È divertente osservare come i prolifici specialisti in demolizioni del Gruppo Guastatori accasermati al MIUR (Ministero Istruzione Università e Ricerca), sotto l’illuminata guida dell’avv. Gelmini, di tutto si occupino tranne che di Scuola e formazione didattica… Ma ancora più interessante è constatare come i famigerati fondi ministeriali, così risicati per tutto ciò che concerne la pubblica istruzione, non manchino mai per sovvenzionare ad libitum le iniziative più strampalate con le quali il ventennio berlusconiano continua a stupirci.
La difficoltà maggiore consiste nel mantenere il passo (di marcia) con il zampillante stillicidio di deliri, tradotti in prassi ordinaria di governo. Parliamo di menti malate che in un Paese civile troverebbero accogliente ospizio nel più vicino padiglione psichiatrico, piuttosto che essere investiti di responsabilità amministrative.
«Da noi, disperse le tre “i” (Internet-Impresa-Inglese) lungo il percorso, dopo i “presidi-manager” e “sussidiarietà scolastica”, si conciona allegramente di Padania, di dialetti, eredità celtiche, classi razziali separate, in attesa di qualche altra demenziale stronzata che siamo certi non tarderà ad arrivare…»
E infatti l’inizio dell’anno scolastico promette bene. L’evidenza salta
subito all’occhio; basta guardare la scuola verde Padania di Adro, con gli oltre 700 marchi leghisti del monomanicale borgomastro longobardo: il cerebroleso Oscar Lancini.
Pertanto, dopo gli artifici della finanza creativa è tempo di passare alla pedagogia creativa, con l’introduzione nelle scuole dei vecchi corsi di “arditismo”, appositamente riadattati per bimbiminkia in mimetica, con la variante ministeriale dell’accoppiata demente Gelmini-LaRussa.
Ancora una volta, la Lombardia si pone come avanguardia nazionale della nuova Italietta fascistizzata.
Le Vie del Minchione sono infinite. Come una fogna intasata pompa stronzate a getto continuo, così il generalissimo Benito La Russa continua a stupire il mondo con le sue parodie littorie per marmittoni da operetta. L’ultima delle trovate nel mazzo (o nel fascio?!?) è l’istituzione di corsi teorici di “cultura militare”, con esercitazioni
pratiche, a cura dell’Ufficio scolastico lombardo insieme al Comando regionale dell’Esercito, col patrocinio ministeriale.
L’iniziativa, che tanto ricorda l’istruzione premilitare dei ‘Giovani Italiani’, si chiama “Allenati per la vita” e prevede una serie di attività mirate in funzione anti-bullismo, sotto la supervisione di un centinaio di istruttori in uniforme dell’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in congedo).
«L’attività “Allenati per la Vita” è un corso teorico con successiva gara pratica tra pattuglie di studenti, valido come Credito formativo scolastico e con oneri di spesa sponsorizzati da Enti pubblici e privati. Oltre alle lezioni teoriche, che possono essere inserite nell’attività scolastica di “Diritto e Costituzione”, il progetto sviluppa le attività di: primo soccorso, arrampicata, tiro con arco e pistola ad aria compressa, nuoto e salvamento, orientiring ed, infine, percorsi ginnico – militari. Le attività in argomento permettono di avvicinare, in modo innovativo e coinvolgente, il mondo della Scuola alla Forze Armate, alla Protezione Civile, alla Croce Rossa ed ai Gruppi Volontari del Soccorso.
La pratica del mondo sportivo militare, veicolata all’interno delle scuole, oltre ad innescare ed instaurare negli studenti la “conoscenza e l’apprendimento” della legalità, della Costituzione, delle Istituzioni e dei principi del Diritto Internazionale, permette di evidenziare, nel percorso educativo, l’importanza del benessere personale e della collettività attraverso il contrasto al “bullismo” grazie al lavoro di squadra che determina l’aumento dell’autostima individuale ed il senso di appartenenza ad un gruppo.»