Ci voleva il guru d’importazione, Jim Pessina, e pagarlo 400 mila euro per cotanto disturbo (com’era quella storia della riduzione dei costi della politica?), per fare la scoperta dell’acqua calda e così svelare ciò che qualsiasi anonimo passante avrebbe potuto rivelargli al costo di un caffè… No, Matteo Renzi non gode di grandi consensi tra quei ‘giovani’, che pure si è autoconvinto di rappresentare. Per questo ha come principale protettore politico un ex presidente quasi centenario. Più prosaicamente, a volerla dire proprio tutta, ilBomba sta insopportabilmente sul cazzo a chiunque abbia meno di 45 anni. E, se per questo, pure tra gli over 50 non è che sia proprio gettonatissimo! Ma davvero questo strafottente provincialotto ripulito crede che per risollevare il morale di un Paese schiantato basti la visione raccapricciante di se stesso che, strizzato nell’abitino buono delle grandi occasioni, scondinzola tutto giulivo dietro ad un O’Banana al capolinea, strofinandoglisi addosso come un cane in calore, e che intanto ammicca compiaciuto, ululando il suo piacere ai propri paparazzi di fiducia affinché immortalino la scena, tanto si crede fotogenico?!? Veramente questa specie di fossile pensa di rilanciare la propria immagine, riproponendoci ad oltranza fino alla nausea il suo faccione sformato, costruendo intorno a sé un culto della personalità da regime nordcoreano? Ma guardatelo ‘sto disperato dalle ambizioni napoleoniche! Aitante come una merda tirata a lucido, mentre straborda da ogni pertugio mediatico che possa dare sfogo al suo narcisismo patologico, sfoggiando il sex-appeal di una porchetta riscaldata in padella, mentre cerca di accalappiare il “voto giovanile” che nella realtà lo schifa peggio di un lebbroso! Studiatevelo nei movimenti e nelle pose, perché molto rivelano di un ego malato, mentre con risultati patetici cerca di accreditarsi come “volto giovane” e spingersi oltre le corsie di casi umani, dell’orda di quarantenni resi assatanati dall’orgia di potere, e dei vecchi cacicchi democristiani variamente riciclati, che infestano il partito bestemmia, funzionando da repellente elettorale. Con le sue mancette, le sue smorfiette da cartone animato, i suoi sorrisi falsi come Giuda, al massimo può ricordare quei pervertiti con l’impermeabile che distribuiscono caramelle fuori dalle scuole, cercando di adescare i bambini. Forse può funzionare coi vecchi accattoni del parassitismo italico, rotto ad ogni clientelismo. Ma a 20 anni, a meno che non si abbiano seri problemi di personalità, difficilmente ci si può identificare con uno che, a dispetto dell’età anagrafica, è più vecchio del trisavolo trapassato e sepolto. E che per giunta va fanfaroneggiando in giro con un arroganza da bullo che proprio non può permettersi, visto il fisico da omino della Michelin, per giunta facendosi forte (come tutti i codardi) dietro le cariche della polizia inviata a razzolare i contestatori. Guardatevelo ‘sto flaccido spacciatore di banconote da 80 euro, mentre si atteggia a gran fico (ci crede! Ne è davvero convinto..!) da “Vanity Fair” (o era vomit?) alle pagine della rivista “Rolling Stone”, che un tempo era un periodico musicale serio prima di fare da scendiletto a questa sottospecie di venditore ambulante, infarcito di retorica parrocchiale, con un campionario da Anni ’50… È il primo esempio veramente realizzato di Cazzaro POP che parla come il vostro bisnonno e cerca di accattivarsi la benevolenza degli antenati, rivolgendosi ad un’altra era… Tra i suoi pezzi forti c’è l’immancabile retorica senile sui “nostri figli”, riservata all’elettorato in pensione: “la cosa migliore è fare una chiacchierata con i miei figli, più che ascoltare rap”. Ma può fare di meglio: “Sono l’anti-rockstar per eccellenza”… “Mi ritengo quanto di più lontano dalla rockstar… Sono un ragazzo semplice, di periferia, un boy scout”… Per questo si fa intervistare da una (azzerbinata) rivista di musica rock. Quando si dice “centrare il target”..! Infatti stiamo ancora fermi alla canzoncina dei “Due Liocorni”, che certo non raggiunge i livelli spinti e la trasgressività di “Cacca al diavolo“..! E poi ci sono altre perle inestimabili come questa: “quello che più si avvicina a Dylan (Bob) è Walter Veltroni, per il suo amore per l’America”… Dopo una simile intervista, ridare una qualche dignità alla rivista “Rolling Stone” è come restituire la verginità a Cicciolina..! A proposito del premier che si crede giovane tra i giovani, Una sola domanda sorge spontanea tra tanta desolazione: ma uno come cazzo fa a ridursi così?!? Ci è nato (il sospetto è forte), oppure ha frequentato un corso speciale per raggiungere simili livelli di minchioneria stellare??? E questo sarebbe il politico gggiovane che si contrappone a “tutti quei politici che vivono nel culto di se stessi”? Da che pulpito!?! È proprio vero che con la faccia giusta, certa gente può dire quello che vuole… Aspettavamo giusto l’arrivo di ‘sti avanzi di nuovo..!
«Ho sempre saputo che in questo paese è pericoloso avere delle opinioni. Un pericolo sottile ma controllabile… Almeno fin quando non ci inciampi»
(Alack Sinner)
LIBERTHALIA – Libera Commedia nella colonia corsara
Schegge impazzite, Idee, Cultura, Frammenti resistenti e Opinioni controccorrente con un pizzico di ironia e una goccia di vetriolo.
Visitatori:
1.302.348 accessi
«…conto su pochi lettori e ambisco a poche approvazioni. Se questi pensieri non piaceranno a nessuno, non potranno che essere cattivi, ma se dovessero piacere a tutti li considererei detestabili…»
I commenti sono liberi, ma voi non ve ne approfittate o verrete trattati di conseguenza. E senza troppi complimenti.
Unisciti a 277 altri iscritti
COMMUNITY:
«Essere vivo, interessato, vedere le cose, vedere l’uomo, ascoltare l’uomo, immedesimarsi nel prossimo, sentire sé stessi, rendere la vita interessante, fare della vita qualcosa di bello e non di noioso.»
– Erich Fromm –
“Il coraggio di essere”
«Il bene di un libro sta nell’essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto»
(U.Eco – “Il Nome della Rosa”)
«I libri non sono fatti per crederci, ma per essere sottoposti a indagine. Di fronte ad un libro non dobbiamo chiederci cosa dica ma cosa vuole dire»
(U.Eco – “Il Nome della Rosa”)
«Riempi i loro crani di dati non combustibili, imbottiscili di “fatti” al punto che non si possano più muovere tanto sono pieni, ma sicuri di essere “veramente bene informati”. Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione di movimento, quando in realtà son fermi come un macigno. E saranno felici, perché fatti di questo genere sono sempre gli stessi. Non dar loro niente di scivoloso e ambiguo come la filosofia o la sociologia affinché possano pescare con questi ami fatti ch’è meglio restino dove si trovano. Con ami simili, pescheranno la malinconia e la tristezza»
(R.Bradbury – “Fahrenheit 451”)
«Nel sogno c’è sempre qualcosa di assurdo e confuso, non ci si libera mai della vaga sensazione ch’è tutto falso, che un bel momento ci si dovrà svegliare»
(D.Buzzati – “Il Deserto dei Tartari”)
«Un sogno è una scrittura, e molte scritture non sono altro che sogni…»
(U.Eco – “Il Nome della Rosa”)
«…Scrivere non è niente più di un sogno che porta consiglio»
(J.L.Borges)
“Io non sono mai stato un giornalista professionista che vende la sua penna a chi gliela paga meglio e deve continuamente mentire, perché la menzogna entra nella qualifica professionale. Sono stato giornalista liberissimo, sempre di una sola opinione, e non ho mai dovuto nascondere le mie profonde convinzioni per fare piacere a dei padroni manutengoli.”
(A.Gramsci - 'Lettere dal carcere')
“Io non ho alle mie spalle nessuna autorevolezza, se non quella che mi proviene paradossalmente dal non averla o dal non averla voluta; dall’essermi messo in condizione di non aver niente da perdere, e quindi di non esser fedele a nessun patto che non sia quello con un lettore che io considero degno di ogni più scandalosa ricerca”
(P.P.Pasolini)
“Nulla potrebbe essere più irragionevole che dare potere al popolo, privandolo tuttavia dell’informazione senza la quale si commettono gli abusi di potere. Un popolo che vuole governarsi da sé deve armarsi del potere che procura l’informazione. Un governo popolare, quando il popolo non sia informato o non disponga dei mezzi per acquisire informazioni, può essere solo il preludio a una farsa o a una tragedia, e forse a entrambe”
(J. MADISON - 4 Agosto 1822. Lettera a W.T. Barry)
“Un’opinione pubblica bene informata è la nostra corte suprema. Perché ad essa ci si può sempre appellare contro le pubbliche ingiustizie, la corruzione, l’indifferenza popolare o gli errori del governo; una stampa onesta è lo strumento efficace di un simile appello.”
(Joseph Pulitzer)
--------------------------------------
fortezza_bastiani@hotmail.com
Scrivere è un diritto.
Rispondere non è un obbligo
"Liberthalia" utilizza i cookies per implementare alcune funzionalità di sistema. Accedendo a questo sito acconsenti al loro uso. Clicca su 'informativa' per saperne di più; oppure su 'esci' per abbandonare la pagina.INFORMATIVAESCIBISCOTTINI