(30) Cazzata o Stronzata?
“Classifica AGOSTO 2011”
Complice la manovra finanziaria aggiuntiva, mai estate fu più loquace e ciarliera per quella casta di politicanti, così degna del miserabile paese che li sceglie a suoi rappresentanti e che pervicacemente riconferma ad ogni mandato.
Ma sarà meglio sorvolare sui pugnetti spastici del cerebroleso cassanese, perdendoci nell’interpretazione dei suoi grugniti secessionisti…
Non ci soffermeremo sulle deiezioni “mefistofeliche” dell’Abominevole Verro della Padania, il porcino Roberto Calderoli, quanto mai convinto che una stronzata al giorno levi la crisi di torno…
Taceremo sulla ragioneria creativa del tributarista di Sondrio e sul suo pallottoliere magico…
Non parleremo dei ruttini fiscali del Ceronato di Arcore ed i miagolii della sua corte di Amerikani a Montecitorio…
E non parleremo della manovra economica del Governo d’Agosto. Innanzitutto perché non c’è. E poi perché nella sua stesura in continuo mutamento è inconsistente per misure, cifre e copertura dei saldi di bilancio, giacché cambia ogni cinque minuti. A giudicare dalla filosofia che ne ispira l’impianto tutto aleatorio, non è solo classista ma punitiva. È infatti una “manovra” che sembra studiata per colpire tutte quelle categorie e quella metà di italiani che, erroneamente, gli spin-doctor delle libertà littorie giudicano ‘colpevoli’ di non aver votato o sostenere l’imperium del Nano catramato.
Si concentra unicamente sui redditi fissi; massacra i contribuenti onesti e premia gli evasori di ogni risma e grado. Colpisce il “pubblico impiego” in senso lato, con una pervicacia punitiva che rasenta la paranoia: sospensione delle liquidazioni; decurtazione delle trediscesime; taglio degli stipendi; blocco dei contratti e introduzione della super-tassa. A queste si aggiungono poi le proposte padane di tagliare le pensioni di reversibilità per le vedove.
No al contributo di solidarietà per i professionisti privati, ma sì per quelli del pubblico. No all’imposta aggiuntiva sui capitali scudati degli evasori. No a qualsiasi misura di tassazione su beni di lusso e grandi patrimoni immobiliari. Si millanta una nuova lotta all’elusione fiscale, ma intanto si studia l’ennesimo condono tombale.
Nessuna riforma strutturale, ma la solita pletora di interventi parcellizzati per tappare le falle più evidenti nel sistema. Della grande manovra tremontiana alla fine rimangono i provvedimenti ispirati dal livore del Ministro alla Disoccupazione, Maurizio Sacconi: vendicatore craxiano e repubblichino sociale della sussidiarietà, intento a spazzare via con raro livore ogni forma di tutela sindacale e garanzia contrattuale, con la miserabile complicità dei due sindacati gialli (CISL-UIL) organici alla cricca governativo-confindustriale. Si smantellano i servizi al cittadino e lo Stato sociale, da regalare in pasto al lucro dei privati, senza nessun reale risparmio di spesa.
In compenso, gli unici punti rimasti intonsi, e a prova di revisione, sono infatti la cancellazione di tutte le feste nazionali non religiose, che agli occhi del direttorio clerico-fascio-piduista, che sta stuprando l’Italia, hanno tre gravissimi torti: essere laiche; antifasciste; e in odore ‘sinistro’…
Si festeggerà dunque la Befana, ma non la fondazione della Repubblica italiana.
Si celebrerò il Ferragosto con l’assunzione della Madonna in cielo, ma non la festa dei lavoratori (che del resto sono assai poco gettonati di questi tempi).
Si puniscono naturalmente le cooperative, per antonomasia “rosse”, ignorando che la maggior parte dei consorzi cooperativi sono in realtà legati a realtà cattoliche ed al mondo ex-democristiano; e dimenticando che oltre la metà delle coop italiane è riunita sotto la sigla di Confcooperative, che certo non spicca per i suoi orientamenti a ‘sinistra’.
Si puniscono i laureati, ai quali si cerca di inibire il riscatto degli anni universitari; misura fondamentale per castigare ex post una categoria intellettuale, dove si potrebbero annidare molti ex sessantottini.
I vizi di incostituzionalità e l’abnormità delle iniquità sperequative contenute in questa sedicente manovra economica sono più numerose delle mignotte che affollano le alcove del papi nazionale. Resta un mistero totale su come tali provvedimenti possano mai garantire un gettito annuale di 45 miliardi di euro. Si attendono gli appelli dall’austero inquilino del Quirinale, che in periodo estivo non ha trovato niente di meglio che fare atto di sottomissione agli integralisti in affari di CL, per votare con solerzia questa incredibile porcheria, tutti insieme appassionatamente.
Hit Parade del mese:

01. EQUE SODDISFAZIONI
[30 Agosto.] «Sono molto, molto soddisfatto perchè adesso la manovra correttiva è stata migliorata, senza modificarne i saldi, ed ora è più equa e sostenibile.»
(S.Berlusconi, l’Imparziale)

02. LAVORARE DI PIÙ. E FARLO GRATIS!
[11 Agosto] «Gli operai regalino cinque giorni lavorativi all’anno per un periodo limitato, diciamo cinque anni, all’impresa per cui lavorano»
(Andrea Tomat, presidente di Confindustria per il Veneto)

03. DIO DI DENARI
[12 Agosto] «In una società liberale, al povero si dovrebbe chiedere: che cosa hai fatto dunque di male se Dio ti punisce con il sudiciume della povertà, anziché con l’ordinato lindore del benessere?»
(Paolo Guzzanti, un miserabile ricco)

04. POTREI MA NON VOGLIO
[14 Agosto] «Vorrei che si affrontasse questa crisi in modo saggio e coraggioso, difendendo e promuovendo i diritti di tutti […] prima di difendere i privilegi acquisiti di alcuni»
(Dionigi Tettamanzi, l’Esentasse)
[20 Agosto] «Se ognuno facesse la propria giusta parte le cose sarebbero risolte, rinunciando a benefici eccessivi e privilegi. Bisogna fare appello alla coscienza di tutti perché questo dovere possa essere assolto da ciascuno per la propria giusta parte»
(Angelo Bagnasco, il Simplicissimus)

06. COMPLOTTO DEMO-PLUTO-MASSONICO
[14 Agosto] «La massoneria vuol mettere le mani sui soldi della nostra gente; vuole vendere le nostre banche alla Francia e alla Germania»
(Umberto Bossi, il Pugnetta)

07. SEGRETO DI STATO
[05 Agosto] «Non si può dire che sostanzialmente lo Stato è mandante o spettatore passivo di stragi.»
(Fabio Garagnani, l’Institor)

08. OBBEDISCO
[14 Agosto] «Sono un uomo di apparato: se il partito mi ordina di lasciare una delle cariche, io obbedirò.»
(Luigi Cesaro, il Leninista)
[24 Agosto] «Senza l’apporto dell’Italia, Gheddafi non sarebbe caduto. Il nostro Paese ha svolto un ruolo fondamentale»
(Ignazio La Russa, l’Indispensabile)
[24 Agosto] «Io non mortifico nessuno. Sono un professore universitario da decenni»
(Renato Brunetta, il Gratificante)
31 agosto 2011 a 23:36
Che storie… Che Storie!!!!
Eh, questa crisi… è la musa dei nuovi creativi!
E pensare che il nostro paese ha come petrolio la cultura in fatto di quantità, qualità, ricchezza… E cosa si è andato a tagliare per prima cosa, ormai tempo fa? La cultura, ovvio. La cultura intesa principalmente come beni artistici che sono presenti nel nostro paese, non noccioline. Fonti di guadagno inestimabili.
Eh, questa crisi…
ps: comunque il Paolo “Due Facce” Guzzanti lo avrei messo al primo posto, più per la faccia da culo che altro…
1 settembre 2011 a 23:42
E invece sono fonti di guadagno “stimabili”… Questi, pur di continuare a far bisboccia, si venderebbero pure la baldracca che li ha cagati al mondo, se valesse qualcosa e qualora trovassero un compratore!
Per il primo posto della classifica, il roscio Two Face, cristianista devoto al portafoglio, era in lotta col manager-padrone della Lotto: lo scarparo Andrea Tomat… quello che vorrebbe i suoi operai lavorassero gratis per permettere a lui di pagare le indispensabili consulenze aziendali e promozioni di Flavio Briatore: il tizio con lo yacht che vende bottiglie di champagne a 900 euro nel suo locale sardo per pacchianissimi ricconi.


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Poi ho preferito rispettare il principio gerarchico e riservare il primo posto al plastificato Re Pippetto specializzato in gero-porno…
Questa è gente che al Führerprinzip ci tiene, impostandoci l’esistenza.
Perché mai deluderli?!?