
Per gli amanti delle doppie verità (essoterica ed esoterica), c’è chi ancora crede alle interviste a due livelli: la versione ufficiale e le rivelazioni carpite con l’inganno all’intervistato, il quale parlerebbe a ruota libera nella convinzione i microfoni siano spenti.
È il caso di Giovanni Favia, consigliere regionale del M5S, intervistato dall’inviato della trasmissione “Piazza Pulita” di Claudio Formigli, che è da ritenere non rimarrà senza conseguenze.
Ci sarebbe da chiedere se Favia, non nuovo alle performance eterodosse, ci fa o c’è… Nel dubbio, si potrebbe ipotizzare che l’intraprendente ‘moVimentista‘ stia provando a lanciare una sua personale OPA sulla filiazione emiliana (il reale bacino elettorale del M5S), nel tentativo di ridisegnare l’organigramma organizzativo interno e tutelarsi da eventuali espulsioni, senza diritto alla difesa, magari ritagliandosi una posizione decisionale di rilievo. Non potendo sostenere
uno scontro diretto coi padri fondatori (Casaleggio e Grillo), prova a lavorarli sui fianchi: è il Lucifero che si ribella al suo Creatore; bisognerà vedere quanti angeli riuscirà a trascinare nella ‘rivolta’, prima della Caduta.
Nihil sub sole novi. Una cosa è certa: Giovanni Favia non solo conferma le critiche più severe alla gestione Grillo-Casaleggio del M5S, ma delinea un quadro più fosco e inquietante di quanto non fosse già emerso finora…
«Casaleggio prende per il culo tutti perché da noi la democrazia non esiste. Grillo è un istintivo, lo conosco bene, non sarebbe mai stato in grado di pianificare una cosa del genere. I politici.. Bersani.. non lo capiscono. Non hanno capito che c’è una mente freddissima molto acculturata molto intelligente dietro, che di organizzazione, di dinamiche umane, di politica se ne intende.
Il problema è suo… Quindi o si levano dai coglioni oppure il movimento gli esploderà in mano. Ma loro stavano già andando in crisi con questo aumento di voti. Come si sono salvati? Con divieto di andare in tv. Io con Santoro me la sono cavata, ma applicando un veto. Ho preso anche l’applauso, ma mi è anche costato dire quello che non pensavo, no?
Lui espellendo Tavolazzi ha soffocato nella culla un dibattito, che stava nascendo in rete in contrapposizione alla gestione Casaleggio.
Ma tutta la direzione sulle… non solo sulle linea guida… cambi e ricambi a piacimento, perché ha fatto così, ha sempre fatto così, o le iniziative pubbliche che prende il MoVimento di fare un referendum o non farlo. Perché su questo hai sempre deciso te Casaleggio da solo? Non ce n’è stata una: dall’adesione o la non adesione ad un referendum…
Se lui non facesse il padre padrone io il simbolo glielo lascerei anche: adesso in rete non si può più parlare, neanche organizzare incontri tipo quello di Rimini che non usavano il logo del movimento.
Casaleggio controlla dall’alto tutta questa roba. Lui quando qualcosa non va telefona o fa telefonare Grillo. Il problema è che loro hanno messo in moto una macchina che sarebbe davvero un faro, potrebbe esserlo anche al livello mondiale se loro superassero quella complicità di sistema padronale che hanno. Sarebbe una bomba incredibile.
Tra gli eletti ci sono degli infiltrati di Casaleggio, quindi noi dobbiamo stare molto attenti quando parliamo. Casaleggio è spietato, è vendicativo. Adesso vediamo chi manda in Parlamento, perché io non ci credo alle votazioni on line, lui manda chi vuole.»

Il nazismo dal volto umano, ma in forma di setta. Notevole!
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This entry was posted on 7 settembre 2012 at 02:18 and is filed under A volte ritornano, Kulturkampf, Masters of Universe with tags Beppe Grillo, Claudio Formigli, Democrazia, Gianroberto Casaleggio, Giovanni Favia, Liberthalia, M5S, Piazza Pulita. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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7 settembre 2012 a 02:29
Ineccepibile.
Perdona o apprezza la sintesi ma non c’è nient’altro da aggiungere.
Se non un…mi appello alla clemenza del web!
7 settembre 2012 a 02:31
Più che apprezzata..:) Tant’è vero che, ascoltata l’intervista in diretta, mi son detto che ogni commento era davvero superfluo, tanto era lapalissiana l’evidenza di quanto già da tempo dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti
7 settembre 2012 a 02:40
Per la serie: non è mai troppo tardi.
Io sto “ammirando” i commenti al “Comunicato Politico Edittale”.
C’è chi grida al tradimemto, chi inneggia al fuori dalle palle Casaleggio & A$$ociati. A occhio mi sa che sta vincendo la prima categoria del vulnus.
7 settembre 2012 a 10:13
Signori miei non c’è molto da dire, non ho la minima stima per quel Favia ma è evidente che è il primo a dire certe cose (ormai nel PPoppolo del web, la ggente del web, quella che ha il potere e che voterà tutta Grillo, questo SECONDO Grillo si sapeva) in tv, anche se a microfoni spenti, non è un Watergate come dicono alcuni è semplicemente un’ulteriore conferma che con l’M5S non cambierà un cazzo a livello di metodo (abbiamo già la Santanchè che ci manda affanculo) e a livello politico cambierà tutto, in peggio. Nada ideali, ideologie, no, perchè sono simbolo dei partiti, della casta! Guardate io mi interesso di politica da 6 anni ma debbo dire che quando cominciai a studiare filosofia non capivo sta mania dei filosofi tipo Platone “I filosofi devono governare lo stato”, ora l’ho capito, tutte le ideologie politiche derivano bene o male da teorie filosofiche, seghi vie le ideologie e distruggi il 50% delle basi sociali della politica. E’ come dare fuoco a tutte le calcolatrici di un ufficio di ragionieri, lo paralizzi.
7 settembre 2012 a 13:39
🙂 Per quel poco che rammento, Platone era un altro di quelli che predicava bene ma razzolava malissimo.
Solitamente i filosofi, da Cicerone a Seneca, scorrendo tutta la storia classica, una volta al potere portano più danni che benefici… Limitandoci ai tempi recenti, lo “Stato etico” è spesso quanto di più disumano e totalitario si possa sperimentare.
Per quel che posso vedere però, i “tecnici” sono persino peggiori… non parliamo poi dei “ragionieri”! Specie se nutrono velleità da Messia.
E stendo un velo pietoso su quella piaga biblica, costituita dagli “ingegneri gestionali del lavoro” ed i cosiddetti “giuslavoristi”.
Per tornare sul tema, il M5S si presenta come il nuovo assoluto, ma ha vizi antichissimi e tutti abbondantemente sperimentati in passato. Che non cambierà nulla è una certezza.
D’altra parte il “grillismo” è un malanno passeggero: la classica febbriciattola populista che accompagna le crisi cicliche di sistema. Fa danni unicamente se non trova anticorpi.
Se si sanno cogliere gli indizi, il fenomeno sembra già in esaurimento… basta leggere gli ultimi post sul blog del Profeta: ripropone per l’ennesima volta la solita polemica (trita e ritrita) sul finanziamento all’editoria; da buon ultimo, è andato a ripescare dagli archivi del web la citatissima “Breve Storia di una Generazione“, che circola in rete ormai da un paio d’anni e più; ha ripubblicato l’ennesima versione del solito, stantio, “comunicato politico” con le fabbrichette che chiudono, i padroncini che scappano con la cassa all’estero (ma che vadano affanculo e ci rimanessero una volta per tutte!).
Ormai è a corto di idee, non sa più che scrivere e gira attorno al proprio ombelico…
I suoi adepti entreranno in Parlamento, meno numerosi di quanto si creda. E dal momento che il risultato elettorale non rispecchierà le aspettative dei sondaggi, inizieranno a gridare ai brogli la sera stessa del dopo-elezioni. Berlusconi docet. Probabilmente paralizzeranno le Camere per un paio di mesi (se sono ‘bravi’) con una estenuante guerriglia parlamentare. E infine, com’è naturale, le differenze e le divergenze interne al MoVimento esploderanno inevitabili, portando all’ovvia scissione di una ‘destra’ e una ‘sinistra’, ognuna svincolata dall’altra e interagente in proprio secondo alleanze variabili.
E tutta la faccenda si concluderà così com’è cominciata: in FARSA.
8 settembre 2012 a 01:52
Ma il fatto che Platone razzolasse male non c’entra nulla, semplicemente la politica è dipendente dalla filosofia, ciò è innegabile, Grillo per l’appunto vuole trasformare la politica in qualcosa di tecnico come dicono “i movimenti in parlamento” è un altro modo per dire “fuori i politici, le teorie filosofiche e le ideologie politiche che da esse derivano dal Parlamento”. Più pragmatismo meno pensieri. Più azione meno riflessione. Praticamente gli stessi slogan fascisti come appunto tu hai illustrato.
9 settembre 2012 a 02:51
Evidentemente, l’inconscio del suo immaginario non riesce a spingersi oltre il ventennio..
9 settembre 2012 a 14:17
Vero, è facile poi dire avanti il pragmatismo ma a questo punto si può anche dire “dittatura tecnocratica” e per tecnocratica intendo una di quelle robe da film di fantascienza, con un computer che governa su tutto, visto che quello è l’apice del pragmatismo, se fossimo tutti 100% pragmatici saremmo dei robot.
9 settembre 2012 a 19:58
Abbiamo già i primi prototipi sperimentali: Monti e Fornero su tutti… le I.A. cibernetiche attualmente innestate al primo governo biodroide della Repubblica, eterodiretto dai CdA bancari interessati al recupero crediti.
9 settembre 2012 a 22:47
Bè comunque l’idea di essere governati da un computer almeno è italiana. Mai sentito parlare del computer Z.A.R. nel gioco di ruolo italico Sine Requie? Semplicemente dopo una specie di apocalisse zombie e la morte di Stalin i sovietici creano sto supercomputer e gli danno tutti i poteri, aboliscono i nomi e i cognomi, le persone hanno dei codici stile targhe delle macchine ‘somma il mondo perfetto per un ragioniere o un bancario come dici 😀
6 gennaio 2013 a 13:25
grache