Archivio per Augusto Minzolini

(34) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , , on 31 dicembre 2011 by Sendivogius

Classifica DICEMBRE 2011”

Non c’è mai pace per i cazzari. Manco a Natale!
Di certo, la loro è una mercanzia assai particolare che non scarseggia mai. Nemmeno in tempo di crisi. Visti da questa prospettiva, con simili esemplari nazionali, comunque vada sarà un “successo”: la crisi è una percezione psicologia… i ristoranti sono pieni… c’è la fila ai check-in degli aereoporti… tutto il mondo ci invidia… Germania e Francia prendono esempi da noi su come affrontare la crisi… Corrado Passera non può fare il ministro perché ha un enorme conflitto di interessi (in compenso è un conflitto troppo piccolo per fare il presidente del consiglio)… E ancora: culone inchiavabili… nipoti marocchine di presidenti egiziani… ultilizzatori finali… case regalate a mia insaputa
È stato un anno “ricco”; e soprattutto terribile. Per fortuna è finito. Adesso rimangano i cocci da raccogliere e soprattutto da ripagare. Dopo il tempo delle risate, arrivano le lacrime. V’è piaciuto lo spettacolo?!? Bene! Allora mettete mano al portafoglio e saldate il conto del papi & Co. Fortuna che c’è la Lega! Chissà cosa mai avrebbero potuto realizzare i padao se solo ci fossero stati loro negli ultimi 15 anni al governo… Sai che incredibili risultati se soltanto un mese fa i Bossi, i Calderoli, i Maroni, i Tremonti… fossero stati ministri al posto di Monti?!?
Buon 2012.

Hit Parade del mese:

01. CRONACHE MARXIANE

[20 Dic.] «Il Segretario del Partito, Marco Rizzo, e il Responsabile esteri, Alfonso Galdi, hanno espresso dolore e presentato le proprie condoglianze al popolo nordcoreano per la morte di Kim Jong-il, guida della causa rivoluzionaria della ideologia Juche e del Partito, dell’esercito, e del popolo della Repubblica Democratica Popolare di Corea.»
 (Comunicato dei Comunisti-Sinistra popolare)

02. EQUITÀ FISCALE

[05 Dic.] «Tassare le grandi barche significa penalizzare il turismo nautico»
(Marco Reguzzoni, colifecale padano)

03. BEATO CHI CI CREDE

[17 Dic.] «Tutto quello che riceviamo dallo Stato va in opere di solidarietà in Italia e all’estero»
(Angelo Bagnasco, Cardinal Pecunia)

04. NUOVA ENCICLOPEDIA TRECCANI

[26 Dic.] «Il TG-1 è il tg più brutto? Io nella mia carriera ho fatto diversi scoop e sono finito anche sulla Treccani. (…) Se io avessi fatto un tg come quello, con il 42 per cento di politica, sarei sceso al 13-14 per cento di share. Mentre un tg generalista come il TG-1 ha sofferto di un allargamento della scelta e del mercato. (…) Al Tg1 penso di essere stato molto equilibrato e mai schierato. Ho contribuito al pluralismo, visto come è schierata l’informazione italiana; mi hanno emarginato anche perché ho dato informazioni che a molti non piacevano.»
(Augusto Minzolini, il Professionista)

05. RISTORANTI PIENI E CERVELLI VUOTI

[29 Dic.] «Citando le mie parole di un anno fa, Monti ha riconosciuto che il fattore psicologico è decisivo nell’economia e che un moderato ottimismo, anche da parte dei mezzi di comunicazione, è indispensabile per uscire dalla crisi. Lo ringrazio perchè non ho mai visto un pessimista realizzare qualcosa di buono nella vita»
(Silvio Berlusconi, l’Ottimista)

06. MINCHIONI DA GIUSSANO

[12 Dic.] «la Padania si farà la sua moneta, mica può continuare a mantenere tutti questi farabutti. La Padania non tornerà più alla lira. Tornare alla lira per cosa? Per continuare a mantenere questi furfanti? Ha vinto la Padania. l’Italia ha perso e ora in Europa nessuno vuole mettere i soldi in un fondo salva stati. I tedeschi giustamente non vogliono pagare i debiti dell’Italia e della Grecia, quindi non se ne farà niente. Non esiste un fondo che possa salvare gli stati. Una volta finito l’euro, la Padania si farà la sua moneta»
(Umberto Bossi, un ricco coglione)

07. ALLA DESTRA DEL LADRONE

[02 Dic.] «Io sono come Cristo sulla croce»
(Luigi Verzè, l’impunito Barabba)

08. UNBREAKABLE

[31 Dic.] «Ho lasciato il governo senza mai essere sfiduciato in parlamento: l’ho fatto per evitare che la speculazione finanziaria si accanisse contro l’Italia e contro il risparmio delle famiglie. L’ho fatto per senso di responsabilità, per senso dello Stato. E’ stato un sacrificio ma sapevo bene che la causa della crisi non era il nostro governo. La causa era ed è ancora l’euro»
(Silvio Berlusconi, il Patriota)

09. MANI PULITE

[02 Dic.] «Comunione e Liberazione non si occupa né si è mai occupata di politica sanitaria e non fa affari con nessuno»
(Alberto Savonara, l’Illibato)

10. TANTO L’ICI NON LA PAGANO

[09 Dic.] «Se ci sono punti della legge da rivedere o da discutere, non ci sono pregiudiziali da parte nostra»
(Angelo Bagnasco, immobiliarista di successo)

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(33) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , on 29 novembre 2011 by Sendivogius

Classifica NOVEMBRE 2011”

È più forte di loro… proprio non ce la fanno!
Nonostante la “consegna del silenzio” imposta dal prof. Mario Monti ai suoi ministri e nonostante la sobrietà che sembra contraddistinguere i modi e le abitudini del nuove esecutivo “tecnico”, in un contrasto ancor più stridente, i nostri politicanti allo sbaraglio non potevano certo esimersi da ciò che più riesce loro meglio (a parte gozzovigliare a sbafo): sparare cazzate a ciclo continuo. Evidentemente, si tratta degli ultimi colpi di coda, prima di tirare definitivamente lo sciacquone su questa cloaca di piduisti, rifiuti sanfedisti della prima repubblica, e clerico-fascisti miracolati al potere. Purtroppo, come è noto, certa “materia” di ignobile natura, prima o poi, torna sempre a galla sotto mutata forma ma di identica consistenza…

  Hit Parade del mese:

01. MILES GLORIOSUS

[04 Nov.] «Non vedo personalità in Italia in grado di potermi sostituire alla Presidenza del Consiglio. Mi sono chiesto chi potrebbe rappresentare l’Italia se non ci fossi io e il panorama della politica non mi ha indicato un personaggio che potrebbe rappresentarla dignitosamente.»
(S.Berlusconi, il Sostituibile)

02. ALICE IN WONDERLAND

[04 Nov.] «Mi sembra che in Italia non ci sia una forte crisi. La vita in Italia è la vita di un Paese benestante, i consumi non sono diminuiti, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto, i ristoranti sono pieni, anche per l’ultimo ponte gli alberghi erano al completo; quindi non è così drammatica la situazione»
 (S.Berlusconi, il Fattone)

03. SCELTE VOLONTARIE

[12 Nov.] «Berlusconi non è stato costretto alle dimissioni.»
 (Fabrizio Cicchitto, il Bisbetico pronato)

04. MA VATTENE AFFANCULO!

[18 Nov.] «Io conosco benissimo l’agenda europea avendola scritta e confermo che controllerò l’azione del governo. Me ne intendo, io. Sono professore come Monti, amo questo Paese e sono una persona seria. Il premier è uomo capacissimo e di prestigio e sarà al di sopra delle parti. Ma voglio che dica bravo Brunetta, brava Gelmini, viva la legge di stabilità. Il governo Berlusconi è stato uno dei migliori della storia e io da Monti mi aspetto un’operazione verità»
(Renato Brunetta, il Nano bacato)

05. ORIGINI INCONTROLLATE

[14 Agosto] «Senza la padania esisterebbe il Grana padano?»
(Gianluca Buonanno, l’Assaggiatore)

06. SPAZIO ALLE COMPETENZE

[18 Nov.] «Un medico alla Sanità, un militare alla Difesa, un magistrato alla Giustizia, sono scelte banali e stucchevoli.»
(Renato Brunetta, Nano scatenato)

07. Ogni scarrafone è bello a moglieta sua

[26 Nov.] «.Da giovane Maurizio (Gasparri) assomigliava ad Al Pacino con in più una simpatia travolgente.»
(Amina Fiorillo, la Gentil Signora)

08. FUGA DAL TG1

[28 Nov.] «Sono anni che il giorno in cui Rai Uno trasmette il Gran Premio del Brasile, con annesso l’inutile programma di commenti fine gara, il Tg1 perde la gara di ascolti con il Tg5 perché al posto del traino preserale L’eredità, ha un handicap preserale.»
(Augusto Minzolini, l’Augustolo della RAI)

09. LOTTA DURA E SENZA PAURA

[16 Nov.] «Appoggiamo il Governo Monti per combattere l’evasione fiscale»
(Mauruzio Lupi, il Candido)

10. NEGROLAND

[25 Nov.] «Con la cittadinanza, le donne di tutta l’Africa verranno a partorire in Italia»
(Ignazio La Russa, il Difensore della razza)

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(17) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , , , , , , , , on 30 luglio 2010 by Sendivogius

“Classifica LUGLIO 2010”

 Per essere in pieno periodo estivo, la mesata presenta a suo attivo un raccolto particolarmente ricco, a riprova che le vie dell’idiozia non solo sono infinite, ma anche particolarmente trafficate.
Né mancano le novità, con interessanti new entry da tenere in debita considerazione per i loro possibili contributi futuri che (temiamo) non mancheranno.
Nelle grandi arterie della cazzata associata infatti prima si parla e poi si pensa. È bene però precisare che il primo passaggio non implica necessariamente il secondo.
I volenterosi contributi che pur non mancano nel caotico vuoto dell’opposizione riconosciuta, non sono tuttavia tali da elevarsi al di sopra del loro stato ectoplasmatico. Perciò, ancora una volta, grande protagonista è la Plebe delle Libertà con servitù al seguito. Del resto, dalle parti del Partito dell’Amore questo è stato un mese particolarmente prolifico…
Gli auguri di morte ed auspici di “eliminazione fisica” per il deputato Fabio Granata, colpevole di bestemmia dopo la pronuncia della parola tabù: “legalità”.
L’espulsione di Fini, dal partito che lui stesso aveva creato, per reato di apostasia e delitto di lesa maestà contro il divino Cesare di Brianza, il quale ha licenziato il co-fondatore del PdL alla stregua di un impiegato in esubero. Senza liquidazione né ‘buono uscita’.
A questo si aggiunge la richiesta delle dimissioni di Fini da Presidente della Camera, perché il suo ruolo istituzionale non sarebbe più in linea con le disposizioni del partito.
È questa una concezione delle funzioni di garanzia molto interessante. Di sicura ispirazione liberale è anche la cacciata degli ex camerati dissidenti del Pdl, qualora non dovessero fare pubblico atto di contrizione penitenziale. Il tutto naturalmente nel nome della libertà (e dell’impunità).
Come ha scritto qualcuno:

“L’irruzione della legalità ha dunque fatto saltare per aria il Pdl, mettendo fine alla costruzione politica e mitologica del più grande partito italiano nella forma che avevamo fin qui conosciuto, come l’incontro tra due storie, due organizzazioni e due leader in un unico orizzonte che riassumeva in sé tutta la destra italiana, il suo passato, il suo futuro e l’eterno presente berlusconiano. Tutto questo è andato in pezzi, perché la legalità è come una bomba nel mondo chiuso del Cavaliere, dove vigono piuttosto la protezione della setta, l’omertà del clan, il vincolo di servitù reciproca di chi conosce le colpe individuali e il destino comune di ricattabilità perpetua.”

Ma sarà il caso di lasciare la ‘parola’ ai protagonisti indiscussi…

  Hit Parade del mese:

01. LIBERTÀ RELATIVE

[10 Lug.] «La libertà di stampa non è un diritto assoluto»
 (
Silvio Berlusconi, il Relativista)

 

02. SPIFFERI: la destra nuoce alla salute?

[14 Lug.] «L’aria condizionata è di destra. Va verso il progresso e il consumo.
(…) Comunque l’aria condizionata fa male.. è un modo garantito per prendersi un accidente.»
 (Ferruccio Fazio, Venticello)

 

03. MORTE A VENEZIA

[27 Lug.] «Un grande partito andrebbe subito da Casini per offrirgli l’alleanza e la candidatura a premier»
[Un grande partito t’avrebbe già mandato affanculo – ndr]
 (Massimo Cacciari, il Transgender della Laguna)

 

04. LE MANI IN PASTA

[14 Lug.] «Ma quale questione morale! La moralità è nel DNA del PdL. Su questo tema non prendiamo lezioni»
 (Maurizio Lupi, il Professore)

 

04bis. IL POPOLO DELL’OMERTÀ

[27 Lug.] «(Non rispondere alle domande dei giudici) è una mia regola fissa. È una regola fondamentale per chi è indagato. La consiglio a tutti»
 (Marcello Dell’Utri, Uomo d’onore)

 

05. PAROLA DI CESARE

[13 Lug.] «Il clima giacobino e giustizialista nel quale alcuni stanno cercando di far ripiombare il nostro Paese non è certo d’aiuto. Ma ancora una volta metterò tutto il mio impegno per impedire ritorni un passato che gli italiani non vogliono più.»
 (Silvio Berlusconi, Sua Impunità)

 

06. KILLING NICHI (I): Poiesis democratica

[21 Lug.] «La narrazione non basta a risolvere i problemi. E la politica non è filosofia o poesia. Se così fosse avremmo peraltro poeti migliori che battono le piazze»
 (Massimo D’Alema, la battona bicamerale)

 

06bis. KILLING NICHI (II): Modello Calabria e buon governo siciliano

[29 Lug.] «Se Vendola vuole fare una politica che trasformi la Puglia nella nuova Grecia, questo non sarà consentito da questo governo. La Puglia è su una via pericolosa, di amministrazione non responsabile e non vogliamo che con quella legislazione che segue una logica non responsabile, la Puglia finisca come la Grecia.
Non credo che la Puglia sia il luogo per esperimenti rivoluzionari. Siamo convinti che in questa fase storica, per il bene dei cittadini, prima vengono i numeri e poi la politica e non la politica prima e a prescindere dai numeri. Non viceversa. Ieri abbiamo dato a Vendola questo messaggio di serietà»
 (Giulio Tremonti, il Virtuoso Messaggero)

 

06tris. KILLING NICHI (III): il Vizietto

[26 Lug.] «Al campeggio dei ‘Giovani Democratici’ parteciperanno oltre 600 ragazzi provenienti da tutta Italia. Non è il primo che facciamo. Semplicemente, questa volta è di dimensioni mai viste. Sarà il più grande incontro di una organizzazione giovanile di partito.
(Abbiamo scelto Torre del Lago) Perché è una meta abbastanza nota di turismo gay, perché qui hanno costruito un’economia basata sulla tolleranza e hanno dimostrato che in questo modo può esserci vero sviluppo. Questo modello è uno dei pochi che non sta pagando la crisi.
(…Non abbiamo invitato Vendola) perché noi non vogliamo farci fare una lezione da sinistra da Vendola. Pensiamo che debba essere il PD ad offrire alcune risposte da sinistra alla crisi.»
 (Fausto Raciti, il Clone in erba)

 

07. IL BELLO DELLA POLITICA

[12 Lug.] «Ci tengo alla possibilità di manifestare il mio senso estetico»
 (Silvio Berlusconi, Mr Universo)

 

07bis. FIGA PARTY

[12 Lug.] «Qualche volta portatevi anche qualche bella ragazza, signori ambasciatori, perché so che anche questo è un merito che tutti quanti siete molto orgogliosi di portare. E noi lo apprezzeremmo molto, perché siamo latini. Alla mia età non sono più un playboy, ma un playold»
 (Silvio Berlusconi, il solito porco)

 

08. From Korea to Italy: DOTI NASCOSTE

[06 Lug.] «Ho quasi cinquant’anni e lavoro da quando ne ho venti; non credo, francamente, di aver raggiunto i miei obiettivi per motivi diversi da quelli legati alla mie reali capacità»
 (Susanna Petruni, professionista libera)

 

08bis. From Korea to Italy: LEZIONI DI STILE

[22 Lug.] «A chi ha criticato la tempestività con cui abbiamo dato la notizia del messaggio di Silvio Berlusconi, rispondiamo che il nostro sito è abituato a dare le notizie. Possibilmente prima degli altri. Cosa che succede spesso.
Oggi è capitato con un messaggio di Berlusconi. Che, per inciso, subito dopo è diventato l’apertura dei maggiori siti d’informazione italiani.
Domani speriamo che capiti con un messaggio o una qualunque altra iniziativa di Pier Luigi Bersani o Antonio Di Pietro. Questo è quello che dovrebbe fare ogni organo di informazione, cominciando da quello che è investito del compito di fare servizio pubblico. Tutto qui.
Quanto al sito di Repubblica, che ipotizza inesistenti fili diretti con il premier, ricordiamo la frase che la volpe rivolse all’uva: “Nondum matura est”…»
 (Augusto Minzolini, emorroide di regime)

 

08tris. C’È TAGLIO E TAGLIA

[26 Lug.] «Non accetto di associare alla mia città qualcuno che non abbia una moralità certa. E se Belen ha fatto uso di droga, a questo punto non mi fa piacere vederla sul palco dell’Ariston. Non cambio idea se una ha un sedere particolarmente bello, rispetto a Morgan che aveva i capelli strani»
 (Maurizio Zoccarato, Borgomastro sanremese)

08quater. ACCERTAMENTI

[27 Lug.] «Ho potuto accertare che la situazione di Belen è molto differente da quella di Morgan. Reputo Belen una grande artista e spero che possa chiarire, prima di tutto per lei, il suo coinvolgimento. (…) Da sindaco di Sanremo vorrei che il nome della città fosse legato alla manifestazione come il festival, attraverso personaggi portatori di messaggi consoni e penso che Belen sia davvero una grande professionista e che la sua immagine sia adeguata al Festival. Non accetto che l’immagine della mia città sia affiancata a chi non ha una moralità certa. Nella nostra società devono prevalere valori come la “tradizione e la fermezza mentale” ed è importante non dare il segnale che chi fa uso di stupefacenti ha successo.»
 (Maurizio Zoccarato, Verificatore finale)

 

09. C’ERAVAMO TANTO AMATI

[29 Lug.] «Mi sono tolto un peso, mi sento liberato. Come quando ho divorziato»
 (Silvio Berlusconi, il Costipato)

 

10. ITALICA SOLIDARIETÀ

[06 Lug.] «In queste ore è in corso una delicata mediazione sotto la nostra egida; mediazione che stiamo finalizzando, per poter arrivare all’identificazione dei cittadini eritrei e poter loro offrire un’occupazione, nella stessa Libia, contro il rischio e la paura del rimpatrio.
(…) L’Italia non si è mai sottratta ad un’attività di sensibilizzazione delle autorità libiche, verso le quali noi abbiamo scelto, nello spirito di una sincera amicizia, di condurre un’azione discreta e positiva anche in nome e per conto dell’Europa: come due distinte, ben note ed importanti vicende legate alla soluzione della crisi Libia-Svizzera hanno recentemente saputo dimostrare»
 (R.Maroni – F.Frattini; didimi di governo)

 

10bis. PENSIONI: 40 anni di contributi non bastano

[01 Lug.] «È stato un refuso, lo cancelleremo. Non era intenzione né mia, né di Azzolini, né di Tremonti»
 (Maurizio Sacconi, refuso vivente)

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(13) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , on 30 marzo 2010 by Sendivogius

Classifica MARZO 2010”

  Quale unica rubrica fissa, ritorna il nostro consueto riepilogo a chiusura del mese, in concomitanza con l’ultima, noiosissima, tornata elettorale. E, naturalmente, proprio sulle elezioni sono incentrate la maggior parte delle pubbliche menate, sparate a media unificati. Noi ci limitiamo a riportarne qualcuna, tanto per rimanere in tema, selezionata tra le più gettonate. Non sprecheremo invece altre parole o commenti in merito, giacché nei prossimi giorni (Pasqua inclusa) prevediamo un’overdose di interpretazioni “politiche” e analisi del voto, con l’ennesimo corollario di chiarimenti e “verifiche interne” ai partiti. Quindi, vi risparmiamo le nostre considerazioni che, tra l’altro, avevamo già esternato con largo anticipo, intuendo gli esiti (prevedibilissimi) senza certo essere dei veggenti…

  Hit Parade del mese:

01. AVANTI TUTTA!

[29 Mar.] «Il PD avanza. L’inversione di tendenza c’è, lo si vede dalla conquista della maggioranza delle regioni»
 (Pierluigi Bersani, Alice in Wonderland)

 

02. CANTA CHE PASSA

[30 Mar.] «Non canto vittoria ma non parlo di sconfitta»
 (Pierluigi Bersani, Uccel di bosco)

 

03. LA SCHIENA DRITTA

[12 Mar.] «Di fronte a una cosa del genere io vado ancora più dritto.
La verità è che mi vogliono sordo e muto, ma non sarò mai un direttore dimezzato (…) Un direttore è innanzitutto un giornalista e parla non solo con il premier, ma con tutti i politici che vogliono interloquire con lui, come hanno fatto, al netto di ipocrisie, quelli che hanno diretto il Tg1 prima di me.»
 (Augusto Minzolini, Direttorissimo)

 

04. DISCO ROTTO

[11 Mar.] «La magistratura di sinistra sta dettando i tempi di questa campagna elettorale, prima inventando una tangentopoli che non c’è, ora inventandosi questa situazione di rigetto delle nostre liste»
 (Silvio Berlusconi, l’Eterno Perseguitato)

 

05. OPERAZIONE VERITÀ

[10 Mar.] «Non c’è stata alcuna responsabilità riconducibile ai nostri responsabili al contrario di quello che si è voluto far credere. Ci è stato impedito di presentare le liste, con atti e comportamenti ben precisi. (…) Sono qui per reagire alla assoluta disinformazione che è stata fatta sulla vicenda delle liste e per dare una ricostruzione fedele di quanto è accaduto. Con questa ricostruzione precisa, documentata, certificata noi faremo di nuovo ricorso e io sono sicuro che di fronte a questi fatti non potranno darci torto.»
 (Silvio Berlusconi, The Magician)

 

06. PRETI PEDOFILI – Ego me absolvo

[13 Mar.] «In questo momento si sta facendo una campagna mediatica contro la Chiesa»
 (Severino Poletto, arcivescovo di Torino)

 

07. IL MANICO DELL’OMBRELLO

[20 Mar.] «C’é da spiegare perché questi stessi magistrati non abbiamo fatto altrettanto con i precedenti governi: ricordo che Bertolaso era commissario in Campania anche prima. La differenza sta evidentemente nel manico: il manico di questo governo è un manico che si fa sentire giornalmente nella lotta alla criminalità organizzata»
 (Silvio Berlusconi, il Ripulitore)

 

08. IL DISUBBIDIENTE 

[20 Mar.] «Io ho solo cercato, in maniera corretta, di provocare un intervento doveroso della Autorità delle Comunicazioni. Mi è stato risposto che non era possibile. Perché, al di là di ogni ipocrisia per cui queste sono autorità indipendenti, un membro nominato da un partito e che rispondeva all’Udc non faceva maggioranza con gli altri. Quindi in queste autorità non vince il buon senso ma l’appartenenza politica»
 (Silvio Berlusconi, Resolution Man)

 

09. ALTA MAREA

[20 Mar] «Come voto di coalizione siamo avanti di un punto, e il mio valore aggiunto ci farà vincere al primo turno»
 (Renato Brunetta, il Fantuttone)

 

10. AL POSTO GIUSTO

[4 Mar.] «Il Piemonte a sud confina con la Liguria… poi con la Lombardia ad… ovest.. No! A destra! Poi confina con la Val d’Aosta, poi confina con la Francia e confina con la Svizzera e… a sud-est? L’ho detta! È la Francia!»
 (Roberto Cota, governatore del Piemonte)

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USI A SERVIR PIACENDO

Posted in Stupor Mundi with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 22 gennaio 2010 by Sendivogius
  Il cortigiano è una razza di antichissimi natali, che in Italia vanta solide radici.
Immune ai cambiamenti, non conosce crisi né vergogna ma a tutto sopravvive, indenne nel corso dei secoli, secondo un’inveterata tradizione che pone il cortigiano (e letterato) a specchio compiacente del signore presso il quale stabilmente dimora.
Accondiscendente, ne riflette i gusti in virtù dei benefici e delle protezioni che la corte può offrire. Scambia il proprio servaggio interessato a ruolo di illuminato consigliere nel ristretto concistorium principis, da dove si illude di poterne indirizzare l’azione incrementando per sé i vantaggi.

Le origini della fortunata Arte si perdono nella notte dei tempi, tanto da costituire il vero tratto distintivo dell’italica identità.
La munificenza del signore condannato alla solitudine del potere non è però del tutto disinteressata. Sull’intrinseca utilità del cortigiano non mancano gli esempi…
Intorno al 64 a.C. il genio letterario di Quinto Tullio Cicerone, fratello del più famoso Marco, partoriva un simpatico manualetto, il Commentariolum petitionis, con una serie di consigli pratici su come far carriera in politica:

Chiunque mostri una qualche simpatia nei tuoi confronti, chiunque ti ossequi, o venga spesso a casa tua, deve essere posto nel novero degli amici; tuttavia è un grandissimo vantaggio l’esser cari e graditi a quanti ci sono amici per motivi più autentici di parentela, o di affinità, o di associazione, o di qualche altro legame.
Successivamente, quanto più un uomo ti è intimamente legato e più è di casa, tanto più bisogna che ti adoperi anzitutto perché egli ti voglia bene e desideri che tu raggiunga le più alte cariche; e poi perchè lo facciano quelli della tua famiglia, i tuoi affini, i tuoi clienti.

(…) Durante questi anni, uomini avidi di onori si sono dati da fare con tutte le loro forze per ottenere dai cittadini della loro tribù tutto ciò che essi chiedevano. Cerca, con tutti i mezzi possibili, che questi uomini ti siano affezionati con tutto il loro animo e con la massima sincerità.
(…) Pertanto tu devi adoperarti per esigere presentemente da loro ciò di cui ti sono debitori, ammonendoli, pregandoli, incoraggiandoli, facendo in modo che capiscano che non avranno più un’altra occasione di dimostrarti la loro gratitudine. Indubbiamente la speranza di altri servigi da parte tua, unita ai favori che di recente hai loro accordato, sarà loro di stimolo a dedicarsi a te con zelo.
E poiché indubbiamente rappresentano il massimo sostegno della tua candidatura le amicizie di tal genere, fai in modo che a ciascuno di coloro che ti sono obbligati sia assegnato un compito preciso e ben definito. E, come tu non hai mai dato loro fastidio in alcuna occasione, così fai in modo di chiedere loro in cambio ciò che ti è dovuto, al momento opportuno
.”

  (Traduzione di Vittorio Todisco)

Sembra scritto ieri, ed il titolo avrebbe potuto essere: ‘Ricordati degli Amici!’
Sulle prospettive del cortigiano esiste invece una letteratura ancor più copiosa, che non manca di idealismi a rivalutazione della prolifica ma bistrattata categoria…
 Alla ‘cortigianeria’ il conte Baldassarre (Baldesar) Castiglione dedica tutto il suo tempo e la sua nobile penna, componendo un’opera dal nome esauriente: Il Cortegiano.
Animato da rispettabilissimi propositi, il buon Baldesar indica una serie di prescrizioni alle quali un buon cortigiano dovrebbe attenersi, se vuole agire sempre per il meglio. Dal tenore delle raccomandazioni, si può ben capire ciò che il cortigiano solitamente non fa e rivela invece quali sono i comportamenti abituali della corporazione, assai lontani dalla ‘perfezione’ alla quale il Castiglione anela:

Il fin adunque del perfetto Cortegiano estimo io che sia il guadagnarsi (…) la benivolenza e l’animo di quel principe a cui serve, che possa dirgli e sempre gli dica la verità d’ogni cosa che ad esso convenga sapere, senza timor o pericolo di dispiacergli; e conoscendo di quello inclinata a far cosa non conveniente, ardisco di contraddirgli, e col gentil modo valersi della grazia acquistata con le sue bone qualità per rimoverlo da ogni intenzion viziosa, ed indurlo al cammin della virtù; e così avendo il Cortegiano in sé la bontà accompagnata alla prontezza d’ingegno, e piacevolezza, e con la prudenzia e notizia di lettere, e di tante altre cose, saprà in ogni proposito destramente far vedere al suo principe, quanto onore, ed utile nasca a lui ed alli suoi dalla giustizia, dalla liberalità, dalla magnanimità, dalla mansuetudine, e dalle altre virtù che si convengono a bon principe; e per contrario, quanta infamia e danno proceda dai vizi opposti a queste.” 

 Baldassarre Castiglione
 “Il Libro del Cortegiano”
 Biblioteca Treccani
 Padova, 2006

In tempi più recenti, spogliati di ogni buon gusto e raffinatezza intellettuale, la perniciosa razza, per untuosità e doppiezza, ricorda più che altro gli osti manzoniani; si reputa campione di “libertà” e spesso ama definirsi “terzista”. Animale parassita per eccellenza, prospera ovunque; in cima alla catena alimentare, segue la cresta dell’onda e non teme predatori. Non ha prudentia, né notizia de lettere. E non sa minimamente cosa sia l’onore.
Vivaio d’eccellenza sono le redazioni dei giornali, e di uno in particolare…
Questo perché:

“In Italia le penne sono sempre state sporche. In alcuni casi luride. Motivo? Semplice. Tanto per cominciare, la tradizione. La nostra stampa (quotidiana e periodica) non è nata per informare, bensì per polemizzare. Chi aveva soldi e interessi da difendere, finanziava un giornale, magari con l’intento di farsi eleggere in Parlamento. E farsi eleggere in Parlamento significava, allora come oggi, abbassare gli avversari per innalzare se stessi. Per fare ciò era necessario assoldare giornalisti disponibili. Disponibili a che? A insultare tutti, tranne il padrone che pagava. Così nacquero la penne sporche, che hanno avuto molti figli e molti nipoti. Che a loro volta si riproducono perché, in fondo, il sistema non è cambiato.”

Nessuno conosce il peccatore meglio di sé stesso. L’autore della formidabile requisitoria è… Vittorio Feltri! Ma era l’anno 1993 e qualche contratto in meno. Sono i tempi del famigerato “golpe giudiziario” e il Feltri furioso era il Robespierre della procura milanese; l’arrabbiato che agitava la picca inneggiando alla ghigliottina virtuale ed alla incipiente ‘rivoluzione’ contro la partitocrazia, i privilegi della ‘casta’ ed i suoi beneficiati:

“Per quattordici anni, diconsi quattordici anni, la Fininvest ha scippato vari privilegi, complici i partiti: la Dc, il Pri, il Psdi, il Pli e il Pci con la loro stolida inerzia; e il Psi con il suo attivismo furfantesco, cui si deve tra l’altro la perla denominata ‘decreto Berlusconi’, cioè la scappatoia che consente all’intestatario di fare provvisoriamente i propri comodi in attesa che possa farseli definitivamente. Decreto elaborato in fretta e furia nel 1984 ad opera di Bettino Craxi in persona, decreto in sospetta posizione di fuorigioco costituzionale, decreto che perfino in una repubblica delle banane avrebbe suscitato scandalo e sarebbe stato cancellato dalla magistratura, in un soprassalto di dignità, e che invece in Italia è ancora spudoratamente in vigore senza che i suoi genitori siano morti suicidi per la vergogna”

Almeno questo è ciò che Feltri scriveva su L’Europeo (11 agosto 1990), in concomitanza con l’approvazione della legge Mammì, che attribuiva a Berlusconi il monopolio delle frequenza televisive ed il mai risolto conflitto di interessi.
L’Hebert bergamasco è un vulcano in eruzione, un’esplosione di pura nitroglicerina:

“Mai provvedimento giudiziario fu più popolare, più atteso, quasi liberatorio di questo firmato contro Craxi.
(…) Di Pietro non si è lasciato intimidire dalle critiche, dalle minacce di mezzo mondo politico (diciamo pure del regime putrido di cui l’appesantito Bettino è campione suonato) e ha colpito in basso e in alto, perfino lassù dove non osano nemmeno le aquile. Ha colpito senza fretta, nessuna impazienza di finire sui giornali per raccogliere altra gloria. Craxi ha commesso l’errore… di spacciare i compagni suicidi (per la vergogna di essere stati colti con le mani nel sacco) come vittime di complotti antisocialisti… È una menzogna, onorevole: che cosa vuole che importi a Di Pietro delle finalità politiche… I giudici lavorano tranquilli, in assoluta serenità: sanno che i cittadini, ritrovata dignità e capacità critica, sono dalla loro parte. Come noi dell’Indipendente, sempre!”

 (da l’Indipendente, 16 dicembre 1992)

Poi l’indipendente Catone bergamasco ha trovato soldi e interessi da difendere e, evidentemente, il padrone giusto al prezzo OK.
L’indignazione in Italia, si sa, ha una data di scadenza. E dura meno di un orgasmo. In merito, Feltri sembra soffrire di eiaculatio precox.
 Dismessi i panni del moralizzatore, è diventato lo sturmtrooper dell’Imperatore: il pretoriano in servizio permanente, per le cariche di cavalleria pesante.
È il Littorio Feltri delle purghe al vetriolo… Il pennivendolo in pianta organica della Reazione a mezzo stampa ed il professionista della calunnia organizzata, a tal punto da diventare l’inesauribile fabbrica di letame a ciclo continuo: il ventilatore sparato a tutta potenza sui propri liquami, pronto a smerdare chiunque gli capiti a tiro.
Di Littorio parla in termini entusiastici un’altro esemplare della categoria: il meshato Filippo Facci che, per una volta, ci regala un bozzetto del Fenomeno vivente…

Per le mazzolate mirate e di massa il vulcanico Littorio, all’occorrenza, si avvale di collaboratori d’eccezione, avvezzi allo squadrismo mediatico per conto terzi e sempre a vantaggio dell’Unico.
È difficile dire se si tratti di spalle comiche, o bravacci prezzolati. Spesso e volentieri si alternano alla conduzione di un’altra creatura di Littorio, con la quale sono interscambiabili… Si tratta della onlus a carico pubblico e chiamata con sprezzo estremo del ridicolo:Libero.
Immancabile è la presenza di
Alessandro Sallusti: la scimmietta di compagnia, abituata ad imitare Littorio il furente e supportarlo durante le spedizioni punitive.
 Il Sallusti Erectus è il primate dell’assalto frontale al fosforo contro le cariche istituzionali, soppesate in termini di appartenenza: o con noi o contro di noi, secondo il ribaltamento evangelico del talebano sanfedista dal volto contratto in moto di perenne disgusto.
Uno che invece ride (anzi ghigna) sempre è
Maurizio Belpietro: il ‘libero’ replicante con ghigno incorporato. Belpietro è lo Hyena Ridens delle TV; onnipresente nelle trasmissioni di Floris e Santoro, è il guastatore professionista dei talk-show in sospetto sinistrorso, nonché  l’incursore kamikaze specializzato in caciara.
Per Hyena Ridens Belpietro sembra prepararsi un futuro radioso in RAI: candidato in pectore come l’anti-Santoro di destra, sarà l’alfiere ad oltranza della difesa padronale con grande profusione di mezzi e di risorse. Sarà divertente vedere se resisterà in onda più a lungo dell’invasato Antonio Socci: il lacrimoso crociato ciellino, condotto d’urgenza dall’esorcista.

Eppur tuttavia la concorrenza nelle stanze della ex-EIAR è particolarmente agguerrita, tra l’immarcescibile Bruno Vespa, il principe dei cicisbei, e l’ultimo acquisto di scuderia: lingua di velluto Augusto Minzolini, le cui sortite rischiano di spingere Emilio (Fido) Fede al pensionamento anticipato quale campione indefesso di imparzialità giornalistica.
 Gli editoriali di Minzolini, alias Scondizolini, sono ormai mitici: veri pezzi di piaggeria cortigiana, sono destinati ad entrare nell’empireo dei ruffiani in livrea. Scodinzolini è la dimostrazione empirica di come la prostituzione adulatoria in Italia non conosca limiti. Sorge però un sospetto… nel loro sbrodolante servilismo, gli editoriali sono veramente frutto della sue psiche asservita, oppure il fedele Augusto(lo) si limita a leggere ciò che altri, in più istituzionale sede, scrivono appositamente per lui?
Ed è davvero curioso constatare come Augusto Minzolini, un tempo reputato un predatore di razza, soprannominato “lo squalo” e ritenuto addirittura “il più veloce dei rapaci della notizia” si sia trasformato in un docile animale da cortile: la gallinella obbediente, che becca il grano tra le mani del padrone.

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