ROSSELLA

 130 giorni ormai sono trascorsi dal rapimento di Rossella Urru sequestrata nella notte tra il 22 ed il 23 Ottobre 2011, insieme ad altri due cooperanti spagnoli, da un gruppo integralista islamico in Algeria.
Rossella ed i suoi colleghi non erano impegnati in “guerre umanitarie”, né indossavano tute policrome con le stellette sul bavero della mimetica.
Rossella non era imbarcata per il proprio divertimento in uno di quei condomini galleggianti, consacrati al trionfo del kitsch più estremo. Non esibiva farfalline maliziose, come quella su cui si è catodizzata l’attenzione dell’italiota medio per due settimane..!
È questo il peccato originale, e imperdonabile, che la condanna all’oblio della ‘grande’ stampa nazionale. Il destino di Rossella Urru è ben lontano dalle preoccupazioni tecniche del governissimo e dagli “interessi della nazione” (vivissimi in Val Susa). Per lei non si sono mossi ambasciatori né ministri. Soprattutto, il destino di Rossella è lontanissimo dal cuore nero dei media ufficializzati, che invece trepidano per le sorti (certissime) dei due incursori impegnati, contro ogni buonsenso, e senza tutele giuridiche per appagare le fregole guerriere di un ex ministro, come mercenari a bordo dei mercantili di compagnie private. Sono gli stessi Media che, riconquistati alla febbre patriottarda, con ogni evidenza, reputano cosa assai normale sparacchiare contro le barche di pescatori al largo della costa indiana.
Forse Rossella Urru, per alcuni, non è abbastanza “italiana”.

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4 Risposte a “ROSSELLA”

  1. Grazie.

  2. avicenna Says:

    Questa ragazza, e il candore del suo sguardo e del suo volto parlano per lei, ha servito ed onorato i più alti ideali civili ed umani nel modo più disinteressato possibile, ma SENZA essere disposta ad uccidere per farlo, ed anzi solo al servizio della vita altrui. E questo è un difetto imperdonabile agli occhi di tanti stupidi soldatini di piombo e politicanti idioti professionisti, in servizio permanente effettivo. Et voilà, immancabile, il solito minus habens, delinquente in senso tecnico-giuridico, in quanto condannato con sentenza definitiva della Corte di Cassazione del 2005, ex ordinovista, xenofobo reo confesso e referente politico della peggiore feccia razzista italiota, che si fa avanti con uno sproloquio all’altezza della sua demenza:“Il volontariato è una moda cattocomunista poco trasparente” . E’ questa la più autentica medaglia che si poteva appuntare sul petto di una giovane autentica silenziosa eroe civile, come tanti altri, oscuri e negletti dall’attenzione massmediatica, del nostro tempo. Ci auguriamo dal più profondo del cuore che queste ore cruciali portino la notizia che tutti ci attendiamo. Per lei e per noi.

    • Le persone come Rossella costituiscono lo specchio limpido in cui si riflette la lordura infame delle anime nerissime d’Italia, costringendoli a guardare l’immagine deforme delle loro meschinerie ed infima mediocrità. Tra di loro, nel trionfo dell’ossimoro, amano definirsi a sprezzo del ridicolo: “benpesanti” e “moderati”.
      Solitamente, quelli che benpensano amano le divise; marciano starnazzando dietro ad uno stendardo e ad un duce improvvisato. Parlano ossessivamente di soldi, accumulando “roba” nella vana illusione di colmare la voragine interiore del loro squallore.
      Si compiacciono delle propria grettezza morale e materiale, trincerati nel sudiciume dei loro recinti ‘identitari’.
      Per la loro psiche è inconcepibile che qualcuno possa fare qualcosa per il prossimo senza un personale tornaconto, senza interesse, reputando impossibile che si possano avere “valori” che non siano tascabili né cash.
      Disprezzano e disprezzeranno sempre le persone come Rossella Urru.. Enzo Baldoni.. ma anche i Luca Abbà e tutti coloro che, mossi unicamente da un Ideale, ricordano con la loro esperienza di vista disinteressata che un altro mondo è possibile, oltre i postriboli culturali del bunga-bunga e delle ampolle fluviali….

      Se così non fosse, l’agorà politica avrebbe dovuto espellere da tempo corpi fecali come Mario Borghezio, le cui oscenità non conoscono limiti [QUI].

  3. avicenna Says:

    Quell’individuo innominabile non merita neppure l’indignazione, tanto subumani sono i suoi istinti, che di manifestazioni superiori ad istinti ferali il suo cervello da oligofrenico, di certo, è incapace. Merita solo un atarassico e glaciale disprezzo. I guerrafondai e i tromboni patriottardi di tutte le risme, invece, li obbligherei a rieducazione obbligatoria in ospedali di guerra, a respirare l’odore orribile delle carni bruciate, alla vista di bambini maciullati saltati sulle mine antiuomo, tra le urla strazianti di corpi eviscerati che respirano ancora. E li obbligherei a vedere, a udire e a respirare lì, finché non realizzino cos’è ,fuori dalle aule ovattate delle accademie, la GUERRA VERA.

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