Archivio per Paolo Becchi

DURA MINGA!

Posted in Muro del Pianto, Risiko! with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 22 agosto 2014 by Sendivogius

Galline-in-fuga

Il proliferare di cinguettii virtuali via Twitter, di castronerie digitalizzate a mezzo f/b, e di tutto il variopinto campionario di corbellerie variamente assortite, che impazzano senza posa su Siria e Iraq e dintorni, ci insegna fondamentalmente tre cose:
1) che tra i rappresentanti del popolo supino la lingua corre di gran lunga più veloce del pensiero, nell’ansia da dichiarazioni in deficit di prestazioni;
2) che la competenza in materia è inversamente proporzionale alla mole di chiacchiere, con le quali si va sproloquiando in libertà;
3) che una stronzata tira l’altra e che smarrito ogni minimo senso del ridicolo (e finanche del pudore!) si persiste imperterriti nel ribadire la medesima, quasi che la ripetizione possa coprirne l’olezzo, in un mondo che con ogni evidenza ha smarrito le virtù del silenzio.
Aforisma A termini inversi, per parafrasare un celebre aforisma di Woody Allen, si può dire che un imbecille può dire di tutto, senza timore alcuno di smentita. La sua reputazione ne resterà comunque intatta.
Di conseguenza, i rancidi frullati di geopolitica domestica dispensati dal Dibba, le allucinazioni fantapolitiche di un Manlio Di Stefano, i pensierini minimali del prof. Becchi (lo specchio del degrado accademico italiano), fino all’immancabile Carlo Sibilia, che come uno scolaretto inetto sbaglia la lezioncina antropologica imparata a memoria e scambia i misteriosi Kaka’i con i fantomatici “Cagai” (forse un lapsus in riferimento alla sua inesauribile produzione scatologica), nel fondo del loro letamaio certificato a 5 stelle, non fanno altro che confermare la fondamentale distinzione insita nella categoria di riferimento, tra imbecilli profondi ed imbecilli superficiali.
Ai posteri l’ardua sentenza…
Cialtroni a 5 StelleMa la categoria in oggetto è tanto numerosa quanto trasversale. E la cacofonia scatenata attorno all’invio di “armamenti leggeri” e relativo “munizionamento” ai peshmerga curdi, sta lì a dimostrarne tutta l’insipienza.
Le armi che il governo italiano si impegna ad inviare sono scarti di produzione post-sovietica sequestrati tra il 1992 ed il 1995, durante il conflitto nella ex Jugoslavia. Si tratta di vecchi kalashnikov assemblati con pezzi scadenti (e per questo chiamati ‘kalakov’), stoccati per oltre un ventennio in bunker seminterrati in vecchie ‘polveriere’ male impermeabilizzate dell’Esercito, prevalentemente in Piemonte (dalle parti del Sestriere), e lì dimenticate. Ignorano i ministri Mogherini e Pinotti, e massimamente il ciarliero Telemaco, che dopo 20 anni il “munizionamento” si deteriora diventando inservibile. E lo stesso accade per i fucili mitragliatori che, senza un’adeguata manutenzione e oliatura, rischiano di diventare un pericoloso giocattolo nelle mani di chi li usa. Di solito, le prestazioni non sono delle migliori…

Le forniture in questione dovranno, legittimamente, passare prima per Baghdad. E possiamo dire con discreta certezza che ai combattenti curdi di Kirkuk non arriveranno mai, o comunque saranno consegnate con ampio ritardo e in numero ridotto. Cosa del resto già avvenuta, nel caso dei ben più efficienti e moderni armamenti che lo USArmy aveva lasciato in abbondanza nelle disposizioni del governo iracheno, il quale si è guardato bene dal fornire il materiale bellico all’amministrazione autonomista del Kurdistan, preferendo piuttosto ammucchiare le dotazioni militari in depositi lasciati poi incustoditi al saccheggio dell’ISIS che adesso può contare su forniture di primissima scelta. Dunque, tanto rumore per nulla. O poco più.
In alternativa, la proposta pentastellata verte sulla disponibilità a fornire equipaggiamenti non letali a protezione della vita umana… Ovvero sia giubbotti antiproiettile (tanto scomodi quanto totalmente inutili contro un calibro 7,62 mm, che poi è il munizionamento standard di un comune kalashnikov) ed elmetti (non è dato sapere se in kevlar, o vecchi caschetti in disuso risalenti al 1970), fondamentali per respingere un attacco in forze dei massacratori dell’ISIS!
img_3376_copy_small.jpgSi aggiunga l’apertura di corridoi umanitari, il ripristino delle forniture di acqua potabile che non si capisce bene come e da chi dovranno essere garantiti e soprattutto difesi (a sassate?!?); insieme ad una iniziativa internazionale per il cessate il fuoco, che di fatto coinvolgerebbe ed implicherebbe un riconoscimento internazionale ed una legittimazione legale alle bande di tagliateste e stupratori che scorrazzano indisturbate nel sedicente Califfato salafita (geniale!), perché come dice l’onorevole Manlio Di Stefano: serve rispetto per capire l’ISIS.
Collezionisti di teste (2)Diversamente, bisogna coinvolgere l’ONU e chiedere l’intervento di una forza internazionale di interposizione, vale a dire i “caschi blu” dei quali si Safe arearicorda la proverbiale determinazione e l’efficacia dimostrata a suo tempo nel grande mattatoio bosniaco. Quest’ultima trovata è scaturita dalla fantasia delle animelle belle di SEL, che per non diventare una “costola del PD” si sono ridotte ad andare a rimorchio (per giunta senza alcuna contropartita) della Setta pentastellata, subendone supinamente l’iniziativa in un Caschi blucascame di sterili distinguo. E si ignora che i famosi “caschi blu” altro non sono che soldati professionista con l’elmetto coperto da una calottina turchese ed i blindati da combattimento verniciati di bianco, imbrigliati in una inefficiente e rissosa (tante sono le nazionalità) catena di comando.

srebrenica-genocid

Ma un coinvolgimento delle Nazioni Unite, con mobilitazione del Consiglio di sicurezza e di interminabili “tavoli di discussione” dove nulla mai si decide tra i veti incrociati, avrebbe il duplice vantaggio di posticipare sine die ogni decisione rendendo inutile qualsivoglia intervento. Ad essere ottimisti, si rimanderà tutto da qui a sei mesi. A quel punto, in IRAQ e in Siria le minoranze perseguitate, non sono solo quelle cristiane ma anche quelle di yazidi, shabak, bahá’í, armeni, comunità di colore, circassi, Kaka’i, kurdi faili, palestinesi, rom, turkmeni, mandei sabei cesseranno di esistere del tutto. E quindi non si porrà più l’annoso problema della loro protezione. E potremo così continuare a baloccarci con qualche altra polemica su f/b tipo le presunte censure omofobe della Barilla o le cretinate di un Tavecchio. Sicuramente molto più rassicuranti nel nulla che nasconde l’abisso.

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IMPICCI & SOLLAZZI

Posted in Kulturkampf with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 11 febbraio 2014 by Sendivogius

Charlie Sheen - hot-shots

Come volevasi dimostrare, alla prova dei fatti, il presidenziale impicciamento, artificiosamente gonfiato per mesi dal meteorismo a cinque stelle, si è alfine sgonfiato con la velocità di un peto, lasciando gli ensiferi che già pregustavano la ghiotta merenda, assieme ai compagnucci della parrocchietta leghista ed i ritrovati amichetti di “Forza Italia”, con un pugno di briciole.
Igumox Esaurite le minzioni del momento, ai cagnetti del Capo-Grullo non resta che abbaiare alla luna, nell’inconsistenza assoluta della loro irrilevanza.
Sollevati dall’incombenza costituzionale, potranno finalmente tornare ad occuparsi di argomenti a loro più consoni quale la terribile minaccia delle scie chimiche, i misteri del Bilderberg, le sirene… dedicandosi a ciò che meglio gli riesce: i soldi degli altri, gli insulti ai soliti giornalisti, il turpiloquio sessista, la caccia alla Boldrini, guerra permanente al pd-meno-elle, che ormai costituiscono un’ossessione personale. boldrini-insulti-1Naturalmente, non vanno dimenticate le amatissime liste di proscrizione: oggi (ri)tocca a Paolo Becchi, già ideologo (a giorni alterni) del MoVimento, reo di intervista non autorizzata. O almeno così si suppone, perché delle scomuniche del Vate® non è mai dato conoscere le ragioni. Mistero della Fede.
Sulla messa in stato d’accusa “per alto tradimento” del Presidente della Repubblica, non vale nemmeno la pena di soffermarsi. Anche perché ne avevamo parlato più che abbastanza in passato.
Tra le formidabili motivazioni dell’iniziativa, basti ricordare:
“Improprio esercizio del potere di grazia” (?), in aperto contrasto con l’Art.87 della Costituzione che laconicamente recita: Il Presidente della Repubblica può concedere grazia e commutare le pene.
La fantomatica “Trattativa Stato-mafia”: una mitopoiesi mitologica tutta da dimostrare e dove chiunque è colpevole fino a prova contraria.
La “Seconda elezione del Presidente della Repubblica” perché, ai sensi dell’Art.85 della Costituzione (Il Presidente della Repubblica è eletto per sette anni), secondo la raffinata interpretazione pentastellata “è evidente che il testo costituzionale non contempla la possibilità dello svolgimento del doppio mandato da parte del Capo dello Stato” (?!?). E peccato invece che, come ogni matricola di Giurisprudenza impara già al primo anno di corso, ciò che la legge non esclude esplicitamente è lecito.
Il “Mancato esercizio del potere di rinvio presidenziale”, questo perché il PdR non solo può ma ‘deve’ rinviare le leggi al “mittente” (parlano del Parlamento), qualora questa non sia gradita al Grullo e la sua canea analfabeta. Ovviamente ai sensi dell’Art.74 della Costituzione:

«Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione. Se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata.»

Secondo l’interpretazione ensifera, ‘potere’ è sinonimo di ‘dovere’, giacché “il rinvio presidenziale costituisce una funzione di controllo preventivo”. E non sanno che la legge può essere ripresentata praticamente identica, senza che il Presidente si possa rifiutare di firmarla.
Ma cercare un filo logico nella lucida follia di questa setta di invasati è impresa che spetta alla psicanalisi e dalla quale una persona sana di Gasparrimente dovrebbe astenersi per motivi di igiene mentale. D’altronde, a sostegno della loro richiesta di impicciamento, i pentastellati possono contare su un costituzionalista d’eccezione, l’acuto Maurizio Gasparri, improvvisamente elevato a mentore, dal cui raffinato pensiero traggono ispirazione.

conspiracyMORPHEUSE siccome ogni pretesto è buono per far casino, giacché nella zuppa rancida del grillismo tutto fa brodo, nel carniere (vuoto) del Grullo non poteva certo mancare il grande “Complotto di Saint-Moritz”, in perfetto stile berlusconiano. Nemmeno la ferale coppia Sallusti-Santanché avrebbe potuto far di meglio…

«Berlusconi era allora un presidente del Consiglio regolarmente eletto, non era ancora stato condannato e fatto decadere. Fu sostituito con un tecnocrate scelto da Napolitano senza che il Parlamento sfiduciasse il governo in carica. Oggi, dopo due anni e mezzo, sappiamo che lo spread non ha (né aveva) nulla a che fare con l’economia reale. Infatti lo spread è sceso mentre l’Italia è in profonda recessione, stiamo molto peggio del 2011. Sappiamo anche che un Presidente della Repubblica ha svolto funzioni che non gli sono attribuite dal suo incarico senza che gli italiani ne fossero informati. Sappiamo inoltre che De Benedetti, un privato cittadino italiano diventato svizzero, può condizionare la politica italiana dalla sua villa di Saint Moritz e lo dice pure. E infine sappiamo che i cittadini italiani sono espropriati da qualunque decisione e che il loro voto non conta nulla. per i registi dei cinepanettoni della democrazia. Impeachment, e così sia!»

  (10/02/2014)

È infatti notorio a chiunque non abbia la memoria di un pesce rosso, quale livello di crescita economica, di stabilità politica e credibilità internazionale godesse allora l’Italia, e massimamente il Governo Berlusconi, nella ‘lontana’ estate del 2011… quando tra un bunga-bunga ed una nipote di Moubarak, con un esecutivo da tutti giudicato finito ed impresentabile, il Paese si stava avviando pericolosamente verso il commissariamento UE, avvitandosi in una recessione economica ed una crisi finanziaria che puntuale esplose qualche mese dopo.

All’epoca ci fu chi, nel bene o nel male, e che di errori ne commise non pochi, cercò di correre ai ripari per provare a salvare il salvabile (tra cui per l’appunto il Presidente Napolitano) e chi invece tra le pagine del suo blog giocava al massimo sfascio, annunciando (e invocando) il default dell’Italia.
Invero, prima di levare appelli alla sollevazione delle Forze Armate, con le sue solite “lettere aperte”, al Capo politico piaceva rivolgersi direttamente al Presidente della Repubblica, coi toni accorati di un Cicerone che si rivolge con supponenza al compagnetto di banco, durante le esercitazioni di retorica:

«Spettabile presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
quasi tutto ci divide, tranne il fatto di essere italiani e la preoccupazione per il futuro della nostra Nazione. L’Italia è vicina al default, i titoli di Stato, l’ossigeno (meglio sarebbe dire l’anidride carbonica) che mantiene in vita la nostra economia, che permette di pagare pensioni e stipendi pubblici e di garantire i servizi essenziali, richiedono un interesse sempre più alto per essere venduti sui mercati. Interesse che non saremo in grado di pagare senza aumentare le tasse, già molto elevate, tagliare la spesa sociale falcidiata da anni e avviare nuove privatizzazioni. Un’impresa impossibile senza una rivolta sociale. La Deutsche Bank ha venduto nel 2011 sette miliardi di euro dei nostri titoli. E’ più di un segnale: è una campana a martello che ha risvegliato persino Romano Prodi dal suo torpore. Il Governo è squalificato, ha perso ogni credibilità internazionale, non è in grado di affrontare la crisi che ha prima creato e poi negato fino alla prova dell’evidenza. Le banche italiane sono a rischio, hanno 200 miliardi di euro di titoli pubblici e 85 miliardi di sofferenze, spesso crediti inesigibili. Non sono più in grado di salvare il Tesoro con l’acquisto di altri miliardi di titoli, a iniziare dalla prossima asta di fine agosto. Ora devono pensare a salvare sé stesse.
In questa situazione lei non può restare inerte. Lei ha il diritto-dovere di nominare un nuovo presidente del Consiglio al posto di quello attuale. Una figura di profilo istituzionale, non legata ai partiti, con un l’unico mandato di evitare la catastrofe economica e di incidere sulla carne viva degli sprechi. Ricordo, tra i tanti, l’abolizione delle Province, i finanziamenti pubblici ai partiti e all’editoria e le grandi opere inutili finanziate dai contribuenti, come la Tav in Val di Susa di 22 miliardi di euro. Gli italiani, io credo, sono pronti ad affrontare grandi sacrifici per uscire dal periodo che purtroppo li aspetta, ma solo a condizione che siano ripartiti con equità e che l’esempio sia dato per primi da coloro che li governano. Oggi non esiste purtroppo nessuna di queste due condizioni.
In un altro mese di luglio, nel 1943, i fascisti del Gran Consiglio, ebbero il coraggio di sfiduciare il cavaliere Benito Mussolini, l’attuale cavaliere nessuno lo sfiducerà in questo Parlamento trasformato in un suk, né i suoi sodali, né i suoi falsi oppositori. Credo che lei concordi con me che con questo governo l’Italia è avviata al fallimento economico e sociale e non può aspettare le elezioni del 2013 per sperare in un cambiamento. In particolare con questa legge elettorale incostituzionale che impedisce al cittadino la scelta del candidato e la delega invece ai partiti. Queste cose le conosce meglio di me. Lei ha una grande responsabilità a cui non può più sottrarsi, ma anche un grande potere. L’articolo 88 della Costituzione le consente di sciogliere le Camere. Lo usi se necessario per imporre le sue scelte prima che sia troppo tardi. Saluti.»

  Beppe Grillo (30/07/2011)

Se il messaggio non fosse chiaro, il soggetto di cui si parla nella missiva è Berlusconi ed il suo governo.
Il destinatario è il presidente Giorgio Napolitano, al quale si chiede (quasi si ordina) di:
a) Nominare un nuovo presidente del consiglio;
b) Scegliere allo scopo “una figura di profilo istituzionale, non legata ai partiti”, che incida sulla “carne viva”. Il convitato di pietra a cui si allude ma che ancora non si nomina è Mario Monti.
c) Fare tutto quanto è nel potere del PdR, “per imporre le sue scelte”.

E per chiudere in bellezza, solito riferimento al duce buonanima ed ai fascisti che devono piacergli davvero tanto:

“In un altro mese di luglio, nel 1943, i fascisti del Gran Consiglio, ebbero il coraggio di sfiduciare il cavaliere Benito Mussolini, l’attuale cavaliere nessuno lo sfiducerà in questo Parlamento trasformato in un suk, né i suoi sodali, né i suoi falsi oppositori.”

razzi 3Improvvisamente, oggi, quello che un tempo era lo “Psiconano” è diventato un “Presidente del Consiglio democraticamente eletto” da un parlamento evidentemente ritenuto legittimo e non più composto di “nominati”, per un governo sorretto dal sostegno in vendita dei vari Razzi e Scilipoti. Trattasi delle primizie scelte di un altro moralista della politica, caduto in disgrazia. All’epoca il Grullo la pensava diversamente, ma è inutile cercare coerenza logica nella schizofrenia politica del capo politico ed i suoi dilettanti allo sbaraglio…
Con simili cialtroni l’Italia si deve confrontare.

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IL GRILLUSCONI

Posted in A volte ritornano with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 7 dicembre 2013 by Sendivogius

Il Grillusconi - by Liberthalia'13

L’Italia è la patria delle eccezioni: ogni defumigante liquame di fogna, sia esso un’anomalia costituzionale o il rigurgito eversivo di un populismo becero qualunquista, qui trova subito diritto di cittadinanza e piena rappresentanza, tra le mute rabbiose di cani da riporto opportunamente aizzati dal demagogo di turno.
Finalmente, anche noi italiani abbiamo la nostra ‘Alba Dorata’. Rigorosamente a 5 Stelle!
Nato per essere “oltre”, dopo i vari avvitamenti del suo cincischiare a vuoto, il M5S sceglie decisamente la destra nella sua versione più estrema e squadrista per colpire recisamente a sinistra.
Non per niente, il duce barbuto della setta pentastellata ricorda per molti versi i contorcimenti ideologici di Jacques Doriot: l’inventore del fortunato slogan “né destra né sinistra” (ni droite ni gauche), che a scanso di equivoci scelse di schierarsi coi nazisti, aderendo con entusiasmo al regime collaborazionista di Vichy nella Francia occupata, che nell’antisemitismo trovò una delle sue ragion d’essere.
I grillini e gli ebreiSiccome nel grillismo delirante non v’è nulla che non si sia già visto nelle cloache della storia, il vecchio motto “né destra né sinistra” costituisce da sempre il marchio di garanzia di qualsiasi protestarismo populista (dal Poujadismo all’Uomo Qualunque) abbia fatto capolino dalle discariche delle frustrazioni del cetomediume più reazionario.
In tempi più recenti, lo slogan è stato fatto proprio dal “Fronte Nazionale” della famiglia Le Pen, grazie all’iperattivismo di Samuel Marèchal: responsabile dell’organizzazione giovanile del Fronte.
NiDroiteNiGauche_BAT“Né destra né sinistra” è stato il tema dominante al quale fu dedicato il decimo raduno estivo del Front National Jeunesse (FNJ) del 1995.
D’altra parte, l’anno precedente, Marèchal aveva già avuto modo di pubblicare (Settembre 1994) un enfatico resoconto sulle attività del FNJ dal titolo inequivocabile:

“Populista e orgoglioso di esserlo!”

Attualmente, è il motto di battaglia di… Marine Le Pen! E non solo…
D’altronde, sulla natura di Beppe Grillo e del suo “moVimento”, i cugini d’Oltralpe non sembrano nutrire alcun dubbio…
Le Monde - Courrier InternationaleCome un mostro a due teste, il grillismo si innesta sul corpaccione catatonico del berlusconismo, nutrendosi della medesima carica eversiva in sinergia comune. È il Grillusconi: il mostro nato dall’incrocio ibrido di due populismi a trazione fascistoide.
Del resto, ogni Mussolini ha il suo Hitler: l’allievo che supera il maestro. Ma gli invasati seguaci (The Following) del Grillo furioso possiedono in più una componente violentemente nazistoide, che il fascismo berlusconiano non ha mai avuto.
Per il resto sembrano condividere tutto o quasi, con pesanti iniezioni di leghismo militante…
Dal “Metodo Boffo” al linciaggio in effigie, con tanto di gogna virtuale per la celebrazione dei quotidiani “due minuti d’odio” (e oltre!) della setta, come nelle peggiori distopie orwelliane.

Squadrismo a 5 Stelle

Presso le dimore del brigante di Arcore, il prof. Paolo Becchi sembra ormai essere di casa e gradito ospite del Pornocrate, di cui l’ideologo del moVimento apprezza la freschezza e l’incredibile carica innovativa, oltre a concordare le strategie comuni. Strategie che nell’ordine contemplano:
L’impeachment (ovvero la messa in stato d’accusa per “alto tradimento”!?) del presidente Napolitano, su presupposti giuridici peraltro inconsistenti;
L’attacco alla RAI e contro qualsiasi giornalista o media non dedichi peana elegiaci ai due ducetti (Grillo e Berlusconi) da mane a sera;
La distruzione dei sindacati e delle rappresentanze dei lavoratori;
Il boicottaggio dei lavori parlamentari, con indecenti gazzarre in aula che manco la Lega della prima ora..!
Il Capo politicoLa richiesta di immediate dimissioni dei parlamentari “abusivi” di un parlamento “illegittimo”. Eccetto i 5 Stelle, è ovvio! Loro mica sono stati eletti con la famigerata legge di Calderoli (col quale peraltro intessono ottimi rapporti), in liste bloccate e senza preferenza. Chissà cosa succederà quando qualcuno dovrà spiegare loro che di “abusivo” in Parlamento ci sono solo le sortite del “Capo politico”, che non ha titoli per gironzolare a piacimento tra Camera e Senato, peraltro col cipiglio di un boss mafioso, e l’occupazione manu militari del 90% delle commissioni parlamentari da parte dei pentastellati, che presto dovranno dividere le poltrone di presidenza coi loro nuovi alleati di “Forza Italia”. Ma nel copioso mazzo andrebbero elencati anche i continui ammiccamenti agli evasori fiscali, l’uscita dall’euro, il neo-protezionismo e la richiesta demenziale di introdurre dazi doganali… Tutte cose che rendono indistinguibile il grillino medio da un Brunetta qualunque. Ci sono poi gli attacchi quotidiani a Laura Boldrini, agli organi istituzionali dello Stato, alla Magistratura, alla Corte costituzionale…

BELLA FRESCA!

Bimbiminkia di tutto il mondo, unitevi!

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(52) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 28 giugno 2013 by Sendivogius

Classifica GIUGNO 2013”

Siamo tutti sulla stessa barca (Liberthalia'13)Nato sull’impellenza delle emergenze irrisolte, il governo di rinascita democristiana della trimurti Letta-Berlusconi-Letta (nipote), nella stasi comatosa a due mesi dal suo insediamento, si conferma per ciò che è: un ibrido doroteo su partenogenesi andreottiana.
Parlare dei suoi non-provvedimenti, della sua non-identità, delle sue non-proposte… risulta pressoché inutile. È come voler conferire forma e sostanza al NULLA.
Fedele alla propria natura, tira a campare come peggio può; a meno che non si voglia davvero credere che la crescita si rilanci con stage da 300 euro e la questione sociale si affronti con una riedizione al ribasso della demenziale “social card”. Nella sudditanza psicologica che tradisce l’assoluta mancanza di una qualsiasi prospettiva ideale o coraggio d’azione, ogni possibile intervento è posticipato di qualche mese, demandato al risultato delle prossime elezioni tedesche: l’alpha e l’omega di ogni attività di governo, da cui tutto dipende.
È l’Esecutivo dell’eterno rinvio: senza uno straccio di visione strategica e meno che mai di una politica economica che non sia la deferenziale accondiscendenza alla ideologia liberista di Credo monetarista, nella supina sottomissione ai “mercati” quale emanazione divina dell’ordine naturale, regolata dalla logica psicopatica che muove il capitale finanziario.
Il risultato pratico è una riesumazione di cadaveri politici, con raccapriccianti innesti anatomici in avanzato stato di decomposizione, secondo le perversioni malate del necro-splatter: professori precocemente rottamati e velocemente riciclati nel recupero scarti; neo-miglioristi del post-comunismo dalemiano; vetero democristiani in salsa morotea-demitiana; papiminkia alla puttanesca e qualche deiezione bocconiana sparsa qua e là.
Non per niente, l’elaborazione di una legge elettorale che possa garantire una vera alternanza democratica, con maggioranze certe, sembra essere l’ultima delle preoccupazioni del governissimo pacificato.
Non che il Legislativo se la passi meglio, con un parlamento paralizzato da professioni di fedeltà totale al Capo e la caccia agli apostati di una setta che si crede “movimento”.
Quanto di meglio la “società civile” è riuscita ad esprimere.

 Hit Parade del mese:

01. PRIORITÀ

[19 Giu.] «Il calcio è più importante dell’insoddisfazione delle persone»
  (Joseph Blatter, la Blatta)

01bis - F-3501.bis PERCHÉ COMPRIAMO GLI F-35

[25 Giu.] «Non si tratta di fare guerre, con gli elicotteri si spengono gli incendi, si trasportano malati e si salvano vite umane»
  (Francesco Boccia, Bocconiano allo sbaraglio)

 

01ter - Psicopatico01.ter AVANZATA LENTA E INSESORABILE

[11 Giu.] «Prima di tutto a me non sembra affatto che Beppe abbia perso le elezioni.
Vincere in 2 comuni su 741 non è una sconfitta, soprattutto se sono località staretegiche come Pomezia e Assemini.
A Catania nel 2008 non c’era il moVimento di Beppe, oggi ha ottenuto un ottimo 3,4%.
A Messina nel 2008 non c’era il moVimento di Beppe, oggi ha ottenuto un buon 2,6%.
Quindi Beppe ha AUMENTATO I VOTI e non ne ha persi. Possiamo anzi dire che Beppe abbia stravinto le elezioni amministrative, facendo rodere i pi-dokki come al solito.
Inoltre tutti i sondaggi danno il moVimento di Beppe nettamente in vantaggio su tutti gli altri: se domani si votasse per ele elezioni politiche Beppe otterrebbe la maggioranza assoluta.
Il Popolo italiano è unito e compatto nel sostegno al GRANDISSIMO BEPPE GRILLO, l’unico statista capace di realizzare una rivoluzione totale e ribaltare lo Stato come un calzino, trasfomandolo completamente in Repubblica grillina a 5 Stelle!
Il Popolo italiano vuole Beppe al comando supremo dello Stato!
Il Popolo italiano urla gli slogan del moVimento: W BEPPE! VOGLIAMO BEPPE PRESIDENTE! IL PD E’ MORTO! I PARTITI SONO MORTI!»
  (Mario P., attivista del M5S sul blog di Grillo)

02 - Enrico Giovannini02. STATISTICHE

[27 Giu.] «Con le misure prese dal governo per l’occupazione, la disoccupazione dei giovani tra i 20 ed i 18 anni potrebbe diminuire di due punti percentuali»
  (Enrico Giovannini, il Pallottoliere)

03 - Alberto Giorgetti03. GOVERNO LETTA (I): Grossomodo

[03 Giu.] « Sì, il saluto romano lo facevo, da giovane. Se sono fascista? Grossomodo.»
  (Alberto Giorgetti, sottosegretario all’economia)

3bis - Spartiati03.bis GOVERNO LETTA (II): Va dove ti porta il cuore

[05 Giu.] «La rivoluzione liberale non si ferma! Noi andremo dove Silvio ci dirà di andare. E quando dico noi, intendo noi berlusconiani “termopiliani”, spartani, berlusconiani eroici che di fronte al tentativo di annientare il loro capo rispondono ai vari Serse che ci intimano di gettare le armi: “Molon Labè”, Venitele a prendere, se ne siete capaci!”»
  (Michaela Biancofiore, Sottosegretario alla Funzione Pubblica)

3.ter - Micciché03.ter GOVERNO LETTA (III): Cocaina ribelle

[06 Giu.] «Quelle di Saviano sono minchiate. Io non sono più cocainomane. Lo sono stato da giovane. Ma era il periodo delle contestazioni. E’ stato un momento storico che io non rinnego»
(Gianfranco Micciché, Sottosegretario di Stato alla Pubblica Amministrazione)

03.quat - A.Razzi03.quater GOVERNO LETTA (IV): Offresi Signora

[19 Giu.] «Io non so perché la magistratura prende degli abbagli con Silvio. Io per lui sarei disposto a tutto. Silvio è il mio messia, farei tutto per lui. Anche morire! Gli darei un rene, pure due. Ci mancherebbe altro. Subito. Anche se muoio chissefrega, è normale. Lui è un Messia che il Signore ci ha mandato e noi non lo trattiamo bene. Se Berlusconi vuole andare con mia moglie, e lei ci sta, perché no? Non mi metto mica di traverso»
(Antonio Razzi, Generoso Cornuto e Presidente della Commissione Esteri al Senato)

04 - Biancofiore04. PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

[14 Gen.] «’Se fosse possibile, Berlusconi lo farei patrimonio dell’Unesco, ma anche dell’Italia e di tutti gli italiani. Purtroppo non si può fare. Io, piuttosto che il Berlusconismo, credo sia da candidare direttamente Berlusconi perché penso che non ci sia uomo pari a lui nella storia da molto tempo. Berlusconi è un patrimonio soprattutto dell’Italia, che l’Italia stessa e gli italiani dovrebbero preservare qualora succeda qualcosa di grave. Credo assolutamente che Berlusconi sia anche un patrimonio mondiale, molto più apprezzato all’estero di quanto in Italia vogliano far credere sempre i cosiddetti giornali e salotti politically correct
  (Michaela Biancofiore, Immancabile)

05 - Francesca Pascale senza Calippo05. IPSE DIXIT

[26 Giu.] «Siamo tutte puttane»
(Francesca Pascale, Daniela Santanché, e le donne PDL alla manifestazione di P.za Farnese)

06 - P.Bersani06. PERDERE CON STILE

[18 Giu.] «Non mi sento un leader sconfitto, e credo che anche nel senso comune non risulti così»
  (Pierluigi Bersani, diversamente perdente)

07 - G.Epifani07. FAVOREGGIAMENTO DELLA PROSTITUZIONE MINORILE
INTERDIZIONE PERPETUA DAI PUBBLICI UFFICI

[24 Giu.] «È un problema che riguarda Berlusconi e i suoi elettori»
  (Guglielmo Epifani, il Relativista)

08 - Cosimo Mele08. OVVIAMENTE A SUA INSAPUTA

[10 Giu.] «Non è mia abitudine andare per prostitute, e qui a Carovigno non ce ne sono. Stando a Roma non ti rendi conto di quello che fai. Roma è molto tentacolare. Ma all’inizio non sapevo che la Zenobi fosse una prostituta»
  (Cosimo Mele, Puttaniere e Cocainomane)

 

09 - BonsaiTV09. LOST IN TRANSATLANTICO

[06 Giu.] «È stata una giornata intensa… mi sono perso. È la prima volta che venivo qui. Non trovavo il Palazzo.»
  (Vito Crimi, L’Incantevole)

10 - Fico10. DEMOCRAZIA A 5 STELLE (I): Non avrai altro dio all’infuori di Beppe.

[12 Giu.] «Nella mia vita, tra le tante fortune, ho incontrato lungo la mia strada Beppe Grillo, tra le persone più oneste, trasparenti e libere che io abbia mai conosciuto. Per me è un esempio altissimo di intelligenza ed umanità (…) Per me Beppe Grillo è patrimonio mondiale dell’umanità come le Dolomiti, la Costiera Amalfitana o la musica.»
  (Roberto Fico, Biancofiore pentastellato)

10b - Goebbels10.bis DEMOCRAZIA A 5 STELLE (II): La Notte dei Lunghi Coltelli

[20 Giu.] «Le espulsioni dei dissidenti? Il Movimento è un organismo grande e vivo che rifiuta, che allontana da se stesso le cose che gli fanno male. Se io prendo un virus, il mio corpo lo rifiuta e mi viene un attacco di diarrea o di vomito!»
  (Paolo Becchi, il Goebbels del M5S)

10c - Pentiti dei tuoi peccati10.ter DEMOCRAZIA A 5 STELLE (III): Al rogo gli apostati!

[17 Giu.] « La collega Gambaro deve avere la forza di chiedere scusa, di chiedere perdono a Beppe, in streaming. Telefoni e chieda perdono, in diretta, a Beppe!»
  (Enza Blundo, Torquemada 5 stelle)

10d - Capo politico10.quater DEMOCRAZIA A 5 STELLE (IV): Addavenì barbone!

[13 Giu.] «Questo è un Paese tenuto sotto sedazione da giornali e televisioni che fanno impallidire la censura sotto il fascismo.»
  (Beppe Grillo, Führer 5 stelle)

10e - Il Democratico10.quinquies DEMOCRAZIA A 5 STELLE (V): Diritto di critica…

[01 Giu.] «Faremo i conti con i giornalisti. Faremo i conti con Floris e i Ballarò. Io non dimentico niente. Siamo buoni, siamo gandhiani ma gli faremo un culo così!»
  (Beppe Grillo, il Gandhiano)

10f - Squadristi distruggono una redazione di giornale10.sexties DEMOCRAZIA A 5 STELLE (VI): …e libera informazione

[04 Giu.] «A certi giornalisti darei l’olio di ricino»
  (Laura Castelli, Onorevole 5 stelle)

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(49) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 30 marzo 2013 by Sendivogius

Classifica MARZO 2013

 Finalmente una ventata di fresche novità!
Contro ogni aspettativa, il parlamento della sedicente Terza Repubblica rischia di surclassare in peggio i suoi predecessori, battendo un record che francamente sembrava irraggiungibile.
Ignoranza, incompetenza, arroganza, analfabetismo istituzionale… davvero non ci facciamo mancare nulla nell’organismo sovrano, che più di ogni altro è lo specchio di un paese sostanzialmente marcio.
In effetti, dopo gli sketch di successo della pornocrazia berlusconiana, bisognava svecchiare un poco il campionario che ha consacrato per l’eternità il sublime barzellettiere di Arcore e le sue intraprendenti spalle comiche.
E infatti chi meglio di un cabarettista fallito dalle velleità messianiche, convertito al turpiloquio politico, poteva meglio riuscire nella difficile intrapresa, come interludio comico prima del ritorno del Grande Mattatore?!? Perché è chiaro che il protagonista indiscusso del momento è il ragionier Giuseppe Grillo, in arte profeta, a tener banco insieme alle sue schiere di imbecilli adoranti riuniti in bellicose tribù digitali.
La copiosità del materiale a disposizione è tale, da dover quasi considerare l’ipotesi di inaugurare una rubrica parallela dinanzi a così tanta abbondanza…
Nel magico mondo di Gaia, premonizzato dalle visioni di Casaleggio (il Frate Indovino della confraternita pentastellata) la follia regna sovrana:
In America impiantano segretamente chip sottocutanei per il controllo a distanza delle persone.. Bisogna istituire una commissione d’inchiesta sulla minaccia occulta della scie chimiche..
L’euro è un complotto massonico delle banche.. E pertanto la soluzione è un referendum on line (senza quorum), ovviamente sul blog di Beppe Grillo!
L’AIDS non esiste in quanto invenzione delle multinazionali per vendere farmaci inutili..
Ed i vaccini fanno diventare gay!
Ne abbiamo fatti di balzi in ‘avanti’, nel profondo del sonno della ragione, dai tempi dell’auto alimentata ad idrogeno, che le case automobilistiche terrebbero segreta, e la pallina al posto del detersivo per fare il bucato.
A livello politico, il nuovo che è avanzato si innesta più che altro sul settarismo gruppettaro dei vecchi Nazi-Maoisti anni ’70 dei quali sembra un’evoluzione dilatata a fenomeno di massa, in un ritorno di fanatismo post-ideologico, con inquietanti richiami alla cultura dell’irrazionale che ha nel cospirazionismo la sua espressione più evidente.
Altro che novità! La setta dei pentastellati ha in realtà radici vecchissime, che vengono vivificate ad ogni crisi di sistema. E le pulsioni totalitarie sono sempre le stesse sotto diverse spoglie: disprezzo assoluto per chiunque non sia organico al movimento; fedeltà incondizionata al Capo; la pretesa di sciogliere tutti i partiti e dare il 100% dei poteri al MoVimento che in quanto non-partito ha la pretesa di rappresentare il “popolo” nella sua totalità. Al contempo, è prevista l’eliminazione dei sindacati e la chiusura di tutti i giornali.
C’è già stato in passato un signore che sosteneva cose simili: si chiamava Adolf; era convinto di “essere in guerra” e coerentemente chiamava il suo programma ‘Mein Kampf’ (la mia battaglia).
Sorvoliamo invece sulle personali interpretazioni della Costituzione repubblicana, dalla pretesa che che il potere legislativo possa esistere senza esecutivo, alla reiterazione ad interim di un governo tecnico dimissionario senza passare per la legittimazione parlamentare, fino alla favoletta graziosa del capo del governo scelto tra personalità della società civile… giacché è ovvio che, chiunque sia il potenziale candidato (fosse anche Gesù Cristo risorto!), il giorno dopo verrà bocciato dal Grullo come “foglia di fico dei partiti”. Ormai il giochetto è chiaro.
In riferimento ai sedicenti esperti costituzionali del M5S, la compresenza di fenomeni (da baraccone) come il prof. Paolo Becchi la dice lunga sullo stato delle università italiane
Ad ogni modo, cercare una coerenza logica nei deliri continui del ‘capo-politico’, auto-nominatosi “presidente”, è un esercizio inutile… E noi, per ragioni di profilassi, ci teniamo a debita distanza da quella fogna infetta a cui si abbeverano invece i devoti della setta! Nel suo splendido isolamento auto-referenziale il Vate del M5S è obnubilato dai suoi latrati rabbiosi contro tutto e tutti. In piena fase fecale, spalma ormai i propri escrementi sulle pareti della propria cameretta virtuale, incapace com’è di articolare un pensiero che non sia rigonfio di minacce, fatwa, anatemi, scomuniche, e volgarità di ogni tipo. Di questo passo, tra poco si esprimerà tramite grugniti.
Land of the BlindPer paradosso, la situazione attuale ed i suoi protagonisti ricordano un (brutto) film come The Land of Blind: un perverso dittatorello, incredibilmente basso e dedito alle orge, in un Paese bananiero dove i vecchi partiti di maggioranza e opposizione sono sostanzialmente identici e si elidono a vicenda, viene rovesciato e sostituito da un guru barbuto che instaura un regime rivoluzionario a metà tra un setta ed una dittatura maoista-polpottiana, in un crescendo di deliri sempre più assurdi.
Alla fine, verrà restaurato il vecchio regime.

Hit Parade del mese:

01. BEVETE IL VOSTO PISCIO

[21 Mar.] «C’è la possibilità che i vaccini facciano diventare gay. Dopo un vaccino la personalità potrebbe non svilupparsi nel modo adatto. L’omosessualità è una malattia di ordine psichico: poi la lobby gay è diventata così potente che l’Oms è stata costretta a toglierla dalle malattie… E vogliamo parlare dell’urinoterapia? Va fatta per qualche anno, in certi casi è risolutiva, e può anche aiutare contro il cancro.»
 (Gian Paolo Vanoli, esperto scientifico a 5 stelle)

Sogni d'oro bel suino02. LETARGIE CONTAGIOSE

[21 Mar.] «Beppe è riuscito a tenere Napolitano abbastanza sveglio. Beppe ha cercato di fargli capire come sta cambiando il mondo.»
(Vito Crimi, Morfeo 5 stelle)

03 - Scilipoti03. STATISTI AL CONFRONTO

[12 Mar.] «Mi dichiaro sin d’ora disponibile a un confronto con Beppe Grillo sulle proposte che servirebbero al nostro Paese per uscire dalla crisi, e su quello che realmente significa avere senso dello Stato»
  (Domenico Scilipoti, la risorsa segreta)

04 - Biancofiore04. PERSEVERATIO DIABOLICA

[11 Mar.] «Manifestiamo per l’amore sincero che abbiamo per Berlusconi… che poi ne sapete voi se Ruby era o non era la nipote di Mubarak?»
(Micaela Biancofiore, caso clinico)

05 - Caprone05. ODORE DI SANTITÀ

[28 Mar.] «Siate pastori con l’odore di pecora»
  (Papa Bergoglio, il pastorello)

06 - Cieco di Arcore06. LA GRANDE COSPIRAZIONE

[17 Mar.] «Magistatura Democratica svolge un’attività eversiva di cui ho le prove: ecco perché serve una pre-commissione per verificare questi fatti»
(Silvio Berlusconi, il Barabba)

07 - Giovanni Burtone07. PRIORITÀ

[20 Mar.] «Vogliamo l’attribuzione della denominazione di ‘Città nazionale del presepe’ al Comune di Grassano!»
(Giovanni Burtone, statuina PD)

08 - Renata Polverini08. SPIRITO DI SERVIZIO

[03 Mar.] «Il posto blindato alla Camera? Fu Berlusconi a chiedermi se avessi voglia di fare la parlamentare, ed io, in maniera un po’ svogliata, accettai»
(Renata Polverini, la Camionista)

09 - Marta Grande09. MERITOCRAZIA INDIRETTA

[15 Mar.] «Qui in Italia la mia laurea non viene riconosciuta, perché gli Stati Uniti non sono in Schengen. Per questo non c’è un riconoscimento diretto»
  (Marta Grande, eccellenza 5 stelle)

Pizzarotti10. MEDVEDEV, CHI ERA COSTUI?

[24 Mar.] «Medvedev? Credo faccia parte della Commissione Europea, ma il ruolo preciso non saprei dirlo.»
(Federico Pizzarotti, sindaco a 5 stelle)

Pizzarotti 210.bis PREPARAZIONE PENTASTELLATA

[23 Mar.] «Kabul si trova in Iraq»
(Federico Pizzarotti, il Geografo)

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