Archivio per Dario Franceschini

(50) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 30 aprile 2013 by Sendivogius

Classifica APRILE 2013

Lo ScudofaggioNel 1994, in concomitanza con l’insediamento del primo governo Berlusoni, un eccezionale Paolo Rossi dava lettura della lista dei ministri, sulle note della marcetta del 7° Cavalleggeri del gen. Custer

Dopo un ventennio trascorso pessimamente, abbiamo un nuovo esecutivo che non ha davvero nulla da invidiare al lontano predecessore… Governo democristianissimo per la DC che verrà, con un Letta presidente. L’uno o l’altro è indifferente, poiché nel gioco delle parti sono assolutamente complementari. Il piatto è servito: una manciata di tecnocrati per gli affari che contano e una raffazzonata selezione per contorno con quarte scelte di partito, tra i quali si distinguono le papi-girls e nullità come lo stralunato Andrea Orlando (di cui a suo tempo avevamo già parlato QUI), con la Nunzia De Girolamo (PdL) famosa più che altro per essere la moglie di Francesco Boccia (PD), bocconiano di Letta e di governo. Tutti in ostaggio del Pornonano, che mira all’impunità ed allo scranno di senatore a vita.
Per la fondamentale gestione della cosa pubblica, l’importante è che i nuovi ministri siano “giovani” e “donne”, variabili relative assurte a requisito essenziale di governo, che qualche buontempone aveva pure la spudoratezza di chiamare “del cambiamento”..!

Era meglio morire da piccoli,
suicidarsi col tappa-turaccioli,
soffocarsi con tanti batuffoli,
che vedere ‘sto schifo da grandi!
Era meglio morire da piccoli,
soffocati da un bacio di Muccioli,
era meglio morire da piccoli
che vedere ‘sto schifo da grandi!
Era meglio morire da piccoli
con la testa tutta piena di riccoli
soffocati da tanti turaccioli
che vedere ‘sto schifo da grandi!

Complimenti vivissimi invece a Beppe Grillo che è riuscito finora non solo a rianimare il papi Silvio, risorto all’ennesima potenza, ma ha anche ottenuto l’incredibile miracolo di resuscitare addirittura la DC, a 20 anni dalla sua scomparsa.
Dopo aver rigettato ogni possibile responsabilità di governo, per mesi ha spinto con tutte le sue forze il resto del Parlamento verso il governo delle larghe intese, da lui fortissimamente auspicato, per poter continuare a campare di rendita dall’alto della sua torre d’avorio, nel proprio splendido isolamento. Come un santo stilita, in questi mesi ha sputazzato addosso a chiunque abbia osato avvicinarsi alla sua colonna, insultando tutto e tutti. In quanto, nella sua manichea visione del mondo, “contaminarsi vuol dire sporcarsi di merda”, anche se in tutta sincerità sarebbe difficile notare la differenza.
Dopo aver umiliato in tutti i modi possibili l’impacciato Pierluigi Bersani (l’unico davvero contrario al “governissimo”), dopo aver usato la candidatura di Stefano Rodotà come un ariete per provocare l’implosione del centrosinistra, facendo leva sulle spaccature interne del partito bestemmia, tuona ora contro l’inciucio gridando al “golpettino”. Perché, cos’altro si aspettava?!?
E si lamenta che gli adepti della sua setta siano (parole sue) “disprezzati e trattati come dei coglioni”. Non immagina quanto ciò sia vero… e mai abbastanza! Alla prova dei fatti, non si capisce perché la considerazione ed il trattamento riservato ai suoi boots animati dovrebbe poi essere diverso.
Almeno questa piccola soddisfazione.
In compenso, gli ensiferi non avranno più scuse per non presentare i loro disegnini di legge. E per questo dovranno usare carta e penna, al posto dell’apriscatole (ammesso che poi sappiano come funziona). Soprattutto, adesso che c’è una maggioranza e opposizioni definite, potranno essere costituite le tanto invocate commissioni parlamentari, così potremo finalmente vedere i pentastellati all’opera, nell’avventurosa scoperta dei “segreti della casta”. In proposito, dopo aver rifiutato ogni confronto e dialogo con qualsivoglia controparte parlamentare additata al pubblico disprezzo, non si capisce a che titolo il Grullo ed i suoi replicanti pretendano per sé, come fosse un atto dovuto, la presidenza delle commissioni sulla vigilanza RAI e sui Servizi segreti… Forse perché Grillo è simpatico, è intelligente, è educato e rispettoso degli interlocutori istituzionali. Così, alla fine della giostra impazzita, pare proprio che sarà il “capo politico” ad andare affanculo.
E con ciò chiudiamo (per ora) questa lunga parentesi sul fenomeno grillista, al quale abbiamo dedicato fin troppo del nostro tempo e delle nostre attenzioni.
Invece, è tempo di dare la parola ai protagonisti assoluti della classifica (ricca come non mai!), se ancora ci fossero dubbi sullo stato confusionale del partito bestemmia, la cui “sinistra” (si fa per dire) sembra fare persino più schifo dell’area clericale… Ma zitti proprio no, eh?!?

Hit Parade del mese:

01. NON TROMBATE MIA MOGLIE!

[25 Apr.] «Fuori chi non vota la fiducia al governo»
 (Francesco Boccia, il Marito)

Pornonano02. LARGHE INTESE

[18 Apr.] «L’Associazione Nazionale Magistrati è come la P2, agisce segretamente, tenendo nascosti i nomi dei loro associati.»
 (Silvio Berlusconi, il Piduista)

03 - Enrico Letta (1)03. LETTA FOREVER (I)

[08 Apr.] «Pensare che dopo 20 anni di guerra civile in Italia, nasca un governo Bersani-Berlusconi non ha senso. Il governissimo come è stato fatto in Germania qui non è attuabile.»
 (Enrico Letta, l’Incaricato)

03 - Enrico Letta (2)03.bis LETTA FOREVER (II)

[22 Apr.] «Io premier? Tutte balle dei giornalisti»
 (Enrico Letta, il Premier)

04 - Andrea Orlando04. MAI DIRE PD

[22 Apr.] «Sono contrario a un governo Pd-Pdl»
 (Andra Orlando, ministro del governo Pd-Pdl)

Dario Franceschini04.bis MAI DIRE PD (II)

[23 Apr.] «Non si può riproporre qui una grande coalizione come in Germania. Non ci sono le condizioni per avere in uno stesso governo Bersani, Letta, Berlusconi e Alfano»
 (Dario Franceschini, ministro del governo Pd-Pdl)

Cesare Damiano04.tris MAI DIRE PD (III)

[18 Apr.] «Non c’è nessun inciucio: se questa elezione fosse il preludio per un governissimo io non ci sto e non ci starebbe neanche il PD»
 (Cesare Damiano, granitico)

Fausto Raciti04.quater MAI DIRE PD (IV)

[24 Apr.] «Serve un governo di cambiamento vero ed è impensabile farlo con chi in questi anni ha sempre dimostrato di avere idee opposte alle nostre»
 (Fausto Raciti, Coerente)

Rosi Bindi04.quinter MAI DIRE PD (V)

[21 Apr.] «Abbiamo sempre escluso le larghe intese e le ipotesi di governissimo»
 (Rosi Bindi, la Pasionaria)

Roberto Speranza (I)05. MAI DIRE PD: Senza Speranza (I)

[07 Apr.] «Non dobbiamo avere paura di confrontarci con gli altri, ma non significa fare un governo con ministri del Pd e del Pdl. La prospettiva non è una formula politicista come il governissimo, è quel governo di cambiamento di cui l’Italia ha bisogno»
 (Roberto Speranza, il Politicista)

Roberto Speranza (II)05.bis MAI DIRE PD: Senza Speranza (II)

[08 Apr.] «Serve un governo del cambiamento che possa dare risposta ai grandi problemi dell’Italia. Nessun governissimo Pd-Pdl»
 (Roberto Speranza, Impossibilista)

Roberto Speranza (III)05.ter MAI DIRE PD: Senza Speranza (III)

[26 Apr.] «Il PD sosterrà convintamente il governo Letta»
 (Roberto Speranza, Governista)

Matteo Orfini06. MAI DIRE PD: l’importanza di chiamarsi Orfini (I)

[20 Apr.] «Renzi premier? Una follia. Ma fa bene ad andare da Maria de Filippi, ad Amici, spero almeno che dica cose di buon senso.»
 (Matteo Orfini, l’Intransigente)

Matteo Orfini (2)06.bis MAI DIRE PD: l’importanza di chiamarsi Orfini (II)

[24 Apr.] «Domani in direzione proporrò Matteo Renzi alla presidenza del Consiglio»
 (Matteo Orfini, il Moderato)

Matteo Orfini (1)06.ter MAI DIRE PD: Orfini alla mattina…

[22 Apr.] «Ho sostenuto e continuo a sostenere la mia netta contrarietà a un governo basato su un accordo politico fra PD e PdL. Su questa linea insisterò anche nella riunione della direzione di domani. Il voto di fiducia al governo che si presenterà alle Camere avrà un valore decisivo per quello che il PD sarà nei prossimi anni. Si tratta quindi di una scelta politica e spero che il PD non decida di cambiare la propria natura»
 (Matteo Orfini, Contronatura)

Matteo Orfini (3)06.quater MAI DIRE PD: …e alla sera

[22 Apr.] «Io sono contrario ma se il gruppo decide di sì, seguo»
 (Matteo Orfini, fedele alla linea)

Corradino Mineo07. MAI DIRE PD: Corradino anche tu

[25 Apr.] «Se ci fosse una squadra decente, cioè senza provocazioni esplicite, darei la fiducia a un governo presieduto da Enrico Letta, ma leggo di Schifani alla Giustizia o all’Interno. Un senatore siciliano non può votarlo.»
 (Corradino Mineo, l’Indisponibile)

Corradino Mineo (1)07.bis MAI DIRE PD: Corradino in cerca di senso

[30 Apr.] «Voterò la fiducia, perché il partito con il quale sono stato eletto ha commesso gravi errori. Non ha avuto il coraggio di sostenere Stefano Rodotà né Romano Prodi, ha chiesto a Napolitano di ricandidarsi pur sapendo che il Presidente della Repubblica voleva per 2013 lo stesso schema del 76, quelle “larghe intese”, che suonano radicale sconfessione di tutto quello per cui la “Coalizione Italia Bene Comune” ha chiesto i voti.»
 (Corradino Mineo, senatore siciliano)

Rocco Casalino08. The Others: ABBASSIAMO I TONI

[22 Apr.] «Se mi è piaciuto il discorso di Napolitano? Ma non hai sentito? Ci ha attaccato! Una cosa da Ancien Régime… ma arriverà una decapitazione!»
 (Rocco Casalino, esperto in comunicazione del M5S)

Matrangeli08.bis The Others: SENZA PAROLE

[23 Apr.] «Io sono il senatore Bruce Lee, io non ho paura di niente, io ne atterro 50 alla volta! Avete fatto caso che durante il mio processo la qualità dello streaming era bassa? Questo per non far ascoltare le mie parole, le parole di Bruce Lee!»
 (Marino Mastrangeli, Espulso a 5 stelle)

Manlio Di Stefano08.ter The Others: AMPLESSI SOLITARI

[03 Apr.] «L’analisi demografica delle adesioni alla mia pagina facebook mi da un segnale chiaro: le donne non sono attratte dal mio messaggio politico. Perché?»
 (Manlio Di Stefano, Onorevole Onanista a 5 stelle)

Roberto Ciotti08.quater The Others: I COSTI DELLA POLITICA

[09 Apr.] «Io ho dovuto chiedere un prestito, perché sennò non ce la facevo. Finora me li ha prestati mia sorella, ora ho dovuto chiedere un prestito alla banca per arrivare fino alla fine del mese. Perché comunque vivere a Roma costa»
 (Roberto Cotti, povero senatore a 5 stelle)

Luca Zaia09. PREVISIONI PADANE

[04 Apr.] «Si oscurino le previsioni meteo per il Veneto o procederemo per danni! Lanciamo un appello perché questi signori ci cancellino dalle previsioni del tempo: che facciano un’area tutta nera, non ci importa nulla. Meglio tornare a Bernacca e alle sue previsioni per macro aree. Con i nostri legali stiamo valutando ipotesi di richieste danni se i gestori dei siti internet continueranno sulla loro strada. Torniamo alla semplicità, come il Papa che dice “buonasera”. Pensiamo di essere meglio di Dio?»
 (Luca Zaia, il Gauleiter del Veneto)

Micaela Biancofiore09.bis LA MIA DROGA SI CHIAMA SILVIO

[22 Apr.] «Silvio Berlusconi sarebbe uno straordinario Presidente della Repubblica, nessuno più di lui sarebbe vero Garante dell’Unità dello Stato, vero padre della Patria, vero paladino dell’Italia e degli italiani. Ha confermato di avere l’Italia nel cuore e una non comune levatura di statista. Se si è onesti bisogna dirlo: lui al Quirinale migliorerebbe il Paese»
 (Micaela Biancofiore, Inconfondibile)

Cane morto10. E ‘STI CAZZI!?!

[20 Apr.] «Tra i nuovi contenuti che sto preparando c’è anche un reality-dog che è dedicato al mio cane»
 (Simona Ventura, la Canara)

Lidia Ravera10.bis SPIRITO DI SACRIFICIO

[23 Apr.] «Ho rinunciato alla mia libertà e alla mia vita da privilegiata per impegnarmi alla Regione Lazio. Il mio è un grande sacrificio: il primo maggio di ogni anno parto per Stromboli e ci rimango sei mesi, fino alla fine di ottobre, da dove produco reddito seduta sul mio terrazzo»
 (Lidia Ravera, Sacrificabile)

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I NUOVI SCHIAVI

Posted in Muro del Pianto with tags , , , , , , , , , on 22 ottobre 2009 by Sendivogius

00 - LIBERTHALIA - slave trade end sloganNell’Italia dei paradossi capita di assistere a strani fenomeni di scambismo per politici in crisi di ruolo…
 Dario Franceschini si scusa con ‘padroncini’ e ‘piccolissima impresa’, per aver ingiustamente sospettato la categoria di evasione fiscale, comportamenti negrieri nei confronti dei propri subordinati, e amorale perseguimento del profitto estremo.
All Saints!!!
 Giulio Tremonti, ministro al governo in sempre più schizofrenica dialettica con sé stesso, per assenza di opposizione, è costretto ad inventarsene una cucita su misura. Nella sua nuova veste socialisteggiante rivaluta il “posto fisso” con le sue garanzie occupazionali e ne incensa la sicurezza economica, contro le nefandezze della precarietà diffusa nei mercati globalizzati.
Tra i vari Franceschini e Tremonti, tra gli uomini dei sindacati e delle istituzioni, scegliamo di gran lunga le persone vere che vivono nel silenzio i drammi della precarietà. Persone che tra l’indifferenza generale di “quelli che ben pensano” [qui], lottano ogni giorno con coraggio per preservare la propria Dignità negata tra le catene del lavoro rubato.
Accade in questo Paese da operetta che si crede grande potenza; che vanta 5 milioni di imprese censite [qui]; che ostenta con disprezzo la sua (tutta presunta) superiorità contro deboli e diversi, facendosi forte delle proprie “radici cristiane”.
Avviene in un’Italietta avida ed egoista, dove l’abuso è la regola; dove ottenere un impiego, conforme ai diritti vigenti in tutti quei paesi civili che abbiano abolito schiavitù e servitù della gleba, è l’inarrivabile eccezione. E le cose peggiorano di molto sei hai pure la sventura di essere donna, perché in tal caso devi precisare: Sono una donna e non una puttana. Vi chiedo di essere trattata come una persona e non come un animale. Vorrei raggiungere almeno lo stipendio base… il minimo per non morire di fame.
A volte, succede persino di ricevere mail come questa:

Cari amici,
vi scrivo per una richiesta di aiuto. Mi sto guardando un po’ intorno per trovare un nuovo lavoro, e mi rivolgo a voi, che mi conoscete, per chiedervi se per caso sapete di qualche posto vacante, di qualcuno che cerca una ragazza sveglia e capace come me (e anche modesta..!).
(…) Cerco un lavoro IN REGOLA (con regolare contratto adatto all’impiego, quale che sia), che sia full time o giù di lì (intorno ai 1000 al mese? Per viverci? Ci siamo capiti). E cerco un lavoro dove venire trattata con rispetto e dove non essere vittima delle angherie di qualche bulletto, un posto dove possa fare il mio lavoro (bene) senza venire maltrattata. Questa è la condizione necessaria, altrimenti non starei cercando. Esistono un luogo, una situazione simili…? Chi lo sa me lo dica, sono curiosa, forse chiedo davvero troppo. 🙂

ITALIA 2009 – Medioevo

Hompepage

 

La minaccia fantasma

Posted in Muro del Pianto with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 9 giugno 2009 by Sendivogius

Silvio al voto Mentre papi Silvio si baloccava coi suoi sondaggi in quel magico reame chiamato Arcore, l’apoteosi plebiscitaria che avrebbe dovuto consacrarne l’investitura imperiale non c’è stata. L’ascesa bonapartista di Silvio Berlusconi si è arenata su di un dignitoso (ma contenuto) 35% elettorale, ben lontano dalle ambizioni egemoniche del sovrano universale.
L’imperatore vince, stravincerà (forse) nelle amministrative, ma non trionfa. Nonostante il prezioso operato di Walter Veltroni, il suo migliore alleato all’opposizione, che dopo aver contribuito all’eliminazione pubblica della Sinistra in Italia, si è premurato di cancellarla anche dal Parlamento europeo, favorendo l’introduzione della quota di sbarramento. A conti fatti, su 72 rappresentanti espressi, non un solo deputato italiano siederà tra i banchi dell’europarlamento riservati ai gruppi di sinistra e centrosinistra: non l’IdV che pare guardi all’ALDE (l’alleanza liberal-democratica); non il PD, che svelerà la sorpresa solo dopo i ballottaggi (l’ALDE pure lui); non l’UDC che confluirà nel Partito Popolare Europeo insieme al PDL. Tutti liberali, Todos Caballeros! Sono soddisfazioni. È stato lo “yankee-doodle” all’amatriciana una di quelle strane calamità che, nella disarmante ingenuità del bimbo sognatore, portano la devastazione delle grandi catastrofi epocali.
Eppure Berlusconi non sfonda il fronte elettorale e il referendum indotto sulla sua persona tracolla ai risultati del 1994. Nonostante la deriva autoritaria. Nonostante le piaggerie editoriali. Nonostante le maratone televisive. Nonostante il massiccio astensionismo. Nonostante la cosiddetta ‘Sinistra radicale’, che alla vigilia delle elezioni è riuscita a dividersi in tre moncherini, auto-condannandosi all’ennesimo oblio. Nonostante il devastato PD che continua a perdere pezzi, e rappresentatività, in piena emorragia di consensi. Nonostante che siano già pronti gli spiedi per rosolare il povero Harry Potter democratico: il rispettabile Dario Franceschini, che di magie dovrà farne parecchie se vuole sopravvivere al congresso di Ottobre.
Forse il Sultano brianzolo, per qualche tempo, sarà costretto ad accantonare il suo sogno assolutista. Forse dovrà mitigare le proprie pulsioni eversive. Forse si metterà ad inseguire la Lega nei suoi deliri razzisti, in una resa dei conti in chiave padana. Forse si ritirerà nei propri domini regali, tra i baccanali della sua corte. Forse imprimerà maggior sobrietà ai suoi festini, magari facendo a meno di un Topolanek col batocchio in movimento, evidentemente entusiasta del velinume di contorno. O forse no. Per il momento Silvio tace. Non dubitiamo che presto si leveranno innumerevoli peana, in onore del trionfo del sovrano alle ultime elezioni.
In attesa del ritorno del Re, quella di Silvio resta comunque una ‘vittoria mutilata’.