Con la consueta modestia confacente al personaggio, Beppe Grillo rilegge “1984” di Orwell, in una parodia narcisista dove i contenuti sono riadattati a propria immagine e somiglianza, come si conviene a chi è convinto di trovarsi al centro dell’universo, iscritto in un macrocosmo dove tutto ruota attorno al proprio Ego, nello splendido isolamento del suo autismo autoreferenziale, con la personalissima interpretazione dei “due minuti d’odio”.
Chi volesse può trovare il testo originale, e senza manipolazioni, QUI.
Ma attingiamo direttamente dalla parabola del Profeta:
«Il rito quotidiano dell’Odio da parte di aizzatori di professione nei miei confronti, nei confronti degli appartenenti al MoVimento 5 Stelle e dei miei collaboratori sta diventando fragoroso, insopportabile, indecente. Lo scopo è quello, chiaro, di creare dei mostri da abbattere per mantenere lo status quo. Non discutono mai nel merito (ad esempio del Programma del M5S), insultano, fomentano con l’obiettivo di isolare, infamare, distruggere. E dopo? Cosa verrà dopo? Dal tiro al bersaglio metaforico, si passerà a quello reale? L’informazione sta sconfinando in molti casi in istigazione a delinquere come avvenne negli anni di piombo. Li diffami, li isoli e poi qualcuno li elimina. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.»
Così parlò il Messia dei Carruggi.
Qui entriamo direttamente nella sfera delle psicopatologie, trovandoci dinanzi a quello che assomiglia ad un transfert negativo.
Grillo ha fatto dell’insulto reiterato nella coprolalia compulsiva l’estetica del proprio movimento, che non conosce altra rivoluzione lessicale oltre al “vaffanculo”, tramite lo sdoganamento di ogni possibile volgarità. In proposito, il suo blog è lo sfogatoio rancoroso delle frustrazioni di una plebe rabbiosa e fomentata ad arte, millantando processi ‘popolari’, epurazioni, punizioni esemplari…
Alimenta una cappa plumbea da resa dei conti, di scontro finale da armageddon politica tra “noi e loro”. Delinea i contorni apocalittici di un mondo oscuro dove non esistono avversari, ma “nemici” privi di ogni valore e finanche fuori dalla razza umana. Non per niente, la metafora più usata, ed abusata, per indicare ogni possibile avversario (disumanizzato) è lo zombie: creatura immonda che può essere fermata solo con una fucilata alla testa. Per l’appunto, “un mostro da abbattere”.
Provate a sostituire la parola “casta”, alla quale viene addebitata in un tutto indistinto e confuso ogni sorta di nefandezza possibile, con il termine “ebrei” e cercate le analogie storiche..!
Si avverte nelle parole del Grillo Furioso quasi un’ansia da attentato, nell’inconfessabile pulsione dell’opportunismo referenziale… Emblematica è stata l’interpretazione della bomba esplosa davanti la scuola di Brindisi, subito additata come un tentativo per fermare il “cambiamento” di cui il M5S sarebbe il portatore (insano).
Confonde le critiche e le domande, alle quali Grillo si sottrae con sequele di insulti a spruzzo continuo, come una “istigazione a delinquere”…
Maliziosamente, si potrebbe ricordare come Grillo abbia fomentato per mesi la protesta anti-tributi contro “Equitalia”, incanalando poi le contestazioni opportunamente alimentate contro l’Agenzia delle Entrate, per intercettare il voto leghista in libera uscita. I toni fuori dalle righe si sono concretizzati in atti violenti direttamente contro i dipendenti delle agenzie medesime, fatti oggetto di pacchi bomba, invio di buste contenenti escrementi, minacce e atti intimidatori. L’apice è stato (per ora) raggiunto dall’immancabile psicopatico armato fino ai denti, che si è presentato alla sede di Bergamo prendendo in ostaggio gli impiegati. Non risulta che alcuno abbia mai chiamato in causa Beppe Grillo per “istigazione a delinquere”, attribuendogli una qualche responsabilità morale:
«Continuano gli attentati contro gli uffici di Equitalia, nelle ultime ore sono avvenuti aFoggia e Modena. Si può dire tranquillamente che stiano per sostituire i tradizionali botti di San Silvestro con la differenza però che durano tutto l’anno. Se Equitalia è diventata un bersaglio bisognerebbe capirne le ragioni oltre che condannare le violenze.»
“I botti di fine anno di Equitalia”
(01/01/2012)
Come i bambini capricciosi in cerca di attenzioni, urla e lancia il sasso tanto per vedere l’effetto che fa. Se rimproverato, mette il muso atteggiandosi a vittima. É il piccolo incompreso della provocazione politica. Appartiene a quella tipologia di narcisi che, dopo il primo controllo della prostata, si mettono a parlare di “complotti”…
“C’è una campagna di odio contro di me…
Quando prendi di mira una persona, come fanno con me, e dici che è peggio di Nerone, Hitler e Saddam, che pensa solo ai suoi interessi, non meravigliarti se qualche mente fragile pensa che se la elimina fa il bene del Paese.”
Silvio Berlusconi
(24/06/2009)
Oramai sono sovrapponibili come due fogli di carta velina. E non si riesce più a distinguere quale sia la copia e quale invece l’originale, tante sono le somiglianze che accomunano i due malinconici istrioni, prossimi al tramonto senile.
Se continua di questo passo, tempo qualche mese, si farà tirare addosso statuette del duomo di Milano o inscenerà finti attentati sull’androne di casa, scimmiottando un Belpietro.
Vedrete che non appena si sgonfierà la bolla mediatica pompata da giornali e tv, senza i quali il fenomeno Grillo NON esisterebbe, se le prossime elezioni inchioderanno (come probabile) il M5S ad un 7-8% dei voti reali, il tribuno ligure inizierà a sproloquiare di brogli contro di lui.
In quanto al sedicente “Programma del M5S”, discutere del merito quanto prima, se i Lettori avranno la pazienza di seguirci, sarà un piacere.
Ma ora sarà il caso di lasciare la parola ai diversamente fascisti a 5 stelle, che vivacizzano le pagine del Profeta, per avere un saggio della loro concezione dell’amore universale, contrapposto a coloro che “insultano, fomentano con l’obiettivo di isolare, infamare, distruggere” attraverso il “fragoroso, insopportabile, indecente” Rito quotidiano dell’Odio…
Il 28/08/2012 l’ingenua Marianna Madia, evanescente deputata PD, ha la sventurata idea di dichiarare, durante un’intervista per conto di una nota trasmissione radiofonica:
“I grillini hanno dei metodi antidemocratici, sono violenti. Piuttosto che votare Grillo, voterei PdL. La violenza non è solo quella fisica. Non direi fascisti, ma hanno un modo violento di fare politica e la violenza può anche essere verbale.”
Il giorno dopo, sulle pagine del blog del Guru, con apposito post dedicato (La certezza di Madia) si scatena il linciaggio in effigie, a dimostrazione di quanto la critica della Madia sia fondata e di quale sia la concezione, nonché il livello di dialettica democratica, prossimo più alle latrine che ai “fascisti”.
Gli epiteti più gettonati sono le definizioni di genere, con particolare attenzione alle prestazioni sessuali predilette dai commentatori, che sanno entrare nel merito delle questioni con raffinato acume intellettuale. Ve ne offriamo una interessante selezione:
“se la trompa il figlio del rincoglionito del quirinale……una meretrice politica istituzionale. forse sceglie il nano di arcore perche’ come tutti i nani ha un membro enorme , con o senza pompetta, con senza viagra, ……siamo alla indecenza. si definiscono del pd ma sono solo degli avventuriei politci, senza cultura democratica e senza orizzonte, intenti solo a salvare il loro fondoschiena…….e poi lo offrono al nano per farselo rompere.”
ANDREA FORGIONE64, AVELLINO – 30.08.12 16:46
Questa cloaca vivente, non sapremmo definirlo diversamente, discetta di “cultura democratica” e di “indecenza” mentre elecubra di copule anali con nani superdotati.
Ma l’equazione Donna = Puttana = Stupro punitivo è il tema dominante delle pacate riflessioni a 5 stelle, argomentate da una componente predominante di maschi impotenti…
Hanno riaperto i bordelli per caso?
Alessio B. – 30.08.12 09:29|
Ansiosa di participare a qualche bel festino??? 🙂
Boris Crippa, Desio (MB) – 30.08.12 09:08|
Questa donna, viste le condizioni pietose in cui versa il PD e sentito che il vecchio pedofilo ha intenzione di ricandidarsi, evidentemente aspira ad ottenere un posto nel suo harem…
Massimo Minimo – 30.08.12 09:06|
Io questa lurida troia non la scoperei nemmeno con l’uccello di un altro. Vergognati puttana.
Mauro Agnoli, Castel San Giovanni (PC) – 30.08.12 07:52|
Eppoi, immancabile, come si conviene ai replicanti della setta che parlano come il loro guru virtuale:
questa è una bambina…
una bambina zombie.
JimmyJoeJimBob ±∑ – 29.08.12 18:35|
Abbiamo altresì gli esperti di fisiognomica, quelli che con una sola occhiata capiscono tutto di te… che pesterebbero una donna a sangue ma mica sono violenti, per carità!
Dalla faccia si vede che è la tipica italiota figlia di papà, viziata e raccomandata che nella vita non ha fatto mai nulla. Diviene incredibilmente stupida quando dice che voterebbe PDL piuttosto che il M5S. Un’affermazione assolutamente assurda detta da una rappresentante del PD e che fa capire in modo ufficiale che ormai PD e PDL sono la stessa cosa. Non sono assolutamente un violento e rispetto le donne ma se avessi tra le mani una cosi’ squallida, senza dignita’ e senza vergogna, la prenderei a cazzotti in faccia e a ginocchiate nelle gengive.
Marc Pioli, Bologna – 29.08.12 15:46|
Infine c’è la nutrita casistica di voyuer e guardoni virtuali della masturbazione compulsiva che si eccitano sulle hot-line, fantasticando su gangbang e stupri di gruppo:
Madia una che dice che piuttosto che il Movimento voterebbe il partito del nano puttaniere la dice lunga su quello che rappresenta.
Il silvio le sue zoccole le ha gia’ devi metterti in coda e poi fare uno provino.
Sei brava a fare i soffoconi????
Tommaso De Palma – 29.08.12 15:43|
Una visita medica?
Una visita delicata?
Appena esci da Montecitorio una visita “delicata” te’ la facciamo noi.
Sabrino Di Renzo, Gradara – 29.08.12 13:55|
Ma chi è questa ? la pompinara di turno del pd ? perchè adesso bersani è incazzato e non gli tira più rompi i coglioni ai Grillini ? mavaffanculo
Silvestro C. – 29.08.12 13:28
07/08/2012. A corto di argomenti, Beppe Grillo non sa come attirare l’attenzione su di sé. Quindi non trova niente di meglio che sparare una delle sue inutili bordate (“lo spread olimpico”) contro le olimpiadi londinesi.
Josefa Idem, campionessa mondiale di origine tedesca ma naturalizzata italiana, osa pronunciare l’indicibile: “Grillo è una patacca”. E cade nel consueto trappolone organizzato ad uso dei veri ‘Due Minuti d’Odio’ targati 5 stelle.
Il 10 agosto si scatena il fuoco di sbarramento dei pasdaran della riVoluzione, già mobilitati in massa per la Strafexpedition, con uno sgangherato post intitolato “Josefa, targata pdmenoelle”, a firma di Giovanni Favia: il replicante che si agita a vuoto nel consiglio regionale emiliano…
Il trend dominante è ‘l’Italiano nella sua Nazione’:
Ma quanti cazzo sono gli atleti stranieri nazionalizzati italiani per poter accedere ai super premi e alle agevolazioni dati in Italia?
pensavo si chiamasse Idem per un errore all’anagrafe, quando registrarono prima il suo gemello e poi lei, e quando le hanno chiesto il cognome il padre ha detto “Idem”
e invece risulta che è tedesca!!
viva l’Italia!
Ashoka il Grande, Mexico – 11.08.12 00:50|
In sintesi,i nostri ragazzi devono abbandonare il proprio paese,la famiglia,per cercare opportunità che il proprio paese destìna a stranieri come Josefa…le nostre istituzioni politico/sportive accolgono,non chi necessita veramente di nuove opportunita di vita,perchè dovuto scappare da paesi devastati da guerre,malattie,povertà,ma bensì una tedesca,regalandole un favoloso stipendio come politico…eppure nessuno l ha votata!Evviva l italia dei furbi e degli stranieri furbi!!!
Massimiliano F., Cervignano del Friuli – 11.08.12 19:03|
Naturalmente, non poteva mancare il solito, squallido, conto delle spesa, di gentucola troppo abituata a fare i conti nelle tasche altrui e la cui disamina sociale non va mai oltre la ragioneria contabile di bassa lega. Ce ne fosse uno che si sia mai posto domande sui redditi milionari del Profeta che negli ultimi anni, da quando gioca al castigatore, ha visto schizzare i suoi introiti sopra i quattro milioni di euro, grazie ai gonzi che gli reggono il moccolo.
Non bastava mantenere a vita i nostri(si fa per dire nostri,miei no)politici,ora oltre a cicciolina,anche una tedesca di nome josefa idem dobbiamo mantenere…insomma è proprio vero che per certi gli stranieri furbi,l italia è l america!!!! P.S. Ultime notizie dicono che la JOSEFA avrebbe tanto piacere a poter lavorare per la rai,per poter raccontare le storie degli atleti che non vincono…non vorremo mica negargli questo desiderio all atleta tedesca?!
Massimiliano F., Cervignano del Friuli – 11.08.12 18:52|
C’è l’immancabile parola d’ordine; ovvero, quanto di più sofisticato il MoVimento abbia mai prodotto:
ma quindi anche questa (che di italiano non ha nemmeno il nome) si becca la pensione da 40 mila euro al mese a spese mie?
jos:VAFFANCULO!
Mimmo G., Cardito (NA) – 10.08.12 21:20|
si lei parla e in tanto a noi le olimpiadi ci costa una finanziaria di euro, per dare premi hai buffoni dei atleti. come i stra pagati calciatori.
Roberto S – 10.08.12 20:00|
E l’irrinunciabile allusione sessuale:
e fra poco scopriamo anche che si fa sbattere da berlusconi espetta e vedi
Antonello Sepe, Monte San Biagio (LT) – 10.08.12 19:07|
Il must dominante di questi squadristi da tastiera è sempre il solito: “è una vecchia”…
Ha più rughe lei di una tartaruga
George R., Roma – 10.08.12 14:27|
hai capito la 48 enne che basta vederla in faccia per capire che ha preso ormoni da 20 anni … esponente del pd e che attacca il nazionalismo di grillo… ma pensa
Alessandro Bardi – 10.08.12 14:01|
anche i controlli antidoping alle olimpiadi sembrano una patacca, a meno che non vogliamo credere che si può arrivare quinti a 50’anni…
Gianni Frascogna – 10.08.12 10:10|
L’irrinunciabile sigillo di garanzia 5 stelle:
Un’altra zombie della partitocrazia di cui non c ne può fregare un cazzo !!!!
Gennaro Giugliano, Napoli – 10.08.12 11:45|
..Ed il solito meritocratico da bar sport:
josefa è ipocrita, perchè non dice come stanno le cose invece di pensare alla politica. C’erano brave atlete giovani che avrebbero meritato più di lei il posto per le olimpiadi, ma si sà che bisogna farsi belli sennò il contratto con la kinder viene scisso!
Giovanni Pispisa – 10.08.12 10:16|
Fortuna che tutti i commenti presenti nel blog di Beppe Grillo sono filtrati e opportunamente moderati dallo staff della Casaleggio Associati..!
È difficile trovare uno strato così infame di umanità. Per trovare una roba tanto indecente, bisogna scorrere i commenti dei lettori di “Libero” e “Il Giornale” ai tempi d’oro del berlusconismo dominante. Nemmeno la nazi-community di Stormfront, che qualcuno ha definito “il più grande portale d’odio presente in rete”, riesce a raggiungere neanche lontanamente simili livelli. Persino quel santuario dell’amore sanfedista conosciuto come Pontifex, con le sue truppe di fanatici analfabeti crucesignati, fatica ad arrivare a tanto.
Quando si ha a che fare con le performance di Beppe Grillo e dei suoi adepti invasati, invece delle 5 Stelle, sembra di avere a che fare con una parodia delle “5 fasi dello sviluppo psicosessuale”, elaborate da Sigmund Freud…
C’è la “fase orale”, rapportata all’età adulta:
«Da un punto di vista comportamentale, l’individuo potrebbe manifestare un’inclinazione al vittimismo, regredire verso uno stato di dipendenza e/o sviluppare pratiche oralmente dipendenti (tabagismo,alcolismo, logorrea o manifestando una forte dipendenza dal cibo) costituendosi una personalità sarcastica o pungente (caratteristiche queste indicate come qualità sadico-orali).»
Alla quale segue sempre una “fase anale”:
«Durante questo periodo, gli interessi del bambino si spostano dalla zona orale a quella anale, in concomitanza con l’acquisizione del controllo delle funzioni sfinteriche. Il bambino trae appagamento dal controllo autonomo degli sfinteri; Il controllo e l’espulsione dei prodotti del proprio corpo costituiranno, oltre che una forma di gratificazione, uno strumento di regolazione delle relazioni con l’ambiente circostante. Il bambino nutre interesse verso i propri escrementi; spesso l’espulsione è accompagnata dalla paura di una perdita e da un senso di incompletezza.»
E proprio i prodotti fecali sembrano essere la materia che il bambino Grillo manipola meglio.

Ad ogni modo, noi siamo estremamente riconoscenti nei confronti di Beppe Grillo, perché col suo comportamento ci ha insegnato il senso del limite; ci fa apprezzare le buone maniere e ci ricorda quanto le parole siano importanti e con esse l’uso del linguaggio. Ci rammenta, se ancora ce ne fosse bisogno, come la democrazia vada difesa ogni giorno da cialtroni e demagoghi senza scupoli. E quanto l’ignoranza possa essere pericolosa.
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4 settembre 2012 a 02:21
Par di capire che Grillo si lamenta della democrazia vista da vicino: senza lenti deformanti, che – alternativamente – la ingigantiscono o la rimpiccioliscono. Dov’è, dunque, il senso ed il rispetto della libertà di pensiero, la web democracy, tanto declamata a parole?
Filastrocca: un Grillo si dondolava sopra un filo di ragnatela, visto che la cosa era interessante andò a chiamare un altro Grillo… ma l’immagine e la percezione di sè, talvolta, possono non essere speculari al proprio io e – direi – plebiscitarie (come immagina nell’utopia del suo programma, coi suoi referendum, senza quorum, che premiano minoranze illuminate?).
Immaginare il “noi stiamo sopra”, reputarsi particolarmente illuminati, non significa che gli altri debbano subire identica folgorazione (fideismo).
Il rischio è quello di risultare talmente illuminati, tanto da apparire (mentalmente) fulminati.
4 settembre 2012 a 08:12
Puoi scrivere quello che vuoi su Grillo, ma io lo voterò. E se viene un altro ancora più rompicoglioni di Grillo, voterò quest’altro.
4 settembre 2012 a 12:53
@ Francesco
Fai ciò che vuoi.
Di certo non devi rendere conto a me delle tue scelte. E non mi permetterei mai di dire chi devi o non devi votare. Da queste parti, è ancora contemplato il libero arbitrio.
Tuttavia, dal momento che so riconoscere i miei lettori, mi concedo un’unica libertà in virtù di quel patto virtuoso che dovrebbe legare ogni autore al proprio Lettore, “degno di ogni più scandalosa ricerca“: non rinunciare mai alla testa per seguire la pancia; i pifferai magici esercitano sempre un certo fascino, suonano la musica che più ci ammalia, ma di solito non portano mai a niente di buono… L’esperienza dovrebbe pur insegnarci qualcosa. Se hai un’idea, strutturala. Se hai una proposta, articola. Gioca da protagonista. Sempre. Non fare da coreografia ad un imbonitore da piazza. Offenderesti in primo luogo la tua intelligenza.
@ G.M.S.
Fatte le debite eccezioni, sono adepti di una setta, con tutto lo zelo fanatico dei neofiti.
Con loro, i normali processi dialettici non funzionano. La confutazione critica, l’analisi sociale, la revisione ragionata di sistema… sono tutte cose inutili.
Primo, perché proprio non ci arrivano per limiti culturali e mentali: non leggono un libro che sia uno; vanno dalla licenza di III Media al diploma da perito tecnico. E si vede tutto!
Secondo, il massimo del loro approccio critico alle dinamiche sociali è circoscritto ad una calcolatrice per tirar di conto sulle spese correnti e un certificato anagrafico per capire quanto sei “vecchio”.
Sono massaie prestate alla politica: il loro luogo ideale non è l’Agorà, ma il mercato del pesce; il modello prevalente è la Saponificatrice di Correggio.
5 settembre 2012 a 13:40
Il linguaggio del M5S non sarà proprio signorile, non saranno tutti laureati 110 e lode, ma rimane un fatto, Grillo interpreta appieno la rabbia della gente che non sopporta più questa classe politica, litigiosa, corrotta, attenta solo a conservare i propri privilegi. Senza scendere in particolari (ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta), è un dato acquisito che sperperi, ruberie, clientele, interessi di potere, hanno portato questo paese allo sfacelo, e mi chiedo, CHI sono i responsabili di questa situazione? Grillo e i grillini? Certamente no! Purtroppo ci si indigna di qualche eccesso volgare, sicuramente censurabile, trascurando i vari episodi che generano gli stessi. Inoltre vale la pena chiedersi quali sono le altre alternative? La sinistra estrema divisa in una marea di sigle? I vari Bersani, Vetroni, Rosy Bindi etc etc? Alfano, Lupi, La Russa e Company? Buttiglione, Casini etc. etc. etc………..Il panorama è abbastanza desolante.. e forse il M5S è di gran lunga il male minore, per lo meno anche con una dialettica “colorita” non si limita a mere acrobazie intellettuali di condanna. Infine nel pieno rispetto delle vostre opinioni, vi faccio notare che apostrofare migliaia di persone come emeriti cretini “non ci arrivano per limiti culturali e mentali” è replicare in maniera identica al M5S, in palese contraddizione con le vostre stesse considerazioni.
5 settembre 2012 a 14:57
Quello che solletica più di ogni altra cosa la mia curiosità, è come persone di assoluto buonsenso e di ottima capacità analitica possano affidarsi fideisticamente alle sirene di Beppe Grillo, prima ancora che del M5S (ancora tutto da strutturare).
Cosa posso dire, caro Franco? La tua obiezione non fa una piega. E d’altra parte è alla base del successo del “grillismo”.
Il mio giudizio è forse ingeneroso e accetto la critica… Posso dire a mia discolpa che l’impressione da me formulata si basa sulla mia personale esperienza diretta: i “grillini” che conosco (e non sono pochi) rispondono nella loro quasi totalità alla tipologia descritta.
Ciò detto, il panorama è ‘assolutamente’ desolante. Ma, come amo ripetere, i gradi di “colpa” variano sempre a seconda delle responsabilità individuali.
Il grillismo fa invece di tutta l’erba un fascio, introducendo il concetto di “colpa collettiva”, attribuita ad un unicum indistinto e onnicomprensivo: la “CASTA” (fortunata invenzione lessicale dei giornalisti Rizzo e Stella, che sull’argomento ci hanno costruito una carriera professionale). Non foss’altro, visto che siamo in una democrazia elettiva, la “casta” qualcuno l’avrà pure votata.
Se come sostiene il M5S la responsabilità dello sfascio è collettiva, allora siamo tutti “colpevoli” e tutti responsabili, grillini inclusi.
Stiliamo un piccolo decalogo per rendere l’idea:
1) dal dipendente pubblico infedele, a quello che scavalca le graduatorie e concorsi per essere assunto con “chiamata diretta”, al funzionario che accetta la mancia per sbrigare una pratica;
2) dal medico che usa l’ospedale pubblico per ricevere privatamente e stornare pazienti nella sua clinica convenzionata, al dirigente che affida consulenze finte e strapagate ad amici e parenti addebitando i conti all’azienda;
3) dallo studente che copia agli esami fino a quello che si compra il diploma;
4) dall’autonomo che evade le tasse, al professionista che falsifica le fatture ed i bilanci;
5) dall’artigiano che truffa il cliente sui materiali usati, al commerciante che manipola la bilancia, fino al tassista che manomette il tassametro;
6) dal ristoratore che bara sulla qualità del pesce cucinato, a quello che non paga i fornitori;
7) dalle migliaia di bottegai che hanno approfittato del cambio con l’euro per raddoppiare i prezzi, ai sedicenti “imprenditori” che delocalizzano all’estero dopo aver fatto incetta di contributi pubblici
8) Da quello che getta gli scarichi tossici e illegali delle fabbrichetta nei fiumi, di nascosto la notte, così risparmia, al suo dipendente che si costruisce il villino abusivo meglio se su terreno demaniale in zona vincolata
9) A quello che protesta contro la discarica o l’inceneritore, ma col cazzo che fa la raccolta differenziata (eh con tutte le cose a cui devo pensare, mi metto pure a separare la monnezza!);
10) Non dimentichiamo poi il proprietario di immobili, che affitta per 400 euro in nero un posto letto agli studenti universitari o al lavoratore straniero, salvo poi tuonare contro il ‘degrado’ portato dagli extracomunitari a dagli universtari “fuorisede”….
L’elenco è potenzialmente infinito, ma vedrai che tutti ti forniranno una ragione, se riguarda il proprio interesse personale… il famoso “particulare”!
Hanno sempre la giustificazione pronta, e financo legittimano anche le esecrate “raccomandazioni”, se i beneficiari sono loro e la propria famiglia. Le “colpe”, le “responsabilità”, gli “errori”… sono sempre di qualcun altro, ovvero la “casta”. Loro invece sono furbi per necessità e assolti da tutto a prescindere.
Adesso che i soldi non circolano più, sono tutti “inkazzati” e applaudono Beppe Grillo, perché “rompe i coglioni al sistema”… E molti di questi sono gli stessi che al G8 di Genova inneggiavano ai pestaggi delle Polizia e ancora applaudono le torture alla Diaz e a Bolzaneto.
Ad ogni modo, nella vita non si può solo “rompere”. Una protesta, se vuole arrivare a concludere qualcosa, ha bisogno di progetti e proposte e organizzazioni. Soprattutto ha bisogno di coinvolgimento ed impegno diretto. Invece molto spesso ho l’impressione di assistere ad una massa di opportunisti arrabbiati, alla solita ricerca di un duce, un condottiero, un pastore di greggi, che si esponga e si sporchi le mani al posto loro, senza coinvolgerli direttamente in fastidiose implicazioni personali. Sostanzialmente vogliono un tribuno da applaudire e, all’occorrenza, da maledire e appendere a testa in giù su un piazzale quando le cose vanno male.
C’è troppa gente che guarda l’estetica dell’atto, senza minimamente considerare la sostanza: “applaudo Tizio perché dice le parolacce e tira la cacca sul soffitto, così i borghesi che odio tanto si scandalizzano. Ed io godo all’idea che uno faccia loro dispetto.”
Ne converrai con me, Franco, che con ‘ste buffonate non si va da nessuna parte.
8 settembre 2012 a 02:20
Sendivogius scusami se replico a distanza di qualche giorno, la tua analisi è corretta ed i punti da te elencati sono il tasto dolente di questa società. Ma andiamo con ordine..La casta.. tu dici, giustamente, qualcuno l’avrà pur votata.. certamente.. ma su programmi condivisi in base alla propria fede politica..Il mandato che tu, io e milioni di persone ha dato a questi “Onorevoli Signori” non prevedeva che le risorse pubbliche venissero considerate come il pozzo di S.Patrizio a cui attingere a piene mani e con avidità ripugnante. Vedi, a mio parere, per alcuni politici (voglio sperare una piccola minoranza ma sono molto scettico sulla “minoranza”) l’essere stato eletto o NOMINATO (altra nota dolente) equivale ad aver preso non il “terno al lotto” ma la quaterna o la cinquina. La voracità di alcuni personaggi, importanti e non, è pari solamente alla loro sfrontatezza. Questi considerano poco più che allocchi chi li ha votati. Non per fare una sterile polemica, ma per chiarire il concetto di cui sopra, mi chiedo ad esempio..ma come è possibile che dalle casse di un partito che non esiste più e che non avrebbe diritto a niente..spariscano 25 mil. di euro e nessuno se ne accorge? Ma davvero ci avete preso per idioti? Ti faccio notare che proprio riguardo ai rimborsi, nessuno di noi elettori ha autorizzato alcuno a prenderci per i fondelli trasformando il finanziamento pubblico abrogato a rimborso elettorale. Questo è solo un esempio ma ce sono per tutti i gusti. Ma la cosa più deprimente è che se a livello centrale se ne vedono di tutti i colori, a livello periferico si rasenta la pazzia. Basta guardare cosa succede nei comuni, nelle province, nelle regioni. Migliaia di personaggi, politici, faccendieri, consulenti, dirigenti il cui unico scopo è arricchirsi a spese dei comuni mortali, degli “idioti” che hanno votato. COME MAI NON SI RIESCE A FARE UNA CAZZO DI LEGGE CHE STRONCHI ALLA RADICE CORRUZIONE, EVASIONE ED ABUSI VARI E CHI HA INTERESSE CHE LE COSE RESTINO COSI? La risposta è in un altro esempio: – Regione Sicilia, governatore Lombardo MPA, quindi centro destra, (inquisito per reati non da poco), è riuscito a governare (e a far danni) fino a fine luglio nonostante la sua maggioranza l’avesse mollato. Come ha fatto? Presto detto, con l’appoggio del PD. Ma non è possibile!? Invece sì e combinazione vuole che il marito della Finocchiaro (PD), noto imprenditore, a capo della SOLSAMB Srl ottenga SENZA alcuna gara, l’incarico di informatizzare il nuovo centro di assistenza di Giarre, sorto grazie a fondi regionali. Da notare che il principale sponsor di tale progetto è stata una certa Livia Turco, (ancora PD) Cosa puoi aspettarti da una classe dirigente di tale SPESSORE MORALE e SENSO DELLO STATO?, distante anni luce dalla gente comune?
Questo andazzo di cose, e mi riallaccio ai vari punti da te elencati, favorisce ogni genere di comportamento scorretto; quindi “Il funzionario pubblico infedele, Il Medico… l’evasore.. Il proprietario di immobili.. etc etc etc. Dice un proverbio napoletano ” IL PESCE PUZZA DALLA TESTA”.
Tanto per sdrammatizzare e stendere un velo pietoso su questo quadretto a tinte fosche mi viene in mente una battuta che ripete spesso un mio amico romano: ” A Frà quà fanno solo li cazzi loro..è tutto un magna magna… fanno finta de litigà per spartisse la torta.. e quanno fanno na trattativa comme dicono? Aprimo un tavolo.. e a tavola che se fà.. se magna!”
Su qualche punto dissento in maniera sostanziale da quello che scrivi, mi riferisco al G8, alla Diaz e a Bolzaneto. Non ha fatto piacere a nessuno vedere un simile spettacolo, ed i colpevoli dei soprusi è giusto che paghino, e anche duramente, ma da questo all’affermare che i grillini hanno applaudito i torturatori ne passa…
A questo punto la domanda è d’obbligo.. che fare? continuare a maledire tutto e tutti e starsene in disparte, magari rinunciando anche al voto o provare ad alzare la voce nella speranza che qualcosa possa cambiare? Vedi Beppe Grillo ed Il Movimento 5 Stelle hanno un grande pregio che è quello di aver smosso le acque, di aver fatto capire che la cosiddetta ANTIPOLITICA ha un seguito oramai molto forte e che cresce giorno per giorno e che potrebbe addirittura spazzare via poteri ormai consolidati. E chiaro tuttavia che urlare ed inveire è una cosa, e FARE è un’altra..
Possiamo discutere sull’affidabilità dei grillini, ma credo che se abbiamo dato tante opportunità sempre ai soliti personaggi, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti, non sarebbe il caso di provare qualche novità ancorchè scomoda? E non mi riferisco esclusivamente a Grillo. E’ chiaro che non vedo Beppe Grillo presidente del consiglio (che tra l’altro non potrebbe fare essendo condannato) che diamine un comico in parlamento? E perchè no? uno in più..uno in meno.. credo che avrebbe molta concorrenza..
8 settembre 2012 a 17:01
Carissimo Franco,
Ogni volta che leggo le tue osservazioni, resto incantato dall’incisività espositiva e dalla chiarezza di idee.
Se all’interno del M5S il 70% delle persone che vi militano riescono ad eguagliare il tuo livello, non esiterei un solo istante a garantire tutto il mio sostegno, diventando uno degli attivisti più convinti.
E qui è il punto: che intorno al M5S gravitino intelligenze sopraffine e persone assolutamente perbene, animate dalle migliore intenzioni, è un dato che nemmeno il più disonesto dei critici potrebbe negare. A riprova di ciò, nel mio piccolissimo, su queste pagine, sono sempre stato onorato di critiche sensate e obiezioni di assoluto buonsenso.
Quello che, probabilmente per ottusità personale, non riesco tuttavia a comprendere è il motivo per cui, Beppe Grillo (e G.R.Casaleggio) siano investiti, de facto, da una sorta di diritto di veto e di controllo incondizionato; liquido nella forma, ma assoluto nella sostanza.
Le persone come te, caro Franco, non hanno assolutamente bisogno di mentori e supervisori. Meno che mai di supporti ‘spirituali’ o di “indirizzi politici”. Se c’è qualcuno che dovrebbe tenere le redini dell’opera di rinnovamento, orientando e coordinando l’azione dei movimenti di base, dovrebbero essere i cittadini come te. E non guru virtuali o tribuni strombazzanti.
Personalmente, anche se può sembrare il contrario, non ho pregiudizi così radicali contro il MoVimento, al quale più che altro ‘rimprovero’ di non riuscire (o volersi) affrancare dalla personalizzazione auto-referenziale del suo Fondatore, che accentra e catalizza su di sé ogni attenzione, a discapito delle iniziative locali e autonome del M5S medesimo e delle quali si sa spesso poco e nulla. I progetti, le proposte, le assemblee, finanche le personalità più capaci del M5S passano in secondo piano, attraverso una sorta di filtraggio ad insindacabile giudizio della diarchia di cui sopra.
Il caso di Giovanni Favia, a suo modo, costituisce un esempio paradossale.
Cosa mi piacerebbe vedere? Un network di coordinamento nazionale, su libera associazione federativa, con “delegati” liberamente eletti (e rimovibili), in assemblee di base su scala territoriale (‘sta cosa dei “portavoce” è una mezza cretinata).
Mi piacerebbe relazionarmi con una micro-rete che sia affrancata dall’ingombrante supervisione dei Padri-padroni e non sia eterodiretta dalla Casaleggio Associati. Immagino che all’interno del M5S ci sia sicuramente chi sia in grado di realizzare, gestire e registrare un sito, utilizzando un server proprio. Non capisco perché ciò non avvenga. A me sembra assurdo che per sapere cosa avviene all’interno del M5S debba andare a leggere il post del giorno, su un sito chiamato “BeppeGrillo”, con marchio registrato a suo nome, mentre il blog è affidato alla gestione di una società di marketing comproprietaria dell’organizzazione.
Ci si associa su un “Programma” (ottimo per quanto riguarda la parte inerente le energie da fonti rinnovabili ed i contenuti ambientali; inconsistente per non dire ridicolo sulla parte economica) che all’atto pratico costituisce un pacchetto blindato. Non è sottoponibile a ratifiche né a modifiche; chi l’ha scritto? Chi l’ha deciso? E perché non si può invece considerare aperto alle integrazioni ed ai suggerimenti dei vari meet-up?
Si accetta a priori un Non-Statuto da nessuno discusso e tanto meno votato, che non prevede diritto di replica o di difesa in caso di estromissione ed espulsione dal MoVimento.
Ti esplicito questi dubbi perché, personalmente, ho sempre creduto e ricercato le forme di “democrazia orizzontale” a partecipazione diretta. E su tale aspetto l’attuale esperienza del moVimento non mi sembra coerente con le aspettative.
P.S.
Sicuramente mi sono espresso male, non era mia intenzione affermare che i “grillini” abbiano mai applaudito il mattatoio genovese, così come il ‘decalogo’ non era riferito ai sostenitori del movimento. Intendevo piuttosto indicare come una certa tipologia di italiani sia predisposta ad indignazioni alternate, secondo convenienza, seguendo gli umori della cosiddetta “antipolitica”, propri di una massa sostanzialmente ‘apolitica’.
Che, a torto o a ragione, ciclicamente confluisce sui movimenti che avverte come “anti-sistema”. Un rischio concreto che gli spiriti migliori del M5S dovrebbero sempre tenere ben presente. E certi commenti, come quelli riportati nell’articolo, rendono bene l’idea su quale zavorra rischia di accumularsi nelle stive del MoVimento.
5 settembre 2012 a 15:53
che incredibile autogol…
il m5s di rimini, pensando di prendere in giro il fatto che i media cercano ogni cosa per demolire grillo e il movimento…fa questo fotomontaggio http://i.imgur.com/OJzgt.jpg ..
e centinaia di grillini ci cascano e postano commenti deliranti..https://www.facebook.com/photo.php?fbid=437763602942264&set=a.359292250789400.91208.359188007466491&type=1&theater
capisco che è dura, ma davvero consiglio di leggere i commenti dal primo all’ultimo..
se questi grillini con Q.I. sottotraccia, andranno a votare la cosa è davvero preoccupante.. sarebbe da toglier loro il diritto di voto……….. mammamia !!!
5 settembre 2012 a 16:07
Vabbè..:) queste sono goliardate innocue.
5 settembre 2012 a 16:29
Caro Sendivogius,
confesso che le tue parole mi hanno fatto pensare.
Io non sono un seguace di Grillo. Riconosco che il suo pensiero politico è debole. Tuttavia, osservo quanto segue (nei limiti di questo esiguo spazio):
– la democrazia italiana è ben lontana dall’essere “simile” a quella di altri Paesi; le cause le conosciamo bene;
– il nostro Paese è tra i più corrotti al mondo;
– la scarsa tutela delle libertà collocono il nostro Paese molto indietro rispetto ad altre democrazie;
– Vaticano, Lobby, centri di potere, mafie di varia natura, agiscono senza alcun rispetto delle regole;
– la classe politica (benevolmente ma pericolosamente definita “casta”, meglio sarebbe chiamarla “piovra”, “parassiti”, ecc.) non permette al sistema il cambiamento, perché ha interesse a perpetuare se stessa, perché concepisce il potere come strumento di ricchezza personale, perché questi politici sono “malati” di potere, perché annziché combattere le mafie preferiscono conviverci (come ebbe ad ammettere anmche un ministro qualche tempo fa…);
ebbene (l’elenco potrebbe essere lungo), gli intellettuali che sono bravi a scivere, discettare e che ne sanno più degli altri, e che hanno la puzza sotto il naso, come te, caro Sendivogius, finiscono con l’avvallare questo sistema e impediscono un reale combiamento.
Ripeto: il pensiero politico e certi atteggiamenti di Grillo a me non piacciono, ma in questo momento è l’unico in grado di dare una spallata al sistema partitico-mafioso-corruttore-corrotto che ha portato il Paese alla rovina. Ben vengano non un solo GRillo, ma anche cento Grillo e di potre finalmente avviare in questo Paese una “rivoluzione” che dalla sua unità non c’è mai stata, purtroppo.
5 settembre 2012 a 18:00
Carissimo Francesco,
Ho apprezzato molto la tua replica, che ha il doppio pregio della sintesi e della chiarezza.
🙂 Permettimi solo una piccola obiezione personale, per quanto mi riguarda direttamente… Non so se abbia la “puzza sotto il naso”; diciamo che sono scettico per natura e impermeabile ai facili entusiasmi. Questo mi porta sempre a diffidare nei confronti di ciò che ‘appare’ in attesa di capire bene ciò che è…
In quanto alla definizione di “intellettuale”, voglio prenderla come un complimento, dal momento che per campare ho quasi sempre lavorato di braccia come operaio. Dimostrazione pratica che la Cultura non paga e (a me sicuramente) non fornisce da mangiare. Diciamo che ho il vizio della lettura. Sul lungo periodo, qualcosa dentro ti lascia.
In quanto al ‘sistema’, non farei una gara a chi è più puro e incontaminato. Del ‘sistema’ conosco sulla mia pelle le ostracizzazioni, le meschinerie, e finanche le manganellate!
In quanto a scelte, coerenza, e soprattutto prezzi da pagare, senza presunzione, credo che un Grillo abbia davvero poco da insegnarmi.
Mi concederai almeno che su queste pagine di attenuanti al “sistema” ne ho sempre concesse poche..:)
Naturalmente c’è il sacrosanto anelito al “cambiamento” da tutti invocato e da pochi davvero perseguito…
In tutta sincerità pensi davvero che Grillo possa dare una spallata e far crollare la piramide di privilegi e di mali, da te così mirabilmente riassunta in pochi punti calzanti? Io non credo…
E non perché si chiami Beppe o perché faccia il comico. Semplicemente, perché si tratta di uno sforzo immane, impossibile da portare avanti da solo. Se poi la materia umana del M5S è quella che si è vista sino ad ora e le aspirazioni rivoluzionarie sono quelle citate in questo articolo, allora i dubbi aumentano ancor di più.
A me piacciono i paragoni storici, innestati su paradossi…
Ad essere sinceri, in Italia una “rivoluzione” c’è stata.
Si chiamava fascismo ed una volta al potere è subito rientrato nei ranghi dell’ordine e della continuità, raggiungendo rari livelli di corruzione e clientelismo politico, prima di precipitare l’Italia negli orrori della guerra e delle leggi razziali.
Nasce come movimento, sostanzialmente giovane, attira gli scontenti ed i delusi, contro il vecchio e parassitario sistema liberale, contro le sue cariatidi politiche e la sua casta oligarchica. Combatte ferocemente contro l’opposizione istituzionalizzata del Partito Socialista, inconcludente e divisa su tutto, dilaniata al suo interno da mille lotte intestine. E non pochi delusi di sinistra diventeranno fascisti tra i più convinti.
Giacché percepisce la ‘sinistra’ come il suo concorrente più temibile, Mussolini la combatte come e peggio di quanto non faccia contro la “casta” al potere.
Ma le rivoluzioni disegnano sostanzialmente un cerchio: il punto di inizio coincide con la fine. Il fascismo voleva trasformare l’Italia ed il giorno dopo al governo già si accordava con gli antichi poteri, facendo gli interessi dei preti e delle vecchie oligarchie, in cambio di un posto a tavola ed una compartecipazione consistente al saccheggio.
Possibile che questo Paese non possa davvero aspirare a niente di meglio?!?
5 settembre 2012 a 18:22
Caro Sendivogius, grazie per la rapida risposta.
Non lo so se un Grillo, o chi per esso, riuscirà a dare la spallata. Intanto ci stanno provando. Andando in giro, non ho trovato gente acritica o ottusa (come ad esempio tra i leghisti): la gran parte dei giovani che segue Grillo è gente preparata, laureati. Sono soprattutto giovani che, nauseati dai vecchi partiti, hanno trovato le ragioni per scendere in campo e cambiare questa società. Sicuramente il grillismo ha molti limiti, ma in questo momento ho molta fiducia in tutti questi ragazzi e li sosterrò. Ovviamente so bene che sul carro saliranno gli opportunisti e gli intrallazzatori, ma ciò non scalfirà questa aondata di cambiamento che si manifesta ogni giorno in modo sempre più evidente attraverso la rete e i social network. Quell oche sta accadendo, grillo o non grillo, è straordinario. Finalemnte i nquesto Pese qualcosa si sta muovendo!
5 settembre 2012 a 18:45
Con ogni evidenza, abbiamo fatto incontri diversi… i miei lasciano molto a desiderare, da qui un certo giudizio negativo.E naturalmente sarò felicissimo di essere smentito alla prova dei fatti. Sarà che a me non piacciono i movimenti personalizzati, che si riconoscono intorno ad un nome, un personaggio, più che intorno ad un Ideale.
Ma forse è vero che moltissimi ragazzi, senza l’opportunità offerta da Grillo, non avrebbero mai avuto quello spazio di azione e quel supporto mediatico, per dare forma ad almeno un tentativo di rottura contro una cappa oramai opprimente.
Bisognerà vedere, una volta fatti i muscoli e conquistata la loro autonomia, se riusciranno a muoversi fuori dal cono d’ombra del “Padre”, mettendone in discussione il dogma dell’infallibilità.
5 settembre 2012 a 19:27
Francesco, permettimi una domanda: secondo te Grillo riuscirà a conquistare l’area del nonvoto, oppure erediterà i voti in libera uscita dal Pdl, Lega e Idv?
Su quale elettorato ha inciso di più nelle ultime amministrative?
5 settembre 2012 a 19:23
Aggiungerei che, secondo me, uno che ha tratto ispirazione, per alcune sue filippiche, da Mussolini o dal Mein Kampf per sostenere il suo impeto antiparlamentarista, non è particolarmente elevato.
Dopodichè si lamenta se gli si fa notare che usa un linguaggio carico di suggestioni fasciste (senza sottolineare che ha abbondantemente sconfinato nel nazismo). Si dice democratico, senza ulteriori aggettivazioni, per rispondere ai rilievi fattigli da Martin Schulz.
Domanda: è credibile?
17 Maggio 2013 a 20:50
Complimenti, questo post ha davvero stimolato il mio interesse.
29 luglio 2013 a 11:26
A mio avviso, i periodi più importanti sono “bolla mediatica pompata da giornali e tv, senza i quali il fenomeno Grillo NON esisterebbe,” e “Ci rammenta, se ancora ce ne fosse bisogno, come la democrazia vada difesa ogni giorno da cialtroni e demagoghi senza scupoli. E quanto l’ignoranza possa essere pericolosa.”
Aggiungo che non a caso i dittatori mantengono ignoranti i popoli assoggettati.
29 luglio 2013 a 15:37
Giustamente, si è fatto un gran parlare delle minacce di stupro rivolte alla ministra Cecile Kyenge ed alla presidente della Camera Laura Boldini…
Ma non una parola (o quasi) è stata spesa sulle continue perfomance sessiste di questi nazisti a 5 stelle. Fortuna che i loro commenti sono soggetti a “moderazione”, altrimenti chissà cos’altro posterebbero!
29 luglio 2013 a 17:00
Ultimamente la stampa è vergognosa… non c’è termine più adatto.