Archive for the Zì Baldone Category
(171) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Antonio Gramsci, Cultura, Egemonia culturale, Fascismo, Hans Georg Gadamer, Italia, Liberthalia on 2 giugno 2023 by Sendivogius[19 Mag.] «Nel 1960 o poco prima ci fu l’alluvione del Vajont, poco lontano dall’Emilia-Romagna , morirono quasi 1000 persone e non c’era l’allarme climatico. Quando la natura decide di fare quelle cose lì, non è questione di allarme climatico, è questione che accade, è sempre accaduto, e purtroppo accadrà sempre indipendentemente dall’allarme climatico.»
[22 Mag.] «I have a drink!»
[12 Mag.] «Due poveri carabinieri in galera per una spinta a Stefano Cucchi. Sua sorella ne sfrutta la morte.»
[11 Mag.] «Il problema del caro affitti è grave ma tocca le città governate dal centrosinistra.»
[15 Mag.] «Vi prometto che quando avremo finito il nostro lavoro, voi sarete di nuovo fieri di essere italiani.»
[04 Mag.] «Ma Giorgia Meloni doveva farsi riprendere dentro a una salumeria? In mezzo ai prosciutti? È il presidente del Consiglio, basta con questo pauperismo. Giorgia ha una comunicazione che funziona molto bene: questa trovata ha spaccato.»
[30 Mag.] «Far pagare le tasse ai commercianti è un pizzo di Stato»
[15 Mag.] «L’Italia ha la consapevolezza di appartenere a un ceppo.»
[21 Mag.] «Dobbiamo investire su quella cultura, su quella tradizione, su quel “ceppo” al quale apparteniamo come italiani.»
[21 Mag.] «Nel mio piccolo mi sono autoimposto di leggere un libro al mese. È un fatto di disciplina.»
(169) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags ANTIFASCISMO, Costume, Fascisti, Giorgia Meloni, Ignazio La Russa, Italia, Liberthalia, Pietro Senaldi, Squallore on 1 aprile 2023 by Sendivogius“Classifica MARZO 2023″
Ogni tanto qualche azzimato pollo da batteria, autopromosso a maître à penser “liberale” in uno di quei salottini televisivi dove viene pagato a gettone presenza, con aria di sufficienza, ci viene a spiegare tutto impettito come l’antifascismo sia qualcosa di assolutamente superato ed anacronistico. Che non esistendo più il fascismo, non se ne vede proprio la ragione né il senso di professarsi contrari a qualcosa che non c’è; almeno finché qualche esimio esponente di governo, nella nutrita pletora di nostalgici assurti alle massime cariche della Repubblica, non viene a ricordarci come il fascismo medesimo sia vivo e vegeto, godendo di ottima salute, confermando come sia ormai diventato prassi ordinaria di governo. La tattica funziona così: ogni giorno qualcuno di questi ‘fantasmi’, frattanto diventato ministro o sottosegretario, rilascia il suo fumante merdone quotidiano, tanto per vedere l’effetto che fa, alzando l’asticella dello sdoganamento su provocazione ordinaria. E intanto legittima l’indicibile per effetto di saturazione, ostentando la propria stupita perplessità se poi qualcuno ancora si indigna, mentre i loro gazzettieri prezzolati da riporto vanno spiegando in giro come siano intolleranti gli antifascisti, contro il fascismo che non c’è, e come al massimo si tratti di “goliardate”, scherzi, boutade. E infatti non abbiamo mica un governo, ma una compagnia comica di pagliacci nazi-travestiti, che fa burlesque in camicia nera e saluta col braccino teso, salvo offendersi se qualcuno li apostrofa per come meritano, e con sacrosanto motivo li prende per il culo in questa parodia grottesca di regime. Il bello è che fanno tutto da soli, tanto viene loro naturale. E questa è solo l’ouverture…
Il fatto è che si avvicina la Festa di Liberazione e come sempre è l’ineffabile Benito La Russa ad aprire le danze, là dalle parti della fossa nera. Come poi un fascista verace di simpatie monarchiche, che colleziona statuine ducesche sia potuto diventare Presidente del Senato (e all’occorenza vice-presidente della Repubblica) la dice lunga sullo stato di salute delle cosiddette “istituzioni”.
Hit Parade del mese:
01. I MUSICANTI DI HITLER
[31 Marzo] «Quelli che i partigiani hanno ucciso a Via Rasella non erano biechi nazisti delle SS, ma una banda musicale di semi-pensionati»
(Ignazio Benito La Russa, presidente del Senato)
01.bis A-N-T-I-F-A-S-C-I-S-T-I
[24 Marzo] «Alle Fosse Ardeatine 335 innocenti furono massacrati solo perché italiani.»
(Giorgia Meloni, presidente del consiglio)
02. LA COSTITUZIONE REPUBBLICHINA
[04 Marzo] «Voi sapete benissimo che la Costituzione l’hanno scritta anche i fascisti, lo sapete benissimo che è stata scritta anche dai fascisti!»
(Pietro Senaldi, gazzettiere di regime)
03. SOLO UN POCHINO
[07 Marzo] «Mi sento un pochino fascista, non è reato.»
(Flavio Tosi, il Camerata)
04. LOL!!
[14 Marzo.] «Se ci sono personaggi nell’area della destra italiana che hanno delle nostalgie del Ventennio sono sempre stati messi fuori da Fratelli d’Italia, anche prima che esistesse FdI.»
(Fabio Rampelli, diversamente fascista)
05. MA COME CAZZO PARLI?!?
[25 Marzo] «Noi non arretreremo rispetto a un auspicio di mettere sotto controllo il fenomeno migratorio. Si rischia un incremento della criminalità non tanto per l’arrivo degli stranieri, ma per gli arrivi incontrollati, che sono il brodo di coltura in cui attecchiscono organizzazioni criminali.
Sicuramente esiste una traiettoria che va tenuta sotto attenzione in questi giorni di grande crisi del controllo dei confini.
Poi c’è anche l’elemento che si percepisce il fattore attrattivo di una opinione pubblica che annovera l’accettazione di questo fenomeno, un’ampia fetta di persone che mostra apertura verso l’accoglienza.»
(Matteo Piantedosi, Ministro di Polizia)
06. GUERRE IBRIDE E COGLIONI PURI
[14 Marzo] «L’aumento esponenziale è in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, sta attuando, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni paesi Africani. Il problema è stato evidenziato dagli addetti ai lavori e un’allerta in questo senso era già giunta dai servizi come dal Copasir.»
(Guido Crosetto, Ministro della Guerra)
07. BOMBE UMANE (I)
[14 Marzo] «La Russia sta creando una bomba migratoria.»
(Massimiliano Romeo, aruspice leghista)
08. BOMBE UMANE (II)
[14 Marzo.] «Molti migranti arrivano da aree controllate dalla Wagner e non vorrei ci fosse un tentativo di spingere migranti verso l’Italia.»
(Antonio Tajani, Spalla comica)
09. LIBIA EXPRESS
[10 Marzo] «Noi siamo abituati a un’Italia che si occupa soprattutto di andare a cercare i migranti attraverso tutto il Mediterraneo. Quello che vuole fare questo governo è andare a cercare gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo.»
(Giorgia Meloni, globetrotter)
10. E SE MIO NONNO AVEVA LE RUOTE ERA UNA FERRARI
[10 Marzo] «La cultura? Respirata in famiglia: mia nonna era la sorella di Fausto Papetti.»
(Francesca Caruso, assessore alla cultura della Lombardia)
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(168) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Costume, Degrado, Fascismo, Federico Mollicone, Francesco Giubilei, Italia, Liberthalia, Maddalena Morgante, Roberto Burioni, Squallore on 25 febbraio 2023 by Sendivogius“Classifica FEBBRAIO 2023″
Adesso che l’onda è completamente tracimata fuori dagli argini, nerissima e putrida, per farsi “Nazione” (con sei zeta), presente ogni tre per due nei discorsi della nana ossigenata da giardino, le animelle belle impiccate fino a ieri alla fantomatica Agenda Draghi scoprono che questo paesucolo da operetta coloniale qualche problemino col fascismo in piena versione “UR” ce l’ha eccome.
Invero, ce l’aveva anche prima… e bello grosso pure! Non era necessario aspettare questa variante romanesca in versione mignon di Marine Le Pen all’amatriciana per sollevare la questione, col suo truce cabaret di nazi-travestiti e pistoleri della domenica, con annesso mercatino nostalgico di feticci littori, che fanno tanto folklore goliardico, attingendo a piene mani alla paccottaglia reazionaria del dio-patria-famiglia.
Spicca più che altro la dimensione pre-moderna di un potere inteso come totalizzante più ancora che totalitario. Non s’erano ancora visti ministri che immaginano se stessi come proconsoli, mentre ammoniscono, minacciano e insolentiscono chiunque non si allinei deferente al nuovo corso, nella pretesa di incarnare lo spirito della nazione ritrovata, in pieno delirio onnipotente da ancien régime, spacciato per “rivoluzione culturale”: una bella insufflata di merda frollata in orbace, nella neo-lingua orwelliana che rende la miseria, anche semantica, di questa lunga discesa nella fogna di provenienza per condivisione generale. Tutto il resto è conseguenza…
Hit Parade del mese:
01. E FARLE LE VALIGIE?!?
[01 Feb.] «Il plurale di ‘valigia’ è ‘valige’ e non ‘valigie’. Ma non ce n’è uno di voi che non sia stato bocciato alle elementari?»
(Roberto Burioni, Incontinente)
02. E ALLORA LE FOIBE?!?
[22 Feb.] «Surreali le circolari dei presidi dei licei fiorentini che fanno politica paventando il ritorno del fascismo dopo quanto accaduto al Liceo Michelangiolo. Domani ci aspettiamo una circolare sul pericolo del comunismo dopo il corteo dei collettivi in cui si è inneggiato alle foibe»
(Francesco Giubilei, Infoibato)
03. SI SALVI CHI PUÒ
[15 Feb.] «La fuga di cervelli dall’Italia non va drenata ma implementata.»
(Annamaria Bernini, ministro dell’Università)
04. IL GRANDE VECCHIO
[18 Feb.] «Dietro la candidatura di Elly Schlein, c’è il finanziere ungherese Soros che attraverso di lei tenta una opa ostile al Pd per imporre in Italia un modello politico alternativo a quello del premier, su immigrazione, globalizzazione, diritti civili ad esempio.»
(Federico Mollicone, fascista d’Italia)
05. FANTAHORROR
[02 Feb.] «Il Festival della canzone rischia di diventare l’ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida, temi sensibilissimi e che da sempre Fratelli d’Italia contrasta. È inaccettabile che tutto questo possa avvenire non soltanto sulla tv di Stato, che troppo spesso dimentica il suo ruolo di pubblico servizio, non soltanto con i soldi dei contribuenti, ma soprattutto di fronte ai tantissimi bambini che guarderanno la tv per una serata in famiglia. Nelle ultime edizioni il festival si è trasformato in una vera e propria propaganda a senso unico, un vero condensato della peggiore ideologia che mina e vuole minare l’identità dell’uomo e della donna.»
(Maddalena Morgante, Fratella d’Italia)
06 SENZA VERGOGNA
[15 Feb.] «Finalmente con questi 12.000 euro arrivo a fine mese.»
(Gianfranco Miccicchè, Spudorato)
07. NANI E CRETINI
[19 Feb.] «Mario Giordano gigante nel giornalismo e nella vita.»
(Matteo Salvini, Talent-scout)
08. LETTA BOYS
[13 Feb.] «Stracciare la foto di un viceministro [il nazi-travestito Bignami, ndr] è stata una stupidaggine enorme. Un attacco alla politica che non c’entra niente con il Festival di Sanremo, e lo dico io che non sono di quella parte politica.»
(Carlo Cottarelli, Sinistro)
09. SODDISFAZIONI GRANDI
[13 Feb.] «Il PD rimane saldamente seconda forza politica e primo partito dell’opposizione.»
(Enrico Letta, la Catastrofe)
10. CE L’HO GROSSO
[13 Feb.] «Dopo 10 anni gli italiani hanno deciso di tornare ad affidarsi alla Politica con la P maiuscola.»
(Maurizio Lupi, l’uomo che non c’era)
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(167) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Costume, Degrado politico, Giorgia Meloni, Governo Meloni, Imbecilli, Italia, Liberthalia, Maurizio Gasparri on 28 gennaio 2023 by Sendivogius“Classifica GENNAIO 2023″
Se la situazione non fosse tragica, ci sarebbe da ridere.
Raramente si è visto un simile concentrato di cialtroneria e arroganza, revanchismo neo-fascista e fondamentalismo reazionario, analfabetismo di ritorno innestato su un’ignoranza belluina, nell’incompetenza abissale di imbarazzanti figuri che sembrano usciti da una parodia demenziale degli Anni ’20 del XX secolo, e magari discettano pure di “Competenza” e “Cultura”, mentre ruttano qualcosa a proposito di “nazione”, nella grottesca esibizione della loro irriducibile minchioneria nostalgica da raduno a Predappio, per un tripudio di trafficanti d’armi in mimetica e sciovinisti da operetta con la sciaboletta di latta, felici di essere arruolati d’ufficio, come ascari coloniali da immolare alle guerre asimmetriche dell’Impero, nell’Italietta succube e supina che si prostituisce ossequiente mentre batte il marciapiede lungo il vallo atlantico per un posto al sole.
Riconosciamo che ci vuole un talento raro per scendere così in basso, senza neanche l’attenuante dell’ingenuità su irriducibile idiozia congenita. Ogni tragedia ha i suoi protagonisti e le sue comparse dementi. La loro compattezza condensata e corazzata, ricorda certe espressioni artistiche pressate in tutto il loro potenziale creativo…
Hit Parade del mese:
01. LETTORI FORTI
[11 Gen.] «Non ho questa presunzione come altri, ma qualche libro è bene leggerlo, ogni tanto. Il caso più recente è la guerra di Crimea nel 1861-63 vide impegnato il Regno di Piemonte, con l’Italia ancora non unita, quando Cavour inviò i Bersaglieri a combattere contro la Russia.»
(Maurizio Gasparri, analfabeta funzionale)
02. LEASING
[28 Gen.] «L’utero di una donna non è di sua proprietà.»
(Eugenia Roccella, ministro pari opportunità)
03. ROBA FORTE
[14 Gen.] «So di dire una cosa molto forte, ma penso che il fondatore del pensiero di destra e conservatore in Italia sia Dante Alighieri.»
(Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura)
04. CORTINA CAPUT MUNDI
[12 Gen.] «Quello che si può fare è un eliporto e un aeroporto verticale di sicuro. Sull’aeroporto non desisto, magari non a Cortina ma vicino.»
(Daniela Santanchè, ministro del turismo)
05. CRONACHE DI BANANAS
[12 Gen.] «Io non ho promesso in questa campagna elettorale che avrei tagliato le accise sulla benzina perché banalmente sapevo quale era la situazione di fronte alla quale mi sarei trovata. Sono fortemente speranzosa della possibilità che prima o poi riusciremo a fare un taglio strutturale, non temporaneo, delle accise, ma questo necessità di una situazione diversa, di rimettere in moto la crescita economica di questa nazione»
(Giorgia Meloni, la Capobanda)
06. VOLARE BASSI
[14 Gen.] «Non voglio usare esempi più grandi di me, ma in questi giorni mi viene spesso in mente la frase attribuita a Garibaldi, ‘qui si fa l’Italia o si muore’.»
(Giorgia Meloni, la ducia)
07. PER LA NAZZZIONE!
[10 Gen.] «Io non ho promesso in questa campagna elettorale che avrei tagliato le accise.»
(Giorgia Meloni, donna di parola)
08. DUE EURO AL LITRO
[03 Gen.] «Il prezzo della benzina rimane fisiologicamente qualcosa di sopportabile.»
(Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica)
09. IL LIVELLO DEL GIORNALISMO IN ITALIA
[10 Gen.] «La riapertura delle indagini sul caso Orlandi è un successo di Calenda che su Netflix aveva visto la serie Vatican Girl e aveva scritto dei tweet in cui chiedeva che si tornasse ad indagare. È il primo grande successo internazionale di Calenda.»
(Paolo Mieli, il Pulitzer)
10. ALZIAMO IL LIVELLO
[20 Gen.] «Dobbiamo saper parlare come la gente al bar.»
(Stefano Bonaccini, omo de sostanza)
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(166) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Alessandro Robecchi, Capodanno, Costume, Elly Schlein, Fascisti, Governo Meloni, Italia, Liberthalia, PD, Squallore on 31 dicembre 2022 by SendivogiusClassifica “DICEMBRE 2022”
Anno nuovo e vecchie merde.
Il sentimento prevalente è il ribrezzo, dinanzi alla parata di coproliti fossili restituiti a nuova vita, che sfilano all’ombra dei cippi littori a passo di gambero, tra feticismi necrofili e nostalgie in orbace, nel becerume di contorno che ne rende appieno la miseria intellettuale e la pochezza umana, nel suo ‘sovrano’ squallore.
È l’Italietta reazionaria, restaurata a dimensione premoderna in un paese per vecchi, dietro l’irrilevante espressione geografica, restituita alla sua più compiuta vocazione gregaria e ruffiana, in tutta la grettezza della sua furbesca amoralità e cialtronismo diffuso, a misura del proprio sottosviluppo culturale quale compiaciuta espressione di regressione antropologica.
È la colonia serva di più padroni, che si reinventa “Nazione” per meglio ubbidire, come una vecchia baldracca che si imbelletta di fresco, consunta dai suoi umori più neri.
Non c’è cura né guarigione… Un meteorite, forse.
Previsioni serie per il 2023. “Andrà tutto bene”, come dissero a Pompei
«Finisce il 2022, ed è probabilmente l’unica buona notizia del 2022.
Il 2023 s’avanza a lunghi passi distesi, mancano pochissimi giorni, e quindi è il momento delle previsioni, dei buoni propositi, delle necessarie illusioni e dell’”andrà tutto bene”, come dissero a Pompei guardando il primo filo di fumo del Vesuvio.
Prima regola: davanti a un anno nuovo non bisogna essere prevenuti e avere un atteggiamento negativo, no, bisogna aspettare almeno il 15 gennaio, e poi si può cominciare con il pessimismo. Un solo pensiero deve occupare la mente dell’italiano che guarda davanti a sé: cosa potrebbe andare storto? E dunque stilare un elenco infinito di cose, faccenda che potrebbe occuparlo fino alla fine dell’anno, distraendolo da disastri più o meno annunciati.
Per esempio, il congresso del PD, che segnerà il 2023 come l’anno in cui il Pd scelse un nuovo segretario, che sarebbe il decimo in quindici anni di vita (e non conto i bis e gli interim). Forte di questa incredibile novità – un segretario nuovo di zecca che vanta nel curriculum una vittoria per un pugno di voti contro Lucia Borgonzoni, e ancora ne parla come fosse la battaglia di Okinawa – il Pd potrà affrontare il futuro con piglio deciso e autorevole insieme ai suoi duecentocinque elettori.
Purtroppo, l’asse della politica penderà ancora verso destra: Meloni, cognato, Crosetto e altri bellimbusti, più il duo comico del Terzo Polo, al momento (fine 2022) un po’ seccato perché a Palazzo Chigi non hanno ascoltato i suoi consigli. Ora, per tutto il 2023, tenteranno di compiacere Meloni in tutti i modi, un po’ per candidarsi a stampella del governo, un po’ per farsi notare. Fiume Italiana, Nizza e Savoia, magari la befana fascista o il gli esercizi ginnici il sabato: già pare di vedere Calenda che parla di “tradizioni liberali” come l’oro alla patria o le bonifiche delle paludi.
Proseguirà la riforma della giustizia con decisive novità sulle intercettazioni: saranno tutte autorizzate quelle a carico di giudici e pm, che saranno intercettati regolarmente. E finalmente ecco la separazione delle carriere: la carriera di colletto bianco, dirigente, manager, politico, separata da quella di imputato, definitiva dimostrazione che in Italia il garantismo si applica per reddito.
Continuerà, nel 2023, l’entusiasmante guerra ai poveri che tante soddisfazioni ha dato alla destra, alla sinistra (parlandone da viva), ai grandi giornali, alle televisioni, a Matteo Renzi che teorizza di educare i poveri con la sofferenza, sennò che gusto c’è. Dopo aver tolto il reddito di cittadinanza a migliaia di indigenti ribattezzandoli “occupabili”, si studierà di escludere anche quelli con una gamba sola (“saltellabili”) e a quelli senza fissa dimora (“barbonabili”). Sono allo studio misure restrittive anche per altre categorie di nullatenenti, spiantati, disperati a cui non è giusto garantire sussidi statali, almeno finché hanno ancora degli organi (“asportabili”).
Queste norme permetteranno di risparmiare alcune decine di milioni che potrebbero più proficuamente essere destinate alla ricopertura in broccato e oro delle poltroncine delle tribune vip degli stadi di calcio, un aiuto concreto a presidenti di squadre che attraversano purtroppo una drammatica crisi.
Come si vede, le sfide del 2023 saranno numerose e impegnative, ma ci tempreranno e ci renderanno migliori, più consapevoli e più generosi nei confronti di alcune categorie in sofferenza, come ad esempio i produttori di armi, a cui regaleremo un’ottantina di miliardi in più.
Auguri a tutti.»di Alessandro Robecchi
(28/12/22)