Ordinaria Follia

WONDERLAND

Nel generale disinteresse degli italiani, sprofondati ormai in uno scoramento catatonico, si consuma l’ennesima sceneggiata all’interno (e all’esterno) delle aule parlamentari, trasformate in lussuoso teatro di rivista per le esibizioni scadenti di figuranti falliti. E davvero non si comprende perché le Lor Signorie (che ancora possono permetterselo) non se ne vadano in ferie anticipate, togliendo il disturbo e risparmiandoci l’imbarazzo di simili miserie.
Appurato come ciò che, nostro malgrado, ci tocca subire trascenda ampiamente i cicli della Storia per farsi farsa nella tragedia, volendo caratterizzare le gesta di questa galleria bukowskiana di parassiti istituzionali, miracolati elettorali, meretrici e vagabondi parlamentari senz’arte né parte, ai tempi della grande crisi, probabilmente non potrebbe esserci titolo più appropriato:

“Storie di ordinaria follia.
Erezioni Eiaculazioni Esibizioni”

Charles Bukowski aggiornato alle larghe intese. E alquanto evocativa risulta essere la trimurti escatologica nell’universo pornocratico della tripla “E” rivista e corretta nella sterile copula della Grande Pacificazione a mezzo Letta…

Trono di Spade- Tyrion dietro lo scudo EREZIONI. L’allusione è talmente evidente, che il pensiero corre subito al Pompetta Pazza ed al gran Serraglio della Sublime Potta nel postribolo delle libertà littorie, tra cortigiani usi a servir piacendo e prostitute variamente assistite, pantegane e falchetti, amazzoni e pitonesse, con tutto il resto del bestiario circense. In un’orgia glandicefala di turgidi membri elevati al cielo in azzurra erezione, si alzano alti gli scudi per la priapea immunità del Pornonano alla disperata ricerca dell’impunità perduta. Si sospendano i lavori, si chiudano i parlamenti, cadano i governi, si brucino i tribunali e aprano le prigioni, pur di non addivenir a sentenza. Piuttosto, muoia il Ladrone con tutti i filistei!
Racconti di riferimento: “Una pioggia di donne”; “Sei pollici”; “La macchina da fottere”; “Una sirena scopareccia”; “Fica a stufo”.

Eiaculatio precox EIACULAZIONI. Rigorosamente precoci! Qui il riferimento è ai coiti interrupti del partito bestemmia, o di ciò che ancora ne rimane, agitato da troppi spifferi d’aria. Trattasi di sommatoria astratta tra correnti feudali, l’una contro l’altra armate, abituate a mutilare la vittoria anche contro i pronostici più favorevoli e disperdere le proprie forze nei mille rivoli della captazione a distanza dei pozzi neri del “voto moderato”. Nell’eterna dilazione di ogni questione, diluita nello squallore referenziale di un onanismo istituzionale, è abbastanza imbarazzante assistere alle mugolanti e continue polluzioni delle anime morte che si agitano nel limbo del partito riformista a vocazione centrista.
Tafazzi-giacomoNel suicidio assistito previa masturbazione compulsiva da sfinimento, votano qualsiasi porcheria si presenti loro, salvo poi dissociarsi un secondo dopo l’approvazione, attraverso contorzionistici avvitamenti, impalati come sono al “senso di responsabilità” che fa digerire loro qualunque oscenità. E dopo aver indulgiato negli atti impuri, carichi di sensi di colpa, corrono subito a lavarsi le mani. Nella migliore delle ipotesi, si astengono. O votano con riserva.
Sono i succubi compiacenti dell’Incubus berlusconiano, tramite il metalogismo dell’eversione legittimata nell’ossessione mitologica della “governabilità”.
Racconti di riferimento: “In galera col nemico pubblico n.1”; “Quattro chiacchiere in pace”; “Rosso come un giaggiolo”… ma anche “Dieci seghe”, “La politica è come cercare di inculare un gatto”, “Appunti di un suicida potenziale”.

Costa Smeralda, Beppe Grillo al mare con la famiglia ESIBIZIONI. Ovvero, agitarsi molto e non combinare nulla; volere il 100% e nell’attesa (campa cavallo!) stare sul cazzo al rimanente 90%. Il fatto che una sgangherata comitiva di geek neo-quarantenni in piena regressione adolescenziale, teleguidati da un direttorio digitale di vecchi barbudos sopravvissuti al settarismo gruppettaro del nazi-maoismo degli anni ’70 e convertiti al fondamentalismo pauperista, sia riuscito a diventare il principale partito di (non) opposizione italiano costituisce l’evidenza più eclatante di una crisi sociale ed una involuzione psicologica irreversibile. E così in un paese come l’Italia, dove oltre 1/3 della popolazione non si è mai connesso alla “rete” e più della metà degli utenti usa il web per fruire di pornografia a buon mercato, ci tocca assistere alle esibizioni infantili di una setta di cretini esaltati che passa il tempo ad insultarsi su f/b e postare filmini autoprodotti su youtube. Ma poi non sanno dove si trova Palazzo Madama; non conoscono le prerogative del Presidente della Repubblica né quelle del Parlamento. E ad ogni scurreggina istituzionale improvvisano sit-in a Piazza Montecitorio, convocando la claque (sempre più esigua) via twitter. Il tutto nell’adorazione messianica di un esagitato, miliardario e analfabeta, che non riesce ad articolare due parole senza sbraitare; sempre più simile ad un predicatore evangelico, affetto da rupofobia partitica, che ogni giorno annuncia la fine del mondo, salvo rinviare ogni volta di qualche mese l’appuntamento con l’apocalisse.
Racconti di riferimento: “La barba bianca”; “I grandi poeti muoiono in pitali di merda fumante”; “Un compagno di sbronze”; “25 barboni cenciosi”; “Polvere di stelle”.

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2 Risposte a “Ordinaria Follia”

  1. (vado off topic)
    (l’unica cosa positiva è che ho preso 100)
    (ora la smetto di riempire il tuo blog coi fatti miei, scusa)

    prevedi che il governo reggerà?

    • 🙂 Allora…
      Su queste pagine, tu sei regina.
      Quindi puoi deliziarmi con qualsiasi argomento, osservazione, avvenimento che riterrai opportuno…
      E, a proposito del voto di maturità, complimenti!!!
      E bravissima come sempre!!
      Non che avessi mai avuto il minimo dubbio sull’esito finale dell’esame..:D
      Tra l’altro, sei stata molto più brava di me nel risultato,soprattutto considerando che “ai miei tempi” l’esame era decisamente più facile… e che il sottoscritto avrà studiato si e no una settimana scarsa, tornando a casa tutte le mattine alle 3,00 passate, e riuscendo ad arrivare in ritardo a scuola persino il giorno delle prove scritte.

      Adesso però, se ho imparato a conoscerti un pochino, prenditi qualche settimana di pausa e di sacrosanto riposo… hai (ancora) un po’ di tempo prima di buttarti a capofitto, come credo, in quella strana avventura che è l’università e provvedere all’iscrizione in facoltà, che presuppongo sarà “Giurisprudenza”… Solitamente, si impara ad apprezzarla col tempo, dopo averla odiata al principio..:)

      Ed ora, dopo esserci dedicati alle cose più importanti, passiamo ai fatti minori:

      prevedi che il governo reggerà?

      In cuor mio spero proprio di no, tanto non vedo l’ora di sgrullarmi via ‘sto blob fascio-doroteo-migliorista.
      A logica, dal momento che il governissimo Letta, pur di tirare a campare, ha spostato in Autunno (dopo le elezioni tedesche) la risoluzione di ogni questione possibile e immaginabile (IMU, IVA, Riforme costituzionali, Legge elettorale, rimborsi della PA, Tagli di spesa, riforma del lavoro, F-35, nomina della Santanché a vicepresidente del parlamento, e via discorrendo…), ad Ottobre dovrà prendere uno straccio di decisione e soprattutto vagliare (anche se lo nega sperticatamente) una manovra correttiva in aggiunta alla cosiddetta Legge di Stabilità, con l’ennesima “messa in sicurezza” dei conti pubblici. Questo perché il Fiscal Compct prevede finanziarie aggiuntive da 25 miliardi l’anno, in grado di stroncare qualsiasi economia in tempi di recessione. Ma i “giovani turchi” al governo fanno finta di non saperlo.
      Pertanto, alla prova del nove, quando scopriranno che il solito aumento delle sigarette e degli alcolici non basterà a coprire il fabbisogno di spesa. E sarà evidente che l’IMU non potrà essere eliminata, che l’IVA non verrà ridotta, che la patrimoniale sui ricchi non verrà MAI fatta, che le spese militari verranno confermate senza rinunciare ad un solo centesimo, etc etc il governo (finalmente!) cadrà, con l’esplosione di tutte le sue contraddizioni interne. Probabilmente sarà il nostro regalo di Natale.
      E se ne costituirà uno ancora peggiore; un altro direttorio tecnocratico che probabilmente lancerà l’assalto finale contro il nostro Sistema Sanitario nazionale, ma ritarderà il ritorno alle urne. Sostanzialmente, perché Papi Silvio non ha alcun interesse ad andare alle elezioni, a prescindere dai sondaggi (che presto torneranno ad essergli quanto mai favorevoli). Per un motivo molto semplice: se viene condannato in giudicato, in caso di nuove elezioni, l’attuale normativa prevede la sua incandidabilità con decadenza automatica, qualora venga comunque inserito (nonostante il divieto) nelle liste elettorali.
      Ma se il papi viene condannato mentre è già in carica e nella fattispecie siede già tra gli scranni di Palazzo Madama come senatore, allora bisognerà votare in aula la sua decadenza dalla carica in corso. E su questo puoi stare sicura che, in nome della “governabilità” il PD come suo solito si spaccherà, optando il massa per l’astensione al momemento della votazione e salvando di fatto il pornocrate. E sparendo poi alle successive elezioni, andando incontro all’inevitabile scissione.
      Questo il Pompetta lo sa. E quindi farà in modo che il governo duri fintanto farà comodo a lui. Il tempo di ottenere una qualche forma di salvacondotto.

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