Archivio per Domenico Scilipoti
(51) Cazzata o Stronzata
Posted in Zì Baldone with tags Banca d'Italia, Crescita, Crisi, Domenico Scilipoti, Economia, Gianni Alemanno, Giorgio Napolitano, Governo Letta, Governo Monti, Ignazio Visco, ISTAT, Italia, Liberthalia, Mario Monti, Michaela Biancofiore, Recessione, Rigore, Società on 31 Maggio 2013 by Sendivogius[28 Mag.] «Ho sottovalutato il derby Roma-Lazio. È stato un trauma impressionante per la città, e non abbiamo ben valutato il tifo calcistico, che ha bloccato 200 mila persone. Il derby ha danneggiato noi del centrodestra per la tipologia delle candidature: quella di Marino è più lontana dallo stadio»
[17 Mag.] «Sicuramente io appartengo alla gente povera, perché anche se il “Corriere della Sera” ci descrive come casta, noi facciamo parte degli italiani meno abbienti. Io sicuramente non sono una persona abbiente, noi parlamentari siamo ceto medio.»
[20 Mag.] «La politica dovrebbe fare quello che ho fatto io, mettere gli interessi dei cittadini prima di quelli dei partiti. Oggi c’è un governo di grande responsabilità: quello che cercavo di dire io tre anni fa e nessuno mi ascoltava.»
[03 Mag.] «I 710 mila euro che ho dato al movimento di Monti? Ho sentito questa urgenza, ma non per questo mi aspettavo un posto da ministro. Come potrei ambire ad una poltrona? Non è nel mio stile.»
[16 Mag.] «Sapete che vi dico? Che se quelle di Berlusconi sono prostitute, allora io sono lesbica! Perché io mantengo due giovani donne in difficoltà economica, e ogni mese pago loro uno stipendio. Sono lesbica!»
[04 Mag.] «Sono le associazioni gay ad autoghettizzarsi, la loro è una casta. Io non sono mai stata omofoba: chiunque abbia un amico gay conosce la sofferenza di quando ti fanno giocare a soldatini, da piccolo, o con le pistole. Io odio le discriminazioni verso gli animali, si figuri verso le persone! Sa qual è la verità? La verità è che certe mie posizioni personali sono uguali a quelle di Papa Francesco! Solo che da lui si genuflettono… mentre con me?»
[22 Mag.] «Don Gallo uno di noi, ci mancherai!»
[28 Mag.] «Siamo in lenta ma costante e inesorabile crescita… A Portici siamo quasi al 9%!»
[23 Mag.] «Credo che siamo tutti quanti d’accordo nel riconoscere che il valore più importante che condividiamo nella nostra civile convivenza sia la pace. Sistemi di difesa avanzati, come i caccia F35, servono per fare la pace.»
[23 Mag.] «In questi tempi difficili un matrimonio fa sognare, e richiama valori importanti quali l’incontro col Signore e la consacrazione dell’amore. Non solo la diretta Rai1 delle mie nozze è stata un’operazione intelligente, ma da parte del servizio pubblico anche doverosa.»
[08 Mag.] «Non dimentichiamoci che delle leggi ad personam di Berlusconi hanno goduto anche tutti gli italiani.»
NAZI-REBUS
Posted in A volte ritornano, Muro del Pianto with tags Anton Drexler, Domenico Scilipoti, Gaetano Saya, Italia, Lega, Liberthalia, Nazismo, NSDAP, Programma dei 25 punti, Roberto Maroni, Storia on 29 agosto 2011 by Sendivogius
Il 24 Febbraio del 1920, Anton Drexler, oscuro presidente di una minuscola formazione politica di estrema destra, presenta un programma strutturato in 25 punti, in cui sono riportate le linee guida del NSDAP (Partito Nazionalsocialista Tedesco).
Agosto 2011. L’eccentrico Gaetano Saya, fondatore del misconosciuto Partito Nazionalista Italiano, consegna al pubblico il suo “Programma per la liberazione dell’Italia”, suddiviso anch’esso in 25 punti.
I due personaggi, storicamente lontani ma ideologicamente vicini, non hanno in comune soltanto il guardaroba e la paccottaglia simbolica con la quale adorano decorare le loro marziali camicette da sfilata…
Come in quei simpatici giochini estivi da ombrellone, in sostituzione della “Settimana enigmistica”, provate voi a trovare la differenza e scoprire quale è l’originale e quale invece la copia, nella medesima oscenità all’ombra della famigerata banalità del male, nella parodia della Storia declinata in farsa…
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1. Noi chiediamo la riunificazione di tutti i tedeschi in una Grande Germania, nel rispetto del principio dell’autodeterminazione dei popoli.
1. Noi chiediamo la riunione di tutti gli Italiani in una Grande Italia, in base al diritto di autodeterminazione dei popoli;
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2. Noi chiediamo che il popolo tedesco abbia gli stessi diritti di quelli di altre nazioni e che i Trattati di Pace di Versailles e di St. Germain vengano abrogati.
2. Noi chiediamo l’immediata uscita dell’Italia dall’ Unione Europea;
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3. Noi chiediamo territori (colonie) per il sostentamento del nostro popolo e per garantire spazio vitale alla popolazione eccedente.
3. Noi chiediamo la libertà di coltivare terra ed allevare bestiame ed esercitare la pesca per nutrire il nostro popolo;
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4. Solo coloro che sono nostri compatrioti possono diventare cittadini tedeschi. Solo coloro che hanno il sangue tedesco, indipendentemente dal credo religioso che professano, possono essere nostri compatrioti. Per questi motivi nessun Ebreo può essere considerato un compatriota.
4. Può essere cittadino dello Stato solo chi sia connazionale. Può essere connazionale solo chi sia di sangue italiano;
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5. Coloro i quali non sono cittadini tedeschi possono vivere in Germania come stranieri e devono essere soggetti alle leggi sugli stranieri.
5. Chi non è cittadino dello Stato deve poter vivere in Italia solo in veste di ospite e deve sottostare alla legislazione che regola il soggiorno degli stranieri;
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6. Il diritto di scegliere il governo e di stabilire le leggi dello Stato apparterrà solo ai cittadini Tedeschi. Chiediamo quindi che nessun ufficio pubblico, sia nel governo centrale, provinciale o comunale, possa essere gestito da chi non è un cittadino tedesco. Noi ci consideriamo in guerra contro l’attuale sistema parlamentare corrotto, dove le cariche pubbliche vengono assegnate dai Partiti a persone di favore che non posseggono le necessarie capacità e idoneità a ricoprirle.
6. Il diritto di influire sulla condotta e sulle leggi dello Stato può spettare solo al cittadino. Per questo noi chiediamo che tutte le cariche pubbliche di qualsiasi genere, possano venire occupate solo da cittadini dello Stato. Noi lottiamo contro il parlamentarismo corruttore, contro la attribuzione di cariche in base a considerazioni di partito, senza tenere conto del carattere e delle capacità;
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7. Noi chiediamo che lo Stato si impegni soprattutto ad assicurare ad ogni cittadino la possibilità di vivere decentemente, guadagnando quanto necessario al proprio sostentamento. Qualora non fosse possibile raggiungere questo obbiettivo per tutti, gli stranieri (cioè i non Tedeschi) dovranno essere espulsi dal Reich.
7. Noi chiediamo che lo Stato si impegni ad avere cura in primo luogo di assicurare lavoro e possibilità di esistenza ai cittadini. Qualora non sia possibile soddisfare le necessità primarie della popolazione, gli appartenenti ad altre nazionalità (cioè coloro che non sono cittadini dello Stato) dovranno venire espulsi dal territorio nazionale;
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8. Qualsiasi ulteriore immigrazione di non-Tedeschi dovrà essere bloccata. Noi chiediamo che a tutti i non-Tedeschi entrati in Germania dal 2 agosto 1914 in poi, venga imposto di lasciare immediatamente il Reich.
8. Si dovrà impedire ogni nuova immigrazione di non-italiani. Noi chiediamo che tutti i non-italiani che sono immigrati in Italia dopo il 31 dicembre 1977 vengano costretti a lasciare immediatamente il territorio nazionale;
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9. Tutti i cittadini devono avere uguali diritti e uguali doveri.
9. Tutti i cittadini dello Stato devono possedere eguali diritti ed eguali doveri;
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10. Il primo dovere di ogni cittadino deve essere quello di lavorare con le braccia o con la mente. Nessun individuo svolgerà lavori che non siano nell’interesse della collettività.
10. Primo dovere di ogni cittadino dello Stato deve essere quello di produrre, spiritualmente e materialmente. L’attività del singolo non deve urtare contro gli interessi della comunità, ma deve applicarsi nel quadro della collettività e per il bene di tutti;
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11. Che tutte le rendite e i redditi non derivanti da lavoro, vengano aboliti e che venga eliminata la Schiavitù dell’Interesse.
11. Noi chiediamo l’abolizione del reddito ottenuto senza lavoro e senza fatica. Abolizione della schiavitù dei prestiti ad interesse di banche e finanziare;
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12. Poiché ogni guerra impone al popolo tremendi sacrifici economici e di sangue, tutto il profitto individuale derivante da essa dovrà essere considerato un tradimento nei confronti del popolo stesso. Chiediamo pertanto la confisca totale di tali profitti.
12. Considerando l’immane sacrificio di beni e di sangue che ogni guerra chiede al popolo, l’arricchimento personale per mezzo della guerra mascherata da azioni umanitarie deve venire dichiarato delitto contro il popolo. Noi chiediamo quindi la confisca integrale di tutti i profitti provenienti da teatri di zone di guerra;
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13. Chiediamo la nazionalizzazione di tutti i monopoli.
13. Noi chiediamo la statalizzazione di tutte le imprese associate esistenti, di tutti gli istituti di credito e finanziarie, di tutte le compagnie telefoniche, di tutte le industrie, di tutte le aziende di trasporto aeree, ferroviarie e navali;
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14. Chiediamo la compartecipazione agli utili delle grandi industrie.
14. Noi chiediamo la partecipazione dello Stato agli utili delle grandi imprese che superino un utile netto di 3,5 milioni di euro annui;
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15. Chiediamo un generoso aumento delle pensioni di vecchiaia.
15. Noi chiediamo una completa riforma delle previdenze per la vecchiaia;
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16. Chiediamo la creazione e il mantenimento di un sano ceto medio, l’affidamento immediato alle comunità locali di grandi negozi da dare in affitto a basso costo ai piccoli commercianti che dovranno però garantire la fornitura degli approvvigionamenti necessari allo Stato, alle Province e ai Comuni.
16. Noi chiediamo che venga creata e conservata una sana classe media; che i grandi magazzini vengano subito collettivizzati ed affittati a basso prezzo a piccoli commercianti; che si aiutino tutti i piccoli commercianti mediante le forniture allo Stato, alle regioni e ai comuni;
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17. Chiediamo una riforma agraria che sia conforme alle esigenze Nazionali e la promulgazione di una legge che consenta di espropriare le terre necessarie al bene comune, senza alcuna compensazione economica per i proprietari. Chiediamo inoltre l’abolizione dei canoni d’affitto sui terreni e il divieto di speculare sulla terra.
17. Noi chiediamo una riforma fondiaria adatta ai nostri bisogni nazionali, l’emanazione di una legge per l’espropriazione senza indennizzo del suolo per fini di pubblica utilità, l’abolizione dell’interesse fondiario e il divieto di ogni speculazione sui terreni;
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18. Chiediamo di intraprendere una guerra spietata nei confronti di coloro che operano contro il bene comune. Traditori, usurai, profittatori, ecc….. dovranno essere puniti con la morte, indipendentemente dalla razza alla quale appartengono o dal credo religioso che professano.
18. Noi chiediamo la lotta a fondo contro coloro che esplicano attività dannose per l’interesse della comunità. Coloro che commettono delitti contro il popolo. Gli usurai, i profittatori , i politicanti. devono essere condannati a morte dallo Stato, senza distinzione di confessione o di casta;
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19. Chiediamo che il Diritto Romano, che tende a sviluppare l’ordinamento del mondo in senso materialistico, sia sostituito dal Diritto Comune Tedesco.
19. Noi chiediamo che il diritto romano, che serve il mondo materialistico, venga sostituito da un diritto comune italiano;
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20. Per rendere possibile ad ogni tedesco capace ed attivo, di ricevere la più elevata istruzione ed avere quindi l’opportunità di raggiungere posizioni di comando, è necessario che lo Stato si assuma la responsabilità di organizzare il sistema culturale della Nazione. I programmi di studio di tutti gli istituti didattici saranno adattati alle esigenze della vita reale. Il concetto di Stato dovrà essere insegnato nelle scuole sin dai primi anni. Chiediamo che i bambini particolarmente dotati e figli di genitori poveri, indipendentemente dalla professione che questi ultimi svolgono, vengano istruiti a spese dello Stato.
20. Lo Stato deve provvedere a una radicale riforma di tutto il nostro sistema di istruzione popolare, al fine di permettere ad ogni italiano capace ed attivo di raggiungere un’istruzione superiore e quindi di salire a posti direttivi. I programmi di studio di tutti gli istituti scolastici devono conformarsi ai bisogni della vita pratica. La comprensione del concetto di Stato, così come noi lo intendiamo, deve venire diffusa dalla scuola (istruzione civica) non appena incomincia ad aprirsi l’intelligenza del fanciullo. Noi chiediamo che i figli di genitori poveri, dotati di particolare intelligenza, vengano educati a spese dello Stato, senza aver riguardo alla posizione sociale o alla professione dei genitori.
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21. Lo Stato ha il dovere di migliorare il livello sanitario nazionale creando centri di assistenza alla maternità, vietando il lavoro minorile, sviluppando l’attività fisica attraverso l’introduzione di giochi e ginnastica obbligatori e sostenendo l’attività di associazioni che si occupano dell’educazione fisica dei giovani.
21. Lo Stato deve provvedere a migliorare la salute pubblica, proteggendo gli anziani, le madri e i fanciulli, vietando il lavoro giovanile, rafforzando la prestanza fisica mediante l’istituzione di ginnastica e sport obbligatori, dando il massimo appoggio a tutte le associazioni che si occupano della educazione fisica della gioventù.
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22. Chiediamo la creazione di un esercito nazionale popolare.
22. Noi chiediamo che venga abolito l’esercito di mestiere e che venga formato un esercito di popolo.
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23. Chiediamo che venga intrapresa un’azione giudiziaria contro coloro che propagandano deliberatamente menzogne politiche diffondendole attraverso la stampa. Per rendere possibile la creazione di una stampa tedesca, noi chiediamo che:
a. Tutti i direttori di quotidiani pubblicati in lingua tedesca e i loro collaboratori, siano cittadini tedeschi.
b. I Quotidiani non tedeschi siano pubblicati solo dietro espressa autorizzazione dello Stato, ma non in lingua tedesca.
c. Tutti gli interessi finanziari che per qualsiasi motivo possano influenzare i quotidiani tedeschi, siano proibiti per legge ai non- Tedeschi e chiediamo che la pena per la violazione di questa legge sia la soppressione immediata del quotidiano e l’espulsione dei colpevoli dal Reich.
Chiediamo che vengano soppressi i quotidiani che agiscono contro il bene comune.
Chiediamo un’azione giudiziaria contro quelle tendenze che nell’arte e nella letteratura hanno un’influenza negativa sulla vita del nostro Popolo e che ogni organizzazione che operi od agisca in contrasto con le sopra elencate richieste venga sciolta.
23. Noi chiediamo la lotta legale contro le menzogne politiche consapevoli e contro la loro diffusione a mezzo della stampa. Per rendere possibile la creazione di una stampa italiana, noi chiediamo:
a) che tutti i redattori e collaboratori di giornali pubblicati in lingua italiana debbano essere connazionali
b) che i giornali non italiani debbano ottenere, per esser pubblicati, una espressa autorizzazione dello Stato; e che devono venire stampati in lingua italiana;
c) che ogni partecipazione o influenza finanziaria sui giornali italiani da parte di non italiani venga vietata legalmente, e che la violazione di questa norma venga punita con la chiusura del giornale e con l’immediata espulsione dall’Italia delle persone non italiane implicate. I giornali che contrastano con l’interesse della comunità devono essere vietati. Noi chiediamo la lotta legale contro una organizzazione artistica e letteraria che esercita un influsso disgregatore sulla nostra vita nazionale, e chiediamo la chiusura delle istituzioni che violano i principio sopra esposti.
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24. Chiediamo libertà di culto per tutte le fedi religiose, in quanto esse non mettono in pericolo l’esistenza dello Stato e non offendono il senso morale ed etico della razza tedesca. Il Partito in quanto tale, rappresenta il punto di vista di una positiva Cristianità senza peraltro legarsi a nessuna particolare confessione religiosa. Esso combatte contro lo spirito materialista degli Ebrei ed è convinto che una ripresa economica duratura del nostro Paese possa realizzarsi nel rispetto del principio: l’interesse collettivo prima dell’interesse privato.
24. Il Partito, come tale, difende la concezione di un cristianesimo positivo, senza legarsi confessionalmente ad una determinata fede. Esso lotta contro lo spirito materialista entro noi e fuori di noi, ed è convinto che un durevole risanamento del nostro popolo può avvenire soltanto dall’interno, sulla base del principio: l’interesse comune deve prevalere sull’interesse privato.
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25. Per portare a compimento questo programma, chiediamo la creazione di una forte autorità centrale nello Stato e l’incondizionata autorità dello Stato e delle sue Organizzazioni sul Parlamento. Chiediamo la creazione di commissioni in rappresentanza delle varie professioni e strati sociali del Reich per assicurare che le leggi promulgate dall’autorità centrale siano rispettate e fatte rispettare dagli stati federati.
I leader del Partito si impegnano a realizzare gli obbiettivi sopraelencati ad ogni costo sacrificando, qualora fosse necessario, anche la propria vita.
25. Per attuare tutto questo noi chiediamo che venga creato un forte potere centrale dello Stato. Incondizionata autorità del Parlamento politico centrale su tutto lo Stato e sui suoi uffici in genere. Creazione di camere sindacali e professionali per l’esecuzione nelle singole regioni delle leggi generali emanate dallo Stato.
I Capi del Partito promettono di lottare a fondo, se necessario esponendo la propria vita, per l’attuazione di questi punti.
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È edificante sapere che l’on. Domenico Scilipoti, uno che aveva già usato il “Manifesto degli Intellettuali fascisti” come programma d’intenti per il suo sedicente Movimento di Responsabilità Nazionale [QUI], e sui voti del quale si regge la sopravvivenza del Governo Berlusconi, si senta onorato di fare da presidente onorario al partitino neo-nazista di Saya, perorando il suo ingresso in Parlamento.
Sulla legittimità democratica e costituzionale di questo scempio dovrebbe vigilare il Ministro degli Interni… Ovvero Roberto Maroni, tra i massimi esponenti di un partito che predica apertamente la secessione e dispone di una sua “guardia nazionale padana”..!
Anno 2011. In Italia accade anche questo.
Miracolo italiano
Posted in Muro del Pianto with tags Borsa di Milano, Domenico Scilipoti, Giancarlo Galan, Italia, Liberthalia, Micaela Biancofiore, Piazza Affari, Politica, Silvio Berlusconi, Speculazione finanziaria on 5 agosto 2011 by Sendivogius04/08/2011 – La Borsa di Milano segna un nuovo record tutto in negativo, chiudendo con la peggior performance in assoluto, e sprofonda ad uno storico -5,16%.
È il dato più basso raggiunto tra tutte le borse europee che bruciano in una sola giornata oltre 170 miliardi di euro. Sospese le contrattazioni di tutti i maggiori titoli per eccesso di ribasso, col crollo delle quotazioni della FIAT di Marchionne. Tuttavia, con la chiusura del Venerdì, si temono ribassi ancora peggiori ed un nuovo record in picchiata.
È il primo, tangibile, risultato segnato dai mercati finanziari in risposta all’epocale discorso, tenuto neanche 24 ore prima alle Camere, dell’incredibile Statista di Arcore, che fortunatamente “ha tre aziende in Borsa, e che quindi è nella trincea finanziaria consapevole ogni giorno di quel che accade nei mercati“. I punti di forza che hanno stupito il mondo sono in sostanza: lo straordinario rilancio dei lavori per la realizzazione dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, in costruzione da almeno 30 anni; ritorno delle condizioni lavorative alla Prima Rivoluzione industriale, con la cancellazione delle ultime tutele contrattuali. E naturalmente ‘ottimismo’ che passa la paura, perché “l’Italia è in condizioni di assoluta sicurezza“. Si è visto poi quali…
La circostanze hanno però dimostrato l’assioma fondamentale, che ispira il credo e l’azione dei parabolani dell’Unto, al capezzale del Re demente: ogni occasione è buona per praticare il rimming padronale, magari accompagnato da una coppa di champagne da “suggere” come amava spiegare il Sultano ad una gelida platea romana di neo-laureati [QUI].
Evidentemente, più oscena è la perversione e più si accumulano punti a corte, in orgia da dichiarazione che non conosce pause estive e prescinde da ogni contatto con la realtà…
Tra i feticisti più estremi si segnalano tre eccezionali contributi, per i quali proponiamo l’istituzione del premio “lingua di velluto” con menzione speciale:
«I mercati hanno dimostrato oggi di avere una fiducia di ferro nel governo Berlusconi pur non avendo mancato la maggioranza di sottolineare che non sono loro a fare i governi ma i cittadini. Che oggi ancora una volta possono tornare ad essere orgogliosi della salda guida offerta con generosita’ e fermezza da Silvio Berlusconi. Da oggi più che mai è il momento di ricominciare a dire, coralmente, Forza Italia ed io come Giancarlo Galan e Antonio Martino tornerò a mettere la spilletta del movimento rivoluzionario di Silvio Berlusconi.»
(Micaela Biancofiore)«La fiducia del Premier nelle forze e negli strumenti a disposizione del nostro Paese è stata recepita anche dagli operatori finanziari, facendo registrare un’apertura positiva in Piazza Affari.»
(Domenico Scilipoti)
«Berlusconi ha riscosso una straordinaria fiducia. Mi aspetto che Bersani e tutti gli altri che accusavano Berlusconi di deprimere i mercati dicano che sia un fenomeno e che ha un potere taumaturgico.»
(Giancarlo Galan)
D’altra parte, il rivoluzionario taumaturgo, non sembra scomporsi più di tanto… Ancora una volta, l’unica preoccupazione di “questa catastrofe estetica, etica, e politica” (copyright di Massimo Cacciari) è, come sempre, il mero interesse personale e la difesa ad oltranza della ‘robba’ (sua):
«Io non ho mai operato in Borsa, sono un imprenditore che ho collocato le mie aziende in Borsa e in questo momento se avessi risparmi importanti da parte investirei prepotentemente nelle mie aziende.»