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(181) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , , , , , on 30 marzo 2024 by Sendivogius

Classifica MARZO 2024”

E niente! Proprio non ce la fa ad elevarsi sopra il livello del Bagaglino: la dimensione culturale è quella; lo spessore pure. Al massimo, la pesciarola di Colle Oppio può aspirare alla sofisticata comicità di Pio e Amedeo, nell’Asilo Cretinetti riconvertito ad Opera Nazionale Balilla di ricollocamento camerati.
In pratica, ci troviamo dinanzi ad una sconcertante parodia post-papi-patriae, a mezzo tra un Gollum in tailleur ed un sorcio ossigenato, mentre ci trascina nella terza guerra mondiale con l’allegra brigata di incursori da divano (gentaglia che ha scoperto i soldatini a oltre 50 anni suonati), reggendo lo strascico della Contessa Von der Kulen: le gemelle diverse in libera uscita dal giardino dei nani. Almeno bruceremo ghignando.
E ci immoleranno per la photo opportunity con questo pagliaccio qua!
Che poi chi se lo aspettava che ci saremmo prostrati a prendere ordini pure da un guitto fallito in versione palestrata, che si è reinventato ‘condottiero’ (duce?) e caracolla con la lista della spesa per le cancellerie occidentali, pretendendo armi e miliardi come fossero un obolo dovuto, in perenne costume di scena per simulare il physique du rôle, mentre recita la parte su copione scritto da altri…
Perciò, in attesa di giocare alla guerra per davvero, continua la caccia dei nostri guerrieri della domenica e degli instancabili Cavalieri GEDI (i gazzettieri di Casa Agnelli, per la premiata ditta Stampa/Repubblica), alle famigerate infiltrazioni della propaganda russa, con qualche perdita illustre sul campo… Missing in action è Johnny l’Amerikano, il bombastico piazzista siculo di Little Italy, che per mesi ha cercato invano di lanciare l’impronunciabile neologismo di sua fresca invenzione “Putinversteher” (il contorcimento semantico di una mente disturbata), col quale riverniciare un’antica passione italica: le liste di proscrizione. Nella prassi diffusa, si può ritrovare tutto lo squallore, che circonfonde il malvezzo servile dei negri da cortile, con l’istituzione di agenzie governative per la sicurezza cognitiva (!), allo scopo di scovare le quinte colonne putiniane celate ovunque.
In pratica gli zombies atlantici di “Italia Viva” hanno ri-scoperto l’Inquisizione. E devono aver ritenuto che sia stata un’istituzione molto buona, tanto da essere riproposta in tutta la sua capillarità.
Ormai siamo all’istituzione del Ministero della Verità, in piena distopia orwelliana.
E come si conviene in ogni buon regime in fieri, ora è il turno dei libri di testo scolastici, che sarebbero anch’essi infettati dalle ingerenze putiniane, “con azioni di influenza e destabilizzazione politica e psicologica, per impiantare il seme anti-democratico attraverso organizzazioni non governative e sedicenti pacifisti”, perché adesso l’onnipotente e presente Putin, assurto ormai ad entità trascendente, scrive pure i manualetti didattici delle scuole medie. A questo la Spectre gli fa una sega!
E se a dirlo è l’ennesimo espertone (mitomane?) di turno, stavolta pescato dal pleonastico “Istituto Gino Germani”, ente privato di studi strategici, specializzato in corsi di formazione per presunti agenti segreti ed aspiranti tali, su segnalazione di un fantomatico gruppo di attiviste ucraine in Italia (a be’ allora!), si può ben esser certi su chi sia ad esercitare operazioni palesi e occulte di propaganda, reclutamento di agenti di influenza, inseriti in politica, media, università, aziende (leggi SBU), dopo l’annessione dell’Europa all’Ucraina.
Giusto a proposito di oggettività e spirito imparziale, il sedicente Istituto Gino Germani di Scienze Sociali si presenta così nelle pagine dedicate alla sua promozione…
Traete voi le conclusioni.
Del resto, questo è il paesucolo in cui un pugno di invasati paranoici e di zelanti imbecilli è stato capace di chiedere la messa al bando di Dostoevskij, quindi figuriamoci!
 Dinanzi all’Europa dei Sonnambuli e dei fanatici con lo scolapasta in testa, nel coma profondo della ragione, siamo ormai oltre il grottesco per entrare nel dramma surrealista, presi in ostaggio da un grumo infimo ed infame di gazzettieri in piena foia bellica, per spacciare qualche copia in più dei loro sordidi giornaletti padronali, dove ogni nano diventa uno statista ed ogni guerrafondaio prezzolato una “fonte autorevole”, mentre le voci critiche vengono silenziate su intimidazione e repressione (non siamo mica la Russia di Putin!), soffocate nella poltiglia indistinta dei tank-show, perché nulla deve disturbare la splendida corsa verso l’apocalisse dei troppi Dottor Strangelove in circolazione, mentre veniamo intossicati dai fumi di un crogiuolo dove cuocere a fuoco lento.

«Non fu solo la nascita del maccartismo a provocarmi, ma qualcosa che appariva molto più fatale e misterioso. Era il fatto che una campagna politica, obiettiva e riconoscibile fosse in grado di creare non soltanto terrore, ma una nuova realtà soggettiva, una vera mistica che stava assumendo a poco a poco addirittura una colorazione sacra. Che una causa così futile e meschina, asserita da uomini così palesemente ridicoli, potesse paralizzare la capacità di pensare, anzi di suscitare un tal cumulo di sentimenti ‘misteriosi’ mi colpì. Era come se il Paese fosse tornato in fasce, senza ricordare nemmeno certe elementari convenienze che uno o due anni prima nessuno avrebbe immaginato potessero modificarsi, non diciamo dimenticasi

Arthur Miller
“Il Crogiuolo “
Einaudi, 2015

Intanto a Gaza va tutto benissimo, dove la mitica Corte internazionale di Giustizia dell’Aia dinanzi alle reiterate violazioni dei diritti umani ed alle pratiche generalizzate di pulizia etnica, sfacciatamente consumate alla luce del sole in diretta streaming, affida al principale artefice di tali crimini la raccomandazione di prevenire eventuali atti di genocidio (!). Immaginatevi se un simile auspicio fosse stato riposto in personcine ragionevoli come Reinhard Heydrich, perché l’effetto è più o meno lo stesso.
Dunque che cosa potrebbe mancare all’unica democrazia in Medio Oriente, giusto a proposito di pratiche genocidarie?!?
Pulizia etnica, con deportazioni forzate, espropri, confisca e distruzione di beni privati, ce l’ho!
Negazione di ogni diritto di cittadinanza o tutela civile, in uno stato persistente di apartheid su costante minorazione giuridica, ce l’ho!
Arresti arbitrari, con detenzione illegale su negazione del diritto di difesa, nella formulazione aleatoria di capi di accusa generici e non dimostrati, ce l’ho!
Istituzioni di veri e propri ghetti sui quali esercitare il tiro a segno, con enclave separate e cinturate militarmente, sottoposte a legge marziale, ce l’ho!
Omicidi extragiudiziali e rappresaglie indiscriminate su punizione collettiva, ce h’ho!
Negazione del diritto alla salute, con sistematica distruzione delle infrastrutture sanitarie ed ospedaliere ce l’ho!
Disumanizzazione di un intero popolo, attraverso la negazione di ogni identità culturale, con la cancellazione dei siti e dei luoghi atti a tramandarne la memoria, insieme al ricorso a sistematiche politiche di sradicamento, ce lo!
Affamamento collettivo, ed uso della carestia indotta come arma di guerra e strumento di eradicazione, ce l’ho!
Cosa potrebbe ancora mancare?!? Le camere a gas, forse. Ma col tempo ci si può lavorare… Cosa non si tollera per certe “democrazie”.

Hit Parade del mese:

01. L’EIAR AI TEMPI DELLA NAZIONE

[11 Marzo.]

(ANONIMO, Coglione del mese)

02. L’ORDINE NUOVO

[13 Mar.] «Gli studenti minorenni che manifestano sono normalmente le avanguardie di quelli che facevano come i vostri nonni con le spranghe in mano. Così come Hamas mette donne e bambini davanti agli spari degli israeliani dicendo poi che hanno ucciso donne e bambini, lo stesso fate e avete sempre fatto voi!»
 (Romano La Russa, il fratello di Ignazio)

03. LEI È ANTIFASCISTA?

[23 Mar.] «Il concetto di ‘anti’ è un concetto che non mi ha mai convinto molto..»
 (Francesco Lollobrigida, una garanzia!)

04. DA ZERO A MITO!

[29 Mar.] «Io sono testosteronico da quando sono nato. Giocavo con le pistole a due anni. Ero molto “maschio”. Come le mie figlie sono molto “femmine”.»
 (Roberto Vannacci, il Supermaschione)

05. LA PERFETTA PADRONANZA DELLA LINGUA ITALIANA

[29 Mar.] «Se si è d’accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani, se studieranno in modo potenziato l’italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l’arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell’apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate.»
 (Giuseppe Valditara, ministro leghista della Pubblica Istruzione)

06. BLACK OPS

[24 Mar.] «In questi due anni e mezzo Kiev è stata e resta estranea a ogni logica terroristica.»
 (Marco Minniti, il Noske de ‘noantri)

07. FUORI COME UN CAVALLO

[29 Mar.] «Faccio uso di ketamanina nell’interesse degli investitori.»
 (Elon Musk, un tossico)

08. FACCIAMO CABARET

[23 Mar.] «Perché è cominciata così, l’antimafia di Decaro, sentite, questa è l’origine vera… bussa alla porta, entra bianco come un cencio, e mi dice: ‘Vedi che sono stato a Piazza San Pietro, e uno mi ha messo una pistola dietro la schiena’… non abbiamo mai saputo se era una pistola, o un dito molto duro.»
 (Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia)

09. LA FARSA LUCANA

[18 Mar.] «C’è proprio un’azione a far male, a far morire. Sapete quando deportavano gli ebrei e dovevano portarli nelle camere a gas? Ecco, io sono uno che deve morire.»
 (Marcello Pittella, il fratello di Gianni)

10. OSTE PORTACI DA BERE!

[28 Mar.] «Quello antidroga sono pronto a farlo anche domani. Ma sull’alcol andiamoci piano. Una cosa è guidare ubriachi, una cosa è concederci uno spritz. Vengo dalla terra del prosecco. Mi fosse vietato potrei dimettermi: Churchill salvò l’Europa pasteggiando a champagne e con brandy come dopocena.»
 (Carlo Nordio, il Churchill di Grazia e Giustizia)

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(180) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , , on 25 febbraio 2024 by Sendivogius

Classifica FEBBRAIO 2024”

“O tu santo Manganello
tu patrono saggio e austero,
più che bomba e che coltello
coi nemici sei severo.
O tu santo Manganello
di nodosa quercia figlio
ver miracolo opri ognor,
se nell’ora del periglio
batti i vili e gli impostor.
Manganello, Manganello,
che rischiari ogni cervello,
sempre tu sarai sol quello
che il fascista adorerà.”

53.833.736 persone identificate durante il solo 2023, nell’ambito delle ordinarie operazioni di “controllo del territorio”; schedatura di massa di comuni cittadini e fotosegnalamento in occasione di manifestazioni o raduni (che siano la deposizione di un mazzo di fiori in luogo pubblico, l’esposizione di uno striscione di protesta sul proprio terrazzo, o esclamare “Viva l’Italia antifascista”), con inserimento delle generalità personali nel database dei Ministero dell’Interno, in assenza di qualsiasi azione penale o fattispecie concreta di reato.
Estensione della custodia cautelare negli istituti minorili per violazione della legge sugli stupefacenti, inserita tra le “misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile”.
10.000 persone detenute in più, oltre la capienza regolamentare delle carceri, con gravi carenze igienico-sanitarie delle strutture per sovraffollamento.
157 detenuti deceduti in regime detentivo durante il 2023 (dall’inizio del 2024 sono già 48 le morti in carcere), per non meglio specificate “cause naturali”, che vanno dal generico “malore” al “collasso” per arresto cardiocircolatorio, con l’ingiunzione del massimo riserbo per ragioni giudiziarie da parte dell’Autorità competente.
Revisione del reato di tortura, limitando le responsabilità di chi commette atti violenti ai soli casi nei quali vi sarebbe una intenzionalità specifica e reiterata nella condotta.
Contrazione della partecipanza attiva e pesanti limitazioni al diritto di sciopero, con estensione della precettazione d’urgenza a discrezione governativa.
Pestaggio legalizzato di studenti e repressione generalizzata delle proteste, con inasprimento delle sanzioni (contro gli studenti) e l’introduzione di “corsi di manifestazione per i ragazzi” a cura del Governo (!).
Divieto di manifestazione per “ragioni di moralità”.
Introduzione del DASPO interdittivo per quanti dovessero rilasciare dichiarazioni ritenute “politiche”, senza esplicita autorizzazione concordata, in trasmissioni del “servizio pubblico”, che non dovessero essere gradite alla maggioranza di governo (o a qualche ambasciatore straniero, che pretende di comandare a casa altrui).
Criminalizzazione sistematica di ogni forma di dissenso.
Per fortuna siamo nell’Italia della Meloni, mica nella Russia di Putin!

Hit Parade del mese:

01. STOP GENOCIDE!

[17 Feb.] «La Rai deve adeguatamente punire Ghali e vedremo come lo farà. Se potrà partecipare o no a Sanremo l’anno prossimo, lo deciderà la Rai, che comunque deve fare qualcosa. Quello che ha compiuto Ghali è l’atto più illiberale che ci sia perché ha fatto una cosa del genere senza alcun contraddittorio.
Che coraggiosi ‘sti partigiani: dicono la loro a 15 milioni di persone e poi se ne vanno. Così vediamo le sede Rai massacrate e l’ad Sergio sotto scorta. Se avessimo evitato quel cammeo di Ghali, probabilmente qualcosa di meno sarebbe successo e questi dei centri sociali non se la sarebbero presa così tanto con la Rai. Ghali dica quello che vuole dire in una canzone, come lo diremmo tutti. Visto che sono così bravi questi artisti, che lo dicano nelle canzoni..»
(Alessandro Morelli, immancabile nazi-leghista)

02. LA FUNZIONE DELL’INTELLETTUALE

[14 Feb.] «Non dedicherei mai una via alla scrittrice Michela Murgia, perché voleva insegnare agli altri cosa dovevano pensare.»
(Paolo Truzzu, un altro fascista)

03. SCHERZI A PARTE

[08 Feb.] «A Sanremo invitino Umberto Smaila per parlare delle foibe.»
(Ignazio La Russa, una garanzia!)

04. ECCO APPUNTO!

[09 Feb.] «Se ogni cinque anni dobbiamo avere un duce allora voglio essere io.»
(Stefano Bandecchi, Macchietta fascista)

05. MEGLIO LE CATENE CHE A CENA CON BOCCHINO!

[01 Feb.] «Di certo io con Ilaria Salis non ci andrei mai a cena insieme, è una che gira con il manganello retrattile nella borsa, va nelle manifestazioni a fare casino, è un’esagitata!»
(Italo Bocchino, il pacato garantista)

06. CARENZA D’AFFETTO

[10 Feb.] «Io registro molto consenso per il lavoro svolto e penso che le polemiche arrivino più da pezzettini di Parlamento in cerca di notorietà che dagli agricoltori. A Berlino, alla fiera più importante dell’ortofrutta mondiale, c’erano 493 imprenditori italiani e tanti volevano farsi la foto con me.»
(Francesco Lollobrigida, il Cognato d’Italia)

07. LO STATO DEL GIORNALISMO IN ITALIA (I)
L’ALTRA OPPOSIZIONE

[03 Feb.] «In quello spazio di sopravvivenza morale che rimane Rai3 intorno all’ora di cena, è tornato Pif.»
(Antonio Dipollina, fuori catalogo)

08. LO STATO DEL GIORNALISMO IN ITALIA (II)
LA NOTTE DEI MORTI DEMENTI

[13 Feb.] «Non è affatto vero che Biden è rimbambito.»
(Francesco Merlo, Lucidissimo pure lui)

09. LO STATO DEL GIORNALISMO IN ITALIA (III)
LA SPECTRE PUTINIANA

[13 Feb.] «Una convergenza di interessi fra Trump e Putin si salda a chi soffia sul fuoco della protesta dei trattori.»
(Massimo Franco, altro giornalaio)

10. COSE DELL’ALTRO MONDO

[15 Feb.] «Il dialogo tra Meloni e Schlein sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi rapiti il 7 ottobre, sembra incredibile, ma lo dobbiamo in gran parte al dibattito generato dalle dichiarazioni di Ghali e Dargen D’Amico.»
(Roberto Saviano, Prezzemolino)

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(179) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , on 31 gennaio 2024 by Sendivogius

Classifica GENNAIO 2024”

“Le sinistre e alcuni giornalisti cresciuti a champagne ci deridono, perché non perdiamo occasione per promuovere i nostri prodotti e ringraziare i nostri agricoltori, pescatori, artigiani e imprenditori. Del resto, nei loro salotti e nelle loro redazioni l’odore di letame non arriva.”

(Francesco Lollobrigida, 28/01/2024)

 Se non ci fosse già (non ci fa), bisognerebbe assolutamente crearlo. È il caso (umano) del mitico Lollo da Subiaco, il Cognato d’Italia che fa tenerezza, perché tutti in famiglia hanno almeno un parente così, non di rado acquisito, che svolge una fondamentale funzione sociale. Nella sua dimensione icastica costituisce infatti un rassicurante modello di paragone, fungendo da naturale misuratore di imbecillità interna al nucleo famigliare; agisce beneficamente sull’autostima di ciascun membro, poiché al confronto anche il più coglione dell’intero parentado potrà sentirsi intrinsecamente migliore. Certo a nessuno verrebbe mai in mente di affidare ad un tale campione qualsivoglia ruolo di rilievo. Ma si sa, quando il materiale a disposizione scarseggia, le vie della provvidenza sono infinite.
E il nostro imperturbabile eroe, nonostante l’agguerritissima concorrenza, possiede quel quid in più che fa la differenza, offrendo una straordinaria confutazione pratica delle tre tipologie inferenziali, a suo tempo postulate dall’immenso Umberto Eco, per illustrare la categoria:

«Dunque. Al mondo ci sono i cretini, gli imbecilli, gli stupidi e i matti.
Essere imbecille è più complesso. È un comportamento sociale. L’imbecille è quello che parla sempre fuori del bicchiere….
Lui vuole parlare di quello che c’è nel bicchiere, ma com’è come non è, parla fuori. Se vuole, in termini comuni, è quello che fa la gaffe, che domanda come sta la sua bella signora al tipo che è stato appena abbandonato dalla moglie….
L’imbecille è molto richiesto, specie nelle occasioni mondane. Mette tutti in imbarazzo, ma poi offre occasioni di commento. Nella sua forma positiva, diventa diplomatico. Parla fuori del bicchiere quando la gaffe l’hanno fatta gli altri, fa deviare i discorsi.
L’imbecille non dice che il gatto abbaia, parla del gatto quando gli altri parlano del cane. Sbaglia le regole di conversazione e quando sbaglia bene è sublime. Credo che sia una razza in via di estinzione, è un portatore di virtù eminentemente borghesi….
L’imbecille è Gioacchino Murat che passa in rassegna i suoi ufficiali e ne vede uno, decoratissimo, della Martinica. “Vous étes nègre?” gli domanda. E quello: “Oui mon général!” E Murat: “Bravò, bravò, continuez!” E via

Notoriamente, prima di essere promosso a ministro per imperscrutabili meriti di famiglia (ha sposato la sorella dell’altra Piccola Fiammiferaia cresciuta a pane e cicoria), il mitologico Lollo, laurea telematica conseguita alla tenera età di 42 anni nell’università privata di Bandecchi (l’energumeno facenti feci di sindaco a Terni), una vita da “consigliere” e neanche un giorno di lavoro, sopravviveva vendendo fazzoletti usati ai semafori dei bassifondi della città, conducendo una vita di stenti e miseria, laggiù nella fogna eletta a proprio domicilio. Da lì l’inconfondibile profumo, che accompagna il nostro eroe e tutti gli altri miserabili da romanzo (noir) come lui.
E poverino non è neanche il peggiore della compagnia. Lui è quello che dinanzi ad una donna incatenata mani e piedi (manco fosse Hannibal Lecter!), mentre viene trascinata a guinzaglio in un aula di tribunale, attorniata da unità speciali in tenuta d’assalto, non esprime giudizi perché deve guardare meglio le immagini per farsi un’idea sua. Non gli era chiaro il concetto.
Sempre meglio del Presidente del Senato della Repubblica, per il quale (e non solo lui) l’incatenamento dei “prigionieri” con la messa a guinzaglio sono prassi ordinaria anche in Italia, sfuggendogli il fondamentale dettaglio che no, viene considerato dal nostro ordinamento una grave violazione di diritto (succede nelle democrazie), e che la mancata denuncia costituisce un’omissione di reato (ancor più grave se l’omissione è di un esponente istituzionale). Ma questa è gente che reintrodurrebbe la tortura e dunque rientra perfettamente nella loro visione (fascista?!) della società.
Parliamo degli stessi tizi che ce l’hanno menato fino allo sfinimento con i “Due Marò”: i due fanti di Marina, affittati alla stregua di contractors (si può dire “mercenari”?) ad una compagnia armatoriale privata, che si sono messi a sparare addosso ad un barchino di pescatori, scambiato per un vascello pirata, al largo delle coste del Kerala, giusto ammazzando un paio di pescatori indiani a casa loro. Tecnicamente sarebbe duplice omicidio. Di fatto l’Italia comprò l’impunità dei due fucilieri, trattati con tutti gli onori e coccolati come eroi nazionali, innocenti a prescindere per lo straordinario atto di valore. E pazienza per l’ammazzatina. In quel caso infatti si chiama “immunità funzionale”, con licenca di uccidere, sparando ad cazzum (un must destronzo sempre di grande successo). Per non parlare di quell’inconfondibile aria da cazzo, che rende subito la caratura del personaggio…
Ilaria Salis è invece colpevole a prescindere, perché nel mondo al contrario che piace tanto ai patrioti di ogni manipolo e grado, l’antifascismo è reato, il nazismo no.
Comunque su una cosa hanno perfettamente ragione, a questi la puzza di merda non gliela toglie nessuno.

Hit Parade del mese:

01. BOTTI DI CAPODANNO

[03 Gen.] «So di aver fatto una leggerezza. Ma, ve lo giuro, non ho sparato io.»
 (Emanuele PozzoloEr Pistola)

02. LA DIETA

[15 Gen.] «Prima mangiavo il salmone e la bresaola, ora non riesco a permettermi il tonno.»
 (Danilo Toninelli, denutrito)

03. SOLO SU “LIBERO”!

[14 Gen.] «Come mai la Cortellesi  non ha detto che il femminicidio di Biancaneve, ordinato da una donna (matrigna), è stato sventato dal buon cuore di un maschio (cacciatore)? Forse perché sconfessa la narrazione mainstream femminarda (uomo sempre cattivo/donna sempre buona?)»
 (Hoara Borsellibasta il nome)

04. INTANTO, NEL MAGICO MONDO DI ELLY…

[22 Gen.] «Non ero presente al seminario del PD, perché sono andata al cinema a vedere Kripton: un film bellissimo sul disagio mentale.»
 (Elly SchleinMeravigliosa)

05. LA SUPERCAZZOLA

[08 Gen.] « Con più taxi aumenterebbe il traffico! Il fatto che non ci siano taxi disponibili non è solo dovuto alla scarsità dei taxi, ma anche ai tempi di percorrenza: se aumentiamo i taxi, aumentano i tempi di percorrenza; aumenta il traffico, e quindi il taxi invece che metterci 5 minuti da un punto all’altro, ce ne mette sette»
 (Raffaele Nevi, talento incompreso)

06. DOPPIA FATICA

[04 Gen.] «Sulla ‘conduzione familiare’ di Fratelli d’Italia però mi ci faccia tornare, questa accusa continua di familismo comincia a stufarmi.»
 (Giorgia Meloni, una di famiglia)

07. DOMINE, NON SUM DIGNUS!

[14 Giu.] «In tanti non se lo meritano, ma sto lavorando anche per loro.»
 (Claudio Borghi, Infaticabile)

08. ORA ME LO SEGNO!

[03 Gen.] «Mi è apparsa la Madonna al Parco di Roma Golf Club. Mi ha detto che a breve tornerà Gesù.»
 (Flavia Vento, la Pastorella del Golf Club)

09. NON SIAMO FASCISTI. È CHE CI DISEGNANO COSÌ (I)

[07 Gen.] «Noi di Forza Italia siamo una forza che certamente non è fascista, siamo antifascisti.»
(Antonio Tajani, il Ferruccio Parri di Arcore)

10. NON SIAMO FASCISTI. È CHE CI DISEGNANO COSÌ (II)

[04 Gen.] «I saluti romani non c’entrano con noi.»
(Fabio Rampelli, L’uomo che non c’era)

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(178) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , on 4 gennaio 2024 by Sendivogius

Classifica DICEMBRE 2023”

Anno nuovo e vecchie merde di sempre, inopportunamente stagionate oltre l’eterno ritorno al sempre uguale, in un loop temporale che non si evolve e non si aggiorna, senza senso e senza scopo, su coazione a ripetere. È che proprio non se ne esce!
In un mondo impazzito che procede a balzi verso la terza guerra mondiale, un genocidio in corso e consumato alla luce del sole (prove tecniche per soluzioni condivise su scala diffusa anche nell’Occidente liberale), in piena post-democrazia e nello sgretolamento progressivo di ogni istituzione di garanzia, in una cornice da Basso Impero, è ovvio che tutte le attenzioni mediatiche di quest’infima propaggine coloniale si siano concentrate attorno alla puffetta mannara ed alla sua malattia immaginaria, ma funzionale a ritardare le prove del discorsetto di fine anno, fino a quando la statista bonsai non avrebbe ricevuto tutte le domandine già pronte e preparato le risposte, nella sua recita organizzata. Ovvero sia, si tratta del pastone con cui il provvidenziale Omo della Provvidenza, di cui una certa parte della Nazzzione è orfana inconsolabile (e donna con le palle, per chi del “patriarcato” ha capito proprio tutto) ammansisce i babbei al pascolo, affinché gli scribacchini di regime possano intingere le penne nella saliva e prodursi nei consueti peana, per le prossime settimane a venire, mentre il mondo brucia. Una roba da Ultimi giorni di Pompei, in versione cinepanettone da apoteosi trash. Peccato che al netto delle chiacchiere i fatti stiano a zero.

Hit Parade del mese:

1. UNA DITTATURA SAREBBE MEGLIO

[12 Dic.] «Sì al premierato, ma serve di più per avere stabilità.»
 (Sabino Cassesel’Incostituzionalista)

2. CALENDARIO GRILLIANO

[31 Dic.] «Bisogna pensare il calendario: 13 mesi da 28 giorni. Così si sta al passo con la tecnologia.»
  (Beppe Grillo, il Tecnologico)

3. IL GENDRISMO

[16 Dic.] «L’ideologia gender è una nuova forma di patriarcato .»
 (Eugenia Roccella, la Matriarca)

4. RIVOLUZIONE CULTURALE

[15 Dic.] «Il turismo si deve insegnare alle scuole elementari.»
 (Flavio Briatoreil Genio nella lattina)

5. LOGICO E COERENTE

[11 Dic.] «Siamo per il nucleare, ma no a nuove centrali atomiche.»
 (Gilberto Pichetto Fratin, Commercialista all’Ambiente)

6. CRESCETE E MOLTIPLICATEVI

[28 Dic.] «Non dobbiamo dimenticare che esiste la necessità, la missione, di mettere al mondo dei bambini, che saranno i futuri cittadini e italiani. C’è l’approccio culturale, ora userò un termine terribile, diventerà trash: dobbiamo aiutare le istituzioni, il Vaticano, le associazioni, a far sì che la maternità torni a diventare di nuovo cool. La mia mamma mi diceva sempre: ricordati che qualsiasi aspirazione tu abbia – e io volevo fare politica a 12 anni -, tu devi ricordare che hai l’opportunità di fare quel che vuoi ma non devi mai dimenticare che la tua prima aspirazione deve essere quella di essere mamma a tua volta. Questa è una cosa che anche le donne della mia generazione di 46-47 anni dobbiamo ricordare alle nostre figlie.»
 (Lavinia Mennuni, la Levatrice)

7. FERMATE QUESTO TRENO!

[14 Dic.] «Sono stata orgogliosa di mio marito: ha trovato una soluzione; lui è andato a lavorare.»
 (Arianna Meloni, la moglie del Cognato d’Italia)

8. PASTURARE E STORDIRE LA PREDA

[19 Dic.] «E poi vai a fare una cosa importante, vai a stordire la preda.
Quando pasturavo la Laura, ad un corso di cucina l’ho vista subito tra le tante, ma cavoli ragazzi non sono tutte poi così giovani le mie allieve di solito perché noi abbiamo un pubblico… Io visto una giovane e via, si cercavo di seguirla dandole da bere per stordirla.»
 (Sergio Barzetti, lo Chef)

9. LOL!!

[15 Dic.] «Al netto di un giornalismo che a volte è stato incline al gossip e al pettegolezzo, di Silvio Berlusconi in politica estera rimarranno pagine scritte nella storia: dall’epocale accordo Usa-Russia di Pratica di Mare del 2002, alle decine di applausi ricevuti nei discorsi fatti davanti al Congresso americano a Washington nel 2006 e alla Knesset israeliana. E fino all’impegno di portare la pace quando i carri armati erano arrivati alle porte di Tbilisi.»
 (Giorgio Mulè, il Cantore)

10. SAREBBE IL CASO…

[18 Dic.] «E adesso andate tutti a farvi benedire.»
 (Simone Pillon, Penitenziere di governo)

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(177) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , , , on 9 dicembre 2023 by Sendivogius

“Classifica NOVEMBRE 2023″

 

È rivelatorio, quanto impressionante nei modi, constatare come dinanzi all’invettiva della sorella di Giulia Cecchettin, contro i veleni di una cultura patriarcale alla base di un maschilismo tossico, i destronzi d’Italia si siano subito sentiti chiamati in causa, levandosi in massa dai borghi putridi della provincia più profonda, per dare ampia dimostrazione (se ancora ce ne fosse bisogno) di come questo sventurato paese sia infestato da irriducibili teste di cazzo in costante esibizione logorroica, mentre spalmano in giro le loro deiezioni con compiaciuta soddisfazione. Mai infatti s’erano viste in azione così copiose turbe di infervorati mitomani, incapaci di tacere, sprezzanti del lutto altrui, impegnati nell’incredibile impresa di attaccare una ragazza che ha appena perso la sorella ammazzata dall’ennesimo figlio modello di una società profondamente malata, denigrandone il dolore. Il fenomeno non è circoscritto all’ennesimo attrezzo all’ingrasso, cresciuto nei vivai della Lega, che ha dato la stura alle fogne del web, dopo che il lardo gli ha raggiunto il cervello compromettendone definitivamente le poche funzioni cognitive residue. E allora ci si rende conto che il problema è assai più grave e radicato di quanto non sembri, nella deriva fascista esondata dal pozzo nero della nazzzzione sprofondata tra i liquami più fetidi, nello schifo che è diventata questo infame paesucolo di pseudo-maschi miserabili, gentaglia impresentabile e parassiti a libro paga, degradato a cloaca intasata da gente di merda.

Hit Parade del mese:

01. TIPICO SCENDILETTO ALL’ITALIANA

[03 Nov.] «Giorgia Meloni sta facendo una tipica politica da sinistra riformista: controllo del debito pubblico, contenimento della spesa pensionistica, aiuto ai ceti deboli, misure pro-occupazione, richiesta di modesti sacrifici ai ceti medi (mancato adeguamento delle pensioni all’inflazione) e alle imprese (tassa sugli extra-profitti).»
(Luca Ricolfi, Sociominchiologo)

02. NO COMMENT!

[19 Nov.] «Mi sembra un messaggio ideologico, costruito ad hoc, pronto per la recita. E poi quella felpa con certi simboli satanici aiuta a capire molto…spero che le indagini facciano chiarezza. Società patriarcale?? Cultura dello stupro?? Qui c’è dell’altro. Fossi un Magistrato partirei da questa intervista la quale dice molto….e non aggiungo altro. Basta andare a vedere i suoi social e i dubbi diventano certezze. Il tentativo di quasi giustificare l’omicida, dando la responsabilità alla “società patriarcale”. Più che società patriarcale dovremmo parlare di società satanista, cara ragazza. Sembra una che recita una parte di un qualcosa predeterminato e precostituito.»
(Stefano Valdegamberi, il Perry Mason della Pedemontana)

03. IL MASCHIONE DELL’APULIA

[25 Nov.] «Chi commette i femminicidi, di solito, non è il classico uomo ‘maschio e virile’, ma bensì persone insicure, dal fisico limitato, con le sopracciglia ad ali di gabbiano e con le manine piccole e curate, con le unghie affusolate, più donnicciole che uomini insomma. Chi è forte e possessivo, come Elena descrive gli autori di femminicidio, non uccide la propria donna se gli fa le corna, ma l’apostrofa come poco di buono e la manda a quel paese. Gli uomini virili non soffrono l’abbandono. Un uomo che uccide una donna è come un ragazzino che si impicca per un cattivo voto preso a scuola.»
(Cesare Mevoli, consigliere comunale brindisino dei Fascisti d’Italia)

04. W LA MAMMA!

[20 Nov.] «Io non ho mai incontrato soggetti gravemente maltrattati e gravemente disturbati che avessero delle mamme normali.»
(Simonetta Matone, leghista de Roma)

05. IL FARO

[13 Nov.] «Oggi l’Italia è una realtà presa a punto di riferimento internazionale, tanti anni fa eravamo conosciuti perché esportavamo la mafia oggi perché esportiamo l’antimafia.»
(Giorgia Meloni, Esportatrice all’ingrosso)

06. LA REPUBBLICA INGLESE

[11 Nov.] «Nessuno conosce i presidenti della Repubblica di Spagna e Inghilterra.»
(Bruno Vespa, il servo ignorante)

07. LOLLO EXPRESS

[23 Nov.] «Io ho chiesto, al pari di altri viaggiatori, di poter esercitare ciò che qualsiasi utente può chiedere ai sensi di quanto consentito dal contratto di viaggio: la possibilità di scendere.»
(Francesco Lollobrigida, il Cognato d’Italia)

08. DATE UN CULO DA LECCARE A QUEST’UOMO

[23 Nov.] «Il ministro Lollobrigida col suo gesto ha riscattato il mio disagio contro i ritardi dei treni. È come quando un centravanti segna un gol e io, pur sapendo di non essere un centravanti, sono contento che ha segnato lui.»
(Pietro Senaldi, lubrificante pronto uso)

09. SAGRA NAZIONALE

[11 Nov.] «La mia convinzione è che Miss Italia sia una festa nazionale come il Natale, come Sanremo, come il 2 Giugno. Per quello che mi riguarda, in pieno conflitto di interessi, ritengo di proporre al ministro Sangiuliano di indicare Miss Italia come un bene culturale.»
(Vittorio Sgarbi, macchietta a gettone)

10. E ‘STI GRANDISSIMI CAZZI?!

[27 Nov.] «Oggi si ricorda l’apparizione della Madonna della Medaglia Miracolosa a Santa Caterina Labouré, il 27 novembre 1830.»
(Lorenzo Fontana, il Sanfedista)

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La Mungitura

Posted in Business is Business, Masters of Universe with tags , , , , , , , , , , , on 1 dicembre 2023 by Sendivogius

La gilda mercantile dei tecnoburocrati dall’alto castello reclamò la sua libbra di carne, da offrire all’insaziabile dio dei mercati, in nome del credo ordoliberista, pro tasca loro, e l’Italietta di servitù e bordello prontamente rispose, usa ad obbedir strisciando.
Che il mitico Draghi, il Super Mario dei poteri finanziari, fosse abituato a svendere il paese a tranci lo sapevamo, fin dai tempi delle sue crociere sul Britannia, quando tutto doveva essere privatizzato per il profitto di pochi. Che fossimo in-degnamente rappresentati (e dominati) da una classe pseudo-dirigente di inutili cialtroni eterodiretti, parassitariamente spalmati a tutti i livelli, non smetteremo mai di stupircene. Sono quelli che inebriati dai fumi tossici delle “liberalizzazioni” smantellarono l’idea stessa di interesse comune e tutela sociale, in cambio di un sogno servito in brodo di lenticchie, soggiogati ed aggiogati in servitù volontaria, convinti di fare la “rivoluzione liberale” che poi sarebbe finita (letteralmente) a puttane e stagnazione economica permanente. Sono gli stessi che prima votano supini e bovini. E poi si fanno tanta meraviglia degli effetti dei provvedimenti che approvano, senza mai prendersi il disturbo di leggerli e tantomeno comprenderli. E grande è lo stupore, dinanzi alle perplessità ed alle resistenze che accompagnano la fine del servizio di maggior tutela, il quale mitigava la giungla delle tariffe energetiche in uno dei comparti più opachi e deregolati che ci siano, col passaggio obbligato al cosiddetto “libero mercato”.
Dal 2024 infatti gli italiani diventeranno tutti esperti operatori di borsa, pronti ad orientarsi tra piani tariffari personalizzati al consumo, variabili a scadenza, seguendo le quotazioni dei prodotti energetici e clausole contrattuali di sottoscrizione (non negoziabili). 
Ovvero avranno la libertà su imposizione coatta di scegliere tariffe più alte al consumo, tra tariffe sostanzialmente sovrapponibili tra venditori che fanno cartello neanche troppo nascosto. Talmente liberi, che si è obbligati a scegliere forniture a tasso variabile, aperto a tutte le oscillazioni (e speculazioni) possibili sul mercato delle commodities, in un trend di costo dato costantemente al rialzo. E sfugge il lapalissiano concetto che laddove esiste una “tutela” è perché dall’altra parte evidentemente sussiste un “abuso”.
Il ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale facente feci, l’ineffabile Antonio Tajani sostiene che…

 “Non servono proroghe. La liberalizzazione infatti riduce il costo delle bollette.
La nostra idea, dati alla mano, è che la liberalizzazione farà diminuire i prezzi.”

Qui più che altro siamo alle verità di fede e alla lista dei propositi per l’anno nuovo, come le buone intenzioni che lastricano le vie dell’Inferno. 
Del resto, di uno convinto che Ruby fosse la nipote di Murabak c’è da fidarsi. Ora, per farsi un’idea di insieme molto approssimativa, perché poi tariffe e consumi vanno interpretati (e chiunque sappia leggere una bolletta della luce sa di cosa parliamo), basterebbe andare sul sito della ARERA (l’Autorità regolatoria dell’Energia) e consultare il portale delle offerte.
Se si sceglie una famiglia a basso consumo, con tariffa su fascia monoraria, in una grande città tipo Roma, per un consumo annuo di 1500 kw per l’energia elettrica e di 1400 metri cubi per il gas, prendendo in considerazione alcuni del maggiori fornitori del settore, il risultato è questo:

Con la fornitura elettrica c’è ben poco da scegliere..!

È evidente che a parità di consumi, NESSUNA tariffa proposta ha costi inferiori (e dunque più convenienti), in rapporto al fu servizio tutelato. E l’inverno è alle porte…

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(176) Cazzata o Stronzata?

Posted in Zì Baldone with tags , , , , , , on 29 ottobre 2023 by Sendivogius

Classifica OTTOBRE 2023″Mentre l’incendio divampa sospinto dai venti di guerra, col solito corollario di pennivendoli a gettone, che marciano con lo scolapasta in testa e la penna inastata sul fuciletto di latta, soffermarsi sulle miserie di casa nostra ha qualcosa di ancor più grottesco. Non che negli altri paesi (“nazioni”, secondo il nuovo vocabolario fascio-sovranista dell’Anno I) le cose vadano meglio, anzi! Ognuno ha i pagliacci che si merita, ma in Italia c’è sempre quell’inconfondibile tocco di minchioneria in più che fa la differenza, laddove il gaglioffo si incontra col cialtrone per entrare nel mito irriducibile dell’Arcitaliano.
“Familismo amorale”. Un fiero conservatore come Edward C. Banfield aveva un bello scrivere sulle “basi morali di una società arretrata”, facendo dell’Italietta reazionaria degli Anni ’50 un caso di studio accademico. Probabilmente, ad oltre mezzo secolo di distanza, neanche Banfield avrebbe sospettato che le Montegrano della provincia più profonda sarebbero diventate il modello predominante di un’intero sistema-paese, avvitato nel suo sottosviluppo endemico, divenendo prassi ordinaria di governo dove l’ethos comunitario ristretto alla sua compenente clanica assume una dimensione tribale, nella sua natura essenzialmente pre-moderna, con lo scopo primario di “massimizzare unicamente i vantaggi materiali di breve termine della propria famiglia nucleare, supponendo che tutti gli altri si comportino allo stesso modo“.
All’atto pratico, si tratta di un nucleo di potere circoscritto su base familistica, in cui si mescolano l’eterno ur-fascismo dell’italico cetomediume piccolo borghese ed il provincialismo millantatore dei tanti Nando Mericoni in circolazione, amalgamandosi con tutti quei pregiudizi cognitivi alla base del falso consenso e del cospirazionismo d’accatto su vittimismo indotto, che fanno dell’esecutivo meloniano materia di indagine psicosociale più ancora che politica.
Ed ha un bell’agitarsi l’indeclinabile presidente mignon, spumando bile, quando (tutta intrucidita in quella che gli estimatori del genere conoscono come versione “ministronza”) adombra complotti immaginari e surreali vendette trasversali contro la sua famiglia allargata, nell’intrinseca incapacità di comprendere come l’anomalia che rende debole l’intero schema su cui si regge il suo potere è proprio la personalizzazione estrema dello stesso, per una compagine che non va oltre il tinello di casa. Perché è ovvio che se nomini tua sorella a capo della segreteria di partito, promuovi il cognato scemo a ministro, mentre al tuo piacionissimo compagno zazzerato viene affidata la conduzione di programmi tv sulle reti amiche, la tua base di potere non potrà che essere marginalizzata al proprio perimetro domestico, con tutti i limiti e le debolezze del caso.
“Bello come er sole”. Già l’agiografia dell’aspirante statista in formato bonsai non aveva portato fortuna al povero (ed ormai mitologico) ex first gentleman, ritratto mentre raccatta bucce di banana e suda freddo dinanzi alla carta dei vini al ristorante, frugando nel borsellino!
Le “giambrunate” con cui ci ha abituato questa parodia vivente di un “Un sacco Bello” hanno fatto il resto, nell’incontinente esuberanza di un garrulo bambolotto di lattice con la chioma cotonata, che sgambetta strizzato nei suoi completini attillati mentre tutto giulivo si smucina il pacco, discettando di threesome e corna vissute.
Tipico esemplare di maschio italico da “Vitelloni” felliniani, a vederlo, sembra una copia inquietante di PSY coi capelli!

“Stampa gialla”. Che la qualità dell’Informazione in Italia sia a livelli infimi, è un’evidenza difficilmente contestabile, nell’appagato servaggio prezzolato di imbonitori interscambiabili da salotto, sempre schierati dalla parte del più forte, là dove meglio paga il padrone di turno, ed ormai specializzati in veline di regime e compilazione di liste di proscrizione, nel compiaciuto maccartismo di ritorno che contraddistingue i fanatici opportunisti ed i servi zelanti. Da sempre, le schedature dei sovversivi veri o potenziali sono una grande passione affinata nel tempo fin dai bei tempi mai tramontati dell’OVRA, passando dal dossieraggio dei servizi deviati e nobili associazioni di galantuomini come la P2, fino alle videoschedature in assenza di qualunque reato delle nostre solerti “forze dell’ordine”, che poi le passano sottobanco a questo o quel politico amico, comportandosi a tutti gli effetti come una milizia di partito.
In quanto ad usi impropri della carta igienica, come sempre, si distinguono nel mazzo già infimo di suo, le edizioni italiane del Der Stürmer e del Völkischer Beobachter, meglio conosciute tra gli appassionati di coprofilia come “Libero” e “Il Giornale”; quest’ultimo specializzato nel setaccio compulsivo di ogni reato ascrivibile a carico di “immigrati” e “stranieri”, per quella che può essere a livello di rubrica definita come: “Il negro del giorno”.
Del resto, ogni nazione ha i Vannacci che si merita.
E che questo fosse un paese dalla miserabile spregevolezza lo sapevamo già, anche se stupisce sempre constatare quanto in basso sia scivolato…
Un molosso precipita da una finestra colpendo una ragazza incinta. La gente corre a soccorrere il cane morto, mica la ragazza!

Hit Parade del mese:

01. COSTITUZIONE ITALIANA (Art.36): “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.”

[19 Ott.] «Il CNEL ha indetto una selezione rivolta a giovani ricercatori e studiosi che, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, siano interessati a svolgere studi e ricerche, anche di natura campionaria, interdisciplinare e comparata, sui seguenti temi:
dinamiche retributive, contratti e condizioni di lavoro;
dinamiche del mercato del lavoro e sue trasformazioni;
politiche attive del mercato del lavoro e politiche di inclusione dei gruppi svantaggiati;
fabbisogni professionali e produttività del lavoro;
mercato del tempo di lavoro e mercato delle professionalità;
contratti collettivi e contrattazione nazionale;
incentivi economici e normativi all’occupazione;
salute e sicurezza sul lavoro;
lavoro autonomo professionale, accesso alla professione ed equo compenso;
intelligenza artificiale, nuove tecnologie e impatto su mercato e rapporti di lavoro;
integrazione tra scuola, università e lavoro;
welfare contrattuale e bilateralità.
Criteri prioritari per la selezione saranno: l’originalità e qualità del progetto di studio; le esperienze del proponente nell’ambito della ricerca con particolare riferimento alla partecipazione a dottorati di ricerca o la titolarità di assegni di ricerca o contratti di ricerca anche in apprendistato di alta formazione e ricerca.
I progetti di ricerca possono avere una durata variabile, di regola non superiore all’anno e in ogni caso non inferiore ai tre mesi. La collaborazione si intende a titolo gratuito.»
(Renato Brunetta, eccellenza italiana)

02. I CONDONI NON FINISCONO MAI

[28 Ott.] «Serve una pace edilizia»
(Matteo Salvini, Ministro della malavita)

03. LA GOCCIA E LA PIETRA

[20 Ott.] «Per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua.»
(Giorgia Meloni, er Sercio)

04. LA STATISTA BONSAI (I): Tutto fa brodo.

[08 Ott.] «Io ho avuto l’onore di vedere Giorgia Meloni nei vertici internazionali, vi assicuro che Meloni oggi è una star internazionale. Tutti ci vogliono parlare perché è considerata un elemento molto interessante e originale.»
(Mario Sechi, l’uomo con lo sguardo e la schiena dritta)

05. LA STATISTA BONSAI (II): il cagnolino di Biden

[24 Ott.] «Non c’è alcun premier mondiale che muova un dito se non prima di aver sentito la nostra presidente Meloni. In un anno il governo ha fatto tantissimo. In primis c’è l’autorevolezza internazionale che ha messo Italia al centro della politica.»
(Paola Frassinetti, addetta alla cuccia)

06. VAI A NOMADARE

[18 Agosto] «Ho il cuore gitano io.»
(Andrea Giambruno, un sacco bello)

07. NEGRI SUPERDOTATI

[19 Ott.] «I ragazzotti neri, anzi bisogna dire di colore adesso, forse alle donne piacciono perché hanno un’altra dote là sotto.»
(Fabiano Barbisan, leghista ovviamente)

08. DIAFANE VISIONI

[03 Ott.] «La Madonna mi è apparsa davanti la sorgente al golf parco di Roma.»
(Flavia Vento, la Pastorella di Grottarossa)

09. DATE UN COMPUTER A QUEST’UOMO!

[08 Ott.] «Assurdo ciò che accade nella MILANO di Sala. Questa sera, in PIENO CENTRO, mi hanno rubato il pc contenente importanti documenti e faldoni della mia attività da eurodeputato. Un DANNO a me E A TUTTA LA COLLETTIVITÀ. Beppe Sala che aspetta a dimettersi?»
(Angelo Ciocca, macchietta leghista da esportazione)

10. LA BARZELLETTA CONTINUA

[02 Ott.] «Intitoliamo il Ponte sullo Stretto a Silvio Berlusconi.»
(Antonio Tajani, imbonitore di governo)

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