Archivio per Imbecilli

(167) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , on 28 gennaio 2023 by Sendivogius

Classifica GENNAIO 2023″

Se la situazione non fosse tragica, ci sarebbe da ridere.
Raramente si è visto un simile concentrato di cialtroneria e arroganza, revanchismo neo-fascista e fondamentalismo reazionario, analfabetismo di ritorno innestato su un’ignoranza belluina, nell’incompetenza abissale di imbarazzanti figuri che sembrano usciti da una parodia demenziale degli Anni ’20 del XX secolo, e magari discettano pure di “Competenza” e “Cultura”, mentre ruttano qualcosa a proposito di “nazione”, nella grottesca esibizione della loro irriducibile minchioneria nostalgica da raduno a Predappio, per un tripudio di trafficanti d’armi in mimetica e sciovinisti da operetta con la sciaboletta di latta, felici di essere arruolati d’ufficio, come ascari coloniali da immolare alle guerre asimmetriche dell’Impero, nell’Italietta succube e supina che si prostituisce ossequiente mentre batte il marciapiede lungo il vallo atlantico per un posto al sole.
Riconosciamo che ci vuole un talento raro per scendere così in basso, senza neanche l’attenuante dell’ingenuità su irriducibile idiozia congenita. Ogni tragedia ha i suoi protagonisti e le sue comparse dementi. La loro compattezza condensata e corazzata, ricorda certe espressioni artistiche pressate in tutto il loro potenziale creativo…

Hit Parade del mese:

01. LETTORI FORTI

[11 Gen.] «Non ho questa presunzione come altri, ma qualche libro è bene leggerlo, ogni tanto. Il caso più recente è la guerra di Crimea nel 1861-63 vide impegnato il Regno di Piemonte, con l’Italia ancora non unita, quando Cavour inviò i Bersaglieri a combattere contro la Russia.»
 (Maurizio Gasparri, analfabeta funzionale)

02. LEASING

[28 Gen.] «L’utero di una donna non è di sua proprietà.»
 (Eugenia Roccella, ministro pari opportunità)

03. ROBA FORTE

[14 Gen.] «So di dire una cosa molto forte, ma penso che il fondatore del pensiero di destra e conservatore in Italia sia Dante Alighieri.»
 (Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura)

04. CORTINA CAPUT MUNDI

[12 Gen.] «Quello che si può fare è un eliporto e un aeroporto verticale di sicuro. Sull’aeroporto non desisto, magari non a Cortina ma vicino.»
 (Daniela Santanchè, ministro del turismo)

05. CRONACHE DI BANANAS

[12 Gen.] «Io non ho promesso in questa campagna elettorale che avrei tagliato le accise sulla benzina perché banalmente sapevo quale era la situazione di fronte alla quale mi sarei trovata. Sono fortemente speranzosa della possibilità che prima o poi riusciremo a fare un taglio strutturale, non temporaneo, delle accise, ma questo necessità di una situazione diversa, di rimettere in moto la crescita economica di questa nazione»
 (Giorgia Meloni, la Capobanda)

06. VOLARE BASSI

[14 Gen.] «Non voglio usare esempi più grandi di me, ma in questi giorni mi viene spesso in mente la frase attribuita a Garibaldi, ‘qui si fa l’Italia o si muore’.»
 (Giorgia Meloni, la ducia)

07. PER LA NAZZZIONE!

[10 Gen.] «Io non ho promesso in questa campagna elettorale che avrei tagliato le accise.»
 (Giorgia Meloni, donna di parola)

08. DUE EURO AL LITRO

[03 Gen.] «Il prezzo della benzina rimane fisiologicamente qualcosa di sopportabile.»
 (Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica)

09. IL LIVELLO DEL GIORNALISMO IN ITALIA

[10 Gen.] «La riapertura delle indagini sul caso Orlandi è un successo di Calenda che su Netflix aveva visto la serie Vatican Girl e aveva scritto dei tweet in cui chiedeva che si tornasse ad indagare. È il primo grande successo internazionale di Calenda.»
 (Paolo Mieli, il Pulitzer)

10. ALZIAMO IL LIVELLO

[20 Gen.] «Dobbiamo saper parlare come la gente al bar.»
 (Stefano Bonaccini, omo de sostanza)

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GOLIARDATE

Posted in Muro del Pianto with tags , , , , , , , , , , , , on 18 Maggio 2022 by Sendivogius

Assalti in branco di maschi arrapati e ubriaconi da strada, in un tripudio di molestie verbali e fisiche, volgarità gratuite e battute oscene, apprezzamenti pesantemente sessisti; palpeggiamenti di massa, inseguimenti e accerchiamenti in mezzo alla folla di ragazzine minorenni, tampinamenti di donne braccate fin dentro ai luoghi di lavoro, per un’epifania di mani lascive che si insinuano ovunque, tastano, palpano, stringono, afferrano, in un lubrico baccanale esteso secondo le modalità della taharrush in versione ‘soft’.
Più di 150 denunce contro ‘anonimi’ ed oltre 500 segnalazioni per molestie sessuali.
Fosse stato un gruppo di immigrati, meglio se “clandestini”, meglio ancora se “islamici”, ne sarebbe nato un caso nazionale con tanto di interrogazioni parlamentari, ed indignate invettive contro l’invasione barbarica su scontro di civiltà ed ipotetiche culture dello stupro.
Ma trattandosi di italianissimi energumeni in calore, calati su Rimini con le tasche gonfie di quattrini da spendere in bisboccia all’eterno carnevale, meglio se nascosti sotto il cervone calabrese degli Alpini calcato a coprire le turgide teste di cazzo, si tratta di “una vera festa per il territorio”, per la gioia dei bottegari locali che infatti esprimono il loro “vivo ringraziamento per l’atmosfera che l’evento ha regalato al territorio”.
E peccato per quel migliaio di lesbiche, frigide e femministe isteriche (per riportare le definizioni più eleganti), che proprio non hanno apprezzato quell’atmosfera di festa, mentre le mani dei clienti frugavano nelle scollature o si insinuavano alla ricerca degli slip, assolutamente non invitate, con apprezzamenti non richiesti e considerazioni sulla ‘mercanzia’ ancor meno gradite. Ovviamente, si tratta di “gesti bonari”… se uno sconosciuto afferra la chiappa di tua moglie mentre cammina per la strada, o strizza la tetta di tua figlia all’uscita da scuola, chiedendole se gradisce la minchia, che male c’è?!? Vorremmo mica farne un dramma?! Non per niente, sono solo “goliardate” (come sempre!), nella pura espressione di cretinismo post-adolescenziale di rituali anacronistici, a misura di sessualità frustrate.
Suvvià signore, siamo maschi! È implicito che saltare addosso alla femmina di turno da predare (bonariamente, s’intende!), sia una simpatica espressione di genere. Se poi Lei non si diverte, il problema è tutto suo (‘sta stronza!), che non è proprio il caso di estremizzare strumentalmente, confondendo la tipica goliardia che inevitabilmente accompagna questi eventi a gravi molestie.
 Poiché nulla deve disturbare i carnasciali, gli affari, e la virile ostentazione di un’imbarazzante imbecillità primitiva alla Festa di Cuccagna dove tutto è lecito. Anche perché “Noi siamo gli Alpini!”, come se ciò comporti un particolare titolo di merito o un riconoscimento in più, rispetto chi ha fatto il militare a Cuneo, come Totò, diventando per questo uomo di mondo, o si sia congedato dai Bersaglieri.
Qui siamo fermi ancora alla Ricciolina del Monte Grappa (gangbang?). Manco fossero dei reduci di Vittorio Veneto!!
Non per niente, come Giornata Nazionale degli Alpini, il nostro (in)degno parlamento, a compiuto riferimento nostalgico ed ideologico, ha scelto il 26 Gennaio, giorno della Battaglia di Nikolajewka (26/01/43) che permise la ritirata delle forze nazifasciste, con l’annientamento della Divisione Tridentina, durante la nefasta Campagna di Russia.

 Da oggi (06/4/2022), grazie ai nostri parlamentari – gli stessi parlamentari che da settimane condannano a gran voce e con l’elmetto in testa l’invasione dell’Ucraina – ogni 26 gennaio si celebrerà l’eroismo delle forze d’invasione nazifasciste che ottant’anni fa misero l’Ucraina – e con essa un bel pezzo di Urss – a ferro e fuoco.
L’indomani, 27 gennaio, si spremerà la lacrimuccia sulla Shoah. Perfetto.
A colpi di “sdoganamenti” e celebrazioni nazionaliste e militariste si è ormai sfondata ogni barriera.
In questa mossa, tuttavia, c’è un surplus di ipocrisia che lascia attoniti persino noi che ormai ci aspettiamo qualunque cosa.
Sì, perché al mantra di tutto il mainstream «un popolo invaso ha diritto di difendersi» è stata aggiunta senza il minimo pudore la precisazione finora rimasta implicita: «salvo il caso in cui a invadere siamo noi».
E il caso vuole che sia lo stesso popolo.
Se a invadere l’Ucraina è Putin, gli eroi sono gli invasi e si difendono da eroi.
Se a invadere l’Ucraina è l’Italia – per giunta al fianco di Hitler e con l’intento di esportare il nazismo (proprio il nazismo, quello DOP) – gli eroi siamo noi invasori e gli altri osano pure difendersi, ‘sti stronzi.

“Invadere l’Ucraina è brutto?
Dipende: se l’invadiamo noi è eroico.”

Perciò beviamoci sopra, palpiamo qualche tetta e non pensiamoci più, marciando e marcendo nella piazzetta d’armi addobbata a festa di una Italietta smutandata, in piena regressione antropologica prima ancora che culturale.

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The Peacemaker (II)

Posted in Kulturkampf with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , on 3 marzo 2022 by Sendivogius

Immancabile, alla tragedia della guerra non poteva mancare la farsa italiota degli imbecilli zelanti con l’elmetto, che la guerra la fanno alla Cultura (per ora solo ‘russa’), nell’ansia servile di conformismo bellico. Ad ennesima riprova dell’avvilimento raggiunto dagli atenei italiani, c’è da registrare il contributo del prorettore dell’Università statale della Bicocca, il prof.? Maurizio Casiraghi, docente di biotecnologie improvvisamente esperto di Letteratura ucraina, che blocca un ciclo di lezioni sull’immenso Dostoevskij, “per ristrutturare il corso e ampliare il messaggio per aprire la mente degli studenti, aggiungendo a Dostoevskij anche alcuni autori ucraini”. E’ la par condicio idiotarum di coloro che non saprebbero distinguere Bulgakov da Gogol, nell’incapacità di collocarli nel tempo e nello spazio, senza averne mai letto una sola riga. L’unico che avrebbe tanto bisogno di aprire la sua mente (e un libro ogni tanto) sarebbe proprio il sig. Casiraghi, a tempo perso professore nell’inconsapevolezza del ruolo.

The Thief of Book

Del resto, ad inaugurare questo burlesque revanchista del Grottesco era stato lo stesso Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il top-manager de’sinistra, che caccia via dalla Scala uno dei più grandi direttori d’orchestra del mondo, Valerij Gergiev e la soprano Anna Netrebko, perché i reprobi (in quanto russi) si rifiutano di fare atto di contrizione con autodafé su pubblica umiliazione, come moderna emulazione inquisitoria, sospesa nella scelta tra rogo o abiura.

E resterà indimenticabile il Festival della Fotografia di Reggio Emilia, che estromette il fotografo russo Alexander Gronsky, perché non si possono mica “invitare violenza e morte” ad una mostra fotografica sui paesaggi invernali (!). Per la cronaca, Gronsky è un pacifista convinto, limpidamente schierato su posizioni anti-putiniane, e tenuto dodici ore in stato di arresto per aver manifestato ‘illegalmente’ contro l’aggressione dell’Ucraina dalla solerte Polizia italiana (si tratta pur sempre di un russo sospetto).

Siamo all’arte di guerra, che trascende la censura per farsi beota compiacimento di chi scambia la propria grettezza di mente per ‘impegno sociale’, la cancellazione culturale per “solidarietà”, nell’esibizione conformista del cortigiano compiacente e compiaciuto della sua stolida imbecillità.

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COVIDIOTI

Posted in Muro del Pianto with tags , , , , , , , , , , , on 29 dicembre 2021 by Sendivogius

“Cadono come mosche”
#NessunaCorrelazione #SonosoloCoincidenze #Vaccini #R2020″
Davide Barillari
(13/06/2021)

Si fanno i clisteri con la candeggina. Sniffano curcuma e coriandolo. Ingurgitano infusi di tarassaco e frullati di barbabietola, con improbabili beveroni a base di aghi di pino, aglio, miele ed alghe di clorella. Ruminano bacche di Goji. Si intossicano di ivermectina ed antibatterici ad uso veterinario. Fanno incetta di idrossiclorochina e farmaci contro la malaria. Acquistano prodotti di dubbia provenienza, che vanno scovando on line su passa parola. Scaricano fantomatici “Manuali di terapia domiciliare personalizzata” da siti anonimi su internet. Sorbiscono intrugli consigliati da perfetti sconosciuti. Credono fideisticamente a qualsiasi mitomane scovato su facebook, che spaccia prodotti miracolosi. Si affidano a sedicenti “esperti” di pratiche ayurvediche e cristalloterapia, “cure altenative” e naturiste: omeopati, massaggiatori shiatsu, oligoterapisti, naturopati, filosofi, teologi, e improvvisati “scienziati sociali” senza il disturbo di una laurea.
Credono a chiunque, purché non sia un medico vero o una specialista riconosciuto con un solido curriculum scientifico… E poi intasano le corsie degli ospedali ed i reparti di terapia intensiva, sottraendo posti letto e risorse che di certo potrebbero essere meglio impiegate.
Dinanzi ad un simile panorama neuropsichiatrico di desolanti casi umani, in pieno analfabetismo funzionale su delirio psicotico, ne conseguono due constatazioni di base…
Prima considerazione: il mondo è sovrappopolato di inguaribili imbecilli.
Erroneamente considerato innocuo, troppo spesso declassato ad isolato fenomeno di colore nell’ambito di certa esuberanza folkloristica, l’Imbecille risponde invero alle Leggi fondamentali della Stupidità. Ne consegue che questi costituiscono un pericolo per sé (poco male) e soprattutto per il resto della comunità, che l’imbecille tollera e subisce in tutta la sua infestante invasività.

“Una persona stupida è chi causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone, senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.”
(Terza Legge)

Quando il fenomeno diventa prevalente, rischia di trasformarsi in problema sociale.

Seconda considerazione: il Covid-19 si sta rivelando tremendamente efficace, nel limitarne la moltiplicazione incontrollata…

Tra i personaggi della galassia negazionista più noti al grande pubblico e nel frattempo dipartiti a seguito di un’epidemia inesistente, si segnalano:

Maurizio Bugatti
Carrozziere, opinionista radiofonico, in arte “Mauro da Mantova”, complottista per vocazione e per questo ospite fisso ne La Zanzara, in qualità di esperto in vaccini, “untore” per gioco: si divertiva ad andare nei supermercati, senza mascherina protettiva, a tossire in giro con 38 di febbre. È morto a 61 anni per una polmonite bilaterale da Covid, dopo il ricovero all’Ospedale di Verona, perché a Mantova “ci sono i comunisti” (sic!).

Bartolomeo Pepe
l’onorevole Pepe è stato Senatore della Repubblica (!) in quota 5 Stelle (non se ne perdono uno!), nonché esteta del complotto globale in tutte le sue declinazioni possibili ed inimmaginabili, non facendosi mancare proprio nulla: dalle scie chimiche, ai programmi segreti di controllo climatico; dagli Illuminati, al Piano Kalergi (finanziato da Soros); ovviamente anti-vaccinista convinto e mistificatore seriale. Indimenticabile per originalità creativa, è stata la sua battaglia contro gli “interferenti endocrini” che conducono alla sterilità maschile, producendo “mutazioni fisiologiche”. Le manipolazioni genetiche sono sempre state una fissazione del senatore, convinto dell’esistenza di un programma massonico globale per modificare il DNA attraverso la “geoingegneria”. Ma non ci ha fatto mancare neanche la terribile cospirazione delle lampadine a Led che ci spiano, né la crociata contro la profilassi antitetanica.
Insomma, è stato uno che aveva la credibilità scientifica del complottista nella pubblicità del Buondì Motta. tanto da sembrare esso stesso una parodia. E chissà quali altre cazzate avrebbe potuto sponsorizzare al Senato, se non fosse morto a 59 anni, per insufficienza respiratoria da Covid: “una ridicola isteria, fomentata ad arte” (ipse dixit). Complotto dei poteri forti, per far tacere una voce indipendente?

Certo, niente di paragonabile rispetto a quanto avviene fuori dagli italici confini, dove la pandemia imperversa praticamente indisturbata, grazie anche a questi fervidi campioni delle libertà individuali (neo-nazisti, orfani trumpiani, fanatici religiosi, nevrotici ossessivi), infierendo sui grandi numeri…

Johan Biacsics
Johan Biacsics, 65enne, leader dei No-Vax austriaci. Ammalato di Covid ormai da diversi giorni, secondo la stampa locale, si sarebbe curato con dei clisteri a base di biossido di cloro che è il principio attivo della candeggina. Ovvero un trattamento ‘alternativo’ molto diffuso tra i no vax che è stato caldeggiato anche dall’ex presidente americano Donald Trump.
Nonostante il tampone positivo il 65enne era convinto di poter sconfiggere la malattia in questo modo, opponendosi al ricovero. A casa si sarebbe poi sottoposto a questo trattamento, morendo poco dopo.

Marcus Lamb
A 64 anni è morto a causa del Covid anche uno dei più popolari leader religiosi No vax degli Usa. Marcus Lamb era cofondatore e amministratore delegato di una rete televisiva religiosa che, in America, vale 230 milioni di dollari. Come altri tepepredicatori cristiani di destra per mesi ha rilanciato il messaggio No vax, ospitando anche Robert F. Kennedy Jr, esponente della celebre famiglia, ripudiato dai parenti per le sue posizioni contro i vaccini, di recente avvistato anche in Italia.

Marc Bernier
I casi di predicatori deceduti sono tanti, specie negli USA. Ad agosto è morto ad esempio anche lo speaker radiofonico 65enne Marc Bernier, soprannominato “Mr.Anti-Vx”.
Voce molto conosciuta in Florida, dove ha lavorato per la radio WNDB News Daytona Beach per oltre 30 anni, esprimendo sempre le sue forti opinioni in ambito conservatore.


Mak Parhar
Anche Mak Parhar, un blogger terrapiattista canadese che era diventato un leader del movimento No Vax e contro le mascherine in British Columbia, è morto dopo aver denunciato dei sintomi del Covid19. Secondo la stampa locale l’uomo, che aveva confidato di essere malato ai suoi seguaci (aggiungendo che non poteva «essere Covid perché il Covid non esiste»), ha chiamato soccorso troppo tardi: quando è arrivata l’ambulanza infatti, i sanitari lo hanno trovato già morto.
In uno dei suoi ultimi video, il blogger aveva detto di sentirsi meglio e di aver preso l’Ivermectin, l’anti-parissitario considerato un rimedio contro il Covid dai No vax, ma che le autorità mediche di Usa e Canada sconsigliano di usare.

Caleb Wallace
Caleb Wallace, 30 anni, è invece morto in Texas ad agosto. Convinto No vax fu uno degli organizzatori della Freedom Rally, manifestazione no Mask nata negli Stati Uniti come protesta contro tutte le restrizioni Covid. Dopo esser risultato positivo al coronavirus, ha tentato di curarsi con le fantomatiche “terapie domiciliari” sponsorizzate dai medici No vax assumendo anche l’Ivermectina, il farmaco antiparassitario che la Fda ha invitato a non usare per il virus e che ha provocato un aumento consistente di casi di avvelenamento.

 (Fonte: il Gazzettino di Venezia)

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Letture del tempo presente (XI)

Posted in Kulturkampf with tags , , , , , , , , , , , , , , on 20 novembre 2021 by Sendivogius

Si comincia col paragonare la certificazione vaccinale anti-covid all’Ahnenpass della Germania nazionalsocialista e poi si finisce per l’andarci direttamente a braccetto coi nazisti, che evidentemente della materia se ne intendono, senza che alle legioni di imbecilli no-vax, inopportunamente imboccate dai figuri più improbabili, riesca mai di cogliere la contraddizione intrinseca nelle loro distorsioni cognitive.

Si ricollega l’adozione del cosiddetto “green-pass” alla persecuzione degli ebrei su equazione indecente, che trascende il concetto di “antinomia” per farsi patologia mentale su psicosi delirante…

Si associa il “certificato verde” a strumento di controllo di un inconfessabile cospirazione globale di entità occulte… E poi si finisce con l’approdare ai soliti “Protocolli dei Savi di Sion”: modello ideale di tutte le cospirazioni, ed all’immancabile congiura giudaica che fa sempre brodo (come il dado), per insaporire la zuppa complottista.
Del resto, se ci sono irriducibili imbecilli convinti che la Terra sia piatta, perché non credere pure alla riedizione aggiornata dell’antico complotto satanico-massonico orchestrato dai perfidi giudei per il dominio del mondo, su infiltrazione stavolta genetica tramite manipolazione del DNA?!? Tutto è possibile ed ogni panzana non è mai troppo assurda, in un deserto culturale dove ogni coglione matricolato ha diritto di parola perché “si informa su internet” ai tempi oscuri della grande regressione barbarica, mentre scorrazza garrulo e giulivo nelle lande dell’Idiocrazia dominante.

In fondo, si tratta della riproposizione ciclica dei medesimi schemi interpretativi, che cambiano forma per invariata sostanza di paranoie ataviche, modellandosi alla realtà contingente di una società variabile, destrutturata in mitopoiesi deliranti.

«La teoria cospirativa della società risiede nella convinzione che la spiegazione di un fenomeno sociale consista nella scoperta di uomini, o di gruppi che sono interessati al verificarsi di tale fenomeno (talvolta si tratta di un interesse nascosto che dev’essere prima rivelato), e che hanno progettato e congiurato per promuoverlo.
Questa concezione dei fini delle scienze sociali deriva, naturalmente, dall’erronea teoria che, qualunque cosa avvenga nella società – specialmente avvenimenti come la guerra, la disoccupazione, la povertà, le carestie, che la gente di solito detesta – è il risultato di diretti interventi di alcuni individui e gruppi potenti. Questa teoria ha molti sostenitori ed è anche più antica dello storicismo (che, come risulta dalla sua forma teistica primitiva, è un derivato della teoria della cospirazione). Nelle sue forme moderne esso è, come lo storicismo moderno e come un certo atteggiamento moderno nei confronti delle “leggi naturali”, il tipico risultato della secolarizzazione di una superstizione religiosa. La credenza negli dèi omerici le cui cospirazioni spiegano la storia della guerra di Troia è morta. Gli dèi sono stati abbandonati. Ma il loro posto è occupato da uomini o gruppi potenti – sinistri gruppi di pressione la cui perversità è responsabile di tutti i mali di cui soffriamo – come i famosi savi di Sion, o i monopolisti, o i capitalisti o gli imperialisti.
Io non intendo affermare, con questo, che di cospirazioni non ne avvengano mai. Al contrario, esse sono tipici fenomeni sociali. Esse diventano importanti, per esempio, tutte le volte che pervengono al potere persone che credono nella teoria della cospirazione. E persone che credono sinceramente di sapere come si realizza il cielo in terra sono facili quant’altre mai ad adottare la teoria della cospirazione e a impegnarsi in una contro-cospirazione contro inesistenti cospiratori. Infatti la sola spiegazione del fallimento del loro tentativo di realizzare il cielo in terra è l’intenzione malvagia del Demonio che ha tutto l’interesse di mantenere vivo l’inferno.
Cospirazioni avvengono, bisogna ammetterlo. Ma il fatto notevole che, nonostante la loro presenza, smentisce la teoria della cospirazione, è che poche di queste cospirazioni alla fin fine hanno successo. I cospiratori raramente riescono ad attuare la loro cospirazione.
Perché si verifica questo? Perché le realizzazioni differiscono così profondamente dalle aspirazioni? Perché ciò è quanto normalmente avviene nella vita sociale, ci siano o non ci siano cospirazioni. La vita sociale non è solo una prova di forza fra gruppi in competizione, ma è anche azione entro una più o meno elastica o fragile struttura di istituzioni e tradizioni, azione che provoca – a parte qualsiasi contro-azione consapevole – molte reazioni impreviste, e alcune di esse forse anche imprevedibili, in seno a questa struttura

Karl R. Popper
“La società aperta e i suoi nemici”
Ed. Armando. Roma, 1974

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GRIND PASS

Posted in Masters of Universe, Muro del Pianto with tags , , , , , , , , , , , , , , , on 15 ottobre 2021 by Sendivogius

Mi rivolgo a Voi, donne e uomini liberi, che vi opponete alle ibridazioni del piano Kalergi, ed alle manipolazioni genetiche dell’Umbrella Corporation; è infatti tempo che conosciate la terribile verità…
I poteri forti… gli Illuminati di Baviera… gli Annunaki… i VisitorsVoldemortYog-Sothoth… il misterioso Dr. Fu-Manchu… i malefici Mi-go di Yuggoth… che segretamente controllano gli stati e l’economia, gli elementi celesti e la terra piatta, aspirando a dominare il mondo dalle loro basi nascoste sul lato oscuro della Luna e tra i ghiacci dell’Antartide, sanno TUTTO di voi.
Ci avete mai pensato?!? Già a partire dalla vostra azienda, sanno dove abitate (gli avrete pure dato un maledetto documento di identità al momento dell’assunzione!). Conoscono il vostro codice fiscale ed il numero di conto corrente (vi fregano con l’accredito dello stipendio!!). E sanno pure quanti figli avete, grazie alla scusa degli assegni familiari.
Certo lavorare in nero vi salverebbe, ma poi vi fottono all’INPS quando andate a chiedere il reddito di cittadinanza! E attraverso la vostra Tessera Sanitaria possono conoscere anche il vostro quadro clinico e vi infettano coi quantum dots. Ci avete mai pensato che possono essere innestati, anche attraverso lo sciroppo per la tosse o le supposte?! Che poi i dottori sono tutti al soldo delle cause farmaceutiche! Per questo è molto meglio curarsi con le pozioni magiche e gli amuleti, grazie alle ricette segrete che trovate su internet nel sito anonimo di qualche generoso scienziato alternativo, che ha scoperto la cura contro il cancro ed ha deciso di condividerla con voi, insieme al link della pomata taiwanese per ingrandire il vostro pene. Perché questo la “scienza” ufficiale non ve lo dice!!
Sanno esattamente dove vi trovate, quali sono le vostre reti di contatto! E se la smetteste di gingillarvi in continuazione col vostro smartphone, abbeverandovi ad ogni puttanata cospirativa che riuscite a scovare su internet, mentre postate minchiate sul facebook dell’ebreo Zuckerbeg, forse gli agenti del Deep State smetterebbero di tracciare i vostri movimenti ed intercettare le vostre conversazioni!
Ma per le bande di mentecatti, laureati on line all’Università di YouTube, il problema è il “green pass”: quel subdolo strumento di controllo, architettato dalle entità occulte della “dittatura sanitaria”, per l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale.
È ovvio che il certificato verde sia invece una false flag! Spegnete tutto! Bruciate tutto! Distruggete i vostri computer, i vostri cellulari, i vostri documenti di riconoscimento, i vostri bancomat. Licenziatevi dal lavoro e rinunciate ad ogni sussidio. Rendetevi irrintracciabili. Ritiratevi in qualche caverna sulle montagne, come gli uomini di Neanderthal che vivevano fino a 150 anni senza acciacchi, mangiando bacche di goji. Volgete gli occhi al cielo, aprite la bocca e aspettate che piovano fiocchi di manna, o che passi uno stormo di piccioni incontinenti, non appena si diraderanno le scie chimiche.
Io vi capisco… Avete ragione. È tutto un complotto! Il Covid è solo un’invenzione… e purtroppo v’ha mancato! Per ora, spero.

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SCARAFAGGI

Posted in A volte ritornano, Kulturkampf, Roma mon amour with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 10 ottobre 2021 by Sendivogius

Con tanto di disposizione nel dettato costituzionale che vieta “la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista” e con ben due leggi (Scelba/Mancino), che sanzionano chiunque promuova sotto qualsiasi forma, la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, e intendendo per tale ogni:

«associazione, movimento o comunque gruppo di persone non inferiore a cinque che persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista
  (Legge 645 del 1952)

Ovvero, con una legge (L.122 del 1993) contro “chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”, vietando ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi

Ci si chiede cos’altro serva ancora alla magistratura italiana, pur così solerte in altri frangenti, per sciogliere finalmente quelle organizzazioni dichiaratamente fasciste, che si esibiscono in apologia di reato permanente, e che di solito magistrati coccolosi e quanto mai comprensivi liquidano come “espressioni del pensiero, costituzionalmente garantite e prive di offensività”, come nel caso delle celebrazioni neo-naziste delle Waffen-SS a Milano.
Immaginate voi se una cosa del genere accadesse a Berlino, dove evidentemente ci sono giudici con maggior senso della decenza!
Che la c.d. Legge Scelba sia disattesa da 70 anni, fin dall’alba della sua promulgazione, è cosa nota, visto che di associazioni e partiti apertamente fascisti ne abbiamo avuti e ne abbiamo tuttora a iosa: tutti liberi di scorrazzare in parlamento e dintorni, a braccino sempre teso e molto più che ‘tollerati’.
Che ad un secolo di distanza i neo-nazisti di Forza Nuova (o Italia Libera, come amano farsi chiamare ora) intendano invece festeggiare i fasti del 1921 con gli assalti squadristi alle Camere del Lavoro, devastando praticamente indisturbati la sede del principale sindacato italiano in pieno centro a Roma, è qualcosa che (al di là delle solidarietà pelose e più o meno ipocrite) qualcuno dovrebbe spiegare… a partire forse dal Ministero dell’Interno, che da oltre un anno va consentendo il libero proliferare di manifestazioni non autorizzate dei sedicenti “no-vax” in flagranza di reato, insieme a bande di fascisti ringalluzziti più che mai dal clima di sostanziale impunità, fingendo di ignorare la saldatura eversiva che si va coagulando attorno ai gruppi più estremi. Questo perché nel mondo alla rovescia ci si laurea all’università virtuale di YouTube, dove l’ultimo coglione analfabeta che pubblica un video sulle virtù anti-covid della clorochina, ed altre cure miracolose, ha più credibilità di un premio Nobel per la medicina; perché i vaccini no, non sono sicuri, ma gli amuleti e le pozioni magiche suggeriti da sciamani e mitomani su F/B invece sì. Su questa distorsione sistematica della realtà per bias cognitivo, i fascisti ci sguazzano. Da sempre. E ci costruiscono sopra le loro narrazioni parallele…
Sono lontani i tempi in cui i solerti funzionarini della DIGOS piombavano nelle case di privati cittadini, senza alcun mandato o fattispecie concreta di reato, per strappare via dai balconi quei lenzuoli che potevano urtare la suscettibilità di un’indecente cialtrone travestito da sbirro, durante il passaggio del loro duce di ghisa.
Forse la stessa Questura di Roma dovrebbe spiegare perché mai un “sorvegliato speciale” (il pluripregiudicato e recidivo Giuliano Castellino) sia sempre presente dove non dovrebbe essere. E se ne vada tranquillamente in giro alla testa delle sue squadracce, a devastare il centro di Roma in una riedizione dell’omonima “marcia”, preannunciando con congruo anticipo il raid via social, onde chiamare i camerati all’adunata.
E più di qualcun altro in più alta sede dovrebbe finalmente chiarire perché mai due organizzazioni ostentamente fasciste, come Casa Pound e Forza Nuova, fondate da ex terroristi latitanti e nate come diretta filiazione di Terza Posizione, movimento eversivo ambiguamente collaterale ai NAR di Fioravanti, con una venerazione feticistica per il “Caccola” ed i suoi esteti del golpe militare, possano prodursi in aperta apologia, agendo sostanzialmente indisturbate e svincolate dalle leggi di quella Repubblica che pubblicamente  avversano…
Forse perché godono di una pubblicistica più che compiacente nella cosiddetta “stampa moderata”.
Non per niente, a leggere gli osceni giornaletti di sedicente corso ‘liberale’ infeudati dalla famiglia Feltri, grazie al rampollo Mattia, sappiamo che se in Italia abbiamo nella sua preponderanza una delle destre più fascista, antidemocratica ed eversiva dell’Europa occidentale, è ovviamente colpa della sinistra e dell’antifascismo che si ostinano contrastare la risacca nera.

E per spiegare meglio il concetto dalle colonne infami del suo giornalino on line, il figliol prodigo chiama direttamente qualche (post?)fascista di ritorno, in qualità di “esperto della materia”, l’incredibile Mario Landolfi, tale è il livello di indecenza raggiunto da un Mattia Feltri, a segnare la differenza con una passata direzione assai più seria della sua.

Forse, dicevamo, i reduci di Terza Posizione confluiti nelle scatole cinesi di Casa Pound e FN sono intoccabili, perché ai loro esponenti non viene mai negata una candidatura nazionale, con le quali inzeppano le liste della Lega salviniana ed i Fascisti d’Italia della ducia della Garbatella, tra saluti romani, fasci littori, busti del Mascellone, baroni neri e nazi-party della movida sovranista, per uno scrosciare di ammiccamenti, affinità tanto elettive quanto elettorali, e vicinanza ben più che ideale, con gli altri schizzi sparsi della destra già missina.

Cristian D’Adamo, candidato di “Fratelli d’Italia” a Fondi. Uno dei tanti (troppi)

Talmente vicini da condividere fino a poco tempo fa le stesse sedi e gli stessi uffici con gli intraprendenti nazisti di Forza Nuova, tanto da non capire bene la differenza che intercorre in questa sorta di millefoglie nero, perfettamente sovrapponibile secondo i casi e le circostanze. E intanto si continua a lisciare loro il pelo, in base alla convenienza del momento, salvo prendere le distanze (provvisorie) quando la convivenza rischia di diventare troppo compromettente e l’evidenza sfacciata, almeno fino al prossimo pellegrinaggio a Predappio, o le foto goliardiche in uniforme da gerarca.
In tal senso, si distingue Giorgia Meloni che raggiunge vette di puro Sublime, mentre il suo candidato sindaco al Campidoglio, tal Michetti, discetta di “banchieri giudei” e “lobby ebraica”. E Giorgina (vezzeggiata dai media compiacenti che manco fosse la Thatcher!) in questo è brava a sgusciar via, come un’anguilla impigliata all’amo che si accartoccia su se stessa: condanna (a chiacchiere) l’assalto squadrista di Roma, ma riesce a non pronunciare MAI in merito la parola “fascista”, fino al capolavoro finale di negazione per rimozione:

“E’ sicuramente violenza e squadrismo poi la matrice non la conosco. Nel senso che non so quale fosse la matrice di questa manifestazione.”

E ci regala una simile perla di sofismo spicciolo, mentre si trova in Spagna, a raduno coi nostalgici falangisti di VOX..!

È evidente che la famigerata “matrice” continua proprio a sfuggirle. Perciò vedrete: esauriti i biasimi di rito e le ipocrisie di contorno, continuerà tutto come e peggio di prima, più di sempre.

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CARTA BIANCA

Posted in Roma mon amour, Stupor Mundi with tags , , , , , , , , on 15 novembre 2020 by Sendivogius

Ogni tanto capita di essere distratti dell’incessante chiacchiericcio a mezzo social e di dover interrompere attività infinitamente più interessanti, per soffermarsi (nostro malgrado) sulle amenità, le miserie, e ovviamente le legioni di imbecilli che fluttuano molesti nell’insostenibile inconsistenza del loro non essere. E lo fanno mentre dispensano in giro i loro ruttini, onde smuovere i facili consensi nelle fogne del nazileghismo, tanto è irresistibile per certuni l’attrazione per la merda; gente della cui insignificante esistenza priva di senso diversamente non ci saremmo mai accorti.
 È fresca di giornata la polemichetta fumante tra Nicola Zingaretti e tal Daniele Giannini, consigliere leghista alla regione Lazio: uno di quei tanti twittatori professionisti, che ha scambiato l’attività politica e amministrativa col rilascio compulsivo di battutine dal dubbio gusto e pensierini minimi, alla ricerca dei fatidici cinque minuti di notorietà in assenza di altro.
Ora, noi non entreremo assolutamente nel merito dei contributi letterari e culturali del molto onorevole Giannini, già transitato nel “Nuovo Centro Destra” del fu Angelino Alfano, prima di rimanere folgorato sulla via di Pontida, una carriera come “consigliere” in quel di Boccea, per quelle inconcludenti riunioni di quartiere istituzionalizzate che un tempo si chiamavano “Circorscizioni urbane” e che adesso vengono pomposamente denominati “Municipi”, per immutata inutilità.
Sono le suddivisioni amministrative delle quali la Capitale abbonda, e dove solitamente vengono parcheggiati dai partiti i talenti incompresi di quinta o sesta fila, in attesa di una stabile occupazione che li salvi dal cercarsi un lavoro vero, prima di transitare in qualche società partecipata della Regione o del Comune di Roma: scatole vuote dalla mission indefinita che funzionano sostanzialmente come uffici di collocamento politico.

LazioCrea supporta la Regione Lazio nella definizione delle strategie di crescita digitale, progettando e realizzando le attività connesse all’agenda digitale, e-government ed open government per offrire servizi ad alto contenuto tecnologico per cittadini ed imprese.”

Lazio Service S.p.A. è la società in house della Regione Lazio che progetta, realizza ed attua, attività e servizi aderenti alle esigenze istituzionali della stessa Amministrazione regionale. Lazio Service è impegnata nel più grande progetto di fornitura di servizi alla Regione Lazio mai compiuto prima, che realizza con circa 1.400 dipendenti qualificati e con alto valore professionale. Nata nel 2001 con una mission di responsabilità sociale d’impresa, Lazio Service la attua definitivamente con la felice conclusione (avvenuta nel dicembre 2007) del piano di stabilizzazione dei propri dipendenti già assunti con contratti di lavoro a termine. Oggi, con una formazione continua del personale e con ampia flessibilità d’impiego, la Società risponde con efficacia ed efficienza agli indirizzi impartiti dal Socio unico Regione Lazio, adattandosi con rapidità agli eventuali mutamenti delle esigenze regionali. La Società, interamente partecipata dalla Regione Lazio, opera in base agli indirizzi che l’Ente istituzionale indica.”

No, quello che ci ha colpito dell’onorevolissimo Daniele Giannini, più ancora della sua sfolgorante carriera politica ed indubbia competenza, prima di restituirlo al suo meritato anonimato e dimenticarci di lui, è il suo incredibile Curriculum Vitae (Cliccare per credere!).
Mai, e diciamo proprio MAI, ci era capitato di imbatterci in un curriculum totalmente in bianco! Uno in 54 anni di vita avrà lavorato per sbaglio almeno una volta, o potrà vantare una qualche esperienza politica di rilievo avendone fatta una professione a tempo pieno… E invece no, il risultato è questo:
Cioè, neanche lo sforzo di infilarci due dati in più, buttati lì per inerzia.
Dell’ottimo Daniele Giannini, circola anche un altro CV [QUI] da cui si può notare almeno l’evoluzione di passare al formato europeo, per identica sostanza: NIENTE.
Uno così sicuramente lo candideranno nel prossimo Parlamento.

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L’IDEONA

Posted in Roma mon amour, Stupor Mundi with tags , , , , , , , , , , , , , , , , on 15 ottobre 2020 by Sendivogius

“I disservizi sono arrivati al capolinea”
(Roma a 5 Stelle)

Detto fuori dai denti, che fossero un branco di coglioni lo sapevamo già.
Il dilemma semmai è stabilire quanto siano coglioni; ammesso e niente affatto concesso esista un’unità di misura atta a classificare il livello di minchioneria siderale, in cui galleggia questa imbarazzante pletora di arroganti bambocci a 5 stelle nel loro viaggio astrale. E parliamo pur sempre di mani rubate alla masturbazione su youporn, per garruli bimbiminkia fuori tempo massimo, finché una manciata di click non li ha miracolati con una poltrona politica per la loro fortuna e sciagura di noi tutti. Almeno a giudicare dalle prestazioni miserabili degli ex pupazzi a molla del Grullo Parlante, per non tacere della loro perniciosa inutilità, pari solo alla presunzione sconfinata che ne contraddistingue la spocchia infinita, senza che mai venga sfiorata da ombra di vergogna alcuna, in un profluvio di trionfalismi a buon mercato, mostrando con orgoglio ogni cacchina mollata nel vasino.
La Grande Monnezza Capitale è solo la sciagura più evidente di un tour disastroso, per una caduta libera in un tunnel senza fondo.
 Visto il collasso in cui versano i trasporti capitolini, non poteva certo mancare il provvidenziale intervento di Enrico Stefàno, (la sua presentazione personale è… illuminante!); l’esperto in materia delle cui competenze la città giù beneficia da tempo, visto che da quasi due lustri pascola in Campidoglio con famiglia al seguito, e che della im-Mobilità romana si occupa con effetti a dir poco catastrofici…
Ora, ad uno così che vuoi fare?!? Al massimo lo costringi a prendere la metro nell’ora di punta per tutta la vita!

“Roma ha un’idea per svuotare i bus: andate a piedi!”

La proposta geniale del presidente della commissione Mobilità Stefano

«Da sette anni in Campidoglio a fianco a Virginia Raggi, uno dei quattro moschettieri della prima consiliatura M5s, Stefano è il presidente della Commissione Mobilità. E da cotanto pulpito ha proposto una soluzione geniale, per ovviare al sovraccarico del trasporto pubblico locale e del conseguente rischio contagi. Testuale: “Chi può cerchi di spostarsi a piedi o in bicicletta, ove possibile questo può sicuramente aiutare a decongestionare il flusso sui mezzi”.
Geniale! Come non averci pensato prima. Le motivazioni della sentenza Stefano sono una fotografia precisa della stanzetta sulla Luna dove vive chi amministra Roma: “Per qualsiasi ente locale è molto complicato estendere in tempi stretti l’offerta di trasporto pubblico, bisognerebbe acquistare centinaia di autobus e assumere centinaia di autisti, sono tempi non compatibili con la pubblica amministrazione”. Come se il problema del trasporto pubblico locale romano non risalisse alla preistoria politica della città, ma sia improvvisamente esploso con la limitazione all′80% della capienza imposta dal governo.
Come se la mobilità “a piedi o in bicicletta” non fosse già praticata dove e quando possibile da tutti quelli che si trovano nelle condizioni di poterlo fare. Che comprendono, solo per citarne alcune, un luogo di lavoro vicino a casa in un territorio sterminato, il calcolo di rischio di finire cappottati dentro una buca o falciati dal traffico impazzito, la capacità di caricarsi figli e zaini in una sorta di piramide circense per scaricarli prima a scuola, con tanto di ingegnosi sistemi di protezione da acqua e schizzi nelle giornate uggiose.
Tutto questo succede nella città in cui alcune centralissime fermate della metropolitana rimangono chiuse per mesi e mesi di manutenzione, la cui sindaca conduce una bizzarra campagna comunicativa via social in cui sbandiera come trofei marciapiedi puliti e scalette restaurate o, ecco la rivoluzione, finalmente, la foto di 28 (ventotto) nuovi autisti. Evidentemente panacea di tutti i mali e risoluzione di tutti i problemi, insieme agli altri 300 messi in organico, perché il problema di autobus che non passano, corse saltate, attese di ore, autocombustioni è una questione di organico, certo, in un’azienda come l’Atac che di dipendenti ne conta 12.000 (dodicimila).
E dunque voi, cittadini romani, così ostili al cambiamento, rimboccatevi le maniche e date una mano all’amministrazione infilando galosche e mollette ai pantaloni, nel caso dovessero intrupparsi alla catena della vostra bicicletta, e iniziate a macinare chilometri salutando con la mano il flusso ininterrotto di mezzi pubblici che grazie al vostro senso civico e al vostro atletismo finalmente scorrerà a dovere. L’acqua calda scoperta con la rivoluzione grillina vi salverà

Pietro Salvatori
(15/10/2020)

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(135) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , on 31 Maggio 2020 by Sendivogius

Classifica MAGGIO 2020″

Mesi di quarantena flessibile a regime variabile hanno confermato, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che l’unica vera pandemia virale è l’Imbecillità, declinata in tutte le sue forme possibili, per la quale non esiste cura, né contenimento, tanto è pervasiva ad ogni livello, per sintomatologia estesa su manifestazione diffusa.
Regina dei ‘social’, nei quali ha trovato una prateria dove scorrazzare incontrastata allo stato brado, l’imbecillità regna sovrana e non conosce limiti. E non esiste lockdown o “distanziamento sociale” che tenga… Anzi, è peggio! Perché poi l’imbecille tipo, nella sua impermeabile trasversalità mutaforma, corre subito sulla sua piattaforma network preferita, per postare la fumante stronzata del giorno e moltiplicarla all’infinito, rilanciando il ghiotto pestone attraverso la rete dei coprofili in astinenza dal loro alimento primario.

Questo perché, secondo il “Principio dell’imbecillità entropica”: in un sistema chiuso, il grado di imbecillità aumenterà sempre (Fabrizio Jauch).
Se l’imbecillità risulta assolutamente trasversale, come una pestilenza distribuita senza requie per ogni dove, è soprattutto a ‘destra’ che si nutre dei livori fermentati nella vasca di liquami sparsi, nella prevalenza dell’amigdala rettiliana. A ‘sinistra’ è diverso… se il destrorso si compiace del suo essere intrinsecamente stronzo, elevandone la condizione congenita a definizione identitaria per voluttuoso orgasmo, il sinistrato sarà ossessionato dall’esiziale impellenza di sembrare ‘buono’ a tutti i costi, fino alle sue espressioni più estreme che superano il parossismo. Per dirla con le parole di Giacomo Leopardi:

“…un fiume di ciarle, il più noioso e disperante uomo della terra; parla di cose assurdamente frivole col massimo interesse, di cose somme colla maggior freddezza possibile; ti affoga di complimenti e di lodi altissime, e ti fa gli uni e l’altre in modo così gelato e con tale indifferenza, che a sentirlo, pare che l’esser uomo straordinario sia la cosa più ordinaria del mondo…”

Ma qui rischiamo di avventurarci oltre quella sottilissima linea di demarcazione, che intercorre tra imbecille e coglione: simili, ma non identici.
L’imbecille è essenzialmente un animale mondano (lasciate perdere la “socialità”, quella è un’altra cosa), che per esistere ha bisogno innanzitutto di visibilità, vivendo di luce riflessa nello specchio delle vanità che alimentano la propria auto-referenzialità. Ogni imbecille è untore di se stesso. Senza un palcoscenico, virtuale o reale che sia, il pernicioso patogeno avvizzirebbe su se stesso in assenza di propagazione del contagio virale in brodi di cultura ideali. Insomma, pur di apparire, l’imbecille si arrampicherebbe sul tetto di casa per intonare l’inno nazionale a fragor di peti, con amplificazione in dolby surround e collegamento in diretta streaming, purché se ne parli, salvo farsi poi meraviglia ogni qualvolta l’imbecille verrà indicato come tale nell’inconfondibile stato delle sue esibizioni…

Hit Parade del mese:

01. ECCELLENZA LOMBARDA

[23 Mag.] «L’indice di trasmissibilità è allo 0,51 vuol dire che per infettare me bisogna trovare 2 persone infette nello stesso momento e non è così facile trovare due persone infette allo stesso momento per infettare me.»
(Giulio Gallera, assessore al disastro sanitario)

02. REPETITA NON IUVANT

[23 Mag] «Non abbiamo fatto errori.»
(Attilio Fontana, il Mascherinato)

03. FUOCHI ARTIFICIALI

[09 Mag.] «Se il virus perde forza probabilmente potrebbe essere un virus artificiale, è la mia personale opinione, ma non di scienziato. Se va via tanto velocemente, qualcosa di artificiale c’è di mezzo.»
(Luca Zaia, quello bravo)

04. IMBECILLI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI!

[20 Mag.] «Temiamo che il Recovery Fund sia utilizzato soltanto per investimenti in energia, digitalizzazione e infrastrutture, settori a prevalenza maschile. Perciò manifestiamo davanti a Europarlamento per chiedere un’equa distribuzione delle risorse dal punto di vista del genere.»
(Pina Picierno, Deficiente oltre genere)

05. JURASSIC PARK

[25 Mag.] «L’uomo ha distrutto i dinosauri, distruggerà anche il coronavirus.»
(Al Bano, Paleontologo)

06. REGINA VIARUM

[27 Mag.] «Virginia Raggi ha fatto più strade degli antichi romani.»
(Paolo Ferrara, srotolatore di tappeti)

07. POLLUZIONI DIURNE

[25 Maggio] «Le frontiere non hanno bloccato il virus. Così come la POLLUZIONE e altri fenomeni che cambiano le nostre vite.»
(Enrico Letta, un Fenomeno)

08. THE NEW TREND

[20 Mag.] «Spero che la mascherina diventi la moda dell’estate, sarebbe un bel segnale: come una cravatta, un foulard, una collanina, un braccialetto, un piercing.»
(Nicola Zingaretti, lo Stilista)

09. LO STATO COMPLICE

[09 Marzo] «Gli italiani in questo momento hanno bisogno di fiducia, di libertà di impresa, di CONDONO, di azzeramento delle cartelle. Ma ti pare normale che misurino i 20 cm dei tavolini dei bar? Serve uno Stato amico.»
(Matteo Salvini, l’Amico del Compare)

10. LA PREVALENZA DEL CRETINO

[03 Mag.] «Anche essere cretini è un diritto. Bene: io difendo il diritto di essere cretini!»
(Matteo Salvini, peggio che cretino)

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