
Esiste un Paese piccino e bellino dove domina l’ottimismo, l’economia è florida e la crisi non esiste per volontà di governo.
L’opposizione è seria e responsabile, soprattutto è inconsistente; il Parlamento, prima ancora che sovrano, è innanzitutto supino.
La Stampa è accondiscendente; la TV compiacente; l’Informazione è formalmente libera, ma sostanzialmente imbavagliata: si auto-censura per senso di responsabilità.
Il Presidente si crede un Re e, prima ancora che immortale, sembra eterno giacché regna incontrastato da almeno due decadi. Non ama le domande, comunica per monologo, promette un milione di posti di lavoro e invita gli imprenditori a boicottare i giornali disfattisti… Il suo consenso supera il 90% e le leggi si promulgano ad personam.
È questo un luogo felice in cui tutto va bene a prescindere, come nel migliore dei mondi possibili…
La corruzione è endemica ed il nepotismo sfrenato. La gestione del potere è un affare privato, appannaggio esclusivo di poche famiglie che si spartiscono incarichi pubblici e prebende, attraverso il monopolio della politica.
Lo strappo generazionale è irreversibile ed i giovani sembrano destinati ad un futuro di precarietà ed emarginazione sociale. I lavoratori non hanno diritti e le poche garanzie contrattuali vengono cancellate in nome della flessibilità.. per essere ‘competitivi’.
Chi dissente è un sovversivo. Gli studenti ed i disoccupati che protestano contro l’assenza di prospettive ed il carovita sono potenziali terroristi manipolati da forze esterne. La repressione è una risposta efficace e si invocano leggi speciali per la “sicurezza”.
Benvenuti in TUNISIA.
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This entry was posted on 11 gennaio 2011 at 02:52 and is filed under Masters of Universe with tags Crisi economica, Dissenso, Libertà, Liberthalia. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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11 gennaio 2011 a 13:04
Ricorda molto l’India nel 1964.
11 gennaio 2011 a 13:50
Sarà… però Ben Ali non è Nehru e, per sua fortuna, la Tunisia non è percorsa da scontri etnici né conflitti religiosi…
Qui abbiamo, più modestamente, un vecchio satrapo (tutt’altro che moribondo) attaccato al potere come una cozza, circondato da una pletora di famigli e cicisbei che controllano ogni leva di comando, a partire dal sostanziale monopolio dei media. Si aggiungano decenni di stagnazione economica e nessuna reale programmazione di sviluppo; “un’opinione pubblica” praticamente assente; un’opposizione imbambolata; un apparato repressivo pronto a scattare come una molla al primo scricchiolio.
Non so.. a me ricorda qualcuno molto, ma mooolto, più vicino e familiare a noi….
11 agosto 2012 a 02:27
opposizione inconsistente, parlamento supino ai voleri delle oligarghie economiche, mass media compiacenti, corruzione, nepotismo, incarichi pubblici spartiti, futuro di precarietà per i giovani, emarginazione sociale, “flessibilità” usata come un martello, lavoratori stuprati nei diritti fondamentali… chi dissente è sovversivo, si invoca la “repressione” per i cittadini scomodi e non allineati ai dettami mondialisti governativi…. cazzo… ma è l’Italia!!!!
🙂