Archivio per Bruxelles

No More Tears

Posted in Kulturkampf with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , on 23 marzo 2016 by Sendivogius

tintin

Niente lacrime, per favore. Soltanto le esibizioni melense dei bimbi buoni del politicamente corrotto, meglio se insufflato nello zucchero filato del sentimentalismo all’ingrosso, nella loro indigesta ipocrisia, riescono a risultare più insopportabili degli sciacallaggi mediatici di un Matteo Salvini.
Matteo SalviniPer contro, onde non turbare le animelle belle del buonismo militante ed i loro pendants testicolari, che tanto s’erano risentiti per l’assenza di peli nel trattare la precedente tournée parigina degli Isl’Amici in trasferta europea, non pronunceremo mai la parola “guerra”… Che altrimenti finirebbe col turbare una certa “Generazione Erasmus”, come ebbe a chiamarla una volta il più improbabile dei Telemaco improvvisati.

Scusa al cazzo!SCUSA AL CAZZO!

Ed eviteremo ogni riferimento esplicito ai boia in nero; come in un cluedo dove tutti sanno benissimo le modalità di azione, così come si conoscono altrettanto bene identità e substrato ideologico (e complicità) dei principali ‘indiziati’.

Intervallo - paesaggio con capreIntervallo: Paesaggio belga con capre

Molto meglio le faccine colorate ed impersonali da usare per il Paris-Bruxellesprossimo hashtag in condivisione ‘virale’, oppure un Tintin piagnucoloso (siamo in Belgio!) da utilizzare per i cordogli di facciata, inutili quanto e più dei precedenti.

Je suis BruxellesJe suis Bruxelles

E peccato solo per il fatto che i personaggi di Hergé avessero un approccio molto più concreto con i diretti interessati…

Le Avventure di TinTin

A proposito di retorica applicata alle domande, bisognerebbe chiedersi piuttosto come interi quartieri di una (bellissima) capitale europea siano potute diventare enclaves al di fuori della legge nazionale (legibus solutae), E ci si chiede altresì come simili enclaves abbiano potuto trasformarsi in qasbah Fouad Belkacemsottratte ad ogni controllo, diventando il recinto per l’allevamento di repellenti caproni che hanno fatto del parassitismo sociale a carico della comunità ospitante per pubblico scrocco una vocazione professionale, magari sostituendosi alle autorità legittime. Per spirito d’integrazione, s’intende!

La Shariah Police a Wuppertal in GermaniaLa Shariah Police a Wuppertal in Germania

«Bruxelles è la capitale islamica d’Europa. E’ da decenni la sede logistica per la rete degli attentatori e per lo smistamento degli imam salafiti nel resto del continente. E’ il centro di reclutamento e di finanziamento delle “cellule dormienti” e dei “lupi solitari”.

Sono anni che i dati statistici documentano che nell’area francofona della capitale, enclave della regione fiamminga, il 30% circa della popolazione su un milione e 200 mila abitanti è arabo-islamica: tra i 250 mila e i 350 mila, in maggioranza di origine Sharia 4 Belgiummarocchina (70%) e turca (20%). Quasi tutti hanno utilizzato le leggi che favoriscono la riunificazione familiare, facendo arrivare mogli e figli. Per quanto riguarda i celibi, oltre il 60% dei giovani marocchini e turchi si sposano esclusivamente con persone della loro stessa origine. Un’ottantina tra moschee e minareti, Bruxelles è anche la capitale europea per la presenza massiccia di donne velate, frequenti in burqa o in niqab. E’ qui che si svolgono le manifestazioni più numerose e anche violente a favore dei palestinesi, quando Israele attacca per ritorsione i territori occupati dagli integralisti di Hamas. Una nota di “colore” è il record raggiunto dal 2008 dei nomi dei neonati di qualsiasi religione: il più diffuso è Mohammed. Secondo alcune fonti, opererebbero 200 organizzazioni di assistenza e indottrinamento, per lo più rifacentesi al fondamentalismo salafita, oggi ritenuto il più violento e predominante tra gli adepti dell’ISIS.

Fouad Belkacem a spasso coi suoi amichetti per le vie di BruxellesFouad Belkacem, creatore di “Sharia 4 Belgium”, a spasso coi suoi amichetti per le vie di Bruxelles.

La generosa politica di accoglienza e l’inclusività del welfare ha incrementato l’arrivo degli islamici arabi a Bruxelles. Arrivano prima i maschi celibi o da poco ammogliati, che si rifugiano nei quartieri a preponderanza islamica e vengono subito edotti sul sistema di assistenza belga, permettendo così di usufruire per molti anni dello “chomage”, il sussidio di disoccupazione, sui 600/800 euro nette al mese, compresa la sanità quasi gratuita. Molti si danno al lavoro nero (anche se vietato per chi si trova in “chomage”) per incrementare lo “stipendio sociale”. A Bruxelles, che ultimamente i media hanno ribattezzato Charlie Hebdola capitale del Belgistan, sono quasi del tutto intrivabili le normali macellerie, mentre pullulano quelle “Halal” secondo la macellazione tradizionale araba. Le pescherie sono in mano a marocchini e algerini, i negozi di alimentari-frutta e verdura al dettaglio sono quasi tutti gestiti da arabi. Sono scomparse le boulangeries e il pane è di fattezze turche (per quello tradizionale belga ci si deve rivolgere ai supermercati). Solo i mercati rionali settimanali custodiscono ancora cibi e bevande di tradizione belga, francese e fiamminga.
New kids on the block[…] Su un nostro blog del 20 gennaio scorso mettevamo in guardia dall’affrontare il problema con gli occhi e i comportamenti dettati dal “politically correct”, in quanto così si alimentava lo “scontro di civiltà”, anziché diminuirne l’estensione e scaraventarci inesorabilmente verso una “guerra spezzettata” su più fronti: quello interno, in Europa, e quello al di là del Mediterraneo, tra Siria, Turchia curda, Iraq e Maghreb, Libia compresa. Non sono in discussione concetti come accoglienza, inclusione, generosità, scambio culturale. In discussione è l’arrendevolezza nella difesa dei nostri valori, dei nostri stili di vita in nome di un “melting pot”, di un concetto di globalizzazione acriticamente solo positiva e innovativa.
Sharia controlled zone[…] Durante e dopo l’arresto della “primula nera” Salah Abdeslam, le forze dell’ordine belghe sono state fatte oggetto di rimostranze e contestazioni plateali da parte degli abitanti arabi di Moellebeck, sintomo dell’odio antieuropeo e della frustrazione sociale e religiosa che lì vi albergano. Ma è stato anche un fenomeno di lotta “resistenziale” contro le “forze di occupazione”, come se si fosse in un territorio occupato palestinese.
Isl'Amiche[…] Occorre un’opera di dissuasione presso la popolazione islamica e anche di persuasione affinché escano allo scoperto, si ribellino allo stato di soggezione e di falsa identità comune da “nazione panaraba”, per tutelare le origini, i costumi e la fede in Maometto. Non basta più che alcuni rappresentanti religiosi e civili delle loro comunità partecipino alle rituali manifestazioni di solidarietà e alle onoranze funebri. L’Occidente, gli stati europei, devono affrontare questa emergenza con tutti i mezzi di intelligence e di polizia, senza sconfinare nella repressione selvaggia. E difendendo i nostri valori secolari, senza paura di sentirsi definire “neocolonialisti” o “razzisti”. Ma le comunità islamiche devono, da parte loro, anche “liberarsi da sole”: scendendo in piazza, magari togliendosi i veli; manifestando contro i loro stessi “cattivi maestri” e gli imam ultraortodossi; facendo “terra bruciata” ai terroristi nei loro stessi quartieri; non respingendo un’integrazione che in alcuni settori della borghesia e dell’intellighenzia arabe già si va facendo strada. Ne va della nostra esistenza pacifica di Europei (cristiani, ebrei e islamici). Altrimenti, ci si avviterà nel tunnel dello scontro militare fine a se stesso, foriero di fantasmi del passato razzista, antisemita, reazionario, dittatoriale e oscurantista: la fine stessa del grande sogno di un continente libero e inclusivo come l’Unione Europea

Gianni Rossi
(22/03/2016)

Marsiglia - Un tempo FranciaSempre che nel frattempo le “risorse” non decidano di castigare un po’ di kuffars, i quali per giunta hanno il gravissimo torto di non volersi proprio sottomettere ai rigori della “religione della pace”, nonostante le invitanti rassicurazioni…
kenya_islam_is_coming_to_denmarkMa noi avanti tutta come Lemmings, su per la collina dei conigli..!

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(40) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , , , , on 1 luglio 2012 by Sendivogius

Classifica GIUGNO 2012”

Cosa rende dimenticabilissima una giornata di cottura nella canicola estiva?
Sicuramente, la lettura delle omelie domenicali di Eugenio Scalfari, ormai perso nell’estasi compulsiva di orgasmi multipli, ogniqualvolta senta pronunciare il nome di Mario Monti o del presidente Napolitano, con polluzioni politiche da threesome post-geriatrico.
Se c’è una cosa che il vertice brussellese del 28 Giugno ha reso evidente, è la dimostrazione provata che si possono e si devono ridimensionare le pretese rigoriste (a senso unico) imposte dalla Germania di Merkel, mettendo la museruola ai due ringhiosi chihuahua (Finlandia e Olanda) che fanno da tirapiedi alla spigolosa cancelliera… ovvero le due inutili pulci del molosso germanico.
E per quanto si possa soffiare nelle trombe del giubileo, spacciando per straordinario un risultato che in realtà tale non è, il successo del vertice rende ancor più evidente come la politica europea sia in mostruoso ritardo nell’affrontare la crisi e come semplici concessioni, di assoluto buonsenso, potevano essere ottenute con mesi di anticipo, se solo ci fosse stata un po’ più di determinazione da parte dei diretti interessati. Si sarebbero potuti calmierare gli spread, evitando di dover rifinanziare la spesa corrente a tassi spropositati, col rischio di imboccare il tunnel della depressione economica. Perché a questo ci stava portando lo stato di supina sudditanza ai diktat tedeschi, calibrati a tutto vantaggio di Berlino.
Il risultato di Bruxelles è stato un grande successo di Mario Monti?!? A leggere tra le righe, non ci voleva poi una scienza superiore… Bastava chiedere a frau Merkel, dietro la sua inesauribile cascata di nein, cosa fosse davvero disposta a concedere, sbattendo i pugni sul tavolo a brutto muso, e minacciare di non ratificare il fiscal compact, tenendosi flessibili nell’applicare le prescrizioni rigoriste di stretta osservanza teutonica.
Mario Monti è stato coraggioso?!? Con una Angela Merkel praticamente isolata e accerchiata a livello internazionale, il prof. Monti poteva contare sull’assist incondizionato del presidente francese Hollande e dello spagnolo Rajoy, dell’appoggio incondizionato di Barack Obama, della benevola neutralità del britannico Cameron, e dell’aiutino non da poco di Mario Draghi alla BCE…
E cos’altro aspettava per agire? Il sostegno dell’imperatore galattico Palpatine?
Se c’è una cosa che è mancata in questi ultimi mesi, a tutti i livelli, è stato proprio il coraggio!
Fermo restando che, se l’accordo pone un freno (ancora tutto da verificare) ai morsi della speculazione, non risolve i problemi congiunturali della spirale recessiva, rilanciando un vero piano di crescita. Certo non è una soluzione l’aumento dell’IVA o la svendita all’incanto, e sottocosto, del nostro patrimonio pubblico…

 Hit Parade del mese:

01. PAZZA IDEA

[01 Giu.] «Dobbiamo andare in Europa a dire con forza che la Bce deve iniziare a stampare moneta; altrimenti cominciamo a stampare euro noi con la nostra Zecca».
 (S.Berlusconi, mummia di cerone)

02. QUOTE RISERVATE

[06 Giu.] «Politica e competenza non sempre sono alternative, se uno ha un curriculum politico non per questo dev’essere escluso dalle nomine»
(Rosy Bindi, Pasionaria in pensione)

03. L’ETERNO RIFLUSSO

[15 Giu.] «Voglio dire a tutti che se mi sarete da canto riprendo il mio percorso politico»
 (Clemente Mastella, analfabeta di ritorno?)

04. VUOI ANCHE UNA FETTA DI CULO?

[26 Giu.] «Il lavoro non è un diritto, va guadagnato, anche con il sacrificio»
(Elsa Fornero, Caporale governativo)

05. BUONO PER TUTTE LE STAGIONI

[22 Giu.] «Dietro gli attacchi al Colle non penso ci siano partiti politici, ma schegge della magistratura»
(P.F.Casini, il Puttano responsabilizzato)

06. PERVERSIONI SESSUALI

[19 Giu.] «La Fornero è la mia morosa ideale… Quel ministro, quella donna, ha per me qualcosa di prodigioso. Esprime energia, bellezza e una infinita e seria buona coscienza nella fissità del corpo e nella voce»
(Giuliano Ferrara, il Coprofilo)

07. LA GRANDE COSTIPAZIONE

[15 Giu.] «Grillo potrebbe essere utilizzato per indebolire l’Europa e l’Italia. Svolgerebbe il ruolo di Syriza in Grecia. Una vittoria di Grillo aumenterebbe il consenso dei repubblicani e degli ambienti conservatori, svantaggiando Obama. Casaleggio non lo avevo mai sentito nominare, ho scoperto che conta molto di più di quello che sembra. Mi hanno detto che ha una società e degli interessi in America, potrebbe essere un elemento di questa teoria. Oggi Obama è quello che ha più interesse a tenere la situazione sotto controllo. I repubblicani credo siano disponibili a correre il rischio di indebolire la situazione americana, non solo quella mondiale, pur di vincere le elezioni»
(Gianni De Michelis, Avanzo di balera)

08. NO FUTURE

[14 Agosto] «Il voto in Grecia ci consente di avere una visione serena sul futuro dell’Europa e dell’euro»
(Mario Monti, il Tranquillo)

09. IL CANTO DEL CIGNO

[01 Giu.] «Stiamo facendo, credo, le cose giuste, con un senso di partecipazione da parte di tutti, con solidarietà. sono convinto che l’italia ce la farà e ce la stia facendo»
(Mario Monti, l’Equanime)

10. PETI DALL’OSPIZIO

[24 Agosto] «La mia minaccia di uscire dall’euro è stata la soluzione»
 (S.Berlusconi, Demente senile)

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