Archivio per Disegno di Legge

Le XII Tavole della Legge

Posted in Muro del Pianto with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 11 Maggio 2013 by Sendivogius

12-tavole

Nuntio vobis gaudium magnum. Habemus leges!
Finalmente il M5S ha presentato i suoi primi disegnini di legge…
Dodici è infatti il numero totale delle proposte depositate in Senato ed in Parlamento dal MoVimento uno e trino, convinto di essere unico: “Noi” siamo le Parti Sociali, l’Opposizione, il Popolo, nell’esclusività totalizzante (e totalitaria) di chi, in quanto diverso dagli “altri”, si crogiola tra i fumi di un microcosmo perfetto riservato agli eletti della setta dei puri e del loro profeta.
Questa è Gente che lavora: con i suoi 12 disegni di legge il sedicente Primo Partito d’Italia è ultimo in assoluto per attività legislativa, superato persino dal “gruppo misto” (43 ddl) e dal Südtiroler Volkspartei con le sue 52 proposte di legge. Non male per un partito (ops! MoVimento!) che vuole il 100% ed ha una produttività legislativa prossima allo 0%, ma pretendeva di rimettere tutti i poteri all’attività parlamentare e quindi governare in assenza di un esecutivo.
Totale dei DDL presentati alle Camere in data 12-04-2013 (fonte 'Giornalettismo')La discrepanza è talmente evidente, che iniziano ad accorgersene persino [QUI] dalla parti del Père Duchesne di Marco Travaglio: il nuovo Hébert del grillismo militante, a metà del guado tra gli Exagérés del populismo forcaiolo e gli Enragés pentastellati, nel chiassoso teatrino della rivoluzione a 5 stelle.
A dire il vero, ci eravamo ripromessi di non indugiare oltre sul Vate stellato ed i suoi replicanti digitali, ma una simile spremuta di meningi in così istituzionale sede, merita un minimo di attenzione affinché tanto ardore rivoluzionario non vada disperso invano…
DDL presentati al SenatoE dunque vediamoli un po’ più da vicino questi fantastici 12 in gestazione al Senato e di certo destinati a diventare famosi come le XII Tavole dell’antico diritto romano:

S. 8
Sen. Casson Felice, Sen. Filippi Marco
Norme a tutela dei lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente dall’amianto, nonché delega al Governo per l’adozione di un testo unico in materia di amianto
15 marzo 2013: Presentato al Senato
Da assegnare alle commissioni

S. 269
Sen. Tomaselli Salvatore, Sen. Latorre Nicola
Abrogazione dell’articolo 35 del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134 in materia di ricerca ed estrazione di idrocarburi
22 marzo 2013: Presentato al Senato
Da assegnare alle commissioni

S. 270
Sen. Tomaselli Salvatore ed altri.
Disposizioni per la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità del Mare Adriatico
22 marzo 2013: Presentato al Senato
Da assegnare alle commissioni

S. 391
Sen. Montevecchi Michela ed altri.
Nuove disposizioni per il contrasto dell’omofobia e della transfobia
5 aprile 2013: Presentato al Senato
Da assegnare alle commissioni

S. 392
Sen. Airola Alberto ed altri.
Norme in materia di modificazione dell’attribuzione di sesso
5 aprile 2013: Presentato al Senato
Da assegnare alle commissioni

S. 393
Sen. Orellana Luis Alberto ed altri.
Modifiche al codice civile in materia di eguaglianza nell’accesso al matrimonio in favore delle coppie formate da persone dello stesso sesso
5 aprile 2013: Presentato al Senato
Da assegnare alle commissioni

S. 431
Sen. Morra Nicola
Modifiche all’articolo 416-ter del codice penale in materia di scambio elettorale politico-mafioso
10 aprile 2013: Presentato al Senato
15 aprile 2013: Ritirato

S. 451
Sen. Blundo Rosetta Enza ed altri.
Modifica all’articolo 6, comma 17, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di ricerca ed estrazione di idrocarburi
10 aprile 2013: Presentato al Senato
Da assegnare alle commissioni

S. 452
Sen. Crimi Vito Claudio ed altri.
Riforma della disciplina per le elezioni della Camera e del Senato, concernente i criteri di candidabilità ed i casi di revoca e decadenza del mandato nonché l’espressione del voto di preferenza da parte degli elettori
10 aprile 2013: Presentato al Senato
Da assegnare alle commissioni

S. 453
Sen. Crimi Vito Claudio ed altri.
Disposizioni volte alla abolizione del finanziamento pubblico all’editoria
10 aprile 2013: Presentato al Senato
Da assegnare alle commissioni

S. 454
Sen. Crimi Vito Claudio ed altri.
Abrogazione della legge 3 febbraio 1963, n.69, e successive modificazioni, sull’ordinamento della professione di giornalista
10 aprile 2013: Presentato al Senato
Da assegnare alle commissioni

S. 455
Sen. Molinari Francesco, Sen. Morra Nicola
Disposizioni concernenti il divieto di propaganda elettorale per le persone appartenenti ad associazioni mafiose e sottoposte alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza
10 aprile 2013: Presentato al Senato
Da assegnare alle commissioni

Lex In attesa di avere il 100%, qualcuno deve aver spiegato agli onorevoli “cittadini” che nel frattempo qualche leggina devono pur presentarla in parlamento. Peccato che il risultato non sia dei migliori…
Come degli scolaretti svogliati ma furbissimi, sembra infatti che gli ensiferi si siano limitati a scopiazzare i compiti altrui, secondo la specialità che più gli riesce meglio: spacciare per proprio ciò che viene fatto da altri.
Ad essere indulgenti, si potrebbe dire che i “cittadini” abbiano peccato di ingenuità e approssimazione… Nella peggiore delle ipotesi, si può parlare apertamente di plagio. La quasi totalità delle leggi presentate al Senato sono infatti dei doppioni già in discussione alle Camere, su proposta del centrosinistra, e soprattutto dell’Italia dei Valori, nel corso della precedente legislatura.
La riproposizione è talmente sfacciata che i “5 Stelle” non si sono nemmeno preoccupati di cambiare i titoli dei ddl, con l’eccezionale risultato di intasare i lavori parlamentari creando un ingorgo legislativo con leggi doppione, perfettamente sovrapponibili tra loro, con l’unico risultato di dilatare i tempi di approvazione di provvedimenti già in esame presso le commissioni.
Se la maggioranza parlamentare è quello che è (un’immonda latrina di governo), lo stato della principale forza di opposizione è tragico nel suo livello di minchioneria difficilmente raggiungibile da altri cialtroni di più lungo corso!
Diamo uno sguardo in dettaglio:

1Atto Senato n.8
Norme a tutela dei lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente dall’amianto, nonché delega al Governo per l’adozione di un testo unico in materia di amianto

Presentato al Senato in data 15/03/13, il disegno di legge porta la firma congiunta dei senatori Casson e Marco Filippi.
Peccato però che il primo firmatario, l’ex magistrato Felice Casson, sia un senatore del PD, così come l’atto scaturisce da un’esplicita iniziativa del Partito Democratico, come è facilmente desumibile dall’appartenenza parlamentare dei senatori che hanno controfirmato la relazione del testo [QUI], ad eccezione per l’appunto di Marco Filippi (M5S) che sembra più che altro un “imbucato” per un testo certamente non suo e abusivamente attribuito ai pentastellati.
Tuttavia, vale la pena rilevare come il ddl Casson-Filippi sia in realtà la riproposizione aggiornata (e migliorata) di una precedente proposta di legge, presentata il 23/02/2011 dalla sen. Patrizia Bugnano (IdV) su iniziativa del gruppo IdV al Senato e attualmente in esame di commissione.
Nella fattispecie, si tratta dell’Atto n.2573: Disposizioni a favore dei lavoratori e dei cittadini esposti all’amianto e dei loro familiari”. Il testo integrale lo trovate QUI e, se siete pignoli come noi, noterete come molti articoli siano equipollenti.

2Atto Senato n.391
Nuove disposizioni per il contrasto dell’omofobia e della transfobia

Presentato al Senato in data 05/04/13, il disegno di legge a firma della senatrice Michela Montevecchi è in realtà la riproposta del DDL C.2802 del 14/10/09 (Norme per la tutela delle vittime di reati per motivi di omofobia e transfobia), su proposta di Antonello Soro (PD) e respinto nel 2011 per presunti vizi di incostituzionalità.
Ma, come si può vedere QUI, gli interessamenti in materia sono tutt’altro che rari e meno che mai una prerogativa ad esclusiva 5 stelle.

3Atto Senato n.392
Norme in materia di modificazione dell’attribuzione di sesso

Problema di scottante attualità, largamente sentito dagli italiani, su presentazione del sen. Alberto Airola (05/04/13), costituisce una novità assoluta per il nostro ordinamento legislativo, che invero non se n’era mai occupato prima [QUI], finché il lungimirante cittadino Airola non ha scoperto il problema.

4Atto Senato n.393
Modifiche al codice civile in materia di eguaglianza nell’accesso al matrimonio in favore delle coppie formate da persone dello stesso sesso

Su proposta del sen. Orellana, è un altro plagio conclamato ai danni della IdV.
Nella fattispecie, si tratta del ddl C.5338, presentato da Antonio Di Pietro in data 03/07/12 e assegnato alla Commissione Giustizia in data 19/09/2012. Il titolo del ddl?
Modifiche al codice civile in materia di eguaglianza nell’accesso al matrimonio in favore delle coppie formate da persone dello stesso sesso
Peraltro, SEL ha presentato una proposta identica alla Camera dei deputati.

5Atto Senato n.431
Modifiche all’articolo 416-ter del codice penale in materia di scambio elettorale politico-mafioso

Presentato dal senatore-cittadino Nicola Morra il 10 Aprile è stato immediatamente ritirato neanche una settimana (15/04/13) dopo la sua presentazione. E non perché le intenzioni fossero sbagliate… A pensar male, il tapino deve essersi accorto che in Senato era già in esame il medesimo provvedimento da almeno due anni:

Modifiche agli articoli 416-bis e 416-ter del codice penale in materia di associazioni di tipo mafioso e di scambio elettorale politico-mafioso

Si tratta dell’Atto S.2199 del 20/05/10, a firma del senatore Luigi Li Gotti (IdV).
A scanso di equivoci, e con largo anticipo sui pentastellati, anche SEL aveva già presentato alla Camere una proposta di legge anticorruzione con la modifica art.416-ter del Codice Penale.

6Atto Senato n.269
Abrogazione dell’articolo 35 del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134 in materia di ricerca ed estrazione di idrocarburi

Presentato in data 22/03/2013 dal sen. Tomaselli (PD), congiuntamente al controverso senatore Nicola Latorre (PD) al quale il Vate furioso non ha mancato di lanciare i suoi strali.
Provvedimento pentastellato, ma presentato da due senatori del PD… Errore di attribuzione?
Ad ogni modo, trattasi di altra legge fotocopia, risalente all’Agosto dello scorso anno (il ddl S.3437). Questo è il titolo:

“Abrogazione dell’articolo 35 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, in materia di ricerca ed estrazione di idrocarburi”

7Atto Senato n.451
Modifica all’articolo 6, comma 17, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di ricerca ed estrazione di idrocarburi

Su presentazione della senatrice Enza R. Blundo (10/04/13), è uno dei nostri provvedimenti preferiti…
Come si può leggere chiaramente sul sito del Ministero dello Sviluppo economico [QUI], l’articolo in questione della legge in riferimento NON esiste più. Infatti, il comma 17 dell’Art.6 è stato sostituito interamente dall’articolo 35, comma 1 del Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83 convertito con modificazioni dalla Legge 7 agosto 2012, n. 134.
E infatti gli ensiferi, non pienamente consapevoli della contraddizione, si sono dovuti far prestare gli esperti giuridici del PD al Senato per riformulare un nuovo ddl con la giusta richiesta di abrogazione. Per inciso, si tratta dell’atto Atto S.269 (di cui sopra).

8Atto Senato n.452
Riforma della disciplina per le elezioni della Camera e del Senato, concernente i criteri di candidabilità ed i casi di revoca e decadenza del mandato nonché l’espressione del voto di preferenza da parte degli elettori
  (10/04/13)

Qui entriamo nel magico mondo fatato dell’incantevole Crimi che, insieme al resto degli ensiferi al gran completo, si balocca coi cavalli di battaglia del movimento…
Si tratta della revisione aggiornata della famosa “legge di iniziativa popolare”, presentata a suo tempo da Beppe Grillo nel dicembre del 2007 e, a dispetto delle fanfaronate del tribuno, trasposta in ddl (S.1936), quindi presa in esame dalla commissione delegata [QUI].
Sorvoliamo invece sul fatto che l’attuale proposta del M5S contenga profili un tantino incostituzionali (a partire dal limite dei due mandati parlamentari), che il prof. Rodotà potrebbe spiegare loro molto bene…

9Atto Senato n.453
Disposizioni volte alla abolizione del finanziamento pubblico all’editoria
(10/04/13)

A Ciccio Crimi, probabilmente sfugge come i contributi diretti all’editoria su finanziamento pubblico siano stati, di fatto, già aboliti. A percepire i finanziamenti pubblici, sono le testate di partito, le pubblicazioni delle minoranze linguistiche, e (ovviamente!) i giornali ecclesiastici che succhiano la quasi totalità dei 90 milioni di euro (tale è la cifra complessiva) a disposizione.
Nella fattispecie, si tratta del decreto-legge n.201 del 06/12/11 (il cosiddetto “Salva Italia”), convertito nella Legge n.214 del 22/12/11. Il provvedimento, stringato ma eloquente, è contenuto nel comma 3 dell’art.29 (“Acquisizione di beni e servizi attraverso il ricorso alla centrale di committenza nazionale e interventi per l’editoria”):

Allo scopo di contribuire all’obiettivo del pareggio di bilancio entro la fine dell’anno 2013, il sistema di contribuzione diretta di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250, cessa alla data del 31 dicembre 2014, con riferimento alla gestione 2013.

Per tutti gli altri quotidiani (come “Il Fatto”) restano invece una serie di agevolazioni fiscali (su IVA e carta) che sono praticamente in vigore ovunque esista la libertà di stampa, universalmente riconosciute in tutte le democrazia occidentali. Concetto molto difficile da capire per chi non riconosce altro organo di informazione oltre al blog del Profeta; parla di chiudere le reti RAI; aborre il confronto ed i media… Oppure, come candidamente confessa lo stesso Crimi (che del ddl è firmatario), “i giornalisti mi stanno sul cazzo”, a parte quelli graditi a Casaleggio e Grillo. S’intende! Messora docet.

10Atto Senato n.454
Abrogazione della legge 3 febbraio 1963, n.69, e successive modificazioni, sull’ordinamento della professione di giornalista
(10/04/13)

Chissà come abbiamo fatto finora, prima che Ciccio-Crimi ed il resto dell’allegra brigata si ponessero il problema?!?
Sono vent’anni ed oltre che si prova ad abolire il famigerato (ed inutile!) Ordine dei Giornalisti, almeno a partire dal dimenticato referendum promosso dal Partito Radicale nel 1997 (che non raggiunse il quorum). Né sono mancate le iniziative legislative negli ultimi anni [QUI].
Ma certo ora che sono arrivati The Others cambia tutto!
Perciò auguri e buona fortuna.

11Atto Senato n.455
Disposizioni concernenti il divieto di propaganda elettorale per le persone appartenenti ad associazioni mafiose e sottoposte alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza

Disegno di legge presentato dai cittadini-senatori Molinari e Morra.
Peccato che in assenza di riferimenti specifici (magari di articoli da modificare), la normativa esista già: Legge n.175 del 13/10/2010 in merito alle “Disposizioni concernenti il divieto di svolgimento di propaganda elettorale per le persone sottoposte a misure di prevenzione”.

«La legge 175/2010 ha introdotto fattispecie di ineleggibilità connesse alla violazione del divieto di svolgimento di attività di propaganda elettorale previste dalla legge 4 aprile 1956, n. 212 (affissione di stampati, giornali murali o manifesti di propaganda, propaganda elettorale luminosa o figurativa, lancio di volantini) per le persone sottoposte a misure di prevenzione: in caso di violazione di tale divieto da parte del sottoposto alla misura o da parte del candidato – che, conoscendo la condizione di sottoposto in via definitiva alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, richiede al medesimo di svolgere attività di propaganda elettorale e se ne avvale concretamente – la condanna che ne consegue comporta l’interdizione dai pubblici uffici alla quale consegue l’ineleggibilità del condannato per la stessa durata della pena detentiva. La sospensione condizionale della pena non ha effetto ai fini dell’interdizione dai pubblici uffici (La misura di prevenzione della sorveglianza speciale già prevista dalla L. 575/1965 è ora disciplinata dal D.Lgs. 159/2011.)»

Nel dubbio, i senatori pentastellati possono scaricare gratuitamente il manuale elettorale per le elezioni politiche, con la disciplina in materia [QUI] e decidere cosa vogliono esattamente cambiare.
Ad ipotesi, si presuppone siano gli stessi punti contemplati nel ddl S.452 (e dunque un’altra legge clone).

12Ci sarebbe anche il ddl n 270, inerente Disposizioni per la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità del mare Adriatico. Ma il disegno di legge è stato presentato dal senatore Salvatore Tomaselli (PD) e non si capisce dunque perché l’atto venga ascritto al gruppo del M5S.

XII Tavole

Stesso discorso vale per gli altri provvedimenti apocrifi in materia sanitaria, attribuiti ai pentastellati, ma tutti firmati su presentazione del sen. Ignazio Marino (PD). Un discorso completamente a parte vale invece per il disegno di legge n.578 sull’annoso problema dellasensibilità chimica multipla” (MCS), presentato e poi ritirato e ora (pare) nuovamente ripresentato dal senatore cinque stelle Bartolomeo Pepe. In pratica, si tratta di un copia-incolla assolutamente identico all’originale proposta presentata nel 2010 da Elio Lannutti (IdV), contemplante “disposizioni” su una malattia che NON esiste. E d’altra parte la “sensibilità chimica multipla” è una vecchia fissazione trasversale che viene sistematicamente ripresentata a scadenze regolari, a dimostrazione (se ce n’era bisogno) dell’incredibile massa di citrulli che alberga in entrambe le Camere [QUI].

Il Giorno della Fuffa E questo sarebbe il meglio che la sedicente “opposizione” doc è riuscita a proporre fino ad ora… FUFFA!
D’altronde, i “cittadini” della confraternita ensifera sono in ben altre faccende affaccendati. Infatti, sembrano essere molto più interessati all’occupazione militare delle poltrone nelle commissioni di garanzia e litigarsi le diarie parlamentari col loro capo politico: il predicatore miliardario delle decrescita felice, che vorrebbe gli indennizzi dei pentastellati da gestire tutti per sé in un suo fondo fiduciario, con la disinteressata supervisione di Gianroberto Casaleggio. E’ la variante 2.0 del vecchio esproprio proletario: date a Grillo ciò che è di Cesare.

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