Archivio per Governo Draghi

COLPO DI SOLE

Posted in Muro del Pianto, Stupor Mundi with tags , , , , , , , , , , , on 16 luglio 2022 by Sendivogius

“Non c’è eresia peggiore di pensare che la carica santifichi il suo detentore”
(Lord John Acton, 1887)

Abituati al peggio, in una repubblichetta bananiera di aspiranti omini della provvidenza che si credono indispensabili, e che quasi sempre scelgono la politica quale miglior modo di favorire interessi privati tramite la conduzione degli affari pubblici, abbiamo avuto un pornomane in carriera, che pretendeva di gestire lo Stato come un’impresa privata alla stregua di proprietà personale… ed a seguire almeno un paio di re sòla, bruciati da troppo sole… intervallati dalle giunte tecnocratiche dei sacerdoti dell’Austerità (altrui), inviati in missione per conto di dio ed investiti di poteri taumaturgici su mandato celeste. Alla riprova dei fatti, si trattava di gente a cui non avreste fatto neanche rimboccare l’acqua del radiatore della vostra auto (altro che tecnici!), ma che tutti insieme (per 30 anni) hanno tenuto in ostaggio le vostre vite, mentre il grosso di un paese imbambolato se ne stava rapito in piena sindrome di Stoccolma, in attesa di tornare a bollire nel rassicurante brodo nero dell’italica fascisteria (molto più di un’autobiografia della nazione).
Non è neanche un problema di esautorazione delle prerogative parlamentari per svuotamento democratico, perché in genere sono gli stessi moribondi di Palazzo Montecitorio ad invocare l’arrivo del demiurgo di turno, pur di non mollare la poltrona di un potere effimero e privilegi concreti, rimessi ogni volta in discussione dal nefasto ricorso alla farsa elettorale, da esorcizzare in nome della “stabilità” (innanzitutto la propria). L’aspirazione ideale sarebbe quella di avere un Re Travicello che si assuma l’onere delle decisioni, senza sconvolgere troppo il pantano, e soprattutto senza disturbare i conduttori dietro le quinte che come anguille

“strisciano nel fango su cui riposa la struttura dell’organizzazione statale e, quando si contorcono, scambiano i movimenti della loro coda per terremoti o minacce alla stabilità dell’edificio. In confronto allo statista, presentano il considerevole svantaggio di essere vivi”.

 È Ambrose Bierce che scrive a proposito degli uomini politici negli USA di fine ‘800. A quanto pare, da allora poco è cambiato così come tutto il mondo è paese.
Peccato solo che qui da noi, ogni re travicello o sovrano fantoccio per conto terzi, tutti presunti “statisti” o pretesi tali, prima o poi reclamino indistintamente, in modo più o meno esplicito, l’attribuzione dei “pieni poteri”: vizietto antico che solletica il bonapartismo di questi nani da giardino con ambizioni da giganti.
Capita così che un presidente monocratico, che intende ed esercita la gestione di governo come un consiglio d’amministrazione bancario, investito di poteri quasi assoluti su delega in bianco e con una maggioranza del 90% (praticamente un partito unico) che ne ratifica gli atti a raffiche di fiducia, dopo aver convertito l’ennesimo decreto omnibus incassando l’appoggio incondizionato di una maggioranza schiacciante (172 sì, contro 39 no) si dimetta perché non ha ottenuto il consenso plebiscitario di tutta la coalizione, aprendo la più sgangherata crisi di governo che storia repubblicana ricordi. E si mette a battere i piedini, sbattendo offeso la porta, mentre corre a frignare dall’alto del Colle sulla spalla del presidente della Repubblica, che gli intima di tornare a bordo come uno Schettino qualunque?!? Il caldo fa brutti scherzi!
E tutto questo con un’intero apparato mediatico supinamente sdraiato in concerto a tessere le lodi dello statista che tutto il mondo di invidia (rileggere Bierce alla voce “politico”), per non tacere di un parlamento piallato da 60 decreti legge ed altrettanti ricorsi al voto di fiducia, in soli 18 mesi di attività durante i quali il “Governo dei Migliori” ha praticamente schiantato un’intera nazione impiccata alla corda delle sanzioni autoimposte, portandola sull’orlo della stagflazione.
E davvero si vorrebbe far credere che Re Artù ed i suoi ectoplasmi della chiavica rotonda siano preoccupati dai penultimatum del frastornato Giuseppi e di quattro stracciaculo allo sbando? Per contro, qualora dovessimo rinunciare agli straordinari talenti che compongono l’attuale esecutivo, l’unico dramma circa la caduta di una così formidabile compagine di governo sarebbe innanzitutto per gli ex ministri medesimi, deprivati di così incredibile incarico. A meno che non si voglia davvero credere che i sacri mercati tremino dinanzi all’uscita di incredibili titani come il Seviziatore dei congiuntivi agli Esteri, l’Energumeno tascabile alla Funzione Pubblica, l’Attila delegato alla distruzione dell’Ambiente, l’invisibile tecnoburocrate scomparso nei tunnel della “mobilità sostenibile”, o quell’altro fenomeno evaporato nelle aule della “scuola affettuosa”… Giusto per (non) citarne alcuni!
Ad essere maliziosi, uno potrebbe insinuare che il Migliore di tutti stia cercando una via di fuga, prima della catastrofe con chiamata in correità.

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Il governo dei minori

Posted in Muro del Pianto with tags , , , , , , , on 19 gennaio 2022 by Sendivogius

Intanto che il Medagliere mobile continua a millantare imperterrito l’arrivo di triliardi di dosi fantasma di vaccino, esibendosi nella sua abilità più riuscita: sparare cazzate alle grandi manovre, in alcune regioni, giusto a proposito di distribuzione, la situazione è questa:
Succede, quando gli slot non arrivano, perché evidentemente ‘qualcuno’ non s’è attivato a tempo debito, dimezzando la durata dei certificati verdi (variabile a seconda del DPCM di turno), concentrando però tutte le somministrazioni (over 70, under 18, booster, open day… e tutta l’inflazione di anglicismi d’accatto disponibili) nel medesimo momento, creando un enorme ingorgo vaccinale. Perché tutto fa brodo (e siero), per rispettare i “target” e mettere un’altra tacca sul fucile del generalissimo che colleziona nastrini, moltiplicando i pani ed i pesci.
Ovviamente, non è notizia che possa turbare i palinsesti della spendida narrazione collettiva circa le magnifiche sorti progressive del “Governo dei Migliori”: ennesima emanazione padronale di esecutivo eterodiretto, per lo storno privato ed appropriazione a debito di fondi pubblici su circonvenzione di incapaci, che naviga placido e serafico sugli ettolitri di saliva sversati dai nuovi Cinegiornali Luce di regime, unificati in estatica adorazione verso il Draghi che ci conduce.
E così vai col Mix&Match eterologo! Sconsigliatissimo, almeno fino ad Aprile 2021, semplicemente perché non ci sono evidenze scientifiche in assenza di studi specifici, è diventato obbligatorio e ovviamente sicurissimo a partire da Giugno, in deroga a tutti quei protocolli degli enti regolatori, così stingenti invece quando si tratta di autorizzare una mentina per il mal di gola. A meno che non si vogliano considerare come esaustivi, studi clinici separati e limitati a poche dozzine di individui, su un trial di 8-12 settimane. E sostanzialmente è stato fatto con la stessa logica da CCS di caserma, per cui se in mensa la pasta scarseggia si rifornisce la truppa di riso, per bilanciare le scorte.
Perciò, se non ci si è premuniti di riserve sufficienti di siero Pfizer, si passa tranquillamente agli slot di Moderna, perché a parità di fiale se ne somministra la metà e si risparmia sui costi, raddoppiando le dosi disponibili. È questa la fondamentale ragione “tecnico scientifica” alla base del miscelamento.
Vabbé, ma questi sono solo dettagli polemici per eccesso di pignoleria; resta da capire cosa l’Esecutivo penserà di fare quando il 1 Febbraio la totalità dei certificati vaccinali emessi prima del Settembre 2021 verrà azzerata, in assenza del Super-Green-Pass rafforzato 3.0 Gold Edition, ritrovandosi (dopo aver rispettato tutte le disposizioni anti-covid) alla stessa stregua di un invasato No-Vax, per identica considerazione e trattamento. Capolavori comunicativi ed organizzativi!

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(154) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , , on 8 gennaio 2022 by Sendivogius

Classifica DICEMBRE 2021″

Anno 2022. Dunque, vediamo… Una maggioranza di governo rissosa e divisa, che ormai non esiste più. Un esecutivo impantanato che si esprime unicamente attraverso il ricorso abnorme e spropositato ai decreti legge ed ai voti di fiducia, in perenne stato di emergenza con proroga su deroga. Una campagna di vaccinazione in scandaloso ritardo sui tempi previsti e forniture vaccinali che non arrivano. Una gestione pessima della pandemia, per la prima volta davvero fuori controllo: mai si era arrivati a parlare apertamente dell’applicazione del codice nero, come se fosse la cosa più normale del mondo e senza che stuoli di commentatori a contratto se ne adontino. Una manovra finanziaria fondata sul debito, sull’onda lunga di una “Bonus Economy” interamente impostata sulle elargizioni di massa, priva di una reale visione economica e strategica di lungo periodo. Una compagine ministeriale di rara mediocrità (il “Governo dei migliori” sic!) ed un’opposizione impresentabile di nostalgici neofascisti con le turgide braccine perennemente tese, a sancire l’assenza di alternative.
Pare il Conte-bis alle sue ultime battute di arresto ed invece si tratta del Governo Draghi nella sua massima espressione. Solo che stavolta non c’è un Luca Ricolfi, ancora in pieno spasmo orgasmatico per la felice svolta, a denunciare apocalissi imminenti sui giornaletti compiacenti ed allineati in mistico tributo, verso la risorsa che tutto il mondo ci invidia: il Super-Mario osannato dai media in adorazione. Più modestamente, si tratta dell’ennesimo omino della Provvidenza chiamato a commissariare partiti e parlamento, per diffondere il sacro verbo di Confindustria sotto dettatura e per convertirne gli interessi in agenda prioritaria di governo.
È il clone che voleva sembrare umano: la versione aggiornata con scheda interattiva a simulazione empatica del rottamato robo-Monti 9000 (prototipo catastrofico della prima serie) ed altrettanto fallimentare come il modello precedente. Perché in realtà si tratta di un nuovo assemblato da laboratorio tecnocratico, con un ottimo battage pubblicitario di lancio, potendo contare su uno stuolo ossequiente di cantori a tempo pieno, sempre pronti a sdilinguirsi in venerazione estatica.
Al netto delle incensazioni agiografiche, del Governo Draghi, ormai agli sgoccioli ed avviato verso estenuanti tecniche di sopravvivenza ad oltranza, si ricorderanno i condoni fiscali; la destrutturazione di ogni residua tutela occupazionale, in nome della “flessibilità del mercato” che s’aggiusta da sé; il rilancio del Nucleare come “energia green” (e pazienza per i rifiuti radioattivi), alla faccia della transizione ecologica! Ma si segnala pure l’introduzione di una flat-tax mascherata, nella prima manovra finanziaria apertamente regressiva, che introduce un principio di tassazione decrescente all’aumentare degli imponibili fiscali ed accorpa le detrazioni riducendole d’importo. Insomma, a guardare la manovra economica, sembra più che altro un sorcio morto, partorito da una montagna di letame.
Quando gli aedi stipendiati a panegirico ed i propagandisti di regime in piena scialorrea cesseranno di lubrificare gli ingranaggi dell’automa meccanico in sembianze umane, per scoprire che non c’è alcun pilota automatico, sarà sempre troppo tardi.

Hit Parade del mese:

01. SUPERCAZZOLA SOVRANISTA

[16 Dic.] «Al cospetto di chi intende decostruire ogni cosa, non resta che conservare. Perciò serve un patriota al Quirinale, perciò servono patrioti ovunque. L’alternativa è l’avanzata del nulla, la vittoria di chi fa il deserto e lo chiama progresso!»
(Francesco Borgonovo, il Nulla che avanza)

02. A NOI!

[16 Dic.] «Come dice Franco Borgonovo: “Oggi solo i conservatori possono difendere la comunità dall’ideologia che decostruisce e atomizza la società”. E noi siamo pronti a fare la nostra parte.»
(Giorgia Meloni, la Patriota)

03. IL GIGANTE

[02 Dic.] «Governare è una cosa seria, non si può governare a cazzo. Berlusconi ha dimostrato di saper governare: in politica estera è stato un gigante»
(Alessandro Sallusti, domestico di famiglia)

04. BUNGA BUNGA!

[13 Dic.] «Non esiste un candidato più autorevole di Silvio Berlusconi, per esperienza umana e politica, per relazioni internazionali e per capacità di governo.»
(Licia Ronzulli, papi-girl)

05. C’ERA UNA VOLTA IN ARABIA…

[14 Dic.] «Future is in motion, but also in emotion. We need Big data, but we also need big emotion.
(Matteo Renzi, il Conferenziere)

06. MI PIACE L’ODORE DEI BAMBOCCI VIZIATI AL MATTINO TARDI…
PUZZA COME DI STRONZATA.

[06 Dic.] «Chi è cresciuto a Roma nord ha fatto il Vietnam.»
(Pietro Castellitto, incommentabile cazzone)

07. SE NON SON ROSE…

[31 Dic.] «Questo è il momento della disobbedienza civile. Deve scattare la resistenza. Ad esempio prendere l’autobus rifiutandoci di esibire la certificazione, fare come faceva Rosa Parks a Montgomery in Alabama. Serviranno persone coraggiose che abbiano la voglia di far valere i diritti costituzionali. Io, a questo punto, non mi vaccino per ragioni puramente ideologiche: non mi piego al ricatto del potere.»
(Ugo Mattei, kamikaze no-vax)

08. LE GRANDI CONQUISTE RENZIANE

[25 Dic.] «È Natale, come Italia Viva chiedeva da un anno.»
(Elio Vito, spalla comica)

09. LA PRESA PER IL CULO

[22 Dic.] «I principali beneficiari della riforma fiscale sono i lavoratori e pensionati a reddito medio-basso. In termini percentuali i maggiori benefici derivanti dalla riduzione delle aliquote Irpef e del taglio contributi per il 2022 si concentrano sui lavoratori con 15mila euro di reddito e se si considerano gli effetti dell’assegno unico dei figli, a beneficiare della riduzione fiscale saranno soprattutto le famiglie a basso reddito»
(Mario Draghi, il sobrio cazzaro)

10. BERLUSCONI COME PERTINI

[04 Dic.] «Berlusconi al Quirinale? Lo vedo benissimo. Credo che sarebbe il Presidente più straordinariamente simile a Pertini.»
(Gianfranco Rotondi, cicisbeo di corte)

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LA SINTESI PERFETTA

Posted in Masters of Universe with tags , , , , , on 1 luglio 2021 by Sendivogius

Ci sono titoli che meglio di ogni altra cosa riassumono alla perfezione il senso di un governo e la sua ragion d’essere, rivelando sponsor e mandanti per niente occulti alle origini del suo insediamento, con gli obbiettivi strategici che questi si ponevano fin dall’inizio dell’intera operazione, nel malcelato compiacimento che trasuda dai giornalini di riferimento:

Condono fiscale tombale.
Licenziamenti di massa.
Stornare tutti i fondi pubblici disponibili, verso le casse confindustriali a rimpinguar le tasche.

E lo fa, secondo il comprovato assioma padronale che è molto meglio levare ai poveri per dare ai ricchissimi, con la grancassa mediatica accordata in un’unica orchestra nel levare gli osanna all’ennesimo salvatore della patria, insediato a tutelare i privilegi di pochi nel disinteresse di molti.
È la sintesi del Governo Draghi. Tutto il resto sono dettagli.

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TRANSIZIONI

Posted in Masters of Universe, Muro del Pianto with tags , , , , , , , , , , , , on 22 Maggio 2021 by Sendivogius

Fortissimamente voluto dalla Setta del Grillo come conditio sine qua non, per il varo del Governo Draghi e soprattutto per fornire una ragion d’essere ai gonzi che ancora ci credono, onde giustificare la partecipazione al governo più anti-grillino dalla creazione del sedicente MoVimento, nell’ingenuità fanciullesca del grulloide medio, il nuovo ministero della Transizione Ecologica” avrebbe dovuto essere una sorta di super-dicastero dell’Ambiente elevato all’ennesima potenza, per dare una qualche polpa ai fumosi cinque punti del non-programma (appunto, mai nome fu più azzeccato).
A scanso di equivoci è stato subito affidato ad un uomo di Finmeccanica (nonché gradito ospite delle convention renziane), un misconosciuto fisico col pallino del “digitale sostenibile”, qualunque cosa voglia dire. E tanto è bastato per scatenare i facili entusiasmi dei bimbiminkia pentastellati, tale è la dabbenaggine dei babbei a cinque stelle; salvo scoprire che affidare la salvaguardia dell’Ambiente a Roberto Cingolani è stato come rimettere ad Attila la difesa dei diritti umani.

Fedele al suo nuovo mandato, il neo-ministro Roberto Cingolani ha subito interpretato la tutela del territorio e del mare in chiave mostruosamente ecologista…
Sì al passaggio delle “grandi navi”, attraverso il Canale della Giudecca, a Venezia…

Sì alle trivellazioni nel Mar Adriatico, con l’apertura sottomarina di ben 11 pozzi per l’estrazione di idrocarburi, tanto per cominciare, e l’esplorazione di un’altra ventina di giacimenti da perforare…
Ovviamente, il prof. Cingolani auspica il ritorno quanto mai prossimo al nucleare…. Infatti, sua è pure l’ideona dell’introduzione di mini reattori a fissione nucleare, perché il professore verde (petrolio) è molto preoccupato per lo smaltimento della plastica, ma assai meno delle scorie radioattive.
Né dubitiamo si applicherà in tal senso, vista la propensione a decidere in splendida solitudine, dal momento che i suoi principali referenti sembrano essere soprattutto Leonardo, ENI e Saipem. E solo a quelli si sente di dover dare conto.
Evidentemente, vista la natura delle sue decisioni, il ministro dell’ambiente non ravvisa l’impatto ambientale.
Al contrario, al professore-ministro non piacciano le auto elettriche; molto meglio i veicoli ad idrogeno, purché sia “verde” è ovvio!

“Fra dieci anni avremo l’idrogeno verde e le automobili che andranno a celle a combustibile. Le batterie le avremo superate, perché hanno un problema di dismissione, e staremo investendo sulla fusione nucleare, che ora sta muovendo i primi passi nei laboratori.”

E chi lo dovrebbe produrre l’idrogeno verde, che ovviamente in natura non esiste?
Ma naturalmente ENI, che infatti ha subito fiutato (o imboccato) l’affarone, che sulla carta vale più di 3 miliardi di sussidi pubblici a fondo perduto, visto che:

“utilizzare combustibile fossile per trasformarlo in idrogeno, e sotterrare la CO2 prodotta, richiede una enorme quantità di energia. Il vantaggio per l’industria però è un altro. Per spremere dai giacimenti fino all’ultima goccia di petrolio, oggi si iniettano liquidi e vari gas (per aumentare la pressione); domani si potrebbe spingere dentro solo la CO2 prodotta facendo idrogeno. Problema: l’anidride carbonica una volta sotterrata diventa liquida, e poiché parliamo di volumi potenzialmente enormi, secondo il CNR occorre valutare attentamente il rischio sismico, che in Italia è quello che è.”
(fonte)

Peraltro, niente esclude che il gas serra imbottigliato nei giacimenti sotterranei esausti, con l’immissione di sostanze altamente inquinanti, pompate direttamente nell’ambiente terrestre e marino, non finisca per essere di nuovo disperso in natura a causa di eventuali sconvolgimenti sismici e geologici.
Ma vuoi mettere la straordinaria opportunità di liberarsi delle emissioni di biossido di carbonio dei propri stabilimenti industriali, interrandole nei pozzi petroliferi oramai spremuti ed inutili, ed essere pure pagati per farlo?!?
Insomma, credevate davvero che la mitica UE sganciava sull’unghia quasi 24 miliardi di euro perché davvero interessata alle “energie rinnovabili”… la “mobilità sostenibile”… ed altre stronzatine buone per intortare qualche citrullo in transizione ecologica?!?
Timeo Danaos et dona ferentes!

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MANDRAGHI

Posted in Stupor Mundi with tags , , , , , , , , , , , , , on 8 aprile 2021 by Sendivogius

Smettetela di vaccinare chi ha meno di 60 anni. Smettetela di vaccinare i giovani, i ragazzi, psicologi di 35 anni perché sono operatori sanitari anche loro! Ma con che coscienza un giovane che non è compreso salta la lista e si fa vaccinare?!
 (Mario Draghi, 08/04/2021)

 Da una boccuccia così compita e perbene, può uscire qualunque cosa. Perché tanto, qualsiasi cosa dirà, troverà sempre una stampa prostrata e prostituita di apologeti in salivazione estatica, più intenta a lustrare le sacre terga dell’ennesimo omino della provvidenza, piuttosto che svolgere con un qualche straccio di dignità il proprio lavoro. Da watchdog a cagnetti da compagnia per salotti padronali.
Sorvolando sull’inopportunità per cui un “giovane”, mentre si trova nel fiore degli anni (e nel suo massimo sforzo contributivo a livello fiscale, col quale il ‘Sistema’ finanzia se stesso), dovrebbe tenere meno alla propria vita di un 90enne non deambulante, sarà il caso di far gentilmente notare che, fino a prova contraria, è stato proprio un certo Draghi Mario ad introdurre l’obbligo vaccinale per tutti gli operatori sanitari, e specificatamente proprio per gli psicologi, nel suo ultimo decreto legge promulgato giusto una settimana fa: il DL n.44 del 1 Aprile 2021.
Decreto prontamente recepito dall’Ordine professionale degli Psicologi, che così informava i propri iscritti:

Gentile ******

Ti scriviamo per informarti di alcune importanti novità normative sulle misure di contenimento dell’epidemia da COVID-19 e in materia di vaccinazioni.
Il Decreto-legge n. 44 del 1 aprile 2021 ha introdotto infatti l’obbligo per tutti i professionisti sanitari, tra cui anche gli Psicologi, di sottoporsi a vaccinazione ai fini dell’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative. Ai fini dell’insorgenza dell’obbligo, non rileva la modalità di esercizio della professione (rapporto di lavoro dipendente e/o libera professione).
La vaccinazione non è obbligatoria e può essere omessa o differita nei soli casi di accertati pericoli per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale.
Il Decreto-legge n. 44/2021 stabilisce anche una procedura uniforme a livello nazionale per vigilare sull’obbligo vaccinale, che coinvolge Ordini professionali, Regioni e ASL di competenza.
Nelle prossime ore, dando attuazione alle disposizioni normative contenute nel decreto, l’Ordine trasmetterà alle diverse Regioni italiane i dati anagrafici di tutti i suoi iscritti, a prescindere da una eventuale precedente adesione al piano vaccinale. Insieme alle informazioni anagrafiche, per facilitare le operazioni di contatto l’Ordine trasmetterà, ove disponibile, anche il domicilio digitale (Posta Elettronica Certificata) di ciascun professionista.
La trasmissione dei dati anagrafici rappresenta un passaggio propedeutico alla successiva verifica della condizione vaccinale del professionista da parte della Regione competente, che – accertata la mancata vaccinazione – si attiverà per consentire la rapida presa in carico.
La norma prevede che in caso di inosservanza dell’obbligo vaccinale da parte del professionista, la ASL determina la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da SARS-CoV-2 e ne dà immediata comunicazione scritta all’interessato, al datore di lavoro e all’Ordine di appartenenza.
L’Ordine quindi comunica immediatamente ai non-vaccinati la sospensione “dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio”, che mantiene efficacia fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2021. 

È importante tuttavia precisare che non vi è alcun rischio imminente di sospensione per i non-vaccinati. Infatti, prima che la ASL adotti l’”atto di accertamento” che determina la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni che implicano contatti interpersonali, la stessa ASL deve invitare lo stesso professionista a sottoporsi a vaccinazione e chiaramente deve garantirgli la possibilità di accesso alla vaccinazione.
Ricordiamo inoltre come la campagna di vaccinazione avviata nelle scorse settimane stia proseguendo e pertanto, a prescindere dall’eventuale precedente adesione al piano vaccinale su base volontaria, i professionisti non ancora sottoposti a vaccinazione verranno comunque contattati dalle competenti autorità sanitarie.

Ora, a meno che non si tratti di un pesce di Aprile, di un caso di omonimia (Mario Draghi vs Draghi Mario), o di amnesia senile per dissociazione mentale, verrebbe da chiedersi se il Messia-Salvatore legga i decreti che lui stesso va emanando e firmando.
Fortuna che ci sono categorie ben più a rischio che vengono tempestivamente vaccinate con coscienza: tipo i “guardiaparco” che percorrono i boschi dell’Abruzzo, qualora si imbattano in qualche campeggiatore abusivo, infrattato tra orsi e fagiani. Ma anche la vaccinazione dell’intero corpo magistrati, prontamente estesa a tutti gli “operatori del comparto giustizia” (cancellieri, personale amministrativo, avvocati), visto l’alto rischio di contagio determinato dallo svolgimento di udienze in aule spesso anguste e prive di areazione, in edifici spesso vetusti e non adeguati ad assicurare il distanziamento minimo fra le persone idoneo a prevenire il contagio. Praticamente, il 90% dei luoghi di lavoro in Italia (e dei mezzi pubblici!).
Ovviamente, il problema sono le vaccinazioni degli operatori sanitari (con che coscienza, signora mia!) e dei famigerati psicologi 35enni. Per non parlare dei soliti giovani!
Se per l’appunto, non fossimo dinanzi al sacro cospetto del Messia-Salvatore, il Mosè venuto a trarre in salvo il popolo negletto nella terra incerta del vaccino promesso, verrebbe quasi da pensare di trovarsi davanti ad un coglione.

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Adventum Domini

Posted in Stupor Mundi with tags , , , , , , , , , on 20 marzo 2021 by Sendivogius

«Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio. E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti. Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: il vecchio è buono!»

(Vangelo di Luca 5,36-39)

In quei giorni, dopo la grande tribolazione, venne dalla BCE un Profeta per mostrarsi alle genti; quindi se ne andò sopra al colle del Quirinale a meditare. E seguendo il suo astro giunsero i magi, i due Mattei, l’Enrico II, l’Unto e bisunto dal cerone, insieme agli scribi ed ai farisei tutti, per adorarlo ed annunciare l’avvento del Messia venuto a mondare i peccati dei porci, laggiù raccolti attorno alla greppia del fondo perduto.
E allora le genti videro il Figlio dell’euro venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria e radunare tutti gli eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro del parlamento, che come nei giorni del diluvio mangiavano, bevevano, e si battevano il petto alla venuta di Mario, signore e salvatore. E ad ognuno di loro distribuiva monete d’oro, moltiplicando i bonus e i pegni.
C’è chi l’abbia visto camminare sulle acque, guarire gli ammalati e resuscitare i morti… sicuramente quelli tumulati nel cimitero di Montecitorio, rianimati alla loro garrula esistenza.
È Mario la toppa venuta a coprire le magagne di Giuseppi il peccatore, senza che ad un mese dall’annunciazione del messia salvatore, se ne noti minimamente la differenza, se non nel fatto che nel frattempo il buco s’è persino allargato, mentre già spuntano pendule le vergogne del nuovo corso…
Ma ovviamente questo non si può dire, giacché ben altri dubbi assillano gli agiografi convenuti in massa a stilare la vita illustrata del messia monetario, già in odore di santità per futuri autodafé.
È l’uomo che da “istituzione”, s’è fatto “culto” e “sacerdote” del culto medesimo. Di lui interessano soprattutto le cravatte, mentre si susseguono gli interrogativi (indosserà oppure no, la maglia della salute per resistere tanto bene al freddo), nell’ansia condivisa di conoscere la Verità sull’annosa questione…

“Draghi, il cui solo nome vale cento punti di spread. Perché c’ è sempre il guaio del debito pubblico, ma adesso anche il disastro Covid e il Recovery da pianificare. Draghi, che dove va, ogni occasione diventa più importante; Draghi ubiquo e multifunzionale, una quantità di lauree honoris causa, accademico pontificio, sintesi vivente di creatività italiana, rigore tedesco, understatement britannico; Draghi che Trump prima lo prese di petto, poi dovette fare marcia indietro, «ah, ci servirebbe un Draghi alla Federal Reserve!».
Draghi, che chi parla con lui prende a emanare una luce speciale. Vissuto come mito, a 360 gradi: viaggia in economy e in seconda ferroviaria, si nutre di barrette energetiche, non sente né caldo né freddo (il futuro suocero, temendo non potesse permetterselo, gli voleva comprare un cappotto), si organizza pure il sonno. Amen.”

 (La Repubblica, 31/01/21)

«Non sente freddo ed è puntuale, Draghi è l’opposto di Conte. Chi ha mai visto Mario Draghi indossare un cappotto? Il freddo non impaurisce il nuovo presidente del consiglio, come da antica tradizione: alla Banca d’Italia c’era chi lo aveva soprannominato “l’atermico”, per la sua capacità di resistere alle basse temperature senza indossare altro che una classica giacca, e privandosi pure di un maglione sopra la camicia. Molto meglio di “glaciale”.
È da sottolineare che l’arrivo di Draghi ha reso felice il Quirinale anche per l’attitudine svizzera dell’ex numero uno della Bce di arrivare puntualissimo, anzi in anticipo, agli appuntamenti.
Non si contavano più, sul colle presidenziale, le proteste per i continui ritardi di Giuseppe Conte, tanto che all’avvocato del popolo era stato appioppato un soprannome certo non elogiativo: “levantino”. Tra l’altro, si risparmierà molto grazie alla puntualità di Draghi e alla sua idiosincrasia per le riunioni notturne: niente più straordinari da pagare.»

 (Gianfranco Ferroni, su “Il Tempo” del 15/02/21)

Intanto vidima decreti in serie, con quella firma e quella “M” così inconfondibile ed accentuata, che è “segno di forza interiore ed intelligenza” (!), mentre i fiumi di saliva colano copiosi ad ungere le sacre terga del povero Messia del tutto involontario, vittima dello zelo di legioni di lacchè, quanto mai ansiosi di indossare la livrea…

«Nulla sembra eccedere sia negli atteggiamenti sia nella manifestazione delle personali doti politiche che lo hanno reso uomo della “polis” più che della casta. La praticità e la competenza acquisite sul campo, hanno formato una coscienza e una cultura che, congiunte all’essenzialità di un pensiero fatto di poche parole, ma di molti fatti, si colgono chiaramente sia nella scrittura che nella firma. Ciò è favorito anche da un carattere riservato ma non chiuso, per cui sa controllare e verificare tutto attorno a sé senza peccare di complessi di superiorità né d’inferiorità; risulta che egli, molto probabilmente, in età adolescenziale può aver sofferto di timidezza e d’insicurezze esistenziali. Ciò non gli ha però impedito una scalata prestigiosa e sempre in un ambito di correttezza.
Per Erich Fromm gli uomini politici sono tutti presi da forme narcisistiche più o meno forti. Ebbene in Draghi, proprio per l’essenzialità del carattere, espresso da una scrittura parca e priva di ogni sproporzione, ciò non sembra emergere, a vantaggio quindi di una progressiva crescita sociale e professionale che, pur gratificandolo, non lo ha spinto ad alcun eccesso. Il bagaglio energetico appare robusto e ben costruito per cui egli riesce a tollerare bene la fatica, anche in condizioni di stress, e ciò gli permette di sopportare una certa dose di frustrazioni. In definitiva, possiamo dire che, essendo la scrittura un mezzo di comunicazione, in Draghi mette in evidenza una personalità dotata di discrezione, di abilità mentali e di concretezza che gli evitano voli di Icaro e falsa umiltà.
[…] Ma sono soprattutto il discernimento, la riflessione e l’armonia interiore che fanno di lui un personaggio dotato di equilibrio anche a livello morale (vedi scrittura scorrevole e sobria).»

 (Evi Crotti, su “Il Giornale” del 06/02/21)

A cotanto è ridotta la stampa italiana nella sua inestirpabile vocazione adulatoria e cortigiana, anche se travisata da articoli salottieri pernsati per l’intrattenimento estatico.
In attesa del miracolo dell’Avvento prossimo venturo per grazia ricevuta, a 45 giorni dall’insediamento del ‘gabinetto’ (nel senso di WC proprio) di salvezza nazionale, è scomparso ogni riferimento al famigerato MES, che pure era stata causa indefettibile della caduta di Giuseppi. Se prima era indispensabile, ora non è più essenziale (Carlo Cottarelli),  giacché adesso è “Mario Draghi il nostro MES” (Davide Faraone), nella proteiforme strumentalizzazione di un premier che assume tutte le forme i suoi ” custodi” vogliano.
Dopo aver puntato tutto sul vaccino sbagliato, che manco viene fornito dopo essere stato pagato in anticipo, la campagna di immunizzazione continua a non decollare, direttamente ferma al palo per la sospensione delle somministrazioni e delle forniture di siero. Senza che alcuno se ne adonti più.
Continuano le serrate degli esercizi commerciali e della ristorazione, in attesa dei “ristori” e altre mancette, ma Capitan Sugna ha preso a grufolare altrove (delivery food?), rinunciando a pompare la protesta. Ora c’è Super-Mario, mica Giuseppi! E LVI è di nuovo al governo con tutti gli annessi e connessi.
Le scuole di ogni ordine e grado ovviamente restano chiuse fino a data da destinarsi. E quello non frega a nessuno.
Continua la distribuzione di massa di soldi e bonus ad libitum, molto meglio se dispensati alla cazzo di cane, senza uno straccio di progetto (o controllo), nella totale assenza di coperture a debito illimitato.
Ovviamente, è stata rinnovato la farsa tutta italiana dei Mississipi Navigators, senza colpo ferire.
Continua a non esserci un vero piano per il Recovery fund, inteso più che altro come un’immensa estensione della “legge mancia” in tempi di vacche magre, dove attingere denari a man bassa per i propri collegi elettorali ad uso clientele. Fondamentale è il nuovo stadio della Fiorentina Calcio.
Si aggiunge in compenso l’introduzione dell’immancabile condono fiscale per i soliti furbetti, con la cancellazione delle cartelle esattoriali inevase tra il 2000 ed il 2015: anni durante i quali la pandemia notoriamente infuriava in tutta la sua virulenza; nonché regalino simbolico, per coccolare i ladri tanto amati dall’ineffabile destra italiana, che sembra fare del malaffare la propria vocazione politica, quando non è troppo presa a rievocare i fasti littori.
In attesa di vedere cos’altro cuoce nel calderone del gran bollito con fritto misto, sarà meglio continuare un salutare digiuno, onde non incorrere in probabili intossicazioni.
Perché con simili ingredienti a disposizione, un cuoco non può far miracoli. Anche se si chiama Mario Draghi.

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(144) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , on 27 febbraio 2021 by Sendivogius

Classifica FEBBRAIO 2021″

Era difficile. Ma nessuna missione sembra abbastanza impossibile dalle parti del partito bestemmia malato di governismo cronico ad oltranza. Quando il fondo sembra ormai inesorabilmente raggiunto, il PD comincia a scavarsi la fossa per sprofondare ancora più in basso.
Dopo essersi legato mani e piedi al governo del Conte-bis per precipitare come un’ancora alla fonda, eccolo impiccarsi al Governo Draghi con un triplo salto carpiato ed avvitamento a destra. Consumata miseramente la copula infausta con l’Avvocato del popolo nella stasi comatosa del suo non-essere, per scongiurare l’opzione dello spauracchio sovranista ed arginare l’ascesa di un Matteo Salvini, eccolo dunque al governo col Salvini medesimo (che del nuovo esecutivo è pilastro portante ed azionista di maggioranza) con tutta la Destra al seguito in ogni sua declinazione (a parte, per ora, i Fascisti d’Italia della sora Meloni), condannato all’irrilevanza più totale della sua inconsistenza. Non c’è limite allo sputtanamento.

E che dire della Setta del Grullo?!

Il M5S non si alleerà né con l’IDV, né con nessun altro. Il M5S vuole sostituire il Sistema dei partiti con la democrazia diretta. In sostanza vuole la fine dei partiti basati sulla delega in bianco.
[…] La decisione di rimanere nell’euro spetta ai cittadini italiani attraverso un referendum, questa è la mia posizione. Io ritengo che l’Italia non possa permettersi l’euro, ma devono essere gli italiani a deciderlo e non un gruppo di oligarchi.
  Beppe Grillo
  (06/11/2012)

In una manciata di pochi anni, il sedicente MoVimento si è alleato praticamente con chiunque (Destra o Sinistra sono assolutamente irrilevanti ai fini del potere fine a se stesso), senza distinzione alcuna, pur di poter garantire un posto al sole con una rendita sicura alla banda di scappati di casa, che ha trovato nella politica per professione la migliore e più lucrosa alternativa al divano di casa. Quantomeno, l’operazione permetterà a talenti incompresi come Giggino Di Maio di continuare a giocare al Ministro degli Esteri, collezionando ministeri come patacche da appuntarsi al bavero della giacca (e figure di merda a buffo per il resto del Paese), fino all’abbraccio con colui che consideravano l’emblema di quelle “oligarchie eurocratiche” contro le quali anteporre il ritorno alla nota età dell’oro della liretta nazionale.
Fedeli alla “democrazia diretta”, ridotta ad una farsa a colpi di clic sulla piattaforma on line del padrone, da partito compiutamente leninista falcidiano il dissenso interno a colpi di purghe, salvo ritrovarsi minoranza in parlamento. Geniali!

Sarà un governo di eccellenza, dove la Lega la farà da padrona, ed il buon Salvini si prepara ad essere esattamente ciò che Renzi in miscela arabica è stato per il Governo Conte, in sostituzione dei due Mattei intercambiabili, mentre tutti i dicasteri economici dove circolano i saldi resteranno saldamente nelle mani di un’elite finanziaria, funzionale ai desideri di Confindustria, e tutto il resto verrà lasciato al pollaio di politicastri da strapazzo a contendersi le briciole e spartirsi le poltrone con nugoli di analfabeti che scambiano Topolino con Dante e orfani dei complotti più assurti convertiti alla sobrietà della nuova parentesi tecnocratica.
Auguri vivissimi!

Hit Parade del mese:

01. MODELLO GIUDITTA!

[08 Feb.] «Proporremo a Draghi il modello Bertolaso.»
  (Matteo Salvini, lo Statista sovrano)

02. LA COERENZA DEI GRULLI DEMENTI

[02 Feb.] «Il MoVimento già durante le consultazioni aveva rappresentato che l’unico governo possibile sarebbe stato un governo politico. Pertanto non voterà per la nascita di un governo tecnico presieduto da Mario Draghi»
  (Vito Crimi, il facente veci)

03. PORTE APERTE

[12 Feb.] «Un governo di salute pubblica, di unità nazionale di cui faccia parte anche Salvini? Lo escludo totalmente, anche se venisse Superman!»
  (Andrea Orlando, intelligenza piddina)

04. COMPLEMENTARI

[11 Feb.] «PD e Lega restano due forze alternative, qualsiasi cosa accada»
  (Nicola Zingaretti, il Nulla)

05. COMINCIAMO BENE

[17 Feb.] «In questo momento due milioni e 2.074 sono ricoverati in terapia intensiva.»
  (Mario Draghi, Salvator Mundi)

06. LA LUCE CHE CI CONDUCE (I)

[17 Feb.] «Ci chiedono perché non chiediamo più il MES. Non lo facciamo perché il nostro MES è lei, presidente Draghi!»
  (Davide Faraone, Infornato)

07. LA LUCE CHE CI CONDUCE (II)

[17 Feb.] «Presidente Draghi, lei deve essere il sacerdote del Next Generation Eu. Noi saremo i custodi del culto. Lei sarà il sacerdote, noi saremo i custodi del culto.»
  (Anna Maria Bernini, la Vestale)

08. “M”

[23 Feb.] «Nella firma del premier, anche sulle banconote, si nota una “M” particolarmente accentuata. Quella ‘M’ di Draghi nella firma è un segno di forza interiore e di intelligenza. In quello che scrive si nota una persona che ha come tratto distintivo il non farsi sommergere dal ruolo che ha, che è un tratto tipico dell’educazione gesuita.»
  (Gabriele Albertini, il Calligrafo)

09. SENZA FRETTA

[17 Feb.] «Vaccini? Per gli over 80 non c’è da avere fretta.»
  (Letizia Moratti, la Risolutrice)

10. MERITOCRAZIA

[11 Feb.] «Avete massacrato Danilo Toninelli, uno dei migliori ministri della storia d’Italia!»
  (Gaetano Pedullà, scopritore di talenti)

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