RISVEGLI

 «Fin dall’infanzia si insegna loro che la bellezza è lo scettro della donna e la mente quindi si modella sul corpo e si aggira nella sua gabbia dorata, contenta di adorarne la prigione.
[…] Ma se il loro intelletto si emancipasse dalla schiavitù a cui le hanno ridotte l’orgoglio e la sensualità degli uomini, insieme al loro miope desiderio di potere immediato, simile a quello di dominio da parte dei tiranni, allora ci dovremmo sorprendere delle loro debolezze.
È vero, le donne che ottengono il potere per vie traverse, praticando o favorendo il vizio, perdono evidentemente il posto che assegnerebbe loro la ragione e diventano o schiave abiette o tiranne capricciose.
Nel momento in cui acquisiscono quel potere, perdono ogni semplicità e dignità mentale, e agiscono come si vedono agire gli uomini che sono saliti al potere con gli stessi mezzi.
È giunto il momento per una rivoluzione nel comportamento delle donne; è il momento di restituire la loro dignità perduta, e di fare in modo che esse, in quanto parte della specie umana, si adoperino a trasformare il mondo, iniziando da sé stesse.
[…] Per diventare rispettabili è necessario l’esercizio dell’intelligenza, che è elemento essenziale per l’indipendenza del carattere: intendo dire in forma esplicita che esse devono chinarsi solo all’autorità della ragione, non più modeste schiave dell’opinione.»

 Mary Wollstonecraft 
 (A Vindication of the Rights of Woman – London 1792)
 “I diritti delle donne”
 (a cura di F.Ruggeri)
  Editori Riuniti
  Roma, 1977.

Fa piacere vedere (anche se con 20 anni di colpevole silenzio) quanto siano numerose le donne fieramente inconsapevoli “di sedere sulla propria fortuna”, convinte invece che identità e valore risiedano molto più in alto, irriducibili ai palpeggiamenti mercenari dei troppi utilizzatori finali. Un’Italia al femminile che non è disponibile e soprattutto non in vendita, costretta a rivendicare la propria dignità contro le mercificazioni e le strumentalizzazioni sessuali del corpo delle donne.
È stata una dimostrazione di orgoglio, drammaticamente necessaria, e soprattutto riuscita, a dispetto degli accomodanti liberali della Corona alla Piero Ostellino… dei consiglieri del Principe alla G.Ferrara e dei suoi mutandari da riporto… delle vaporose Santanché transgeniche e dei suoi sgherri prezzolati, reclutati tra gli ospizi e le platee pomeridane di Mediaset.
E pazienza se prestissimo ricomincerà il solito carosello di dichiarazioni, a cura della Fogna delle Libertà, con le sue garrule giostre di sguatteri e servi, domestiche e famule di corte, in raccoglimento attorno alle alcove del Grande Puttaniere.

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6 Risposte a “RISVEGLI”

  1. la Wollstonecraft scriveva cose tanto giuste e belle nel ‘700, ma non posso fare a meno di ricordare che un secolo dopo, e nello stesso Paese, Mary Ann Evans era costretta a pubblicare The Mill on the Floss con lo pseudonimo maschile George Eliot.
    Un passo indietro.

    E anche noi, in questo senso, di passi indietro ne abbiamo fatti molti. Fortuna che qualcuno se ne accorge e si fa sentire… grazie per aver dato voce a queste donne (e uomini, perché no) censurate dal regime nanico.

    • Grazie a te, come sempre, per i tuoi interventi sempre così preziosi e ricchi di spunti interessanti…
      Personalmente, credo che la “censura”, oltre ad essere un impedimento oggettivo fondato sulla coercizione dell’intelletto, sia altresì una condizione della mente e quasi un comodo alibi per una sostanziale mancanza di coraggio, in un Paese che mugugna molto ma agisce assai poco… che alla rappresentatività diretta, alla partecipazione attiva, preferisce la delega ad oltranza. E si aspetta sempre che qualcun altro parli e agisca per suo conto, perorandone cause e interessi: dal mito del buon pastore ai più moderni ducetti populisti.
      Le conquiste sociali, i diritti, le libertà, non sono qualcosa di eterno.. bensì richiedono una vigilanza ed una consapevolezza constante; si difendono insieme attraverso la forza dell’unione, levando in alto la propria voce e mobilitandosi ogni qualvolta queste siano minacciate.
      Se, nel pessimismo della ragione, manca il coraggio della volontà allora saremo noi i primi a svendere la nostra dignità, immolata sugli altari dell’ignavia servente.

      • ecco, forse l’errore più comune è dare per scontate le conquiste sociali ottenute a caro prezzo, mentre bisognerebbe tenersele care e vigilare che nessuno ce le scippi (ce ne sono molti, ultimamente, a provarci). Non bisogna arrovellarsi molto per trovare degli esempi, basta guardare alla Fiat che sta riducendo molti operai a condizioni pre- fine ‘800 con vili ricatti.

        Del resto, lo diceva anche il grande Monicelli, gli italiani vogliono qualcuno che pensi al posto loro… poi se va bene se lo tengono, se va male lo impiccano a Piazzale Loreto…

        • In questa strana Penisola sembra quasi che le migliori virtù, il più profondo senso civico, l’intelligenza più vivace, la più squisita capacità analitica, confluiscano unicamente in poche, straordinarie, persone.. ogni riferimento ad una certa LadyLindy è assolutamente voluto e non casuale..:) mentre le grandi masse si limitano a pascolare nella più totale e ottusa insipienza, elemosinando “favori” e raccomandazioni, in cerca di un padrone.

          • per non parlare di quelle poche, gentilissime persone che sanno raccontare con arguzia, ironia (indice di intelligenza), riferimenti altamente culturali e documentazione sempre eccellente, tutto quello che succede nella suddetta strana Penisola. Non cercare riferimenti nascosti, eh… 🙂

  2. ..:) D’accordo, non lo farò… rimarrò nel dubbio su chi mai possa essere tale persona..:D

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