Archivio per Cazzari
(118) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Carlo Sibilia, Cazzari, Cazzate, Costume, Governo Conte, Idiozia politica, Italia, Liberthalia, Luigi Di Maio, M5S, Manovra del Popolo, Mississipi Navigator, Virginia Raggi on 2 gennaio 2019 by Sendivogius‘Azzo! Viviamo nel Paese di Bengodi e nessuno se n’era ancora accorto. Ci voleva un Giggino Di Maio per farcelo sapere!! Ma finalmente è arrivata la “manovra del popolo” nell’ora fatale del cambiamento e allora tutto cambia… In pratica, si tratta di uno scatolone vuoto da riempire a piacimento di promesse e di chiacchiere (che quelle non costano nulla), per un bel pacco napoletano: dentro l’involucro niente. Più che una legge finanziaria, è una lista delle buone intenzioni, come quelle che si stilano all’inizio di ogni nuovo anno, e sistematicamente sono destinate ad essere disattese, non appena si scontrano con la realtà dei fatti, che è sempre un tantino diversa da come la si immagina. Ma vuoi mettere?!? L’importante è l’annuncio, la propaganda continua, lo slogan ad effetto… Una roba che ebbe il suo esordio alla grande, coi manifesti pubblicitari 6×3 del Pornonano (ve li ricordate?), che a dir la verità non gli portarono troppa fortuna, prestandosi ad ogni possibile presa per il culo…
[30 Dic.] «Siamo sotto attacco! Il Governo, la Manovra del Popolo. La Democrazia è sotto attacco. È in corso una delle più violente offensive nei confronti della volontà popolare perpetrata in 70 anni di storia repubblicana. A sferrarla sono grandi lobby, poteri forti e comitati d’affari. Lottano per sopravvivere, per mantenere i propri privilegi, benefit, prebende, con l’indegna complicità del PD e di FI, eterni zerbini dei potenti. E con la longa manus della stragrande maggioranza dei media, ipocrita cassa di risonanza di questi interessi corporativi. I vertici delle banche, assicurazioni, i grandi gruppi editoriali in perenne conflitto di interesse stanno inquinando il dibattito democratico con un vero e proprio terrorismo mediatico e psicologico.»
[07 Dic.] «La Panda 1.200 costerebbe 300 euro di tassa in più? Potrebbero scegliere di comprare una Panda 1000»
[08 Dic.] «Realizzeremo un impianto di riciclo creativo, un luogo dove le persone possono portare oggetti che non usano e che avranno vita nuova. Potrà essere anche un luogo di aggregazione, in Francia li chiamano repair cafè.»
[03 Dic.] «Penso che Genova tornerà più forte di prima in pochi mesi, al massimo anni.»
[04 Dic.] «Chi oggi non ha lavoro ed entrerà nel programma del reddito, avrà dall’altra parte una figura che possiamo chiamare Navigator, che lo prenderà in carico e lo indirizzerà verso il placement. Selezioneremo i Navigator normalmente, con un colloquio. Lo definiamo Navigator perché ci stiamo lavorando con una università che ha lo stesso programma, quella del Mississippi.»
[15 Dic.] «Draghi ha affermato che “la possibilità di stampare moneta per finanziare il deficit non è stata considerata neanche dai Paesi che fanno parte del mercato unico ma non sono parte dell’euro”. STAMPARE MONETA. Se lo dice Draghi si può, se lo dicono altri sei “ignorante, idiota, folle”.»
[31 Dic.] «Con noi riconquistati i confini e la dignità.»
[18 Dic.] «Penso che il MoVimento 5 Stelle sia come i fratelli Wright e se stiamo ottenendo successi e gettando le basi per un futuro migliore lo dobbiamo allo stesso motivo che consentì a Wilbur e Orville di volare.»
[17 Dic.] «Se provocate mi tocca tornare ad Arcore sotto la villa del vostro padrone. Stavolta però per leggere dei pezzi della sentenza sulla trattativa Stato-Mafia. L’avete voluto voi!»
[23 Dic.] «I Criceti di Satana col loro globalismo irenico promuovono il tribalismo malthusiano omicida mirando a pulizie etniche su scala mondiale per assecondare i bisogni edonistici di elite sociopatiche.»
PUZZETTE
Posted in Muro del Pianto with tags Alessandra Daniele, Cazzari, Cialtroni, DC, Elezioni 2018, Italia, Liberthalia, Luigi Di Maio, M5S, Matteo Renzi, PD, Politica, Silvio Berlusconi on 2 marzo 2018 by Sendivogius“Tappatevi il naso e votate PD”
Matteo Renzi
(19/02/2018)
A quanto pare, il Cazzaro fiorentino ha esaurito le offerte della televendita. E visto che le ultime aste all’incanto sono andate deserte, non gli resta che aggrapparsi alla salma putribonda di un Montanelli e lanciare appelli disperati al voto (in)utile, con l’effetto di un boomerang destinato a ritornargli indietro su denti.
Peraltro, un segretario che paragona implicitamente il proprio partito ad una latrina, peraltro plasmata a propria immagine e somiglianza, ancora non s’era mai visto. Ed in fondo è un po’ la misura dell’appeal esercitato dal partito-bestemmia sull’elettorato italiano che, nonostante la pioggia (dorata) di mancette elettorali, continua a schifarlo come una merda radioattiva.
Va da sé che il modello di riferimento dell’obeso bamboccione doroteo resta sempre la vecchia DC: lo xenomorfo impiantato per partenogenesi nel corpaccione inerte del sinistrismo riformista, fino alla mutazione finale una volta completata l’incubazione. Coerentemente, il Bullo di Rignano resterà incollato alla poltrona, fintanto che non lo staccheranno a pedate, come l’ultimo dei cacicchi democristiani: il nuovo che avanzava e che ora è solo un tossico disperato in astinenza da potere, che scappa via con la palla, incapace com’è di lasciare la staffetta ad un’altra vagonata di cazzari degni di lui…
“Uomini d’Odore”
di Alessandra Daniela
(25/02/2018)
«Esaurite le balle (e le ecoballe) il sedicente rottamatore megalomane e arrogante che voleva riscriversi la Costituzione su misura è ormai ridotto a mendicare voti, ammettendo esplicitamente il fetore che emana il suo partito. Il tanfo di corruzione e decomposizione.
Secondo il Daspo urbano, Renzi andrebbe denunciato per accattonaggio.
Il suo fallimento è tale che forse a Berlusconi toccherà addirittura governare coi suoi attuali alleati per un po’, prima di comprarsi i deputati sfusi che mancheranno al PD per il Governissimo.
Come Berlusconi, anche il PD cerca di spacciarsi per improbabile argine al Movimento 5 Stelle, il cosiddetto “Partito del No”, ma a cosa dice “no” davvero il M5S? Non dice più no all’Euro, né alla NATO, né alla TAV, né all’Ilva. E dice sì a Confindustria, alle lobby di Washington, alla City di Londra. Di Maio è proprio andato a dirglielo personalmente. Come anche le giunte Raggi e Appendino hanno dimostrato, il M5S in realtà non è affatto una minaccia per lo status quo. Per quello che la presenza in parlamento dei grillini ha cambiato davvero, lo stipendio avrebbero dovuto restituirlo tutto. Di Maio è solo un altro sedicente rottamatore.
Il capitalismo s’è dimostrato incompatibile con qualsiasi forma di democrazia che non sia solo un inutile Beauty Contest che si limita a sostituire un frontman con un altro. Un Cazzaro con un altro.
Nessun reale cambiamento può più scaturire dall’urna elettorale, perché è una slot machine truccata.
Nessuno dei partitini fuori dalle coalizioni farlocche a parte LeU ha qualche possibilità di superare lo sbarramento al 3% del Cacarellum, che sta lì proprio per questo. L’appello al “voto utile” però non ha senso, perché nessun voto è utile. E l’astensione è altrettanto inutile. Lo sarebbe anche se raggiungesse il 100%.
Il governo uscente resterebbe in carica con una prorogatio d’emergenza, poi si tornerebbe a votare.
E stavolta magicamente dai computer del Viminale salterebbe fuori qualche milione di voti equamente distribuiti per consentire la formazione d’un altro Governissimo di salvezza nazionale. Poi una riforma elettorale bipartisan introdurrebbe il voto elettronico. E il problema sarebbe definitivamente risolto.
Come tutti gli altri. Il fascismo è morto, la mafia non esiste, la crisi è finita. Ce lo assicurano i ministri del PD, e possiamo fidarci. Dopotutto, sono uomini d’odore.»
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(100) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Beppe Grillo, Cazzari, Harry G. Frankfurt, Italia, Liberthalia, Luigi Di Maio, M5S, Matteo Renzi, PD, Politica, Stronzate on 4 luglio 2017 by Sendivogius“Classifica GIUGNO 2017”
«Uno dei tratti salienti della nostra cultura è la quantità di stronzate in circolazione. Tutti lo sanno. Ciascuno di noi dà il proprio contributo. Tendiamo però a dare per scontata questa situazione. Gran parte delle persone confidano nella propria capacità di riconoscere le stronzate ed evitare di farsi fregare. Così il fenomeno non ha attirato molto interesse, né ha suscitato indagini approfondite. Di conseguenza, non abbiamo una chiara consapevolezza di cosa sono le stronzate, del perché ce ne siano così tante in giro.
[…] Quando caratterizziamo un discorso come una stronzata, implichiamo che dalla bocca di chi parla esca solo vapore. Il suo discorso è vuoto, senza sostanza o contenuto. Di conseguenza, il suo uso del linguaggio non contribuisce allo scopo al quale pretende di servire. Non comunica più informazioni che se il parlante avesse semplicemente espirato. Tra parentesi, ci sono somiglianze tra l’aria (fritta) e gli escrementi ,così da rendere l’aria fritta un equivalente particolarmente appropriato delle stronzate. Proprio come l’aria fritta è un discorso svuotato di qualunque contenuto informativo, così gli escrementi sono materia da cui è stato rimosso qualunque nutrimento. Gli escrementi possono essere considerati il cadavere delle sostanze nutritive, ciò che resta quando gli elementi vitali del cibo sono stati consumati. Da questo punto di vista sono una rappresentazione della morte che noi stessi produciamo e che anzi non possiamo fare a meno di produrre durante il processo stesso di mantenerci vivi. Forse troviamo disgustosi gli escrementi proprio perchè ci rendono così intima la morte. In ogni caso, essi non possono servire allo scopo di alimentarci,proprio come l’aria fritta non può servire alla comunicazione.
[…] L’essenza delle stronzate non sta nell’essere false, ma nell’essere finte….. Sia nel mentire sia nel dire la verità, le persone sono guidate dalle loro credenze sulle cose come sono. Queste credenze le guidano sia che si sforzino di descrivere correttamente il mondo sia che lo facciano in maniera ingannevole. Per questa ragione, dire bugie non inficia la capacità di dire la verità quanto invece il raccontare stronzate. A causa di un eccessivo indulgere a quest’ultima attività, che implica il fare asserzioni senza prestare attenzione ad alcunché, tranne che a ciò che fa comodo al proprio discorso, la normale abitudini di badare a come stanno le cose può attenuarsi o perdersi. Uno che mente e uno che dice la verità giocano in campi opposti, per così dire, ma allo stesso gioco. Ognuno reagisce ai fatti per come li percepisce, anche se la reazione dell’uno è guidata dall’autorità della verità, mentre quella dell’altro sfida quell’autorità e si rifiuta di obbedire alle sue esigenze. Chi racconta stronzate ignora completamente tali esigenze, Non rifiuta l’autorità della verità, come fa il bugiardo, e non si oppone ad essa. Non le presta attenzione alcuna. A causa di ciò, le stronzate sono un nemico più pericoloso delle menzogne.
[…] Le stronzate sono inevitabili ogni volta che le circostanze obbligano qualcuno a parlare senza sapere di cosa sta parlando. Pertanto la produzione di stronzate è stimolata ogniqualvolta gli obblighi o le opportunità di parlare di un certo argomento eccedono le conoscenze che il parlante ha dei fatti rilevanti attorno a quell’argomento. Questa discrepanza è comune nella vita pubblica, in cui le persone sono spesso spinte – vuoi dalle proprie inclinazioni, vuoi dalle richieste altrui – a parlare in lungo e in largo di materie delle quali sono, in grado maggiore o minore, ignoranti.»
“Stronzate, Un saggio filosofico”
Harry G. Frankfurt
Rizzoli, 2005
Hit Parade del mese:
01. LA QUALUNQUE DI TUTTA ITALIA UNITEVI!
[06 Giu.] «A Piacenza intendo costruire un vulcano a Borgo Forte, trivellando in profondità e portando il magma in superficie. Diventerà così una montagna molto alta, sulla quale i piacentini potranno sciare o bruciare i loro rifiuti. Inoltre intendo abolire la morte e dare il Viagra gratuito agli over 55.»
(Stefano Torre, il Cetto piacentino)
02. IL MONDO FATATO DI RENZILANDIA
[21 Giu.] «Ci hanno sempre detto che le nostre politiche erano inutile. Oggi l’ISTAT ci dimostra il contrario.»
(Maria Elena Boschi, la madonnina turchina)
03. DIVERSAMENTE PERDENTE
[26 Giu.] «Sconfitto io? Non mi pare proprio»
(Matteo Renzi, il Manipolatore )
04. EPPUR SI MUOVE
[06 Giu.] «Il paese si muove.»
(Paolo Gentiloni, il Prestanome)
05. 11 MILIONI DI OTTIME RAGIONI
[29 Giu.] «Resto in Rai per ragioni emotive e professionali»
(Fabio Fazio, The Millionaire)
06. MACEDONIA A 5 STELLE
[20 Giu.] «Il nostro è un movimento post ideologico, c’è chi si rifà ai valori di Berlinguer, chi a quelli di Almirante, chi a quelli della DC»
(Luigi Di Maio, l’uomo che non c’era)
07. TORINO A 5 STELLE
[05 Giu.] «I dati riportati dai media sui presunti feriti a Torino in piazza San Carlo sono farlocchi. Tutto questo per infangare il buon lavoro dell’amministrazione, prefettura e questura»
(Alberto Airola, lo Svelatore di gombloddi)
08. L’IMPORTANTE È CREDERCI
[28 Giu.] «Bando alle ciance e all’umiltà, chiamatemi pure ‘futuro premier’.»
(Matteo Salvini, il Modesto)
09. GRANDI SODDISFAZIONI
[12 Giu.] «Abbiamo confermato Roberto Castiglion sindaco di Sarego, e facciamo gli auguri al neosindaco 5 Stelle di Parzanica.»
(Beppe Grillo, il Borgomastro)
10. SPARITI NELLE URNE
[11 Giu.] «Il M5S è la forza politica nazionale più presente in questa tornata elettorale.»
(Beppe Grillo, il Capogrullo)
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Neon Genesis Oversize
Posted in Stupor Mundi with tags Cazzari, DC, Democrazia Cristiana, Italia, Liberthalia, Lobby, Matteo Renzi, Politica, Potere, Società on 9 ottobre 2016 by Sendivogius
Anche la ‘politica’ ha i suoi Bambinelli… più o meno prodigiosi e tutti ben pasciuti.
Magari il loro avvento non viene annunciato da una stella cometa, ma il legame con la mangiatoia in genere dura tutta la vita, tanto deve essere comoda ed accogliente la greppia del potere. Hic manebimus optime.
Il Bomba, lo si sapeva già, è fatto così. Più lievita e più le spara grosse.
Dev’essere un problema di concentrazione gassosa: l’accumulo compulsivo di stronzate deve poter sfiatare in qualche modo; non importa attraverso quale orifizio usato a sproposito ciò avvenga…
Il problema dei cazzari è che non possiedono il senso del limite. Mancano di misura. Se dai loro un minimo di confidenza, ti avvolgeranno nelle spire di un vortice di fanfaronate commensurate al proprio ego, che quasi sempre è smisurato nella grandissima considerazione che hanno di se stessi. Solitamente perché nessuno, nella benevolenza che in genere si accorda a questi fenomeni da bar sport, li manda mai affanculo per tempo, sottovalutando quasi sempre la minaccia intrinseca che la frequentazione prolungata di simili cialtroni comporta. La rassegnata accondiscendenza, con la quale tolleriamo la categoria, peggiora la situazione ed instilla nel cazzaro l’intrinseca convinzione di essere irresistibilmente simpatico; col risultato di esasperare la sua già copiosa produzione di bubbole, che costituisce il segno più tangibile (se non unico) delle loro parassitarie esistenze di bugiardi cronici. D’altronde, lo spaccio all’ingrosso di panzane sempre più grandi costituisce il modo più semplice per darsi importanza, non avendo il cazzaro alcuna qualità di cui potersi vantare. Per questo la pratica non va assolutamente incentivata. Perché il cazzaro vive delle attenzioni altrui: sono la linfa che ne alimenta le gesta e gli permette di conquistare le luci della ribalta. E siccome, nonostante tutto, la categoria ha i suoi estimatori, ogni cacciaballe di rispetto quasi sempre è anche un politico di successo.
Certo poi per un connaturato riflesso psicologico, l’opprimente complesso di inferiorità, la consapevolezza di essere sempre stato considerato unanimemente un coglione fuori dai contesti sfigati di provenienza, ritorna sempre. E riesce fuori nei momenti meno opportuni, ricordandogli quanto effimeri siano i suoi successi. Il sospetto ed il senso di inadeguatezza lo riportano agli anni della sua pubertà, quando veniva vessato nei cessi della scuola e gli altri bambini gli fregavano la merendina. Tale è il complesso che opprime il cazzaro, da
indurlo a vedere anche nelle più perfette ed insignificanti nullità una minaccia concreta al suo potere illusorio e così faticosamente raggiunto. Perché niente terrorizza di più il cazzaro, che vedersi restituito alla condizione di nullità assoluta che in fondo è sempre stato.
Ora, vedere un Matteo Renzi che, in un profluvio di metafore calcistiche a riprova della sua levatura culturale di statista per caso, parla di “derby contro la vecchia guardia” a proposito del plebiscito referendario ad personam da lui fortissimamente voluto e quindi rinnegato, è francamente troppo persino per un cazzaro da televendita come lui, con tanto di campionario riciclato su plagio berlusconiano. A dispetto del fattore anagrafico, quei quarant’anni che in ogni altro paese indicano un uomo bello che fatto, ma che in Italia sono considerati invece una specie di prolungamento dell’adolescenza per eterni ‘ragazzi’ afflitti dalla sindrome di Peter Pan, il bambino Matteo, il nerd col risvoltino sui calzoni, è quanto di più vecchio ed inesorabilmente antico abbia mai prodotto l’italica mediocrità cronicamente malata di nuovismo, che pur ci aveva già abituato a standard di infimo livello.
Uno che a dodici anni già era organico alla Democrazia Cristiana. E che per tutta la vita ha fatto il portaborse scodinzolando dietro al notabile di turno prima di spiccare il grande balzo, riadattando ogni volta idee e copione da recitare secondo convenienza, nel riciclaggio costante di aria fritta, per un condensato di banalità desolanti dalla coglioneria siderale immortalata nella sua copiosa produzione libraria di pataccaro seriale.
Per capire origini e sostanza del personaggio, basta in fondo (molto in fondo..!) sfogliare il suo album fotografico di appartenenza, per ritrovarsi immersi in una collezione di fossili che risalgono direttamente all’era giurassica, con la sua galleria di dinosauri ormai estinti.


Adottato da un centrosinistra sputtanato ben oltre il suicidio, il putto poteva benissimo fare il leader del centrodestra, tanto è intercambiabile nei ruoli, anche se politicamente nasce democristiano; ovvero la morte dei sensi nella totale assenza di una qualunque tensione ideale che non sia mero opportunismo.
Passano gli anni, ma niente sembra togliergli da dosso quell’aria furbastra da scolaretto ruffiano di provincia (e mai bullizzato abbastanza!) che sembra uscito direttamente da uno sceneggiato degli Anni ’50, ora strizzato nel completino della cresima riutilizzato per gli eventi di partito al ballo delle debuttanti, adesso invece infagottato in improbabili giacche color cammello morto, con un guardaroba che sembra uscito da una svendita dell’usato ai grandi magazzini M.A.S. L’immagine dominante è quella di un citrullo ripulito di paese che né i
servizi sui giornaletti parrocchiali, né le riviste del gossip patinato al servizio del padrone, sono riuscite a migliorare; nonostante i tentativi disperati nel dare una parvenza di stile al flaccido bamboccio rivestito a festa.
Il vero dramma è che Lui si crede davvero un gran figo (anche se post-datato)..!
E peccato che a ben vedere si tratti di una specie di ibrido, nato da un incrocio tra Pinotto e Mr.Bean, su clonazione berlusconiana, per un concentrato di presunzione illimitata, ignoranza abissale ed arrogante strafottenza, con il grasso intorno, mentre si accompagna a chiunque sia in grado di garantirgli una qualche protezione.
Non per niente questo avanzo di nuovo, può contare dell’appoggio quasi illimitato di vecchie cariatidi della politica come il presidente emerito, e tuttora decidente, Giorgio Napolitano (91 anni dei quali 61 trascorsi in politica); nonché del supporto più che interessato di un
intero complesso bancario-industriale-politico che si è messo in testa di riscrivere la Costituzione degli italiani, decidendo ciò che è bene per loro direttamente al posto della cittadinanza. In un intreccio sempre più inquietante di interessi inconfessabili, commistioni massoniche e servizi segreti esteri, commesse legate alle agenzie private di cyber-security, si ritrovano nel mazzo degli sponsor: Goldman Sachs, JP-Morgan, Fondo Monetario Internazionale, la Commissione UE, il cancelliere tedesco Angela Merkel, l’ambasciatore USA e l’immarcescibile Michael Ledeen, il Wall Street Journal… noterete come la nuova Costituzione sia stata voluta (e scritta) da organismi stranieri o di natura strettamente padronale (Confindustria) e quindi imposta all’Italia. È la più onerosa delle cambiali che l’utile idiota di Pontassieve ha dovuto pagare ai suoi padrini internazionali, da abusivo della democrazia quale è, per continuare a godere delle protezioni fondamentali e rimanere al governo con una maggioranza tenuta assieme a colpi di fiducia.
Nella sua furbesca contrapposizione in bianco e nero tra ‘nuovo’ e ‘vecchio’, il piccolissimo principe ignora che in un’epoca dove l’immagine è tutto bisogna avere un minimo di physique du rôle con la prossemica giusta…
E non è proprio il suo caso!
Con quello sguardo acquoso da cernia lessata, le labbra pendule, l’espressione ebete perennemente arricciata in smorfie improbabili, al massimo può essere credibile come pizzicagnolo alla sagra paesana. Uno con una faccia così farebbe bene a farsi vedere in giro il meno possibile.
Ma il problema di tutte le prime donne avviate ad un precoce tramonto è che innanzitutto non sanno comprendere quando giunge il momento di uscire dignitosamente di scena, incapaci come sono di capire che non è imponendo la propria presenza in ogni dove o trasmissione, che si riconquista la ribalta perduta. Per giunta, mettendo in scena sempre lo stesso campionario da rivendita dell’usato per piazzisti ambulanti, l’effetto saturazione si trasforma in rigetto per repulsione da sovraesposizione.
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(90) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Baciapile, Bruno Vespa, Cazzari, Crisi, Integralismo cattolico, Italia, Liberthalia, Matteo Renzi, Matteo Salvini, Media, RAI, Ripresa, Virginia Raggi on 4 settembre 2016 by Sendivogius“Classifica AGOSTO 2016”
Leggere i dati della crescita economica, ovvero la ri-presa (per il culo) al centro della grande narrazione renziana sulle magnifiche sorti progressive del “governo del cambiamento”, per giunta dopo cinque anni di “riforme” su trattamento prolungato, è impegno di per se stesso assai semplice.
Abituati ad equazioni chilometriche, scostamenti quadratici medi, ed altre dispersioni statistiche per gli specialisti di settore, il calcolo della straordinaria crescita italiana è un’operazione alla portata di chiunque tanto è facile tirare le somme: a diversità di fattori, il saldo è sempre ZERO. E costituisce l’unità di misura ideale per quantificare i risultati
che questa parodia toscana di Giggi Er Bullo va menando in giro, assieme alla sua burrosa ministra delle controriforme che sembra lo scarto di un provino fallito per un dentifricio white-dent.
Ma gli “esperti” che sponsorizzano il governo degli amichetti belli della parrocchietta, e degli altri compagni di merende, folgorati a ridosso degli scoli della Leopolda, sulla falsariga di dati imprescindibili che trascendono la ragione e valgono come il mistero della fede, si affrettano a specificare che la crescita sarà anche zero, ma gli stipendi aumentano (80 euri!) e la ripresa c’è (e sappiamo come). La crisi è finita; è la sua percezione che persiste. Ma si tratta soltanto di un’impressione sbagliata.
Sei alto 147 cm e pesi 110 kg?!? Sembri la brutta copia di Danny De Vito, ma hai la simpatia di una pantegana in calore e puzzi ancora peggio?!? Al netto della masturbazione compulsiva, le tue più vivaci esperienze sessuali risalgano a quando ti hanno beccato a palpeggiare i cadaveri conservati nella cella
frigorifera dell’istituto di Medicina legale?!? La gente ti schifa e preferirebbe una serie di penetrazioni multiple con un echinocactus gigante, piuttosto che sfiorarti anche solo per sbaglio?!?
Non preoccuparti; il tuo è solo un problema di percezione nella visione altrui. Non sei un cesso calzato e vestito. Sei una variabile da interpretare.
P.S. È incredibile la varietà di coglioni fuori scala che il terremoto di Amatrice sembra aver risvegliato, addormentanti nelle catacombe del sanfedismo integralista, laggiù dove il sonno della ragione è più profondo.
Hit Parade del mese:
01. PAR CONDICIO IDIOTORUM
[03 Ago.] «Roma Capitale è portatrice di una visione biocentrica che si oppone all’antropocentrismo specista che nella cultura occidentale ha trovato la sua massima espressione»
(Virginia Raggi, la Sindaca)
02. FORZE DI PULIZIA
[15 Ago.] «Quando arriveremo al governo, Polizia e Carabinieri avranno mano libera per ripulire le nostre città. Sarà fatta una sorta di pulizia etnica controllata e finanziata, come stanno facendo ora con gli italiani costretti a subire l’oppressione dei clandestini»
(Matteo Salvini, l’Inesauribile)
03. UNA BOTTA DI VITA
[27 Ago.] «Il Friuli era povero e col terremoto è diventato ricco. Per me questo è un esempio meraviglioso… Io incontrai un industriale davanti alle macerie della sua fabbrica, felice. Ma scusi, le è crollata la fabbrica? La rifaccio più bella. Intanto questa sarebbe una botta di vita per l’economia. Pensi all’edilizia che cosa potrebbe fare.»
(Bruno Vespa, il Super-cinico TV)
04. PIÙ PILU PER TUTTI!
[27 Ago.] «Adesso l’Aquila è il più grande cantiere d’Europa, e anche l’Emilia è un grandissimo cantiere in crescita. Farà Pil»
(Graziano Del Rio, il Capocantiere)
05. CASTIGO DIVINO
[25 Ago.] «La tragedia del terremoto ci interroghi sui nostri peccati e sull’abominio delle unioni civili»
(Militia Christi, l’Abominevole)
06. Ma… PORCODDIO!!
[25 Ago.] «Con un’amica che era ad Amatrice stiamo cercando di recuperare l’elenco delle vittime. Non so quanto ci vorrà, ma appena possibile lo metteremo sul mio blog, e ognuno potrà “assegnarsi” una vittima per cui chiedere l’indulgenza. Io per la mia, una signora anziana che forse, almeno apparentemente, era lontana dalla fede, vado domani a passare una Porta Santa»
(Costanza Miriano, giornalista RAI)
07. AUGURI VIVISSIMI ALLA SIERRA LEONE
[24 Ago.] «Attualmente sono in Sierra Leone al lavoro per creare il sistema delle emergenze»
(Guido Bertolaso, Calamità mobile)
08. STRONZATE SINCRONICHE
[24 Ago.] «Esiste un possibile messaggio sincronico riferito ai paesi maggiormente colpiti dal terremoto di Amatrice e Accumuli»
(Gabriella Stefania Mereu, Terapista verbale)
09. COMUNIONE E LOTTIZZAZIONE
[23 Ago.] «La politica di Formigoni è stata il più importante fattore di novità positiva degli ultimi anni»
(Giorgio Vittadini, il Cassiere)
10. SQUADRISTI ALLO SBARAGLIO
[02 Ago.] «Chi ancora sostiene il PD è come chi nel 1925 ancora non era diventato antifascista: un fiancheggiatore del regime»
(Vito Petrocelli, il Fasciostellato)
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(87) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Beppe Grillo, Cazzari, Costume, Elezioni amministrative 2016, Italia, Liberthalia, Luigi Di Maio, M5S, Politica, Roma, Severino Antinori, Società, Virginia Raggi on 29 Maggio 2016 by Sendivogius“Classifica MAGGIO 2016”
Con l’approssimarsi delle elezioni amministrative, a chiusura della (in)degna tornata elettorale, si intensificano le dichiarazioni degli aspiranti sindaci, per una singolare gara di castronerie assortite dove sembra distinguersi una (dimenticabilissima) produzione a 5 stelle, senza nulla voler togliere alla combattiva concorrenza, nell’assoluta predominanza dei “cazzari”: la variegata genia di cacciaballe e cialtroni assortiti, assolutamente trasversali nella fluidità della loro collocazione politica. Un tempo concentrati soprattutto nei bar-sport quale intrattenimento macchiettistico per gli altri citrulli di contorno, considerati un fenomeno ornamentale delle osterie, dilagati successivamente nelle palestre dove hanno proliferato in fretta reclutando nuovi adepti, sono oramai assurti a simbolo prevalente del tempo presente… A tal punto da trovare nell’attività squisitamente politica dell’anti-politica come professione, la loro missione ideale e la propria dimensione ottimale, per l’esplicazione appieno di un genio altrimenti incompreso. Perché peggio di un cazzaro, c’è solo un cazzaro “impegnato”…
Hit Parade del mese:
01. GRULLI SENZA FRONTIERE
[15 Mag.] «È straordinario che un bangladesciano [in realtà è anglo-pakistano, n.d.r.] sia stato eletto sindaco di Londra. Voglio poi vedere quando si farà saltare in aria a Westminster.»
(Beppe Grillo, il Razzista a cinque stelle)
02. TERRORISMO TRANSGENICO
[17 Mag.] ««L’infermiera che mi accusa era una dell’Isis. Lei l’ha buttata su quella cosa [sequestro di persona ed espianto illegale di ovociti, n.d.r] perché l’ho scoperta. È chiaro che si tratta di un evidente complotto. Mi ha calunniato, organizzata dal mondo arabo. L’infermiera non è spagnola, viene da Marrakech. Ha ordito una specie di complotto, a dimostrare che queste tecniche sono vergognose, falsando la verità.»
(Severino Antinori, l’allegro chirurgo)
03. FARSA A 5 STELLE – Elezioni Romane (I)
LOTTA AL TRAFFICO
[05 Mag.] «Un sistema di funivia permetterebbe di trasportare i cittadini senza impattare sul traffico esistente… sì sì, una funivia, quindi i cavi, le cabine, i funi.»
(Virginia Raggi, la Funambola)
04. FARSA A 5 STELLE – Elezioni Romane (II)
PANNOLINI ECOLOGICI
[23 Mag.] «Il nostro programma prevede la promozione dei pannolini lavabili e la creazione di cooperative di quartiere per il lavaggio di pannolini con sistemi di igienizzazione. In questo modo si creeranno anche posti di lavoro»
(Virginia Raggi, la Centrifuga)
05. FARSA A 5 STELLE – Elezioni Romane (III)
ROTAZIONI
[29 Mag.] «A Roma passeremo da 12 a 9 assessorati e avremo la novità degli assessorati a tempo determinato. Se non ci riesci finisce lì il tempo. Facciamo un jobs act alla politica. Ci sarà un assessorato alla città semplice o un assessorato alla persona con al centro la persona.»
(Luigi Di Maio, cazzaro a tempo indeterminato)
06. MIRACOLI
[04 Mag.] «Anni fa mio figlio ha avuto un brutto incidente ed è caduto in coma. Ho fatto uno studio approfondito, ed il medico mi disse: guardi che se suo figlio si è ripreso è solo perché non si è mai fatto delle canne.»
(Alfio Marchini, il Beautiful della politica)
07. CRIMEN MAIESTATIS
[29 Mag.] «Votare No al referendum è un vero atto contro il Paese.»
(Dario Franceschini, il Reggimoccolo)
08. IN TOSCANA ABBIAMO UN PROBLEMA…
[13 Mag.] «Il mio treno socialista ridistribuirebbe i posti sui vagoni per fare stare tutti meglio»
(Enrico Rossi, l’aspirante anti-Renzi)
09. DIAMO I NUMERI
[18 Mag.] «Corruzione e criminalità costano al paese 150 miliardi l’anno»
(Carlo Sibilia, il Contabile)
10. STATISTI DI UN TEMPO DEMENTE
[26 Mag.] «Dottore, con la sua esperienza, lei sa che differenza c’è tra una supposta e un carciofo? Be’ provi a mettersi un carciofo nel culo e vedrà che capisce subito»
(Silvio Berlusconi, il Barzellettiere)
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(80) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Carlo (Lorenzini) Collodi, Cazzari, Idiozia, Italia, Liberthalia, Pinocchio, Politica, Propaganda, Società on 3 novembre 2015 by Sendivogius“Classifica OTTOBRE 2015”
L’Italia è una repubblica di cazzari, fondata sul ‘maneggio’. Ovviamente l’ippica non c’entra nulla, a maggior ragione che alla greppia allargata della grande gozzoviglia istituzionalizzata i cavalli di razza scarseggiano come le mosche in livrea bianca. Al contrario, abbondano i brocchi di tutte le taglie nel grande recinto allargato, dove si ammassano i ciuchini in viaggio verso il magico paese dei balocchi. Ansiosi più che mai di salire sul carro del vincitore (si tratta di una vocazione nazionale) e partecipare all’eterna cuccagna, finiscono quasi sempre per trainare piuttosto il pagliaccesco carrozzone dell’eterno carnevale, legati al giogo del burroso padrone di turno che ride di gusto mentre schiocca la frusta. È il conducator all’italiana; l’omino sòla al comando…
Al risveglio, è sempre troppo tardi.
«Finalmente il carro arrivò: e arrivò senza fare il piú piccolo rumore, perché le sue ruote erano fasciate di stoppa e di cenci.
Lo tiravano dodici pariglie di ciuchini, tutti della medesima grandezza, ma di diverso pelame.
Alcuni erano bigi, altri bianchi, altri brizzolati a uso pepe e sale, e altri rigati da grandi strisce gialle e turchine.
Ma la cosa piú singolare era questa: che quelle dodici pariglie, ossia quei ventiquattro ciuchini, invece di esser ferrati come tutte le altre bestie da tiro o da soma, avevano in piedi degli stivaletti da uomo fatti di pelle bianca.
E il conduttore del carro?…
Figuratevi un omino piú largo che lungo, tenero e untuoso come una palla di burro, con un visino di melarosa, una bocchina che rideva sempre e una voce sottile e carezzevole, come quella d’un gatto, che si raccomanda al buon cuore della padrona di casa.
Tutti i ragazzi, appena lo vedevano, ne restavano innamorati e facevano a gara nel montare sul suo carro, per esser condotti da lui in quella vera cuccagna conosciuta nella carta geografica col seducente nome di “Paese de’ balocchi”.
Difatti il carro era già tutto pieno di ragazzetti fra gli otto e i dodici anni, ammonticchiati gli uni sugli altri come tante acciughe nella salamoia. Stavano male, stavano pigiati, non potevano quasi respirare: ma nessuno diceva ohi! nessuno si lamentava. La consolazione di sapere che fra poche ore sarebbero giunti in un paese, dove non c’erano né libri, né scuola, né maestri, li rendeva cosí contenti e rassegnati, che non sentivano né i disagi, né gli strapazzi, né la fame, né la sete, né il sonno.
Appena che il carro si fu fermato, l’Omino si volse a Lucignolo, e con mille smorfie e mille manierine, gli domandò sorridendo:
— Dimmi, mio bel ragazzo, vuoi venire anche tu in quel fortunato paese?
— Sicuro che ci voglio venire.
Ma ti avverto, carino mio, che nel carro non c’è piú posto. Come vedi, è tutto pieno!»“Le Avventure di Pinocchio”
Carlo Collodi (1883)
Hit Parade del mese:
01. LA CHIESA CHE CAMBIA
[06 Ott.] «La pedofilia posso capirla, l’omosessualità no.»
(don Gino Flaim, l’Incompreso)
02. Degrado Capitale (I): NUOVE POVERTÀ
[08 Ott.] «Sono povero per colpa della politica»
(Gianni Alemanno, l’Indigente)
03. Degrado Capitale (II): SOMIGLIANZE
[18 Ott.] «Alla “Taverna degli Amici” non ero a cena con mia moglie, era una mia collaboratrice che le assomiglia molto.»
(Ignazio Marino, lo Psicodrammatico)
04. Degrado Capitale (III): L’arrivo di Pensace”
[24 Ott.] «Questo governo combatte corruzione e sostiene azione magistratura»
(Stefano Esposito, Assessore abusivo)
05. MORALISMI
[28 Ott.] «Milano è tornata ad essere la “capitale morale” d’Italia, mentre Roma dimostra di non avere sufficienti anticorpi.»
(Raffaele Cantone, il politico prestato alla magistratura)
06. IL REGNO DI FUFFA
[28 Ott.] «L’Istat certifica che la fiducia dei consumatori è al massimo dal 2002 e le imprese continuano a crescere»
(Debora Serracchiani, la Sellerona)
07. CRETINISMO DEMOCRATICO
[13 Ott.] « La riforma costituzionale approvata al Senato renderà l’Italia più semplice ed efficiente. È davvero la volta buona!»
(Pina Picierno, caso umano)
08. L’ALTRO DI MAIO
[21 Ott.] «Nessuna retromarcia sulla legge di stabilità a proposito di IMU: ville e castelli rientravano già negli immobili non compresi dal taglio»
(Marco Di Maio, Replicante piddino)
09. SUPPLENTITA ACUTA
[07 Ott.] «La supplentite nelle scuole italiane diminuirà. Ma progressivamente»
(Stefania Giannini, Malanno all’Istruzione)
10. RIPULITURE
[27 Ott.] «Vi chiedo uno sforzo: evitiamo gli insulti»
(Beppe Grillo, il Pigmalione)
(79) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Cazzari, Disoccupazione, Europa, Germania, Idioti, Immigrazione, Italia, Lavoro, Liberthalia, sfruttamento on 30 settembre 2015 by Sendivogius“Classifica SETTEMBRE 2015”
Per anni ci hanno raccontato la storiella puritana sulla moralità superiore dell’etica protestante (quella che ha trasformato il mondo in una merda globalizzata per capitali volatili), in contrasto col sonnacchioso immobilismo cattolico della decadenza latina. Ci hanno ammorbati ad nauseam con ‘sta faccenda del ‘debito’ in quanto ‘colpa’ (schuld), nell’immondabilità della macchia senza redenzione (manco fosse il peccato originale!) che in quanto tale va punito. Il tutto surrogato da una abbondante spruzzata di integralismo luterano, applicato all’economia politica, attraverso la divinizzazione profana del sacro ‘mercato’, mentre le maestrine teutoniche ed i loro volenterosi carnefici elevavano la pedagogia del castigo (collettivo) a propedeutica di governo. Un vizietto antico…
A certo austero Tedesco (reale come le pantomime dell’Antico Romano) piace presentare se stesso come un severo esecutore di regole draconiane (solitamente realizzate su misura e derogabili secondo convenienza quando riguardano Lui), votato all’efficienza ed alla massima serietà, a titolo di garanzia, abusando di una reputazione ben costruita nella landa delle cicale mediterranee con relativi cazzari di rappresentanza. E molti ci hanno pure creduto! Oggi sappiamo che si tratta di una ineffabile banda di pataccari, che taroccano controlli e standard di misurazione, come e peggio dello scolaretto che copia sistematicamente i compiti per risultare il primo della classe e trucca gli esami all’università. Cosa non si farebbe per vendere un’auto in più (“è una tedesca!”)…
Ancor più tragicamente divertente è poi l’altra storiella artificiosamente pompata dai media embedded di una Germania prospera e generosa dalla frontiere spalancate, che può accogliere e assorbire milioni di migranti a flusso continuo. La furbata consisterebbe nel pescare quelli che nei mercati romani si chiamano li mejo fichi der bigonzo (ingegneri, medici, infermieri..); avviare i più prestanti alle catene di montaggio delle officine tedesche (arbeit macht frei); costruirsi una clientela elettorale, fidelizzati a diritti minimi in un dumping sociale al ribasso, e rimpinguare le casse degli enti previdenziali tedeschi per il prossimo pagamento pensioni. Scaricare invece tutti gli ‘scarti’ negli “hot spot” di prossima realizzazione, dei quali la Germania sollecita la costruzione (ça va sans dire!) in Italia (dove si può contare su un idiota ossequiente sempre prono agli ordini), trasformata in immenso campo di concentramento per indesiderati, meglio se a costo zero per le finanze teutoniche.
Peccato solo che dopo nemmeno tre settimane di flussi incontrollati, il sistema di ‘accoglienza’ tedesco sia già prossimo al collasso, con blocchi alle frontiere, sospensione del transito ferroviario, mobilitazione dell’esercito… Alla faccia della tanto sbandierata efficienza teutonica!
Sono i “talenti” che svecchieranno l’Europa. Così li chiama una cariatide come Juncker che evidentemente guarda a se stesso; dinanzi ad una disoccupazione giovanile interna che prima ancora di endemica viene considerata fisiologica e dunque inassorbibile, tanto che i diretti interessati vengono con buona pace liquidati come “generazione perduta” (e tanto peggio per loro!).
Invece, in quanto alla volontà di integrazione ed inserimento sociale delle risorse umane d’importazione, i nuovi arrivati hanno le idee chiarissime su quali siano gli elementi che hanno reso libera e sicura l’Europa, insieme all’importanza della pacifica convivenza ed il reciproco rispetto [QUI]. E se il buongiorno si vede dal mattino…
Hit Parade del mese:
01. LO STATO DEI CONSUMI
[18 Set.] «In caso di scioperi e assemblee intervenga l’Esercito.»
(Carlo Rienzi, il kapò Codacons)
02. RILANCIA…
[04 Set.] «Accoglieremo 800.000 profughi in Germania. E questo per dare l’esempio visto che l’economia va bene.»
(Angela Merkel, la Matrigna)
03. ..E RADDOPPIA!
[08 Set.] «Siamo pronti ad accogliere 500mila profughi all’anno e per più anni.»
(Sigmar Gabriel, il Padrino)
04. SVENDO TUTTO
[27 Set.] «Pensioni minime a mille euro per 13 mensilità»
(Silvio Berlusconi, l’inconfondibile cazzaro)
05. PARE QUASI VERO
[28 Set.] «Quali tasse ridurre lo decidiamo noi, non un euroburocrate»
(Matteo Renzi, l’Erede)
06. TACI IL PADRONE TI OSSERVA
[03 Set.] «Nei controlli a distanza è stato colmato un vuoto normativo avendo chiari due obiettivi: una norma chiara e nel rispetto della privacy»
(Giuliano Poletti, Negriero cooperativo)
07. PRETI PEDOFILI
[28 Set.] «Prometto che i responsabili di questi abusi saranno puniti duramente»
(Papa Bergoglio, il Cazzaro bianco)
08. E ‘STI CAZZI?!?
[21 Set.] «Ai tempi dell’università, David Cameron infilò il suo membro nella bocca di un maiale morto, fece parte di un esclusivo club privato con abitudini sessuali dissolute e fumò spesso marijuana.»
(Michael Ashcroft, il Guardone)
09. LO SCHIFO INFINITO
[29 Set.] «Non consentiremo che entrino in casa nostra Verdini e gli amici di Cosentino.»
(Roberto Speranza, il vuoto col nulla intorno)
10. DULCIS IN FUNDO
[24 Set.] «La causa delle scie chimiche sono gli aeroplani col motore Volkswagen»
(Beppe Grillo, l’immancabile coglione)
FIUMI DI PAROLE
Posted in Stupor Mundi with tags Alessandra Daniele, Cazzari, Giuliano Ferrara, Giustizia, Governo, Italia, Liberthalia, Matteo Renzi, PD, Politica, Propaganda, RAI, Riforme, Società on 4 agosto 2015 by Sendivogius“I senatori non sono passacarte delle procure. Ho molta fiducia nei senatori. Non si sta parlando del bar dello sport. Lo considero un segno di maturità; chi ha letto le carte ha ritenuto di votare in questo modo. Io credo alla buona fede dei senatori e deputati. Il Parlamento non è un passacarte della procura di Trani.
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Sul Consiglio di Amministrazione della RAI non c’erano alternative temporali al rinnovo; la ‘prorogatio’ si spiega male per un’azienda da 3 miliardi. Alla Gasparri non c’erano alternative, la forzatura sarebbe stata non rinnovare il CdA. Ora il gioco è in mano al Parlamento con la Vigilanza.
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Il mio non è uno sfogo ma un richiamo alla realtà: intorno a me ci sono i migliori con qualità e risultati sotto gli occhi di tutti.
Noi ci siamo. E spero che stavolta i sindacati accettino la sfida: una buona legge sulla rappresentanza potrebbe aiutarli a vincere la crisi che sta fortemente minando la rappresentatività delle organizzazioni. Oggi anche nel sindacato c’è troppa burocrazia. E girano più tessere che idee.
Per me decisivo è abolire il bicameralismo paritario e semplificare le Regioni. Se portiamo a casa questa che è la madre di tutte le riforme, a quel punto avremo davvero svoltato.
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Abbiamo iniziato il più grande cammino riformatore della storia europea ma non ci basta, la sfida più bella è quella di domani.
Ciò che abbiamo fatto in 7 mesi è particolarmente degno di onore e orgoglio e ha consentito al paese di ripartire.
L’Italia ha finalmente svoltato dopo anni di decrescita infelice. Segno più su tutto, da turismo all’export, dall’attrazione di investimenti esteri a nuovi posti di lavoro. Segno che con le riforme le cose cambiano. Sul Sud basta piagnistei: rimbocchiamoci le maniche. L’Italia, lo dicono i dati, è ripartita.
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Il parlamento sta lavorando come mai dal ’48. Basta vedere dove stavamo un anno fa, con l’economia in discesa, e dove siamo ora.
All’inizio di settembre il governo eserciterà la delega sulle partecipate, con un provvedimento per l’efficientamento e l’aggregazione delle partecipate statali, poi ci sono quelle comunali e regionali che sono tantissime.
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Puntiamo ad avere un aumento in dieci anni di 300 miliardi di euro dell’export italiano. Attualmente, l’export rappresenta il 28% del Pil. Se facessimo un aumento sull’export pari a quello che ha fatto la Germania dopo le riforme… la Germania è al 48% dell’export sul Pil. L’export è cresciuto del 4,1%, più delle previsioni e gli investimenti stranieri in Italia sono cresciuti del 30%.
Il primo trimestre 2015 è il primo trimestre positivo dopo 11 mesi, crescono mutui e utilizzo delle carte di credito, consumi tornano al segno più.
I dati sulla crescita dell’occupazione sono dati veramente sorprendenti, è una crescita a doppia cifra e dunque il segnale che l’Italia riparte.
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Il mio impegno qui è fare per 5 anni una riduzione di tasse che non ha paragoni con la storia repubblicana.
Se le riforme vanno avanti saremo in condizione di abbassare di 50 miliardi in cinque anni le tasse agli italiani. Se il Parlamento farà le riforme elimineremo tutte le tasse sulla prima casa. Nel 2016 via tutte le tasse della prima casa, Imu e Tasi. Elimineremo l’Imu agricola e sugli imbullonati. Nel 2017 via buona parte dell’Ires e dell’Irap, nel 2018 scaglioni Irpef e pensioni. I soldi in meno della Tasi/Imu saranno restituiti integralmente ai Comuni.”
Una sola domanda: come accidenti si spegne?!?
Nel mondo impazzito dei replicanti su clonazione digitale, oramai assomiglia ad uno di quei pupazzi animati, sfuggito al controllo dei suoi creatori.
La pila atomica che ne alimenta i circuiti, gli garantisce un’autonomia illimitata per una durata potenzialmente infinita. Il dramma è che questo prototipo extra-large di cicciobello bionico sembra sprovvisto di interruttore per lo spegnimento d’emergenza, con evidenti segni di sovraccarico per una condensazione eccessiva di idiozie ad uso mediatico che promana a getto continuo in scariche di dissenteria oratoria, rigorosamente a prova di contraddittorio, in servizio attivo permanente h24, giorni festivi inclusi. Il risultato è un condensato di ovvietà, slogan d’accatto, propaganda, luoghi comuni ed altre banalità, frullati in unico pastone al netto delle fanforanate caricate su nastro riavvolgibile per la ripetizione ad oltranza, da trasmettere a ciclo continuo in mondovisione, mentre miraboleggia le sue funamboliche prestazioni da millantatore professionista, per quello che avevamo già definito la personificazione ambulante di un disturbo narcisistico della personalità…
Più prosaicamente, dinanzi alla logorrea incontenibile di un’egolatria patologica al culmine della propria auto-esaltazione delirante, c’è chi parla di “fiumi di cazzate”:
«Dopo aver promesso palingenesi e apocatastasi, il governo Renzi rifila tagli alla sanità e leggi bavaglio esattamente come tutti gli altri governi degli ultimi vent’anni, annunciando futuri sgravi fiscali realistici quanto i capelli di Berlusconi, e mendicando i voti dei detriti che continuano a percolare dalla sua discarica in decomposizione. Scilipot Valley.
[…] In Italy, Meteor Renzi è ormai circondato da nemici, ed è esattamente quello che si merita.
La classifica di chi lo odia di più vede ovviamente in pole position la minoranza PD che cerca inutilmente di schiacciare da un anno, fallendo come in ogni altro campo.
Poi i convertiti che avevano previsto e auspicato un ventennio di renzismo, e che adesso non gli perdonano d’averli attirati su un carro del vincitore che ha cappottato alla prima curva, lasciandoli a gambe all’aria sul selciato fra gli sguardi schifati dei passanti.
[…] Dopo la prossima legge finanziaria – l’unica cosa che interessi davvero agli sponsor di Renzi – s’aprirà ufficialmente la stagione di caccia al cazzaro.
La sedicente “Era Renzi” sarà smantellata prima ancora d’essere stata finita d’allestire, come un padiglione dell’Expo.»Alessandra Daniele
(02/08/2015)
Tra i suoi massimi e più convinti sostenitori, c’è invece lo strabordante Giuliano Ferrara che mai ha mancato di esternare tutta la profondità della propria stima negli ispirati editoriali de “Il Foglio”, con titoli più che eloquenti sul fenomeno (“Fenomenologia di un Cazzone”):
«Renzi è un cazzone di talento ed è l’erede assoluto di Berlusconi»
(27/03/2015)
E tanto basta!
In fondo, ci troviamo dinanzi ad monumento vivente alla fuffa, edificato su vecchi innesti…
Del papi ha ripreso l’estetica da televendita, il gusto per le minchiate, l’ottimismo idiota del cretino nemmeno troppo cognitivo. Di suo, ci mette tutta la freschezza dei quarant’anni vissuti allegramente da chi non ha mai fatto un cazzo nella vita, baloccandosi con ambizioni smisurate nel suo teatrino di provincia.
Lo sguardo annacquato di un merluzzo scongelato da una settimana, la gobbetta precoce su innesto andreottiano nel corpaccione flaccidoso, afflosciato tra i cascami adiposi di una pinguedine in strabordante eccesso, il faccione sformato e guizzante in un profluvio di espressioni beote dalla mimica porcina… non rendono certo la dimensione del physique du rôle, misurato in quarti piuttosto che in fatti concreti.
Ad essere parecchio benevoli, assomiglia ad un criceto obeso che fa la girella correndo sulla ruota: sempre in movimento, ma nel contempo fermo allo stesso punto.
A suo modo costituisce la variante ‘cosmicomica’ dell’Uomo Vitruviano, per la cosmogonia profana del Cazzaro globalizzato nella sua dimensione mitologica; l’inventore del moto perpetuo della cazzata universale ripetuta nel tempo e reiterata nella compulsività della sua non-essenza.
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(77) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Alessandra Daniele, Cazzari, Costume, Degrado, Erasmo De Angelis, Italia, Liberthalia, M5S, Matteo Renzi, Paolo Bernini, PD, Società, Squallore, Yoram Gutgeld on 27 luglio 2015 by Sendivogius“Classifica LUGLIO 2015”
Imperterrito, inesauribile, instancabile! Come una mitraglia caricata a stronzate, il Cazzaro di Rignano non conosce riposo, mentre cerca ossessivamente di attirare l’attenzione su di sé nell’autocompiacimento patologico di un ego malato, profondendosi in un cicaleggio continuo di chiacchiere inutili che si perdono nella canicola estiva tra la noia generale e insofferenza crescente.
Smarrito il senso delle fanfaronate di questa parodia grassa e cialtrona di Frank Underwood in eccesso di flatulenze, rimane solo il fastidio per il rumore di sottofondo; peggio della marmitta sfondata di un motorino modificato. Oramai ciarla e sproloquia su tutto, sbrodolandosi addosso mentre caracolla strizzato nei suoi travestimenti di scena, col faccione sudaticcio continuamente contorto nelle smorfie più improbabili tra abbondanti cascate adipose, per il ritrovato prestigio italiano all’estero…
Inanella una corbelleria dietro l’altra, per una produzione che sembra potenzialmente infinita, incapace com’è di tacere per più di due secondi, a dispetto di un’ignoranza spaventosa, tra le claque plaudenti della sua corte ridente di perfette nullità che stanno alla “meritocrazia” come la merda alla cioccolata. In fondo, è sempre una questione di prospettive: dipende dal punto di osservazione…
“I ragazzi venuti dal Barile”
di Alessandra Daniele
(29/03/2015)«Arroganti, ignoranti, petulanti, incompetenti, cazzari. I trenta-quarantenni della politica italiana, si somigliano tutti così tanto da sembrare fatti in serie, e in un certo senso lo sono.
Sono polli d’allevamento, embrioni clonati tutti dalla stessa matrice berlusconiana della quale hanno le stimmate: opportunismo, egotismo, ghepensimismo (da ghe pensi mi) ma deteriorate dalla deriva genetica. Sono cloni deboli, gusci vuoti, comparse con smanie di protagonismo, resi visibili solo dal nulla che li circonda, e stanno riuscendo nell’impresa apparentemente impossibile di far quasi rimpiangere le rapaci cariatidi che li hanno preceduti, e che in grande misura continuano a manovrarli dietro le quinte.
Perché in realtà non sono affatto l’avanguardia d’una nuova era come cercano maldestramente di far credere, quanto piuttosto gli ultimi rimasugli della precedente scrostati dal fondo del barile.
L’ultima risorsa d’una classe dirigente decrepita che ha divorato il paese e adesso ne rosicchia le ossa, continuando a promettere da sempre le stesse cose: Rinnovamento, Riforme, Ripresa. Anzi, Ripresina.
La scena politica in questi giorni ricorda quei vecchi, deprimenti varietà estivi anni ’80-90 popolati di personaggi minori – sosia, imitatori, coriste, e qualche vecchia gloria spompata – nei quali il cialtronesco conduttore spiccava solo grazie alla mediocrità del contorno.
Di solito aveva una camicia da gelataio, un accento regionale caricato, e un entusiasmo fasullo da animatore turistico.
Ogni tanto m’imbatto nella replica notturna d’una di queste squallide cagate, e per ogni faccia che vedo mi chiedo la stessa cosa: ma questo/a chi cazzo era?
Dei trenta-quarantenni della politica italiana, a parte quelli pubblicizzati dai media fino alla nausea, è impossibile ricordarsi nomi e facce per più di cinque minuti. Non superano mai il filtro della memoria breve. Hanno tutti più o meno la stessa personalità del tizio che sostituì Francesco Nuti nei Giancattivi.
La legge elettorale renziana è pensata per loro. Gli elettori non potranno sceglierli direttamente, perché per farlo dovrebbero ricordarseli.
Siamo bloccati nella replica notturna d’un varietà estivo anni ’80-90.
E l’alba ancora non si vede.»
Hit Parade del mese:

01. RIFORMATTAZIONE
[18 Lug.] «Se le riforme vanno avanti saremo in condizione di abbassare di 50 miliardi in 5 anni le tasse agli italiani»
(Matteo Renzi, Cazzaro automatico)
02. UNTI E BISUNTI
[17 Lug.] «Paragono il renzismo ai momenti storici del Paese: il Risorgimento, la Resistenza, il boom economico, la battaglia vinta contro il terrorismo; non la voglio fare troppo grande, ma siamo in una fase simile»
(Erasmo De Angelis, Direttorissimo de L’Unità)