“Classifica DICEMBRE 2021″

Anno 2022. Dunque, vediamo… Una maggioranza di governo rissosa e divisa, che ormai non esiste più. Un esecutivo impantanato che si esprime unicamente attraverso il ricorso abnorme e spropositato ai decreti legge ed ai voti di fiducia, in perenne stato di emergenza con proroga su deroga. Una campagna di vaccinazione in scandaloso ritardo sui tempi previsti e forniture vaccinali che non arrivano. Una gestione pessima della pandemia, per la prima volta davvero fuori controllo: mai si era arrivati a parlare apertamente dell’applicazione del “codice nero“, come se fosse la cosa più normale del mondo e senza che stuoli di commentatori a contratto se ne adontino. Una manovra finanziaria fondata sul debito, sull’onda lunga di una “Bonus Economy” interamente impostata sulle elargizioni di massa, priva di una reale visione economica e strategica di lungo periodo. Una compagine ministeriale di rara mediocrità (il “Governo dei migliori” sic!) ed un’opposizione impresentabile di nostalgici neofascisti con le turgide braccine perennemente tese, a sancire l’assenza di alternative.
Pare il Conte-bis alle sue ultime battute di arresto ed invece si tratta del Governo Draghi nella sua massima espressione. Solo che stavolta non c’è un Luca Ricolfi, ancora in pieno spasmo orgasmatico per la felice svolta, a denunciare apocalissi imminenti sui giornaletti compiacenti ed allineati in mistico tributo, verso la risorsa che tutto il mondo ci invidia: il Super-Mario osannato dai media in adorazione. Più modestamente, si tratta dell’ennesimo omino della Provvidenza chiamato a commissariare partiti e parlamento, per diffondere il sacro verbo di Confindustria sotto dettatura e per convertirne gli interessi in agenda prioritaria di governo.
È il clone che voleva sembrare umano: la versione aggiornata con scheda interattiva a simulazione empatica del rottamato robo-Monti 9000 (prototipo catastrofico della prima serie) ed altrettanto fallimentare come il modello precedente. Perché in realtà si tratta di un nuovo assemblato da laboratorio tecnocratico, con un ottimo battage pubblicitario di lancio, potendo contare su uno stuolo ossequiente di cantori a tempo pieno, sempre pronti a sdilinguirsi in venerazione estatica.
Al netto delle incensazioni agiografiche, del Governo Draghi, ormai agli sgoccioli ed avviato verso estenuanti tecniche di sopravvivenza ad oltranza, si ricorderanno i condoni fiscali; la destrutturazione di ogni residua tutela occupazionale, in nome della “flessibilità del mercato” che s’aggiusta da sé; il rilancio del Nucleare come “energia green” (e pazienza per i rifiuti radioattivi), alla faccia della transizione ecologica! Ma si segnala pure l’introduzione di una flat-tax mascherata, nella prima manovra finanziaria apertamente regressiva, che introduce un principio di tassazione decrescente all’aumentare degli imponibili fiscali ed accorpa le detrazioni riducendole d’importo. Insomma, a guardare la manovra economica, sembra più che altro un sorcio morto, partorito da una montagna di letame.
Quando gli aedi stipendiati a panegirico ed i propagandisti di regime in piena scialorrea cesseranno di lubrificare gli ingranaggi dell’automa meccanico in sembianze umane, per scoprire che non c’è alcun pilota automatico, sarà sempre troppo tardi.
Hit Parade del mese:
01. SUPERCAZZOLA SOVRANISTA
[16 Dic.] «Al cospetto di chi intende decostruire ogni cosa, non resta che conservare. Perciò serve un patriota al Quirinale, perciò servono patrioti ovunque. L’alternativa è l’avanzata del nulla, la vittoria di chi fa il deserto e lo chiama progresso!»
(Francesco Borgonovo, il Nulla che avanza)
02. A NOI!
[16 Dic.] «Come dice Franco Borgonovo: “Oggi solo i conservatori possono difendere la comunità dall’ideologia che decostruisce e atomizza la società”. E noi siamo pronti a fare la nostra parte.»
(Giorgia Meloni, la Patriota)
03. IL GIGANTE
[02 Dic.] «Governare è una cosa seria, non si può governare a cazzo. Berlusconi ha dimostrato di saper governare: in politica estera è stato un gigante»
(Alessandro Sallusti, domestico di famiglia)
04. BUNGA BUNGA!
[13 Dic.] «Non esiste un candidato più autorevole di Silvio Berlusconi, per esperienza umana e politica, per relazioni internazionali e per capacità di governo.»
(Licia Ronzulli, papi-girl)
05. C’ERA UNA VOLTA IN ARABIA…
[14 Dic.] «Future is in motion, but also in emotion. We need Big data, but we also need big emotion.
(Matteo Renzi, il Conferenziere)
06. MI PIACE L’ODORE DEI BAMBOCCI VIZIATI AL MATTINO TARDI…
PUZZA COME DI STRONZATA.
[06 Dic.] «Chi è cresciuto a Roma nord ha fatto il Vietnam.»
(Pietro Castellitto, incommentabile cazzone)
07. SE NON SON ROSE…
[31 Dic.] «Questo è il momento della disobbedienza civile. Deve scattare la resistenza. Ad esempio prendere l’autobus rifiutandoci di esibire la certificazione, fare come faceva Rosa Parks a Montgomery in Alabama. Serviranno persone coraggiose che abbiano la voglia di far valere i diritti costituzionali. Io, a questo punto, non mi vaccino per ragioni puramente ideologiche: non mi piego al ricatto del potere.»
(Ugo Mattei, kamikaze no-vax)
08. LE GRANDI CONQUISTE RENZIANE
[25 Dic.] «È Natale, come Italia Viva chiedeva da un anno.»
(Elio Vito, spalla comica)
09. LA PRESA PER IL CULO
[22 Dic.] «I principali beneficiari della riforma fiscale sono i lavoratori e pensionati a reddito medio-basso. In termini percentuali i maggiori benefici derivanti dalla riduzione delle aliquote Irpef e del taglio contributi per il 2022 si concentrano sui lavoratori con 15mila euro di reddito e se si considerano gli effetti dell’assegno unico dei figli, a beneficiare della riduzione fiscale saranno soprattutto le famiglie a basso reddito»
(Mario Draghi, il sobrio cazzaro)
10. BERLUSCONI COME PERTINI
[04 Dic.] «Berlusconi al Quirinale? Lo vedo benissimo. Credo che sarebbe il Presidente più straordinariamente simile a Pertini.»
(Gianfranco Rotondi, cicisbeo di corte)
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Correlati
This entry was posted on 8 gennaio 2022 at 17:40 and is filed under Zì Baldone with tags Costume, Degrado, Fascisti, Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, Governo Draghi, Italia, Liberthalia, Mario Draghi, Politica. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
You can leave a response, or trackback from your own site.
Rispondi