Archive for the Zì Baldone Category

(171) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , on 2 giugno 2023 by Sendivogius

Classifica MAGGIO 2023″

Tra tutte le minacce possibili che si possano implicitamente attribuire al corso meloniano della Destra nostrana, che di ‘nuovo’ non ha assolutamente nulla, se non la nettatura anti-odore dell’antica fossa biologica missina da cui proviene, di sicuro non ci sarà mai l’imposizione di una sua “supremazia culturale”, come invece molti accorati pensatori vorrebbero far credere. Si tratta infatti di una suggestione destinata ad alimentare più le velleità cialtronesche di un gruppo di mitomani, piuttosto che a diventare realtà concreta, nella rimasticatura di concetti ruminati male e digeriti peggio, saccheggiati alla rinfusa da letture strampalate.
L’evidenza dovrebbe togliere ogni dubbio, a meno di non credere sul serio che i rigurgiti del revanchismo reazionario della brodaglia nera possano davvero costituire il modello di riferimento, in grado di imprimere e mutare la “narrazione”, in un paese di analfabeti funzionali dall’ignoranza abissale e la memoria di un pesce rosso. La destra italiota nelle sue diramazioni ‘culturali’ è essenzialmente un’escrescenza premoderna, che non ha mai superato il trauma del 1789 in polemica anti-illuminista. Quando non schiettamente di ispirazione fascista (il massimo che abbia saputo produrre a livello pratico), che nell’immaginario collettivo del destronzo medio diventa folklore nostalgico per nazi-travestiti e collezionisti di cimeli necrofili, il meglio che le riesce di citare è la trimurti dio-patria-famiglia nel suo sanfedismo d’accatto, mentre vagheggia una mitologica età dell’oro, col ritorno ad un supposto ordine naturale gerarchicamente dato, nell’alleanza tra il Trono e l’Altare.
Non avendo una sua vera Cultura propriamente definita, vive di prestiti ed innesti culturali, che riassembla come un mostro di Frankenstein riuscito male. Come un Herbert West qualunque, rianima cadaveri in forma oscena, salvo disinteressarsene per inseguire nuove chimere che possano dimostrare ciò che non è: un credibile mediatore culturale, in grado di imprimere il suo passaggio nella Storia. Non avendo formule efficaci, si affida a pozioni magiche e moti d’imperio.
 Come si conviene in ogni patologico complesso di inferiorità, è ossessionata dalla presunta “egemonia culturale” della Sinistra. Ovviamente non ha mai letto Antonio Gramsci, altrimenti avrebbe pudore e vergogna nel nominarlo invano. E confonde l’idea di “egemonia” con la presunzione di dominio, basato sull’imposizione piuttosto che sul prestigio; diversamente non occuperebbe manu militari ogni spazio comunicativo, pensando che basti quello per stabilire un “primato”, che poi è solo pedagogia autoritaria, di sicuro più congeniale alla psiche del destronzo ed alla sua atavica fame di potere, nella bulimia di comando sotto altre forme. E pensano che ciò sia sufficiente per imporre un cambiamento culturale.
Dell’Egemonia gramsciana, i più ‘colti’ al massimo ne hanno sentito parlare durante la lettura di qualche dispensa in stile Bignami, estrapolata dalle opere di Alain de Benoist e del suo rovesciamento paradigmatico, tramite lo stravolgimento del pensiero originale del povero Gramsci. Con molta più probabilità, i vecchi notabili del MSI (e cognati affratellati sotto il campanile del più bieco familismo amorale) si ispirano direttamente a Pino Rauti ed ai suoi ordinovisti, il cui massimo contributo tangibile furono i bombaroli di Ordine Nero e gli stragisti dei NAR. Da lì una certa devozione sacrale verso i vecchi camerati armati, in un distorto culto eroico dei guerrieri senza sonno della mistica evoliana. Ma loro scomoderanno direttamente Nietzsche, nella rilettura deformante della sorella Lisbeth. Perché (fidatevi!) oltre non vanno. Adesso pare che abbiano scoperto filosofi come Hans Georg Gadamer, arruolato a forza nelle nuove leve del pensiero della Nazione sotto conserva, nello sdoganamento del “Pregiudizio” come strumento di conoscenza ermeneutica pre-data nell’esaltazione entusiastica dello stesso. Peccato solo che Gadamer parli di pre-comprensioni alla base dell’elaborazione analitica dei processi cognitivi, su appartenenza culturale per inferenza simbolica, dal momento che nessun individuo è una tabula rasa isolata dal resto del mondo ed impermeabile al contesto sociale di riferimento. Ovviamente il destronzo come sua abitudine non ha capito nulla. Ai sedicenti “conservatori” infatti serviva qualcosa che giustificasse i propri pregiudizi (e fobie), molto più materiali su grettezza mentale, ed hanno utilizzato Gadamer per coprire l’oscenità delle loro vergogne, onde aggiornare con qualcosa di più presentabile il pantheon dei santini cari a certa “Tradizione”: Julius Evola, Corneliu Zelea Codreanu, Robert Brasillach, Leon Degrelle, Drieu La Rochelle, Adriano Romualdi… e chiunque può farsi un’idea sull’humus di provenienza dei ‘maestri’, leggendone le biografie. Giusto a proposito di condivisione della memoria! E questi sarebbero gli autori ai quali fanno riferimento quelli acculturati.
Poi nei risvolti pratici, la “cultura” di questi figuri si riduce più che altro ad espressione culinaria, in bilico tra le parodie da caserma di MasterChef e la “Prova del cuoco”; il loro modello di riferimento è la sagra strapaesana da provincia profonda, con tutti gli annessi e connessi. Perché oltre proprio non vanno. Quando ci provano, è persino peggio nell’ineffabile esito comico (o tragico?).
Per avere visione completa del livello culturale della destra di greppia e di affari, basta leggerne i pensierini imbarazzanti per rimuovere ogni dubbio e comprendere la profondità del pozzo nero…

Hit Parade del mese:

01. NON SAPERE UN CAZZO E STRAPARLARE

[19 Mag.] «Nel 1960 o poco prima ci fu l’alluvione del Vajont, poco lontano dall’Emilia-Romagna , morirono quasi 1000 persone e non c’era l’allarme climatico. Quando la natura decide di fare quelle cose lì, non è questione di allarme climatico, è questione che accade, è sempre accaduto, e purtroppo accadrà sempre indipendentemente dall’allarme climatico.»
(Alessandro Sallusti, Mitomane)

02. IL CICCHETTO

[22 Mag.] «I have a drink!»
(Totò Cuffaro, l’Ubriaco)

03. IL GIORNO DELLO SCIACALLO

[12 Mag.] «Due poveri carabinieri in galera per una spinta a Stefano Cucchi. Sua sorella ne sfrutta la morte.»
(Carlo Giovanardi, si può dire “uomo di merda”?!)

04. LA MERDA CHE AVANZA

[11 Mag.] «Il problema del caro affitti è grave ma tocca le città governate dal centrosinistra.»
(Giuseppe Valditara, Ministro alla Mistificazione)

05. LA MODESTIA AL POTERE

[15 Mag.] «Vi prometto che quando avremo finito il nostro lavoro, voi sarete di nuovo fieri di essere italiani.»
(Giorgia Meloni, The Reaper)

06. LO ZERBINO DI CASA

[04 Mag.] «Ma Giorgia Meloni doveva farsi riprendere dentro a una salumeria? In mezzo ai prosciutti? È il presidente del Consiglio, basta con questo pauperismo. Giorgia ha una comunicazione che funziona molto bene: questa trovata ha spaccato.»
(Andrea Giambruno, il First Lady)

07. LA MAFIA DEI BOTTEGARI

[30 Mag.] «Far pagare le tasse ai commercianti è un pizzo di Stato»
(Giorgia Meloni, la Capobastone)

08.RAZZE, ETNIE, CEPPI… E CIPPE! (I)

[15 Mag.] «L’Italia ha la consapevolezza di appartenere a un ceppo.»
(Francesco Lollobrigida, Cognato d’Italia)

09. RAZZE, ETNIE, CEPPI… E CIPPE! (II)

[21 Mag.] «Dobbiamo investire su quella cultura, su quella tradizione, su quel “ceppo” al quale apparteniamo come italiani.»
(Francesco Lollobrigida, Er Cippa)

10. NELL’INFIMO

[21 Mag.] «Nel mio piccolo mi sono autoimposto di leggere un libro al mese. È un fatto di disciplina.»
(Gennaro Sangiuliano, il Disciplinato)

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(169) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , on 1 aprile 2023 by Sendivogius

Classifica MARZO 2023″

Ogni tanto qualche azzimato pollo da batteria, autopromosso a maître à penser “liberale” in uno di quei salottini televisivi dove viene pagato a gettone presenza, con aria di sufficienza, ci viene a spiegare tutto impettito come l’antifascismo sia qualcosa di assolutamente superato ed anacronistico. Che non esistendo più il fascismo, non se ne vede proprio la ragione né il senso di professarsi contrari a qualcosa che non c’è; almeno finché qualche esimio esponente di governo, nella nutrita pletora di nostalgici assurti alle massime cariche della Repubblica, non viene a ricordarci come il fascismo medesimo sia vivo e vegeto, godendo di ottima salute, confermando come sia ormai diventato prassi ordinaria di governo. La tattica funziona così: ogni giorno qualcuno di questi ‘fantasmi’, frattanto diventato ministro o sottosegretario, rilascia il suo fumante merdone quotidiano, tanto per vedere l’effetto che fa, alzando l’asticella dello sdoganamento su provocazione ordinaria. E intanto legittima l’indicibile per effetto di saturazione, ostentando la propria stupita perplessità se poi qualcuno ancora si indigna, mentre i loro gazzettieri prezzolati da riporto vanno spiegando in giro come siano intolleranti gli antifascisti, contro il fascismo che non c’è, e come al massimo si tratti di “goliardate”, scherzi, boutade. E infatti non abbiamo mica un governo, ma una compagnia comica di pagliacci nazi-travestiti, che fa burlesque in camicia nera e saluta col braccino teso, salvo offendersi se qualcuno li apostrofa per come meritano, e con sacrosanto motivo li prende per il culo in questa parodia grottesca di regime. Il bello è che fanno tutto da soli, tanto viene loro naturale. E questa è solo l’ouverture
Il fatto è che si avvicina la Festa di Liberazione e come sempre è l’ineffabile Benito La Russa ad aprire le danze, là dalle parti della fossa nera. Come poi un fascista verace di simpatie monarchiche, che colleziona statuine ducesche sia potuto diventare Presidente del Senato (e all’occorenza vice-presidente della Repubblica) la dice lunga sullo stato di salute delle cosiddette “istituzioni”.

Hit Parade del mese:

01. I MUSICANTI DI HITLER

[31 Marzo] «Quelli che i partigiani hanno ucciso a Via Rasella non erano biechi nazisti delle SS, ma una banda musicale di semi-pensionati»
 (Ignazio Benito La Russa, presidente del Senato)

01.bis  A-N-T-I-F-A-S-C-I-S-T-I

[24 Marzo] «Alle Fosse Ardeatine 335 innocenti furono massacrati solo perché italiani.»
 (Giorgia Meloni, presidente del consiglio)

02. LA COSTITUZIONE REPUBBLICHINA

[04 Marzo] «Voi sapete benissimo che la Costituzione l’hanno scritta anche i fascisti, lo sapete benissimo che è stata scritta anche dai fascisti!»
 (Pietro Senaldi, gazzettiere di regime)

03. SOLO UN POCHINO

[07 Marzo] «Mi sento un pochino fascista, non è reato.»
 (Flavio Tosi, il Camerata)

04. LOL!!

[14 Marzo.] «Se ci sono personaggi nell’area della destra italiana che hanno delle nostalgie del Ventennio sono sempre stati messi fuori da Fratelli d’Italia, anche prima che esistesse FdI.»
 (Fabio Rampelli, diversamente fascista)

05. MA COME CAZZO PARLI?!?

[25 Marzo] «Noi non arretreremo rispetto a un auspicio di mettere sotto controllo il fenomeno migratorio. Si rischia un incremento della criminalità non tanto per l’arrivo degli stranieri, ma per gli arrivi incontrollati, che sono il brodo di coltura in cui attecchiscono organizzazioni criminali.
Sicuramente esiste una traiettoria che va tenuta sotto attenzione in questi giorni di grande crisi del controllo dei confini.
Poi c’è anche l’elemento che si percepisce il fattore attrattivo di una opinione pubblica che annovera l’accettazione di questo fenomeno, un’ampia fetta di persone che mostra apertura verso l’accoglienza.»
 (Matteo Piantedosi, Ministro di Polizia)

06. GUERRE IBRIDE E COGLIONI PURI

[14 Marzo] «L’aumento esponenziale è in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, sta attuando, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni paesi Africani. Il problema è stato evidenziato dagli addetti ai lavori e un’allerta in questo senso era già giunta dai servizi come dal Copasir.»
 (Guido Crosetto, Ministro della Guerra)

07. BOMBE UMANE (I)

[14 Marzo] «La Russia sta creando una bomba migratoria.»
 (Massimiliano Romeo, aruspice leghista)

08. BOMBE UMANE (II)

[14 Marzo.] «Molti migranti arrivano da aree controllate dalla Wagner e non vorrei ci fosse un tentativo di spingere migranti verso l’Italia.»
 (Antonio Tajani, Spalla comica)

09. LIBIA EXPRESS

[10 Marzo] «Noi siamo abituati a un’Italia che si occupa soprattutto di andare a cercare i migranti attraverso tutto il Mediterraneo. Quello che vuole fare questo governo è andare a cercare gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo.»
 (Giorgia Meloni, globetrotter)

10. E SE MIO NONNO AVEVA LE RUOTE ERA UNA FERRARI

[10 Marzo] «La cultura? Respirata in famiglia: mia nonna era la sorella di Fausto Papetti.»
 (Francesca Caruso, assessore alla cultura della Lombardia)

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(168) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , , on 25 febbraio 2023 by Sendivogius

Classifica FEBBRAIO 2023″

Adesso che l’onda è completamente tracimata fuori dagli argini, nerissima e putrida, per farsi “Nazione” (con sei zeta), presente ogni tre per due nei discorsi della nana ossigenata da giardino, le animelle belle impiccate fino a ieri alla fantomatica Agenda Draghi scoprono che questo paesucolo da operetta coloniale qualche problemino col fascismo in piena versione UR ce l’ha eccome.
Invero, ce l’aveva anche prima… e bello grosso pure! Non era necessario aspettare questa variante romanesca in versione mignon di Marine Le Pen all’amatriciana per sollevare la questione, col suo truce cabaret di nazi-travestiti e pistoleri della domenica, con annesso mercatino nostalgico di feticci littori, che fanno tanto folklore goliardico, attingendo a piene mani alla paccottaglia reazionaria del dio-patria-famiglia.
Spicca più che altro la dimensione pre-moderna di un potere inteso come totalizzante più ancora che totalitario. Non s’erano ancora visti ministri che immaginano se stessi come proconsoli, mentre ammoniscono, minacciano e insolentiscono chiunque non si allinei deferente al nuovo corso, nella pretesa di incarnare lo spirito della nazione ritrovata, in pieno delirio onnipotente da ancien régime, spacciato per “rivoluzione culturale”: una bella insufflata di merda frollata in orbace, nella neo-lingua orwelliana che rende la miseria, anche semantica, di questa lunga discesa nella fogna di provenienza per condivisione generale. Tutto il resto è conseguenza…

Hit Parade del mese:

01. E FARLE LE VALIGIE?!?

[01 Feb.] «Il plurale di ‘valigia’ è ‘valige’ e non ‘valigie’. Ma non ce n’è uno di voi che non sia stato bocciato alle elementari?»
 (Roberto BurioniIncontinente)

02. E ALLORA LE FOIBE?!?

[22 Feb.] «Surreali le circolari dei presidi dei licei fiorentini che fanno politica paventando il ritorno del fascismo dopo quanto accaduto al Liceo Michelangiolo. Domani ci aspettiamo una circolare sul pericolo del comunismo dopo il corteo dei collettivi in cui si è inneggiato alle foibe»
 (Francesco GiubileiInfoibato)

03. SI SALVI CHI PUÒ

[15 Feb.] «La fuga di cervelli dall’Italia non va drenata ma implementata.»
 (Annamaria Bernini, ministro dell’Università)

04. IL GRANDE VECCHIO

[18 Feb.] «Dietro la candidatura di Elly Schlein, c’è il finanziere ungherese Soros che attraverso di lei tenta una opa ostile al Pd per imporre in Italia un modello politico alternativo a quello del premier, su immigrazione, globalizzazione, diritti civili ad esempio.»
 (Federico Mollicone, fascista d’Italia)

05. FANTAHORROR

[02 Feb.] «Il Festival della canzone rischia di diventare l’ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida, temi sensibilissimi e che da sempre Fratelli d’Italia contrasta. È inaccettabile che tutto questo possa avvenire non soltanto sulla tv di Stato, che troppo spesso dimentica il suo ruolo di pubblico servizio, non soltanto con i soldi dei contribuenti, ma soprattutto di fronte ai tantissimi bambini che guarderanno la tv per una serata in famiglia. Nelle ultime edizioni il festival si è trasformato in una vera e propria propaganda a senso unico, un vero condensato della peggiore ideologia che mina e vuole minare l’identità dell’uomo e della donna.»
 (Maddalena Morgante, Fratella d’Italia)

06 SENZA VERGOGNA

[15 Feb.] «Finalmente con questi 12.000 euro arrivo a fine mese.»
(Gianfranco Miccicchè, Spudorato)

07. NANI E CRETINI

[19 Feb.] «Mario Giordano gigante nel giornalismo e nella vita.»
 (Matteo SalviniTalent-scout)

08. LETTA BOYS

[13 Feb.] «Stracciare la foto di un viceministro [il nazi-travestito Bignami, ndr] è stata una stupidaggine enorme. Un attacco alla politica che non c’entra niente con il Festival di Sanremo, e lo dico io che non sono di quella parte politica.»
 (Carlo CottarelliSinistro)

09. SODDISFAZIONI GRANDI

[13 Feb.] «Il PD rimane saldamente seconda forza politica e primo partito dell’opposizione.»
 (Enrico Lettala Catastrofe)

10. CE L’HO GROSSO

[13 Feb.] «Dopo 10 anni gli italiani hanno deciso di tornare ad affidarsi alla Politica con la P maiuscola.»
 (Maurizio Lupi, l’uomo che non c’era)

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(167) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , on 28 gennaio 2023 by Sendivogius

Classifica GENNAIO 2023″

Se la situazione non fosse tragica, ci sarebbe da ridere.
Raramente si è visto un simile concentrato di cialtroneria e arroganza, revanchismo neo-fascista e fondamentalismo reazionario, analfabetismo di ritorno innestato su un’ignoranza belluina, nell’incompetenza abissale di imbarazzanti figuri che sembrano usciti da una parodia demenziale degli Anni ’20 del XX secolo, e magari discettano pure di “Competenza” e “Cultura”, mentre ruttano qualcosa a proposito di “nazione”, nella grottesca esibizione della loro irriducibile minchioneria nostalgica da raduno a Predappio, per un tripudio di trafficanti d’armi in mimetica e sciovinisti da operetta con la sciaboletta di latta, felici di essere arruolati d’ufficio, come ascari coloniali da immolare alle guerre asimmetriche dell’Impero, nell’Italietta succube e supina che si prostituisce ossequiente mentre batte il marciapiede lungo il vallo atlantico per un posto al sole.
Riconosciamo che ci vuole un talento raro per scendere così in basso, senza neanche l’attenuante dell’ingenuità su irriducibile idiozia congenita. Ogni tragedia ha i suoi protagonisti e le sue comparse dementi. La loro compattezza condensata e corazzata, ricorda certe espressioni artistiche pressate in tutto il loro potenziale creativo…

Hit Parade del mese:

01. LETTORI FORTI

[11 Gen.] «Non ho questa presunzione come altri, ma qualche libro è bene leggerlo, ogni tanto. Il caso più recente è la guerra di Crimea nel 1861-63 vide impegnato il Regno di Piemonte, con l’Italia ancora non unita, quando Cavour inviò i Bersaglieri a combattere contro la Russia.»
 (Maurizio Gasparri, analfabeta funzionale)

02. LEASING

[28 Gen.] «L’utero di una donna non è di sua proprietà.»
 (Eugenia Roccella, ministro pari opportunità)

03. ROBA FORTE

[14 Gen.] «So di dire una cosa molto forte, ma penso che il fondatore del pensiero di destra e conservatore in Italia sia Dante Alighieri.»
 (Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura)

04. CORTINA CAPUT MUNDI

[12 Gen.] «Quello che si può fare è un eliporto e un aeroporto verticale di sicuro. Sull’aeroporto non desisto, magari non a Cortina ma vicino.»
 (Daniela Santanchè, ministro del turismo)

05. CRONACHE DI BANANAS

[12 Gen.] «Io non ho promesso in questa campagna elettorale che avrei tagliato le accise sulla benzina perché banalmente sapevo quale era la situazione di fronte alla quale mi sarei trovata. Sono fortemente speranzosa della possibilità che prima o poi riusciremo a fare un taglio strutturale, non temporaneo, delle accise, ma questo necessità di una situazione diversa, di rimettere in moto la crescita economica di questa nazione»
 (Giorgia Meloni, la Capobanda)

06. VOLARE BASSI

[14 Gen.] «Non voglio usare esempi più grandi di me, ma in questi giorni mi viene spesso in mente la frase attribuita a Garibaldi, ‘qui si fa l’Italia o si muore’.»
 (Giorgia Meloni, la ducia)

07. PER LA NAZZZIONE!

[10 Gen.] «Io non ho promesso in questa campagna elettorale che avrei tagliato le accise.»
 (Giorgia Meloni, donna di parola)

08. DUE EURO AL LITRO

[03 Gen.] «Il prezzo della benzina rimane fisiologicamente qualcosa di sopportabile.»
 (Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica)

09. IL LIVELLO DEL GIORNALISMO IN ITALIA

[10 Gen.] «La riapertura delle indagini sul caso Orlandi è un successo di Calenda che su Netflix aveva visto la serie Vatican Girl e aveva scritto dei tweet in cui chiedeva che si tornasse ad indagare. È il primo grande successo internazionale di Calenda.»
 (Paolo Mieli, il Pulitzer)

10. ALZIAMO IL LIVELLO

[20 Gen.] «Dobbiamo saper parlare come la gente al bar.»
 (Stefano Bonaccini, omo de sostanza)

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(166) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , , on 31 dicembre 2022 by Sendivogius

Classifica “DICEMBRE 2022” 

Anno nuovo e vecchie merde.
Il sentimento prevalente è il ribrezzo, dinanzi alla parata di coproliti fossili restituiti a nuova vita, che sfilano all’ombra dei cippi littori a passo di gambero, tra feticismi necrofili e nostalgie in orbace, nel becerume di contorno che ne rende appieno la miseria intellettuale e la pochezza umana, nel suo ‘sovrano’ squallore.

È l’Italietta reazionaria, restaurata a dimensione premoderna in un paese per vecchi, dietro l’irrilevante espressione geografica, restituita alla sua più compiuta vocazione gregaria e ruffiana, in tutta la grettezza della sua furbesca amoralità e cialtronismo diffuso, a misura del proprio sottosviluppo culturale quale compiaciuta espressione di regressione antropologica. 
È la colonia serva di più padroni, che si reinventa “Nazione” per meglio ubbidire, come una vecchia baldracca che si imbelletta di fresco, consunta dai suoi umori più neri.
Non c’è cura né guarigione… Un meteorite, forse.

Previsioni serie per il 2023. “Andrà tutto bene”, come dissero a Pompei

«Finisce il 2022, ed è probabilmente l’unica buona notizia del 2022. 
Il 2023 s’avanza a lunghi passi distesi, mancano pochissimi giorni, e quindi è il momento delle previsioni, dei buoni propositi, delle necessarie illusioni e dell’”andrà tutto bene”, come dissero a Pompei guardando il primo filo di fumo del Vesuvio. 
Prima regola: davanti a un anno nuovo non bisogna essere prevenuti e avere un atteggiamento negativo, no, bisogna aspettare almeno il 15 gennaio, e poi si può cominciare con il pessimismo. Un solo pensiero deve occupare la mente dell’italiano che guarda davanti a sé: cosa potrebbe andare storto? E dunque stilare un elenco infinito di cose, faccenda che potrebbe occuparlo fino alla fine dell’anno, distraendolo da disastri più o meno annunciati. 
Per esempio, il congresso del PD, che segnerà il 2023 come l’anno in cui il Pd scelse un nuovo segretario, che sarebbe il decimo in quindici anni di vita (e non conto i bis e gli interim). Forte di questa incredibile novità – un segretario nuovo di zecca che vanta nel curriculum una vittoria per un pugno di voti contro Lucia Borgonzoni, e ancora ne parla come fosse la battaglia di Okinawa – il Pd potrà affrontare il futuro con piglio deciso e autorevole insieme ai suoi duecentocinque elettori. 
Purtroppo, l’asse della politica penderà ancora verso destra: Meloni, cognato, Crosetto e altri bellimbusti, più il duo comico del Terzo Polo, al momento (fine 2022) un po’ seccato perché a Palazzo Chigi non hanno ascoltato i suoi consigli. Ora, per tutto il 2023, tenteranno di compiacere Meloni in tutti i modi, un po’ per candidarsi a stampella del governo, un po’ per farsi notare. Fiume Italiana, Nizza e Savoia, magari la befana fascista o il gli esercizi ginnici il sabato: già pare di vedere Calenda che parla di “tradizioni liberali” come l’oro alla patria o le bonifiche delle paludi. 
Proseguirà la riforma della giustizia con decisive novità sulle intercettazioni: saranno tutte autorizzate quelle a carico di giudici e pm, che saranno intercettati regolarmente. E finalmente ecco la separazione delle carriere: la carriera di colletto bianco, dirigente, manager, politico, separata da quella di imputato, definitiva dimostrazione che in Italia il garantismo si applica per reddito. 
Continuerà, nel 2023, l’entusiasmante guerra ai poveri che tante soddisfazioni ha dato alla destra, alla sinistra (parlandone da viva), ai grandi giornali, alle televisioni, a Matteo Renzi che teorizza di educare i poveri con la sofferenza, sennò che gusto c’è. Dopo aver tolto il reddito di cittadinanza a migliaia di indigenti ribattezzandoli “occupabili”, si studierà di escludere anche quelli con una gamba sola (“saltellabili”) e a quelli senza fissa dimora (“barbonabili”). Sono allo studio misure restrittive anche per altre categorie di nullatenenti, spiantati, disperati a cui non è giusto garantire sussidi statali, almeno finché hanno ancora degli organi (“asportabili”). 
Queste norme permetteranno di risparmiare alcune decine di milioni che potrebbero più proficuamente essere destinate alla ricopertura in broccato e oro delle poltroncine delle tribune vip degli stadi di calcio, un aiuto concreto a presidenti di squadre che attraversano purtroppo una drammatica crisi. 
Come si vede, le sfide del 2023 saranno numerose e impegnative, ma ci tempreranno e ci renderanno migliori, più consapevoli e più generosi nei confronti di alcune categorie in sofferenza, come ad esempio i produttori di armi, a cui regaleremo un’ottantina di miliardi in più. 
Auguri a tutti.» 

  di Alessandro Robecchi
  (28/12/22)

Hit parade del mese

01. LA SUPERCAZZOLA

[12 Dic.] «Più è basso il tetto al contante, più si rischia l’evasione. Perché siccome io i contanti posso averli per mille ragioni, magari tenevo dei contanti in casa, magari un amico mi ha restituito un prestito che gli avevo fatto. 
Se non li posso spendere, tenderò a farlo in nero. Per cui più fai salire il tetto al contante, meno favorisci l’evasione.»
(Giorgia Melonila Ragioniera

02. UNTERMENSCHEN

[16 Dic.] «Le spiagge libere sono posti non degni di noi umani»
(Daniela Santanchèla Cosa da un altro mondo

03. MENO MALE CHE SI DIVERTONO…

[01 Dic.] «Il nuovo nome del partito potrebbe essere PaDeL.»
(Matteo Lepore, occasionalmente sindaco PD di Bologna

04. IL MAGICO MONDO DI ELLY (I)

[21 Dic.] «Salveremo il mondo con un pollo di gomma con carrucola.»
(Elly Schleinpaperella da bagno

05. IL MAGICO MONDO DI ELLY (II)

[11 Dic.] «Bisogna ridare voce alla base, perché senza le basi scordiamoci le altezze.»
(Elly Schleinla Svolta

06. IL MAGICO MONDO DI ELLY (III)

[13 Dic.] «Abbiamo una visione intersezionale che combatte qualsiasi forma di discriminazione.»
(Elly Schlein, ….) 

07. MOMENTI COMICI

[27 Dic.] «Come Schlein ne arriva uno ogni dieci anni.»
(Dario Franceschinilo Sponsor

08. UKRONAZI MON AMOUR

[21 Dic.] «L’Ucraina è l’unico posto dove ha senso stare in queste feste. Con il corpo e con il cuore.»
(Daria Bignardi, operatrice turistica

09. È MOLTO PEGGIO

[17 Dic.] «L’Europa non è quella roba lì (Panzeri & Co).»
(Enrico LettaEctoplasma

10. ALTRI ORRORI

[29 Dic.] «Aridatece Mario (Draghi)»
(Carlo CalendaEr Secco

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(165) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , on 27 novembre 2022 by Sendivogius

Classifica “NOVEMBRE 2022”

Lo straordinario contributo di cui dobbiamo dare atto al Governo Meloni è quello di averci ricordato la differenza sostanziale, che intercorre tra le dicotomie destra/sinistra delle quali si era smarrito il senso. Soprattutto, dobbiamo rendergli merito per averci  rammentato cosa sia la Destra italiota, al netto delle solite ossessioni securitarie e del suo inestirpabile mussolinismo d’accatto per nostalgici necrofili, che ne costituisce da sempre il concime ideale con cui coltivare il fascismo eterno degli italiani, su inconfondibile marchio di fabbrica.
In aggiunta, conformemente allo spirito dei tempi, abbiamo un concentrato di cialtronismo sovranista, con annessa retorica sciovinista da primo ‘900, innestato su un clericalismo reazionario dalle suggestioni pre-moderne ed italico familismo amorale su base tribale, secondo l’irrinunciabile triade dio-patria-famiglia. Per non farsi mancare propio nulla, la nouvelle droite meloniana può vantare al proprio attivo un dirigismo autoritario affidato ad un grumo di tronfie macchiette in orbace, che agiscono sotto la dettatura padronale di un turbocapitalismo psicopatico, lasciato libero di sfruttare e saccheggiare il territorio. Ma il suo pezzo pregiato è costituito da un classismo da ancien regime, che tracima in un malcelato disprezzo per gli ultimi (e per i penultimi) in pieno darwinismo sociale su intimidazione poliziesca, ripassato a bagnomaria da una pletora di parassiti politici che blaterano di “meritocrazia”, riempendosene le avide fauci; il tutto appena mitigato da spruzzate di stucchevole paternalismo, che raggiunge il suo apice nell’immancabile serie di condoni, sanatorie fiscali, e deregolamentazione diffusa, a viatico delle bande protette di ladroni matricolati che ne costituiscono l’ossatura elettorale. Nella pratica, si tratta di una gigantesca opera di redistribuzione di risorse pubbliche, per dare ai ricchi (ed ai ladri) ciò che viene strappato ai poveri, come da rigorosa “tradizione” destronza: smantellamento progressivo dello stato sociale, per stornare i fondi pubblici verso il Privato, a fronte dei salari più miserabili d’Europa, nella consueta socializzazione delle perdite e privatizzazione degli utili; introduzione della “tassazione piatta” (il fatto che sia in contrasto col dettato costituzionale, costituisce solo un inutile dettaglio formale), per i redditi fino ad 85.000 euro (estensibili a 100.000 secondo le intenzioni dei promotori). In pratica, per la destra nostrana, 85.000 euro all’anno costituiscono la cifra imprescindibile con la quale certificare il “disagio sociale” di un reddito svantaggiato, degno di essere tutelato con una tassazione agevolata del 15%, ma solo per i liberi professionisti a partita IVA, mentre un operaio che guadagna meno di 20.000 euro all’anno pagherà il 25% di imposte sulla quota eccedente i 15.000 euro (tassati al 23%); o in alternativa pagare il 43% nel caso di quel lavoratore dipendente che dovesse superare i 50.000 euro lordi di reddito annuo.
È la famosa equità della destra classista (e fascista) de Il Presidente Giorgia, nell’indeclinabilità di genere. Lo scempio che ancora mancava, per l’ennesimo schiaffo agli onesti. Manca giusto l’olio di ricino, con cui condire il brodo nero degli italioti in lobotomia.

Hit parade del mese:

01. WELCOME ELON (MUSK)

[19 Nov.] «Italian leaders used to meet with Soros.
Salvini meeting with you could mean an end of era.
You are more than welcome..»
(Claudio Borghi, The Patriot)

02. RITORNO AL MEDIOEVO

[22 Nov.] «No a nozze gay. Già la Bibbia diceva che l’omosessualità è un abominio!»
(Lucio Malan, l’Abominevole)

Salvini e Gattini03. DOVERI ISTITUZIONALI

[01 Nov.] «Io oggi pomeriggio potevo essere altrove, ma ero al ministero, è mio dovere! Potrei guardarmi un po’ di Champions alla televisione e invece faccio la diretta TikTok con voi.»
(Matteo Salvini, Bimbominkia?)

04. NEL NOME DI RUFUS

[05 Nov.] «Riuscirò a riformare il codice penale firmato da Mussolini in senso liberale con la pena proporzionata al crimine secondo la Costituzione: lo giuro sulla testa dei miei gatti Rufus e Romeo.»
(Carlo Nordio, il Riformatore)

05. DISASTRO CAPITALE

[02 Nov.] «Abbiamo rimesso la città sui binari giusti.»
(Roberto Gualtieri, Dissociato mentale)

06. LUNGA E TORTUOSA È LA STRADA CHE CONDUCE DAL PARADISO ALL’INFERNO

[08 Nov.] «La crisi globale dei combustibili fossili deve essere un punto di svolta: non prendiamo l’autostrada per l’inferno ma guadagniamo il biglietto pulito per il paradiso.»
(Ursula von der Leyen, la Baronessa)

07. SERVE ALTRO?

[10 Nov.] «Ci sarà una triplice epidemia, un ‘trio infernale’: influenza, covid e virus respiratorio sinciziale.»
(Matteo Bassetti, Immunologo)

08. CHIAMATE L’ESORCISTA!

[07 Nov.] «Sono stato indicato dal mio partito come rappresentante nel Copasir. Non esiste posto più adatto per chi come me fa politica con l’unico scopo di difendere il proprio Paese. Ci dedicherò il consueto impegno, non comprabile e senza nessun timore reverenziale per nessuno.»
(Claudio Borghi, l’Invasato)

09. IL GOVERNO DELLE COMPETENZE

[14 Nov.] «Per larga parte della pandemia l’Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità, quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti. Senza vaccini sarebbe andata peggio? Non abbiamo l’onere della prova inversa. Ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini.»
(Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute)

10. COME IMPARAI AD AMARE LA BOMBA…

[15 Nov.] «Attacco contro Paese Nato Polonia con vittime conferma che deriva terrorista russa non ha guida ma segue hubrys Putin fino a rischiare la guerra mondiale. Pensare di fermare il dittatore con la resa lo scatena. Serve batterlo e isolare la sua Quinta Colonna in Italia e UE»
(Gianni Riotta, l’Amerikano)

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(164) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , on 30 ottobre 2022 by Sendivogius

“Classifica OTTOBRE 2022″

 Con raro gusto del ridicolo, qualcuno ha definito l’esecutivo della sòra Giorgia, come un “governo di talenti”… Ovvero un concentrato di imbarazzanti mezze seghe e vecchi arnesi nostalgici, massimamente riciclati dai precedenti Governi Berlusconi ed in patente conflitto di interessi, che discettano di “merito” e di “libertà” (di sfruttamento, nella pretesa di fare quel cazzo che pare loro). Nella pratica, un concentrato reazionario di misticismo clericale e nostalgie mussoliniane, che guarda allo smantellamento dei diritti sociali e negazione di quelli civili come il più alto punto di sviluppo “nazionale” su incistazione classista.
Divertenti gli interventi del Senatore di Riad che già scalpita per essere imbarcato a bordo della nave nera, offrendo il suo sostegno condizionato. Per non sorvolare sull’ormai mitologico Silvione, che pretende la nomina a ministro delle sue badanti personali e scarabocchia insulti contro la neo-premier su pizzini a promemoria, contro le amnesie geriatriche.
Poi ci sarebbero anche i moderati, post/ex/neo-fascisti di sempre, la premiata coppia La Russa e Gasparri che tanto per distinguersi giocano a chi la spara più grossa: dall’istituzione della “Festa del Regno d’Italia” alla “Giornata della vita nascente”… Né manca il grande ritorno del Ponte sullo Stretto, le Centrali Nucleari (e pazienza per le scorie, quando non si sa come smaltire nemmeno la monnezza semplice), insieme a grandi must intramontabili, come l’ennesimo condono fiscale ed il ritorno a 10.000 euro di contante per la gioia di bottegai ed evasori fiscali assortiti al seguito elettorale… E boia chi molla! Che a ‘sto punto era meglio, che continuavano a celebrare la marcia su Roma!
Ciò che invece colpisce e stupisce è la velocità fulminante con la quale le armate padronali di Confindustria, assieme alle salivanti colonne di pennivendoli al seguito, si sono sbrigate a cambiare repentinamente bandiera e fedeltà, scaricando SuperMario al suo destino: l’uomo che sembrava insostituibile, abbandonato come un gatto sulla tangenziale dell’eterno oblio e subito dimenticato. In compenso il nuovo esecutivo si terrà Attila Cingolani, che offrirà la sua preziosa consulenza a costo zero, per continuare la pervicace opera di distruzione con la quale ha condotto il paese al collasso energetico, per via delle sue straordinarie competenze. Potere del Merito!

Hit Parade del mese:

01. PORTATEVOLO VIA

[02 Ott.] «Lo escludo categoricamente, ma se Giorgia Meloni dovesse evocare qualcosa che assomigli alla strage di Stazzema, gli intellettuali di sinistra andrebbero esuli a Parigi, mentre io andrei sui monti a combattere Giorgia Meloni.»
(Alessandro Sallusti, il Partigiano)

02. ONORE AL MERITO

[05 Ott.] «Salvini ministro dell’Interno? Se alle giovani generazioni vogliamo far passare il messaggio che la meritocrazia deve avere un valore e che finalmente diamo merito al merito, allora dobbiamo confermare Salvini al Viminale.»
(Angelo Ciocca, Valorizzatore di talenti)

03. C’ERAVAMO TANTO AMATI

[07 Ott.] «Se il Pd si ricostruisce io ci sono. Con Di Maio una avventura elettorale finita.»
(Bruno Tabacci, L’EX)

04. W IL RE!

[13 Ott.] «Cercherò di essere il presidente di tutti. Anche la nascita del Regno d’Italia sia festa nazionale.»
(Ignazio La Russa, il presidente monarchico)

05. LA GENTILE CONCESSIONE

[30 Ott.] «La mia scelta per la libertà e la democrazia è sempre stata totale. Certo non sfilerò nei cortei per come si svolgono oggi. Perché lì non si celebra una festa della libertà e della democrazia ma qualcosa di completamente diverso, appannaggio di una certa sinistra. Non ho avuto difficoltà come ministro della difesa a portare una corona di fiori al monumento dei partigiani al cimitero maggiore di milano. E non era un atto dovuto.»
(Ignazio Benito La Russa, il presidente fascista)

06. IL 2 GIUGNO, CAZZO!

[26 Ott.] «Vede signora presidente: la guerra civile terminò il 25 aprile del 1945, con la nascita della Repubblica. Non faccia confusione con le date. Noi saremo qui tutti i giorni a ricordarglielo.»
(Arturo Scotto, lo Smemorato)

07. IL VALORE DELLA MEMORIA

[09 Ott.] «Non dimentichiamo le vittime e la catastrofe di 59 anni fa con il crollo della diga del Vajont, una tragedia in cui persero la vita oltre 2000 persone. Una ferita per il Friuli Venezia Giulia e per l’Italia intera.»
(Debora Serracchiani, Smemorina)

08. SALVEZZE PUBBLICHE

[06 Ott.] «Quando il prossimo governo cadrà, chiederemo le elezioni anticipate. Basta esecutivi di salvezza pubblica.»
(Enrico Letta, il Nipote di Gianni)

09. INDIRIZZO SBAGLIATO

[23 Ott.] «L’energia oggi è la priorità numero uno, ce la metterò tutta.»
(Paolo Zangrillo, ministro della Funzione Pubblica)

10. CHI HA POTUTO MAI?

[13 Ott.] «Ma chi l’ha mai avuta l’idea di fare il ministro?!»
(Licia Ronzulli, Trombata)

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