Archivio per Mario Borghezio
(109) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Beppe Grillo, Costume, Italia, Liberthalia, M5S, Mario Borghezio, PD, Squallore, Superbia on 2 aprile 2018 by SendivogiusUn tempo relegata tra i peccati mortali, la “superbia” era considerata il peggiore dei vizi capitali e per questo circonfusa dal biasimo nella deplorazione della stessa. Diretta filiazione dell’Hybris classica nell’escatologia cristiana, non porta con sé nulla di buono, conducendo inesorabilmente alla rovina coloro che eccedono nell’orgoglio smisurato per eccesso di presunzione.
[06 Mar.] «Matteo (Renzi) è tonico, in ottima forma, è alto e ha un bel fisico »
[29 Mar.] «Matteo Salvini è il politico più capace degli ultimi 20 anni, ma proprio senza ombra di dubbio »
[24 Mar.] «Io credo di essere uno dei giornalisti con più fan d’Italia: non ci sono tanti giornalisti in classifica con dei romanzi, che riempiono i teatri tutti i giorni da sette anni, che hanno 420mila fan sui social pur usandoli molto poco. Io faccio ciò che ho sempre sognato di fare, sono famoso come giornalista, come conduttore televisivo, come scrittore, come uomo di teatro, mi sono pure tolto la soddisfazione di andare a Sanremo, sono stato l’unico in Italia ad aver intervistato Roger Waters nel 2017: quando hai raggiunto questi traguardi, quando hai questa fama, fai qualche soldo e non sei manco un cesso per cui la gente dice Scanzi deve essere uno pieno di donne, ed è vero, sono uno che la vita se la gode ed è ovvio che ci sono tanti che rosicano.»
[17 Mar.] «Renzi e Gentiloni sono tra i migliori premier della storia»
[13 Mar.] «La causa della sconfitta del PD non è Matteo Renzi. E la legge elettorale sta avvantaggiando la governabilità.»
[03 Mar.] «Sono il Buffon della politica.»
[08 Mar.] «Mussolini? Il tempo è galantuomo. Milioni di italiani spingono in questa direzione, e cioè quella di un sano revisionismo storico. Il nazismo? Ha fatto cose importantissime sul piano della ricerca contro il cancro, ma purtroppo non vengono divulgate. Anche sul piano della legislazione ecologica i nazisti sono stati precursori. Questo non significa esaltazione di quel periodo.»
[14 Mar.] «Siamo davanti ad una nuova era, il lavoro retribuito, e cioè legato alla produzione di qualcosa, non è più necessario »
[11 Mar.] «I giornalisti sono cattivi. Il loro fine è danneggiarci. Non avete bisogno di rapportarvi con loro, partecipano alla campagna elettorale in modo spudorato, non serve a nulla parlare con loro, non abbiamo più bisogno di giornali e tv»
[18 Mar.] «Perché lo $tato mi obbliga a fare le vaccinazioni, ma invece non mi obbliga a mangiare sano, a fare prevenzione con uno stile di vita equilibrato, a fare attività fisica e sociale?»
(64) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Antonio Reppucci, Beppe Grillo, Beppe Severgnini, Cazzari, Cesare Prendelli, Decisionismo, Generazione Erasmus, Gianluca Buonanno, Italia, Liberthalia, Mario Borghezio, Matteo Renzi, Michaela Biancofiore, Rottamazione, Silvio Berlusconi, Società on 30 giugno 2014 by Sendivogius“Classifica GIUGNO 2014”
Dietro ogni castroneria di successo, c’è sempre un grande cazzaro. E l’Italia abbonda in eccesso tanto delle une quanto degli altri. Peccato solo che nella loro inutilità siano ininfluenti, quando non addirittura dannosi.
Nell’ultimo ventennio, pessimamente assortito e peggio ancora subito, il “cazzaro” nel suo trasversale condensato di banalità senza senso, luogocomunismi d’accatto e ovvietà rivoluzionarie, confezionate sotto panatura ‘decisionista’ fritta e rifritta, è diventato il turgido feticcio di una repubblichetta bananiera che evidentemente non ha altri attributi da esibire.
Inflazionata dall’eccesso di offerta, la casistica si è allargata, in una inquietante fenomenologia del cialtrone, tanto che in breve tempo abbiamo avuto:
Il Cazzaro da monta, capace di sdoganare con successo l’intera categoria (e non solo), elevandola a polluzione di governo, per un stupro istituzionale di gruppo consumato in fretta con reflusso precoce. In prospettiva, il patonza-dipendente eletto papi della patria è stato il paziente zero da cui tutto ha avuto origine, seminando un contagio inarrestabile per promiscuità di rapporti non protetti. A tutt’oggi, resta l’insuperabile Re Sòla della patacca universale: après moi le déluge! E a giudicare da odore, colore, e densità, non è acqua quella che continua a scrosciare a catinelle..!
Il Cazzaro cibernetico in modalità ‘sobria’, assemblato all’estero con pezzi di scarto gentilmente forniti dai depositi della Bocconi e del Fondo Monetario, con pilota automatico inserito alla consegna. Programmato per rispondere ad un unico input, “austherity” (la programmazione non prevedeva infatti l’uso dell’italiano) è andato velocemente in corto circuito e dunque avviato alla demolizione, in una discarica di rottami post-industriali.
Il Cazzaro digitale e primo esempio realizzato di e_Guru autopromozionale in versione seriale, capace di vendere minchiate apocalittiche e merchandising pubblicitario senza che sia possibile distinguere la differenza, in una cacofonia di rutti e scuregge che scambia per partecipazione diretta. È il Signore dei grilli con la sua corte di miracolati a portata di click.
E poi c’è lui, l’ultimo arrivato nel mazzo: il Cazzaro 2.0 della Rottamazione, almeno secondo le velleità della moda, e in concreto un riciclatore di rottami purché funzionali a tenere insieme il suo trono di farse, non ultima la pantomima appena inscenata in “Europa” con la partecipazione amichevole di Angelona Merkel. È il ‘giovane’ che piace ai vecchi, ma schifato da chiunque o quasi abbia meno di quarant’anni, con la sua fanfaronaggine decisionista da ducetto di provincia, la sua retorica stucchevole sui “nostri figli” con tutto l’appeal di una medusa morta infilata nel costume. Soprattutto, spicca per ambizione e arrivismo il codazzo dei suoi ubbidienti chierichetti, scatenati al parco giochi delle riforme costituzionali. C’è da temere si tratti della parte più deprimente della “Generazione Erasmus”: irritanti figli di papà e sfigati variamente assortiti, cresciuti nei sottoscala delle associazioni ‘giovanili’ di partito, precocemente invecchiati e già imbolsiti nella loro ebetica espressione porcina; le greggi di nerds, schifati alle feste scolastiche, in astinenza cronica da fica, e sempre con la manina alzata per far bella figura con l’insegnante. Al massimo, viene in mente Beppe Severgnini, ormai trasferitosi in pianta stabile negli studi di “Otto e mezzo” a La7, dove condivide una matrimoniale con Massimo Cacciari.
Che iddio ce ne scampi e liberi in fretta!
Hit Parade del mese:
01. LIBERA INFORMAZIONE
[18 Giu.] «Meno giornali significa più informazione»
(Beppe Grillo, il Pluralista)
02. RENZISMI (I): Vengo anch’io!
[07 Giu.] «Matteo Renzi ha bisogno di me. Potrei entrare nel PD.»
(Luigi De Magistris, Indispensabile)
02.bis RENZISMI (II): Errare è umano ma perseverare è diabolico
[07 Giu.] «Come sono diventato amico di Renzi? C’era questo ragazzo, già presidente della Provincia, tifosissimo della Fiorentina, che veniva agli allenamenti. Prima di lui ho votato a destra, al centro, a sinistra. Ho sempre guardato l’uomo. Da ragazzo mi piaceva Zaccagnini. All’inizio ho creduto in Berlusconi. Poi ho guardato con interesse a Fini. In Veltroni ho trovato passione sportiva e spessore morale.»
(Cesare Prandelli, Coerente)
03. DA GRANDE
[10 Giu.] «Quando nel 2010 sono venuto qui da sindaco di Firenze c’erano migliaia di persone e una statua di Pinocchio che ora non vedo. È una metafora splendida, non perché noi non diciamo più bugie o perché siamo diventati bambini da burattini o perché siamo nella pancia della balena. Ognuno di noi ha dentro Pinocchio. Se ognuno di noi fa il suo dovere, se prova a mettersi in gioco e a cambiare, allora viene davvero fuori l’Italia.»
(Matteo Renzi, il Bambino Matteo)
04. ALTERNATIVA A 5 STELLE (I): Votazioni
[12 Gen.] «Nel caso la soluzione più votata non sia praticabile, sarà perseguita la successiva più votata.»
(Beppe Grillo, The Boss)
04.bis ALTERNATIVA A 5 STELLE (I): L’Ombra del Maligno
[12 Gen.] «Ci risiamo. Ennesimo omicidio, una strage in cui perdono la vita due bambini piccoli e una mamma. Se per valutare un omicidio occorre guardare gli indizi, cominciando dal nome della mamma (Cristina Omes, anagramma della vicenda Mose che si svolge a Venezia) per finire al nome del paese (Motta Visconti, come quel Visconti che fece Morte a Venezia) alla data, ecc. qui siamo sicuri che non si valuterà alcun indizio ma, prima o poi, incastreranno il padre oppure un pazzo isolato che magari confesserà; nonostante l’arma del delitto sia scomparsa, nonostante mancherà il movente, nonostante tutto. Ora, dopo anni, capisco per quale motivo quando ho iniziato a capire questa storia degli omicidi rituali di matrice esoterica, molti esoteristi mi dicevano ‘lascia perdere, è inutile… ti vai a cacciare in un guaio, quando la gente non è pronta a capire e al massimo ottieni di farti prendere per pazzo’…»
(Bartolomeo Pepe, Pazzo da legare)
05. HO RIVISTO LA LUCE!
[26 Giu.] «Io in Silvio credevo con un’osservanza quasi religiosa. Sì, io sono una fondamentalista berlusconiana»
(Michaela Biancofiore, Fondamentalista)
05.bis TSO URGENTE
[19 Giu.] «Voglio dire una cosa al mio partito: dobbiamo tornare alla piazza. Come dice un mio amico avvocato, noi dobbiamo tornare alla piazza per toccare il Santo, dobbiamo fare le processioni e toccare il Santo. Sì, il Santo è Silvio.»
(Michaela Biancofiore, Devota)
06. FUROR DI METAFORA
[13 Giu.] «Quando dissi ‘meglio un piccione in mano che un tacchino sul tetto’ ho trovato davvero singolare che mezza Italia non l’abbia capito.»
(Pierluigi Bersani, l’Incompreso)
06.bis SENZA RIVALI
[26 Giu.] «Ho due ricordi, dei quali sono molto fiero. A 16 anni, fu data notizia di un mio successo sportivo: vinsi i 100 metri piani all’Arena di Milano con un tempo eccezionale per un dilettante di quell’età. Qualche anno dopo, la mia tesi di laurea in Giurisprudenza, venne premiata come migliore tesi di laurea sulla pubblicità. Conservo ancora incorniciato, ad Arcore, il trafiletto di giornale che riporta la notizia.»
(Silvio Berlusconi, Cazzaro olimpico)
07. ANCHE I POVERI RIDONO
[3 Giu.] «Con la sola pensione di parlamentare da 4 mila euro al mese non si può vivere bene… per chi come me ha tre figli, di cui due da far studiare fuori Palermo e da far campare pagandogli la casa e quant’altro… posso garantire che con la pensione di parlamentare non si fa una bella vita»
(Gianfranco Miccichè, il Pensionato)
08. NAZISTI DELLA PADANIA (I): Mamma li froci!
[07 Giu.] «Io sono ovviamente etero, e mi fa schifo pensare ad opzioni tra gente dello stesso sesso. Trovo vomitevoli pure i matrimoni tra gay, e schifose le adozioni. In Europa vorrei far parte della lobby etero. Se uno è etero oramai è sempre più discriminato, passa per delinquente, se invece è gay va bene tutto.»
(Gianluca Buonanno, il Perseguitato)
08.bis NAZISTI DELLA PADANIA (I): Razza pura
[09 Giu.] «La società multirazziale è una puttanata. Perché infognarsi in quella cosa lì? Marine Le Pen e la nipote Marion rappresentano l’emblema della purezza dell’identità europea. La nipote è bionda, nordica, rappresenta il meglio della nostra etnia. Il colonialismo ha avuto tanta luce, tantissimi effetti positivi e qualche piccola ombra. Gli italiani per esempio hanno costruito strade, ponti, portato acqua, l’igiene, la salute, le scuole, la cura dei giovani, l’alzabandiera e il saluto al Duce.»
(Mario Borghezio, l’Ariano)
09. L’IMPORTANZA DI AVERE I PREFETTI
[21 Giu.] «Con chista distinzione mo’ un giovane magari pensa, ‘sta droga leggera è na strunzata’… e le forze dell’ordine non possono fare da badante a ‘sti ragazzi… il cancro è lì, sta nelle famiglie, perché se una mamma non si accorge d’o figlio che se droga, è una mamma fallita! Ha fallito! E si deve solo suicidare!»
(Antonio Reppucci, Prefetto di Perugia)
10. SOLTANTO TRE?!?
[06 Giu.] «Di questo governo ho incontrato 5 ministri: 2 bravi e 3 emeriti deficienti.»
(Diego Della Valle, quello bravo)
Il Golgothiano della padania
Posted in A volte ritornano with tags Arthur Schopenhauer, Fogne, Golgothiano, Latrina, Lega, Liberthalia, Mario Borghezio, Nazisti, Padania on 21 giugno 2013 by SendivogiusPer ragioni minime di profilassi, ci soffermiamo sempre con una certa riluttanza sui nazisti della padania e sulle loro irrefrenabili deiezioni diarroiche: ‘gente’ (chiamiamola così) che usa indistintamente lo stesso orifizio per defecare e sbraitare. E, quel che è peggio, lo fa quasi sempre a bocca piena.
Tipico esponente sub-alpino della razza ariana, Mario Borghezio, nella sua inconfondibile prestanza iperborea, costituisce da sempre l’esemplare d’eccezione nella ben pasciuta porcilaia leghista, che pure non manca di altri degnissimi avanzi di latrina, sempre pronti a spruzzare liquami immondi ogni volta avvistino all’orizzonte dei loro villaggi pedemontani un ‘negro’, un ‘frocio’, o un ‘terrone’, latrando tutti insieme per riflesso pavloviano, presi come sono da sacro furore. Poi (è ovvio!) il giorno dopo si dissociano, facendo seguire la smentita da una nuova scarica di flatulenze dal miasma ancor più infame.
È inutile perdere tempo sui loro ignobili prodotti che, data la consistenza e l’intrinseca natura, non vanno assolutamente rimestati. Intestino e deretano della gran cloaca verde-padano, Borghezio ci ricorda più che altro il Golgothiano già visto in “Dogma”: demone escrementale di pura merda, che rigurgita dalle cloache che lo alimentano in un effluvio di materia fecale.
Puoi solo che stargli alla larga, trattenendo il disgusto!
«Vi sono certi individui. sul viso dei quali è impressa una tale ingenua volgarità e una tale bassezza del modo di pensare, nonché una tale limitatezza bestiale dell’intelletto, che ci stupisce come mai simili individui abbiano il coraggio di uscire con un simile viso e non preferiscano portare una maschera.»
Arthur Schopenhauer
“Parerga e paralipomena”
(1851)
Purtroppo sono convinti che basti un fazzolettone verde a celar le vergogne.
(43) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Alessandro Sallusti, Cazzata o Stronzata, Giornalismo, Giuliano Ferrara, Liberthalia, Mario Borghezio, RAI, Regione Lazio, Renata Polverini, Renato Farina on 30 settembre 2012 by SendivogiusClassifica SETTEMBRE 2012
Pressato dai tempi, l’affare s’ingrossa…
Si gonfiano i martirologi di certo giornalismo d’accatto, coi nuovi Edouard Drumont della libera parola.
Dopo il caso di Alessandro Sallusti, la versione vampiro del Conte di Montecristo, immolatosi (si fa per dire) per salvare le chiappe di Renato Farina, l’Infame (parola di Enrico Mentana) autore dell’editoriale incriminato e già spione prezzolato meglio conosciuto nell’ambiente come “Betulla”, si aggiunge alla lista dei perseguitati (udite! udite!) Giuliano Ferrara che, poverino, si reputa vittima di mobbing!! Parliamo dell’ultra-raccomandato, aviotrasportato su RAIUNO in prime time per ukase politico; l’Intoccabile strapagato con audience prossimo allo ZERO; il Modestissimo che ha preteso di occupare il posto di Enzo Biagi, a suo tempo cacciato via dai mandanti politici del Cicciopotamo craxiano; il Giubilante che, dopo l’allontanamento del telepredicatore Michele Santoro, gongolava come un Erode davanti alla testa del Battista. Il Giulianone nazionale è lo stesso che ora dichiara di essere mobbizzato e costretto a levare le tende (di occupazione), staccando le zampe cicciute dalle generose tette di mamma Rai.
Forse bisognerebbe aggiornare l’antico Liber Monstrorum, aggiungendo una nuova tipologia umanoide: il prolifico popolo dei “Panprosoprocti”, volgarmente conosciuti come facce da culo.
Se fosse possibile classificare l’attività giornalistica professionale, si potrebbe porre il “giornalismo d’assalto” (coi suoi cronisti d’inchiesta) all’apice della piramide e quello “d’accatto” ai livelli inferiori, coi suoi onesti pennivendoli da riporto: fedeli alla linea, conducono i buoi dove vuole l’Editore. In assenza di direttive, scrivono sempre ciò che è “opportuno”.
All’ultimo stadio c’è invece la sub-categoria dei giornalaidi: sono i mazzolatori a mezzo stampa; i corifei di regime, convinti che il culo del padrone sia il posto più morbido dove mettere la lingua.
Scegliete voi, secondo intuito e coscienza, dove collocare le direzioni interscambiabili del Giornale-Libero.
Tra le insospettabili “vittime del sistema” c’è pure Renata Polverini: la Kociss alla Regione Lazio, insieme ad Ulisse e soprattutto i Porci. È la Madonnina che ha moltiplicato i pani e i pesci da distribuire ai discendenti dei proci, per soddisfare l’appetito delle bande di gargarozzoni che bivaccano alla regione, e adesso spunta col suo faccione da patata bollita dai manifesti abusivi (gigantografie ulteriormente pagate coi fondi pubblici) coi quali campeggia per ogni dove (“a casa li mando io”), mentre come una piovra rimane saldamente avvinghiata alla poltrona. A casa ci tornate tutti!
Ad altre latitudini, non potevano mancare i deliri del mascherone di cera; quello che “se la Germania uscisse dall’euro non sarebbe un problema”. Il poco di cervello che ancora rimaneva allo zombie di Arcore deve essergli andato completamente in marmellata, dopo l’ennesima overdose di botox e cialis!
Come dimenticare poi l’alieno Bersani, nell’insolubile dissociazione tra ciò che si dice e ciò che si pratica?!? Fa quasi tenerezza l’ectoplasmatico segretario PD, mentre a Lamezia Terme denuncia le politiche recessive e l’austerità monetarista del Governo Monti, dimenticandosi che l’esecutivo tecno-liberista esiste fondamentalmente grazie al sostegno parlamentare del suo partito.
Si preannuncia un autunno “caldo”, come quelle grosse torte marroni di letame bovino che lasciano le vacche al pascolo…
Hit Parade del mese:
01. NON CHIAMATELO RAZZISTA
[12 Sett.] «Roma? Ci vado poco, ma quando ci vado puzza. E’ una città multirazziale che fa venire il vomito, senza per questo aderire a tesi razziste»
(Mario Borghezio, il Culo Parlante)
02. ESEMPIO DI VITA
[14 Sett.] «Per il bene del paese dico sì, Silvio deve assolutamente tornare a Palazzo Chigi…
Lo sa che la gente lo ferma, lo blocca, lo invoca? “Silvio, torna!”, gli dicono, manca il suo esempio di vita»
(Micaela Biancofiore, Velina politica)
03. NONNO RACCONTACI UNA FIABA…
[16 Sett.] «Da bambino andavo nei mercati vicino a casa mia il martedì e il sabato, raccogliendo i fogli di carta gialla che si usavano allora, li portavo a casa, li bagnavo nella vasca, poi li asciugavo e li vendevo per accendere le stufe … poi andavo a comprare chili di mais e li portavo a casa a piedi, dando a una vecchietta bisognosa i soldi che la mamma mi aveva dato per il tram»
(Silvio Berlusconi, il Cantastorie)
04. COMPETENZE INCOMPRESE
[19 Sett.] «Un consigliere parlamentare può arrivare a prendere 12 mila euro al mese: ma attenzione, parliamo di personale altamente qualificato!»
(Benedetto Adragna, l’Inqualificato)
05. NUOVE PERCEZIONI PSICOLOGICHE
[24 Sett.] «Nelle nostre previsioni l’andamento dell’economia sarà ascendente nel corso del 2013, per questo parliamo di crescita»
(Mario Monti, l’Ottimista)
06. TUTTO A LORO INSAPUTA
[14 Sett.] «Quanto prendo di finanziamento pubblico per il mio quotidiano, “Democrazia Cristiana”? E che ne so io?!?»
(Gianfranco Rotondi, l’Inconsapevole)
07. Il Partito degli Onesti (I)
[20 Sett.] «Il PdL è e resta un partito di gente onesta»
(Fabio Rampelli, il Garante)
08. Il Partito degli Onesti (II)
[20 Sett.] «Non possiamo passare per ladri, cialtroni, e ruba galline»
(Angelino Alfano, il Semplicissimo)
09. Il Partito degli Onesti (III)
[23 Sett.] «Non mi sento un ladro»
(Franco Fiorito, un ladro?)
10. RIFORMA EPOCALE
[15 Agosto] «La riforma del lavoro è fatta per rendere il lavoro più facile non più difficile. Non è contro i lavoratori e certo non è per facilitare i licenziamenti. Si tratta di una modifica, che vuole rendere il lavoro più inclusivo, non irrigidendo i posti di lavoro che oggi esistono»
(Elsa Fornero, la Filantropa)
Mein Kampf
Posted in Stupor Mundi with tags Estrema Destra, Fiamma Nirenstein, Il Giornale, Italia, Lega, Libero, Liberthalia, Mario Borghezio, Nazismo, Ratko Mladic, Strage di Oslo on 27 luglio 2011 by Sendivogius«L’ideologia della società aperta crea mostri. Il killer Breivik è il risultato di questa società aperta, multirazziale, direi orwelliana. Questo tipo di società è criminogeno. Certe situazioni di disagio e di insofferenza è inevitabile che sfocino in tragedia. Quando una popolazione si sente invasa, poi nascono dei fenomeni di reazione, anche se gli eccessi sono da condannare. […] La società aperta e multirazziale non è quel paradiso terrestre che ci vogliono far credere coloro che comandano l’informazione. La società aperta e multirazziale fa schifo.»