Classifica “DICEMBRE 2022”
Anno nuovo e vecchie merde.
Il sentimento prevalente è il ribrezzo, dinanzi alla parata di coproliti fossili restituiti a nuova vita, che sfilano all’ombra dei cippi littori a passo di gambero, tra feticismi necrofili e nostalgie in orbace, nel becerume di contorno che ne rende appieno la miseria intellettuale e la pochezza umana, nel suo ‘sovrano’ squallore.
È l’Italietta reazionaria, restaurata a dimensione premoderna in un paese per vecchi, dietro l’irrilevante espressione geografica, restituita alla sua più compiuta vocazione gregaria e ruffiana, in tutta la grettezza della sua furbesca amoralità e cialtronismo diffuso, a misura del proprio sottosviluppo culturale quale compiaciuta espressione di regressione antropologica.
È la colonia serva di più padroni, che si reinventa “Nazione” per meglio ubbidire, come una vecchia baldracca che si imbelletta di fresco, consunta dai suoi umori più neri.
Non c’è cura né guarigione… Un meteorite, forse.
Previsioni serie per il 2023. “Andrà tutto bene”, come dissero a Pompei
«Finisce il 2022, ed è probabilmente l’unica buona notizia del 2022.
Il 2023 s’avanza a lunghi passi distesi, mancano pochissimi giorni, e quindi è il momento delle previsioni, dei buoni propositi, delle necessarie illusioni e dell’”andrà tutto bene”, come dissero a Pompei guardando il primo filo di fumo del Vesuvio.
Prima regola: davanti a un anno nuovo non bisogna essere prevenuti e avere un atteggiamento negativo, no, bisogna aspettare almeno il 15 gennaio, e poi si può cominciare con il pessimismo. Un solo pensiero deve occupare la mente dell’italiano che guarda davanti a sé: cosa potrebbe andare storto? E dunque stilare un elenco infinito di cose, faccenda che potrebbe occuparlo fino alla fine dell’anno, distraendolo da disastri più o meno annunciati.
Per esempio, il congresso del PD, che segnerà il 2023 come l’anno in cui il Pd scelse un nuovo segretario, che sarebbe il decimo in quindici anni di vita (e non conto i bis e gli interim). Forte di questa incredibile novità – un segretario nuovo di zecca che vanta nel curriculum una vittoria per un pugno di voti contro Lucia Borgonzoni, e ancora ne parla come fosse la battaglia di Okinawa – il Pd potrà affrontare il futuro con piglio deciso e autorevole insieme ai suoi duecentocinque elettori.
Purtroppo, l’asse della politica penderà ancora verso destra: Meloni, cognato, Crosetto e altri bellimbusti, più il duo comico del Terzo Polo, al momento (fine 2022) un po’ seccato perché a Palazzo Chigi non hanno ascoltato i suoi consigli. Ora, per tutto il 2023, tenteranno di compiacere Meloni in tutti i modi, un po’ per candidarsi a stampella del governo, un po’ per farsi notare. Fiume Italiana, Nizza e Savoia, magari la befana fascista o il gli esercizi ginnici il sabato: già pare di vedere Calenda che parla di “tradizioni liberali” come l’oro alla patria o le bonifiche delle paludi.
Proseguirà la riforma della giustizia con decisive novità sulle intercettazioni: saranno tutte autorizzate quelle a carico di giudici e pm, che saranno intercettati regolarmente. E finalmente ecco la separazione delle carriere: la carriera di colletto bianco, dirigente, manager, politico, separata da quella di imputato, definitiva dimostrazione che in Italia il garantismo si applica per reddito.
Continuerà, nel 2023, l’entusiasmante guerra ai poveri che tante soddisfazioni ha dato alla destra, alla sinistra (parlandone da viva), ai grandi giornali, alle televisioni, a Matteo Renzi che teorizza di educare i poveri con la sofferenza, sennò che gusto c’è. Dopo aver tolto il reddito di cittadinanza a migliaia di indigenti ribattezzandoli “occupabili”, si studierà di escludere anche quelli con una gamba sola (“saltellabili”) e a quelli senza fissa dimora (“barbonabili”). Sono allo studio misure restrittive anche per altre categorie di nullatenenti, spiantati, disperati a cui non è giusto garantire sussidi statali, almeno finché hanno ancora degli organi (“asportabili”).
Queste norme permetteranno di risparmiare alcune decine di milioni che potrebbero più proficuamente essere destinate alla ricopertura in broccato e oro delle poltroncine delle tribune vip degli stadi di calcio, un aiuto concreto a presidenti di squadre che attraversano purtroppo una drammatica crisi.
Come si vede, le sfide del 2023 saranno numerose e impegnative, ma ci tempreranno e ci renderanno migliori, più consapevoli e più generosi nei confronti di alcune categorie in sofferenza, come ad esempio i produttori di armi, a cui regaleremo un’ottantina di miliardi in più.
Auguri a tutti.»
di Alessandro Robecchi
(28/12/22)
Hit parade del mese:

01. LA SUPERCAZZOLA
[12 Dic.] «Più è basso il tetto al contante, più si rischia l’evasione. Perché siccome io i contanti posso averli per mille ragioni, magari tenevo dei contanti in casa, magari un amico mi ha restituito un prestito che gli avevo fatto.
Se non li posso spendere, tenderò a farlo in nero. Per cui più fai salire il tetto al contante, meno favorisci l’evasione.»
(Giorgia Meloni, la Ragioniera)
02. UNTERMENSCHEN
[16 Dic.] «Le spiagge libere sono posti non degni di noi umani»
(Daniela Santanchè, la Cosa da un altro mondo)
03. MENO MALE CHE SI DIVERTONO…
[01 Dic.] «Il nuovo nome del partito potrebbe essere PaDeL.»
(Matteo Lepore, occasionalmente sindaco PD di Bologna)
04. IL MAGICO MONDO DI ELLY (I)
[21 Dic.] «Salveremo il mondo con un pollo di gomma con carrucola.»
(Elly Schlein, paperella da bagno)
05. IL MAGICO MONDO DI ELLY (II)
[11 Dic.] «Bisogna ridare voce alla base, perché senza le basi scordiamoci le altezze.»
(Elly Schlein, la Svolta)
06. IL MAGICO MONDO DI ELLY (III)
[13 Dic.] «Abbiamo una visione intersezionale che combatte qualsiasi forma di discriminazione.»
(Elly Schlein, ….)
07. MOMENTI COMICI
[27 Dic.] «Come Schlein ne arriva uno ogni dieci anni.»
(Dario Franceschini, lo Sponsor)
08. UKRONAZI MON AMOUR
[21 Dic.] «L’Ucraina è l’unico posto dove ha senso stare in queste feste. Con il corpo e con il cuore.»
(Daria Bignardi, operatrice turistica)
09. È MOLTO PEGGIO
[17 Dic.] «L’Europa non è quella roba lì (Panzeri & Co).»
(Enrico Letta, Ectoplasma)
10. ALTRI ORRORI
[29 Dic.] «Aridatece Mario (Draghi)»
(Carlo Calenda, Er Secco)
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This entry was posted on 31 dicembre 2022 at 13:32 and is filed under Zì Baldone with tags Alessandro Robecchi, Capodanno, Costume, Elly Schlein, Fascisti, Governo Meloni, Italia, Liberthalia, PD, Squallore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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