Archivio per Giorgia Meloni
(154) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Costume, Degrado, Fascisti, Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, Governo Draghi, Italia, Liberthalia, Mario Draghi, Politica on 8 gennaio 2022 by SendivogiusAnno 2022. Dunque, vediamo… Una maggioranza di governo rissosa e divisa, che ormai non esiste più. Un esecutivo impantanato che si esprime unicamente attraverso il ricorso abnorme e spropositato ai decreti legge ed ai voti di fiducia, in perenne stato di emergenza con proroga su deroga. Una campagna di vaccinazione in scandaloso ritardo sui tempi previsti e forniture vaccinali che non arrivano. Una gestione pessima della pandemia, per la prima volta davvero fuori controllo: mai si era arrivati a parlare apertamente dell’applicazione del “codice nero“, come se fosse la cosa più normale del mondo e senza che stuoli di commentatori a contratto se ne adontino. Una manovra finanziaria fondata sul debito, sull’onda lunga di una “Bonus Economy” interamente impostata sulle elargizioni di massa, priva di una reale visione economica e strategica di lungo periodo. Una compagine ministeriale di rara mediocrità (il “Governo dei migliori” sic!) ed un’opposizione impresentabile di nostalgici neofascisti con le turgide braccine perennemente tese, a sancire l’assenza di alternative.
[16 Dic.] «Al cospetto di chi intende decostruire ogni cosa, non resta che conservare. Perciò serve un patriota al Quirinale, perciò servono patrioti ovunque. L’alternativa è l’avanzata del nulla, la vittoria di chi fa il deserto e lo chiama progresso!»
[16 Dic.] «Come dice Franco Borgonovo: “Oggi solo i conservatori possono difendere la comunità dall’ideologia che decostruisce e atomizza la società”. E noi siamo pronti a fare la nostra parte.»
[02 Dic.] «Governare è una cosa seria, non si può governare a cazzo. Berlusconi ha dimostrato di saper governare: in politica estera è stato un gigante»
[13 Dic.] «Non esiste un candidato più autorevole di Silvio Berlusconi, per esperienza umana e politica, per relazioni internazionali e per capacità di governo.»
[14 Dic.] «Future is in motion, but also in emotion. We need Big data, but we also need big emotion.
[06 Dic.] «Chi è cresciuto a Roma nord ha fatto il Vietnam.»
[31 Dic.] «Questo è il momento della disobbedienza civile. Deve scattare la resistenza. Ad esempio prendere l’autobus rifiutandoci di esibire la certificazione, fare come faceva Rosa Parks a Montgomery in Alabama. Serviranno persone coraggiose che abbiano la voglia di far valere i diritti costituzionali. Io, a questo punto, non mi vaccino per ragioni puramente ideologiche: non mi piego al ricatto del potere.»
[25 Dic.] «È Natale, come Italia Viva chiedeva da un anno.»
[22 Dic.] «I principali beneficiari della riforma fiscale sono i lavoratori e pensionati a reddito medio-basso. In termini percentuali i maggiori benefici derivanti dalla riduzione delle aliquote Irpef e del taglio contributi per il 2022 si concentrano sui lavoratori con 15mila euro di reddito e se si considerano gli effetti dell’assegno unico dei figli, a beneficiare della riduzione fiscale saranno soprattutto le famiglie a basso reddito»
[04 Dic.] «Berlusconi al Quirinale? Lo vedo benissimo. Credo che sarebbe il Presidente più straordinariamente simile a Pertini.»
(153) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Costume, Degrado, Giorgia Meloni, Idioti, Italia, Liberthalia, M5S, Matteo Renzi, Matteo Salvini, Politica, Populismo, Società, Sovranismo on 28 novembre 2021 by Sendivogius“Classifica NOVEMBRE 2021″
Nella consueta galleria degli orrori che infesta i corridoi dell’italico politicume, coi suoi guitti da avanspettacolo ed i fenomeni da baraccone che si susseguono ed inseguono, passandosi la staffetta nella corsa ai bassifondi, vi è come una rassicurante linea di continuità… un profilo condiviso nel quale è possibile scorgere il ritratto di una nazione… Sono gli eletti del popolo, che infatti li vota o li ha votati per poi negarlo, e che quel popolo rappresentano degnamente, coi suoi vizi, le sue miserie e le sue ipocrisie, in tutta la mediocrità che contraddistingue la pacchiana esibizione di sé, quale degna rappresentazione plastica e compiuta del popolo più analfabeta e della borghesia più ignorante di tutta l’Europa occidentale: una massa amorfa, che vive e si nutre essenzialmente di cazzate.
Pare che gli elementi fondamentali per rifondare la politica in Italia siano l’età e va bene chiunque purché donna, che da soli valgono ogni altro requisito reso insignificante come la competenza, la cultura, e financo un minimo di modestia, altrimenti non avremmo torme di garruli narcisisti semianalfabeti, troppo concentrati nella contemplazione estatica del proprio ombelico, che scambiano col centro del mondo, per elevarsi oltre.
Per decenni si è voluto credere che l’elemento anagrafico sarebbe stato l’anello di rottura che avrebbe fatto la differenza, rispetto alle vecchie cariatidi del notabilato clientelare, rompendo le antiche consuetudini semifeudali dei cacicchi di partito.
Sarà per questo che ora ci ritroviamo un nugolo di quarantenni precocemente invecchiati, con un vocabolario che non supera le cento parole e la cui produzione intellettuale si riduce alle battutine su twitter e la pubblicazione di libricini imbarazzanti di pensierini minimi: opere mer(d)avigliose, che non valgono lo spreco di carta sulla quale sono stampati. Ogni ‘regime’ elabora un proprio “lessico del potere”, attraverso il quale filtra la realtà nella presunzione di poterla plasmare con le parole di una “neo-lingua”… Ma qui più che altro ci troviamo dinanzi ad una disarmante miseria lessicale, nella quale è possibile scorgere unicamente la regressione culturale di una società ripiegata nella bulimia consumistica della sua vacua inconsistenza.
Questo è un paese che, archiviata neanche troppo la lunga parentesi berlusconiana, si è ammalato di giovanilismo acuto (ricaduta clinica di una malattia persistente nella società italiana), in un miscuglio patologico di istrionismo ed ur-fascismo.
E infatti ci tocca una nana da giardino, perennemente ingrugnita e ripassata in photoshop per le immagini di copertina, che sciorina frasette elementari di propaganda spiccia, per solleticare gli spiriti bassissimi di un elettorato di nostalgici in orbace ed analfabeti funzionali di ritorno. E per questo ascende i sondaggi, pompata dalla grancassa mediatica che s’è presa una cotta per la nuova statista della Garbatella.
Poi vabbé, ci sarebbe quell’altro coso obeso in astinenza da sagra, campione dell’abbuffata compulsiva a comando, che parla con gli amici immaginari di facebook e vive in un eterno reality show: l’ex aspirante statista col feticismo per le divise, e dalle azioni in ribasso, che va coccolando travestito da sbirro i fascisti di mezzomondo, in cerca di attenzioni per carenza affettiva.
Sono la Claretta ed il Ben del neo-nazismo di ritorno in mimetica sovranista.
C’è pure il fregno buffo percolato dalla provincia profonda… il Renzie d’Arabia che ancora non ha superato lo shock del referendum perduto, vive imprigionato in un loop spazio-temporale fermo al fatidico Dicembre 2016, e parla come un Berlusconi qualunque, a parodia livida dell’originale; sempre che non sia impegnato a contare i cachet dei suoi ingaggi prezzolati come cantore a gettone del nuovo rinascimento saudita, o volare a scrocco su voli privati da 140.000 euro a trasferta per leggere i suoi discorsi riciclati, mentre s’accompagna al munifico Macellaio di Riyad (amichetto suo). E ci si chiede in cosa diamine vada trafficando, lo sceicco di Rignano (sempre così interessato in patria ai temi della “Difesa”)… a meno che non si voglia davvero credere che ci siano dittatori interessati a pagarlo a peso d’oro, per vederlo intervistarsi da solo in una stanza vuota..!
Certo, saremmo assai ingenerosi se trascurassimo il cacofonico Cottolengo a 5 Stelle: la più pletorica ed imbarazzante raccolta di casi umani e scappati di casa, che il popolo sovrano abbia mai cagato prima nel segreto della cabina elettorale. Ma qui citarli tutti sarebbe impossibile nella vastità dell’orda sfuggita ai casting della Casaleggio Associati: l’esercito di replicanti fuoriusciti dalle pieghe del web estremo, che ora vive di vita propria in dissociazione mentale permanente.
Adesso, la grande soluzione risiede nell’affidare la politica alle “donne” non meglio precisate… come se l’imbecillità fosse una prerogativa di genere.
Hit Parade del mese:
01. CHE DUE PALLE!
[19 Nov.] «Posso dire che due palle con ste propagande per la violenza verso la donna? Sembra sia tutto a senso unico. Se gli uomini sono così tremendi, scopatevi i cavalli. Facile!»
(Luca Valentini, fratello d’Italia da Trento)
02. CROCI E ROGHI
[15 Nov.] «Mi piacerebbe sapere quanta carriera potrebbe fare una band che si ispirasse alle radici cristiane d’Europa, o che inneggiasse alla difesa della vita dal concepimento o che prendesse a tema la lotta alla droga. Ricordo il massacro cui fu sottoposto Povia solo per aver osato partecipare al Family Day del 2007 difendendo la famiglia naturale. È facile andare secondo la corrente del politicamente corr(o)tto. Da giovani che si dicono alternativi e ribelli mi sarei aspettato qualcosa di diverso, che so, sul palco in smoking i maschietti e in abito da sera la signorina, con tanto di dichiarazioni tipo ‘i bambini hanno il diritto di avere una mamma e un papà. Allora sì che avremmo visto qualcosa di davvero dirompente.»
(Simone Pillon, il Dirompente)
03. DER MEIN KAMPF
[18 Nov.] «Nessuno come la Chiesa combatte la pedofilia!»
(Mario Adinolfi, il Garante)
04. LOL!!
[22 Nov.] «C’e chi organizza i sondaggi e c’è chi organizza gli eventi di popolo. Tenetevi i sondaggi, lasciateci la Leopolda.»
(Matteo Renzi, Comico saudita)
05. UN MILIONE DI PRECARI SOTTOPAGATI E CON SCADENZA A TEMPO
[12 Nov.] «Quando ho fatto il capo del governo, ho creato un milione e 300 mila posti di lavoro.
(Matteo Renzi, il Benefattore)
06. LA BESTIOLINA
[16 Nov.] «L’odio social noi l’abbiamo subito, non l’abbiamo lanciato.»
(Matteo Renzi, ineffabile cazzaro di sempre)
07. NUMERI A CAZZO
[18 Nov.] «Il 70% dei ricoverati in terapia intensiva è vaccinato.»
(Ugo Mattei, professorino no-vax)
08. MA SPARATEVE DIRETTAMENTE!
[26 Nov.] «Devono schiattare: governo, giornali e tv, senza risorse e senza ascolti! Da oggi si comincia. Vediamo se noi segregati, maltrattati, siamo cosí inutili, insignificanti e ininfluenti! Questo super greeeen cazzz è un’offess alla dignità. Non siamo affatto pochi! Gli possiamo fare molto male. 30 giorni!! Teniamo duro, lo so è un gran sacrificio ma ne va della nostra libertà e dignità! Possiamo ficcarglielo in quel posto! Volete farlo? Se siete convinti diffondete questo messaggio. Grazie. Resistenza Verità Libertà.»
(Enrico Montesano, ex? comico)
09. LA CORRELAZIONE MISTERIOSA
[21 Nov.] «Io devo vaccinare mia figlia, di 5 anni, con un vaccino che non ha terminato la sperimentazione, per consentire agli immigrati di sbarcare illegalmente in Italia?!»
(Giorgia Meloni, la solita sciacalla)
10. NON SEMBRA MA È
[19 Nov.] «Non ho mai avuto alcun afflato con il fascismo.»
(Giorgia Meloni, l’antifascista)
Homepage
(152) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Costume, Covid-19, Elezioni comunali 2021, Giorgia Meloni, Green Pass, Idioti, Italia, Liberthalia, Matteo Renzi, Matteo Salvini, No-Vax, Società on 30 ottobre 2021 by Sendivogius“Classifica OTTOBRE 2021″
Dei fascisti conosciamo forme, declinazioni, e mimetizzazioni; non foss’altro per l’inconfondibile olezzo, che esala dal fondo del pozzo nero della Storia.
Fenomeno poco investigato invece è l’universo parallelo e distopico, dove si autoalimentano i mitismi post-rivoluzionari di certo reducismo ideologico, che permanea gli ultimi orfani della mancata scalata al cielo, dispersi nella galassia dei vecchi “gruppettari” frantumati in particelle subatomiche, mentre fluttuano imprigionati in una bolla spazio-temporale ferma all’anno di grazia 1977. E che ora, trascorse le glorie passate nella proiezione nostalgica della giovinezza che fu, si ritrovano ad inseguire le allucinazioni paranoiche e le fantasie complottiste di una folla anomica di squadristi no-vax, mentecatti assortiti e fancazzisti vari, in una distorta idea di iperdemocrazia, sognando di incanalare qualche centinaio di disturbati mentali in funzione “anti-sistema” contro il circuito “mainstream” (qualunque cosa voglia dire), fantasticando su immaginarie sollevazioni oceaniche di popolo adunato in mobilitazione permanente.
Ne riportiamo uno pescato a caso, tanto per rendere l’idea…
«Chi sostiene il maistream vaccinale sarebbe depositario della scienza infusa e chi critica questo approccio sarebbe invece antiscientifico? Così come la solita sinistra antagonista? In realtà vero è il contrario e questi giornalisti alla Riotta, Mentana e compagnia bella sembrano diventati degli imbonitori di elisir miracolosi da farwest.
In questi mesi, infatti, abbiamo visto come la scienza sia diventata ancor di più un soggetto economico rilevante al servizio di interessi dominanti. Persino uno dei massimi esponenti della grande borghesia statunitense, Robert Kennedy jr, è intervenuto per svelare il vero complotto, la vera manovra a dir poco criminale attuata nei confronti di intere popolazioni. L’intervista che gli ha fatto Giletti su La7 è stata illuminante. Siamo in presenza di una scienza che diviene il suo contrario, un dogma, una religione che nessuno può mettere in discussione, che viene veicolata con una campagna messianica, fanatica, ossessiva che azzera ogni voce critica, anche la più autorevole. I talebani del vaccino.»
Nico Maccentelli
Segue verboso pippone autoreferenziale di mistica proletaria, incentrato sulla figura mitologica dell’operaio sociale (non lo si nomina, ma lo si evoca), in puro stile “marxista-leninista” d’antan, secondo la prosa contorta e sfiancante dei comunicati da kollettivo autonomo fuori tempo massimo, ma con l’aggiunta di Massimo Giletti (!) in “Non è l’arena” (!!), senza tuttavia raggiungere i livelli di frantumazione testicolare dalla prosa impossibile dei comunicati originali:
«La capacità di proiezione politica dell’operaio-massa sulla società, sui meccanismi di riproduzione delle classi sociali, impiantata nel centro del ciclo delle lotte di fabbrica ha determinato il saltare delle curve salari-occupazione e la rigidità del mercato del lavoro, ma ha anche determinato quella circolarità di lotte proletarie che ha dato un corpo sociale al rifiuto del lavoro e ha aperto un ciclo di auto valorizzazione
del lavoro sociale complessivo. Da questa determinazione proletaria ha dovuto ripartire l’iniziativa capitalistica, assumendo l’intero ambito dei rapporti sociali, produzione e riproduzione, come terreno della ristrutturazione. Ma, ancora una volta, ha trovato l’iniziativa proletaria di fronte. Così una soggettività diffusa è diventata capacità materiale di interpretare la collocazione centrale che lo stato di classe, quello del lavoro precario a media o alta qualificazione – data o in via di formazione – veniva ad assumere, in prospettiva, nella accumulazione capitalistica, nel processo di valorizzazione e immediatamente nella crisi e nella ristrutturazione capitalistica.»
“Appunti di fase”
Da «Autonomia» n.14
(01/05/1979)
Interessante è invece il principio che accanto alla “scienza ufficiale” (borghese e capitalista), esista in parallelo una “scienza alternativa” e presumibilmente antagonista (lo sciamanesimo e la magia?), in grado di ribaltare i “rapporti di classe”. Ognuno si attacca a ciò che passa il convento, e dunque i manipoli di no-green-pass, no-vax, no-tutto, e quant’altro, con tutto il loro disagio asociale di psicotici paranoici, valgono bene una “rivoluzione” purché sia una.
Sul come si arrivi a considerare questa banda viariopinta di patologici citrulli analfabeti una sorta di “punta avanzata della classe operaia nella lotta di classe coscientemente anticapitalista”, per utilizzare un linguaggio antico, rientra nella pessima attitudine di scambiare per avanguardie rivoluzionarie qualsiasi branco di scalzacani radunati al pascolo (e non riconoscere i fascisti neanche quando ci sbatti addosso): un’epifania dell’Irrazionale e di umori nerissimi in fermentazione tossica, che nell’universo immaginario degli ex katanga di Autonomia Operaia si trasforma nella “Grande Proletaria” in movimento, con la partecipazione convinta delle squadracce del nuovo Fascio sovranista.
Tutto ciò avviene, senza che mai ombra di dubbio li sfiori o imbarazzo li turbi, mentre giocano alla rivoluzione coi loro nuovi camerati di strada, saldati ai manipoli di dementi che strepitano contro la “dittatura sanitaria” ed il terrificante certificato anti-covid, che manco fosse il marchio della Bestia per l’avvento dell’anticristo! E ci si chiede in questa scalcinata accolita di feccia allo stato brado chi sia più idiota e meno utile, mentre abbaiano felici sotto la faccia scura della Luna, tra chi crede di lanciare l’ultimo assalto al Palazzo d’Inverno e chi invece pensa di rinverdire i fasti del 1921 con la distruzione delle Camere del Lavoro, tutti insieme appassionatamente con casi clinici in fuga dai centri di igiene mentale.
Come cazzo si mantenga ‘sta gente, che ha fatto della propria vocazione di rompere i coglioni al prossimo un lavoro a tempo pieno, resta un mistero ben più annoso delle scie chimiche che ne turbano i sogni inquieti.
Hit Parade del mese:
01. FORZA ONDULATORIA
[19 Ott.] «L’operatore di polizia che in abiti civili compare in alcune immagini diffuse sui social, presente mentre alcuni esagitati intendevano provocare il ribaltamento di un furgone della polizia, in realtà stava verificando anche la forza ondulatoria scaricata sul mezzo, e che tale ribaltamento non riuscisse.»
(Luciana Lamorgese, Blindata)
02. THE MATRIX
[09 Ott.] «È sicuramente violenza e squadrismo, poi la matrice non la conosco. Nel senso che non so quale fosse la matrice di questa manifestazione, sarà fascista, non sarà fascista, non è questo il punto.»
(Giorgia Meloni, sicuramente fascista)
03. T(ri)ONFO ELETTORALE (I): lo Scemo del villaggio
[04 Ott.] «Abbiamo vinto al primo turno da Muggia a Bernalda, da Codogno a Melfi, da Nardò a Villorba.»
(Matteo Salvini, Perdente)
04. T(ri)ONFO ELETTORALE (II): Uno per cento
[05 Ott.] «Il risultato di Italia Viva è incredibilmente superiore alle nostre aspettative»
(Matteo Renzi, l’Arabico)
05. T(ri)ONFO ELETTORALE (III): Michetti (NON) è il sindaco di Roma
(Deo Gratias!)
[14 Ott.] «A sinistra l’imbarazzo di chi ha in mano le sorti dell’Italia da più di dieci anni e ha pensato solo al proprio tornaconto di bottega. Ma gli italiani sono molto meno sprovveduti di quanto spera la sinistra.
(Giorgia Meloni, senza imbarazzo)
06. T(ri)ONFO ELETTORALE (IV): la Supercazzola
[30 Ott.] «La mia decisione di dimettermi dalla carica di consigliere comunale nasce dalla sempre più pressante consapevolezza dell’importanza di continuare ad assicurare in via prioritaria – nell’attuale contesto storico politico ed economico amministrativo – la formazione, l’aggiornamento e l’assistenza ad amministratori e funzionari pubblici. Un ambito a cui dedicherò il massimo impegno per proseguire il percorso di valorizzazione delle risorse umane della Pubblica Amministrazione.»
(Enrico Michetti, Supercazzolaro)
07. QUALCUNO AVEVA MAI SENTITO PARLARE PRIMA DI UN CERTO GERE?
[24 Ott.] «Ma quanto può essere credibile una Nazione nella quale si consente a un attore in cerca di visibilità di testimoniare contro un ex Ministro della Repubblica deridendo le nostre Istituzioni? Siamo veramente oltre il limite della decenza.»
(Giorgia Meloni, più che Indecente)
08. NANOBOTS
[23 Ott.] «Siamo contro questo resettaggio, contro la quarta rivoluzione industriale: vogliono sostituire gli uomini con le macchine, i robot, ci vogliono inserire dei chip, dei nano robot, e chissà che non ce li abbiano già infilati nel sangue.»
(Enrico Montesano, autore di fantascienza)
09. LAGER GLOBALE
[28 Ott.] «Green pass associato al nazismo ed ai campi di concentramento? Condivido totalmente.»
(Carlo Freccero, l’Internato)
10. NARCISO E BOCCADORO
[19 Ott.] «Sempre bello tornare ad Atene e parlare davanti alla qualificata platea di The Economist sulle sfide demografiche dell’Europa e del mondo. Ci vediamo domattina in senato: si inizia alle 9, io parlo dopo il Presidente Draghi.»
(Matteo Renzi, Narciso)
Homepage
SCARAFAGGI
Posted in A volte ritornano, Kulturkampf, Roma mon amour with tags Apologia di reato, Casa Pound, CGIL, Eversione Nera, Fascismo, Fascisti, FN, Forza Nuova, Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, Giuliano Castellino, Imbecilli, Italia, Italia Libera, Lega, Legge Mancino, Legge Scelba, Liberthalia, Mattia Feltri, Neo-fascismo, No-Vax, Riccardo Iaccarino, Roberto Fiore, Roma, Sindacato, Squadrismo, Terza Posizione on 10 ottobre 2021 by SendivogiusCon tanto di disposizione nel dettato costituzionale che vieta “la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista” e con ben due leggi (Scelba/Mancino), che sanzionano chiunque promuova “sotto qualsiasi forma, la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista”, e intendendo per tale ogni:
«associazione, movimento o comunque gruppo di persone non inferiore a cinque che persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista.»
(Legge 645 del 1952)
Ovvero, con una legge (L.122 del 1993) contro “chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”, vietando “ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”…
Ci si chiede cos’altro serva ancora alla magistratura italiana, pur così solerte in altri frangenti, per sciogliere finalmente quelle organizzazioni dichiaratamente fasciste, che si esibiscono in apologia di reato permanente, e che di solito magistrati coccolosi e quanto mai comprensivi liquidano come “espressioni del pensiero, costituzionalmente garantite e prive di offensività”, come nel caso delle celebrazioni neo-naziste delle Waffen-SS a Milano.
Immaginate voi se una cosa del genere accadesse a Berlino, dove evidentemente ci sono giudici con maggior senso della decenza!
Che la c.d. Legge Scelba sia disattesa da 70 anni, fin dall’alba della sua promulgazione, è cosa nota, visto che di associazioni e partiti apertamente fascisti ne abbiamo avuti e ne abbiamo tuttora a iosa: tutti liberi di scorrazzare in parlamento e dintorni, a braccino sempre teso e molto più che ‘tollerati’.
Che ad un secolo di distanza i neo-nazisti di Forza Nuova (o Italia Libera, come amano farsi chiamare ora) intendano invece festeggiare i fasti del 1921 con gli assalti squadristi alle Camere del Lavoro, devastando praticamente indisturbati la sede del principale sindacato italiano in pieno centro a Roma, è qualcosa che (al di là delle solidarietà pelose e più o meno ipocrite) qualcuno dovrebbe spiegare… a partire forse dal Ministero dell’Interno, che da oltre un anno va consentendo il libero proliferare di manifestazioni non autorizzate dei sedicenti “no-vax” in flagranza di reato, insieme a bande di fascisti ringalluzziti più che mai dal clima di sostanziale impunità, fingendo di ignorare la saldatura eversiva che si va coagulando attorno ai gruppi più estremi. Questo perché nel mondo alla rovescia ci si laurea all’università virtuale di YouTube, dove l’ultimo coglione analfabeta che pubblica un video sulle virtù anti-covid della clorochina, ed altre cure miracolose, ha più credibilità di un premio Nobel per la medicina; perché i vaccini no, non sono sicuri, ma gli amuleti e le pozioni magiche suggeriti da sciamani e mitomani su F/B invece sì. Su questa distorsione sistematica della realtà per bias cognitivo, i fascisti ci sguazzano. Da sempre. E ci costruiscono sopra le loro narrazioni parallele…
Sono lontani i tempi in cui i solerti funzionarini della DIGOS piombavano nelle case di privati cittadini, senza alcun mandato o fattispecie concreta di reato, per strappare via dai balconi quei lenzuoli che potevano urtare la suscettibilità di un’indecente cialtrone travestito da sbirro, durante il passaggio del loro duce di ghisa.
Forse la stessa Questura di Roma dovrebbe spiegare perché mai un “sorvegliato speciale” (il pluripregiudicato e recidivo Giuliano Castellino) sia sempre presente dove non dovrebbe essere. E se ne vada tranquillamente in giro alla testa delle sue squadracce, a devastare il centro di Roma in una riedizione dell’omonima “marcia”, preannunciando con congruo anticipo il raid via social, onde chiamare i camerati all’adunata.
E più di qualcun altro in più alta sede dovrebbe finalmente chiarire perché mai due organizzazioni ostentamente fasciste, come Casa Pound e Forza Nuova, fondate da ex terroristi latitanti e nate come diretta filiazione di “Terza Posizione”, movimento eversivo ambiguamente collaterale ai NAR di Fioravanti, con una venerazione feticistica per il “Caccola” ed i suoi esteti del golpe militare, possano prodursi in aperta apologia, agendo sostanzialmente indisturbate e svincolate dalle leggi di quella Repubblica che pubblicamente avversano…
Forse perché godono di una pubblicistica più che compiacente nella cosiddetta “stampa moderata”.
Non per niente, a leggere gli osceni giornaletti di sedicente corso ‘liberale’ infeudati dalla famiglia Feltri, grazie al rampollo Mattia, sappiamo che se in Italia abbiamo nella sua preponderanza una delle destre più fascista, antidemocratica ed eversiva dell’Europa occidentale, è ovviamente colpa della sinistra e dell’antifascismo che si ostinano contrastare la risacca nera.
E per spiegare meglio il concetto dalle colonne infami del suo giornalino on line, il figliol prodigo chiama direttamente qualche (post?)fascista di ritorno, in qualità di “esperto della materia”, l’incredibile Mario Landolfi, tale è il livello di indecenza raggiunto da un Mattia Feltri, a segnare la differenza con una passata direzione assai più seria della sua.
Forse, dicevamo, i reduci di Terza Posizione confluiti nelle scatole cinesi di Casa Pound e FN sono intoccabili, perché ai loro esponenti non viene mai negata una candidatura nazionale, con le quali inzeppano le liste della Lega salviniana ed i Fascisti d’Italia della ducia della Garbatella, tra saluti romani, fasci littori, busti del Mascellone, baroni neri e nazi-party della movida sovranista, per uno scrosciare di ammiccamenti, affinità tanto elettive quanto elettorali, e vicinanza ben più che ideale, con gli altri schizzi sparsi della destra già missina.

Cristian D’Adamo, candidato di “Fratelli d’Italia” a Fondi. Uno dei tanti (troppi)
Talmente vicini da condividere fino a poco tempo fa le stesse sedi e gli stessi uffici con gli intraprendenti nazisti di Forza Nuova, tanto da non capire bene la differenza che intercorre in questa sorta di millefoglie nero, perfettamente sovrapponibile secondo i casi e le circostanze. E intanto si continua a lisciare loro il pelo, in base alla convenienza del momento, salvo prendere le distanze (provvisorie) quando la convivenza rischia di diventare troppo compromettente e l’evidenza sfacciata, almeno fino al prossimo pellegrinaggio a Predappio, o le foto goliardiche in uniforme da gerarca.
In tal senso, si distingue Giorgia Meloni che raggiunge vette di puro Sublime, mentre il suo candidato sindaco al Campidoglio, tal Michetti, discetta di “banchieri giudei” e “lobby ebraica”. E Giorgina (vezzeggiata dai media compiacenti che manco fosse la Thatcher!) in questo è brava a sgusciar via, come un’anguilla impigliata all’amo che si accartoccia su se stessa: condanna (a chiacchiere) l’assalto squadrista di Roma, ma riesce a non pronunciare MAI in merito la parola “fascista”, fino al capolavoro finale di negazione per rimozione:
“E’ sicuramente violenza e squadrismo poi la matrice non la conosco. Nel senso che non so quale fosse la matrice di questa manifestazione.”
E ci regala una simile perla di sofismo spicciolo, mentre si trova in Spagna, a raduno coi nostalgici falangisti di VOX..!
È evidente che la famigerata “matrice” continua proprio a sfuggirle. Perciò vedrete: esauriti i biasimi di rito e le ipocrisie di contorno, continuerà tutto come e peggio di prima, più di sempre.
Homepage
(151) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Antonio Tajani, Cialtroni, Costume, Elezioni, Giorgia Meloni, Italia, Liberthalia, Matteo Salvini, Politica, Squallore on 1 ottobre 2021 by Sendivogius“Classifica SETTEMBRE 2021″
Un po’ di sciacallaggio assortito, cazzari irriducibili, un pizzicotto di razzismo, fascismo à gogo, una spruzzata di sanfedismo reazionario, atei devoti, porci notori, cialtroni a pioggia per citrulli a seduta stante, copiose iniezioni di complottari a schizzo sparso.
Et voilà! Il pastone del mese è servito: rancido, sozzo, puzzolente, indigesto come e più di sempre, per stomaci a rinforzo corazzato.
Hit Parade del mese:
01. INFORMAZIONE SCORRETTA
[10 Sett.] «Proviamo a fare informazione corretta: le varianti nascono come reazione al vaccino.»
(Matteo Salvini, l’informatore scientifico)
02. FASCIOSOVRANISMO
[31 Sett.] «In Fratelli d’Italia non c’è spazio per antisemitismo e razzismo.»
(Giorgia Meloni, la ducia)
03. LE PORCHE MADONNE!
[09 Sett.] «Oggi festeggiamo la nascita della Beata Vergine Maria. Ricordiamo e proteggiamo le nostre radici cristiane che sono anche il fondamento dell’unione dei popoli europei. Le 12 stelle della bandiera dell’Europa rappresentano le 12 tribù d’Israele che cingono la testa dell’Assunta, mentre il blu richiama al mantello della Madonna 🙏.»
(Antonio Tajani, il madonnaro)
04. W DRAGHI CHE CI CONDUCE
[02 Sett.] «L’Italia sta vivendo un boom economico, che non vedeva dagli Anni ’60. Sono tutti risultati che si devono a Draghi e alla credibilità dell’azione riformatrice di questo governo»
(Renato Brunetta, il Visionario)
05. INTOSSICAZIONE
[05 Sett.] «Per me il reddito di cittadinanza è metadone di Stato»
(Giorgia Meloni, l’amica del popppolo)
06. STRISCE PEDONALI PORTATILI
[30 Sett.] «Distribuiremo strisce pedonali portabili agli anziani»
(Giuseppe Cirillo, aka “Dr Seduction”, aspirante sindaco di Roma)
07. SOGNO O SON DESTO
[31 Sett.] «Chi è che comanda? E’ molto semplice… lo spiega una serie spagnola: “La Casa di carta”.»
(Carlo Freccero, teledipendente)
08. LOL!!!!
[28 Sett.] «Populista? Io sono un eretico, nel senso letterale del termine, ovvero alla ricerca della verità: faccio giornalismo d’inchiesta.»
(Massimo Giletti, giornalista?)
09. MONDO PARALLELO
[16 Sett.] «Anche Gandalf è stato sospeso dall’Ordine degli Stregoni. Quando l’oscurità invede il mondo, i bravi non cedono. Quando l’Angelo della Morte arriverà, potrò guardarlo in faccia e non abbasserò lo sguardo. Come Cyrano de Bergerac, porterò a Dio immacolato il mio pennacchio bianco.»
(Silvana De Mari, cazzara no-vax)
10. Mo’ però anche basta
[27 Sett.] «I no-vax sono come chi puzza.»
(Roberto Burioni, il Profumato)
Homepage
Il Tempo delle Meloni
Posted in Kulturkampf with tags Costume, Destra, Fascisti, Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, Italia, Liberthalia, Marco Tarchi, Politica, Società on 5 giugno 2021 by SendivogiusDi tanto in tanto, i poteri deboli del “paese reale” nell’Italia che conta sentono l’irrefrenabile desiderio di frugare negli scaffali dei discount della politica, alla ricerca di qualche prodotto di seconda fila da lanciare sul mercato elettorale, e riciclare scarti di nuovo che avanza.
Affascinati dal diversamente giovane, dopo averci propinato la compagnia di giro a 5 stelle, specializzata nella parodia della rivoluzione francese… dopo essere caduti in estasi mistica per un accrocco vetero-democristiano, ovvero la personificazione ambulante di un disturbo narcisistico della personalità, con addosso gli stracci lavati nell’Arno di un blairismo riesumato dopo 15 anni dal suo fallimento… dopo essersi intruppati a passo dell’oca dietro ad un ciucciatore compulsivo di rosari, travestito da gendarme con una vocazione per le imitazioni ducesche… adesso è tempo di scaldarsi con le fiamme missine di Giorgina Meloni, perché pure lei pare faccia tanto “popolo”.
In politica da quasi 30 anni, originale come le foto di una vita fa (taroccate in photoshop e abbellite del 500%) che lo staff di panzetta nera manda in giro a pomparne l’immagine di carta, Giorgina è la nuova eroina patinata del nuovismo ritrovato (malattia infantile del giornalismo senilizzato), in grado di titillare l’interesse di qualche catone settuagenario… di quelli che costituiscono la truppa d’assalto dei liberali giorgiani, ostracizzati dalle elite radical-chic per tanto ardimento incompreso di pensiero.
Oggi è il turno del prof. Marco Tarchi, che per spandere le sue raffinate riflessioni sceglie non per niente l’HuffingtonPost del nuovo corso feltriano: dirompente espressione del progressismo radicale, targato Agnelli.
Dal fondo del suo seminterrato occupato nelle case popolari, dove presumiamo viva contemplando l’avanzata delle nuove avanguardie proletarie, il prof. Tarchi non riesce a contenere il proprio stupore dinanzi alla straordinaria carica innovativa della Fratella d’Italia e della formidabile ascesa del suo partitino nostalgico nei sondaggi telefonici (che il politologo scambia per consensi reali).
“Fratelli d’Italia oggi è paragonabile solo in parte al M5S del 2013: ha storia breve e genealogia lunga, ed è composto non da gente comune ma da politici di professione. Se mancano candidati sindaci di spicco, però, non dipende solo dalla qualità politica della classe dirigente ancora da dimostrare. È il frutto di una ostilità di lunga data degli ambienti di élites verso tutto ciò che non sta a sinistra del centro. La colpa delle destre consiste nel non aver mai voluto tentare un’azione contro-egemonica”
Se i fascisti, sedicenti fratelli, d’Italia non hanno una classe dirigente neanche lontanamente degna di questo nome, ovviamente la colpa è della Sinistra che controlla l’establishment dei soliti “poteri forti” (e che stranamente non conta un cazzo però). Acuto osservatore, il prof. Tarchi fa finta di non sapere che la storia dei “Fratelli” (e soprattutto fascisti) è lunghissima: percola direttamente dal vecchio MSI del quale riprende immaginario politico ed armamentario ideologico, compreso il simbolo della fiamma tricolore, richiamandosi direttamente ai tempi gloriosi della Repubblichetta fantoccio dei filonazisti collaborazionisti di Salò (RSI), da cui i richiami nell’acronimo.
E, nonostante le cosmesi di facciata, proprio non gli riesce di andare oltre!
Se poi dalle parti della (estrema) destra neofascista sono ignoranti come capre ubriache, naturalmente la responsabilità è degli intellettuali progressisti che egemonizzano il mondo della Cultura (un tempo si sarebbe detto “culturame”), mica della naturale idrofobia che colpisce i “patrioti” ogni qualvolta si imbattono in quegli oggetti sconosciuti e terribili che chiamano ‘libri’.
Per imbastire un’azione contro-egemonica (?!?), innanzitutto bisogna studiare! Ed è difficile quando la massima espressione intellettuale di certa Destra non si eleva oltre il “Piano Kalergi” ed il complotto massonico delle plutocrazie giudaiche, mentre ammicca al nazifascismo di ritorno e celebra Léon Degrelle.

Al prof. Tarchi sfugge che le elite che si richiamano alla tradizione liberale, quelle vere e che in Italia non sono mai esistite, non certo quelle numerosissime dei cortigiani subito accorsi a baciare il pastorale della nuova Unta dal Popolo, sono conservatrici ma non per questo reazionarie.

E quasi mai hanno simpatie fasciste, perché nessuno si sognerebbe di celebrare marce su Roma, o dispensare immagini del duce come santini da salutare romanamente.
Ovviamente sono “cosmopolite”, perché sono abituate ad interrelazionarsi con ambiti più vasti, che non siano il razzismo da Bar-Sport nelle Alabame italiche della provincia profonda.
Concetti semplicissini, lapalissiani fuori dall’Italia, incomprensibili per l’ex missino Marco Tarchi che infatti indirizza altrove le sue frustrazioni accademiche, al riparo della nuova ideologia né-né.
Del resto, se abbiamo un Luca Ricolfi, ancora fermamente convinto di essere di sinistra (!), grande è allora la confusione sotto al cielo.
Homepage
MAGNA CHE TE PASSA!
Posted in Muro del Pianto with tags Europa, Giorgia Meloni, Italia, Liberthalia, Matteo Salvini, Schifo, Sovranismo, UE on 21 luglio 2020 by SendivogiusSe all’appallata ducia della Garbatella, 82 miliardi di euro a fondo perduto e senza interessi sembrano pochi, per “un risultato inferiore alle aspettative” (chissà cosa e quanto pensava di ottenere lei, con la sua truppa di nostalgici in camicia nera e braccino sempre teso), a Capitan Sugna l’improvvisa infornata miliardaria, dopo tanti Bengodi promessi, ha provocato un mezzo collasso estivo, tra un selfie e l’ennesima abbuffata, al netto delle stronzate con le quali ci ammorba a schizzo continuo.
Ed eccolo lì, l’obeso citrullo sovrano mentre si contorce e sbava, come un capitone sbattuto a spurgare sul bagnasciuga delle ambizioni schiantate, corroso dai livori e dall’invidia, annaspando tra i rigurgiti rancidi del suo nazismo a dimensione social, col bolo maldigerito che gli cola dalle ganasce spalancate, in fase orale perenne, su compulsione manducatoria.
E rimasto in secca, se ne sta lì a salivare e spumare bile, vomitando qualcosa su flat tax (ragalone per i ricchi ladroni amici suoi), abolizione del codice degli appalti (la mafia ringrazia sentitamente), e le nozioncine rimasticate poco e male del bignamino di economia sovranista, a cura della premiata ditta Borghi-Bagnai, tra una peperonata ed una soppressata di mezzanotte, che ora va ruttando in stato confusionale, con gran fragor di peti a cul sospinto. E intanto chiama tutti a raccolta per la rivolta fiscale, promettendo di pagare LVI gli avvocati… 49 milioni di euro versati su conti russi possono bastare.
Coerentemente, si preoccupa delle clausole vessatorie, legate alla condizionalità dei fondi europei: tipo l’imprescindibilità di essere uno “stato di diritto”. Una condizione davvero insostenibile per LVI che voleva i pieni poteri ed annunciava l’investitura sovrana tra i culi del Pepeete, appollaiato a sbavare sotto il cubo. E gli toccherà aspettare il prossimo giro per spezzare le reni alla UE e rinviare i festeggiamenti del ritorno alla lira in carrozza, mentre tifa per lo schianto dell’Italia.
Uno così, in un paese normale, sarebbe già finito nel pozzo nero delle vergogne nazionali, dopo aver tirato lo sciacquone per disfarsi dell’orrendo merdone. Da noi, tutt’al più, lo si candida alla Presidenza del Consiglio!
Homepage
(136) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Antonio Pappalardo, Costume, Destra, Fascismo, Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, Governo Conte, Italia, Lega, Liberthalia, Luca Ricolfi, Matteo Salvini, Politica, Società, Squallore on 4 luglio 2020 by Sendivogius“Classifica GIUGNO 2020″
In uno di quei momenti di profonda meditazione, quando la mente raggiunge il vuoto ed indugia sul nulla, si ripensava alle apocalittiche profezie del prof. Luca Ricolfi, quello secondo il quale bisognerebbe rimanere sigillati a tempo indeterminato in regime di quarantena permanente, e bloccare qualsiasi attività onde prevenire il contagio da coronavirus, mentre poco ci mancava che accusasse l’esecutivo in carica di strage volontaria di massa, nell’ora drammatica delle scelte fatali.
Anche se i milioni di morti profetizzati dal sociologo-indovino non ci sono ancora stati, nonostante i reparti di rianimazione siano vuoti, mentre si scopre pure che il famigerato Governo Conte la pandemia l’ha gestita un tantino meglio di USA, Svezia, Gran Bretagna, Spagna, Brasile… solo per citare qualche paese insignificante, continuano gli strali dell’unico professorone di sinistra amato a destra, che si abbattono contro l’esecrato esecutivo come un bombardamento a grappolo. Dall’alto della sua immaginaria “società signorile di massa”, al prof. Ricolfi neanche lo sfiora l’idea, che ci siano milioni di persone che si alzano ogni mattina prima dell’alba, per guadagnare una miseria. Intanto, strizza l’occhio a Giorgina Meloni e tuona contro l’assistenzialismo di massa; fosse stato per lui, la soluzione era restare tutti chiusi in casa, senza soldi e cibo. Adesso che ne ha scoperto l’esistenza, vuole Andrea Crisanti “commissario generale”. Ma prima del flop dei famigerati Berto-Hospital, aveva puntato tutto sull’iconico Guido Bertolaso. E per rilanciare l’economia, propone un piano di defiscalizzazioni selvagge (“fare come l’Irlanda”) e ricette ultraliberiste, salvo riversare miliardi di soldi pubblici ad imprese private ed “istituti paritari”. Voleva un commissario straordinario con pieni poteri, che fosse immune da ogni interferenza della politica e della magistratura, e si lamenta dell’eccesso di decreti-legge. Tuttavia, la cosa più divertente di tutte è che il prof. Ricolfi si sente tanto di ‘sinistra’, lui che si sarebbe fatto le ossa coi metalmeccanici (risate di sottofondo!), guardandoli da lontano come topolini da laboratorio. E allora capisci tutto.
Soprattutto, comprendi la scellerata ragione perché poi ci tocca il Governo dell’eterno rinvio, con l’aggravante di un Giggino Di Maio agli Esteri (!).
Per fortuna, esiste un’opposizione seria, gagliardamente fascista, pronta ad afferrare saldamente le redini del paese e fornire una valida alternativa…
La suddetta ducia della Garbatella per esempio, che tanto piace al dissociato professore de sinistra, coi suoi nostalgici in camicia nera, le commemorazioni della “marcia su Roma”, gli immancabili santini di Mussolini con pellegrinaggi annessi, e la passione per i travestimenti, meglio se vintage. C’è da dire che il gusto per il travestitismo è una parafilia condivisa e trasversale, col Capitone ripassato nella sugna a guidare la grottesca parata del ritrovato nazi-pride.
Il momento più aulico di una siffatta alternativa di governo è la riedizione del “Sabato fascista”, in formato selfie e museruole tricolori, dopo la già schizofrenica girandola di contraddizioni che avevano contraddistinto l’approccio ‘virale’.
Come dimenticare poi le eccezionali performance dell’allucinata accoppiata Fontana-Gallera (con quest’ultimo magari che spiega come si misura la temperatura) in Lombardia, sempre risparmiata dalle reprimende del cisposo Catone. In effetti, le critiche alla disastrosa gestione Covid sono l’unica cosa a cui la Lombardia sembra immune e sulle quali Luca Ricolfi non trova niente da eccepire.
E se questa è l’alternativa, allora è ovvio che al confronto Giuseppi sembri Churchill.
Hit Parade del mese:
01. SPIRITO DI CARITÀ
[24 Giu.] «Gli ospedali privati vanno ringraziati perché hanno aperto le loro terapie intensive e le loro stanze lussuose ai pazienti ordinari.»
(Giulio Gallera, assessore al disastro sanitario)
02. NEW DEAL
[18 Giu.] «Sto sviluppando un piano che si chiama Servizio Ambientale, l’ho copiato da Roosevelt.»
(Alessandro Di Battista, il Genio in bottiglia)
03. PONTI SELETTIVI
[14 Giu.] «Sto propugnando la costruzione di un ponte tra Mazara e Tunisi, perché la Sicilia sia collegata con l’Africa. Se vogliono andare in Africa, devono passare per la Sicilia, altrimenti non ci vanno. Se arriverebbero più migranti? Soltanto selezionati.»
(Antonio Pappalardo, il Generale)
04. CONTAGI FECALI
[07 Giu.] «Chi viene in Lombardia eviti rapporti anali perché il virus si trasmette a livello fecale.»
(Vittorio Feltri, il solito signore)