LA GENTE BRUTTA

Nel suo compiuto rango di colonia atlantica all’estrema periferia dell’Impero, preso atto degli stratosferici livelli di corruzione oramai sudamericani dell’Italietta ladra e supina, è difficile farsi meraviglia della miseria innanzitutto morale di questa repubblichetta bananiera, che si crogiola narcisisticamente nel suo sfascio sovrano.
E ci si chiede quanto estrema sia la pulsione suicidaria di quel contenitore vuoto, ma aperto a tutte le più ridicole suggestioni d’importazione (non avendo niente che la definisca di suo), che impropriamente si fa chiamare “sinistra” e più che altro percola nella poltiglia in decomposizione di un centro-sinistrato, massimamente monopolizzato dal terremotato partito bestemmia e dai suoi ancor più imbarazzanti satelliti alla deriva nel vuoto dello spazio cosmico, nello schifo generale che ne definisce il non-essere.

Nel suo stato di catatonica impotenza che ne anticipa la destinazione finale, dall’aurea mediocritas delle origini al cupio dissolvi di un desiderio di morte da psicanalisi freudiana applicata alla (sotto) politica, per un trionfo della più falsa ipocrisia, sconcerta il collasso terminale tra sacchi di monnezza e bustoni ricolmi di banconote a portar via pronto cash, come un narco-corriere messicano.

E’ l’indegna conclusione della parabola progressista deflagrata nel più avido e becero accumulo capitalistico, su compulsione bulimica dell’accattone in vendita ed il parassita a scrocco e rimorchio degli sceicchi. Da camerieri del potere a turisti in cerca di “regali”, per la questua itinerante. Il deserto del Sahara e le sabbie dell’Arabia, quale meta terminale di un suicidio a trapasso lento e doloroso, con un’agonia infinita, nelle mille morti che ne segnano la dipartita indecorosa e senza onore, per uno sputtanamento (questo sì!) senza frontiere nella sua estensione globalizzata.

Mancano le parole e ancor di più la pietà, per gentucola che fu niente, non divenne mai razza padrona, e si riciclò predona alla corte di Alì Baba. Che fine miserabile!

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2 Risposte a “LA GENTE BRUTTA”

  1. Ci sono – e non da oggi – trentamila lobbisti insediati stabilmente a Bruxelles, il cui unico scopo è “orientare” le decisioni politico-economiche dell’Unione. Il loro budget è stimato intorno ai due miliardi di euro, e dubito che se ne vada tutto in opere di bene e qualche scatola di cioccolatini.
    A fare la differenza, stavolta, sembra che l’attività di “orientamento” sia stata svolta da uno stato anziché da una multinazionale, ma è difficile pensare che strumenti e metodi siano diversi. Anche se viene trattato dai media come un episodio di corruttela a se stante, il caso Qatar rientra perfettamente nelle logiche del sistema: l’opacità e i conflitti di interesse che girano intorno alla vicenda vaccini dànno l’idea di quanto grande sia l’iceberg di cui ci vien fatta intravedere oggi un pezzetto di punta.
    C’è da chiedersi come mai ce la stiano mostrando solo adesso e solo sotto questa luce.

    • Diceva la malanima del divo Giulio (Andreotti), che a pensar male si commette peccato ma ci si azzecca quasi sempre…
      Forse la storia brutta dei fondi neri e dei regalini dal Qatar emerge solo ora, perché finora coinvolge quasi esclusivamente deputati italiani e oriundi tali… In tale prospettiva, serve a mettere un freno a certa italica “intraprendenza commerciale”. Non è un caso che il principale import del Qatar consista in armi e che l’Italia, coi suoi “faccendieri” e “mediatori d’affari”, sia di gran lunga il primo esportatore di fiducia degli emiri qatarini [QUI].
      Evidentemente, il servizio di lobbying non è a senso unico…
      Un’operazione, messa in atto su vasta scala come quella belga, necessita per sua natura dell’interessamento attivo delle “agenzie di intelligence”. E’ noto il contributo dei servizi belgi; un po’ meno quello della DGSE francese.
      E non credo che abbiano fornito informative, collaborando all’inchiesta della procura brussellese (e orientandone le indagini), per nobili ragioni ‘legalitarie’.
      Sono soltanto affari: si taglia fuori dal mercato un intraprendente rivale commerciale, o se ne riduce l’influenza su monopolio, per favorire i propri mercanti d’armi (e far girare la stecca).
      Business as usual!

      Magari fantastico troppo… ma non penso che sia poi un’ipotesi così improbabile, o strampalata.

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