«L’apice della follia trova la sua espressione nel complesso di Dio. Questo complesso è una psicopatologia fondamentale. In modo conscio o inconscio ogni persona vorrebbe avvicinarsi a Dio, ciò è archetipo. Desiderare di essere Dio, credere addirittura di essere Dio è probabilmente l’espressione di una psicopatologia archetipica.»
Adolf Guggenbühl-Craig
“From the Wrong Side” (1995)
Archivio per Megalomania
Il Signore dei Grilli
Posted in Masters of Universe with tags Adolf Guggenbühl-Craig, Anasognosia, Autodeificazione, Beppe Grillo, Capo politico, Copyright, Dio, Effetto Dunning-Kruger, Follia, Irrazionalismo, Liberthalia, M5S, Megalomania, Primitivismo, Psicopatologia, Setta, sindrome di onnipotenza, Società, Transumanesimo, Ufficio italiano Marchi e Brevetti on 13 agosto 2013 by SendivogiusQualcuno di voi saprebbe spiegare perché mai una persona sana di mente dovrebbe recarsi all’Ufficio italiano Brevetti e registrare la parola “DIO”, apponendovi il marchio di copyright finalizzato all’uso esclusivo del termine “per il soddisfacimento di bisogni personali”?!?
Che il grillismo fosse una religione personale, intessuta sul culto messianico del “capo politico”, rientra nelle evidenze del “Leader psicopatico”.
Il Re del Mondo
Posted in Stupor Mundi with tags Alessandra Daniele, Carmilla on line, Deliri, Imperatore, Liberthalia, Megalomania, Papi, Silvio Berlusconi on 13 ottobre 2010 by Sendivogius
Il Cialis nuoce alla salute? L’abuso di Viagra può comportare disturbi psichici?
Un’overdose da Tadalafil incide sul comportamento?
La domanda nasconde molto più di un sospetto. E certo il dubbio si pone, almeno a giudicare dalle priapee giaculatorie del Papi della Patria in costante erezione declamatoria…
Racconta barzellette sugli ebrei, non avendo niente di meglio per intrattenere il codazzo dei paggetti in adorazione. Bestemmia in pubblico. Improvvisa storielle sconce. Millanta amori (mercenari) davanti alle ancelle della corte. Si auto-invita al compleanno di Putin, imbucandosi in ritardo alla festa dello Zar (quanto devono piacergli quelle dacie così discrete, isolate nella tundra…).
Quando lo si riesce a trascinare in Parlamento, almeno una volta all’anno, se non si appisola subito, gareggia con gli aedi di corte nella composizione dei peana da recitare a sua gloria imperitura. È un Narciso allo specchio che non si accorge come i suoi panegirici suggellino l’epitaffio di una mente disturbata, inesorabilmente tarata, nella riedizione perenne delle sue paranoie e delle sue ossessioni, con l’immancabile corollario di promesse…
Consultato dal fido Emilio Fede, l’oracolo vivente ha raccomandato di “lasciare spazio ai giovani”, poiché “di vecchi qui in Italia attivi ne basta uno solo…e sono io”. La sua è una missione che lo costringe a lavorare 11 ore al giorno… E, in effetti, si vede:
A prestare attenzione ai deliri che ne devastano la mente, il botulinato Chevalier du Hardcore, tra un trapianto di capelli ed un festino privato, avrebbe trovato il tempo per porre fine alla Guerra Fredda e garantito la pace mondiale. Esattamente nell’anno 2002 durante lo “storico” vertice di Pratica di Mare dove, nelle vesti di nano da cortile, il Gongolo brianzolo mostrava al mondo un saggio della propria minchioneria con la storiella di Romolo e Remolo.
È merito delle sue provvidenziali telefonate il riavvicinamento tra USA e Russia, di aver risolto la crisi georgiana nel 2008, e di aver convinto Obama a stanziare i 700 miliardi di dollari per il salvataggio delle banche statunitensi.
Da Imperatore a Re del Mondo! È l’elogio estremo del piazzista che promuove sé stesso come unica merce: un bolso mascherone da museo delle cere, che ormai imbarazzerebbe persino il Circo Barnum.
Naturalmente non perde occasione per negare l’esistenza di una qualsivoglia recessione economica in Italia (una questione di “percezione”) e, di conseguenza, l’inutilità di ogni provvedimento volto al superamento di qualcosa che non esiste. L’economia va benissimo, l’occupazione è in piena espansione, i salari sono ottimi e abbondanti…
Tutto va bene madama la Marchesa, fintanto che dura l’illusione.
E ciononostante, esistono spiriti liberi dalla rara lucidità critica, in grado di percepire il degrado nella sua essenza più deleteria, senza mai lasciarsene contaminare.
È il caso di Alessandra Daniele: la riservatissima autrice degli eccezionali cammei al vetriolo che, dalle pagine di Carmilla, suggellano i frammenti infetti di un’epoca molesta.
Sono racconti brevi, fulminanti nello stile e nel messaggio; ai limiti del parossismo, a tratti surreali… Sono pietrate letterarie lanciate contro lo specchio dei tempi, in nome dell’ironia più dissacrante.
Una piccola selezione tanto per rimanere in tema:
L’Impero del Sola
di Alessandra Daniele
22/03/2010 – Carmilla on lineVostra Maestà Imperiale, c’è rimasto ancora qualche sparuto gazzettiere che si rifiuta di osannarvi.
– A morte.
– Maestà….non è possibile per il momento…
– Ma mi danno fastidio! – sbuffa l’Imperatore.
Il Ciambellano sembra mortificato.
– Avete ogni ragione, Maestà, ma avete anche un accordo col Pontefice: niente esecuzioni per motivi laici durante la Quaresima. Solo roghi di eretici, e chierichetti chiacchieroni.
– Non posso ancora decapitare i gazzettieri?…Beh, allora mozzategli la lingua.
– Anche alle donne?
– No!…Alle donne mozzate…- l’Imperatore esita – …sto cercando un pezzo del corpo femminile che non mi serve…
– Il cervello – sogghigna il Ciambellano .
– Non dire assurdità, le femmine non hanno il cervello!
Ridono.
– Come prosegue la stesura del Codice Unico delle Leggi Imperiali?
– Benissimo Maestà.
– Ma perché ci vuole tanto? Dev’essere composto d’un solo articolo: ”Sua Maestà Imperiale può fare quel cazzo che vuole, e nessun suddito gli deve rompere i coglioni”. Quanto ci mettono quegli amanuensi pipparoli a miniare questa semplice e incontrovertibile sentenza?
– Non è stato quello a richiedere tempo, bensì la distruzione totale e sistematica di ogni precedente codice, legge, decreto, regolamento, e contratto di convivenza civile. E’ stato un processo elaborato, ma ormai è praticamente concluso.
– Quella parola!…- L’Imperatore contorce il viso in una smorfia – Nessuno deve mai osare pronunciarla al mio cospetto!
– Quale?…Proc…oh, perdonatemi Maestà! – il Ciambellano si inchina fino a terra.
– Alzati – sbuffa l’Imperatore – in quella posizione davanti a me voglio vedere solo femmine, non sono mica il Pontefice!
Ride.
– A proposito, è arrivato il carico di bionde del lunedì?
Il Ciambellano si rialza – Certamente Maestà.
– Allora togliti dai coglioni, e mandamele, che ho altro da farmi leccare, oltre il culo! – Ride.
Il Ciambellano esce camminando all’indietro.
Appena fuori dalla stanza sbuffa, si toglie i paramenti colorati.
Si infila una gicca grigia.
Un uomo in doppiopetto gli si avvicina.
– Come sta il vecchio?
– Completamente andato.
– Bene. E’ esattamente così che ci serve.
L’uomo con la giacca grigia guarda l’orologio.
– Mandagli le solite puttane, io per oggi stacco.- Si infila il cappotto – E vedi che al posto del talk show che chiudiamo stasera, mandino in onda un film della Disney – sorride – voglio guardarlo coi miei figli.