Archivio per Stronzata o Cazzata?
(94) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Beppe Grillo, Degrado, Italia, Liberthalia, M5S, PD, Politica, Stronzata o Cazzata? on 4 gennaio 2017 by Sendivogius[15 Dic.] «Io sono una persona seria. Se volevo mentire o truffare non avrei mai messo nel mio curriculum ‘diploma di laurea’, ma avrei scritto ‘laurea’ e basta»
[13 Dic.] «Io non mi permetterei mai di usare espressioni ingiuriose»
[21 Dic.] «Chi a Natale mangia pesce e carne fa i conti con la propria coscienza, io dico che sono dei cannibali»
[05 Dic.] «In effetti a pensarci bene, c’è stata la fuga dei cervelli all’estero. Sarà per quello che solo all’estero ha vinto il #Si?»
[10 Dic.] «È bello, bello, bello. Noi ce la facciamo, il popolo si può riscattare… io non sono come loro! Io non ci voglio stare qua dentro! Io voglio… che i cittadini devono votare!»
[07 Dic.] «I parlamentari vogliono trascinarci in un altro governo di scopo perché prima del settembre 2017 non scatta la pensione»
[03 Dic.] «Il mondo ci guarda. Se vince il No è a rischio la stabilità»
[02 Dic.] «I risparmi della riforma costituzionale ammontano a 500 milioni»
[22 Dic.] «Intendo seguire le vicende del governo con sempre maggiore distacco. Conto di dedicarmi a testimonianze e a riflessioni di carattere storico e culturale»
[24 Dic.] «Ho sempre fatto una vita morigerata»
(61) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Alessandra Daniele, Antonio Razzi, Beppe Grillo, Costituzione, Daniela Santanché, Democrazia, Governabilità, Governo, Istituzioni, Italia, Liberthalia, Matteo Renzi, Politica, Riforme, Senato, Silvio Berlusconi, Società, Stabilità, Stronzata o Cazzata?, Wanna Marchi on 30 marzo 2014 by Sendivogius“Classifica MARZO 2014”
Abolire il Senato (per decreto!), abolire le Province, e magari anche le Regioni, perché così si riducono i “costi della politica”. La Democrazia infatti ha un prezzo. Ci si chiede se, per risparmiare, non sia il caso di eliminare anche le elezioni, col relativo diritto di voto, visto che ogni tornata elettorale ci costa svariate centinaia di milioni di euro. Tanto oramai si tratta di una pura formalità; anche piuttosto onerosa… e che dunque non ci possiamo più permettere.
Si eliminano le assemblee rappresentative, ma si mantiene intatta la struttura di ‘servizio’ con le sue spese gestionali. Al dunque, i consigli elettivi vengono sostituiti da pletorici conclavi di nomina governativa; perché è molto meglio un notabilato di scarti trombati e funzionarini di partito a spartizione consociativa che un’assemblea di eletti. Giova alla “governabilità” e garantisce la tenuta di ‘intese’ allargate sempre più laide. Sia mai che debbano passare per una qualche investitura elettorale, ché il risultato è incerto e la volontà popolare mutevole. Ovviamente, i nuovi mandarini del Senato rottamato saranno selezionati tra “rappresentati locali” e gli immancabili “esponenti della società civile”, tutti rigorosamente nominati e tutti su designazione dei capibastone di partito. Si elimina il CNEL, le cui funzioni (forse) dovrebbero essere riassorbite dall’organismo non ancora determinato che si vorrebbe al posto dell’aula senatoria. A maggior ragione che le funzioni consultive e di controllo del vecchio Consiglio male si accordano col nuovo corso “decisionista”. La sedicente riforma del Senato, auspicata dal Bambino Matteo e dalla sua imbarazzante congrega di ‘ciofani’ (a dimostrazione di quanto le nuove leve facciano più schifo delle vecchie), ricorda incredibilmente la mussoliniana “Camera dei Fasci e delle Corporazioni”, con la differenza che questa si sostituiva al Parlamento e non al Senato; soprattutto, per composizione e competenze, aveva sicuramente una natura più democratica dell’obbrobrio costituzionale di invenzione renziana.
Ovviamente, l’analogia è più involontaria che voluta, giacché l’intenzionalità presupporrebbe una conoscenza della storia istituzionale del Paese… Figuriamoci come ciò possa essere possibile per uno che ignora persino i fondamenti della Costituzione vigente!
A quanto pare, il problema è circoscritto infatti alla rappresentanza democratica, specialmente se legittimata dal voto attivo della cittadinanza, che a quanto pare meno si esprime e meglio è. Il voto risulta un inutile impedimento che non giova certo al verbo della “stabilità”, che ha il suo fondamento nella continuità… ovvero, la riproposizione delle medesime oligarchie che a cadenza decennale si rinnovano intatte, facendo salva
l’immancabile deiezione del cialtrone populista di turno (che uno squallido buffone pronto uso si trova sempre!). Quest’ultimo costituisce infatti un espletamento scatologico fondamentale, per conferire coesione e legittimazione ad un sistema consolidato che conserva l’appeal di un gessato in naftalina; è la pennellata di colore (tutte le sfumature del marrone), tesa a ravvivare il quadro istituzionale di una natura morta con cadaveri.
Tuttavia, almeno da questo punto, l’avvento del Bambino Matteo contribuisce a dare una nota di fresco candore e fanciullesca minchioneria, riassumibile in un vecchio adagio medioevale: risum abundat in ore stultorum…
E francamente ci mancava questa versione aggiornata del giggione ridanciano da esportazione, mentre gongola nel vestitino nuovo di sartoria istituzionale tent’è grande la meraviglia. Guardatelo mentre allunga il collo alla ricerca di un obiettivo (fotografico)…
Sembra uno scolaretto in gita, che colleziona autoscatti (adesso si chiamano “selfie”) per il suo album dei ricordi personale. L’incontro con O’Banana ricorda uno sketch comico, dove entrambi sembrano divertirsi da morire tanto grasse sono le risate dei due amiconi.
Sostanzialmente, pareva il meeting tra un piazzista di auto usate ed un mercante d’armi, alla convention dei venditori di fumo.
Deve essere il nuovo corso politico in tempi di post-sobrietà…
“Il Ruggito del Cazzaro”
di Alessandra Daniele
(23/03/2014)«Renzi aveva promesso di farsi valere in Europa. Quindi ha guardato la Merkel dritto negli occhi, e gliel’ha detto forte e chiaro: “Obbedisco”.
Poi s’è voltato verso la telecamera, ed ha aggiunto: “ma lo faccio per me stesso, non per te”.
Alla camera dei deputati ha invece parlato ininterrottamente per sei ore. Senza dire niente. Come sempre, a braccio: se dovesse riempire un pezzo di carta con le cose che dice davvero, il risultato sarebbe un foglio bianco.
Intanto, entrava in vigore il primo decreto del suo “Jobs Act”, che aumenta ulteriormente la precarietà del lavoro, rendendo milioni di persone ancora piùfaciili da sfruttare e licenziare.
E Cottarelli, il suo commissario alla “Spending Review” annunciava la seconda porzione della sua rivoluzionaria e inedita ricetta economica: tagli a pensioni e sanità.
Renzi è considerato da molti italiani una speranza di cambiamento. L’ultima. I sondaggi gli danno ancora un consenso popolare superiore al 40%.
Renzi in realtà è un cazzaro. L’ennesimo. Quanto ci metteranno gli italiani ad accorgersene stavolta?
Sappiamo che alcuni non se ne accorgeranno mai. Ci sono ancora milioni di italiani che votano Berlusconi, e che alle elezioni europee lo cercheranno sulla scheda, pronti a votare una qualsiasi delle sue figlie – se candidata – solo perché ha lo stesso cognome.
C’è ancora chi vota Alessandra Mussolini per lo stesso motivo.
E c’è chi ha eletto Di Battista del M5S, il figlio segreto della coppia Bonolis – Laurenti.
Certi elettori grillini sono un interessante caso di cecità selettiva: si sono sciroppati tutte le dietrologie snocciolate da Grillo durante l’intervista a La 7, senza vedere come se ne servisse per cambiare discorso ed eludere ogni domanda di Mentana sul vero ruolo di Casaleggio nel M5S.
La settimana scorsa molti leghisti hanno invece votato per l’indipendenza del Veneto, paragonandolo alla Crimea, benché le stonzate che spara la Lega non producano abbastanza metano per un gasdotto.
Ci sarà sempre qualcuno che crederà a Renzi. La cosiddetta luna di miele con la maggioranza del paese però non durerà in eterno. Ultimamente l’emivita dei cazzari s’è ridotta notevolmente. Monti s’è smontato ben prima del previsto. Letta s’è squagliato subito come una di quelle bistecche gonfiate con gli estrogeni che sulla graticola si riducevano immediatamente a uno straccetto carbonizzato.
Renzi è un imbonitore tronfio e logorroico che la sta sparando troppo grossa. Si desccrive come un “torrente impetuoso”, ma è soltanto un tombino intasato.
Quando le date del suo calendario del FantaCambio saranno passate tutte invano, le sue millantate riforme si saranno rivelate tutte per quelle cazzate reazionarie che sono, la maggioranza degli italiani s’accorgerà che la ricetta economica è sempre la stessa e sforna la solita merda, e così anche Renzi sarà bruciato. I suoi Quattro Salti in Padella finiranno nella brace.
Quale altro Coniglio Cacciaballe uscirà dal cappello del governissimo allora?
Il Toto Cazzaro è già cominciato, e non c’è praticamente nessuno nel PD di Renzi che non si stia già provando le sue scarpe. Dai presunti fedelissimi, ai nemici che hanno finto di arrendersi, agli ex amici che ha fregato.
E a Bruxelles già si ridacchia anche di lui.»
Hit Parade del mese:
01. LA PENULTIMA PAROLA
[28 Mar.] «Se le riforme non vanno in porto me ne vado a casa: ho messo in gioco me stesso»
(Matteo Renzi, il Cazzaro 2.0)
02. GARANZIA E INDIPENDENZA ISTITUZIONALE
[30 Mar.] «Grasso è un presidente di garanzia ma credo anche che, essendo stato eletto nel PD, debba accettarne le indicazioni»
(Debora Serracchiani, la Sellerona)
03. IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO
[21 Mar.] «Io ho una casa che mi faccio la mia energia, se ne avanza un po’la metto in rete la do a quel mio vicino di casa. Faccio una rete internet di energia con le mie case dove la produco in loco. Siamo già in grado di farlo.»
(Beppe Grillo, Buffone digitale)
04. A VOLTE PARLANO…
[27 Mar.] «Il governo cancelli il segreto di Stato sulle cosiddette scie chimiche e faccia cessare le operazioni aeree militari che determinano danni ambientali e alla salute delle popolazioni dei territori interessati»
(Domenico Scilipoti, il Piccolo Chimico)
05. CONGRATULAZIONI DEMOCRATICHE
[11 Mar.] «Davvero il generale Kim Jong-un ha vinto le elezioni con il 100 per cento? Non lo sapevo. Un grande risultato. Domani ricevo nel mio ufficio l’ambasciatore nord coreano. Mi congratulerò con lui. Vuol dire che c’è un buon rinnovamento, si governa meglio con il 100 per cento. Sembra che Kim voglia davvero democratizzare il Paese. ‘Fusse che fusse’ la volta buona che in Italia diamo il 100 per cento a Berlusconi»
(Antonio Razzi, Inarrivabile)
06. SILVIO FOR PEACE (I)
[04 Mar.] «Obama e l’Europa in queste ore si ricorderanno della Georgia e rimpiangeranno il ruolo fondamentale di Berlusconi»
(Daniela Santanché, la Pitonessa)
06.bis SILVIO FOR PEACE (II)
[26 Mar.] « Con quello che sta succedendo ora in Russia ed Ucraina, pensate quanto bisogno avremmo di Berlusconi nella politica estera. Lui è l’unico che ha fermato i carri armati!»
(Daniela Santanché, la Mente)
07. LA SVOLTA
[01 Mar.] «Sono pronto a candidarmi Premier per tutto il centrodestra. Alla ‘rottamazione’ di Matteo rispondo con la mia ‘restaurazione’. Prodi piantò un ulivo, noi piantiamo un pino marino, simbolo di tutta l’Italia. Sì, l’anti-Renzi sono io»
(Gianfranco Rotondi, l’Alternativa)
08. GRANDI STATISTI (I)
[04 Mar.] «Al Presidente del Consiglio Matteo Renzi non sfuggirà che sotto i cieli di Tunisia, in un piccolo cimitero cristiano ai piedi della Medina di Hammamet, riposa un grande italiano: Bettino Craxi. Mi auguro, e con me un’intera comunità, che da parte sua ci sia un pensiero per un patriota che ha amato l’Italia e gli italiani. Un omaggio a Craxi, all’uomo, al socialista, al presidente del Consiglio»
(Stafania Craxi, Bella de papà)
08.bis GRANDI STATISTI (II)
[24 Mar.] «Mi hanno tolto il diritto di voto, ma se potessi sceglierei Silvio. Resto profondamente berlusconiana. Non gli permettono di salvare l’Italia… Sarebbe un sogno avere Silvio ai servizi sociali nel mio bar»
(Wanna Marchi, la Perseguitata)
09. FORZA ITALIA!
[23 Mar.] «Io ne ho parecchi in famiglia di parlamentari, parecchi: dentro c’è mio nipote; prima c’era mio papà; mio fratello due volte al Senato e due alla Camera; i miei cognati senatori e deputati… ma con la politica c’abbiamo rimesso. Non ci siamo arricchiti. Al parlamentare alla fine del mese non resta nulla. Ci siamo impoveriti.»
(Antonio Germanà, il Poverello di Montecitorio)
09.bis PARTIRÒ
[26 Gen.] «Non c’è dubbio. Se il governo mi taglia lo stipendio, me ne vado all’estero!»
(Mauro Moretti, AD FS)
10. INTELLIGENZA A 5 STELLE
[26 Mar.] «Sarò breve e circonciso»
(Davide Tripiedi, il Conciso)
(54) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Battaglione sacro di Tebe, Beppe Grillo, Carlo Sibilia, Cyril Northcote Parkinson, Enrico Letta, Esecutivo, Esercito di Silvio, Giorgio Napolitano, Governo Letta, Harry G. Frankfurt, M5S, Micaela Biancofiore, Nicola Morra, Silvio Berlusconi, Simona Vicari, Simone Furlan, Stronzata o Cazzata?, Vito Crimi on 26 agosto 2013 by Sendivogius“Classifica AGOSTO 2013″
Cade.. non cade.. cade…
Ammesso che qualcuno provi il benché minimo interesse per il governo fantasma di Letta il Giovane, potete star pur certi che NO non cadrà.
Per coloro che credono la sua sopravvivenza sia indissolubilmente legata alle sorti del Pornonano, trincerato nella giungla come l’ultimo giapponese, sarà bene precisare che questi costituisce solo un’ingombrante zavorra che nessuno ha (ancora) il coraggio di gettare fuoribordo. D’altronde, il Governo Letta è una barca senza remi, impantanata in una palude senza sbocchi: può permettersi la permanenza di pesi morti, nella situazione ottimale di chi, costretto all’immobilità, non corre il rischio di sbagliare rotta.
E se nella sostanza non decide nulla, per non scontentare nessuno, nella pratica sembra rispondere unicamente alla letale “Legge del Rinvio” (The Law of Delay), già postulata nel 1970 da Cyril Northcote Parkinson: dinanzi ad un problema oggettivo (“esodati”; IMU; aumento dell’IVA; disoccupazione cronica…), che richiede interventi urgenti e soluzioni articolate, si evita con cura di affrontarlo. Di solito si delega la soluzione ad organismi terzi creati ad hoc (commissioni speciali; comitati di “saggi”…), posticipando l’intervento fino a quando la situazione diventa ingestibile, confidando il danno venga riassorbito dalle circostanze contingenti.
Ciò sembra costituire una peculiarità dell’esecutivo doroteo-fascio-migliorista (mai avremmo pensato di assistere ad una roba simile!), benedetto dall’opposizione più inutile del mondo: il movimento 5 seghe del pentacolo Grillo-Casaleggio-Becchi-Messora e il Morra calabrese; la produzione compulsiva di “stronzate” dei quali è inversamente proporzionale all’efficacia delle loro (non) iniziative.
Sull’argomento in questione, riportiamo qualche estratto di un’interessante disamina (articolo integrale QUI):
“In un breve saggio (On Bullshit, tradotto da M. Birattari: Stronzate. Un saggio filosofico, Milano, Rizzoli, 2005, pp. 61,. € 6.00; ma il manoscritto è in realtà del 1986), il filosofo Harry G. Frankfurt si è domandato quali sono le proprietà che definiscono questo particolare tipo di enunciato. Che cos’è una ‘stronzata’? Perché sentiamo il bisogno di differenziarla da altri enunciati, come ad esempio la ‘menzogna’? E che cosa rende chi dice una ‘stronzata’ diverso dal mentitore consumato?
[…] Chi dice una stronzata è del tutto indifferente alla verità o falsità del suo enunciato. In altri termini, nella stronzata il contenuto di verità non è rilevante, e nell’animo dell’enunciante non c’è la volontà di giocare al gioco della verità: «Uno che mente e uno che dice la verità giocano in campi opposti, per così dire, allo stesso gioco. Chi racconta stronzate ignora completamente tali esigenze (p. 57)». L’autore di queste performances linguistiche si trova determinato a dire stronzate «ogni volta che le circostanze obbligano qualcuno a parlare senza sapere di cosa si sta parlando (p. 59), manifestando col suo dire «l’assenza di qualunque legame significativo tra le opinioni di una persona e la sua comprensione della realtà (p. 60)». Proponiamo un esempio, per capirci: la celebre tesi del ‘Platone totalitario’ avanzata da Karl Popper e ripresa da Marcello Pera. Per sua stessa ammissione, Popper la elaborò senza avere a disposizione i testi di Platone, sulla sola scorta delle sue reminiscenze universitarie (e Popper, ricordiamo, era un filosofo della scienza, non uno studioso del pensiero antico). Al buon conoscitore di Platone questa tesi appare, giustamente, una stronzata.
[…] L’uso improprio della relazione causale – dell’inclusione inesatta e incontrollata di una conseguenza in una causa -, tipico di quasi tutte le teorie dei complotti globali (dai Protocolli dei Savi di Sion al Priorato di Sion) è la matrice di un gran numero di stronzate che affliggono le nostre orecchie e fanno patire le nostre menti.”Girolamo De Michele
“Stronzate: istruzioni per l’uso”
Sulla stessa falsariga, e per i nostri tipi assai più modesti, potremmo aggiungere che del tutto impropriamente esistono:
La stronzata cognitiva
Ovvero: come distorcere la realtà a tal punto da privarla di senso, attraverso ragionamenti totalmente scollati con l’oggetto della discussione, dimostrando di non sapere assolutamente di cosa si stia parlando o, nella peggiore delle ipotesi, di non capire un accidente di ciò che si finge di conoscere.
Esempio pratico è l’on. Carlo Sibilia, che interpellato sulla formazione di un governo dichiara:
“Per governare non c’è bisogno della fiducia di nessuna delle due camere. Articolo 94 della Costituzione. E’ semplice e così faremo.“
(01/03/2013)
Nella fattispecie, l’Art.94 prevede esplicitamente che “Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere”. Semplice e chiaro! Ma non per Sibilia, che nel frattempo è diventato segretario della Commissione Affari Esteri. Ed immaginiamo sia in virtù dell’espletamento delle proprie funzioni istituzionali, che ai primi di giugno il “cittadino” pentastellato, insieme al degno collega Paolo Bernini (quello dei microchip sottocutanei), sia volato a Londra per investigare sui misteri del Bilderberg.
En passant, è lo stesso che al culmine dell’entusiasmo, in occasione della farsa chiamata ‘Restitution Day’, esultava: “è l’evento politico più rivoluzionario dagli omicidi di Falcone e Borsellino” (07/07/2013); dimostrando di essere completamente privo di buon gusto e di non avere il minimo senso delle analogie in rapporto agli eventi. Oltre ad essere un irrecuperabile cretino.
Sostanzialmente, il personaggio appartiene alla nutrita genia di logorroici cazzoni che prima parlano e dopo (semmai) riflettono, sempre che riescano a ricordare dove hanno dimenticato il cervello.
La stronzata deduttiva
Ovvero: sedimentato il pregiudizio (“Loro” sono il male ed io sono la cura), tramite la concatenazione di pensierini elementari legati a figure semplici (“casta”; “vecchio”; “soldi”; “sprechi”..) si arriva alla formulazione di una “Verità” indimostrabile e assoluta, nella sua irragionevolezza logica.
Esempio pratico è il senatore Nicola Morra (M5S), che un istante dopo il suo incontro col presidente Napolitano corre a postare elegantemente su f/b:
“Quando lo abbiamo incontrato al Quirinale, Napolitano ci ha detto che ha iniziato la sua carriera nel lontano 1953. Io tra me e me ho pensato che sono 60 anni che grava sulle spalle dei contribuenti italiani.”
(23/08/2013)
La prudenza non appartiene al contabile Morra il quale dimentica che, in quanto insegnante liceale e al contempo senatore della Repubblica, anche lui a tutti gli effetti grava sulle spalle dei contribuenti italiani. Doppiamente, come il suo stipendio pubblico a mezzo servizio; ci sarebbe da aggiungere con altrettanto sarcasmo.
Nicola Morra (classe 1963) è diventato insegnante a 30 anni. Desumiamo “di ruolo”, perché nella sua pirotecnica agiografia spacciata per curriculum nulla è definito. In tal caso immaginiamo abbia fatto qualche anno di precariato, cominciando la sua carriera a 27-28 anni?
Giorgio Napolitano (classe 1925) ha iniziato a percepire il suo primo stipendio pubblico a 28 anni.
Dunque, se la matematica non è una opinione, a parità di età (50 anni), tanto Morra quanto Napolitano, gravavano sulle spalle dei contribuenti da almeno 20 anni. Sarebbe interessante sapere che impegni ha il senatore Morra per i prossimi 40 anni e chi pensa gli pagherà mai stipendio e futura pensione…
La stronzata induttiva
Ovvero: attraverso l’assemblamento di metafore e analogismi sempre più sperticati e in continua sovrapposizione, si delinea l’immagine suprema dell’oggetto desiderato nella sua tensione universale, sulla quale tutto si fonda e tutto trascende.
Esempio pratico è Simone Furlan, generale dell’Esercito di Silvio, che solenne dichiara:
“Siamo come il battaglione sacro di Tebe, straordinario per l’amore che legava i suoi soldati”
(23/08/2013)
È interessante notare che una formazione raggrumata in difesa di un vecchio sporcaccione e puttaniere, corruttore di minorenni, che ha elevato il machismo omofobo a pratica distintiva, si paragoni a quello che era conosciuto soprattutto come “il battaglione degli amanti” e che fondava il fulcro della propria essenza sulle pratiche omoerotiche delle 150 coppie omosessuali che ne costituivano gli effettivi.
Hit Parade del mese:
01. QUESTIONI INTERNAZIONALI
[22 Agosto.] «Gentile Ambasciatore, nel nuovo gioco del Monopoli le tradizionali proprietà immobiliari sono sostituite da pacchetti azionari, e, novità decisamente preoccupante, sarebbe stata abolita la casella della ‘prigione’. Ci permettiamo di chiederle se non sia il caso di valutare eventuali provvedimenti delle autorità competenti o comunque una posizione critica sul nuovo ‘Monopoly’»
(Michele Anzaldi, Marina Berlinghieri, Matteo Biffoni, Luigi Bobba, Lorenza Bonaccorsi, Federico Gelli, Ernesto Magorno; I Magnifici Sette)
02. NOBEL PER LA PACE
[10 Agosto] « Spero di aiutare le ambedue coree a una riappacificazione pacifica, senza fare danni: nel senso, senza guerre, se ci riesco, ce lo sto mettendo tutto. Io posso riuscire dove Obama ha fallito.»
(Antonio Razzi, Il Coreano)
03. RICORSI
[10 Agosto] « Il giudice che ha condannato Silvio ha anticipato anche la mia sentenza. Pure io voglio fare ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo!»
(Wanna Marchi, Perseguitata)
04. NELLA TERRA DEL FOTTI
[21 Agosto] «Sarebbe paradossale far cadere il governo ora: dopo tanti sacrifici, ci stiamo finalmente avvicinando alla Terra Promessa.»
(Enrico Letta, Il Mosé de ‘Noantri)
05. I Compagni di Letta (I): OH MIO PRESIDENTE!
[03 Agosto] «Compatti a fianco del presidente Berlusconi. Non lasceremo l’Italia sotto dittature che siano magistocratiche o comuniste»
(Simona Vicari, Sottosegretario allo Sviluppo Economico)
06. I Compagni di Letta (II): COLPO DI FULMINE
[06 Agosto] «Tutti gli italiani sono innamorati di Silvio»
(Micaela Biancofiore, Sottosegretario alla Pubblica Amministrazione)
07. I Compagni di Letta (III): AGIBILITÀ
[22 Agosto] «Chiediamo al PD di votare No alla decadenza del nemico Berlusconi. Il nodo dell’agibilità politica del Cavaliere va risolto politicamente e non per via giuridica, con un provvedimento generale, non individuale, cioè amnistia e indulto. Come ai tempi della guerra»
(Mario Mauro, Ministro della Difesa)
08. MALA TEMPORA LIBERTATIS
[21 Agosto] « Silvio Berlusconi è il Che Guevara della Libertà!»
(Luigi Amicone, direttore di Tempi)
09. SENZA MACCHIA
[22 Agosto] « Noi del Movimento 5 Stelle siamo onesti, competenti, oramai siamo perfetti»
(Beppe Grillo, il Perfettissimo)
10. MODESTAMENTE…
[19 Agosto] « Adesso abbiamo un’autorevolezza che prima, da esordienti, non potevamo avere. Per questo ci sentiamo pronti a governare»
(Vito Crimi, l’Esordiente)
(44) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Esecutivo, Italia, Legistlativo, Liberthalia, M5S, Oligarchie, Parlamento, Partito dei Ladri, PdL, Politicanti, Poteri, Stronzata o Cazzata?, Tecnocrazia on 1 novembre 2012 by SendivogiusClassifica OTTOBRE 2012
Inarrestabili.. funambolici.. creativi.. sostanzialmente inguaribili!
Non conoscono tregue, né requie. È la galleria degli orrori, tra le creature da incubo che popolano l’eterna notte della repubblica nel paese dei Lotofagi.
E mentre si ride o ci si indigna dinanzi alle prestazioni degli inutili idioti di una classe politica indegna, nell’attesa di un chiassoso ricambio di sostituti persino peggiori dei loro predecessori, i veri poteri di questo Paese si riorganizzano e riscrivono le regole di un nuovo ordine padronale e (anti)sociale.
È il paradosso della post-democrazia, atrofizzata nelle sue forme rappresentative sempre più svuotate di senso, che delega quote di sovranità in nome di un efficientismo tutto presunto e assolutamente timocratico, nella sua feroce ideologia mercantilista di rigida osservanza monetarista. E lo fa ad esclusivo vantaggio della costituzione di un nuovo blocco oligarchico, coagulato attorno alle elite finanziarie e tecnocratiche che di fatto dominano una società sempre più iniqua. “Liberale”.
Ci si inquieta per l’ipertrofia decisionale dell’Esecutivo a discapito dell’iniziativa parlamentare, ma d’altra parte si ha un parlamento pessimo con una rappresentanza abominevole (regolarmente eletta), che quando legifera sforna leggi pessime ad usum principis et latronum. Leggi fatte da ladri a vantaggio dei ladri.
È una situazione dai richiami quasi weimeriani. Il peggio deve ancora arrivare e, visti i presupposti, si può star certi che non tarderà…
“Se potessi, avrei più senno; ma mi trascina contro la mia volontà una forza nuova, e il desiderio mi tira in una direzione, la ragione in un’altra: vedo e approvo il meglio ma seguo il peggio.”
Ovidio
Metamorfosi (VII; 18-21)
In questo, gli italiani non deludono mai.
Hit Parade del mese:

01. OPERAZIONE SIMPATIA
[10 Ott.] «Firenze è una città piccola e povera»
(Sergio Marchionne, un Grasso Ricco)
02. FOLGORATO SULLA VIA DI VOGHERA
[18 Ott] «Voglio occuparmi delle casalinghe, delle persone che non arrivano a fine mese. Sul palco con ma saliranno una casalinga, un operaio ed un idraulico»
(Emilio Fede, il Casalingo)
03. LE PROCESSIONARIE
[22 Ott.] «Vogliamo portare la Madonna di Fatima a Strasburgo, accogliere le sue richieste significa salvare l’Europa e tutto il mondo ed assicurare pace e prosperità»
(Mario Borghezio, il Madonnaro)
04. PARTITO DEI LADRI
[22 Ott.] «I cittadini hanno il diritto di votare chi vogliono, anche persone condannate.»
(Piero Longo, l’Avvocato del Diavolo)
05. COLDIRETTI PADANA
[29 Ott.] «Adesso faccio il contadino, ma d’altra parte per fare politica non serve una carica, la politica si fa anche nei bar»
(Renzo Bossi, il Terrone)
06. AMORE CIECO
[25 Ott.] «Nessun uomo ha mai sacrificato la sua vita e la sua felicità per gli altri come ha fatto Berlusconi. Avrebbe potuto vivere questi vent’anni in pace ma non l’ha fatto. Questo, dopo il suo ritiro, è un giorno cupo per l’Italia. Ma chissà, magari gli italiani gli chiederanno con forza di tornare in campo»
(Michaela Biancofiore, papi-girl)
07. REPETITA (NON) IUVANT
[19 Ott.] «Nessuna pressione sulla questura, io volevo evitare un incidente diplomatico con Mubarak»
(S.Berlusconi, l’Inossidabile)
08. GRANDI SODDISFAZIONI
[29 Ott.] «Il risultato del 25% della nostra area che fa riferimento a Musumeci mi sembra straordinariamente positivo. Alle condizioni date è la prova che il centrodestra c’è ed è potenzialmente vincente»
(Angelino Alfano, il Vittorioso)
09. UN PASSO INDIETRO E DUE AVANTI
[24 Ott.] «Faccio un passo indietro per amore dell’Italia ma rimango a fianco dei più giovani»
(Silvio Berlusconi, il Gambero nero)
10. CANTAMI O MUSA…
[19 Ott.] «Ma lo sa che Massimo D’Alema cita l’Iliade a memoria?»
(Marianna Madia, la Musa)
(14) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Claudio Scajola, Erich von Ludendorff, Francesco Rutelli, Gianfranco Fini, Italo Bocchino, Letizia Moratti, Liberthalia, PdL, Raniero Cantalamessa, Sandro Bondi, Silvio Berlusconi, Stronzata o Cazzata? on 30 aprile 2010 by Sendivogius“Classifica APRILE 2010”
Per gli appassionati dello spaghetti-pulp-trash, continuano le gesta dei nostri Incredibili di governo (e non solo) prolifici più del solito, in pieno stato di grazia ed ispirati come non mai…. Su tutti, über alles, si eleva ormai nella sua statura semi-divina verso le più alte sfere celesti, il Dio-Re Silvio omaggiato da profusioni di fedeltà e atti di sottomissione al sovrano assoluto.
C’è poi lo Scajola che, come fulgido esempio di lotta anti-evasione, pare che vada acquistando appartamenti in nero per la figliola, con i soldi delle mazzette generosamente erogate dalla cricca Anemone-Balducci.
Soprattutto, in odore di santità, ritorna in tutto il suo turgido vigore l’Unto del Signore, dispensando manganellate ed olio di ricino, naturalmente con “Amore”, ai blasfemi che hanno portato l’eresia nella sua Chiesa delle Libertà littorie, osando contestare l’autocrazia del Kim-Il-Sung di Arcore.
Esperti in materia, dalle parti del PdL è scattata l’intimidazione mafiosa, con ritorsioni trasversali contro le suocere e le mogli dei pentiti del clan… Il Fini nazionale con Bocchino incluso ci hanno messo ben tre lustri per capire chi sia davvero il signor B. e comprendere quanto sia insaziabile la sua sete di potere, aggravata da una psiche distorta. Ai due erano necessari i gavettoni al piscio di un Feltri, per capire ciò che per ogni sincero democratico di buonsenso è evidente da almeno 20 anni. Ad un reazionario convinto, nazista della prima ora, come il generale Eric von Ludendorff, era bastato molto meno per capire l’intrinseca pericolosità di un Adolf Hitler e prenderne prontamente le distanze. Già nel 1933, rimbrottando il vecchio presidente della Repubblica, che aveva dato il mandato di governo all’esaltato di turno, Ludendorff profetizzava in merito:
“Avete consegnato la nostra sacra madre terra Germania ad uno dei più grandi demagoghi di tutti i tempi. Profetizzo solennemente che quest’uomo dannato scaglierà il nostro Reich negli abissi e porterà un’inconcepibile miseria nella nostra nazione. Le generazioni future vi malediranno nella tomba per la vostra azione.”
A Fini invece non sono stati sufficienti 10 anni di leggi-vergogna, abusi di potere, scandali, e porcate abbondantemente associate, tutte condivise e sottoscritte senza che mai affiorasse il minimo imbarazzo in questo povero delfino spiaggiato.
Hit Parade del mese:
01. NON SPARATE SULLA SUOCERA
[28 Aprile] «La critica politica, anche più severa, non può trascendere in aggressioni ai familiari e su vicende che nulla hanno a che fare con la politica. Tali metodi, che assai spesso ho dovuto subire personalmente, non vorrei mai vederli applicati, specie su giornali schierati con la nostra parte politica»
(Silvio Berlusconi, il Solidale)
02. IL BUON AUSPICIO
[28 Aprile] «Chiunque lo conosca anche minimamente sa perfettamente che giammai Silvio Berlusconi utilizzerebbe metodi consimili che assai spesso ha dovuto soffrire ingiustamente su se stesso e che sempre ha stigmatizzato. E’ davvero auspicabile che questa campagna mediatica condotta con accenti decisamente eccessivi da “Il Giornale” nei confronti del presidente Fini, cessi definitivamente»
(Niccolò Ghedini, il Garante)
03. STESSA FACCIA, STESSA RAZZA
[22 Aprile] «Nel PdL non ci sono uomini liberi da una parte e servi dall’altra. Non esiste questa distinzione»
(Sandro Bondi, il Maggiordomo)
04. REGALI IN NERO
[29 Aprile] «Non mi lascio intimidire. Nella vita possono capitare cose incomprensibili. E questa è addirittura sconvolgente. Colpisce con una violenza senza precedenti il mio privato e la mia famiglia. Registro un attacco infondato e senza spiegazione, per una vicenda nella quale non sono indagato, a danno di chi lavora tutti i giorni per difendere, nel suo ruolo, le ragioni e gli interessi del nostro Paese»
(Claudio Scajola, Riciclatore di Governo)
05. LA BEATIFICAZIONE
[25 Aprile] «Non sono stato protagonista di burrasche: io non ho mai litigato, anche perchè per litigare bisogna essere in due e l’ho detto anche a chi ha cercato di farlo (…) Sono sempre stato sereno, non ho ho mai dato risposte piccate in tanti mesi e continuo ad essere sereno, convinto di quello che sto facendo. Quando vado a letto alla sera, mi guardo allo specchio e dico: se stasera l’Angelo della morte arriva mi prende con la coscienza pulita»
(Silvio Berlusconi, l’Immacolato)
06. PRETI PEDOFILI (I): Sopire.. Troncare..
[2 Aprile] «Non parlo degli abusi sui bambini perché se ne parla già molto sui media»
(Raniero Cantalamessa, il Reticente)
07. PRETI PEDOFILI (II): Libertà di stupro
[2 Aprile] «I fratelli ebrei sanno per esperienza cosa significa essere vittime della violenza collettiva e anche per questo sono pronti a riconoscerne i sintomi ricorrenti. Ho ricevuto in questi giorni la lettera di un amico ebreo e, con il suo permesso, ne condivido qui una parte. Dice: ‘Sto seguendo con disgusto l’attacco violento e concentrico contro la Chiesa, il Papa e tutti i fedeli da parte del mondo intero. L’uso dello stereotipo, il passaggio dalla responsabilità e colpa personale a quella collettiva mi ricordano gli aspetti più vergognosi dell’antisemitismo. Desidero pertanto esprimere a lei personalmente, al Papa e a tutta la Chiesa la mia solidarietà di ebreo del dialogo e di tutti coloro che nel mondo ebraico (e sono molti) condividono questi sentimenti di fratellanza’»
(Ranieri Cantalamessa, il Perseguitato)
08. SENZA RITEGNO
[19 Aprile] «Il nostro obiettivo è fare il processo e essere assolti, per questo avevamo offerto un calendario concordato. Il processo, comunque, non ricomincerà da capo, nulla del passato verrà perso e la prescrizione è sospesa
(Niccolò Ghedini, lo Spudorato)
09. MILANO DA DIMENTICARE…
Expo 2015: finanziamenti iniziali per 4 miliardi di euro [Approvato]
Un milione di euro per 90.000 alberi [Respinto]
[21 Aprile] «Il progetto è davvero troppo oneroso, la situazione economica attuale non lo permette e non vogliamo esporci a facili critiche».
(Letizia Moratti, Scempio urbanistico)
10. PESCE D’APRILE
[1 Aprile] «Alle regionali abbiamo conseguito un risultato sorprendente e molto positivo»
(Francesco Rutelli, Il Vincitore)
(11) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Cinzia Cracchi, Flavio Delbono, Francesco Boccia, Libertalia, Massimo D'Alema, Partito Democratico, PD, Renato Brunetta, Stronzata o Cazzata? on 28 gennaio 2010 by Sendivogius“Classifica GENNAIO 2010”
Anno nuovo e vizi antichi, per una stagione che si preannuncia particolarmente ricca…
Grande protagonista del mese è il parkinsoniano Partito Democratico che, con i suoi contorcimenti dadaisti, guida la classifica di inizio anno, nella sua personale fiera al ribasso.
Palla al centro, gioco fermo, spalti vuoti e una rete traforata dai goal, per una nomenkatura antica, nella sua disperazione, prona ai capricci della leziosa UDC: la puttanella del villaggio che a tutti la concede, tranne che all’azzerbinato PD.
Certo, infierire sul Party Dummy dei sinistrati riformisti è un po’ come sparare sui Panda: bisognerebbe avere maggiori riguardi per le specie in via d’estinzione. Tuttavia, il corpaccione inerte del PD, che langue arenato sulle spiagge dell’inconsistenza, è solamente un avatar: l’involucro formale di una pluralità di anime in perfetta salute, già pronte a trasmigrare in nuovi corpi da possedere e consumare, per il loro eterno perpetuarsi nel vuoto dell’inconcludenza.
Hit Parade del mese:
01. RISO AMARO
[27 Gen.] «Nel PD comando io»
(Pierluigi Bersani, segretario su cauzione)
02. I SOLITI GIORNALISTI
[23 Gen.] «Vedo che tutti danno per scontato che a vincere le primarie sarà Vendola. Sono verità preconfezionate nelle redazioni dei giornali, che non sempre riflettono quello che avviene nella società»
(Massimo D’Alema, il Lungimirante)
03. LE SPALLE SCOPERTE
[25 Gen.] «La larga vittoria di Vendola conferma il legame del presidente della nostra Regione con tanta parte dell’elettorato del centrosinistra, compresi gli elettori del Partito democratico. Prendo atto di questo risultato e della necessità, quindi, per il PD di sostenere lealmente Vendola come già facemmo nelle elezioni regionali del 2005»
(Massimo D’Alema, la Badante)
04. BOCCIOFILA BOCCONI
[13 Gen.] «La rappresentazione della Primavera pugliese minacciata dal sacro inciucio della volpe del Tavoliere con il famigerato Casini, secondo la frizzante descrizione tentata ancora da Curzio Maltese ieri su Repubblica, è tutt’altro che convincente, anche se viene da uno dei migliori giornalisti italiani. (…) A proposito di potere voglio dire a Vendola che vedendolo così a suo agio nel salotto di Santoro e così coccolato da così tante intelligenze della cosiddetta sinistra radicale, che a me sembrano purtroppo molte lontane dalle persone in carne e ossa e dai loro problemi, ho l’impressione che non sia io ad avere forti legami»
(Francesco Boccia, l’inutile idiota)
04.bis SPIRITI LIBERI
[26 Gen.] «Tutto si può dire tranne che Boccia sia un candidato piovuto dall’alto.
(…) Non c’è sudditanza nei confronti dell’UDC»
(Enrico Letta, The Mentalist)
05. EREZIONI REGIONALI
[23 Gen.] «Non mi dimetto. Dare le dimissioni non mi ha mai sfiorato il cervello, è un’idea che non esiste, è un punto di vista che non mi appartiene. Io non sono ricattabile. So perfettamente cosa ho fatto; so di avere rispettato le leggi, di aver sempre speso bene le risorse pubbliche, mai per interessi personali né miei né di altre persone e lo dimostrerò in tutte le sedi. (…) Sarà faticoso, sarà impegnativo, ma questo è il mio punto di vista e io cercherò di essere giudicato dai bolognesi sia sulla limpidezza della mia azione, sia per quello che farò per questa città»
(Flavio Delbono, la stella filante)
06. I VALORI DI UNA FAMIGLIA:
L’Amore è un Bancomat…
[26 Gen.] «Rifarei tutto (…) Non mi sono lasciata abbattere. E poi lo dovevo anche a mia figlia: deve imparare che non è giusto farsi stritolare da chi è più forte. E l’ho fatto per ottenere il rispetto per me e per il diritto al mio lavoro»
(Cinzia Cracchi, the Secretary)
07. ER MEJO FICO DER BIGONZO
[24 Gen.] «Si assiste a una fiera della vanità: si viene qua con l’ansia di far bella figura davanti alle telecamere, si sventolano le bandiere, ma non c’è uno che dice lavorate e poi andate davanti alle telecamere e prendete la medaglietta»
(Guido Bertolaso, l’Uomo con la tuta)
08. TURBAMENTI EROTICI
[15 Gen.] «Vi è un passo nel quale Anna Frank descrive in modo minuzioso le proprie parti intime e la descrizione è talmente dettagliata da suscitare turbamento in bambini delle elementari»
(Paolo Grimoldi, il Disturbato)
09. INCUBI
[09 Gen.] «Sogno una vera riforma tributaria. Come quella che avevamo immaginato nel ’94. Con due sole aliquote. E adesso stiamo studiando tutte le possibilità per realizzarla»
(S.Berlusconi, il Prestigiatore)
10. NANI CORAGGIOSI
[10 Gen.] «Bisogna avere il coraggio di cambiare anche gli articoli della prima parte della Costituzione (…) che ignora temi e concetti fondamentali, come quelli del mercato, della concorrenza e del merito»
(Renato Brunetta, Mercante in fiera)
(07) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Angelino Alfano, Classifica Settembre, Claudio Scajola, Dichiarazioni politiche, Gianni Alemanno, Liberthalia, S.Berlusconi, Stronzata o Cazzata?, Umberto Bossi on 30 settembre 2009 by Sendivogius
Gli ‘Eroi di Montecitorio’, dopo la pausa estiva, sono ritornati in forma più smagliante che mai, ansiosi di sommergerci con un profluvio inarrestabile di minchionerie assortite, elevate all’ennesima potenza, in un devastante fuoco di fila.
Tuttavia, vuoi per la vecchiaia che avanza, vuoi per l’astinenza coatta da figa, niente sembra eguagliare le incredibili apparizioni del Dio Vivente, il Messia di Arcore, giunto a divertire il mondo col suo Vangelo delle Ilarità.
Dalle Case Chiuse alla Casa di Cura, è la parabola discendente di Silvio il senescente.