Archivio per Idiozia
(145) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Cialtroni, Covid-19, Epidemia, Idiozia, Italia, Liberthalia, No-Vax, Vaccini on 1 aprile 2021 by SendivogiusPoi, scendendo a livelli ancor più infimi, c’è l’insegnante di musica, promossa alla Commissione Bilancio e Tesoro della Camera, che promuove interrogazioni parlamentari su gatti scomparsi.
[23 Mar.] «Gli ingredienti dei vaccini non solo anti-covid sono tirati fuori da parti organiche di feti abortiti vivi. Esistono delle aziende statali o private, e non cosche mafiose, che pagano donne povere per lasciarsi ingravidare; al 4 o 5 mese viene loro asportato il feto che deve essere vivo, per togliere fegato cuore e polmoni, che vengono ceduti ad aziende che creano vaccini tra i quali quello che conosciamo, l’Astrazebecam e non lo tengono nemmeno nascosto.»
[22 Mar.] «Se proprio volete fare il vaccino e state male, dovete denunciare il medico o il farmacista che ve l’ha fatto.»
[25 Mar.] «Con l’apertura della vaccinazione nelle parrocchie, si compie il percorso di sdoganamento della religione vaccinista.»
[04 Mar.] «L’Europa sui vaccini ha investito duemila e 372 miliardi di euro.»
[03 Mar.] «Sto cercando i vaccini.»
[07 Mar.] «Con sorpresa ho letto il mio nome sui giornali come possibile nuovo segretario del PD. Quel che penso è che l’Assemblea tutta debba chiedere a Zingaretti, al quale va la mia stima e amicizia, di riprendere la leadership. Peraltro io faccio un’altra vita e un altro mestiere.»
[07 Mar.] «Il PD è irreversibile, proprio come l’euro.»
[14 Marzo.] «Abbiamo fatto più noi in poche settimane che Conte in un anno.»
[23 Mar.] «Nuova fuga dal centro di accoglienza di Messina. Si tratta di un immigrato clandestino risultato positivo alla variante nigeriana. Mentre gli italiani sono costretti a subire continue misure restrittive, i clandestini sembrano eludere con facilità ogni forma di controllo.»
[31 Mar.] «Ad aprile in arrivo 8 milioni di dosi di vaccino.»
(132) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Attilio Fontana, Coronavirus, Costume, Degrado, Fascismo, Giovanni Candusso, Idiozia, Italia, Lega, Liberthalia, Luca Zaia, Matteo Salvini, Pandemia, Squallore, Vittorio Feltri on 29 febbraio 2020 by Sendivogius“Classifica FEBBRAIO 2020″
Coglioni ai tempi del coronavirus.
Finalmente, anche l’Italia può rivendicare il suo vero primato nazionale… anzi! Ben due primati in un colpo solo, una volta conquistato il suo posto al sole:
1) Siamo il paese occidentale, appena ai margini del mondo civilizzato (non montatevi troppo la testa!), a vantare il più alto numero dei contagi in tutto l’emisfero atlantico e pure oltre.
2) Siamo riusciti ad esportare l’infezione in ben tre continenti e 24 nazioni diverse in meno di tre settimane (un record, cha manco Willy Fog!), mentre il resto del pianeta ci ha subito messo in quarantena come appestati.
Non male per un patogeno che ha un’incidenza di poco superiore ad una normale influenza stagionale. Dimostrazione provata, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che l’unica pandemia è l’imbecillità globale che trascende le frontiere per farsi virale.
Poi certo l’italiota medio alle prese col “corona-vairus” ci mette del suo, con assalti di massa ai supermercati per fare incetta di viveri ad altissima deperibilità, da conservare in periodi prolungati di ‘isolamento’, e rifornirsi di tonnellate di bottiglie d’acqua (come se fossero gli acquedotti a propagare il virus); o pagare a peso d’oro mascherine monouso, utili come un assorbente usato, con scene di isteria collettiva come nei filmetti apocalittici di serie zeta. E sai la delusione quando scopriranno che i cadaveri degli infetti non resuscitano dopo tre giorni, per dare la caccia ai vivi!
Senza considerare il fatto che noi possiamo sempre contare sul formidabile contributo di una classe ‘dirigente’ tra le più ciarliere, infami ed ignoranti di tutta la galassia, per una mediocrità desolante dallo squallore dilagante, in aggiunta ad un sistema mediatico indegno che si diverte a conteggiare i nuovi casi di contagio alla stregua di un bodycount in assenza di decessi, pompando allarmismi incontrollati nell’inarrestabile contagio dell’imbecillità.
Quando tutta questa farsa sarà finita lasciando solo macerie, con in eredità una nuova spaventosa recessione economica e l’evidenza di una Sanità pubblica al collasso, del tutto inadeguata a fronteggiare una qualsiasi ‘emergenza’ dopo decenni di “tagli lineari”, l’unica cosa a restare sarà la bava infetta delle oscenità, delle minchionerie assortite, degli abomini da Guinness delle Stronzate, oltre all’incontenibile overdose di idiozie a ruota libera, in aggiunta al consueto esercizio di fascismo quotidiano di un paese in crisi sovrana di nervi, che costituiscono l’unicum di una nazione infetta.
Hit Parade del mese:
01. RICOVERI COATTI
[16 Feb.] «Il pronto soccorso non può essere la soluzione a stili di vita incivili. Delle infermiere del pronto soccorso di Milano mi hanno segnalato che ci sono delle donne che si sono presentate per la sesta volta per una interruzione di gravidanza. Non voglio dare lezioni di morale, ma se si chiede la settima interruzione di gravidanza, è un rischio per la salute e bisogna spiegarle come ci si comporta. Ci sono immigrati che hanno scambiato i pronto soccorso per un bancomat sanitario per farsi gli afari suoi senza pagare una lira. È ora di smetterla che ci siano migliaia di cittadini non italiani che hanno preso il pronto soccorso come l’anticamera di casa loro. Io dico che la terza volta che ti presenti paghi.»
(Matteo Salvini, aborto vivente)
02. MANGIATE MERDA, MILIONI DI MOSCHE LO FANNO
[28 Feb.] «Tutti abbiamo visto i cinesi mangiare topi vivi»
(Luca Zaia, il Gastronomo)
03. NAPOLI COLERA
[21 Feb.] «Da Lombardo devo ammettere che invidio i napoletani che hanno avuto solo il colera, roba piccola in confronto al Corona.»
(Vittorio Feltri, l’Infetto)
04. SALUTI ROMANI (I)
[21 Feb.] «Causa Coronavirus la stretta di mano è abolita. Torniamo al saluto romano.»
(Vittorio Feltri, Inconfondibile)

05. SALUTI ROMANI (II)
[03 Feb.] «Non stringete la mano a nessuno, il contagio è letale. Usate il saluto romano, antivirus e antimicrobi.»
(Ignazio La Russa, il fascista vicepresidente del Senato)
06. NO, NON SONO MICA NAZISTI
[25 Feb.] «L’Ebreo Karl Marx inventò il comunismo, responsabile di Chernobyl, Sars e ora Coronavirus… ogni tanto anche gli Ebrei sbagliano.»
(Giovanni Candusso, consigliere nazi-leghista di S.Daniele del Friuli)
07. BOMBE AL CLORO
[24 Feb] «Bisogna disinfestare subito le nostre città con il cloro.»
(Micaela Biancofiore, la Pulitrice)

08. UNA BESTEMMIA CI SALVERÀ
[21 Feb] «L’apocalisse è incominciata.»
(Radio Maria, il Purgante)
09. IL GIORNO DEI MORTI
[01 Feb.] «Il centrodestra eserciti una pressione sul Parlamento per eleggere, per la prima volta, un presidente di centrodestra: il fondatore, Silvio Berlusconi.»
(Gianfranco Rotondi, l’Agiografo)
10. IL GIORNO DEI MORTI (II)
[03 Feb.] «Noi di Italia Viva siamo chiamati a qualcosa di straordinariamente difficile, di straordinariamente complicato: restituire bellezza alla politica.»
(Matteo Renzi, Imbarazzante)
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Questione di chimica
Posted in Muro del Pianto with tags Castrazione chimica, Costume, Degrado, Idiozia, Imbecilli, Italia, Lega, Liberthalia, Matteo Salvini, Propaganda, Società on 5 Maggio 2019 by Sendivogius
Gira e gira la magica ruota della paura continua ad evocare ed inseguire i suoi fantasmi, mentre alterna spauracchi e punizioni esemplari: Negri… Ruspa… Castrazione… Bacioni!
Se la vita è un balocco, la macchina della propaganda è come una giostra: ruota sempre su se stessa, simulando il movimento attorno ad un perno fisso, pur restando ferma in una struttura immobile.
E dunque, consultati gli aruspici dei sondaggi secondo il trend topic del momento, di cosa si occupa il Ministro della Paura, oggi?
Be’… riassunto in sintesi… attualmente il duce di ghisa smanetta CAZZI.
Perché questo è quello che gli suggeriscono i sondaggi, secondo gli algoritmi che alimentano la “bestia” e fabbricano il tweet del giorno da manducare insieme ai selfie di contorno, col capitano che magna e si adegua come un piazzista imboccato dai suoi stregoni.
Ordunque, il prodotto del giorno da spingere e da pompare, perché a quanto pare tira, è la castrazione (chimica) per stupratori e pedofili (ma solo se ‘recidivi’ e ‘consenzienti’). Pare che, tra pene e peni, contribuisca a gonfiare i sondaggi con l’indice di gradimento elettorale… O almeno questo dicono i grandi esperti del marketing politico.
Ora, sulla scientificità dei sondaggi lasciateci esprimere ben più di qualche dubbio…
1) Un campione di 800 persone, pescate tutt’altro che a casaccio e molestate telefonicamente con domande generiche, in orari nei quali la maggior parte delle persone è fuori casa a lavorare, è tutt’altra che rappresentativo del pensiero e delle intenzioni di voto di un paese con 60 milioni di abitanti.
2) Le persone mentono. Spudoratamente. E Lo fanno perché trovano la cosa divertente; o perché non avendo risposte certe da dare a domande incerte, semplicemente le inventano secondo quello che passa loro per la testa sul momento.
3) La maggior parte dei sondaggi non sono mai ‘neutri’, ma indirizzano le risposte degli “intervistati” verso ciò che il committente vuole sentirsi dire. Perché i sondaggi sono gestiti da società private specializzate e costituiscono uno strumento come un altro per la propaganda di partito. Sono delle forme di orientamento elettorale, stabilendo il trend politico con cui orientare il voto tra gli “indecisi”.
4) Dinanzi ad una qualunque evidenza statistica, i sondaggi si rivelano per ciò che sono: fuffa!
Altrimenti non si capisce perché un partito dato al 35% come la Lega (o lo stesso PD), nelle ultime tornate elettorali non abbia mai superato in voti reali la metà delle percentuali che pure gli vengono attribuite a livello virtuale, a dimostrazione che certe ascese non sono inarrestabili né irresistibili.
«Difendere i sondaggi affermando che sono un modo per “consultare la saggezza collettiva” equivale a dire di poter estrarre la radice quadrata di uno spazzolino da denti di color rosa.»
(Marshall McLuhan)
Ma con alcuni funzionano e servono più che altro a galvanizzare la truppa, stretta nei ranghi attorno ai rispettivi “capi politici”, che ogni tanto devono pur lanciare qualche parola d’ordine per attizzare l’attenzione del pubblico.
Va da sé che per le tigri da tastiera che affollano il letamaio nazileghista la castrazione dovrebbe essere rigorosamente fisica: un bel paio di forbici (meglio se arrugginite)… zack! E via, avanti il prossimo! Mentre nel Club del Taglione le Lorene Bobbit si incitano a vicenda e fantasticano castighi medioevali, tra squartamenti, mutilazioni, impalamenti, in un crescendo horror come nei torture-porn coi quali si sono tanto eccitati da adolescenti, tra cumuli di cazzi mozzati ed altre frattaglie sparse in giro.
E sarebbe interessante elencare come tra i castrati illustri ci sarebbero non pochi camerati, che dello strupro più o meno punitivo hanno fatto ben più di una fantasia realizzata dei loro deliri superomistici.
Al contempo, per i militanti di un partito che hanno eletto la violenza sessuale, o l’evocazione della stessa, a must delle proprie conversazioni (anti)social sul web, auspicando lo stupro punitivo dei proprio nemici, questo è davvero il colmo della farsa che segue alla tragedia.
Ovviamente, non sovviene loro che lo stupro non è una questione chimica, ma “culturale”. Che non risponde ad un istinto, ad una pulsione incontrollabile, ma ad una somma forma di disprezzo predatorio, che oggettualizza la vittima defraudandola di ogni dignità umana, riducendola ad una non-persona: un mero strumento di carne, da prendere ed usare a proprio piacimento.
Non ci arrivano proprio che lo stupro è innanzitutto un atto di violenza. E quella a sfondo sessuale la puoi perpetrare in mille altri modi… anche senza cazzo!
Soprattutto, non passa minimamente per le loro striminzite testoline glandiformi, che il miglior deterrente contro gli stupratori ‘recidivi’ è la garanzia di pene certe, applicando semplicemente le leggi che già esistono invece di depotenziarle, o di eludere il reato con interpretazioni demenziali; magari cominciando col tenerceli in galera gli stupratori, invece di gingillarsi con torture ed efferatezze varie… Sarà più efficace la castrazione chimica o il taglione? La mazzolata semplice o con squarto? lo scuoiamento da vivo o la gabbia dei corvi? E avanti con la prossima stronzata!
Che l’elettore medio fosse un potenziale deficiente lo sospettavamo da tempo… ma nel caso dei fascio-leghisti è sempre stata una certezza.
In fondo parliamo di casi freudiani, in perenne oscillazione tra fase anale e fase fallica, senza mai giungere a maturazione. La loro dimensione ideale è il linciaggio, che non praticano ma immaginano.
E su questa pornografia forcaiola si trastullano compiaciuti, nell’eccitazione sadica ed innocua che la suggestione proiettiva suscita in loro. Esattamente come quei pedofili, che nel buio delle loro camerette oscure passano in rassegna sul monitor centinaia di immagini rubate e violate di bambini, scambiandosi le figurine della collezione con altri anonimi depravati conosciuti sul web, magari senza mai consumare l’atto in sé, al di fuori delle pratiche masturbatorie di gruppo. Tecnicamente, si chiama “pedopornografia culturale”. C’è reato, ma non c’è penetrazione, né violenza diretta (giacché il contatto con la vittima è assente). Sussiste la complicità però, nel compiacimento del crimine e reiterazione dello stesso. Ma vallo a spiegare ai castratori da tastiera. Che poi c’è stupro e stupro…
La percezione cambia a seconda delle convenienze, delle appartenenze, delle provenienze (e del colore della pelle), come si conviene ad una società tribale in piena regressione.
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(117) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Costume, Governo Conte, Idiozia, Italia, Laura Castelli, Liberthalia, Luigi Di Maio, M5S, Politica, Squallore on 1 dicembre 2018 by Sendivogius“Classifica NOVEMBRE 2018”
Per essere stupido, è stupido. E tanto pure. Però poi il personaggio ci mette del suo e tende a strafare. Per esempio, secondo un distorto (quanto ipocrita) concetto di “trasparenza”, i membri di governo sono ‘obbligati’ (Legge n.441 del 05/07/1982) a rendere pubblici i propri redditi; nonché quelli dei propri parenti fino al secondo grado di parentela (d.lgs n.33 del 2013), ma solo su base volontaria. Va da sé che la norma, ancorché non vincolante, per ovvi motivi, è ampiamente disattesa (quis custodiet ipsos custodes?). Ma Giggino è differente da ogni suo altro collega e ci tiene a pubblicare la situazione patrimoniale di tutti i suoi congiunti, in bella vista sul sito della Presidenza del Consiglio, affinché chiunque possa prenderne atto. Salvo farsi tanta meraviglia, se poi i soliti “giornaloni” gli fanno le pulci, facendo notare come papà Di Maio dichiari un reddito annuo di 88 euro (!), sudatissimo frutto delle rendite catastali di nove terreni e quattro immobili di sua proprietà, mentre (de facto) conduce una società edile dall’attività trentennale, la ARDIMA srl, registrata a nome della madre (che per legge non potrebbe, essendo dipendente pubblico), amministrata dal fratello 18enne, Giuseppe, che per il disturbo percepisce reddito zero (in altri tempi lo si sarebbe chiamato “prestanome”), divisa in quote paritarie tra la sorella Rosalba, architetto d’interni (che non arriva a guadagnare 12.000 euro lordi all’anno), e lo stesso Giggino che ne detiene il restante 50%. Se poi l’azienda di famiglia impiega operai al nero, se gli incidenti sul lavoro non vengono denunciati, Giggino, come associato agli utili di impresa, non è tenuto a saperne assolutamente nulla, poiché di queste cose se ne è sempre occupato papà, che pure non avrebbe alcun titolo per farlo, stando almeno alle dichiarazioni dei redditi, insieme all’amministratore unico, ovvero il giovane Peppe di professione studente, che però per il fisco è un fantasma.
Se qualcuno gli fa notare la discutibile anomalia, in virtù del suo ruolo di Ministro del Lavoro (che per inciso si occupa anche della “previdenza sociale”), è ovvio che l’è tutto un complotto della Ka$ta! E che lui insomma non si occupa degli affari dell’azienda di famiglia di cui pure è socio, almeno nominalmente, e della quale però si interessa il papà disoccupato ed il fratellino nullatenente.
En passant, è interessante notare come i 2/3 della famiglia Di Maio, con simili requisiti, e visto il grave stato di deprivazione materiale dovuta ad un reddito insussistente, avrebbero diritto a pieno titolo al “reddito di cittadinanza”, insieme a tutti i loro lavoratori in nero. E del resto, così non fan tutti?!? Sempre a proposito di quella storiella bella sull’onestà. Sulla competenza invece… lasciamo proprio perdere!
Hit Parade del mese:
01. QUESTO LO DICE LEI
[20 Nov.] «Come sapete, lo spread è legato anche alla Germania e non c’entra nulla con i mutui. Lo sanno tutti. Basta leggere che cosa significa spread.»
(Laura Castelli, sottosegretario all’economia)
02. CINQUE O SEI MILIONI
[10 Nov.] «Ho già dato mandato di stampare le prime cinque o sei milioni di tessere elettroniche, per il reddito di cittadinanza.»
(Luigi Di Maio, il Decisionista)
03. LA CREAZIONE…
[21 Nov.] «In 3 GIORNI Dio creò il mondo»
(Carlo Sibilia, coglione fuori scala)
04. …E I GRADI
[09 Nov.] «Vogliamo dare tutte le versioni possibili di un determinato argomento, e a nostro avviso è bene informare il cittadino a 370 GRADI.»
(Barbara Lezzi, altro fenomeno a 5 stelle)
05. LA COSTITUZIONE QUESTA SCONOSCIUTA
[16 Nov.] «Il senatore Renzi ha nominato Monti senatore a vita.»
(Agostino Santillo, ennesimo coXXXne a 5 stelle)
06. PROPAGANDA CONTINUA
[30 Nov.] «85 milioni di euro di privilegi della casta tagliati per i terremotati.»
(Luigi Di Maio, Bellu Guaglione)
07. SOBRIETÀ
[09 Nov.] «Credo di svolgere il mio ruolo con la massima competenza e professionalità. L’unico modo vergognoso che hanno per attaccarmi è con degli audio rubati o con un video di 15 anni fa in cui recito chiaramente un personaggio. Quello che sto subendo io credo sia la peggior macchina del fango di sempre.»
(Rocco Casalino, l’Impeccabile)
08. CLAMOROSO AL CIMBALI!
[11 Nov.] «In cinque mesi abbiamo ottenuto risultati mai ottenuti negli ultimi 30 anni.»
(Il Blog delle Stelle, ufficio propaganda)
09. MA ANCHE NO
[01 Nov.] «Vi posso confessare cosa guardo quando devo rilassarmi?»
(Matteo Salvini, il Fascista social)
10. FORSE… FORSE…
[28 Nov.] «Dobbiamo chiedere scusa a Silvio Berlusconi.»
(Matteo Renzi, Disastro ambulante)
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IDIOCRACY
Posted in Kulturkampf with tags Coglioni, Idiozia, Liberthalia, M5S, Società, Stupidità, Vaccini on 22 aprile 2017 by SendivogiusAnti-vaccinisti, anti-specisti, anti-sciechimisti, grillini… tutti costantemente in gara contro la logica, per chi la spara più grossa.
Il mondo è bello perché avariato. Che sia popolato di coglioni che parlano con altri coglioni, che usano internet per conoscere ulteriori coglioni di medesima fattura, rientra nell’ordine delle cose dal momento che i coglioni, per loro intrinseca natura, non possono vivere separati gli uni dagli altri. Si cercano costantemente tra loro. E, vista l’abbondanza della categoria, si ritrovano sempre; meglio se riuniti in legioni di petulanti imbecilli.
In un eccesso di ottimismo, la democrazia ha dato loro diritto di voto nella benevola illusione che una massa di idioti semianalfabeti possa davvero fare la differenza, portando l’imbecillità al potere.
Francamente, non si capisce di cosa indignarsi. In realtà è un gran bene che ci sia gente davvero convinta che i tumori si curino col bicarbonato di sodio, che le infezioni si prevengano mangiando pasta di noci, che i vaccini siano tutto un gombloddo delle multinazionali farmaceutiche (manco fossero l’Umbrella Corporation!), e che ruminare verdure da mane a sera faccia campare 150 anni. Il trionfo della medicina moderna in una società altamente tecnologicizzata ha garantito la sopravvivenza di individui assolutamente inutili, che diversamente non avrebbero superato la soglia dei 35 anni. Ed in un pianeta densamente sovrappopolato, l’inflazione incontrollata di coglioni è uno di quei lussi che non possiamo più permetterci.
Che ben venga dunque il ripristino di forme di selezione indolore, a giovamento del normale processo evolutivo dell’umanità. Un tempo c’erano le guerre, le carestie, le epidemie e le pestilenze, che provvedevano a fornire una fondamentale sfoltita del surplus. Insomma, le persone morivano per un normale ascesso ai denti, il più insignificante taglietto comportava il rischio di suppurazione con conseguente morte per setticemia. La gente era semplice: si ‘curava’ con amuleti e brodo di pollo; preveniva l’anemia coi salassi, e disinfettava le ferite con cataplasmi di sterco di cavallo. Nel medioevo, si era fermamente convinti che l’impacco di merda servisse a far salire il pus. E gli effetti si vedevano, per un risultato garantito. Dove saremmo ora, se tutti questi fenomeni fossero sopravvissuti abbastanza a lungo per fare la differenza, forti del numero che da sempre contraddistingue gli idioti?!?
«All’inizio del ventunesimo secolo l’evoluzione umana ha raggiunto una svolta: la selezione naturale, il processo secondo il quale il più forte, il più intelligente e il più veloce si riproduce in misura maggiore rispetto agli altri. Il processo che una volta aveva favorito gli aspetti più nobili dell’uomo aveva cominciato a favorire caratteristiche diverse… La maggior parte della fantascienza dell’epoca prevedeva un futuro più civile e più intelligente, ma col passare del tempo, le cose andarono nella direzione opposta. Un instupidimento generale! Com’era potuto accadere? L’evoluzione non sempre premia l’intelligenza e senza predatori naturali ad assottigliare il branco, cominciò a premiare coloro che riproducevano di più e lasciò che gli intelligenti diventassero una specie in via d’estinzione. E andò avanti così per generazioni anche se nessuno quasi sembrò notarlo.
[…] Il futuro di profilava nero…. e l’umanità divenne sempre più stupida a un ritmo impressionante. Qualcuno sperava che l’ingegneria genetica avrebbe corretto questa tendenza dell’evoluzione, ma le più grandi menti e il più grosso delle risorse erano concentrati su come impedire la caduta dei peli e prolungare l’erezione! Intanto la popolazione cresceva vertiginosamente e l’intelligenza diminuiva finché l’umanità non fu più capace di risolvere neppure problemi elementari come quello dei rifiuti, ammassati per secoli senza alcun piano di smaltimento, il che portò alla grande valanga dei rifiuti del 2505 che mise in moto gli eventi che avrebbero cambiato il mondo per sempre.»
Se una fetta cospicua di imbecilli ha deciso di togliersi dalle palle per sua libera scelta, non dovremmo essere semplicemente riconoscenti per una scelta che segna un grande passo avanti per il resto dell’umanità? Tempo tre o quattro generazioni ed il mondo sarà un posto migliore.
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Prospettive
Posted in Muro del Pianto with tags Checco Zalone, Costume, Destra, Idiozia, Immigrazione, Italia, Laura Boldrini, Liberthalia, Razzismo, Sinistra, Società on 26 gennaio 2016 by SendivogiusCi sono molti modi per cercare di interpretare quei fenomeni aleatori, che nella loro valenza pratica abbiano una qualche implicazione sociale… Se parliamo di “immigrazione”, le modalità possono essere diverse, ma due sono le variabili che non mancheranno mai, nella certezza di non pervenire ad alcun risultato utile, specialmente se riferite al contesto italiano: l’imbecillità permanente di un Salvini (e di tutto il cucuzzaro fascista a rimorchio), contrapposta al cretinismo pervasivo che una certa tipologia di sinistrato (la definizione è di Edmondo Berselli) non può fare a meno di esibire nella sua minchioneria prevalente (con dinamiche pressoché universali), per una medesima idiozia polarizzata in forme complementari. Semplificate nel loro insieme, le dinamiche destra-sinistra restano però semplicissime e sempre prevedibilissime.
La ‘destra’ è più al passo coi tempi; ha revisionato i suoi miti nostalgici, aggiornando le fonti di ispirazione. E segna le novità più interessanti, nella sua nuova variante “identitaria” e “nazionalista”, in sostituzione eticamente presentabile rispetto ai vecchi sinonimi “razzista” e “nazista”. Pertanto, l’afflusso di immigrati indesiderati diventa un’arma non convenzionale di distruzione etnica e costituisce l’attacco concentrico di un’invasione organizzata su vasta scala da un’entità occulta e onnipotente, non meglio precisata. Un tempo, dietro ad un simile complotto globale ci sarebbero stati sicuramente gli ‘ebrei’ ed i ‘massoni’. I più dotti avrebbero bisbigliato qualcosa a proposito della “Sinarchia”, facendovi credere di saperla lunga sull’argomento… Oggi il ventaglio delle opzioni possibili si è allargato e potete scegliere a vostro piacimento, secondo i gusti di ciascuno: “Rettiliani” (o in alternativa i “Reticuliani”), “Illuminati”, “New World Order”, il “Gruppo Bilderberg”, la “Trilateral”, l’Anticristo, o qualsiasi altro spauracchio in grado di eccitare l’amigdala di questi fobici compulsivi..!
La strategia risponderebbe ad un programma di ibridazione e ripopolamento globale su iniezione “allogena”, per la creazione di una nuova razza di sub-umani da poter meglio schiavizzare, secondo le linee guida contenute nel fantomatico Piano Kalergi e poco importa che si tratti di un’impostura scaturita dalle mistificazioni di un neo-nazista austriaco.
Dietro ogni nuovo arrivato si nasconde dunque una minaccia esogena, da neutralizzare prima che sia troppo tardi; un alieno potenzialmente ostile con intenzioni ambigue; insomma, un nemico dal potere terrifico.
La ‘sinistra’ invece è assai meno fantasiosa. Ha schemi interpretativi più rigidi ed è affezionata ai suoi vecchi miti, che fa fatica a cambiare. Quando si trova davanti ad un problema che non può essere catalogato secondo il vecchio inventario ideologico, che sfugge alle classificazioni di riferimento, che si rivela ben più ingestibile del previsto e quanto mai refrattario dall’essere socialmente integrato, rivelandosi un po’ più complicato di un cucciolo da accudire a tempo perso, allora una fetta consistente di quella ‘sinistra’ rimuoverà il problema, semplicemente dimenticandolo. Oppure, se la cosa non è possibile data l’ingombrante evidenza dello stesso, lo negherà seppellendolo sotto uno spesso strato di vacui eufemismi verbali. Se il caso, si lancerà in una serie di divagazioni da usare come cortina fumogena, che poco c’azzeccano ma molto servono per nascondere la questione iniziale, rivolgendo l’attenzione ad altro da sé con risultati più o meno riusciti.
Di conseguenza, se ad uno sguardo smaliziato la ‘destra’ fa sorridere per la demenza paranoica e la sua monomaniacalità psicotica, per contro capita che la ‘sinistra’ (o quel che ne rimane) faccia cascare le palle!
Durante una di quelle maratone notturne che il Governo Renzi usa per far passare qualsiasi porcata in un parlamento addormentato, Laura Boldrini (santa donna!) è stata capace di sollevare una polemica surreale alle 2,00 del mattino per un problema di declinazione di genere, quale intollerabile atto di sessismo istituzionale, salvo poi parlare di “possibili atti di mancanza di rispetto” in riferimento alle molestie sessuali di massa durante la notte di Capodanno nelle città di mezza Europa.
Un noto collettivo ‘antagonista’ dinanzi alle macellazioni dell’ISIS non trova niente di meglio che tirare fuori i crimini di guerra perpetrati più di 80 anni fa dall’Italia fascista in Africa, non come legittima denuncia (fuori tempo massimo) ma come fosse un attualissimo e assai pertinente termine di paragone; perché decapitare il cadavere di un capo-guerrigliero è la stessa cosa che sgozzare e decollare (da vivi) 21 immigrati egiziani in quanto cristiani (rituale ripetuto con profughi etiopi).
Perché ciò che viene ritenuto un crimine intollerabile se riferito alla realtà ‘occidentale’, in quanto portatrice di un senso di colpa inespiabile, diventa al contrario concetto relativo, e più che mai “interpretabile”, da rapportare a diverse sensibilità etiche se spostato di contesto ‘culturale’.
In prospettiva, ogni nuovo arrivato diventa quindi una “risorsa”, a prescindere, che reca con sé una “opportunità”, da gestire secondo le due componenti ricorrenti che un tempo sarebbero state spregiativamente riassunte nel termine “cattocomunista” dai suoi denigratori (i mazzieri della reazione fascio-clericale, per intenderci).
Pertanto, il “migrante”, termine politicamente più corretto, prima ancora di essere un individuo con le sue specificità (e incompatibilità) culturali è innanzitutto un oggetto da compatire, assistere, “civilizzare”, eventualmente recuperare ad uso politico, per esibizioni caritatevoli. È l’approccio
boyscout. Insomma, viene considerato un incrocio a metà strada tra Venerdì ed un animaletto da compagnia, che ci si aspetta si metta a scodinzolare per tanta grazia ricevuta. In alternativa, è una avanguardia rivoluzionaria, in marcia contro la società capitalistica di un Occidente decadente. È l’approccio leninista.
In entrambe i casi lo scollamento dalla realtà finisce con l’essere evidente nella sua persistenza. Poi non ci si lamenti, se per riempire certi vuoti, in assenza di meglio, ci si affida alle interpretazioni di Checco Zalone.
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CRETINISMO DEMOCRATICO
Posted in Masters of Universe, Stupor Mundi with tags Cretini, Idiozia, Italia, Liberthalia, Matteo Renzi, Partito Democratico, PD, Pina Picierno, Politica, Propaganda, Società on 4 novembre 2015 by SendivogiusLa propaganda è una macchina complessa che, in apparenza, si avvale di procedimenti assai semplici, basati sulla ripetizione ad oltranza di concetti minimi il cui scopo non è tanto quello di comunicare un fatto (spesso aleatorio), bensì diffondere una serie di suggestioni in grado di radicarsi nella coscienza collettiva, indirizzandone le percezioni col ricorso a surrogati che possano stimolarne l’immaginario.
La propaganda non interpreta la realtà; la manipola a tal punto da re-inventarla in una sorta di processo di “reificazione”, fornendo un’immagine virtuale della stessa. Nel suo rapporto privilegiato con le folle, meglio se omologate nell’anomia che contraddistingue le grandi masse, la capacità di persuasione della propaganda si basa sul potere seduttivo del messaggio a veicolazione virale. La semplificazione estrema del messaggio, a maggior ragione se questo risulta totalmente svuotato di ogni contenuto, richiede però anche una certa abilità nel dosare le componenti, se davvero si vuole dare gusto e rendere appetibile sul mercato dei consensi un prodotto sostanzialmente artificiale. Per questo bisognerebbe avere ben presente il labile confine che spesso e volentieri intercorre tra imbecillità e propaganda, specialmente quando quest’ultima è rimessa all’intraprendenza troppo zelante di idioti in ansia da prestazione. A meno che non si voglia incorrere in un’overdose di cretinerie con inevitabile crisi di rigetto…
Tipico esempio di “parlamentare inutile”, l’onorevole Picierno è solo una delle imbarazzanti cheerleaders che si agitano a vuoto, tra le coreografie colorate e gli sfondi di cartapesta del ‘renzismo’ esibito in processione all’esposizione universale. Perché dietro i fondali di scena si nasconde una fucina di propaganda a schizzo continuo, in una esplosione pirotecnica di deflagrazioni incontrollate.
Dove non arrivano i cinegiornale Luce e le veline ministeriali, arriva Lui: il Bomba!
È il grande solista della cazzata espansiva, nell’immanente persistenza del proprio non-essere, per un concentrato intensivo di fuffa sparata a mitraglia lungo un flusso ininterrotto di slogan e annunci roboanti, degni di un piazzista impazzito nel suo mondo immaginario di pentole e svendite promozionali…
Peggio di un martello pneumatico, resta il rumore di sottofondo in una indistinguibile cacofonia di sbrodolamenti narcisistici a misura di un Ego profondamente disturbato….
È la sciolta di un solo giorno, ristretta al 15 Ottobre!
Questa variante estrema di Wanna Marchi su clonazione berlusconiana, ovviamente non poteva mancare di un coro complementare di replicanti, in servizio organico permanente con la funzione di megafono per l’eco di ritorno. Difficile dire se sia peggio l’originale, o i suoi pappagalli ammaestrati…
Sono gli aedi di palazzo; i cantori di un mondo perfetto, dove non tramonta mai il sole…
È il nuovo cretinismo democratico: degenerazione clinica ancor prima che sociale di un’alienazione persistente.
Dinanzi alla devastante prevalenza del fenomeno in politica, Franz Kafka (che di situazioni paradossali se ne intedeva!) pare abbia affermato come un cretino fosse un cretino.. due ci potessero anche stare.. ma diecimila cretini costituivano sicuramente un partito politico.
(80) Cazzata o Stronzata?
Posted in Zì Baldone with tags Carlo (Lorenzini) Collodi, Cazzari, Idiozia, Italia, Liberthalia, Pinocchio, Politica, Propaganda, Società on 3 novembre 2015 by Sendivogius“Classifica OTTOBRE 2015”
L’Italia è una repubblica di cazzari, fondata sul ‘maneggio’. Ovviamente l’ippica non c’entra nulla, a maggior ragione che alla greppia allargata della grande gozzoviglia istituzionalizzata i cavalli di razza scarseggiano come le mosche in livrea bianca. Al contrario, abbondano i brocchi di tutte le taglie nel grande recinto allargato, dove si ammassano i ciuchini in viaggio verso il magico paese dei balocchi. Ansiosi più che mai di salire sul carro del vincitore (si tratta di una vocazione nazionale) e partecipare all’eterna cuccagna, finiscono quasi sempre per trainare piuttosto il pagliaccesco carrozzone dell’eterno carnevale, legati al giogo del burroso padrone di turno che ride di gusto mentre schiocca la frusta. È il conducator all’italiana; l’omino sòla al comando…
Al risveglio, è sempre troppo tardi.
«Finalmente il carro arrivò: e arrivò senza fare il piú piccolo rumore, perché le sue ruote erano fasciate di stoppa e di cenci.
Lo tiravano dodici pariglie di ciuchini, tutti della medesima grandezza, ma di diverso pelame.
Alcuni erano bigi, altri bianchi, altri brizzolati a uso pepe e sale, e altri rigati da grandi strisce gialle e turchine.
Ma la cosa piú singolare era questa: che quelle dodici pariglie, ossia quei ventiquattro ciuchini, invece di esser ferrati come tutte le altre bestie da tiro o da soma, avevano in piedi degli stivaletti da uomo fatti di pelle bianca.
E il conduttore del carro?…
Figuratevi un omino piú largo che lungo, tenero e untuoso come una palla di burro, con un visino di melarosa, una bocchina che rideva sempre e una voce sottile e carezzevole, come quella d’un gatto, che si raccomanda al buon cuore della padrona di casa.
Tutti i ragazzi, appena lo vedevano, ne restavano innamorati e facevano a gara nel montare sul suo carro, per esser condotti da lui in quella vera cuccagna conosciuta nella carta geografica col seducente nome di “Paese de’ balocchi”.
Difatti il carro era già tutto pieno di ragazzetti fra gli otto e i dodici anni, ammonticchiati gli uni sugli altri come tante acciughe nella salamoia. Stavano male, stavano pigiati, non potevano quasi respirare: ma nessuno diceva ohi! nessuno si lamentava. La consolazione di sapere che fra poche ore sarebbero giunti in un paese, dove non c’erano né libri, né scuola, né maestri, li rendeva cosí contenti e rassegnati, che non sentivano né i disagi, né gli strapazzi, né la fame, né la sete, né il sonno.
Appena che il carro si fu fermato, l’Omino si volse a Lucignolo, e con mille smorfie e mille manierine, gli domandò sorridendo:
— Dimmi, mio bel ragazzo, vuoi venire anche tu in quel fortunato paese?
— Sicuro che ci voglio venire.
Ma ti avverto, carino mio, che nel carro non c’è piú posto. Come vedi, è tutto pieno!»“Le Avventure di Pinocchio”
Carlo Collodi (1883)