EL DESCAMISADO

Juan Domingo PeronJuan Domingo Perón
Il presidente descamisado dell’Argentina

La prolifica tradizione dell’italico cialtronismo ci ha ormai abituato all’esposizione di una lunga galleria degli orrori, in cui continuano ad accumularsi i ritratti della nazione: dalle nature morte del vecchio partitume grigio-seppia, alle tinte vivaci dell’intramontabile demagogia qualunquista in sempre nuovi spruzzi di colore, dove gli imbrattatele sovrastano gli artisti.
Merda d'artistaConcentrata l’offerta in prodotti sostanzialmente uguali per confezione e per sostanza, venendo incontro alla domanda di consumatori più che omologati, la scelta elettorale si riduce nelle sue massime espressioni a prodotti equipollenti, nella prevalenza del partito liquido, ‘aperto’, e soprattutto informe (come una scarica di diarrea!), che si vorrebbe all’amerikana, con ben poche varianti a seconda delle esigenze di marketing.
Come risultato, la ruota degli esposti tra gli orfanelli prepotenti del post-ideologico è circoscritta alla girandola istrionica di gemelli diversi, ma tutti frutto dello stesso parto.
Tre galletti nel pollaioSono il padre, il figlio, e il santone senza spirito dell’anti-politica in polvere: tre partiti populisti per tre bolsi gaglioffi, attorniati dalle loro groupies in fregola per una poltrona in platea.
Come il gioco delle tre carte, si perde sempre.
three-cardsIn apparenza, compatte come può esserlo uno yogurt allungato, sono formazioni a scadenza ravvicinata e bassa digeribilità, con programma minimo e propaganda massima. La loro funzione è raccattare voti, drenando ogni palude disponibile, senza preoccuparsi troppo del filtraggio delle acque; in quanto comitati elettorali esistono e si sciolgono in funzione del capo politico. Vivono e scompaiono con lui. E pertanto risultano intercambiabili, a seconda delle necessità e della campagna acquisti.
In quanto contenitori vuoti di idee, sono come i bidoni indifferenziati della spazzatura: raccolgono tutto ciò che può tornare utile in termini di consensi; totalmente indifferenti alla puzza, smaltiscono qualsiasi rifiuto. E scambiano la compattazione scarti per formattazione selettiva.
pallonataChe si chiamino “partiti”, oppure “movimenti” come scelta semantica di ripiego e più appetibile sul mercato elettorale, la loro natura è quella propria del Fan-Club: fanno coreografia per le esibizioni del leader, gestiscono la prevendita dei biglietti per lo show, e in cambio acquisiscono parte dei diritti di copyright sullo smercio del merchandising promozionale (o un seggio in parlamento).
Se il maestro indiscusso del genere è stato il Pornonano, coi suoi club ForzaSilvio! ed i manipoli di papiminkia in adorazione dell’Unto, il modello ha toccato punte di successo estatico con le fangirls isteriche del Grullo sbavante. Tuttavia, il vero apice sembra essere stato raggiunto dalle inaspettate cheerleaders del signor lor, Renzi il mefitico, e delle algide madonnine che fluttuano tra una poltrona e l’altra, contro ogni “meritocrazia”, nel disciolto partito bestemmia ad uso del Capo.
Santa Maria ElenaIn questo, le divisioni in corso d’opera nel vecchio “partitone” costituiscono poco più che una lite condominiale, sull’uso degli spazi comuni e la scelta della tinteggiatura, per la salvaguardia della “Ditta” in liquidazione, ridotta a spaccio da caserma, con delega in bianco, per la vendita di prodotti avariati all’incanto.
Make your choiceSi tratta solo di una squallida pantomima ad uso interno: poliziotto buono e poliziotto cattivo, che si danno il cambio nella recita delle parti, alternando il bastone e la carota (con o senza vasellina). In realtà, a fattori inversi, la somma non cambia. Ed è altamente sotto la sufficienza.
Matteo Renzi All’atto pratico, superata la prova nel nove, non vi è nulla di davvero originale nel Renzismo di fuffa e di governo: decisionismo fanfarone di derivazione neo-cesarista e post-berlusconismo d’accatto, un po’ di blairismo fuori tempo massimo, obamite di facciata a plagio persistente dell’originale, larghe pennellate di vernissage di genere che poi è la faccia nascosta del sessismo…
Per il premier fast & furious, solo parti riciclate!
E lo fa accompagnandosi ai peggiori figuri, che più hanno funestato l’Italia negli ultimi trent’anni, senza provare alcuna ombra di imbarazzo o un minimo di disgusto. In questo e altro, le Laide Intese ed i “Patti del Nazareno” funzionano benissimo, per una esperienza di governo a prova di elezione. E di Costituzione, che infatti si cambia a colpi di fiducia, meglio se con potere di delega (e deroga).
Il suo non è nemmeno autoritarismo, ma bullismo istituzionale.
machomanSi aggiunga l’onnipresenzialismo con sovraesposizione mediatica: una mattina di queste solleverete la tavoletta del cesso e vi vedrete spuntare lo scoppiettante Telemaco, che cinguetta ottanta euro e quarantuno-per-cento! in training autogeno.
Leonardo SciasciaE si sorvoli sulle maniche di camicia perennemente arrotolate, e tanto cretinismo digitale che fa molto modernismo provinciale, con ampie spruzzate di luogocomunismo trasversale che piace tanto alla “gente”…
Di pochissime letture (meglio se confuse) e nessuno studio, la principale fonte d’ispirazione è la serie televisiva “House of Cards”, ovvero: la storia di un perfetto stronzo in politica, che vive il potere per il gusto del potere, nell’esercizio esclusivo del medesimo.

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8 Risposte a “EL DESCAMISADO”

  1. FrancoG Says:

    E’ lo stesso personaggio a cui gli Italiani hanno dato il 40%, solo dopo le europee ha cominciato a mostrare il suo vero volto di “mentitore seriale” (Andrea Scanzi Il fatto quotidiano). E’ il nuovo emerito furbo, assetato di potere che dice tutto ed il contrario di tutto secondo convenienza.

    • A volerli vedere, gli indizi (abbondanti e numerosi) non mancavano…
      Ma certo alla prova dei fatti è stato una rivelazione, oltre ogni peggiore aspettativa.

      P.S. E’ sempre un piacere ricevere le tue osservazioni ed essere onorato dalle tue visite.

      • FRancoG Says:

        Ti ringrazio e ricambio con stima.. è sempre un piacere leggere i tuoi articoli, puntuali e dettagliati.. e a volte taglienti come lame affilate.

  2. Più pazzo di Mòrico Says:

    Come usciamo da questo impasse? Come sai… la Follia è il legame della società umana… e la scimmia è sempre scimmia anche se si veste di purpurea demagogia esoterica.

  3. Più pazzo di Mòrico Says:

    ” Dopo il pessimismo della ragione, comincia a venir meno anche l’ottimismo della volontà ”

    In mezzo c’è, a far da sintesi alla tua filosofia sopraffina, il Folle motto ” O Franza o Spagna purchè se magna ” o anche la classica
    ” Cicero pro domo sua ” infine la rozza e spiccia
    ” O bevi o te ne vai “

  4. Ché poi Underwood fa fuori un paio di persone scomode in maniera tutt’altro che metaforica: Renzi avrà trovato in sé il suo Ghino di Tacco, o non sa neanche cos’è questa House of Cards, ma gli è la moda?
    Stesso sospetto venne quando metteva in bella mostra “L’arte di correre” sul banco del Governo nel giorno della fiducia: saprà Renzi che non è affatto un libro sulla velocità? O i libri li leggono sempre le mogli, poi te lo spiego?

    • In buona parte, gli italiani sono un popolo di aspiranti scrittori ma dalle scarsissime (per non dire inesistenti) letture.
      Solitamente, la cosa si nota dalla qualità delle ‘opere’ che si ostinano a (auto)pubblicare…

      Temo proprio che Telemaco si faccia leggere dalla moglie le dispense che gli passano i suoi spin-doctors, tra un selfie e l’altro.
      Peraltro, non mi pare proprio un lettore da Murakami.

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