’ennesimo complotto del Bilderberg?
la schedaE questo è un ipotetico fac-simile della nuova scheda elettorale, sul modello dei forum on line e falsariga della piattaforma di hosting “Disqus”, in attesa di aggiungere emoticons, smile, ed altre faccine, oltre all’opzione like-dislike.

«L’adozione di tale sistema di preferenze sembra produrre poi un ulteriore beneficio. Con la preferenza tradizionale, i candidati di una lista che hanno posizioni “eccentriche” rispetto alla linea di quella forza politica sono spesso premiati: sono infatti candidati che si “distinguono” e che dunque hanno maggiore rilievo mediatico. Il sistema della preferenza, pertanto, ha effetti “divisivi”, perché incentiva la distinzione, piuttosto che la collaborazione dentro una lista

Amaro del Capo Di “eccentrico” c’è soprattutto l’arzigogolatissimo sistema di voto. Per il resto, l’obiettivo sembra abbastanza chiaro: eleggere solo soldatini inquadrati e fedeli alla linea (del Capo), con lo scopo di eliminare quelle poche teste pensanti che agiscano secondo coscienza o abbiano un minimo di personalità. Il M5S, coi suoi 19 eretici tra fuoriusciti ed espulsi, ne sa bene qualcosa. Ed ha trovato la soluzione con la quadratura del cerchio.

“La principale critica al sistema proposto che finora è stata sollevata è rappresentata dalla sua maggiore complessità rispetto a quello in vigore. A questo proposito, occorre rilevare come tutti i sistemi che consentono un grado di scelta elevato presentino inevitabilmente un certo tasso di complessità. […] Il sistema proposto è un po’ più complicato, ma non eccessivamente.”

No, no per carità! È tutto chiarissimo! La complessità è solo “apparente”…
Persino un babbuino con una penna nel culo sarebbe riuscito a fare di meglio.

Scoppiavaso

P.S. Ma davvero Matteo Renzi, o chi per lui, pensa che da simili rape si possa spremere qualcosa di buono, a parte strappare a noi una smorfia divertita con riedizione della farsa di un altro confronto streaming?
Un antico proverbio ebraico dice che:

“È meglio imbattersi in un’orsa alla quale siano stati rubati i suoi cuccioli piuttosto che in un matto che confida nella sua follia.”

Lo citiamo in omaggio a Gad Lerner, “Gad Vermer” secondo i vezzeggiativi del Capo politico, recentemente attenzionato dagli squadristi digitali della Setta in servizio permanente, a causa di un suo innocuo articolo in cui ricordava ciò che tutti, ad eccezione degli ensiferi, sanno: Nigel Farage è di destra.
I Grillini e la Democrazia - Gad LernerE, d’altra parte, è così fondamentale per i “Democratici” al governo parlare con questi ‘signori’ qui?!?

“Voi del Pd (menoelle, ndr) siete solo poveri e piccoli ominidi, marci fino al midollo. Morti di burocratica politicità, insulsi e venduti; visionari. Ho più rispetto di uno del Pdl. Voi del Pd (menoelle, ndr) fate uno schifo che mai: pretendete di essere puri, ma siete più sporchi del bastone del pollaio. Siete coperti di merda. Quello che ci aspetta è solo colpa vostra. Ha ragione Berlusconi: è solo colpa VOSTRA.”

Si tratta del dialogante post del giorno (02/09/13) pubblicato in evidenza su Beppegrillo.it (e dov’altro, sennò?!?).
La deiezione integrale la trovate QUI, nel blog del Vate®, a firma di tal “Maurizio Fontana” (attiVista): classico espediente, con utilizzo di pseudonimo qualunque, che il Capo politico usa ogniqualvolta organizza le sue spedizioni punitive, credendo di immunizzarsi da eventuali addebiti penali.
La CuraNoi non entriamo nel merito delle decisioni della dirigenza PD e del Bambino Matteo. Non ci interessa né ci riguarda. Ma una domanda desideriamo rivolgerla loro: siete davvero sicuri di voler “scongelare” ‘sta merda?!? Forse sarebbe molto più salutare lasciarla lì dov’è, controllata a vista in ibernazione criogenica.

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Kill’em All!

Posted in Muro del Pianto with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 22 ottobre 2013 by Sendivogius

Deadly Vipers

L’ironia della storia a volte sa essere beffarda, a tal punto da divenire spietata nella riproposizione macchiettisitica di situazioni e personaggi ridotti al rango di caricature.
Come spiegare diversamente la fulminante parabola di un Mario Monti ed il suo cagnolino Empy, ridotto a fare il paio con Silvione lo Sporcaccione e Dudù, nella deprimente cornice delle Laide Intese?
Mario con Empy È il destino ingeneroso del Cincinnato in loden, che nella pretesa di infallibilità evidentemente si credeva insostituibile. Investito di poteri semi-dittatoriali per intercessione presidenziale, con la modestia e la riconoscenza che da sempre lo contraddistinguono, il Brüning de’noantri tuona ora contro quei partiti che hanno reso possibile (sputtanandosi irrimediabilmente) il suo governo tecnico, con esperti del calibro di Elsa Fornero assegnati alle politiche sociali. La scelta della maestrina sabauda è comparabile alla promozione di Amelia Elizabeth Dyer alla cura dell’infanzia.
Assistere alla dipartita politica di Mario Monti, ricorda altri drammi incompresi… Ad esempio, lo spegnimento di HAL 9000: il supercomputer impazzito in “2001 Odissea nello spazio”.
HAL 9000Ma l’effetto prevalente è quello di un freak da laboratorio, sfuggito al controllo del suo improvvido creatore. Ed è divertente ascoltare i clangori metallici del cyborg Monti (type Napolitan-2011) mentre lancia pezzi di ricambio obsoleti, ribellandosi alla precoce rottamazione, sostituito com’è dal più docile modello Letta jr DC/2000 (type Napolitan-2013).
Re-AnimatorD’altronde, il Professore costituisce un altro degno prodotto della premiata ditta Bocconi, che può vantare altre personalità prestigiose: come i banchieri Passera e Profumo con le loro brillanti operazioni finanziarie (tipo l’Alitalia); solidi imprenditori come Marco Tronchetti Provera a cui si deve l’illuminata amministrazione della Telecom; falchi dell’ultraliberismo neo-monetarista come Giavazzi e Zingales, ma soprattutto un fulmine dell’economia mondiale come Alberto Alesina, molto esperto nello sviluppo dei grafici in excel e nel calcolo equazionale…
Il nostro preferito resta però l’insostituibile Stefano Fassina, immancabilmente accompagnato dal suo Doppelgänger con smentita incorporata. Se la coerenza non è una virtù della politica, Fassina ha fatto della contraddizione un’arte oltre i confini estremi del ridicolo, che lo lascia imperterrito anche quando ne viene travolto. Fassina e doppelgängerUn politico normale, tra una contraddizione ed una smentita, se è furbo, lascia passare almeno 20 giorni: il tempo fisiologico affinché gli italiani non ricordino nulla di niente. Fassina, invece no! Lui dice tutto ed il suo esatto contrario in meno di 20 ore: “mi dimetto; non mi Fuori Serviziodimetto; resto”. A tutt’oggi, costituisce l’intermezzo comico più riuscito nel “Governo di (dis)servizio”, tramite la ripetizione ad oltranza dello sketch più abusato nella nuova palude dorotea: le finte dimissioni.
Per molti “democrats” il PD è al governo e tanto basta: certo non sarà il migliore degli esecutivi possibili, ma poco ci manca. Il tutto nell’appagante illusione di aver fatto ‘risultato’ e tuttavia ben lungi dall’aver vinto il campionato. Nessuna crisi di rigetto (innesto riuscito!) per gli Alfano, i Lupi, i Brunetta… che affollano la plancia di comando imponendo la rotta. A quanto pare, la convivenza forzosa suscita ben pochi imbarazzi nel di per se stesso imbarazzante Partito Democratico. Vengono considerati effetti collaterali in nome della stabilità (dei sacri mercati), nel mito della governabilità alla quale il partito bestemmia ha ormai venduto l’anima e regalato il culo.
ANALMa il più affidabile puntello alle Laide Intese lo offrono alcune tra le sue principali forze di Olindo e Rosa Bazzi‘opposizione’: la miglior legittimazione in cui così pessima compagnia potesse sperare; a meno di non voler considerare una valida alternativa di governo quella succursale padana del Ku Klux Klan, a cui sono ormai ridotti i nazisti della Lega Nord.
Oppure i bimbiminkia del M5S… Qui siamo nel mondo inquietante e disturbato delle psicopatologie; di “virale” c’è solo il susseguirsi di disturbi psicotici e paranoici, più o meno aggravati nella loro evidenza. Ormai, per spiegare le dinamiche interne al moVimento e del suo duce 2.0 serve più che altro un manuale diagnostico dei disturbi mentali.

agenti viraliSindrome di Cassandra. In un susseguirsi di suggestioni collettive, di profezie apocalittiche, e distopie prossime venture, la tensione mitopoietica trova il suo archetipo dominante nel complesso di Cassandra:

«Richiamando l’attenzione sulla propria persona, e distogliendola, in definitiva, dal problema incombente e da una possibile soluzione preventiva, la Cassandra mitizza i contorni del problema stesso celandone le vere dimensioni storiche e politiche. Il complesso esita in una profonda frustrazione per l’incapacità di agire tempestivamente ed efficacemente: Cassandra finisce per distruggere se stessa; mentre trova conferma della propria ideologia di salvezza, provoca, proprio per questo, la catastrofe collettiva annunciata

agenti virali (1)Delirio di onnipotenza. Ovvero, la tendenza costante a sopravvalutare le proprie capacità e risorse, nell’assoluta convinzione di essere investiti di una sorta di missione divina, in quanto detentore di chissà quale talento maliziosamente non riconosciuto dai propri detrattori. Ovviamente invidiosi e timorosi di cotanta grandezza.

agenti virali (2)Effetto Dunning–Kruger. Ovvero, la tendenza che alcuni individui hanno nel sopravvalutare costantemente le loro abilità, sovrastimando le proprie compentenze, nell’incapacità di riconoscere la propria inadeguatezza e dunque di ammettere i loro errori, riconoscere i limiti o la propria ignoranza.

agenti virali (10)Distorsione cognitiva. Ovvero, una serie di errori cognitivi nell’ambito del ragionamento logico. Ciò consiste in una errata elaborazione della realtà, che viene filtrata attraverso una interpretazione negativa e distorta degli eventi. Giudizi e conclusioni vengono polarizzati secondo una rigida semplificazione manichea. la distorsione si alimenta di pensieri catastrofici e di iper-generalizzazioni, tramite la dicotomia di opposti inconciliabili.

agenti virali (11)Sindrome di persecuzione. Ovvero, un disturbo paranoide alimentato dalla convinzione di essere costantemente spiati, al centro di attacchi ingiustificati, complotti e manipolazioni ai propri danni, dietro l’ombra incombente del tradimento.

agenti virali (3)Paranoia. Ovvero, l’insieme di convinzioni e fisime ossessive, che possono degenerare in un disturbo delirante.
I deliri sono pensieri illogici sostenuti con insolita convinzione, la cui assurdità e implausibilità sono evidenti alle altre persone che non ne riescono a condividere il contenuto.

agenti virali (4)Delirio bizzarro. Ovvero, l’adesione ad un sistema di credenze bizzarre o assolutamente inverosimili. Dalle scie chimiche al signoraggio, nel MoVimento il complottismo è un must certificato, un marchio di fabbrica che ne contraddistingue l’identità saliente di moltissimi tra gli “attivisti” (e non solo).

agenti virali (8)Disturbo istrionico. Ovvero, l’irrefrenabile desiderio di essere sempre al centro dell’attenzione, privileggiando rapporti superficiali che non comportano troppe implicazioni emotive, ma che l’istrionico tende comunque a sopravvalutare (facebook ed internet). L’istrione è un abile manipolatore; ama la teatralità, il gusto per l’iperbole ed il linguaggio colorito, drammatizza gli eventi; è superficiale nel ragionamento e predilige le suggestioni delle quali spesso è esso stesso vittima.

agenti virali (9)Disturbo narcisistico. Ovvero, senso grandioso del Sé, con una percezione esagerata della propria importanza fino all’auto-esaltazione. Il disturbo narcisistico di personalità implicherebbe:
1) Senso grandioso del sé ovvero senso esagerato della propria importanza
2) Fantasie di successo illimitato, di potere, effetto sugli altri, bellezza, o di amore ideale
3) Convinzione di essere “speciale” e unico; di poter essere capito solo da persone speciali; o si è eccessivamente preoccupati dal ricercare vicinanza/essere associato a persone di status (in qualche ambito) molto alto.
4) Desiderio o richiesta di un’ammirazione eccessiva rispetto al normale o al suo reale valore
5) Pretesa irrealistica che altri individui/situazioni debbano soddisfare le sue aspettative
6) Approfittare degli altri per raggiungere i propri scopi, e non ne prova rimorso
7) Carenza di empatia
8) Gelosia, nutrita dalla convinzione che gli altri provino invidia per lui/lei.
9) Modalità affettiva di tipo predatorio (rapporti di forza sbilanciati, con scarso impegno personale, desidera ricevere più di quello che dà, che altri siano affettivamente coinvolti più di quanto lui/lei lo sia).

agenti virali (5)Ipotesi del mondo giusto. Ovvero, la credenza che il mondo sia regolato in modo tale che alle persone accada solo ciò che in qualche modo si sono guadagnate, secondo i propri meriti ed azioni. E dunque in un modo perfetto, dove tutto è bianco o è nero, i “buoni” ricevono la loro giusta ricompensa mentre i “cattivi” vengono impietosamente puniti.

agenti virali (6)Dipendenza affettiva. Ovvero, rapporto morboso di fortissima dipendenza col proprio leader, in contrapposizione col resto del mondo. Instaurazione di una tensione permanente, scarsa capacità propositiva del gruppo, aggressività e sospetto tra i membri,
Secondo Eric Fromm, la coesione simbiotica del gruppo attorno al capo comporterebbe “la distorsione della capacità di giudizio, l’assenza di contatti relazionali con l’esterno e la reazione violenta alle critiche”. Gli estranei, i ‘nemici’ non vengono percepiti come “pienamenti umani” (tutt’al più sono zombies).

agenti virali (7)Condizionamento e controllo psicologico degli adepti, attraverso una sistematica supervisione e indirizzamento dell’azione con censure e scomuniche, pressioni psicologiche e marginalizzazione del dissenso interno.

PazziLe tipologie in oggetto sono diffuse un po’ per tutto l’arco istituzionale, ma difficilmente raggiungono un livello di concentrazione tale come nel noto movimento…
Naturalmente scherziamo! Il nostro è un mero divertissement dalle pochissime pretese. È ovvio che si tratti di una forzatura, senza alcun valore clinico o scientifico, nell’estrema semplificazione dei generi. Pertanto, sarà il caso di lasciare la parola ai diretti interessati, onde dimostrare la pretestuosa infondatezza di simili accostamenti:

Alessandro Di Battista “Io prevedo attacchi sempre più mirati, magari a qualcuno di noi un po’ più in vista. Il sistema fa questo. Pezzi di Stato deviati fanno questo. Ti mandano qualche ragazza consenziente che poi ti denuncia per stupro, ti nascondono una dose di cocaina nella giacca che hai lasciato incustodita in una birreria, tirano fuori una storia del tuo passato che nemmeno tu ricordi più. Questo succederà se continuiamo ad andare così bene, perché andiamo bene, perché se non andassimo bene saremmo già tornati alle urne

 Alessandro Di Battista
 (28/09/2013)

I timori del Dibba sembrano più che altro una proiezione dei suoi desideri più o meno inconsci: la “cocaina”… la “ragazza consenziente”…
Excusatio non petita accusatio manifesta.

Batman - Arkham Asylum

Tuttavia, i nostri preferiti restano quei prodotti ruspanti della provincia meridionale, miracolati in Parlamento:

Manlio Di Stafano “Quante volte mi sono chiesto perchè lo faccio, per chi lo faccio? Sto usando molto del mio tempo, quante serate, quanti sabati o domeniche, spesi per cosa? Comandano sempre loro e anche se venissi eletto dovrei sacrificare la mia carriera lavorativa, dovrei sacrificare il mio tempo libero per che cosa? Come fai a continuare a farlo quando poi la gente per strada ti incrocia e ti dice che è colpa tua se Berlusconi è al governo? Quando ti dicono che siamo tutti uguali e che noi non siamo diversi dagli altri? Quando ti dicono “sì hai ragione però sai io ho sempre votato Pd”? Come fai ad andare avanti? Allora avevano ragione, gli italiani non capiscono niente e non capiranno niente, le cose non cambieranno mai e se le cose sono così qualche motivo c’è. Alla fine preferisco darla vinta a loro, rinuncio e mi riprendo la mia vita, forse emigrerò, visto che per il mio stesso lavoro in Germania prenderei 2 volte tanto e in Svizzera 4 volte tanto. Potrei anche andare in California, lì sarei ricercatissimo e guadagnerei 100 mila dollari l’anno. A voi la vostra Bella Italia, è tutta un’illusione.”

 Manlio Di Stefano
 (20/10/2013)

Manlio perché lo fai?!? Forse perché i 14.000 euro netti di stipendio mensile da deputato, più diarie e rimborsi spese, sono un buon incentivo rinunce a parte. Ma certo un simile talento all’Estero sarebbe retribuito molto di più. Stanno tutti aspettando te, Manlio.

Sempre meglio!

Perciò, vista la scelta, comunque vada sarà un disastro..!

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L’Invasato

Posted in Stupor Mundi with tags , , , , , , , on 11 Maggio 2011 by Sendivogius

Una sola richiesta: fatelo scopare!
Da quando ha dovuto privarsi delle sue seratine rilassanti, con vagonate di troie a pagamento, è definitivamente impazzito. Peggio di un tossico in crisi di astinenza! Più allucinato di un fattone in overdose da anfetamine!
Nella sua guerra personale (e totale) contro magistrati e “comunisti”, per il potere assoluto e la propria sopravvivenza, sembra di ascoltare le farneticazioni dell’ultimo Hitler, asserragliato coi suoi fedelissimi nel bunker della Cancelleria, in una Berlino assediato dalle divisioni sovietiche dell’Armata Rossa.
È inutile perdere tempo a confutare i deliri ossessivi di questo decrepito cane rabbioso: vera e unica metastasi della democrazia; metaplasia tumorale del fascismo terminale.
Ad ogni elezione è sempre la stessa storia, con ‘sto invasato che schizza come una scarica di diarrea da un angolo all’altro dell’Italia a organizzare plebisciti sulla sua persona: variante sconcia di un Napoleone arrapato, col terrore fottuto di finire in galera. Ogni voto un’ordalia!
E intanto un intero Paese è paralizzato e tenuto in ostaggio dalle paranoie di un vecchio esaltato e dal suo pretorio di sguatteri.
Non se ne può davvero più! Ormai è in golpe permanente; maniaco-compulsivo dell’eversione per decreto:
E non ha mai poteri a sufficienza… e un giorno sì e l’altro pure si inventa un nuovo articolo della Costituzione da modificare o da riscrivere… e sbraita contro il Presidente della Repubblica… e contro la Corte costituzionale… e contro il Presidente della Camera… e contro le opposizioni (tutti comunisti compreso Buttiglione) e contro la Magistratura… e contro i Pubblici Ministeri… e contro l’articolazione del processo penale… e contro le intercettazioni telefoniche… e contro l’obbligatorietà dell’azione penale… Contro tutto e tutti srotola commissioni di inchiesta, affidate ai suoi avvocati-deputati, come fossero rotoloni di carta igienica, a salvaguardia delle sue sudicissime chiappe di gangster recidivo.
 Guardatelo, mentre si contorce alla ricerca dell’impunità perenne nella sua orgia di onnipotenza… sembra posseduto! In eterna campagna elettorale, raggiunge l’acme in periodo di elezioni; è una fucina inesauribile di peti: ogni giorno ne spara una ancor più grossa, e mancano ancora 5 giorni prima del voto amministrativo! E chi lo regge ancora?!?
Sedatelo! Internatelo! E, se necessario, abbattetelo!
Sarebbe solo un gesto di pietà.

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