“Classifica APRILE 2014”
Se le campagne elettorali dovessero essere il termometro politico per misurare il livello di maturità di una democrazia, non si può che prendere atto di come, lungi dal potersi definire realmente compiuti, i moderni sistemi democratici siano poco più di una crosta friabile e lievitata male. Sedimentata più per induzione che per convinzione, la democrazia (che è realizzazione estremamente recente), stressata dal costante agitarsi delle forze centrifughe al suo interno, rischia di sbriciolarsi per scarsa qualità degli ingredienti disponibili. Specialmente quando questa si riduce a mero pascolo elettorale di folle anonime e petulanti, da condurre al pastone assistenzialistico-clientelare di istrionici cialtroni e ringhiosi demagoghi. Si tratta di uno spezzatino indistinto, dove tutto e sminuzzato, semplificato, mistificato.. e ridotto ad una ribollita rancida di pensieri elementari ed astrusi, pronti per essere consumati da una pletora di potenziali deficienti, che con un pietoso eufemismo vengono definiti “analfabeti funzionali”.
Ovviamente non è un caso che, se chiamati a scegliere i propri ‘rappresentanti’, per istinto naturale e dedizione non comune le preferenze vadano in massima parte a quanto di peggio sia disponibile sulla piazza, salvo dimenticare come gli ‘eletti’ non siano altro che il fedelissimo ritratto del corpo elettorale riflesso nello specchio dei desideri repressi.
Naturalmente, ci sono sempre le debite eccezioni delle quali si deve tener conto. Alcuni esemplari sono troppo oltre, persino per gli standard nostrani…
Pertanto, ben lontano dall’essere il momento fondante e legittimante di un sistema democratico, fin dalle origini, dal sinecismo demotico dell’antica Atene ai comizi centuriati della Respublica romana, le elezioni segnano più che altro il trionfo della propaganda più becera, dove le idee (se mai ci sono state) si elidono fino a scomparire nella prevalenza di messaggi minimali.
In prospettiva, il prossimo rinnovo del parlamento europeo, l’organismo più inutile e pletorico mai esistito prima e che in nulla o quasi inciderà sulle questioni davvero di rilievo, costituisce di per sé un momento topico per l’italiota medio… Da sempre, le elezioni europee sono occasione per saggiare la tenuta del pollaio, ridotte a mero regolamento di conti nell’ambito delle beghe da cortile interno, dove di tutto si parla, tranne che di politiche comunitarie, nella più totale ignoranza delle più minime nozioni di macroeconomia. L’Europa resta rigorosamente rilegata sullo sfondo, quale entità vacua e indefinita, lontana anni luce dalle migliaia di Borgo Citrullo della provincia italiana. E, se va peggio, tutto si riduce nella contrapposizione al massimo ribasso tra euro-scettici ed euro-entusiasti: le due facce della stessa medaglia, accomunate da identica idiozia. Se dei primi si conosce tutto o quasi, l’imbecillità dei secondi è disarmante tanto è stucchevole. Tra le elucubrazioni più demenziali, delle quali Beppe Severgnini è l’instancabile araldo, vanno sicuramente ricordate:
1) Grazie alla UE in Europa non ci sono più guerre e godiamo di una pace ininterrotta dall’ultimo conflitto mondiale.
Sorvoliamo sul fatto che le guerre (più o meno ‘umanitarie’) gli europei continuano a combatterle un po’ ovunque al di fuori dei confini europei e su scala globale. Segnaliamo invece che la miracolosa “UE” è stata costituita al principio del 1992 e si fonda su Maastricht; ovvero un tratto essenzialmente economico, di stretta ortodossia monetarista (che così mirabolanti benefici sta arrecando al tessuto sociale della vecchia Europa), che non spende una parola su diritti e tutele e identità europea e su tutto ciò che non sia il mero transito di merci e saldi contabili di bilancio. L’ultima guerra che abbia visto gli europei l’uno contro l’altro armati è terminata quasi 70 anni fa: 1945-1992. Le date non tornano. C’è da chiedersi come abbiano fatto dunque gli europei a non spararsi addosso per quasi mezzo secolo, senza la Unione Economica dei Mercanti..!
2) Se non ci fosse stata la “Europa” (è un continente: esiste da milioni di anni!) non avremmo avuto il Progetto Erasmus.
Ovvero un anno di cazzeggio trans-universitario all’estero, alla fine del quale i 4/5 degli esami sostenuti non vengono riconosciuti dall’ateneo di provenienza. Perché come tutti sanno, prima era impossibile studiare all’estero e maturare un senso di appartenenza comunitaria ed identità europea.
Il percorso che ci separa dalle fatidiche elezioni è ancora lungo, promettendo molte e mirabolanti prestazioni… Per il momento, un piccolo assaggio per il consueto promemoria mensile.
Hit Parade del mese:
01. CULTURA E COLTURE
[07 Apr.] «E allora siamo ancora lì a parlare di un Tampax, un usa e getta, di un pannolino… io lo dico da 15 anni: i pannolini si possono produrre in altro modo, lavabili! Ma parliamo degli indiani: 500.000 macellerie si stanno mettendo insieme perché lo scarto è putrefazione, casino, lo buttavano con costi enormi, ora fanno vermi-cultura, creano posti di cultura con i vermi, e con i vermi nasce la pesci-cultura e gli escrementi dei pesci li danno ad un’azienda che ha aperto e vende funghi.»
(Beppe Grillo, il Belino)
02. ASSENZE TECNICHE
[09 Apr.] «Dovrei essere alla Camera? Ehh domani ho una gara e sono stata male, ho avuto la febbre, e quindi… il 50% di assenze? Ho usufruito della maternità, poi a settembre sono tornata… Ai mondiali in Ungheria? Non è che la maternità ti obbliga a restare a casa»
(Valentina Vezzali, Campionessa di presenze)
03. Razzi’s Show: OAS
[03 Apr.] «Le OAS (Operatori di Assistenza Sessuale) fanno quasi da mamma, se c’è un ragazzo timido da sverginare. In Svizzera, quando ero giovane, siccome ero un gran ballerino, allora andando ballando ne conquistavo di ragazze a centinaia. Oggi invece i giovani sono effeminati. Allora c’erano uomini veri, gli italiani erano avvantaggiati perché avevano il ‘savarfè’.»
(Antonio Razzi, Assistito)
03.bis Razzi’s Show: UOMINI SESSUALI
[26 Apr.] « Gli uomini sessuali… ho avuto tre che lavoravano con me»
(Antonio Razzi, lo Senatore)
04. UN NUOVO PROFETA
[21 Apr.] «Quando Renzi mi chiama sul display del telefono compare la scritta Mosè… Mosè porta il suo popolo fuori da una condizione opprimente e allo stesso tempo rassicurante. E quando io telefono a Matteo sul suo display compare il nome Ietro… Ietro è il suocero di Mosè. È quello che gli fa notare che non può fare tutto da solo. Ietro è saggio e distaccato dal potere, osserva Mosè e il suo carico di responsabilità e gli dice: Da solo non ce la puoi fare. Cerca qualcuno di cui ti fidi e delega.»
(Graziano Del Rio, l’Aronne)
05. PIÙ ‘NDUJA PE’ TUTTI!
[23 Apr.] «Voliamo in Europa e portiamo la ’nduja! La ’nduja è meglio del viagra, è più genuina, più naturale, senti a me! Ha un effetto eccitante maggiore della pillola blu, però occorre stare attenti alle dosi. Se se ne mangia troppa, per tre giorni si è costretti a restare a casa. Pensate, io ho 68 anni ma grazie alla ’nduja faccio sesso fino a otto volte a settimana!»
(Mario Pirillo, Minchione democratico)
06. COERENZA DI FERRO
[23 Apr.] «La coerenza è una mia dote. Chi mi conosce lo sa benissimo. Io mi definisco un socialista coerente, da sempre »
(Claudio Bucci, PD ex IdV ex FI ex PSI)
07. PREMIO NOBEL
[09 Apr.] «Altro che truffatore! Io sono una persona onesta. E Stamina è da premio Nobel per la medicina. Scusi, ma come ha fatto a diventare da un giorno all’altro da gestore di call center a medico che sa tutto di staminali? Io non mi sono mai spacciato per medico.»
(Davide Vannoni, il Benefattore)
08. SIMBOLO FALLICO
[10 Apr.] «Berlusconi è un simbolo, e i simboli non si impediscono, non si imbavagliano, non si bloccano. Silvio è un simbolo come Aung San Suu Kyi, che era bloccata a casa sua ed è diventata un simbolo mondiale.»
(Renato Brunetta, Midget d’animazione)
09. Uomini di Chiesa
[20 Apr.] «Non ho idea di dove possa essere (Marcello Dell’Utri), ma escludo che sia latitante, la richiesta di arresto mi lascia estremamente perplessa, in tutti questi anni è stato perseguitato, non so dove sia, se è in vacanza o in giro, dubito che sia latitante, è un uomo di chiesa…»
(Michaela Biancofiore, Immancabile)
10. ELEZIONI EUROPEE: Circoscrizione Lazio
[29 Apr.] «Europa ladrona, Roma non perdona»
(Mario Borghezio, Candidato romano)
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This entry was posted on 29 aprile 2014 at 23:51 and is filed under Zì Baldone with tags Analfabeti, Antonio Razzi, Beppe Grillo, Democrazia, Elettori, Elezioni, Europa, Liberthalia, Mario Pirillo, Michaela Biancofiore, OAS, Parlamento, Rappresentanza, UE, Unione Europea, Uomini-sessuali, Valentina Vezzali. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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30 aprile 2014 a 16:01
carissimo,
a parte il no comment sulle perle che hai collezionato qui (certo che selezionare certi lampi di genio ogni mese deve proprio farti venire il prurito alle mani…), soffermandomi sulle imminenti elezioni europee mi sono ritrovata a pensare che in realtà siano diventate, negli ultimi tempi, molto più importanti di quelle nazionali. L’ignoranza in cui si sguazza (volutamente?) riguardo agli organi comunitari, le loro composizioni e le funzioni non sembrava grave fino a qualche anno fa, ma adesso ci si sta ritorcendo contro. Anche perché, per quanto non ci si possa interessare all’UE, l’UE si interessa a noi.
Confesso che, dall’alto del mio primo anno da maggiorenne, sono dilaniata dai dubbi più adesso che in qualsiasi altra elezione o referendum mi siano capitati. Mi interesserebbero molto le tue opinioni riguardo a questo post
http://ilblogdilameduck.blogspot.it/2014/04/contro-leuro-con-convinzione-e-senza.html
non farti ingannare da titoloni e immagine, seguo l’autrice da molto e i suoi ragionamenti mi sono sempre sembrati molto ben argomentati e pieni di spunti validi. Però, ovviamente, non mi limito ad una sola campana.
2 Maggio 2014 a 01:52
Come puoi vedere, commento recuperato..:)
Conosco l’Orizzonte degli eventi, sostanzialmente perché sei stata proprio tu a segnalarmelo. E per un certo periodo l’ho anche seguito con interesse e divertimento, almeno fin quando l’ironia caustica della sua Autrice non si è trasformata in sarcasmo acido prima e livore rancoroso poi.
Lameduck incarna il prototipo perfetto dei “preti spretati”, come ebbe a descriverli con la consueta genialità Umberto Eco in un suo lontano articolo del 1979…
“Non c’è niente di peggio dei preti spretati. Guardatevi dai comunisti delusi, ma dovevate guardarvene anche quando erano illusi, perché vivevano da fascisti il loro comunismo senza sorriso”
Come buona parte della generazione di cinquantenni, reduce dal movimento del ’77 e cresciuta nel mito della rivoluzione tradita dal pragmatismo consociativo dell’allora PCI berlingueriano, ha lasciato che la delusione nei confronti del Partito e dei suoi derivati (PDS, DS, PD) diventasse puro rancore all’ennesima potenza. Tanto da trasformarsi in qualcosa che se non rasenta l’odio poco ci manca. Ovviamente esteso all’intera “Sinistra” intesa in quanto tale, con una perdita di lucidità critica e di analisi, proporzionale ad un livore crescente ed incontrollato.
Credo che la cosa sia aggravata da problemi privati e frustrazioni legate al suo vissuto personale, del quale non deve essere troppo soddisfatta. Altrimenti non userebbe toni tanto furenti e sopra le righe.
Tanto ne è abbacinata, che ha finito per dare credito e sostegno convinto a qualsiasi cloaca populista e fascistoide abbia insozzato il panorama politico degli ultimi tempi: prima Grillo, poi i Forconi (da ipercritica, ne è diventata una sostenitrice entusiasta)… purché fossero in chiave anti-sinistra.
Adesso la sua parabola verso la destra (estrema) si può dire completa, visto che è ridotta a lanciare i suoi endorsement addirittura agli etno-nazisti della Lega Nord ed i fascisti di Fratelli d’Italia. Davvero l’alternativa che serve in Europa!
Qualcuno potrà dire che sono fazioso e prevenuto..;)
Ovviamente, per rifare il verso al noto aforisma di Chesterton, non credendo più a niente, Lameduck ha finito col credere (perché si informa!) a qualsiasi panzana eversiva e teoria astrusa venisse fuori dai personaggi più strampalati: l’immancabile Bagnai.. il PUDE.. e compagnia viaggiante; perché quanto è bello tornare alla solidissima lira, per poter stampare banconote a tonnellate e riempire il portafogli di carta straccia.
L’Euro fa schifo; ma il ritorno (per di più unilaterale) alla lira è infinitamente peggio.
A livello sociologico, l’involuzione viene spiegata bene QUI, col relativo scambio di opinioni nei commenti con l’ottimo (e amico) Deadwarhols… Credo renda bene l’idea di certi mutamenti, specialmente quando si parla di “frustrazione dello spirito”.
E dunque cosa penso dell’articolo di Lameduck? Contiene spunti anche condivisibili, ma questa vulgata rabbiosa e apocalittica della crisi sostanzialmente comincia a stancarmi… Non perché non ci siano ragioni per essere indignati, ma perché non mi piacciono per niente i prodotti di risposta che ne sono scaturiti: populismo frontista, rigurgiti neo-nazisti, forconismo, grillismo…
E sinceramente speravo che questo Paese fosse culturalmente meglio attrezzato.
Le critiche argomentate di Lameduck contro la UE non sono più condivisibili e strutturate di quelle di Biomirko ai limiti del sistema democratico. Quest’ultimo infatti come soluzione mi propone un ritorno ai ‘valori’ del nazionalsocialismo in una Europa “ariana”.
Mentre l’altra si metta a fare tifo per la Lega e la Meloni.
P.S. Al contrario di quanto ne pensi (male) la nostra anatra azzoppata, secondo me Barbara Spinelli dice cose molto sensate e ragionevoli, che spesso e volentieri (non sempre) mi trovano assai d’accordo.
30 aprile 2014 a 22:19
minkia Sendy…
“tenuta del pollaio”… “pascolo elettorale di folle anonime e petulanti” … “una pletora di potenziali deficienti” … “analfabeti funzionali” … “le elezioni segnano più che altro il trionfo della propaganda più becera” … “Unione Economica dei Mercanti” … “euro-scettici ed euro-entusiasti: le due facce della stessa medaglia, accomunate da identica idiozia” … “italiota medio”… ecc… ecc…
………………… mi hai bacchettato democraticamente quando ho espresso il mio disgusto nei confronti della maggioranza del corpo elettorale che – personalmente – considero inadatto a decidere il futuro di una nazione e poi mi regali questa perla da demo-scettico???
Lo sdoppiamento della personalità è solitamente un disturbo egosintonico, il soggetto difficilmente si rende conto di essere “affetto” da un disturbo e più frequentemente considera i sintomi come tratti peculiari del proprio stile di vita.
Io avrò anche la sindrome di Asperger… ma tu – Sendy – sei affetto da un evidente disturbo mentale di personalità, tranquillo… si può curare o – al limite – ci puoi anche convivere.
🙂
Un saluto
1 Maggio 2014 a 01:49
«Per rispondere ora ai cavilli che riguardano la mia aggressività satirica: è sempre stato concesso agli scrittori il diritto di divertirsi a satireggiare la vita ordinaria, purché la licenziosità non si traducesse in furore indiscriminato. Tanto più mi stupisce la schizzonosità delle orecchie dei contemporanei.
[…] Ma uno che critica il comportamento della gente astenendosi scrupolosamente da attacchi personali, vorrei sapere, dà l’impressione di azzannare, o invece di insegnare e ammonire? Del resto fatemi il piacere, quante critiche non rivolgo a me stesso? D’altrone, uno che non tralascia alcuna categoria mostra di essere indignato con i vizi in generale e nessuno in particolare. Perciò se dovesse esserci qualcuno che si proclamerà offeso, costui metterà a nudo la sua cattiva coscienza, o quanto meno il suo timore.
[…] Noi, oltre ad aver rigorosamente evitato attacchi personali, abbiamo moderato il nostro stile in modo da lasciar facilmente capire al lettore sensato che abbiamo cercato il piacere del gioco piuttosto che la mordacità della satira. Non abbiamo infatti seguito l’esempio di Giovenale, aprendo la sentina dei vizi nascosti, e ci siamo proposti di passare in rassegna debolezze più ridicole che disgustose. Ma se qualcuno non dovesse placarsi neanche con questi argomenti, tenga almeno conto che venir criticati dalla Follia è un titolo di merito; e siccome l’abbiamo rappresentata come oratrice, dovevamo rispettare la coerenza del personaggio.»
Erasmo da Rotterdam
“Elogio della Follia” (1508)
– Edizione RCS 2010 –
Tu tieniti pure la tua follia, che io mi tengo ben stretta la mia…
1 Maggio 2014 a 15:05
Mi sa ch wordpress si è mangiato un mio commento perché conteneva un link…