Archivio per Ebrei

Dictionnaire Philosophique

Posted in Kulturkampf with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 13 gennaio 2015 by Sendivogius

post-apocalypse

Evocato quasi sempre sproposito dai personaggi più improbabili, François Marie Arouet (in arte Voltaire) meriterebbe più rispetto, invece di essere utilizzato come il feticcio prediletto di ogni cretino dall’ingegno limitato, che per legittimare le proprie scemenze, nell’illusione di fornire ad esse una qualche parvenza di rispettabilità, invoca a nume tutelare il nome del filosofo di cui peraltro non ha mai letto nulla nemmeno per sbaglio, ignorando tutto del suo pensiero. Altrimenti saprebbe che aveva pochissime simpatie per gli ebrei; che si faceva gran beffe di religioni ed ecclesiastici; che considerava il cristianesimo come il più fanatico e intollerante dei culti, mentre diceva un gran bene del “Gran Turco” (il Sultano ottomano) e dei “maomettani” in generale.
caccaNell’epoca degli aforismi spicci (senza che mai venga riportato il testo di provenienza) e delle battute a caratteri limitati, tutta la produzione di Voltaire viene condensata in una stucchevole frasetta ad usum idiotae, che peraltro l’Autore del Trattato sulla tolleranza (dove si parla di religione, intesa come “superstizione”) non pronunciò MAI. E probabilmente mai nemmeno pensò.
Voltaire, un cazzo!La maternità dell’abusata ‘citazione’ appartiene in realtà alla signora Evelyn Beatrice Hall, mentre Voltaire era morto e sepolto da circa 130 anni.
Il successo postumo dell’aprocrifo, oltre ad una mistificazione del pensiero illuminista, rappresenta a tutt’oggi un fenomeno tanto più grave, perché costituisce la forma più ricorrente di una idiozia assolutamente trasversale.
Infatti, la vita umana è un bene troppo prezioso per essere blandamente sacrificata a beneficio della prima testa di glande, che sfiata le sue imbarazzanti banalità nella sua presuntiva pretesa di dire boiate in libertà. Perché (sit venia verbo) Voltaire era ‘tollerante’, ma mica coglione!
Matteo SalviniTanto per capire di chi parliamo, riportiamo qualche citazione spiccia, ripresa dal suo Dizionario filosofico e che si addice alla situazione presente. Sì, l’avevamo già utilizzato in passato ma – come gli ‘antichi’ sanno – repetita iuvant.

TOLLERANZA
Costantino  «Costantino cominciò col promulgare un editto che permetteva tutte le religioni, e finì col perseguitarle. Prima di lui si era combattuto contro i cristiani solo perché cominciavano a costituire un partito nello Stato. I romani permettevano tutti i culti, perfino quelli degli ebrei e degli egiziani, per i quali provavano tanto disprezzo. Perché Roma li tollerava? Perché né gli egiziani, né gli stessi giudei, cercavano di distruggere l’antica religione dell’Impero; non correvano per le terre e per i mari a far proseliti: pensavano solo a far quattrini. Mentre è incontestabile che i cristiani volevano che la loro fosse la religione dominante. Gli ebrei non volevano che la statua di Giove stesse a Gerusalemme; ma i cristiani non volevano ch’essa stesse in Campidoglio. San Tommaso ha il coraggio di confessare che, se i cristiani non detronizzarono gli imperatori, fu solo perché non ci riuscirono. Convinti che tutta la terra dovesse essere cristiana, erano, dunque, necessariamente nemici di tutta la terra, finché questa non fosse convertita.
Rogo di un valdeseErano inoltre nemici gli uni degli altri su tutti i punti controversi della loro religione. Bisogna, anzitutto, considerare Gesù Cristo come Dio? Coloro che lo negano vengono anatemizzati sotto il nome di ebioniti, i quali a loro volta anatemizzano gli adoratori di Gesù.
Gesù palestratoAlcuni vogliono che tutti i beni siano in comune, come si sostiene che lo fossero al tempo degli apostoli? I loro avversari li chiamano nicolaiti, e li accusano dei più infami delitti. Altri tendono a una devozione mistica?
Vengono chiamati “gnostici” e ci si scaglia contro di loro con furore. Marcione disputa sulla Trinità? Lo si tratta da idolatra.
Tertulliano, Prassea, Origene, Novato, Novaziano, Sabellio, Donato, sono tutti perseguitati dai loro fratelli, prima di Costantino; e appena questi ha fatto trionfare la religione cristiana, gli atanasiani e gli stessi eusebiani si massacrano a vicenda; e, da allora sino ad oggi, la Chiesa cristiana s’è inondata di sangue.
Rogo inquisizioneIl popolo ebreo era, lo ammetto, un popolo assai barbaro. Scannava senza pietà tutti gli abitanti di uno sventurato piccolo paese, sul quale non aveva più diritti di quanti ne abbia oggi su Parigi e su Londra. Tuttavia, quando Naaman guarì dalla lebbra per essersi immerso sette volte nel Giordano; quando, per testimoniare la sua gratitudine a Eliseo, che gli aveva insegnato quel segreto, gli disse che avrebbe adorato per riconoscenza il Dio degli ebrei, riservandosi però la libertà di adorare anche il Dio del suo re e ne chiese il permesso a Eliseo, il profeta non esitò a concederglielo. Gli ebrei adoravano il loro Dio, ma non si meravigliavano del fatto che ogni popolo adorasse il proprio.
Trovavano giusto che Chemosh avesse concesso un certo distretto ai moabiti, purché Dio ne concedesse uno anche a loro. Giacobbe non esitò a sposare le figlie di un idolatra. Labano aveva il suo Dio, come Giacobbe aveva il suo. Ecco degli esempi di tolleranza presso il popolo più intollerante e crudele dell’antichità: noi lo abbiamo imitato nei suoi assurdi furori, e non nella sua indulgenza.
È chiaro che chiunque perseguiti un uomo, suo fratello, perché questi non è della sua opinione, è un mostro.
Questo è indiscutibile. Ma il governo, i magistrati, i principi, come si comporteranno con coloro che professano un culto diverso dal loro? Se sono stranieri potenti, è certo che un principe farà alleanza con loro. Il cristianissimo Francesco I, si alleerà con i musulmani contro Carlo V re cristianissimo. Francesco I darà denaro ai luterani di Germania per sostenerli nella loro rivolta contro l’imperatore, ma comincerà, secondo l’uso, col far bruciare i luterani che sono nel suo regno: li finanzia in Sassonia per ragioni politiche; li brucia, per le stesse ragioni, a Parigi. E cosa succederà? Le persecuzioni fanno proseliti; e ben presto la Francia sarà piena di nuovi protestanti. Dapprima, essi si lasceranno impiccare; poi impiccheranno a loro volta. Ci saranno guerre civili, poi verrà la notte di san Bartolomeo; e questo angolo del mondo sarà peggio di tutto quanto gli antichi e i moderni dissero dell’inferno

Francois Dubois - Notte di San Bartolomeo (Parigi 24 Agosto 1572)FANATISMO
«Il fanatismo sta alla superstizione come il delirio alla febbre, come le furie alla collera. Chi ha delle estasi, delle visioni, chi scambia i sogni per la realtà, e le immaginazioni per profezie, è un entusiasta; chi sostiene la propria follia con l’omicidio è un fanatico.
[…] Il più disgustoso esempio di fanatismo è quello dei borghesi di Parigi che, la notte di san Bartolomeo, corsero ad assassinare, sgozzare, buttar giù dalle finestre, fare a pezzi i loro concittadini che non andavano a messa.
notte_san_bartolomeo[…] Una volta che il fanatismo ha incancrenito il cervello, la malattia è quasi incurabile. Ho visto certi epilettici che, parlando dei miracoli di san Paride, a poco a poco, loro malgrado, prendevano fuoco; gli occhi si infiammavano, le loro membra tremavano, il furore sfigurava loro il viso, e avrebbero ammazzato chiunque li avesse contraddetti.
Isl'AmicoA questa malattia epidemica non c’è altro rimedio che lo spirito filosofico, il quale, man mano diffondendosi, addolcirà finalmente i costumi degli uomini, prevenendo gli accessi del male: perché, non appena questo male fa dei progressi, bisogna correr via, e aspettare che l’aria si sia purificata. Le leggi e la religione non bastano contro questa peste degli animi; la religione, invece di essere per loro un alimento salutare, si tramuta in veleno nei cervelli infetti.
SlayThoseInsultIslamQuesti miserabili hanno continuamente fitto in capo l’esempio di Aod, che assassina re Eglon; di Giuditta, che taglia la testa di Oloferne, dopo aver giaciuto con lui; di Samuele, che fa a pezzi re Agag. Non vedono che questi esempi, rispettabili nell’antichità, sono abominevoli oggi; essi attingono il loro furore nella stessa religione che lo condanna.
Isl'Amici a Londra (1)Le leggi sono ancora impotenti contro questi accessi di furore; è come se leggeste un decreto del consiglio a un frenetico. Quella gente è persuasa che lo spirito santo che li pervade stia al di sopra delle leggi, e che il loro fanatismo sia la sola legge cui debbano ubbidire.
francia-islam-shariaChe cosa rispondere a un uomo il quale vi dice che preferisce ubbidire a Dio che agli uomini e che, di conseguenza, e sicuro di meritare il cielo sgozzandovi?
Isl'Amici a LondraDi solito sono le canaglie a guidare i fanatici e a mettere loro in mano il pugnale; somigliano a quel Vecchio della Montagna che faceva, si dice, gustare le gioie del paradiso a certi imbecilli, e prometteva loro un’eternità di quei piaceri di cui avevano avuto un assaggio, a condizione che andassero ad assassinare tutti coloro che egli avesse indicato.
Hasan ibn Al-Sabbâh[…] Se la nostra santa religione è stata tanto spesso corrotta da questo furore infernale, bisogna prendersela con la pazzia degli uomini

Voltaire sui 10 franchi

Questo è Voltaire; quello vero!
Diffidate delle imitazioni.

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Il ruggito dalla fogna

Posted in A volte ritornano, Roma mon amour with tags , , , , , , , , , , , on 9 agosto 2014 by Sendivogius

SA e il boicottaggio dei negozi ebrei

Ma quanto piacciono le liste di proscrizione alle merde di Militia!
Tra le tragedie della guerra e le farse degli imbecilli, non mancano mai gli sciacalli,  sempre pronti a sfruttare le prime per esibire la meschineria dei secondi. Dietro la falsa scusa del conflitto israelo-palestinese, poteva dunque mancare l’ennesimo elenco di “negozianti ebrei”, con tanto di nominativi ed indirizzi, da sottoporre a boicottaggio (o peggio), prontamente affissa per le principali via della Capitale dagli anonimi sorci neri, soliti battere i marciapiedi dei cavalcavia e delle tangenziali, rigorosamente al calar del tramonto?
Manifesti di Militia contro i negozianti ebrei a RomaPerché poi una città come Roma debba tollerare simili rigagnoli di fogna, che di tanto in tanto si sentono in dovere di scolare fuori i loro liquami dalle cloache nelle quali si nascondono, è mistero neanche troppo arcano a cui più di qualcuno degli ‘organi istituzionali’, e massimamente quelli capitolini, preposti al rispetto della Legge, dovrebbe essere chiamato a rispondere.
WCENTER 0WKFCBPDAI  -  ( Eidon - EIDON_0000370645_36.jpg )ROMA LA PALESTRA PRIMO CARNERA A VIGNE NUOVE EIDONSono venti anni (dai tempi dello “sdoganamento” ad opera di ben sappiamo chi) che il patchwork nazi-fascista messo in piedi da un vecchio rottame avanguardista come Maurizio Boccacci, scorrazza indisturbato per la città. Che si facciano chiamare “identitari”, “razzialisti bianchi”, “nazional-popolari” e “nazional-rivoluzionari”, “fascisti del terzo millennio”, “I Camerati”… che si riuniscano in un’accozzaglia sparse di simboli e sigle defunte come Movimento Politico Occidentale, Base Autonoma, Meridiano Zero, Azione Skinhead… sono sempre lo stesso letamaio fermentato a cavallo manganellitra Terza Posizione e Lotta di Popolo. Trattasi dell’irriducibile accolita di attempati nazi-sfigati e giovani leve non meno disadattate, reclutati nelle curve degli stadi, che ha fatto dell’antisemitismo una ragione di vita e del razzismo una missione. Sono gli ultimi avanzi di Salò, scampoli di destra missina raggrumati attorno alle latrine di Fiamma Tricolore, tutti cresciuti nel mito del “socialismo nazionale” (leggi nazismo) e nel culto cimiteriale del duce. In quest’ultimo ambito, si distingue l’opera nera pellegrinaggi con immancabile tappa a Predappio per rendere omaggio ai resti verminosi del salame appeso a Piazzale Loreto.
o-MILITIA-facebookDi loro si sa praticamente tutto. E si tollera tutto. Dai santini del duce ai busti mussoliniani, dai ‘calendari storici’ ai gadget littori che fanno bella mostra di sé un po’ ovunque: dalle edicole ai locali del Flaminio, nei ‘quartieri bene’ della Capitale, e possibilmente in prossimità dello stadio Olimpico, col loro mortifero reliquario per nostalgici. Ma ne ritrovi il tocco anche dove non te l’aspetti…
ATAC, SU DISPLAY BUS SCRITTA "ONORE AL DUCE": AVVIATA INDAGINE INTERNA -FOTONon per niente, l’ATAC, la disastrata azienda capitolina di trasporto pubblico, è stata trasformata dal camerata Alemanno in un ufficio collocamento personale per vecchi squadristi.
merdumeCi si chiede invano a quando la doverosa opera di bonifica, fino al prossimo manifesto della vergogna.

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Una Modesta Proposta

Posted in Kulturkampf with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , on 16 ottobre 2013 by Sendivogius

Il Razzo Supposta

Cosa fare della salma di Erich Priebke?
Jorge Videla L’Argentina, che dopo il 1945 ha offerto rifugio e protezione a migliaia di criminali nazi-fascisti, a chi chiede di riprendersi colui che ha ospitato per quasi 50 anni, dichiara a bocca del suo ministro degli esteri: l’Argentina non può accettare un tale affronto alla dignità umana. Evidentemente il nazista Priebke creava loro meno imbarazzi in vita, piuttosto che da morto. Fintanto che Priebke gironzolava nella più totale impunità a Bariloche e dintorni, “l’affronto alla dignità umana” non si poneva minimamente.
Gestapo La Germania, dove il capitano delle SS è nato (Hennigsdorf, 29/07/1913) e del quale è a pieno titolo un cittadino, fa platealmente finta che la faccenda non la riguardi, fingendo di non sapere che Erich Priebke non era un killer psicopatico ricercato dall’Interpol, ma un funzionario di polizia in regolare servizio presso l’ambasciata tedesca a Roma, su esplicito mandato del governo tedesco.
Poliziotti tedeschi a BerlinoSi tratta di un vizietto antico, a quanto pare assai diffuso dalle parti dell’algida Germania dalle grosse coalizioni (e dai miserabili ipocriti), abilissima a declinare le proprie responsabilità e nascondere le colpe, salvo crocifiggere il resto d’Europa ai dogmi teutonici dell’austerità, nella ritrovata supremazia a spese del resto del continente.

Esecuzione «Nel corso dell’Olocausto i tedeschi tolsero la vita a sei milioni di ebrei e, se la Germania non fosse stata sconfitta, ne avrebbero annientati altri milioni.
Gli uomini e le donne che insieme davano vita a quelle inerti forme istituzionali, che occupavano le strutture del genocidio…. erano in larghissima e schiacciante maggioranza tedeschi. Se è vero che nello sterminio degli ebrei furono affiancati da esponenti di diverse comunità nazionali, questi però non furono indispensabili per il compimento del genocidio, né venne da loro l’iniziativa e la spinta a portarlo avanti. Certo, se i tedeschi non avessero trovato negli altri paesi d’Europa (soprattutto orientale) persone disposte ad aiutarli, l’Olocausto si sarebbe svolto in maniera differente ed è probabile che essi non sarebbero riusciti ad uccidere tanti ebrei. Ma furono comunque tedesche le decisioni, la pianificazione e le risorse organizzative; tedeschi la maggior parte degli organizzatori […] perché quello che vale per loro non vale per nessun’altra singola nazione né per tutte le altre nazioni considerate insieme: cioè, senza tedeschi non si dà l’Olocausto.
[…] Alcuni erano “nazisti” perché iscritti al partito nazionalsocialista o per convinzione ideologica; altri non lo erano. Alcuni appartenevano alle SS; altri no. Il minimo comun denominatore tra loro era di essere tedeschi, impegnati a realizzare gli obiettivi nazionali della Germania, che in questo caso coincidevano con il genocidio degli ebrei

 Daniel J. Goldhagen
 “I volenterosi carnefici di Hitler”
 (Mondadori, 1998)

fossa comuneDimmi chi sono e non chi sono stato. Ai tedeschi in genere non piace si faccia riferimento al loro passato recente… Tutt’al più, hanno un’inclinazione insuperabile a reputarsi vittime delle circostanze.
L’accoglienza nella patria d’origine del feretro del nazista Erich Priebke è motivo di imbarazzo, perché ricorda un passato scomodo e rammenta ai tedeschi il lato oscuro della Germania, opportunamente sopito e celato dietro la patina di un benessere fittizio.
Ma le reticenze tedesche sono ancor più ipocrite (e ignobili), se si pensa che Priebke, per quanto zelante, fu innanzitutto un gregario: un ufficiale subalterno agli ordini del ben più famigerato Herbert Kappler.
Kappler Sarà il caso di ricordare le pesanti pressioni che negli anni ’70 le autorità tedesche, ed in particolar modo del cancelliere socialdemocratico Helmut Schmidt, esercitarono con ripetuta insistenza sul governo italiano per allentare il regime di custodia applicato al criminale Kappler.
Nel 1977, il premio nobel ed ex cancelliere Willy Brandt firma una petizione per la liberazione di Kappler insieme ad altri 232 deputati tedeschi. È nota l’amicizia di Brandt con Annelise Gertrude Walter Wenger, moglie di Kappler ed influente attivista della SPD.
Pare che la liberazione di Kappler fosse tra le condizioni implicite imposte dalla Germania all’Italia, oggi come allora alle prese con una crisi spaventosa ed in disperata ricerca di liquidità, per un prestito capestro su base biennale per due miliardi di dollari, pretendendo come garanzia il trasferimento del 40% delle riserve auree della Banca d’Italia in Germania (quasi 1200 tonnellate in lingotti d’oro) ad un tasso di interessi dell’8%. E la vergognosa fuga di Kappler sarà il prezzo da pagare per la concessione del credito teutonico.
HIAGOvviamente Kappler troverà rifugio e accoglienza in Germania, che rifiuterà categoricamente ogni (timida) richiesta di estradizione e sepolto senza alcun problema nel cimitero di Lüneburg. Il criminale nazista verrà celebrato con tutti gli onori dall’HIAG: associazione filo-nazista di ex reduci delle SS, assolutamente legale e regolarmente finanziata dal governo di Bonn.
In parte la vicenda ricorda la sottrazione dell’oro della Banca d’Italia, da parte dei nazisti dopo l’armistizio dell’8 Settembre. È superfluo dire che l’operazione di rapina venne affidata proprio ad Herbert Kappler, che al contempo si distinguerà nel saccheggio del Ghetto di Roma. All’epoca, l’oro sottratto (rubato) dalla Banca consisteva in ‘sole’ 120 tonnellate, che peraltro finiranno di essere restituite soltanto nel 1958 dalla nuova Germania democratizzata. Ovviamente senza corresponsione di interessi per l’indebito trattenimento.

Gestapo - Foto di gruppo

E torniamo al dunque: cosa fare del feretro di Priebke…
Caricarlo su un aereo e sganciarlo direttamente sopra il Bundestag, tanto per ricordare alla nuova razza sedicente padrona l’eredità del nonno!

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L’ANTICA OSSESSIONE

Posted in A volte ritornano with tags , , , , , , , , , , , , on 12 gennaio 2011 by Sendivogius

 “Occorre un nemico per dare al popolo una speranza. Qualcuno ha detto che il patriottismo è l’ultimo rifugio delle canaglie: chi non ha principi morali si avvolge di solito in una bandiera, e i bastardi si richiamano sempre alla purezza della loro razza. L’identità nazionale è l’ultima risorsa dei diseredati. Ora il senso dell’identità si fonda sull’odio, sull’odio per chi non è identico. Bisogna coltivare l’odio come passione civile. Il nemico è l’amico dei popoli. Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria. L’odio è la vera passione primordiale.
(…) Si può odiare qualcuno per tutta la vita. Purché sia sempre là a rinfocolare il nostro odio. L’odio riscalda il cuore.

 Umberto Eco
 Il cimitero di Praga
 Bompiani, 2010

 Grandissimo scandalo ha suscitato l’ultima trovata dei suprematisti bianchi di Stormfront che, sulle pagine del loro sito, con l’assoluta originalità che da sempre contraddistingue le ossessioni dell’amena comunità del “realismo razziale”, hanno ritenuto opportuno  pubblicare l’ennesima lista di proscrizione antisemita. Scopo della sofisticata iniziativa è smascherare lo strapotere della solita “lobby ebraica” e denunciare il famigerato complotto giudaico per la conquista del mondo. Insomma, si tratta della tradizionale merda che infarcisce gli incubi degli ultimi stronzi di Thule.
Chissà cosa mai ci si dovrebbe aspettare di diverso da parte di un portale che raggruma il peggio della galassia neonazista, dalla Nazione Ariana al Ku Klux Klan?
Unica novità di rilievo è che anche i nostri nazistelli da stadio sembrano masticare un po’ di inglese e di internet (le famose tre “I”?!?)… infatti hanno pensato bene di fornire il loro prezioso contributo, arricchendo la black-list yankee con un ulteriore elenco di ebrei italiani da attenzionare
Generale strepito di vergini violate della politica nostrana, che fanno a gara a chi più in alto strilla il proprio sdegno, invocando provvedimenti straordinari contro questi tolleratissimi nipotini delle SS, chiedendosi quali contatti ci siano con l’Italia e dove mai abbiano trovato i nominativi degli italiani di origine ebraica… per esempio, potrebbero  provare a cliccare QUI.

Questo è solo un piccolo assaggio di quanto va circolando su Holy War (Guerra Santa), un sito veramente demenziale che in attesa del ritorno di Cristo e l’instaurazione del regno divino sulla terra, se la prende praticamente con tutto il resto del creato: mafia.. massoni.. omosessuali.. nazisti e comunistigoverno e opposizioneGaribaldi e l’Unità d’Italia ma pure il regionalismo.. lo Stato centralista e anche quello  federale… il Vaticano ed i satanisti.. USA e GB… tutti sarebbero infiltrati dai “perfidi giudei” e trasformati in docili strumenti del complotto universale: c’è persino il governo Berlusconi al gran completo, ma la guerra totale è anche contro il Concilio Vaticano II, l’Ecumenismo, e praticamente tutti i papi succeduti a Pio XII…
Cliccando QUI trovate l’elenco al gran completo, in un trionfo assoluto degli ossimori, senza curarsi troppo delle  baggianate di pessimo gusto ed altre assurdità allucinanti.
Curiosamente, nel suo odio incondizionato contro il “giudaismo internazionale” ed i nemici della “vera fede”, Holywar mitiga i suoi furori ogni volta che la sua crociata incrocia il sentiero coi fanatici della mezzaluna e, stranamente, non manca mai di ostentare le sue posizioni filo-palestinesi, di certo in funzione anti-israeliana, ma dilatate a tal punto da rasentare una specie di mutualità islamista che, siamo sinceri, ci ha fatto pensare ad una forma di ‘sito civetta’ ricollegabile ad una sorta di islamofascismo, camuffato dietro una crosta apparentemente ‘cristiana’.
Comunque stiano le cose, non poteva mancare la copia degli immarcescibili “Protocolli dei Savi Anziani di Sion”, un testo davvero fondamentale, ad uso e consumo dei visitatori che volessero abbeverarsi ai deliri di questa fogna senza fondo: l’immancabile bibbia nella biblioteca di ogni psicopatico, mentalmente disturbato nel suo antisemitismo viscerale.
Difficile rintracciare gli italici autori dell’elenco incriminato, eh?!?

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L’ORRENDO PECCATO

Posted in Kulturkampf, Masters of Universe with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 12 aprile 2010 by Sendivogius

Esistono aberrazioni sulle quali non si deve più tacere. Ci sono situazioni di intollerabile abominio, che richiedono una condanna assoluta e l’immediato intervento delle autorità giudiziarie, senza remora alcuna, per porre fine all’immonda pratica con punizioni esemplari. Non si può restare indifferenti, in un colpevole silenzio, mentre simili mostri (fuori dal consesso umano e divino) continuano ad insidiare i nostri figli, a corrompere l’innocenza dell’infanzia, a circuire la meglio gioventù, nella sicurezza della totale impunità!
È ora di dire BASTA ad un simile scempio!!! È una vergogna abnorme, troppo spesso sottaciuta grazie ad inconfessabili complicità.
Troppo a lungo la Chiesa ha persistito in un indulgente torpore, sottacendo la gravità dei fatti…
Dinanzi al fenomeno, tanto perverso quanto diffuso, anche all’interno della cattolicità si è levata alfine una voce forte e implacabile, per spezzare questa indolente coltre di omertà senza falsi pudori. Si tratta della coraggiosa denuncia lanciata dalla pia redazione di
pontifex.roma.it, “il blog di apologetica e news cattoliche”: irrinunciabile punto d’incontro virtuale per il vero cristiano militante.

«Cari lettori ed amici, come possiamo non imputare questo abominio al demonio?
(…) È inutile nascondersi dietro un finto buonismo ed una apparente tolleranza cristiana, questa perversa pratica è voluta dal Maligno, allontana l’umanità dalla verità e genera perversione e disgusto. Ostentare, peraltro, delle posizioni moralmente e sessualmente errate, induce il popolo mentalmente debole e, in special modo i giovanissimi, a cadere in forti errori…
Questo è sbagliato, moralmente scorretto e l’Ordine dei Medici, degli Psichiatri, la CEI, la Congregazione per la Dottrina della Fede, il telefono Azzurro e tutti gli organi preposti alla tutela dei minori, dovrebbero denunciare quotidianamente queste posizioni.
E’ moralmente ingiusto e scorretto indurre i giovanissimi al peccato e promuovere nelle loro menti una finta idea di normalità, è forviante, deviante, anti cristiano ed è reato.!!!!»
(Pontifex.roma; 12/04/2010)

Sono queste le infuocate parole di Carlo Di Pietro, illuminato editorialista della rivista on line, che al colmo di una ingiusta indignazione non riesce a trattenere oltre il suo sdegno, ribadendo l’invocazione ad un’appropriata azione repressiva:è un grave reato! Intervenga la magistratura.
Nel suo lungo editoriale, il redattore ci tiene a sottolineare (a scanso di equivoci maliziosi) come le somme gerarchie ecclesiastiche non abbiano mai sottovalutato il problema, in un profluvio di citazioni canoniche, tra le quali si distingue quella del massimo pontefice:

«Ritengo, pertanto, inutile e diplomatico parlare di questo argomento in modo pacato e cercarne delle inesistenti, quanto diaboliche, giustificazioni; mi limiterò a riportare i moniti di Dio, giunti a noi mediante la Sacra Scrittura, le denunce fatte dai Padri della Santa Romana Chiesa e le considerazioni pastorali del nostro saggio e santo Papa.
1° ottobre 1986 Roma, dalla Sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, approvò la seguente lettera: “Il problema (…) è divenuto, sempre più, oggetto di pubblico dibattito, anche in ambienti cattolici. In questa discussione vengono spesso proposte argomentazioni ed espresse posizioni non conformi con l’insegnamento della Chiesa Cattolica, destando una giusta preoccupazione in tutti coloro che sono impegnati nel ministero pastorale. Di conseguenza questa Congregazione ha ritenuto il problema così grave e diffuso da giustificare la presente Lettera, indirizzata a tutti i Vescovi della Chiesa Cattolica (…) Tale pratica sta minacciando seriamente la vita e il benessere di un gran numero di persone, i fautori di questa tendenza non desistono dalla loro azione e rifiutano di prendere in considerazione le proporzioni del rischio, che vi è implicato. La Chiesa non può non preoccuparsi di tutto questo e pertanto mantiene ferma la sua chiara posizione al riguardo, che non può essere modificata sotto la pressione della legislazione civile o della moda del momento.”»

Naturalmente, il problema a cui ci si riferisce con tanta veemenza, e che desta così grandi preoccupazioni, non è certo il chiacchiericcio legato allo ‘scandalo’ PEDOFILIA. Gli strali dei crucesignati del nuovo millennio non sono mica per gli abusi e le violenze sessuali su bambini, perpetrati da religiosi all’interno di scuole cattoliche e strutture ecclesiastiche; né riguardano i sistematici insabbiamenti del reato. Né la reiterazione del medesimo o la gravità dell’atto. Né la sistematica sottrazione del colpevole alla giustizia civile. Meno che mai si accenna allo sforzo profuso dai collegi pontifici nel coprire piuttosto che denunciare, limitandosi a spostare altrove il pedofilo di turno. O tutt’al più promuoverlo vescovo.
No, l’urlo di dolore della Chiesa che soffre si leva in ben altra direzione, tramite i meccanismi della proiezione assolutoria, propri della dissociazione mentale e tanto cari a certa psicologia clinica…

L’aberrazione criminale contro la quale si invoca la pubblica repressione è la piaga sociale dell’omosessualità: sono le orde di froci, sfuggiti alle salutari tenaglie arroventate del carnefice ed ai roghi dell’Inquisizione, cheattentano al genere umano e mirano all’estinzione della razza umana(!!!)


È questo un reato ignobile, che grida vendetta al cospetto di Dio:

“Adesso basta: gli omosessuali devono smetterla di discriminare gli eterosessuali. Diffondo idee sbagliate ed inducono i giovani all’errore. Parla la Dottrina, la Medicina e la Cronaca. Vanno denunciati!”

(L’articolo completo lo trovate QUI.Se aprite il link, mi raccomando, attivate l’audio!)

A dire il vero, la “Cronaca” parla di ben altro… La “Dottrina” non ha evidenza empirica; è mera speculazione teologica, che dovrebbe essere priva di effetti vincolanti per i non osservanti. In quanto alla “Medicina”, per gli invasati di pontifex sono sufficienti le dichiarazioni del prof. Francesco Bruno: il criminologo da salotto, ospite fisso nel ‘Porta a Porta’ di Bruno Vespa, e non vendibile separatamente dal modellino della villetta di Cogne.
 Sembra che per l’intera redazione del giornaletto on line (assai vicino alla Curia vaticana) il tema dell’omosessualità, più che una costante, costituisca una vera ossessione… Ci sono ‘frocetti’ non dichiarati, che vivono con terrore la loro omosessualità latente e cercano di rassicurare le proprie incertezze di genere, ostentando un’omofobia estrema. È certo il caso dell’articolista Carlo Di Pietro che, giustamente allontanato dai circoli gay ai quali in segreto anela, scaglia tutto il suo livore contro la discriminazione della quale sarebbe vittima. In buona compagnia, bisognerebbe aggiungere, almeno a leggere il tenore dei commenti lasciati dai suoi più affezionati lettori:

Giusto! Siamo discriminatissi mi, ma nessuno se ne accorge! Guardate cosa hanno fatto al povero berlusconni per un veniale peccato che è stato con una donna… Non approviamo certo, anzi, il sesso è da bandire ma piuttosto che andare con degli uomi! meglio la eterosensualità! anche se con pacatezza e sentendo chiaro che lo si fa solo per procreare… Non riconosco il sesso! ppensiamo invece a santa maria goretti!

Da notare la levatura culturale (e la sanità mentale) del commentatore, che disquisisce di “eterosensualità”..! Questo è di sicuro un approccio sano e psicologicamente normale.
Chi scrive ha sempre guardato al mondo omosessuale con una distaccata indifferenza (de gustibus…) interessandosi a ben altro. L’unico disgusto è per le crociate e gli anatemi talebani di una Chiesa, che sembra ridurre le sue pastorali ad una sorta di ginecologia dello spirito: un neo-paganesimo temporale, il quale ha da tempo sostituito la Trinità col trinomio sesso-soldi-potere.

I PERFIDI GIUDEI
 Purtroppo, tra le famose cronache che pontifex.roma finge di ignorare, c’è pur sempre il problemino dei preti pedofili. Ma anche su questo argomento i Defensores verae Fidei hanno le idee chiarissime… Ce lo spiega (sempre sulle pagine di ‘Pontifex’) Monsignor Giacomo Babini, Vescovo Emerito di Grosseto, in una intervista del 09/04/2010, spiegando quali sono i veri mali da combattere:

«La Chiesa deve chiedere perdono? E per cosa?!?
Penso che sia ora di dire basta. Di perdono ne abbiamo chiesti troppi e lo facciamo anche alla messa tutti i santi giorni. Pensino a farlo gli anglicani, tanto che molti di loro hanno deciso di passare al cattolicesimo, ora mi auguro che non ci imbarchiamo una bella dose di gay.
(…) Questa è una manovra orchestrata dai nemici di sempre dei cattolicesmo, ovvero massoni ed ebrei e l’intreccio tra di loro a volte é poco facile da capire. Ritengo che sia maggiormente un attacco sionista, vista la potenza e la raffinatezza, loro non vogliono la Chiesa, ne sono nemici naturali. In fondo, storicamente parlando, i giudei sono deicidi. Ci sta poco da saltare! Le Scritture lo dicono bello chiaro. Magari lo erano in modo inconsapevole; hanno  goduto della ignavia di Pilato, certo: ma deicidi sono, il crucifige lo hanno detto loro e non altri! La loro colpa fu tanto grave che Cristo premonizzò quello che sarebbe accaduto loro con il non piangete su di me, ma sui vostri figli.»

  Monsignor Giacomo Babini, eminente esperto di storia, ci regala quindi una di quelle  perle revisioniste, che credevamo relegate nelle più infime cloache della storia, sepolta  sotto strati di letame. A tal proposito, ci sarebbe  da chiedere quanto le convinzioni di questo Babini siano isolate e circoscritte, tra le molte eminenze che si agitano  all’interno del Vaticano:

«L’olocausto fu una vergogna per la intera umanità, ma ad esso occorre guardare senza retorica e con occhi attenti. Non crediate che Hitler fosse solo pazzo. La verità é che il furore criminale nazista si scatenò per gli eccessi e le malversazioni economiche degli ebrei che strozzarono la economia tedesca. Una tanto veemente reazione si deve anche a questo, la Germania era stanca delle angherie di chi praticava tassi di interesse da usura»

Questo principe della Chiesa è un vescovo tosto, uno di quegli inquisitori che nel XVI secolo avreste probabilmente trovato a frugare tra le cosce di qualche giovane strega sotto arresto, nella ricerca del fantomatico “marchio del Diavolo”.
Soprattutto è uno che parla chiaro:

«Compito dei vescovi é parlare chiaro, sì sì, no, no. Furono deicidi e questo non lo dice Babini, lo dice il Vangelo, volete rinnegarlo o cambiarlo? Certo, per buonismo si arriva anche a questo!»

Poi, non resiste e la lingua torna a battere dove il dente duole: i gay.
Tra questi arcigni ometti vestiti con la gonna che vivono tra soli uomini, disquisendo del sesso altrui, l’omosessualità deve essere proprio una fissazione perversa:

«A loro dico che persino gli animali rispettano l’ordine della natura e loro no, da questo punto di vista meglio la regolarità degli animali (…) si tratta di un vizio osceno, una cosa che denota mancanza di equilibrio e violazione della natura»

Chiede l’intervistatore: Darebbe i sacramenti ad un gay conclamato?

«La comunione certo no. Per il funerale se dovessimo applicare il diritto canonico direi di no, ma alcune volte i parenti ti chiedono l’impossibile e pretendono una chiesa che lavora a gettone»

Insomma, basta che paghi… Un’indulgenza prezzolata non si nega a nessuno… come ai vecchi tempi!

L’ultima chicca il vescovo emerito di Grosseto ce la regala sull’omicidio di Elisa Claps, la ragazza di 16 anni assassinata e nascosta in una chiesa a Potenza.

«Certo, vi é stato un clima omertoso. Non penso che il vecchio parroco abbia ucciso la ragazza, probabilmente ha cercato di limitare lo scandalo tacendo, ma nessuno potrà mai provarlo»

Infatti basta tacere e negare anche l’evidenza; infine, far sparire i colpevoli.
Tutte specialità della casa.
All’Eccellenza (de ‘sto cazzo) facciamo notare che quello che lui chiama “scandalo” è in realtà un omicidio con occultamento di cadavere in concorso con ignoti!

Anche in questo caso, non mancano i commenti degli estimatori:

Non possiamo certo discutere con degli deicidi, i quali si permettono di criticarci… Certo Hitler ne ha fatte di cotte e di crude, ma questo non può servire come alibi per nascondere il loro peccato… hanno ucciso DIO! ricordiamocelo sempre! sempre! SOno loro che devono chiedere perdono! i “perfidi ebrei”! Qui non si può cedere nemmeno un centimetro, o saremo corrotti anche noi! Teniamo  almeno noi, che siamo i veri protettori si Santa Chiesa dagli attacchi sionisti, massoni e omosessuali che arrivano ad ogni ora! Resistere in Cristo! Altrimenti ci aspetta il fuoco eterno!

Non crediamo sia necessario aggiungere altro.

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