
“Al mondo ci sono
imbecilli superficiali
e imbecilli profondi.”
Karl Kraus
Confutare gli sproloqui di un imbecille, comporta quasi sempre il rischio di passare per idioti.
Se miracolato dal dono del silenzio, persino un cretino potrebbe sembrare una persona intelligente. Ma, per nostra sfortuna, gli imbecilli vogliono sempre parlare.
Ad occuparci di questioni (quasi) serie, era da un po’ che avevamo perso di vista il nostro V per Ventresca… Superando il disgusto naturale e correndo il pericolo implicito, non potevamo comunque trascurare il Capo Grullo, mentre si esibisce nelle consuete pratiche anal-masturbatorie dal basso della sua latrina virtuale, con l’eloquenza di chi ha scambiato la bocca con ben altro orifizio comportandosi di conseguenza. Il tizio, per emettere i suoi miasmi flatulenti, per giunta amplificati dai suoi 160 replicanti (o moltiplicatori di peti?) nominati alle Camere, ha pure bisogno di farsi aiutare dai ghost-writers della Casaleggio Associati.
E così, mentre l’intero arco costituzionale, a torto o a ragione, si (pre)occupa della stesura di una nuova legge elettorale che si preannuncia pessima, il capo politico, come d’abitudine, si sottrae ad ogni forma di confronto e (ovviamente!) di proposta, dedicandosi all’unica cosa che sembra riuscirgli bene: il turpiloquio compiaciuto nell’insulto più becero, baloccandosi coi sondaggi autogestiti per i followers della setta pentastellata.
Lui scappa e ovviamente i codardi sono gli “altri”, convinto com’è che le riVoluzioni si facciano a colpi di “vaffanculo!”, perdendo ogni volta l’occasione di utilizzare un biglietto vincente di sola andata, per raggiungere l’agognata meta a cui più di ogni altro avrebbe diritto con un posto in prima fila.
Pertanto, non perderemo tempo a commentare i soliti deliri del Grullo, intento a ruttare qualcosa sull’incredibile ‘coerenza’, che contraddistingue i bimbiminkia del MoVimento, a marchio registrato del duce barbuto, incontaminati come una cloaca e illibati come la monaca di Monza.
In fondo parliamo di Beppe Grillo, quello che fino all’estate del 2013 aveva come priorità l’eliminazione del “porcellum”, per tornare al “mattarellum” (inverno 2013), passando per lo “spagnolo-elvetico”, per il “belga” e “l’Hondt”, quindi rivalutare il “porcellum” per poi convertirsi al sistema proporzionale (gennaio 2014), salvo prossimi ripensamenti.
Per l’appunto, questioni di coerenza e chiarezza di idee: poche ma confuse.
D’altronde, Grillo è lo stesso che si dilettava in profezie di sventura, credendosi forse la reincarnazione di frate Malachia, mentre preannunciava il default autunnale dell’Italia, rinviandolo di mese in mese ad ogni smentita. È quello che annunciava il prossimo “impeachment” del Presidente Napolitano, con ultimatum intimidatori in stile mafioso (o brigatista), salvo rinviare la messa in stato d’accusa a data da destinarsi, quando finalmente qualcuno deve avergli fatto notare l’inconsistenza delle accuse. O più probabilmente i costi legali dell’istruttoria.
Con ogni evidenza, abbiamo a che fare con un raffinato stratega; si tratta di un sofisticato giocatore di scacchi, la cui mossa più riuscita è il “matto dell’imbecille”. E non si accorge invece di essere lui stesso intrappolato nello stallo senza risoluzioni di un perenne Zugzwang.
Se il potere logora chi non lo ha, dà sicuramente alla testa degli imbecilli.
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This entry was posted on 22 gennaio 2014 at 22:01 and is filed under Muro del Pianto with tags Antipolitica, Beppe Grillo, Cialtroni, Idiota, Imbecilli, Italia, Legge elettorale, Liberthalia, M5S, Politica, Porcellum, Scacchi. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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22 gennaio 2014 a 22:18
L’ha ribloggato su Beppe Grillo re-blogging.
23 gennaio 2014 a 09:26
Sinceramente le non-gesta, le non-notizie dei 5S cominciano ad annoiarmi; a questo giro si sono autoconfinati in un atteggiamento di umiliazione e irrilevanza totale; al prossimo cercheranno di rifarsi con qualche “nuova” e arrogante occupazione dei tetti condotta eroicamente dal Dibba e dalla Taverna; più che politica, è psicologia, abbinata alla manipolazione del social networking; probabilmente l’unica “strategia” è quella di mitridatizzare la società italiana, e di raccoglierne passivamente i frutti, non fosse altro che per noia. Ma per fortuna c’è il prode Renzi…
23 gennaio 2014 a 22:39
Il Grullo & Associati hanno un copione ciclico a funzionalità statica: la Rai; il PD; i “giornalisti”; la Boldrini; Napolitano… ogni volta lapidati in effige con linciaggio mediatico. Alla fine del giro la giostra ricomincia: rituale immutato, stessi bersagli, irrinunciabile turpiloquio con un vocabolario che non supera le 30 parole, in una sequela di luoghi comuni e stereotipi e baggianate assortite. E tutto si ripete all’insegna del solito insopportabile vittimismo del bullo, che provoca e villaneggia e poi pretende pure di avere ragione, reputandosi un incompreso.
Francamente, sono stucchevoli e soprattutto prevedibili.
Ma imbecilli simili, e a tali iperbolici livelli, non ne ho mai visti prima.
24 gennaio 2014 a 10:32
Interessanti le mosse degli scacchi che qui hai richiamato, anche perché lo stesso Vater® de’ noantri tempo fa aveva farfugliato qualcosa a proposito di scacchi, ma dubito che fosse lui ad avere un minimo di capacità mentali per decidere le mosse; in ogni caso l’idea del “matto dell’imbecille” deve essere sorta dopo la doppietta di successi Parma-Sicilia, e avrebbe dovuto esser completata dalla vittoria a febbraio scorso, o comunque immediatamente dopo, contando sulla destabilizzazione creatasi; invece dalle Politiche in poi si è venuta a creare una situazione tipo “Zugzwang”, con la necessità di muovere, ma con mosse sempre più prevedibili, affannose, prive di sorpresa, e con perdite generalizzate alle Amministrative. Niente default, niente impicc’ment, niente Forconi, niente autunno caldo, etc. Adesso, in vista delle Europee, cercherà di rianimare un tentativo di “matto dell’imbecille”, mettendo in modo l’intero conglomerato mediatico della “macchina del fango”, dal circuito Casaleggio al Fascio Quotidiano passando per LA7, ma se gli va male allora entrerà in uno zugzwang definitivo, e magari qualcuno farà pure una brutta fine
24 gennaio 2014 a 19:27
Un bravo comico (cosa che Grillo è stato forse in un tempo ormai remoto) sa che deve rinnovare in continuazione i suoi sketch e le sue battute, se vuole mantenere desto l’interesse del pubblico e avere successo. Non deve essere ripetitivo e meno che mai prevedibile.
Il Grullo, con ogni evidenza, ha esaurito da un pezzo il campionario… ormai siamo alle battute coprofile sulla cacca e quelle sulla masturbazione, che di solito sono prerogativa dei comici falliti e di seminaristi frustrati, che in tal modo esplicano la loro sessualità repressa. Mancano solo le barzellette sui “froci” e sui “negri” eppoi il tracollo è totale.
L’idiota non è riuscito nemmeno a trovare un candidato credibile per le regionali in Sardegna; per tutto il resto il saldo è fallimentare. Capisco l’effetto mitridizzazione dell’elettorato, ma non credo che quest’ultimo sia disposto a sopportare ad oltranza (e premiare elettoralmente) questa sorta di asilo infantile in autogestione permanente che è il M5S. Peraltro ormai è quasi indistinguibile la differenza con le destre più estreme: “Fratelli d’Italia”, “Forza Nuova”, “Lega”… e quindi la concorrenza è numerosa.
In ogni caso, sono davvero curioso di vedere a quale gruppo europarlamentare decideranno alla fine di aggregarsi (perché la scelta è obbligatoria): I “Pirati”?!? Marine Le Pen? Nigel Farage?
Ammesso che il Grullo sappia disporre i pezzi sulla scacchiera, con le Europee rischia di chiudere i giochi ancor prima di cominciare con un bel “matto del barbiere”. E certo, per stupire il suo pubblico, forse non gli resta che presentarsi ripulito e sbarbato, provando a non dire una parolaccia per almeno dieci minuti.
26 gennaio 2014 a 20:32
forse il Grullo è diventato ormai troppo ripetitivo, ma nel frattempo Casaleggio sta cercando di lanciare i suoi Justin Bieber:
“Come con un novello Justin Bieber, i fans scatenati aspettavano l’evento di vederlo in TV da giorni postando cuoricini e frasi d’incitamento sui social network. L’epifania dunque c’è stata e da Santoro il tronista/cittadino/attivista si è profuso nella solita cantilena fatta di slogan… Questo è un esempio di consenso costruito a tavolino dall’agenzia Casaleggio che bisogna dirlo, ci sa fare…”
http://www.huffingtonpost.it/barbara-collevecchio/di-battista-il-soldatino-di-casaleggio-in-tv_b_4662448.html?utm_hp_ref=italy
26 gennaio 2014 a 21:14
Come Justin Biebier, o lo ami o lo odi.
Più semplicemente, le persone con un minimo di sale in zucca lo ignorano bellamente, considerandolo per quello che è: un prodotto artificiale costruito per orde di fan-girls invasate. Sono assemblati in serie per rispondere ai gusti di un certo tipo di consumatore.