Archivio per Paola Taverna

(110) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , on 29 aprile 2018 by Sendivogius

Classifica APRILE 2018”

Fedeli al principio dell’Uno vale l’Altro, nella scelta delle candidature così come delle alleanze, i meravigliosi pupazzi interscambiabili della Casaleggio Associati hanno finalmente stilato il contratto (alla tedesca) per il varo del prossimo governo riVoluzionario, alla ricerca delle democristiane “convergenze parallele” su affinità programmatica, a cura di un apposito “comitato scientifico” presieduto dal prof. Giacinto della Cananea e “composto di esperti indipendenti e di elevata professionalità”: la contessa Pia Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare, il Duca Conte Pier Carlo ing. Semenzara, il Professor Guidobaldo Maria Riccardelli… e tante altre eminenti personalità del mondo accademico. Dopo un pippone lungo una mezza dozzina di pagine a fare da preambolo, finalmente il Comitato Scientifico snocciola le convergenze programmatiche:

– Contrasto al bullismo, alla violenza contro le donne, stalking e violenza di genere.
– Servizi per la prima infanzia, creazioni di nuovi asili-nido, e sostegno alle famiglie.
– Conciliazione famiglia-lavoro e sostegno alle donne lavoratrici.
– Servizi per la cura delle persone a carico, con incentivi fiscali e deducibilità delle spese.
– Finanziamento della Ricerca e dell’Università; riforma degli istituti tecnici.
– Contrasto della povertà e della disoccupazione.
– Sicurezza e giustizia per i cittadini.
– Riforma tributaria, tutela del made in Italy, rilancio delle imprese, riforma della pubblica amministrazione…

E grazie al cazzo! Alzi la mano chi non è d’accordo. Soprattutto, trovate un partito che sia disposto a sostenere qualcosa di diverso, da quello che a conti fatti è solo un elenco delle buone intenzioni, che non specifica niente e non va mai oltre il nulla aggregato in fuffa condivisa e assemblata per piacere a tutti. A patto però che il premier sia Giggino ‘O Saracino, in virtù delle sue straordinarie competenze non solo linguistiche…

Non sappiamo dove la corrispondenza di amorosi sensi condurrà i pentastellati, al momento impegnati nel rapporto necrofilo con le spoglie di un Partito Democratico in piena thanatomorfosi, prima di riprendere il flirt mai del tutto interrotto con la Lega salviniana. Tuttavia, anche per le unioni di interesse ci dovrebbe essere un minimo di feeling. E, a giudicare dal livello del corteggiamento, non pare proprio che il PD sia mai stato il partner ideale con cui costruire una solida relazione, fosse anche dettata dalla più cinica convenienza. A meno che non si tratti di uno di quegli amplessi, in cui gli amanti si dicono le cose zozze a letto e si insultano, trovando la cosa particolarmente eccitante…

Luigi Di Maio dixit:

“Il Movimento 5 Stelle è nato in reazione al PD, al loro modo di fare politica. E oggi offre uno stile nuovo”
“Il Pd ha un’idea perversa del concetto di democrazia”.
“Il Pd è un partito di miserabili che vogliono soltanto la poltrona”.
“Il Pd si fa pagare da Mafia Capitale”.
“Il Pd profana la democrazia”.
“Nel Pd sono ladri di democrazia”.
“Il Pd è il simbolo del voto di scambio e del malaffare”.
“Nel Pd ci sono gli assassini politici della mia terra, sono criminali politici”.
“Il Pd fa politiche che favoriscono i mafiosi”.
“Il Pd è da mandare via a calci”.
“Il Pd è il partito dei privilegi, della corruzione e delle ruberie. A casa!”.
“Il Pd sta con le banche e manda sul lastrico i risparmiatori”.
“Le misure economiche del Pd sono infami”.
“Il Pd è responsabile di questo schifo”.
“Il Pd è il male dell’Italia”.
“L’unica cosa che possiamo fare è invitare i cittadini a liberare l’Italia dal Pd”.
“Parlare con il Pd è un suicidio”.
“Escludo categoricamente qualsiasi alleanza col Pd”.

Roberto Fico dixit:

“Il Partito Democratico è il pericolo numero uno per il Paese!
“Il PD è un partito eticamente e moralmente disorientato”.
“Il Pd è un partito distrutto e permeabile a qualsiasi infiltrazione: lobby, gruppi di affaristi, criminalità organizzata”.
“Il PD è devastato dalle indagini, devastato dalle condanne, hanno i condannati nelle liste, come De Luca in Campania e vengono a farci lezioni di democrazia”.
“Sono dei delinquenti”.
“Dove c’e’ PD, c’è marcio”.

Paola Taverna dixit:

“Mafiosi, schifosi, siete delle merde, ve ne dovete andare, dovete morire!”

Quella col PD è più che altro una scappatella, per far ingelosire l’amante in sottana verde ed alzare la posta. Se poi, per astinenza tossica da potere, il partito bestemmia si acconcerà a fare la puttana del M5S non è dato da sapere. Ma in caso, su chi fotterà per primo l’altro, non ci sarebbe da essere troppo sicuri.

  Hit Parade del mese:

01. VENTITRE MILIONI!

[21 Apr.] «Anche l’ISTAT certifica la crescita degli occupati in Italia, che nell’ultimo anno sono aumentati fino ad oltre 23 milioni: una ripresa spinta dai governi sostenuti dal PD. Ora tocca ai vincitori delle elezioni fare un governo e continuare a creare nuovi posti di lavoro»
(Debora Serracchiani, la Disoccupata)

02. “ENRICO STAI SERENO”

[29 Apr.] «Matteo Renzi è una persona d’onore…. ed è uno dei migliori presidenti del consiglio che l’Italia abbia mai avuto»
(Carlo Calenda, il diversamente renziano)

03. VITA DA RENTIER

[04 Apr.] «Chi vive solo per lavorare è un miserabile, chi ozia un rivoluzionario»
(Beppe Grillo, il Fancazzista)

04. DISASTRO CAPITALE

[19 Apr.] «Il Campidoglio si sta dotando di strumenti all’avanguardia per garantire la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali. Con il M5S, Roma è capitale della democrazia diretta!»
(Riccardo Fraccaro, altro cazzaro a 5 stelle)

05. DUCI CERONATI

[28 Mar.] «Io spero che Berlusconi sia ancora l’uomo più potente d’Italia, perché non abbiamo più un duce da far tornare per rimettere l’Italia a posto, solo Berlusconi potrebbe.»
(Lele Mora, la checca fascista)

06. INEZIE, MA IRRINUNCIABILI

[08 Apr.] «Quanto prendo di vitalizio dopo tre legislature? Non ne ho idea di preciso. Credo 2mila e rotti euro, poco più o poco meno. Non lo so. Bisognerebbe chiedere alle mie segretarie. Un professionista come me, che ha 40-50 persone a cui badare, non si occupa di queste piccole cose»
(Maurizio Paniz, lo sozzo cammellone)

07. Der früher Führer

[25 Apr.] «Sta succedendo qualcosa di davvero pericoloso in Italia. L’altro giorno ho chiesto ad alcune persone: ‘come vi sentite di fronte al comportamento di questa formazione politica, di questo Movimento che non si può definire democratico?’ Mi hanno risposto che si sentono come gli ebrei al primo apparire di Hitler.»
(Silvio Berlusconi, il Perseguitato)

08. PD 1938

[24 Apr.] «Il PD vive come gli ebrei negli anni delle leggi razziali: braccati, umiliati e senza patria»
(Vincenzo De Luca, l’Ebreo Errante)

09. SOPPRIMIAMOLI

[29 Apr.] «Se in Sicilia non ci fossero stati disabili gravissimi, avremmo avuto più soldi per altri settori»
(Nello Musumeci, governatore virtuoso)

Antonio Razzi e gentile signora10. ESPLORAZIONI

[10 Apr.] «Mattarella dia a me l’incarico esplorativo. In 48 ore ci sarà un Governo!»
(Antonio Razzi, il non-premier)

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ROMAGEDDON

Posted in Roma mon amour with tags , , , , , , , , , , , , , , , on 18 febbraio 2016 by Sendivogius

Il crollo di Roma

La senatrice Paola Taverna, la My Fair Lady de Tor Bella, in una di quelle inconfondibili esternazioni che contraddistinguono la non-logica del non-partito, denuncia l’esistenza di un “complotto per far vincere il Movimento 5 Stelle” (!?!) alle prossime elezioni comunali di Roma. L’eclatante rivelazione la si può trovare anche QUI. Ed è quanto di meglio la nostra Eliza Doolittle de’Noantri riesce a sfornare, quando non è troppo impegnata a fornire particolari su ciò che a suo dire sembrerebbe riuscirle meglio, mentre si scambia utili suggerimenti su come ottimizzare certi esercizi orali con quell’altra principessina Sissi del partito bestemmia…
Le principessine su twitterLa raffinata senatrice, com’è noto, ha più di qualche problema con la lingua italiana e quindi eventuali fraintendimenti nascono dalla sua evidente difficoltà nel declinare concetti di senso compiuto. Ma che un partito (non definito tale) si presenti con lo scopo implicito di perdere le elezioni, è un obiettivo che non si era mai prefissata nemmeno la mitica Mirella Cece ai tempi gloriosi dei suoi “Teocrati Cristiani Cattolici Ecclesiastici”, riuniti sotto gli stendardi della Lista Sacro Romano Impero Liberale Cattolico.
Lista Sacro Romano Impero Liberale Cattolico di Mirella CeceNella sua psicopatologia della vita quotidiana, Sigmund Freud descrive il “lapsus” come il fenomeno che meglio di ogni altro fornisce gli elementi per interpretare il funzionamento psichico, permettendo di cogliere gli aspetti di una realtà nascosta nelle pieghe dell’inconscio.
Se ci si candida per perdere, ne consegue che l’attività politica del M5S non consiste nel proporsi come alternativa per governare (tanto se ne è incapaci), ma nell’impedire agli altri di farlo per poi gridare allo sfascio, organizzando veri e propri sabotaggi istituzionali, implicitamente finalizzati alla paralisi del Paese in un distopico culto del caos. Così poi Casaleggio può finalmente giocare al cavaliere dell’Apocalisse, travestito da Gengis Khan sopra un cavallino a dondolo, in attesa dell’avvento di Gaia a movimentare le serate malinconiche dell’orsetto Gianroberto…

TEDDY BEAR

E magari “Gaia” fosse il nome d’arte di un’entreneuse! Almeno le “puttanate” avrebbero un qualche risvolto pratico, invece di essere la mitopoiesi politica di un’allucinazione condivisa nei non-luoghi virtuali di un blog, per una militanza a portata di clic, tra banner pubblicitari e prevendite biglietti per i comizi a pagamento del “capo politico”, con gli estremi on line del suo C/C personale per versamenti al “MoVimento”.
Oro al profetaPoi certo bisogna pur far giocare i bambini della setta digitale e dare loro l’impressione di contare qualcosa. Per questo esistono le “comunarie” per la scelta dei candidati, graziosamente concesse agli adepti di stretta osservanza, quelli col bollino cinque stelle in fronte, rigorosamente “certificati” dalla Casaleggio Associati.
E siccome amministrare Roma costituisce ormai un’impresa quasi impossibile, secondo le regole stringenti del moVimento (di mouse), un deficiente vale l’altro nella solita carrellata di casi umani allo sbaraglio. Cosa spinga poi persone apparentemente normali a sottoporsi ad una specie di “confessionale” da Grande Fratello, con imbarazzanti filmini di auto-presentazione da caricare in rete a peritura memoria di una minchioneria senza speranza di redenzione, resta un mistero (buffo?) dove il disagio psicologico si assomma alla prevalenza del cretino iperconnesso nella sua dimensione digitale.
confessione GFDelle candidature, ovvero (per meglio dire) delle caricature a 5 patacche, girano ormai da tempo dei cammei dedicati con le selezioni più rappresentative di questi scampoli di “società civile” strappati al giusto anonimato delle loro esistenze.

La selezione completa dei fenomeni la trovate naturalmente QUI, fintanto che non verranno (purtroppo!) rimossi. Se possibile, il resto degli aspiranti “portavoce” è persino peggio, in questa variante paraolimpica di giochi senza frontiere per eleggere il più grullo nel marchesato del Grillo. Sorvolando sul professore negazionista, a dimostrazione del degrado culturale in cui versano gli atenei italiani e di come una laurea non costituisca un antidoto all’idiozia, nello scorrere i profili si nota subito una interessante preponderanza di ex militari e forzati dell’ordine, un nutrito pattuglione di dipendenti provenienti da quel modello di efficienza e valorizzazione “meritocratica” che è Alitalia, molti impiegati comunali, insieme ad una marea di imprenditori (“gestisco un punto vendita tabacchi“), dirigenti e manager (o sedicenti tali), palesemente a disagio davanti ad una webcam, quando non in aperta difficoltà, che si presentano in un profluvio di banalità, frasi fatte, desolanti ovvietà, e qualche sbrodolamento narcisistico di chi evidentemente sopravvaluta di molto la propria importanza. Partono tutti più o meno bene, ma poi collassano subito dopo il primo paio di battute (il pezzo forte del copione).
C’è quello che si impappina dopo appena 20 secondi…

C’è l’ex consigliere che si vorrebbe ricandidare percambiare la città, perché il cambiamento è insito nel movimento… ehhh perché ognuno di noi ci assomigliamo per questa idea di cambiamento… per ehhhh portare avanti questo progetto del cambiamento (!!). Effetto Ecce Bombo assicurato (faccio cose.. vedo gente)…

C’è l’altro talmente imbarazzato e contrito, a tal punto da farsi venire l’orticaria in piena presentazione, stringendosi sempre più nelle spalle e nascondendosi il viso.

C’è l’attiVista, nato a Rrrroma che vive a Rrrroma e si candida per Rrrroma, perché fa la donazione del sangue (anche chi scrive, ma non per questo..), perché ha partecipato a tante attività territoriali pulendo strade abbandonate (che per l’appunto in quanto abbandonate non vengono pulite) e perché, testuale, ha un progetto “per la trasformazione degli fritti e olio in scatola(tonno) per la trasformazione in saponette”.

Eppoi c’è lui, il nostro preferito in assoluto: Renato Borgognoni, imprenditore, manager, consulente, inventore a tempo perso, ma soprattutto “tirchio”. In realtà è sublime!

Poi c’è quello che ovviamente non tollera più il degrado evidente alla luce di tutti quanti ed opera nella piena consapevolezza della competenze maturate come funzionario pubblico (è geometra!) che lo hanno portato a conoscere i livelli istituzionali ed il funzionamento della pubblica amministrazione. Modesto!

Ma c’è anche la candidata che dinanzi a tanta tensione dialettica, con la voce tremante, riesce a trattenere a stento una crisi di pianto.

Per ritornare al lapsus originale della senatrice Taverna, il vero dramma (per la città) sarebbe fargliele vincere davvero le elezioni. Altro che “complotto”!
Se non si trattasse di gente mediamente ricompresa in un arco di età dai 40 ai 60 anni, ricordano quei vecchi spot con nugoli di ragazzini ai quali viene chiesto cosa vogliano fare da grandi, ricevendone le risposte più strampalate. E purtroppo per loro, questi sono fin troppo cresciutelli..!

Insomma, a ben vedere, ce n’è davvero per tutti i gusti…

«Il non-partito di Grillo cerca di aggregare un movimento di protesta radicale che accoglie sotto il mito della ribellione intransigente tutte le infinite microfisiche della rivolta che con la crisi si erano accese in ogni angolo della penisola de-industrializzata. Il non-partito dei “cittadini punto e basta”, l’apriscatole che con un semplice click esclude ogni delega politica nelle arcane istituzioni della rappresentanza, deve in realtà accettare supinamente le strategie delle alleanze che nessuno ha discusso prima oppure rassegnarsi ad uscire dal gruppo. Il movimento della iperdemocrazia, che tutto riconduce ad infinite pratiche dialogiche, in cui “uno vale uno” ed i tempi biblici della consultazione scacciano l’onore di ogni decisione controversa, ha delle zone oscure. Che prende le decisioni rilevanti è sempre il capo, sottratto allo sguardo indiscreto di tutti gli altri soci. Il capo vale molto più di uno, le sue mosse sono imponderabili e non richiedono nessuna trasparenza. Le scelte cruciali (come in tutti i poteri tradizionali, le organizzazioni, le imprese, le burocrazie, le gerarchie civili e religiose) sono dettate da mere ragioni di opportunità, di urgenza, di discrezionalità, di arbitrio. La illusoria trasparenza della rete, che nelle pratiche di demagogia virtuale auspica la necessaria soppressione dei partiti, convive con l’opacità del comando in centri privati inestricabili e sottratti a ogni pubblica visibilità. Come nei vecchi organismi di comando verticale, anche nei nuovissimi poteri falsamente orizzontali che decide in ultima istanza può trascendere ogni collegialità, ogni confronto, ogni dialogo, ogni giustificazione, ogni critica. Il capo decide senza motivi discutibili in pubblico. Ogni suo post va solo eseguito. Nessuno può valutare le ragioni e gli scopi di un suo monologo. Solo un analista ingenuo può pensare che la sostanza del non-partito grillino sia nelle singole proposte emerse in un comizio spettacolo, molte delle quali così generiche da acchiappare il consenso di tutti, nella sensazione di partecipazione all’evento con un semplice atto di cliccare un nome.
megafono[…] Toccare il volere del capo, contraddire il suo desiderio ultimo, significa annullare il movimento che si troverebbe all’improvviso senza più simbolo, nome, ragione costitutiva. Il fondamento del tutto regressivo del non-partito della purezza etica esibita in piazza risiede proprio qui, nel suo carattere di ultima istanza privato-proprietario che rende insignificante e sgradita l’opinione dissonante. Con il suo marketing dello sdegno assoluto e dei processi via blog, il movimento attira in modo strutturale pulsioni di estrema destra e di estrema sinistra, a conferma dello stato confusionale delle culture che accompagnano le dure congiunture della crisi italiana.
[…] La strategia dell’antipolitica postula la contestazione delle elite, che si ritrovano di colpo delegittimate in nome del ‘nuovo’ che non accetta alcuno spirito di compromesso. Il nuovismo che contrappone un genuino principio meritocratico a un ammuffito criterio partitocratico di solito apre le danze, mobilitando chi invoca degli spazi di agire sociali liberati dagli apparati logori della casta. Poi però compare chi propone di chiudere le operazioni con l’esibizione muscolare del populismo trionfante che celebra la riscoperta di arcane pratiche di dominio personale

Michele Prospero
“Il nuovismo realizzato”
Edizioni Bordeaux (2015)

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OUT OF SIGHT

Posted in Stupor Mundi with tags , , , , , , , , , , , , on 19 dicembre 2014 by Sendivogius

GaleoneCosì com’era cominciato, si chiude in tutta la sua pletorica inutilità il dimenticabilissimo “semestre europeo” ad italica presidenza UE, nell’assoluta irrilevanza di una istituzione bombastica del tutto priva di anima e di una qualunque identità definita, che non sia il tristo tirar di conto sulla pelle di cittadini degradati a consumatori passivi e svuotati progressivamente di ogni diritto, nella sacralizzazione di un “mercato” assurto a feticcio trascendente, mentre i mercanti dilagano dentro e fuori dal tempio.
Nessun indirizzo economico alternativo, nessuna dimensione sociale, nessun impegno concreto, nessuna deroga ai divini trattati del ‘rigorismo’ imposto come religione, in un continente ridotto a depressa colonia tedesca… In questo, la presidenza italiana in nulla si è distinta rispetto a tutti i suoi predecessori, nell’irrilevanza di un risultato a somma zero. Come da tradizione.
In un’Italietta esautorata ed impotente, mentre il “paese reale” affonda nell’insipienza del suo premier ridanciano, sulla tolda del Titanic si sovrappongono le orchestrine in una cacofonia indistinta di ruttini senza regia.
Il saluto della ConcordiaNello sprofondo di uno squallore senza fine, capita così che un vecchio barbuto con pretese messianiche, senza alcun titolo né ruolo istituzionale, entri ed esca dal Senato considerato alla stregua di una specie di boudoir personale per mettere in scena comizietti auto-promozionali, attorniato dalle sue deferenti vestali da camera, magnificando le sorti della sua setta digitale a marchio registrato.
CialtroneSe la selezione di una classe dirigente minimamente decente resta il problema irrisolto della società italiana e la causa principale di un declino apparentemente inarrestabile, il dramma di una democrazia incompiuta si perpetua nell’inarrestabile susseguirsi di macchiette tragicomiche e di inveterati cialtroni del peggior qualunquismo demagogico, dei quali una certa Italia è prodiga da sempre e nei quali sistematicamente confida, tanto da rasentare una sorta di psicopatologia collettiva nella reiterazione ciclica delle ricadute.
In tempo di crisi, ascoltare gli sproloqui del Grullo sbavante e dei suoi replicanti allo sbaraglio resta di per sé un esercizio inutile. Certe esibizioni vanno infatti gustate per la loro dimensione pantomimica, nella miseria di siparietti imbastiti all’ombra dei logori teatrini della politica.
Beppe GrilloÈ questo forse il modo migliore per inquadrare nella cornice più adatta le performance del “capo politico” in versione natalizia, mentre sproloquia smarrito nei suoi deliri apocalittici. Più che altro, mentre discetta di diritto costituzionale, di leggi popolari, di politica monetaria e referenda.. senza avere il minimo rudimento Diversamente giovanein materie delle quali ignora perfino le basi elementari, per la gioia dei media che ancora se lo filano, ricorda quei vecchi rincoglioniti provvisoriamente dimenticati in qualche ospizio che fanno di tutto per attirare l’attenzione su di sé, agitando la criniera cotonata da santone new age fuori tempo massimo. Di solito, vengono ritirati in concomitanza con le feste comandate, quando il gerontocomio chiude per ferie. Sono quelli che si sbrodolano mentre mangiano, si puliscono la bocca con la tavaglia di raso, e si cagano addosso durante il pranzo di natale per ripicca. Costituiscono motivo di imbarazzo, ma poi forniscono motivo di conversazione tra parenti troppo lontani e diversi tra loro, per avere dei veri legami in comune. È un po’ quanto succede all’interno del notorio moVimento che incapace com’è di un qualunque amalgama o iniziativa degna di questo nome, può sempre orientare l’attenzione sulle sparate di “Beppe” nel vuoto pneumatico di azioni e risultati.
H.L.Mencken - DemagogiaIn alternativa, li sentirete latrare alla luna che “loro” sono diversi, sono gli onesti per eccellenza e che sempre “loro” sono gli unici che non rubano, che tutto il resto è ka$ta. E ci mancherebbe pure che un non-partito di casi clinici, che rifugge qualsiasi responsabilità come la peste nera, che amministra una manciata irrisoria di comuni di provincia, e siede in parlamento da meno di un anno si facesse già coinvolgere in ruberie e scandali di corruzione, senza nemmeno avere un briciolo di potere!

Matteo Calvio (47 anni) Lo Spezzapollici e il M5SMatteo Calvio (47 anni), detto “Lo Spezzapollici”: l’esattore di Massimo Carminati.

Insomma, riparliamone tra cinque anni e qualche carica in più…
In quanto alla fondamentale opera di vigilanza e di denuncia, caliamo pure un velo pietoso. Perché se è vero che il sistema corruttivo in vigore da decenni nella Roma della terra di mezzo era sotto gli occhi di tutti, è altrettanto vero che lo starnazzante pattuglione pentastellato al Campidoglio non s’è mai accorto di nulla, a partire dall’ex candidato sindaco della “unica opposizione”, che pure avrebbe dovuto contare su un osservatorio privilegiato, in quanto avvocato. Al massimo, tra le indispensabili attività degli ensiferi in quel di Roma e dintorni, si ricorda una Taverna planata a fare sciacallaggio politico a Tor Sapienza, gli elogi di una Lombardi al fascismo ed al suo altissimo senso dello stato, o le interrogazioni parlamentari della Ruocco a favore delle cooperative della banda Buzzi-Carminati sull’assegnazione dei centri di accoglienza.
matteo_renzi_sorrisoÈ ovvio che dinanzi ad un simile capitale umano il Telemaco fiorentino dorma sonni più che tranquilli, in quanto “eroe” di una narrazione politica e parlamentare che lo vede protagonista assoluto in assenza di antagonisti credibili.
GiornalettismoPer questo bisogna creare, per scopi puramente propagandistici, Matteo Salviniun avversario in qualche modo convincente; un prodotto mediatico da costruire a tavolino e da lanciare sul mercato politico; un fenomeno da esportazione ad uso dei talk-show in crollo di pubblico… Qualcuno da promuovere come valido concorrente, in modo da essere inserito nella scaletta e far risalire gli ascolti in caduta, secondo una formula accattivante: Matteo vs Matteo.

Tisici

Perché un gioco senza contendenti perde di gusto. Il villoso animaletto della Lega in versione nazional-populista al momento è la miglior offerta sulla piazza.

Alessandro Di Battista

La stessa operazione di marketing era stata tentata a livello giornalistico col Dibbà (tanto fotogenico quanto irrimediabilmente idiota) ed il più pragmatico Di Maio, ma si tratta di due gemelli diversi, entrambi limitati nei movimenti dal soffocante cordone ombelicale dell’onnipresente “capo politico” che, al massimo, tra il ‘buono’ Renzi ed il ‘cattivo’ Salvini, si presta per il ruolo dell’imbecille di supporto. Almeno fino alla prossima compagnia di giro…

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(60) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , , , , , on 1 marzo 2014 by Sendivogius

Snowpiercer

Classifica FEBBRAIO 2014”

Se fosse possibile schematizzare la realtà italiana, il concetto che meglio potrebbe descriverla è il moto perpetuo di una macchina (im)perfetta, calibrata sulle modalità di un algoritmo impazzito, che ripropone sempre le stesse situazioni, con i medesimi personaggi imprigionati essi stessi in una sorta di loop spazio-temporale dall’eterno ritorno al sempre uguale. È una macchina che si consuma lentamente per logoramento interno, lanciata com’è nel suo viaggio senza meta, in una sorta di prigione circolare dalla reiterazione condizionata.
La condizione ideale è il circolo vizioso, impostato sulla ripetizione incessante di un presente sostanzialmente immutabile, imbalsamato in qualcosa di non veramente vissuto e incapace di giungere a compimento; qualcosa che, privo di esiti e finalità, non riesce a maturare in assenza di sviluppi e di un proprio naturale epilogo.
In questa prospettiva, la degenerazione patologica dei comportamenti sembra esserne una diretta conseguenza, assolutamente disfunzionale al corretto funzionamento di un organismo sano e sostanzialmente vitale, nella costante distorsione cognitiva delle informazioni e dell’interpretazione della realtà percepita, dove la prevalenza delle forme paranoiche prorompe in veri e propri cortocircuiti logici.
A tal proposito, si potrebbe quasi dire che la ripetuta, incessante, produzione di idiozie nelle quali viene esplicato il pensiero corrente, e delle quali un’impresentabile pletora di personaggi più o meno pubblici fornisce sfoggio praticamente ininterrotto, è la manifestazione più evidente di una degenerazione ormai irreversibile del costume corrente, dominato da una forma di psicosi collettiva più o meno aggravata nei suoi stati allucinatori…

  Hit Parade del mese:


01. IL RITORNO DI CETTO LA QUALUNQUE

[22 Feb.] «Specie al Sud molti anziani non riescono più a permettersi gli impianti dentari. La nostra nuova battaglia sarà ‘Dentiere gratis per tutti’. Inoltre otto milioni di italiani posseggono almeno un animale domestico, per cui servono veterinari disposti a curarli gratis»
 (Silvio Berlusconi, Cazzaro senza eguali)

2 - Razzi02. FUORI COMPETIZIONE

[23 Feb.] «Se i Marò stavano in Corea del Nord con me già stavano liberi, perché ci pensavo mi, ci pensavo io. E se ci stava Berlusconi al potere già da due anni quelli stavano a casa, lui è un genio!»
  (Antonio Razzi, l’Insuperabile)

Miccoli03. EMERGENZE DEMOCRATICHE

[24 Feb.] «Quello che sta succedendo nel campionato di calcio di serie A è davvero preoccupante. Sembra di essere di fronte ad una nuova Calciopoli, con errori e favoritismi a raffica, da ultimo quelli verificatisi ieri nel derby di Torino. Per questo chiedo al nuovo presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi di verificare e garantire la trasparenza del massimo campionato italiano.»
  (Marco Miccoli, Esemplare PD)

Feltri04. SUPERCINICO

[25 Feb.] «Io voglio capire, ma perché Raffaele avrebbe dovuto ammazzare questa qui? Te la volevi scopare? Non lo so! Chiedo, eh?!? perché non ha senso! Non ha senso incriminare questo giovanotto per un delitto che non si sa bene… perché doveva farlo? Si stava laureando, stava preparando la tesi, c’aveva una fidanzata bellissima, e va ad accoppare questa Meredith che non era neanche eccezionale, vogliamo dirlo?»
  (Vittorio Feltri, la merda umana)

Sallusti05. GOMBLOTTI

[10 Feb.] «Dietro al complotto politico-finanziario ordito ai danni di Berlusconi c’è la moglie di Napolitano, la comunista Clio. Lei ha sempre odiato Silvio»
  (Alessandro Sallusti, l’Amnistiato)

Scanzi06. EAU DE MERDE PARFUM

[08 Feb.] «Grillo è garbato e cortese. Dall’altra parte la Finocchiaro lo guarda rapita. Uscita dall’ascensore, racconta agli amici di essere rimasta colpita dal fascino dell’ex comico: gli occhi, in particolare. E poi quel profumo, legnoso e virile, che Grillo suole usare»
  (Andrea Scanzi, lo Scendiletto a 5 stelle)

ROCCHETTO06.bis AGRODOLCE

[31 Feb.] «Il povero ha un odore completamente diverso dal ricco. Il povero ha un odore molto più forte, molto più vicino a quello del nero. Avete mai provato a portarvi a letto un rumeno, uno di questi paesi qui? Anche se gli fai fare 10 docce, questi continuano ad avere un odore agro-dolce, non so che cavolo sia.»
  (Rocco Casalino, icona nazi-gay)

TAVERNA07. ORGOGLIO DE’ BORGATA

[27 Feb.] «I parlamentari espulsi? All’improvviso hanno pensato di essere dei ‘senatori’. Si sono creduti di essere chissà che. Io invece mi sento sempre la stessa di Torre Maura. Una che quando va a dormire si mette la felpa.»
  (Paola Taverna, la Bettoliera)

m.r.ROSSI08. ROMEO E GIULIETTA

[09 Feb.] «Francesca è la compagna di vita del presidente Berlusconi e l’unico potere vero che c’è tra loro è la forza del loro amore, che ogni giorno mi sorprende sempre di più per la complicità e l’affiatamento. I libri di storia parleranno di Silvio come il più grande italiano a cavallo di due millenni.»
  (Maria Rosaria Rossi, la Badante)

berlusconi09. ORGE IN OLGIASTRA

[15 Feb.] «In Sardegna, la terra che amo, ci sono sempre più ultracentenari, abbiamo il primato mondiale di una famiglia in Olgiastra… Ah, scusate, Ogliastra! Che volete che vi dica: le olgettine mi sono rimaste nel cuore»
(S.Berlusconi, irredimibile puttaniere)

 

10 - toti10. INTELLIGENZE ITTICHE

[23 Feb.] «Scusate ma io non riesco a capire: dov’è che sta il conflitto di interessi di Berlusconi?»
  (Giovanni Toti, il nuovo delfino)

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