L’Ultima Deiezione

Ormai assomiglia ad una di quelle mostruose creature che fanno la fortuna del cinema horror: apparentemente indistruttibile, mentre cade letteralmente a pezzi; avido di vita, mentre in realtà è gia morto; orripilante e ridicolo, mentre barcolla cercando di stare in piedi; in decomposizione, mentre azzanna brandelli di vita…
Siamo alla fine della farsa, patetica e drammatica. La lunga parabola del Pornocrate si conclude nel più miserabile dei modi. Senza onore e senza alcuna dignità, l’imbarazzante vegliardo viene trascinato dagli eventi verso il tramonto; come uno squallido pusillanime, così come ha sempre vissuto. È un vecchio disperato e terrorizzato, aggrappato alla poltrona istituzionale per garantirsi l’impunità, preoccupato unicamente di salvaguardare sé stesso e la roba di famiglia. Null’altro gli preme nel panico che l’opprime senza scampo.
Il giocattolo gli si è alfine rotto tra le mani. Il mondo dei balocchi sul quale aveva edificato il suo impero personale ora gli frana addosso, pezzo dopo pezzo, sotto il peso delle finanze disastrate di un paese abbrutito e depauperato. L’incantesimo è finito e il principe azzurro si rivela per quello che è sempre stato: uno (s)pregiudicato avventuriero divorato dalle sue ambizioni, senza morale né decenza alcuna; un omiciattolo affetto da mille complessi, oppresso dalla paura per tutta la vita. 
È solo; tradito. Il seduttore è stato alfine abbandonata abbandonato. E scalpita umiliato in un guizzo che vorrebbe essere d’orgoglio, ma è solo disperazione. 
È spaventato e soprattutto impotente, nel gestire gli eventi come nelle mutande.
Non suscita pietà, ma ribrezzo nei contorni del viso ceronati come in una oscena maschera funebre.
I suoi soldi sembrano non bastare più… può dilazionare il momento della fine… può comprarsi ancora qualche mese di sopravvivenza… ma l’esito sembra comunque segnato. E ciò che non vuole fare un parlamento in vendita, possono farlo i limiti di età per l’inesorabile scorrere del tempo. Quello proprio non lo può acquistare.
Sarà dura liberarsi dei suoi ultimi resti e certo non sarà una transizione dolce, dal momento che lo zombie di Arcore farà di tutto per ritardare il momento del trapasso (politico). I vigliacchi, se stretti dalla disperazione, sono capaci di gesti imprevedibili. E un vigliacco in preda al panico è capace di tutto…
Non bisognerebbe mai lasciarsi ingannare dallo stato di decomposizione dei cadaveri ambulanti: i loro assalti sono i più pervicaci.
Nell’ingorgo intestinale che scandisce gli ultimi atti della grande costipazione berlusconiana, era prevedibile che il corpo sovrano sarebbe stato il più difficile e problematico da deiettare…
È una peristalsi lunga e difficile, a defecazione lenta, che tra una contrazione e l’altra si annuncia con fragoroso scrosciar di flatulenze, che precedono l’espulsione liberatoria di tutto il resto del blocco fecale, che in questi lunghi anni ha fatto da organico contorno al corpo principale.
Non ce ne libereremo con facilità, perché il fetore immondo della scarica finale ci accompagnerà a lungo. Sarà un compito gravoso ed un onere ingrato ripulire il giardino d’Italia dall’immane lordura che spruzzerà fuori dal ventre sformato del berlusconismo nel disfacimento della putrefazione.

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12 Risposte to “L’Ultima Deiezione”

  1. yeah!! anche oggi un post!
    con lui dovrebbero soccombere anche i suoi cani servili,e tutti gli italioti che votandolo e rivotandolo hanno distrutto il mio paese.
    tu,sendivogius,sei grande

  2. sarà la volta buona? Ogni minuto che passa è un minuto d’aria in meno per questa Italia soffocata…

  3. @JENNY
    Il canile berlusconiano abbonda di bastardi senza gloria, scattanti di lingua quanto lesti di zampa. E sono tutti in cerca di un nuovo padrone che li adotti, in attesa di ricollocazione al “centro”…
    Vedo poi che tra gli esemplari in offerta non mancano giovanissimi virgulti della politica per professione, dal pedigree certificato: Cirino Pomicino…Carlo Vizzini…Vincenzo Scotti…
    Qualcuno sicuramente si perderà per strada: i lividi Avengers craxiani (Cicchitto; Quagliarello; Sacconi; Tremonti; Brunetta; De MIchelis; Boniver..); i tre moschettieri del demenziale trio-monnezza (Gasparri, La Russa, Alemanno) e buona parte delle plastic-women al botox: Santanché; Repetto; Mussolini; Brambilla… insieme alle varie barbie fasciste che ancheggiano attorno al Pompetta Pazza.
    Tuttavia, come più volte sottolineato in queste pagine, è un problema di “peso specifico”… fedeli al principio di Archimede, in virtù della legge sui corpi galleggianti, prima o poi ritornano sempre a galla. E’ l’insostenibile leggerezza del nulla che avanza (inteso come rimanenza di scarto).
    Poi, è risaputo, la coprofagia in Italia è una perversione nazionale.

    @LADY LINDY
    Temo dovremo fare una buona scorta di respiratori artificiali e bombole di ossigeno. A confidare nell’apnea prolungata, si rischia di soffocare per asfissia.
    Se conosco bene il tipo, Berlusconi NON si dimetterà… innanzitutto prenderà tempo. Andrà a frignare dal presidente Napolitano, chiedendo di intercedere presso le opposizioni e convincerle a ritardare la presentazione di una mozione di sfiducia.
    Prometterà solennemente di dimettersi dopo l’approvazione della “Legge di stabilità” (la vecchia finanziaria); e nel frattempo riavvierà le compravendite in parlamento. Poi porrà la fiducia sulle votazioni (ai primi del mese di dicembre) e incassato il risultato positivo delle camere appellandosi al “senso di responsabilità” (nessuna legge finanziaria annuale è mai stato respinta nella storia d’Italia), dichiarerà che Lui ha i numeri per governare e rinnegherà la promessa di dimissioni.
    E’ nel suo stile. Soprattutto è un copione già visto (il 15/12/2010).
    Diversamente, gli basta dilatare i tempi fino a Gennaio. A quel punto sarebbe pronto per nuove elezioni, con le opportune contromisure. Soprattutto, come governo uscente, potrebbe controllare l’andamento del voto con le commissioni elettorali…
    A buon intenditor…..

  4. aurumhelios Says:

    No amici, non fidatevi. Sta solo guadagnando tempo. Come al solito sono i comici con la loro intelligenza critica, fucina dell’indispensabile satira, sanno interpretare i veri obiettivi politici o semplicemente il mero interesse personale. Questa sera Crozza su Ballarò, tra una risata amara e l’altra, ha centrato mettendolo completamente a nudo, l’imminente progetto dell’infame che ci ha rovinati: “Appena finisce di stabilizzare Mondadori, Mediaset e un paio di processi, Berlusconi si dimetterà”.
    Aggiungo “forse”, perchè stolto è colui che crede alla promessa delle sue dimissioni.
    FUORI DAI PIEDI SUBITO!

    • Infatti, deve ancora nell’ordine:
      1) far approvare la riforma ad familiam, che permetterà alla prediletta Marina (B. con la parrucca) di ereditare il grosso degli “asset” patrimoniali, a discapito dei figli di secondo letto (Veronica, velina ingrata).
      2) Bloccare in sede civile il mega-risarcimento alla CIR
      3) Pararsi il culo in qualsiasi modo in sede penale, giacché nonostante tutto non è riuscito a farsi approvare per tempo il “processo breve”…”lungo”… il blocco delle intercettazioni ambientali… e deve ancora legalizzare la prostituzione minorile intra moenia… o meglio, in villa sua.
      4) Inoltre, fintanto che è premier, può sempre inventarsi qualche “legittimo impedimento”, per non presentarsi alle udienze e boicottare i processi che lo riguardano.

      Sono tutte cosucce fondamentali (per Lui), che troverà il modo di inzeppare nella prossima legge di stabilità di bilancio (ovvero la Finanziaria) o tutt’al più nel successivo “decreto milleproroghe”… Spostando l’approvazione (naturalmente con voto di fiducia su maxi-emendamento) verso la seconda settimana di Dicembre. Infatti dopo ci sono le vacanza natalizie. A quel punto le camere riaprirebbero alla metà di Gennaio e il bravo B. avrebbe la certezza di presentarsi alle elezioni anticipate, con la stessa legge elettorale confezionata a propria misura (il porcellum) e staccare un po’ di assegni…
      Nel frattempo, il resto del Paese se ne sarà andato bello che a puttane… sul modello greco per intenderci!
      Ma a Lui che importa?!? L’importante è sfangarla, tirandola per le lunghe il più possibile… A maggior ragione che ancora una volta il Quirinale offre la sponda, con tanto di ciambella di salvataggio.
      E il Presidente mangia il biscottino. Poco importa se dopo il “migliorista” mugugna, quando il danno è bello che fatto!

  5. aurumhelios Says:

    Quanto mi manca Scalfaro…

  6. scusate : pertini

  7. Quello che manca è il rigore morale ed il coraggio delle idee, la sana intransigenza dell’anti-fascismo militante, che Oscar Luigi Scalfaro e Sandro Pertini, da posizioni ideologiche opposte, hanno sempre portato avanti con coerenza e determinazione, senza mai scendere a compromessi d’accatto, scegliendo sempre l’azione al quieto vivere.

  8. Oggi dopo la nomina a senatore a vita si parla di un governo tecnico guidato da Mario Monti…. sai dirmi qualcosa di questo personaggio?…. sarebbe una buona soluzione….

    • o almeno, se non buona, una soluzione?

      • Sarebbe una soluzione.
        Sicuramente per i mercati e per le banche (che tornerebbero a comprare buoni del Tesoro). E questo porrebbe un freno agli attacchi speculativi ed al crollo degli spread.
        Nell’immediato, ci salverebbe dal default. E non sarebbe cosa da poco.
        Sono i risvolti di lungo periodo che mi preoccupano…

        La terapia Monti (che contiene anche molti provvedimenti ormai indispensabili) te la posso anticipare in sintesi; vedrai che mi sbaglio di poco:
        1) Riforma delle pensioni (aumento dell’età pensionabile; equiparazione tra pubblico e privato; eliminanzione del sistema retributivo e delle pensioni di anzianità).
        2) Liberalizzazione delle professioni; accompagnata dalla libertà di licenziamento e dalla ridefinizione dei contratti collettivi (in pratica, il piano Marchionne applicato su scala universale).
        3) Introduzione della patrimoniale, ed una probabile riforma fiscale con ridefinizione delle aliquote e delle detrazioni.
        4) (S)vendita massificata del patrimonio immobiliare dello Stato.
        5) Privatizzazione di tutti i servizi pubblici possibili; a partire dai servizi locali (alla faccia degli ultimi referenda). E dopo i Trasporti, Energia, Acqua, si farà in modo di passare anche all’Istruzione ed alla Sanità.

        Bidogna poi vedere cosa riuscirà davvero a fare. E quanto invece non gli permetteranno…
        Comunque, la ricetta è sempre quella: neo-monetarismo, derivato dalla scuola economica di Chicago (Milton Friedman e dintorni). Ovvero la stessa ideologia economico-politica che ci ha portato alla crisi finanziaria in atto, con l’esplosione delle diseguaglianze.
        Vedrai che alla fine del giro, grandi patrimoni e privilegi non verranno toccati; verranno trascurati diritti e tutele dei cittadini comuni, e si punterà tutto su privatizzazioni, deregulation dei crontratti di lavoro, e defiscalizzazioni per le grandi lobbies.
        Partire dal basso (e lì fermarsi)… “Per senso di responsabilità”, s’intende!
        E tutti lo applaudiranno come un “grande statista”. Come avvenne per Giuliano Amato nel 1992.

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