
“I senatori non sono passacarte delle procure. Ho molta fiducia nei senatori. Non si sta parlando del bar dello sport. Lo considero un segno di maturità; chi ha letto le carte ha ritenuto di votare in questo modo. Io credo alla buona fede dei senatori e deputati. Il Parlamento non è un passacarte della procura di Trani.
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Sul Consiglio di Amministrazione della RAI non c’erano alternative temporali al rinnovo; la ‘prorogatio’ si spiega male per un’azienda da 3 miliardi. Alla Gasparri non c’erano alternative, la forzatura sarebbe stata non rinnovare il CdA. Ora il gioco è in mano al Parlamento con la Vigilanza.
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Il mio non è uno sfogo ma un richiamo alla realtà: intorno a me ci sono i migliori con qualità e risultati sotto gli occhi di tutti.
Noi ci siamo. E spero che stavolta i sindacati accettino la sfida: una buona legge sulla rappresentanza potrebbe aiutarli a vincere la crisi che sta fortemente minando la rappresentatività delle organizzazioni. Oggi anche nel sindacato c’è troppa burocrazia. E girano più tessere che idee.
Per me decisivo è abolire il bicameralismo paritario e semplificare le Regioni. Se portiamo a casa questa che è la madre di tutte le riforme, a quel punto avremo davvero svoltato.
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Abbiamo iniziato il più grande cammino riformatore della storia europea ma non ci basta, la sfida più bella è quella di domani.
Ciò che abbiamo fatto in 7 mesi è particolarmente degno di onore e orgoglio e ha consentito al paese di ripartire.
L’Italia ha finalmente svoltato dopo anni di decrescita infelice. Segno più su tutto, da turismo all’export, dall’attrazione di investimenti esteri a nuovi posti di lavoro. Segno che con le riforme le cose cambiano. Sul Sud basta piagnistei: rimbocchiamoci le maniche. L’Italia, lo dicono i dati, è ripartita.
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Il parlamento sta lavorando come mai dal ’48. Basta vedere dove stavamo un anno fa, con l’economia in discesa, e dove siamo ora.
All’inizio di settembre il governo eserciterà la delega sulle partecipate, con un provvedimento per l’efficientamento e l’aggregazione delle partecipate statali, poi ci sono quelle comunali e regionali che sono tantissime.
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Puntiamo ad avere un aumento in dieci anni di 300 miliardi di euro dell’export italiano. Attualmente, l’export rappresenta il 28% del Pil. Se facessimo un aumento sull’export pari a quello che ha fatto la Germania dopo le riforme… la Germania è al 48% dell’export sul Pil. L’export è cresciuto del 4,1%, più delle previsioni e gli investimenti stranieri in Italia sono cresciuti del 30%.
Il primo trimestre 2015 è il primo trimestre positivo dopo 11 mesi, crescono mutui e utilizzo delle carte di credito, consumi tornano al segno più.
I dati sulla crescita dell’occupazione sono dati veramente sorprendenti, è una crescita a doppia cifra e dunque il segnale che l’Italia riparte.
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Il mio impegno qui è fare per 5 anni una riduzione di tasse che non ha paragoni con la storia repubblicana.
Se le riforme vanno avanti saremo in condizione di abbassare di 50 miliardi in cinque anni le tasse agli italiani. Se il Parlamento farà le riforme elimineremo tutte le tasse sulla prima casa. Nel 2016 via tutte le tasse della prima casa, Imu e Tasi. Elimineremo l’Imu agricola e sugli imbullonati. Nel 2017 via buona parte dell’Ires e dell’Irap, nel 2018 scaglioni Irpef e pensioni. I soldi in meno della Tasi/Imu saranno restituiti integralmente ai Comuni.”
Una sola domanda: come accidenti si spegne?!?
Nel mondo impazzito dei replicanti su clonazione digitale, oramai assomiglia ad uno di quei pupazzi animati, sfuggito al controllo dei suoi creatori.
La pila atomica che ne alimenta i circuiti, gli garantisce un’autonomia illimitata per una durata potenzialmente infinita. Il dramma è che questo prototipo extra-large di cicciobello bionico sembra sprovvisto di interruttore per lo spegnimento d’emergenza, con evidenti segni di sovraccarico per una condensazione eccessiva di idiozie ad uso mediatico che promana a getto continuo in scariche di dissenteria oratoria, rigorosamente a prova di contraddittorio, in servizio attivo permanente h24, giorni festivi inclusi. Il risultato è un condensato di ovvietà, slogan d’accatto, propaganda, luoghi comuni ed altre banalità, frullati in unico pastone al netto delle fanforanate caricate su nastro riavvolgibile per la ripetizione ad oltranza, da trasmettere a ciclo continuo in mondovisione, mentre miraboleggia le sue funamboliche prestazioni da millantatore professionista, per quello che avevamo già definito la personificazione ambulante di un disturbo narcisistico della personalità…

Più prosaicamente, dinanzi alla logorrea incontenibile di un’egolatria patologica al culmine della propria auto-esaltazione delirante, c’è chi parla di “fiumi di cazzate”:
«Dopo aver promesso palingenesi e apocatastasi, il governo Renzi rifila tagli alla sanità e leggi bavaglio esattamente come tutti gli altri governi degli ultimi vent’anni, annunciando futuri sgravi fiscali realistici quanto i capelli di Berlusconi, e mendicando i voti dei detriti che continuano a percolare dalla sua discarica in decomposizione. Scilipot Valley.
[…] In Italy, Meteor Renzi è ormai circondato da nemici, ed è esattamente quello che si merita.
La classifica di chi lo odia di più vede ovviamente in pole position la minoranza PD che cerca inutilmente di schiacciare da un anno, fallendo come in ogni altro campo.
Poi i convertiti che avevano previsto e auspicato un ventennio di renzismo, e che adesso non gli perdonano d’averli attirati su un carro del vincitore che ha cappottato alla prima curva, lasciandoli a gambe all’aria sul selciato fra gli sguardi schifati dei passanti.
[…] Dopo la prossima legge finanziaria – l’unica cosa che interessi davvero agli sponsor di Renzi – s’aprirà ufficialmente la stagione di caccia al cazzaro.
La sedicente “Era Renzi” sarà smantellata prima ancora d’essere stata finita d’allestire, come un padiglione dell’Expo.»
Alessandra Daniele
(02/08/2015)
Tra i suoi massimi e più convinti sostenitori, c’è invece lo strabordante Giuliano Ferrara che mai ha mancato di esternare tutta la profondità della propria stima negli ispirati editoriali de “Il Foglio”, con titoli più che eloquenti sul fenomeno (“Fenomenologia di un Cazzone”):
«Renzi è un cazzone di talento ed è l’erede assoluto di Berlusconi»
(27/03/2015)
E tanto basta!
In fondo, ci troviamo dinanzi ad monumento vivente alla fuffa, edificato su vecchi innesti…
Del papi ha ripreso l’estetica da televendita, il gusto per le minchiate, l’ottimismo idiota del cretino nemmeno troppo cognitivo. Di suo, ci mette tutta la freschezza dei quarant’anni vissuti allegramente da chi non ha mai fatto un cazzo nella vita, baloccandosi con ambizioni smisurate nel suo teatrino di provincia.
Lo sguardo annacquato di un merluzzo scongelato da una settimana, la gobbetta precoce su innesto andreottiano nel corpaccione flaccidoso, afflosciato tra i cascami adiposi di una pinguedine in strabordante eccesso, il faccione sformato e guizzante in un profluvio di espressioni beote dalla mimica porcina… non rendono certo la dimensione del physique du rôle, misurato in quarti piuttosto che in fatti concreti.
Ad essere parecchio benevoli, assomiglia ad un criceto obeso che fa la girella correndo sulla ruota: sempre in movimento, ma nel contempo fermo allo stesso punto.
A suo modo costituisce la variante ‘cosmicomica’ dell’Uomo Vitruviano, per la cosmogonia profana del Cazzaro globalizzato nella sua dimensione mitologica; l’inventore del moto perpetuo della cazzata universale ripetuta nel tempo e reiterata nella compulsività della sua non-essenza.
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This entry was posted on 4 agosto 2015 at 20:38 and is filed under Stupor Mundi with tags Alessandra Daniele, Cazzari, Giuliano Ferrara, Giustizia, Governo, Italia, Liberthalia, Matteo Renzi, PD, Politica, Propaganda, RAI, Riforme, Società. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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5 agosto 2015 a 20:25
M
5 agosto 2015 a 21:47
?
7 agosto 2015 a 19:55
🙂 Sono menzogne a fin di bene che corrono quasi sempre sulle autostrade telematiche…
O forse mi sbaglio…suppone o crede solo in quel che dice… anche se non scherza.
” Un uomo dal fascino così ovvio ed esemplare deve essere un bugiardo. “
8 agosto 2015 a 00:37
“..Sono menzogne a fin di bene..”
😉 Perché? Finora hanno comportato un qual si voglia beneficio?!?
Credo piuttosto che sia il tipico comportamento menzognero del bugiardo patologico, in piena autolatria delirante, alla continua ricerca di attenzioni e di rassicurazioni, costituendo per l’appunto uno dei tratti distintivi del disturbo narcisistico della personalità.
Il ricorso compulsivo alla menzogna nell’ossessione di apparire e occupare la scena mediatica, applicato alla ‘politica’, tradisce tutta la difficoltà (e la disperazione) di un egocentrico in drammatica crisi di consenso, che tenta di rilanciare la propria immagine pubblica con toni da campagna elettorale permanente, attraverso uno storytelling che in realtà è solo la rappresentazione malata delle storture di un “senso grandioso del sé”.
Nel complesso, si chiama “propaganda”. E non comporta quasi mai niente di buono (e soprattutto di vero).
Che poi il nostro ‘esemplare’ in questione sia un “uomo di fascino” tutto mi sembrava tranne che “ovvio”..!
De gustibus non disputandum est.
9 agosto 2015 a 02:34
Questo arrogante imbecille tra un selfie, un cinquettio ed un gelato, continua a lavorare esclusivamente per lobby, banche e grossi evasori, l’ultimo capolavoro partorito dal suo governo ne è la prova.
E’ un perfetto idiota circondato da personaggi di una mediocrità sconfortante. Un piazzista televisivo della peggiore specie, uno di quelli che se ti va bene, ti rifila un paccotto da far invidia al più smaliziato dei truffatori.
Ma la sua più grande abilità, in perfetto stile democristiano, è quella di fare accordi con i personaggi più squallidi. Del resto anche i voti come i soldi non hanno odore.
Un cordiale saluto a Sendivogius.
9 agosto 2015 a 12:27
Saluto che ovviamente ricambio con piacere, con stima e simpatia assolutamente intatta e costante nel tempo.
9 agosto 2015 a 08:31
–Che poi il nostro ‘esemplare’ in questione sia un “uomo di fascino” tutto mi sembrava tranne che “ovvio”..!–
Hai saputo rigirare la frittata… :).
Due fra i tanti provvedimenti alcuni felici ed altri infelici… 😉
80 euri
Sblocca Italia ( a parte NO OMBRINA, NO TRIV)
9 agosto 2015 a 12:26
La frittata riesce meglio, se cotta da ambo i lati..:)