«Tutto il nostro nazionalismo è nulla, un castello sulla sabbia, se non è fondato sull’appartenenza di sangue, il fondamento della Razza. Il nazionalismo tradizionale tende a dichiarare che la Nazione è un fenomeno linguistico, culturale o territoriale-economico. Certamente non rifiutiamo l’importanza dei fattori spirituali, culturali e linguistici, così come il patriottismo territoriale. Ma, nella nostra profonda convinzione, tutto questo deriva solo dalla nostra Razza, dalla nostra natura Razziale. Se la spiritualità, la cultura e la lingua ucraine sono uniche, è solo perché la nostra natura razziale è unica. Se l’Ucraina è un paradiso terrestre, è solo perché la nostra Razza lo ha trasformato in esso.
Di conseguenza, l’azione del nostro “Corpo Nazionale“ deve iniziare con la Pulizia Razziale della Nazione. E poi un sano Spirito Nazionale sarà rianimato in un sano corpo razziale, e con esso cultura, lingua e tutto il resto. Oltre alla questione della purezza, dovremmo anche prestare attenzione alla questione della consapevolezza della razza. Gli ucraini fanno parte (e uno dei più grandi e di altissima qualità) della razza bianca europea. La missione storica della nostra Nazione in questo secolo cruciale è quella di guidare i Popoli Bianchi del mondo nell’ultima crociata per la loro esistenza. Campagna contro il subumanesimo semitico guidata dai semiti.
Sostituiamo lo slogan “Ucraina indipendente” con lo slogan “Grande Ucraina”. Gli ucraini sono una nazione con una lunga storia imperiale. Durante la sua esistenza, gli ucraini avevano almeno due superpotenze: la Grande Scizia e la Rus’ di Kiev. Il compito dell’attuale generazione è quello di creare un Terzo Impero – la Grande Ucraina. E questa domanda, stranamente, non è tanto politica quanto biologica.
[…] Così, il nazionalismo sociale solleva sullo scudo tutti gli antichi valori ariani ed ucraini dimenticati nella società moderna. Solo la loro rinascita e attuazione da parte di un gruppo di combattenti fanatici può portare alla vittoria finale della civiltà europea nella lotta mondiale.
Noi ci basiamo su questo, e non possiamo farlo in nessun altro modo! Gloria all’Ucraina!»Andrij Biletskij
“Il Nazionalismo Sociale ucraino”
(16/10/2011)
Non è esattamente un’esegesi della “Critica della Ragion Pura” di Kant, ma forse con un po’ di limature…
In attesa che una qualche ‘prestigiosa’ casa editrice decida di immortalarne le riflessioni politiche ad imperitura memoria e tramandarle ai posteri, il comandante Biletsky, nazionalista sociale, resta uno di quei prodi che fanno palpitare il cuore dei nostri pennivendoli d’assalto in conto atlantico. E che infatti lo hanno subito eletto ad eroe della resistenza (quella con la R maiuscola) ucraina, iscritto d’ufficio nel pantheon dei “nuovi partigiani”, rilanciandone deferentemente le “testimonianze” (le informative sull’uso di armi chimiche sono le sue) dalla città di Mariupol, trasformata in proprio feudo personale con poteri quasi assoluti, tra culti pagani e cerimonie naziste.
Soprattutto è uno di quei personaggi da torture-porn, che rischiano di provocare le polluzioni incontrollate di un Massimo Gramellini (non nuovo a certi inturgidimenti), in aggiunta ai fiumi di bava fumante coi quali la nostra stampa liberale e indipendente è solita lubrificare i propri idoli, in ossequio al padrone di turno ed in piena estasi da mistica fascista, dinanzi alle gesta autopromozionali degli ukronazi che tanto piacciono a certo “Occidente” libero e democratico.
In qualsiasi altro paese mediamente civilizzato, Andriy Biletsky sarebbe stato solo uno dei tanti neo-nazisti, più o meno anonimi, che affollano le peggiori cloache del “suprematismo
bianco”, mentre condividono in rete i deliri razzisti, che di solito ispirano il nazi-killer psicopatico di turno, in un miscuglio di paccottiglia nazistoide: dalle epifanie mitopoietiche della terra e del sangue, alle apocalissi razziali della “Grande Sostituzione“, fino ai misticismi esoterici dell’occultismo nazista legato ai miti del Sole Nero… la Runa del Lupo… i Werwolf… le divisioni delle Waffen SS… e tutta quella merda nostalgica lì.
Almeno finché non diventano fonte di ispirazione, per più ambiziosi progetti…
«Una popolazione genetica chiusa ha il diritto di sbarazzarsi di altre mescolanze sul suo territorio, deportando i suoi portatori nel territorio storico della loro residenza. L’Associazione ha il diritto di migliorare la propria salute attraverso l’introduzione di leggi razziali, eugenetiche e ambientali.»
“Organizzazione dei Patrioti dell’Ucraina“
(17/09/2006)
Va da sé, come sia del tutto superfluo chiedersi in quale altro luogo un simile figuro sarebbe potuto diventare ‘maggiore’ della milizia territoriale ed essere integrato col suo esercito privato nella “Guardia Nazionale”, entrando nei ranghi dell’esercito regolare; essere armato, rifornito, e stipendiato direttamente dal Ministero della Difesa; venire promosso quindi a tenente colonnello della Polizia di Stato (nonostante sia un ex detenuto pluripregiudicato); quindi elevato ad “Eroe della Nazione”, blandito dai governi e coccolato da certi media…
«Il nazionalismo sociale ucraino considera la comunità nazionale ucraina come comunità di sangue e di razza. Studi antropologici sul campo del professor Dyachenko hanno dimostrato che gli ucraini conservano tutte le caratteristiche principali della popolazione Cro-Magnon dell’Ucraina, cioè esistono come un tipo razziale immutabile per almeno 40 mila anni. La razza è tutto per la costruzione della nazione.»
Andrij Biletskij
“Lingua e Razza”
(15/12/2011)
Siamo tutti ucraini!? Anche no, grazie!
«Contro la Razza Bianca c’è una guerra ben pianificata a livello fisico, spirituale, culturale, di civiltà. L‘Ucraina è stata l’avanguardia della civiltà bianca nel corso della sua storia. Ora è il momento di adempiere al suo scopo principale: diventare non uno scudo, ma la spada dell’Europa Bianca, salvare l’Uomo Bianco dall’estinzione, creare nuovi Ideali, diventare un nuovo Sole che illuminerà le Nazioni Europee.
L’armonia del mondo può essere creata solo da una civiltà superiore. La nazione ucraina è in grado di ripristinare lo sviluppo della civiltà bianca. Quest’ultimo sarà possibile solo a condizione dello sviluppo globale e massimo dell’Uomo ucraino.
[…] Il nazionalismo sociale ucraino non è solo l’ultima speranza della razza bianca e della nazione ucraina per l’esistenza, ma anche l’unica speranza per la salvezza dell'”uomo” come portatore dello Spirito Divino.
Il dominio della nazione ucraina è proposto non come l’idea di tirannia sugli altri popoli, ma come l’idea di una nazione bianca leader, che stabilirà il ritmo di sviluppo della cultura e dell’economia per tutte le altre nazioni. La Grande Ucraina non si vede come un tiranno del mondo, ma come un arbitro internazionale, leader, leader della Razza Bianca.»
Andrij Biletskij
“Il Nazionalismo Sociale ucraino”
(16/10/2011)