Archivio per Giovanni D’Ercole

IL CRISTIANO DEVOTO

Posted in Business is Business, Kulturkampf with tags , , , , , , , , , , on 25 settembre 2011 by Sendivogius

Chissà cosa mai passerà per la mente dell’arcigna suor Carla (ammesso che pensi), nel buio della sua clausura sanfedista, mentre davanti alle grate della sua camera inquisitoria sfilano vagonate di troie giulive, in transito verso il putiniano lettone del Nano della Provvidenza, per le esigenze postribolari del sultano, tanto caro a Santa Romana Casta
Chissà cosa penserà nel segreto del suo improvviso voto di silenzio, questo devoto difensore della famiglia tradizionale e flagello dei sodomiti, intransigente nemico di ogni droga, riguardo alle fregole compulsive del suo Unto dal Signore, che si fa rifornire di “patonza” fresca da un cocainomane fallito e si scambia le donnine in vendita con gli amici-papponi, come fossero figurine mancanti nel mazzo da collezionare.
È il paradosso del povero Carlino: il moralista a gettone passato dai Carabinieri all’Inquisizione, solitamente così loquace quando si tratta di infierire gratuitamente contro omossessuali e tossicodipendenti; ma improvvisamente cieco e muto dinanzi agli squallidi baccanali di un vecchio pornocrate, che premia le sue favorite con incarichi di governo e piazza le cortigiane nelle grandi compagnie pubbliche (mica nelle sue aziende!) per meriti… di letto! Crocifisso tempestato in diamanti, affondato tra le poppe in mostra, e una naturale disponibilità “a vendersi la madre” se le convenienze del momento lo richiedono.
In compenso, il truce inquisitore modenese è sempre pronto all’intervento feroce dell’integralista organico al potere: contro Stefano Cucchi, che ebbe l’indelicatezza di crepare dopo un pestaggio di polizia [QUI]; contro gli omossessuali, in senso lato, per il solo fatto che esistano; contro la maternità consapevole, la fecondazione eterologa e, di converso, contro ogni contraccezione per chi invece di gravidanze non ne vuole.
Tuttavia, l’uomo (si fa per dire) delle crociate, e dei pellegrinaggi annunciati urbi et orbe, è pronto ad immolarsi per cause ancora più grandi… ad esempio, insieme a tutta la compagnia di giro, scatta per riflesso pavloviano contro la povera Madonna (la rockstar), che ha osato pronunciare il nome del Porco invano. Tra un invettiva e l’altra, suor Carla non perde però occasione per correre con le braghe calate a prostrarsi ai piedi del vescovo-conte di turno, giunto a corte per reclamare prebende e denari. Gli ultimi della serie sono il vescovo ausiliare per la città de L’Aquila, Giovanni D’Ercole, insieme all’arcivescovo Giuseppe Molinari, venuti a ciucciare 12 milioni di euro di finanziamenti pubblici, per progetti di ricostruzione inesistenti, a cura della Curia diocesana e dei relativi prestanome in affari.

I due porporati pare infatti che abbiano costituito una bella ‘onlus’ di scopo e una “Fondazione”, con tanto di sede nella curia arcivescovile, per accaparrarsi parte dei fondi della ricostruzione e correre subito a Palazzo Chigi, in cerca di raccomandazione presso l’Utilizzatore finale.
E subito si rivolgono a suor Carla che prontamente obbedisce:

io vengo lì con i soldi cash… Altro che carriole o non carriole.. scusami, altro che popolo delle carriole! Ce l’ho qua i soldi!

Altro che famiglie e sfollati! Che infatti possono aspettare, continuando a marcire nelle dimenticate new towns berlusconiane, mentre nelle alcove istituzionali fervono le celebrazioni notturne del bunga-bunga, con l’interessata benedizione ecclesiastica in perenne indulgenza contro cassa.
Date a Dio ciò che gli spetta, che a mungere Cesare ci pensano loro…

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