FEBBRAIO 2013
Il nostro riepilogo mensile delle miserie notevoli, con la partecipazione straordinaria degli “onorevoli” di Casa Montecitorio, è giunto al quarto anno di ‘gloriosa’ attività, omaggiata da un inaspettato successo e gradimento di pubblico.
Tuttavia, in concomitanza con gli esiti delle elezioni politiche, questa rubrica non ha senso. Non ce ne vogliano i lettori più affezionati, ma dinanzi all’insostenibile overdose di menate sparse a piene mani (e con campioni di eccezione!) per tutto il mese di Febbraio, in occasione della campagna elettorale, la stesura di una degna classifica è quasi impossibile… Non per mancanza di citazioni, ma per eccesso di offerta.
Ovviamente, la palma d’oro alla carriera va al resuscitato Pornonano: “Ero un centroavanti alto 1,71. Una statura ragguardevole!”
Ma è soltanto una delle infinite minchiate, che evidentemente tanto piacciono ad un popolo non meno cialtrone del suo papi in calore.
Per paradosso, a termini ribaltati, bisognerebbe dedicare la classifica di Febbraio alle frasi serie ed alle proposte sensate, pronunciate dai principali protagonisti politici nell’arco dell’ultimo mese. Delle vere perle per rarità!
Nei prossimi giorni abbonderanno le analisi del voto e ogni nostro contributo, oltre che non richiesto, è assolutamente superfluo.
Permetteteci però di spendere due parole sulle eccezionali performance del Partito Democratico (un nome una garanzia!): vincitore platonico e in realtà vero sconfitto di queste elezioni.
Al partito bestemmia, per il quale certo non ci stracceremo le vesti, avevamo già dedicato un piccolo omaggio, giusto un mese fa in occasione delle precedente rubrica:
«..il nulla che avanza, e pretende di vincere facile con il ritiro dei concorrenti minori, in nome della farsa reiterata del “voto utile” ad una formazione che così eccelse prestazioni ci ha regalato nella precedente legislatura… Altri 30 giorni di non-campagna elettorale, accompagnate da non-proposte, e il PD potrebbe persino riuscire nell’obiettivo difficile, ma non impossibile, di perdere le elezioni. Mai uno scatto d’orgoglio, di dignità, di decenza..! Sta lì che discetta di alleanze. E invece di ricacciare l’Agenda Monti in culo al mittente, continua ad inseguire il professorino bocconiano con le braghe calate, sempre pronti alla resa incondizionata. Per “senso di responsabilità”, s’intende! Incapaci come sono di governare, quanto di fare opposizione. Perché un’alleanza con il “centro moderato” è un imperativo categorico, a prescindere dal risultato elettorale.»