Archivio per Beppe Grillo

(146) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , on 2 Maggio 2021 by Sendivogius

Classifica APRILE 2021”

Nella mischia indecente di ributtanti cialtroni alla ribalta, questo mese un posto di prim’ordine nella collina del disonore, certamente se l’è guadagnato il Beppone nazionale col suo sgangheratissimo monologo, a difesa del figliol prodigo inquisito per stupro di gruppo. Semplicemente ripugnante assistere ai rutti di questo vecchio energumeno dai capelli cotonati, ex comico fallito in piena crisi isterica, mentre si spende in un delirante esercizio di masturbazione on line, nel solco del più bieco familismo amorale e intimidazione paramafiosa, secondo i più classici cliché del sottosviluppo italico: “tengo famiglia” e l’immarcescibile “lei non sa chi sono io”.
È curioso (e schifoso) che il fondatore nonché padre-padrone del movimento più forcaiolo d’Italia, dove tutti sono colpevoli fino a prova contraria nel fine processo mai, e sciacallato su ogni indagine giudiziaria possibile, intervenga in fase di istruttoria con un allucinante video dove muove insinuazioni e assolve per direttissima il rampollo di famiglia, che non sa tenere a freno il pisello nelle mutande e che in fondo si stava solo divertendo con gli amici.
Più imbarazzanti che imbarazzate sono poi le reazioni dei suoi pupazzi animati, parcheggiati in Parlamento: tardive, reticenti, ambigue… Dall’Onestà all’omertà, il passo è stato più breve del previsto.
E dopo la farsa tragica di un uomo ridicolo, continuano invece le declamazioni dell’ormai mitico generale Figliuolo che ormai c’ha preso gusto con le interviste, mentre annuncia l’arrivo di decine di milioni di vaccini a giorni alterni, in un sovrapporsi di cifre, numeri, calcoli, in contraddizione tra loro. E il buon Figliolo generale Tapis-Roulant, mentre corre e s’agita restando sempre fermo, ma facendo tanta ammuina per simulare un incontenibile dinamismo, ricorda quegli imbonitori all’incanto mentre alzano il prezzo dell’asta: 10.000! 100.000! chi offre di più?
Almeno ci rubano un sorriso di tenerezza.

Hit Parade del mese:

01. QUATTRO STUPRATORI PER UN COGLIONE

[18 Apr.] « C’è il video, passaggio per passaggio, si vede che è consenziente, si vede che c’è il gruppo che ride, che sono ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo, che sono in mutande, che sono in mutande e saltellano col pisello di fuori così perché sono quattro coglioni, non quattro stupratori!»
(Beppe Grillo, il Capobanda)

02. CORE DE MAMMA

[19 Apr.] «Ciò che prova Beppe a livello umano posso solo immaginarlo, e da mamma gli sono vicina. La Magistratura è al lavoro, perciò auspico che giornali e talk show lascino che questa vicenda si risolva, come giusto che sia, in tribunale. Serve rispetto: no a speculazioni da sciacalli.»
(Paola Taverna, la Mamma)

03. RINASCERÒ

[13 Apr.] «Stiamo lavorando a un’estate da boom economico, da anni ’50, un’estate post bellica. Che sia l’inizio di un Rinascimento non solo economico, ma anche sociale e mentale.»
(Matteo Salvini, post-bellico)

04. AMICI SUOI

[01 Apr.] «Questa, con Viktor (Orban) e Mateusz (Morawiecki), rimarrà una giornata storica. Contiamo di rappresentare un’Europa bella, giovane, solidale, accogliente, laboriosa, felice!»
(Matteo Salvini, L’Amico degli amici)

05. FACIMM AMMUINA (I)

[14 Apr.] «Nei prossimi tre mesi arriveranno quasi sette milioni di dosi di vaccino.»
(Francesco Paolo Figliuolo, tapis-roulant)

06. FACIMM AMMUINA (II)

[21 Apr.] «Nel trimestre che va da aprile a giugno avremo 45 milioni di dosi, vuol dire 15 milioni al mese.»
(Francesco Paolo Figliuolo, il Moltiplicatore)

07. FACIMM AMMUINA (III)

[22 Apr.] «Dal 27 al 29 aprile arriveranno a livello nazionale oltre due milioni e mezzo di dosi e poi dal 30 aprile fino al 4-5 maggio quasi 2,6 milioni di dosi. Per maggio sono molto, molto positivo perché le stime mi danno oltre 15 milioni.»
(Francesco Paolo Figliuolo, il Ragioniere)

08. FACIMM AMMUINA (IV)

[22 Apr.] «Saranno circa 15 milioni le dosi di vaccino anti-Covid che verranno consegnate in Italia nel mese di maggio. Quasi il doppio di aprile, quando le dosi ricevute saranno in totale circa 8 milioni.»
(Francesco Paolo Figliuolo, il Pallottoliere)

09. FACIMM AMMUINA (V)

[26 Apr.] «A maggio arriveranno altri 15-17 milioni di vaccini anti-covid.»
(Francesco Paolo Figliuolo, il Contabile)

10. FACIMM AMMUINA (VI)

[29 Apr.] «Tra il 27 di aprile e il 5 di maggio arriveranno in Italia 5 milioni di dosi di vaccino.»
(Francesco Paolo Figliulo, il Distributore)

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Il Ritorno dei Grulli Dementi

Posted in Stupor Mundi with tags , , , , , , , , on 19 ottobre 2019 by Sendivogius

Cosa fa un vanesio cialtrone quando si annoia? Cerca attenzione, per coccolare il suo ego frustrato e cavalcare quel reflusso stagnato che scambia per “cresta dell’onda”.
Se poi si aggiunge anche il fattore anagrafico, il nonnetto dovrà pure trovarsi qualcosa da fare, per ammazzare il tempo che passa e ritagliarsi una ragion d’essere. Prendete ad esempio il Beppone nazionale, in cerca d’autore per assenza di ruolo… Al vecchio narciso piace disquisire su sistemi di rappresentanza ‘alternativi’, credendo siano un antidoto alla proliferazione dei troppi coglioni in circolazione; non pago di aver portato nelle fantomatiche stanze dei bottoni una marmellata indigesta di deficienti analfabeti (uno valeva l’altro), coagulati attorno ad un non-programma, interscambiabile nella più trasformistica manovra di palazzo che mai s’era vista dai tempi di Giolitti, e capace di far sembrare dei principianti persino i cacicchi democristiani più scafati.
Padron Grillo ed i suoi magnifici pupazzi animati infatti non hanno ancora capito che il problema non è la quantità (o l’età) degli eletti, ma la loro qualità, che peraltro riflette le scelte dell’elettore medio che li vota; meglio ancora se ridotti entrambi di numero, per difetto di rappresentanza. Perché per gli ostensori dei sondaggi on line, su una piattaforma privata digitale, riservata agli iscritti certificati e che scambiano per “democrazia diretta”, la democrazia reale (quella rappresentativa, poiché non è che ve ne siano altre in giro) costituisce unicamente un problema di costi da tagliare. Uno vale l’altro e il capo politico decide per tutti. Gli altri cliccano, tra un banner pubblicitario e l’altro pure, sottoscrivendo le decisioni altrui con un plebiscito eterodiretto dall’onnipotente “Staff”.
Così, ogni tanto, Beppone sente l’impellente necessità di tirare fuori dal cilindro qualcosa di nuovo, per tentare risalire la china dei like… Dopo l’estrazione a sorteggio di David van Reybrouck, adesso è il turno di Philippe van Parijs che invece propone di togliere il diritto di voto ai vecchi.
Evidentemente in Belgio i ‘filosofi’ non hanno davvero un cazzo da fare!
Sarebbe difficile spiegare a tutti loro che due delle rivoluzioni più famose della Storia, quella americana e francese, siano nate a seguito di un basilare (e assai più prosaico) principio, ben riassumibile in un semplice motto: “No Taxation whitout representation”.
Per i soldi si fanno (anche) le rivoluzioni, perché nessuno accetta di essere spremuto e contribuire ad un sistema fiscale, senza avere nessun diritto di rappresentanza e al contempo di garanzia. E che se il diritto di voto invece di rispondere ad un principio di partecipazione estesa si trasforma a pregiudiziale esclusiva, allora tutti ne possono essere privati per i più svariati motivi e pretestuosi sofismi, discriminati a seconda di categorie più o meno ‘tollerate’, più o meno ‘utili’, da chi di fatto il potere lo detiene. E lo esercita, senza doversi troppo preoccupare di dare conto del proprio operato, su scrematura preventiva: sia essa effettuata per censo, sesso, età, fedina penale, inclinazioni personali del corpo votante.
Ma davvero Beppone ed i suoi accoliti pensano che i giovani siano delle avanguardie rivoluzionarie da aizzare contro i “vecchi” (che di fatto li mantengono con le loro tasse), meglio se teleguidati da altri vegli della montagna, nella convinzione che questi siano del tutto migliori, e quando non più fanatici, più ignoranti, o semplicemente più presuntuosi?!?
E così eccolo là, il V@te® del Vaffa-Pensiero, dopo essersi cacciato due dita negli occhi pesti, il rossetto sbaffato dopo prestazioni innominabili, mentre fresco di Bukkake, alla tenera età di 71 anni si rivolge ai suoi giovani avanguardisti adunati a Napoli per le celebrazioni di rito, annunciando l’avvento del caos creativo.
Voleva travestirsi da Joker e invece sembra reduce da una gang-bang con cum-shower finale, ingaggiato in un circuito di video porno con sesso estremo per anziani. Inquietante!
Ma non è che l’alternativa se la passi poi benissimo…
Sorvolando sui Renzie-Boys della scuola politica fiorentina del Tony Blair di Rignano, che sembrano coltivati in vitro su clonazione del bacillo originario; o sul fenomeno tutto mediatico di Greta Thunberg (diversivo di massa, con cui il “Sistema” assolve se stesso, sterilizzando la critica sociale stornata altrove), con colonne di ragazzini preventivamente ‘autorizzati’ che protestano genericamente, contro un gas ossidante e non sulle cause che stanno all’origine dell’inquinamento globale e del sistema socio-economico che lo produce… Non so… uno pensa ai due bambini mai cresciuti, i quarantenni diversamente giovani della politica italiana, che si stuzzicano e si canzonano in diretta tv come se stessero ancora alla scuola elementare.
E pure a guardarli all’età di 30 anni, flaccidosi coi faccioni imberbi già sformati e la soporosa espressione porcina di chi non ha mai fatto un cazzo nella vita… il cravattone a lenzuolo (che manco mio nonno!)… nonché l’assurdo taglio di capelli da classico nerd sfigato, improponibile anche dieci anni fa… Ecco, dinanzi a gente così, l’unico rimpianto è non averli mai bullizzati abbastanza ai tempi del liceo!
Per non parlare poi del garrulo pulcinella napoletano che gongola e s’agita tutto leccato al ministero degli esteri… o la spiantata platea di scappati di casa, miracolata con un colpo di clic.
E allora uno si chiede se il libero accesso al diritto di voto non vada ristretto per limiti di età, ma per patente imbecillità.

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I VIVI E I MORTI

Posted in Stupor Mundi with tags , , , , , , , , , , , , on 27 Maggio 2019 by Sendivogius

«L’Italia sta molto male, e non si rendono conto che senza noi ci sarebbe Alba Dorata, forze di destra che stanno crescendo in tutta Europa. Siamo noi che manteniamo la democrazia. Se cadiamo noi, questo paese rischia

Beppe Grillo
(21/02/2015)

Infatti oggi, grazie alla lungimirante strategia del fu “capo politico” ed i fallimentari innesti digitali al seguito, abbiamo i post-nazisti della Lega ex Nord, i Fascisti d’Italia della sora Giorgia, nonché i diversamente fascisti di Forza Italia, che aggiunti ai già “Oltre-Hitler” del MoVimento superano abbondantemente il 50% del corpo elettorale di un Paese da sempre conservatore, ma che si è riscoperto ben più che reazionario, per collocarsi alla destra del Ku Klux Klan, mentre l’irrestistibile nostalgia del sempre rimpianto Nonno Benito s’è estesa ad una aperta simpatia per il finora trascurato Zio Adolf.
È questo lo straordinario risultato, ed epilogo naturale, dopo un anno vissuto pericolosamente al governo nella schizofrenica opposizione a se stessi.
In quanto allo sdoganamento di Alba Dorata, ci aveva già pensato per tempo la setta degli onesti, nell’ideale prossimità che ne ha sempre contraddistinto le scelte [QUI].
Grazie Beppone! Sei un glande!!
Raccontacela ancora… Com’era la battuta sui politici-zombies?!? Siete moooorti!!!
Chissà mai che ne sarebbe stata della ‘democrazia’, senza il formidabile apporto dei meravigliosi pupazzi animati a 5 stelle, così sapientemente manovrati dalla Casaleggio Associati?!? Sedotti e abbandonati dalle sirene sguaiate del fascioleghismo, a cui hanno retto il moccolo per mesi con supina accondiscendenza, salvo poi riscoprirsi improvvisamente antifascisti (qualche coglione ci ha creduto?!), mentre smottavano rovinosamente nella destra (estrema), catturati dall’orbita salviniana in una pioggia di stelle cadenti, tanto irresistibile si è rivelata l’attrazione per affinità elettive di amorosi sensi.
Il M5S si è ancora una volta dimostrato una condensazione gassosa, sgonfiatasi in fragorosissimo peto, non appena trovata la valvola di sfogo naturale per contiguità ben più che ideale, nell’inconsistenza che gli è sempre stata propria. E quello che doveva essere l’argine all’onda nera, alla riprova dei fatti, si è rivelato essere la miglior emesi in cui la destra più retriva e razzista potesse mai sperare, nel libero rifluire di quei rigurgiti neo-nazisti che da tempo fermentavano nel ventre oscuro di un Paese allo sbando (e terrorizzato a comando), senza più filtri naturali, nella più grande operazione di prostituzione collettiva che i postriboli della politica ricordino.
E fu così che dopo aver tirato la volata alla Lega di Salvini, ne siano stati ampiamente fottuti.

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(113) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , , , on 5 agosto 2018 by Sendivogius

Classifica LUGLIO 2018”

Benvenuti nel fascismo 2.0! Ce n’è per tutti i gusti e tutti i formati, dal momento che non ci facciamo mancare proprio nulla. Ma con un tocco in più, ravvisabile nell’ossessione complottara e soprattutto in un’ondata anti-scientifica, alimentata da un neo-primitivismo antimoderno, che si aggiunge al fascistissimo disprezzo anti-intelletuale e si alimenta di un’ignoranza belluina elevata ad orgoglio di massa, riflettendosi per  osmosi populista nell’irrazionalità dei ceti dirigenti che ne sono diretta emanazione. Non è più questione di qualche rigurgito più o meno abbondante, per il reflusso esofageo di umori gastrici fermentati nel ventre sfatto di un’Italietta nostalgica e vintage, in pieno orgasmo sovranista…
Alimentato da una marea nera montante, qui sono proprio conati verdi a spruzzo giallo, che manco Linda Blair dopo aver ingoiato un idrante impazzito..!
E non basterebbe una confraternita di esorcisti per mettergli un tappo. Forse ci vorrebbe la Suicide Squad precettata al gran completo ed il risultato sarebbe comunque incerto…
In tutto questo, ci si chiede se dalle parti del partito bestemmia, dopo la devastazione renziana, ci si renda ben conto dell’entità della catastrofe che in soli sei anni si è abbattuta sul partitucolo democratico (e fin qui poco male) e sull’intera Repubblica, soprattutto grazie alla Cura Renzi (ma le responsabilità sono ampiamente condivise), in una vera e propria mutazione antropologica che avrà conseguenze profonde sul tessuto sociale del Paese, spazzando via ogni traccia di ‘sinistra’ e sputtanandone anche il nome per i prossimi eoni a venire.
A sentire i ruttini di un’opposizione totalmente rintronata, che sembra appena uscita da uno stupro anale di gruppo (e ancora non s’è capito bene se le è piaciuto!)… che non ha niente di meglio da riproporre se non il solito campionario di fallimenti reiterati e pensierini buoni, sembrerebbe proprio di no.
Perciò, buona estate sovranista a tutti!

Hit Parade del mese:

01. IL SORPASSO

[27 Lug.] «Dobbiamo capire che la democrazia è superata. Che cos’è la democrazia quando meno del 50% va a votare. Se prendi il 30% del 50%, hai preso il 15%. Oggi sono le minoranze che gestiscono i Paesi. Probabilmente la democrazia deve essere sostituita con qualcos’altro, magari con un’estrazione casuale. Io penso che potremmo scegliere una delle due camere del Parlamento così. Casualmente.»
  (Beppe Grillo, l’e_guru)

02. CONNESSIONI DEMOCRATICHE

[23 Lug.] «Oggi grazie alla rete ed alle tecnologie, esistono strumenti di partecipazione decisamente più democratici ed efficaci in termini di rappresentatività popolare di qualunque modello di governo novecentesco. Il superamento della democrazia rappresentativa è inevitabile […] Tra qualche lustro faremo a meno pure del Parlamento»
  (Davide Casaleggio, il Burattinaio)

03. NOI UOMINI FORTI

[19 Lug.] «Il premier sono io e l’indirizzo politico al governo devo darlo io!»
  (Giuseppe Conte, il Pupazzo)

04. LACCIUOLI

[12 Lug.] «Abolire il reato di tortura che impedisce agli agenti di fare il proprio lavoro.»
  (Giorgia Meloni, Panzetta nera)

05. POLTRONISSIMA

[23 Mag.] «Qualcuno per sentirsi un po’ di sinistra, perché non lo è più, deve attaccare Matteo Salvini considerandolo di estrema destra.»
  (Luigi Di Maio, il Vice-pupazzo)

06. FINCHÉ LA BARCA VA…

[23 Lug.] «L’attività politica non si svolge solo in Parlamento. Si può svolgere anche su una barca. Io l’ho detto fin dall’inizio, anche in campagna elettorale, che il mio ruolo, più che quello di parlamentare, sarebbe stato quello di testimonial a difesa degli oceani. Capisco l’incredulità, ma io l’ho detto fin dall’inizio al Movimento che non volevo fare il parlamentare ma il testimonial per salvare gli oceani dalla plastica.»
  (Andrea Mura, l’onorevole velista)

07. AVANTI C’È POSTO!

[12 Lug.] «Gli italiani mi vogliono re, occhio che torno in politica.»
  (Emanuele Filiberto di Savoia, il Delfino)

08. LIBERA STAMPA

[31 Lug.] «L’indignazione di un uovo in faccia, c’è quanto basta per restare paralizzati mediaticamente, l’unica cosa sensazionale è stata la mira del razzista di merda oppure il caso. Quello che fanno i media è portare la nazione verso il baratro: non avevo mai visto con i miei occhi un così forte condizionamento prima d’ora.»
  (Beppe Grillo, il Democratico diretto)

09. PAZIENTE ZERO

[07 Lug.] «Il PD è stato l’argine al populismo in Italia.»
  (Matteo Renzi, l’Untore)

10. EXCUSATIO NON PETITA

[25 Lug.] «Alexandre Benalla non è il mio amante.»
  (Emmanuel Macron, l’Amante)

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Mala Tempora

Posted in Stupor Mundi with tags , , , , , , , , , , on 29 luglio 2018 by Sendivogius

Forlì… Vicenza… Napoli… Caserta… Latina… Roma… Firenze… Rosarno…
La stagione venatoria è aperta. Pare infatti che la caccia al negro stia rapidamente diventando lo sport preferito degli sbianchettatori etnici e difensori della razza, che per il momento devono ancora accontentarsi delle pistole ad aria compressa, in attesa di potersi comprare (e possibilmente usare) senza troppe difficoltà un’arma vera.

Forse perché dopo mesi di propaganda terroristica e rancori ampiamente rimestati, il veleno inoculato dagli apprendisti stregoni comincia a fare il suo effetto, nel corpo debilitato di una nazione infettata dal virus del “populismo sovranista”. Un tempo lo si sarebbe chiamato “fascismo”, ma oggi si usa definirlo così, sovranismo, pensando che la merda abbia un odore diverso se la si chiama con altro nome.

Magari perché ‘qualcuno’… per meri interessi di bottega elettorale… ha dato implicitamente ad intendere che ci si potesse togliere certi “sfizi”, per una maggiore comprensione del fenomeno, in considerazione del nuovo corso inaugurato dall’ennesimo “governo del cambiamento”…

E per questo si impegna ad armare con facilità ogni psicotico mentalmente disturbato che ne faccia richiesta e che evidentemente ha inteso il principio della “difesa (preventiva e illimitata) sempre legittima“, col concetto del ti posso sparare quando voglio

Comunque sia, nell’Italietta autarchica e dei crocifissi branditi come martelli, il numero crescente dei negri sparati non fa nemmeno notizia. Certamente non increspa il faccione sorridente del Fouché prestato al Viminale, il quale ancora non ha capito la differenza che intercorre tra un Ministro degli Interni ed un ministro di polizia. E infatti non ha trovato nulla da ridire; non una parola, nella pioggia di commenti, sfottò, provocazioni, e menù del giorno (Gnam! Gnam!), coi quali ingolfa quotidianamente l’etere dal suo profilo twitter. Ma qui parliamo di uno che, totalmente ignaro del proprio ruolo istituzionale, passa il grosso del suo tempo ad insultare e dileggiare i 4/5 degli italiani che non l’hanno votato, come un qualsiasi capo-squadrista miracolato al governo dopo la Marcia su Roma.

D’altronde, Lui è uno che “parla da papà”, rispolverando un certo paternalismo d’antan, che gli spin-doctor ritengono possa fare breccia su un elettorato prevalente di nonni ed anziani, credendo  siano tutti dei vecchi rincoglioniti nostalgici di Benito buonanima.
Fortuna che a mitigarne gli eccessi, fermo nel suo centro di irrilevanza permanente, c’è il cugino trasparente dell’Uomo invisibile: tal Giuseppe Conte, provvisoriamente dimenticato come soprammobile alla Presidenza del Consiglio, che invece si definisce il “pater-familias dello Stato” (sic!). Abbiamo perso per strada il papi della patria, ma ci guadagniamo un “papà” ed un “pater” (due al prezzo di uno!).
 Dall’altra metà dello stesso cielo, abbiamo invece un vecchio riccone 70enne che campa di rendita da una vita, mentre parla di frugalità e si atteggia a S.Francesco, blaterando di “democrazia diretta”: ovvero 20.000 “utenti certificati” che sparano cazzate in un’indistinta cacofonia on line, discettando di leggi, incarichi e nomine, eppoi si limitano ad approvare le decisioni di un fantomatico “Staff” della Casaleggio Associati, in plebisciti bulgari a colpi di clic, su una piattaforma informatica gestita direttamente da una società privata. Per questo è alleato organico di governo con un partito di estrema destra, esplicitamente pervaso da venature neo-naziste che non si preoccupa nemmeno più di nascondere. E se il suo socio in affari, Casaleggio jr, sostiene che il parlamento è inutile (la Camera dei Fasci e delle Corporazioni potrebbe essere un’ottima alternativa), l’e_guru afferma che le elezioni vanno eliminate, o al massimo sostituite dall’estrazione a sorte del primo idiota utile, che non risponde al popolo ma alla “Piattaforma Rousseau” (peggio di Orwell!). Perché la “democrazia è superata”. La dittatura invece è tornata di moda!

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SORTITION

Posted in Kulturkampf with tags , , , , , , on 29 giugno 2018 by Sendivogius

Oggi dobbiamo porci due domande. La prima è se vivere in democrazia sia una buona cosa, la seconda è se le nostre democrazie stanno funzionando bene. […] L’altra opzione è quella di dire chiaramente che questo sistema è rotto, non funziona, ma non avendone un altro migliore non ci resta che capire cosa non funziona.
Io un’idea ce l’ho, il suo nome tecnico è “sortition”. Ma il suo nome comune è “selezione casuale”. L’intuizione è di un certo Brett Hennig. L’idea è molto semplice: selezioniamo le persone a sorte e le mettiamo in parlamento.”

Beppe Grillo
(28/06/18)

Beppe?!? Basta con le cazzate, su!
Molla il fiasco di vino e ritorna tra i comuni mortali: quelli che si smazzano da mane a sera, per sbarcare il lunario e portare a casa un tozzo di pane. Una roba che te non capiresti, neanche se te la spiegassero coi disegnini; diversamente non avresti così tanto tempo da perdere in menate, a bordo piscina, mentre ti crogioli al sole non sapendo come riempire le giornate.
Abbiamo capito che per te uno vale l’altro, altrimenti non avresti riempito le Camere con manipoli di bamboccioni semianalfabeti: i meravigliosi pupazzi della Setta del Grullo, laureati per corrispondenza al Cepu. E anzi sarebbe pure ora che cominciassero a lavorare, guadagnandoseli i 15.000 euro al mese da ‘onorevole’ (anche se ora piace loro chiamarsi “cittadini”), invece di continuare a scaldare le sedie in Parlamento (a proposito, si scrive con la ‘P’ maiuscola), a quattro mesi dalle elezioni.
Sarebbe inutile spiegarti il significato di Πολιτεία… Quello non te lo riassumono sul Bignami. E certo non servirebbe citare per l’occasione La montagna incantata di Thomas Mann. Figuriamoci tirare fuori Montesquieu e la separazione dei poteri, o Tocqueville e la dittatura della maggioranza. Si tratta di roba antica, da “stato di diritto”, mentre noi siamo entrati nell’era della democrazia diretta, col “governo del cambiamento” che tanti entusiasmi suscita soprattutto tra i fascisti.

Pertanto, caro Beppone, ti basti sapere che “politici” (democrazia o meno) servono. Gli imbecilli no. Peccato solo che scarseggino i primi ed abbondino invece i secondi che di solito fanno i politicanti. Infatti i risultati si vedono.
Per esempio, un imbecille (per difetto di intelligenza) scrive come un bambino di sei anni ed è alla continua ricerca di attenzioni, concionando di cose più grandi di lui e delle quali non sa nulla, se non attraverso una serie di letture disordinate e mal meditate. Parla di Aristotele e capisci subito che del filosofo greco non ha letto nulla e niente conosce, mentre confonde il trattato sulla “Politica” con quello sulla “Retorica”, a dispetto dei titoli. Attribuisce al pensiero classico (che ruotava sulla politeia) il concetto di “demarchia”, che invece è di Fredrich von Hayek. E tira fuori la “sortition” di un misconosciuto Brett Hennig, che non intuisce proprio nulla ma riprende un’idea già formulata a suo tempo dal più articolato saggio Contro le elezioni del belga David van Reybrouck: ottimo nelle analisi, ma discutibile nelle conclusioni. Al Beppone nazionale infatti deve essere piaciuta l’introduzione dell’opera di Reybrouck, che pareva perfetta per la bisogna. Poi qualcuno probabilmente gli ha segnalato anche il resto e allora il  sommo V@te® ci ha ripensato…

 «I politici sarebbero dei carrieristi, dei parassiti, degli approfittatori scollegati dalla realtà, essi penserebbero solo a riempirsi le tasche, non avrebbe alcuna consapevolezza della vita della gente comune e farebbero meglio a togliersi dai piedi: queste accuse ormai le conosciamo bene. I populisti le utilizzano quotidianamente. Secondo la loro diagnosi la crisi della democrazia si deve innanzitutto a una crisi del personale politico. I dirigenti attuali, questo è il loro ragionamento, formano una elite democratica, una casta totalmente avulsa dai bisogni e dalle rivendicazioni della gente comune. Non bisogna quindi stupirsi che la democrazia sia entrata in una zona di turbolenza! In Europa questi discorsi li fanno leader affermati come Silvio Berlusconi, Geert Wilders e Manrine Le Pen, ma anche nuovi arrivati come Nigel Farage e Beppe Grillo, come Jobbik, i Veri Finlandesi e Alba Dorata. Essi propongono un rimedio semplice alla crisi di stanchezza democratica: una migliore rappresentanza nazionale, o piuttosto una rappresentanza nazionale ‘più popolare’, ottenuta preferibilmente aumentando i voti a favore del loro partito populista. Il dirigente di questo tipo di partito si presenta come il portavoce diretto del ‘popolo’, della base, l’incarnazione del ‘senso comune’. Al contrario dei suoi omologhi, afferma di essere vicino all’uomo e alla donna della strada. Dice quello che la gente pensa e fa quello che è necessario. Il politico populista è tutt’uno con il popolo, secondo la retorica di parte.
Questa storia non si regge in piedi. Non esiste un popolo monolitico (ogni società si compone di diversi elementi); non esiste un “senso popolare”, e il “senso comune” è la sola ideologia che c’è, un’ideologia che rifiuta di conoscersi come tale…. L’idea che ci si possa fondere con la massa, impregnandosi dei suoi valori e con la perfetta coscienza dei suoi desideri mutevoli, rientra nell’ambito del misticismo più che della politica. Non c’è un pensiero sotto, è solo marketing. I populisti sono degli imprenditori politici che si danno da fare per conquistare la più grossa fetta di mercato possibile

David van Reybrouck
“Contro le elezioni”
Feltrinelli, 2013

Vi ricorda qualcuno? Comprenderete come sia molto meglio il più innocuo Hennig!
Se la volontà del popolo è sacra il sorteggio, rimettendo la scelta al principio di casualità, non necessariamente la rappresenta, seguendo altri criteri di scelta, fermo restando che le cariche estratte a sorte non preservano affatto dalla concentrazione di potere. Ciò detto, a noi ‘sta “sortition” sembra proprio una stronzata. E se piace a Beppone…

(109) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , on 2 aprile 2018 by Sendivogius

Classifica MARZO 2018”

Un tempo relegata tra i peccati mortali, la “superbia” era considerata il peggiore dei vizi capitali e per questo circonfusa dal biasimo nella deplorazione della stessa. Diretta filiazione dell’Hybris classica nell’escatologia cristiana, non porta con sé nulla di buono, conducendo inesorabilmente alla rovina coloro che eccedono nell’orgoglio smisurato per eccesso di presunzione.
Ma i tempi cambiano… E quando non si ha altro da offrire se non la propria immagine nel culto grandioso del sé, essendo l’apparire di gran lunga più preponderante dell’essere (fermo restando l’avere), la Superbia finisce un po’ col diventare quasi un valore aggiunto nell’ambito di una distorsione persistente elevata a comportamento condiviso. Nelle sue manifestazioni esteriori più eclatanti, lo chiamiamo “disturbo narcisistico della personalità”. A guardare le vacue e querule figure che si agitano negli spazi mediatici, ed in quei teatrini dove si esibiscono i figuri di una politica ridotta a soubrettismo declamatorio, la Superbia (nel narcisismo patologico che ne sottende l’essenza) sembra essere il tratto distintivo che, al di là delle appartenenza di facciata, accomuna tutti i nuovi protagonisti della compagnia di giro per un disturbo universalmente condiviso. E pur tuttavia, dietro ad ogni narcisista ribollito nella sua superbia, c’è sempre un ruffiano che lo fa sentir speciale…

Hit Parade del mese:

01. BLIND GAME

[06 Mar.] «Matteo (Renzi) è tonico, in ottima forma, è alto e ha un bel fisico »
(Stefano Cobolli, Zerbino da tennis)

02. IL DUBBIO E L’OMBRA

[29 Mar.] «Matteo Salvini è il politico più capace degli ultimi 20 anni, ma proprio senza ombra di dubbio »
(Claudio Amendola, Scopritalenti)

03. MA KITTESENCULA!?!

[24 Mar.] «Io credo di essere uno dei giornalisti con più fan d’Italia: non ci sono tanti giornalisti in classifica con dei romanzi, che riempiono i teatri tutti i giorni da sette anni, che hanno 420mila fan sui social pur usandoli molto poco. Io faccio ciò che ho sempre sognato di fare, sono famoso come giornalista, come conduttore televisivo, come scrittore, come uomo di teatro, mi sono pure tolto la soddisfazione di andare a Sanremo, sono stato l’unico in Italia ad aver intervistato Roger Waters nel 2017: quando hai raggiunto questi traguardi, quando hai questa fama, fai qualche soldo e non sei manco un cesso per cui la gente dice Scanzi deve essere uno pieno di donne, ed è vero, sono uno che la vita se la gode ed è ovvio che ci sono tanti che rosicano.»
(Andrea Scanzi, il Modestissimo)

04. IL BACIO DI GIUDA

[17 Mar.] «Renzi e Gentiloni sono tra i migliori premier della storia»
(Carlo Calenda, il Peggiore)

05. DISSONANZE COGNITIVE

[13 Mar.] «La causa della sconfitta del PD non è Matteo Renzi. E la legge elettorale sta avvantaggiando la governabilità.»
(Ettore Rosato, Dissociato mentale)

06. MANCA LA “E” FINALE

[03 Mar.] «Sono il Buffon della politica.»
(Roberto Formigoni, Buffone senza confini)

07. IL NAZISMO DAL VOLTO UMANO

[08 Mar.] «Mussolini? Il tempo è galantuomo. Milioni di italiani spingono in questa direzione, e cioè quella di un sano revisionismo storico. Il nazismo? Ha fatto cose importantissime sul piano della ricerca contro il cancro, ma purtroppo non vengono divulgate. Anche sul piano della legislazione ecologica i nazisti sono stati precursori. Questo non significa esaltazione di quel periodo.»
(Mario Borghezio, Nazileghista)

08. FANCAZZISMO DIGITALE

[14 Mar.] «Siamo davanti ad una nuova era, il lavoro retribuito, e cioè legato alla produzione di qualcosa, non è più necessario »
(Beppe Grillo, l’Elevato)

09. MINCULPOP A 5 STELLE

[11 Mar.] «I giornalisti sono cattivi. Il loro fine è danneggiarci. Non avete bisogno di rapportarvi con loro, partecipano alla campagna elettorale in modo spudorato, non serve a nulla parlare con loro, non abbiamo più bisogno di giornali e tv»
(Rocco Casalino, Ministro della Propaganda)

10. LA KA$TA DEI VACCINI

[18 Mar.] «Perché lo $tato mi obbliga a fare le vaccinazioni, ma invece non mi obbliga a mangiare sano, a fare prevenzione con uno stile di vita equilibrato, a fare attività fisica e sociale?»
(Davide Barillari, altro coglione a 5 stelle)

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