IL POPOLO DELLE VERITÀ

La manipolazione dei fatti è una prassi piuttosto comune nelle autocrazie. La verità si nasconde, si mistifica, soprattutto si interpreta. I monarchi bizantini bruciavano i codici legislativi che a loro non piacevano più. Il primo imperatore della Cina unificata, Shi Huang-Ti, ordinò la distruzione dei vecchi libri perché la storia l’avrebbe riscritta lui, a proprio gusto e immagine.
I tempi sono cambiati, ma l’antico vizio è rimasto…

“Ricordo che Balducci non l’abbiamo nominato noi, ma il precedente governo e dato che non facciamo piazza pulita degli uomini nominati lo abbiamo lasciato al suo posto”
 Silvio Berlusconi
 (19 Marzo 2010)

Per chi non lo sapesse, Angelo Balducci, gentiluomo di Sua Santità e ladrone di Stato con una sospetta passione per maschioni neri ben dotati, è stato il commissario straordinario di governo, per la realizzazione delle opere e degli interventi funzionali allo svolgimento dei mondiali di nuoto “Roma 2009”. Attualmente si trova in carcere per una serie infinita di ruberie. (QUI)
Peccato che l’atto di nomina a commissario delegato di Balducci sia contenuto nell’
Ordinanza n.3489 del 29/12/2005, a firma del (anche allora) presidente del consiglio Silvio Berlusconi, su proposta del capo del Dipartimento della Protezione civile. Vale a dire Guido Bertolaso

Tanto per non cambiare, l’ordinanza fa riferimento al solito decreto-legge (343/01), naturalmente a firma dell’ineffabile Berlusconi.


 Che fosse uno squallido cialtrone lo sapevamo da tempo. Che fosse un bugiardo patologico pure.
Peggio di tutto, che questo incredibile buffone sia la massima espressione della politica italiana, è una vergogna nazionale ed un’onta indelebile per le generazioni future.
È pur vero che ognuno ha i governanti che si merita. Noi abbiamo un clown da esportazione:
 
In onore alle rimpiante adunate del “sabato fascista”, oggi il ducetto di Arcore è in piazza: caso unico, nell’Europa democratica, di governo che organizza manifestazioni pro-governo, contro la magistratura di ogni ordine e grado, contro le istituzioni, contro le opposizioni parlamentari, e contro la libera stampa, annunciando l’avviso di sfratto per il presidente della Repubblica.
Perché in questo Paese il problema non è la più grande recessione economica dal 1929 che sta sbranando i senza tutele dei  lavori  atipici e flessibili. È l’Informazione che ne parla, perché “genera pessimismo”. Perciò è meglio minimizzare, aspettando che passi la nottata senza nulla fare.
Il problema non è una corruzione endemica, con la sistematica reiterazione dei reati da parte dei soliti impuniti. Il problema è che se ne divulghi la notizia.
Il problema non è l’epurazione organizzata dei giornalisti non allineati. Il problema è che questi esistano.
 Il tutto avviene chiaramente nel nome dell’Amore smisurato che l’aspirante Re Silvio nutre per sé.
Lo annuncia persino in quella specie di epitaffio in vendita, con tanto di foto funebre opportunamente taroccata come d’abitudine.
Nel profondo, il personaggio è un vecchio residuato prebellico, risalente alla prima metà del XX° secolo, cresciuto tra balilla e bauscia. Un rifiuto tossico di difficile smaltimento.
Lasciamolo giocare al ‘Grande Dittatore’ in un’Italietta reazionaria, sempre più avviata verso l’uscita dal consesso dei paesi civili…

Un benevolo lettore ci segnala che il video con il discorso del duce sull’uscita dell’Italia dalla Società delle Nazioni (Roma,08/12/1937) è stato rimosso da YouTube. Vabbé, poco male! In alternativa, beccatevi questo…

Non dubitiamo che alla fine delle celebrazioni littorie del nuovo millennio, gli organizzatori annunceranno la presenza di almeno 20 milioni di partecipanti, opportunamente corretti dalla Questura che dichiarerà di averne contati come minimo 150 milioni.
Special guest della manifestazione sarà probabilmente Renata Polverini, aspirante governatore per la regione Lazio: una che non è riuscita a depositare in tempo la lista PdL, perché la Cricca del panino era troppo intenta a sbianchettare i nomi dei candidati poco graditi, tra i quali il povero Flaminio Piccolo.
È  la stessa Polverini, che organizza comizi contro l’esclusione della sua lista e poi dal palco, non avendo evidentemente nulla da dire, invita i presenti ad improvvisare un karaoke con le canzoni di Battisti e saltare, in un inedito Ballo della Pupazza tanto in voga in certe feste paesane.
È proprio la pupazza, che dalla curva dello stadio Olimpico riesce a collezionare i fischi bipartisan dalle tifoserie romaniste e laziali…
Al peggio non c’è mai fine.

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2 Risposte a “IL POPOLO DELLE VERITÀ”

  1. gianni tirelli Says:

    MENZOGNE DISPERAZIONE E CAMPI DA GOLF

    “Un cittadino che mente, è solo un bugiardo – un politico che mente, è un criminale – un governo che mente, è un regime”.

    Strano che Silvio Berlusconi, fra la lista fantasmagorica delle cose da fare a Lampedusa (premio alla tolleranza e alla solidarietà), non abbia inserito anche un bordello d’alto bordo a prezzi popolari a beneficio dei soli isolani La sua indole da piazzista nano di borgata, crede la gente un branco di caproni cerebrolesi, pronti a bersi ogni sua minchioneria e subdola promessa. Quest’isola, per la sua ubicazione geografica e la natura selvaggia, è un’oasi di pace, di tranquillità e di autentico relax. Il suo mare è noto ai sub, ed è stato definito uno dei più bei mari del mondo, dove la bellezza del Mediterraneo raggiunge il massimo del suo splendore, con tutti i suoi colori; dallo smeraldo, ai turchesi cangianti che ti fanno penetrare lo sguardo sino ai trenta, quaranta metri di profondità dall’alto delle pareti a precipizio nella zona nord-occidentale, al blu cobalto oltre le punte. Chi l’ha visitata, ne è rimasto incantato e rapito proprio per la sua primordiale autenticità. Solo un ignorante incallito, privo di ogni umano concetto di bellezza e sentimento di sobrietà e di gusto, può immaginare (mentendo) di convertire e trasfigurare un paradiso naturale in uno scempio per cafoni e imbroglioni arricchiti.Anche il più rozzo e cretino degli uomini, poi, davanti a tanta sofferenza umana e povertà, avrebbe evitato una tale ostentazione di ricchezza – Il contrasto antitetico delle suggestive promesse berlusconiane ai lampedusani, risuona come una bestemmia raffrontato alla miserevole condizione dei migranti, e con l’essenzialità dei loro bisogni. Ma il tatto, l’eleganza e lo stile, sono qualità che non appartengono alla bestialità umana, e non si coniugano con il potere del denaro. La Classe, non è acqua! Quest’uomo piccolo, privo di charme, che veste come un manichino di un negozio di provincia, ha un linguaggio banale e nega tutto ciò che è evidente. Per lui la bugia costituisce una regola relazionale e la sua introiezione proiettiva lo porta ad attribuire agli avversari tutti i suoi difetti, a cominciare dalla menzogna.Ad una menzogna patologica, corrisponde zero autostima. Chi mente in forma compulsiva, lo fa per costruirsi un ruolo che altrimenti non avrebbe nella Società, insomma, un Autodifesa.Questa pratica, è condivisa da tutta la cricca, ronzante in cerchi concentrici, come mosche, attorno al più grande stronzo che mai, una democrazia, abbia partorito. La propensione coltivata alla menzogna, accomuna, in maniera trasversale, i rappresentanti di questa maggioranza e si pone come elemento caratteriale dominante.
    Ogni altro individuo esterno, che, per qualche ragione, entri in contatto con questa gente, viene infettato in forma virale dal germe della mistificazione e della contraffazione della realtà. Un comportamento talmente diffuso nell’entourage berlusconiano, da essere assunto a normale pratica relazionale, coniugata a una esposizione verbale, falsamente convinta, ostentata e gridata. Belpietro, Sallusti, Vittorio Feltri, Bondi, Lupi, Cicchetto e Capezzone (per fare solo due nomi), sono l’espressione più esaustiva del livello di virulenza di una malattia che, per assuefazione, si è attestata a cronica patologia. Escrementi umanoidi partoriti dal mercimonio della dignità, dell’onore, degli affetti e, privati del piacere di una vera amicizia, sana, leale e disinteressata – immuni a tutto ciò che riguarda la sfera del sociale e il valore della solidarietà, insensibili ai drammatici problemi attinenti al disastro ambientale, morale, etico e ai loro effetti sulla società. Ricchezza, potere e appartenenza confessionale, sono le peculiarità dell’impostore. Nell’inferno dantesco, “I falsari di parola” (bugiardi), sono fiaccati e arsi da una febbre altissima, paradigma di quel delirio esistenziale che ha caratterizzato la loro esistenza.

    “Trecentoquattordici deputati, hanno ritenuta legittima la richiesta di sollevare davanti alla corte costituzionale un conflitto di attribuzione nei confronti dell’autorità giudiziaria, per spostare il processo “Ruby” dal tribunale di Milano al tribunale dei ministri, sulla base di una grottesca motivazione che ha ridicolizzato l’intero paese agli occhi del mondo”. La menzogna condivisa e adottata in blocco da un’intera maggioranza politica, trascende da ogni visione democratica e stato di diritto, trasfigurando in regime autoritario e cassaforte di privilegi, impunità e di interessi particolari. Per questa brutta gente, una eventuale condanna di Berlusconi, corrisponde al sovvertimento del voto popolare. Come se il consenso elettorale possa garantire a chicchessia l’impunità.

    L’esercizio sistematico e continuo, volto a giustificare e legittimare le proprie mancanze, debolezze e dipendenze, trasforma l’individuo in quell’essere ottuso, che ha convertito l’intelligenza in furbizia, la licenza in libertà e la verità in mistificazione. Questa operazione di contraffazione dell’Io, prolungata nel tempo e mai messa in discussione, si attesta in seguito, come carattere dominante del soggetto (tara mentale). Un automatismo (riflesso condizionato) che, per sua natura, prescinde da ogni introspezione critica, analisi psicologica, ragionevolezza e buon senso, per sconfinare, a buon diritto, nella sfera delle patologie gravi e degenerative dello stato di coscienza.Questi soggetti, oggi, sempre meno rari, sono in parte il prodotto di una sottocultura consumistica e deresponsabilizzante che, nella potenzialità degli individui a rischio, trova terreno di coltura, per attuare il suo progetto, di manipolazione mentale.Le menzognere promesse di successo, di facili guadagni, di eterna bellezza, unicità e immortalità, intervengono sulle menti deboli in forma destabilizzante, alterandone l’oggettività, l’imparzialità e la consapevolezza, per essere assunte, in seguito, a parametri assoluti di riferimento. Valori morali e principi etici, vissuti come dei veri e propri ostacoli e incidenti di percorso (elementi dissonanti), sono stai rimossi e cancellati, per dare efficacia e sonorità alle lusinghe e agli inviti seducenti delle suadenti sirene del liberismo relativista. La forza di volontà, poi, che aveva la funzione, lo scopo e la potenza di produrre diversità e merito, è venuta meno, per trasfigurare in omologazione e supina accettazione; cause, a loro volta, di in un martirio incompreso, risultato estremo di un autolesionismo indotto. Questo singolare individuo moderno, è il solo e unico attore protagonista, regista e sceneggiatore, di una commedia dell’orrore, nella quale ha trasformato la sua vita.

    Oggi, la bugia, trionfa nelle società moderne e democratiche, come una nuova e rivoluzionaria, regola relazionale. Menzogna e relativismo camminano a braccetto, lungo il viale della fine, e niente e nessuno potrà contrastare l’inevitabile. La pubblicità, mente in maniera sfacciata, e più mente, più vende. Allo stesso modo, la politica, così distante dalla realtà sociale, promette tutto ciò che non potrà mai e non vorrà mai mantenere. La menzogna paga, e tutti mentono, in barba al buon senso, ad ogni principio etico e valore morale. “ Affinare la menzogna affinché sembri una verità “ La scienza mente, la Chiesa mente, il Capo del Governo mente. I padri mentono ai figli che, in seguito, predicheranno ai loro la menzogna ereditata. Tutti mentono a tutti, in una sorta di girone infernale e di torre di Babele, dove la verità, la somma eresia, é evitata come un virus mortale. L’inquinamento dell’acqua, dell’aria, dell’ecosistema tutto, sono alcune delle infinite conseguenze prodotte dalla menzogna globale. Oggi, i commercianti al potere, hanno sdoganato ignoranza, menzogna e illegalità, per vendere la loro sporca mercanzia a sempre più individui, relegando gli uomini intelligenti, sensibili e sinceri, in un angolo buio della società, al pari di pericolosi criminali e rivoluzionari sanguinari. Il vero dramma però, sta nel fatto che gli uomini mentono a loro stessi, e da qui non si scappa. Questa perversione, produce gravissime patologie negli individui, che vanno da un costante senso di angoscia, ad attacchi di panico, depressione, turbe di ogni genere, frustrazione, repressione, raptus di follia, schizofrenia e morte (suicidio). Lo scollamento dalla natura, poi, fa il resto.Ad una menzogna patologica, corrisponde zero autostima. Attraverso la menzogna compulsiva (una forma di autodifesa) il bugiardo al potere intende costruirsi un ruolo che, altrimenti, gli sarebbe negato.

    Gianni Tirelli

    • “Ottimo e abbondante!”
      Che dire di più Sig. Tirelli? Credo non ci sia altro da aggiungere alla sua lunghissima disamina… è sconvolgente l’abisso di desolazione in cui siamo sprofondanti.

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