La matematica è un’opinione

 Trascorsa via anche la Festa dei Lavoratori, langue il lavoro (poco, pessimo, precario, e mal pagato). In compenso, continua la moltiplicazione dei pani e dei pesci alle nozze di Giobatta; diamo un po’ di numeri (occhio alle estrazioni del 16 Febbraio!)…
A cura dell’Ufficio Propaganda e Disinformazione di Palazzo Chigi, con la partecipazione straordinaria dell’ISTAT (IStituto TArarocchi e Trucchi), continua l’incredibile ripresa (per il culo):

“Effetto #Jobsact: in un anno +325mila posti di lavoro”
(30/09/15)

“Nel 2015 sono cresciute di 469mila unità le assunzioni stabili”
(11/11/15)

“Oltre mezzo milione di posti di lavoro a tempo indeterminato in più nel 2015. Inps dimostra assurdità polemiche su Jobsact”
(19/01/16)

“Effetto jobs act, 380.000 posti di lavoro in più nel 2015”
(16/02/16)

“Ci sono oltre 750 mila posti di lavoro in più a tempo indeterminato”
(16/02/16)

“Nel 2015 grazie al JobsAct ci sono stati 764.000 contratti a tempo indeterminato in più”
(16/02/16)

“Oltre un milione di assunzioni nei primi undici mesi del 2015, 889mila delle quali nuove”
(19/02/16)

“Con il Jobs Act 764mila nuovi posti di lavoro”
(27/02/16)

“Più 913.000 contratti a tempo indeterminato. Sono contratti, non posti di lavoro. Ma sono contratti firmati ufficialmente, quasi un milione, a tempo indeterminato. Un risultato strepitoso.”
(19/03/16)

“Grazie al Jobs Act ci sono 398mila posti di lavoro in più”
(01/05/16)

Premesso che a fattori diversi il prodotto cambia eccome, date le variabili stocastiche di un fenomeno tutto aleatorio… ma ‘sti nuovi “occupati” quanti cazzo sono?!?

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